The Jeep – History of a World War II Legend

Corazzati

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    The Jeep – History of a World War II Legend

    39.00

    Questo libro mostra uno studio accurato, realizzato anche attraverso un apparato iconografico in b/n e a colori, la mitica epopea della Jeep durante la Seconda Guerra Mondiale. Viene spiegato in dettaglio il progetto, lo sviluppo e la produzione del veicolo in tutte le varianti destinate alle forze armate statunitensi e alleate, gli speciali equipaggiamenti, gli accessori e gli utilizzi delle innumerevoli varianti realizzate. Le sue particolareggiate immagini mostrano le differenze fra i vari tipi e le differenti funzioni. Il libro rappresenta sicuramente una valida opera di riferimento per appassionati, storici e collezionisti.

    Cartonato, 23,5 x 31 cm. pag. 79 completamente illustrato b/n e colore

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2013 da Schiffer

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    The lebanese civil war from 1975 to 1991 and Beyond

    39.00

    Bassel Abi-Chahine – Zachary Sex

    La monografia presenta decine di profili a colori di mezzi militari e pezzi d’artiglieria presenti in Libano dagli anni 1970 ai nostri giorni.  Il presente volume della serie “Modern Conflicts Profile Guide” vuole essere una comoda fonte di riferimento per i veicoli militari e i pezzi di artiglieria più interessanti visti in Libano dagli anni ’70 ai giorni nostri, in particolar modo, dal punto di vista modellistico. vengono mostrate anche le livree più inusuali, utilizzate dalle varie parti in conflitto in decenni di guerra latente.

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    The Military Machine Volume One – US Half-tracks

    60.00

    Frutto di una collaborazione tra Ampersand Group, Inc. e la giapponese HobbyLink, questo primo volume prende in esame i semicingolati americani. Scritto da noto storico dei veicoli corazzati come David Doyle, Questo massiccio volume di 456 pagine, analizza tutti gli aspetti dello sviluppo del mezzo half-Track e del suo utilizzo, dai primi modelli sperimentali, sino alla sua diffusione in tutto il mondo durante la Seconda Guerra Mondiale. Saggi approfonditi descrivono dettagliatamente la serie M2 Scout Car, M2, M3, M5 e M9. La struttura dei capitoli comprende lo sviluppo, la formazione e l’utilizzo in combattimento. Questa lavoro presenta centinaia di immagini scattate nelle fabriche e durante la sperimentazione, comprese le prove effettuate nel Tennessee e in Louisiana e il Training Center nel deserto. La documentazione fotogafica comprende l’utilizzo del mezzo in tutti i teatri operativi: Nord Africa, Italia, ETO e il Pacifico. Sono presenti ampie appendici, con specifiche tecniche dettagliate, dati di registrazione, illustrazioni, disegni in b/n, disegni tecnici e in scala. A completare questo volume, una sezione di immagini a colori che presenta foto originali d’epoca, nonché la pubblicità, sempre a colori, delle industrie che producevano questo mezzo polivalente che segnò la meccanizzazione dell’esercito americano durante la II G.M.

    Rilegato, 22 x 28,5 cm. pag. 456 con circa 850 foto di cui alcune a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Ampersand Publishing

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    The Panther Battalion Brandenburg 1945 and its prehistory as I./Pz.Rgt.26

    79.00

    La storia del Battaglione Panther della Divisione “Brandenburgo” e dell’unità da cui derivava: il I./Pz.Rgt. 26 e tuttuno con gli avvenimenti drammatici dell’ultimo anno di guerra. Il lettore potrà ripercorrere i combattimenti di ritirata nelle vaste distese della Russia meridionale, l’evacuazione della Romania, e i violenti scontri sul confine degli stati baltici e nella Prussia orientale nell’autunno del 1944, con la cruenta battaglia nella testa di ponte di Memel; il tentativo disperato di soccorso per liberare Budapest dall’accerchiamento sovietico alla fine del 1944 e infine, di nuovo il trasferimento, del battaglione, riorganizzato, sul fronte dell’Oder, nei pressi di Küstrin, dove i Panther del battaglione rappresentavano ormai una delle poche forze corazzate che sbarravano la strada di Berlino alle avanguardie sovietiche. La descrizione degli avvenimenti è continua, e coinvolge il lettore, non solo nella descrizione delle battaglie, ma anche analizzando gli eventi generali come il crollo del fronte sull’Oder. Realizzato dopo molti anni di ricerca, questo poderoso volume, coadiuvato da circa 200 fotografie d’epoca in b/n e 27 mappe a colori, rappresenta un documento unico, anche attraverso la testimonianza dei suoi protagonisti.

    Rilegato, 28,5 x 24 cm. pag. 352 illustrato con circa 215 foto, di cui 34 a colori e 27 mappe a colori

    Testo in lingua inglese/tedesco

    Stampato nel 2015 da Luftahrtverlag Start

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    The Panther Project Vol 2 – Engine and Turret

    46.00

    Questo secondo volume contiene 440 foto a colori relative alle diverse fasi di restauro della torretta, del motore Maybach 230 P30 e diversi componenti del sistema di raffreddamento, oltre a 12 disegni a piena pagina acolori e 45 foto del mezzo prima del restauro. Indicatissimo per i modellisti, può essere anche di sicuro interesse per chi si occupa di corazzati tedeschi della Seconda Guerra Mondiale.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 208 illustrato con circa 600 foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2018 da AFV Modeller

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    The Panzer Legions – A Guide to the German Army Tank Divisions of WWII and Their Commanders

    15.00

    Samuel W. Mitcham jr.           Prezzo di listino  25.00 (sconto 40%)

    Questo volume di una serie dedicata alle grandi battaglie, si occupa in particolare di quelle delle divisioni Panzer dell’Esercito tedesco dalla loro creazione alla loro distruzione, quelle unità blindate che hanno formato la colonna vertebrale della macchina da guerra del III Reich. Oltre alla storia delle divisioni il libro traccia inoltre nel dettaglio le carriere dei vari comandanti delle divisioni, uomini come Erwin Rommel o Heinz Guderian, che rivoluzionarono il sistema di guerra moderna.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 312 con 8 cartine + 18 pagine fuori testo con 29 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2007 da Stackpole Books

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    The Porsche Tiger and Ferdinand Tank Destroyer. VK 4501 P/Porsche Type 101 and the Panzerjager Ferdinand/Elefant

    105.00

    Michael Frohlich

    Attraverso 850 tra foto a colori e in bianco e nero e disegni al tratto, il volume esamina i progetti successivi al carro armato Maus dell’azienda Porsche. Lo studio di Fröhlich, disponibile per la prima volta in lingua inglese, si basa su relazioni originali, manuali e disegni tecnici. Ferdinand Porsche era un ingegnere austriaco nato nel 1875. Nel periodo tra le due guerre, Ferdinand fondò una società di consulenza automobilistica, che gradualmente divenne l’odierna società automobilistica Porsche AG. La ditta di Porsche era responsabile della progettazione della “Volkswagen”, un modello semplice conosciuto oggi come il Maggiolino. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’azienda Porsche ha svolto un ruolo importante nella progettazione di veicoli militari per la Wehrmacht. Questo lavoro fa seguito al libro dell’autore Michael Fröhlich sull’enorme carro armato “Maus” di Porsche e descrive gli altri progetti di veicoli corazzati dell’azienda, con particolare enfasi sul prototipo VK 4501 (P) Tiger e sul cacciacarri “Ferdinand”. VK 4501 era la designazione per i prototipi in competizione per essere quello che sarebbe diventato il Panzer VI “Tiger”. Il concetto di Porsche utilizzava una nuova centrale elettrica ibrida benzina/elettrica, ma il contratto Tiger alla fine andò alla Henschel. Attraverso i dettagli sulla sperimentazione del mezzo al campo di prova di Verskraft, i lettori acquisiranno informazioni sul processo di approvvigionamento di armamenti nel Terzo Reich. Il design dello scafo/telaio del VK 4501 (P) venne successivamente riproposto per un grande cacciacarri che prenderà il nome dal progettista, “Ferdinand”. Questi imponenti veicoli vennero impiegati in combattimento su più fronti e furono successivamente ribattezzati “Elefant”.

    Rilegato, 23,5 x 31 cm. pag. 496 quasi completamente illustrato con foto e disegni tecnici b/n e alcune foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2022 da Schiffer

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    The Sherman Design and Development Vol. 1 e 2. A complete and illustrated description of the U.S. M4 Sherman tank series in the Second World War

    240.00

    David Doyle

    Questo libro, rifacimento di un titolo già apparso anni fa, diverrà sicuramente il testo di riferimento  sullo Sherman per i prossimi 35 anni. La presente pubblicazione è composta da due volumi rilegati in cofanetto rigido. I 26 capitoli che compongono i due volumi sono divisi in tre parti. Sono inoltre presenti quattro appendici, una bibliografia di quattro pagine, due indici (nove pagine) e un glossario (fornito anche sotto forma di segnalibro). Non si tratta del “seguiro” dell’edizione precedente. Sebbene costruito attorno al libro di 386 pagine dell’edizione del 2013, questo nuovo lavoro è, in effetti, diverso, considerevolmente diverso. Del vecchio lavoro, restano solo alcune fotografie. L’intero libro è stato riscritto, più o meno da zero. Parte del testo del 2013 è stato utilizzato come nucleo per il nuovo lavoro ma, nel complesso, “tutto” è stato rivisto e riscritto, comprese le didascalie originali. Del materiale dei disegni del 2013 rimane molto poco. Tutti i disegni sono ora set completi a quattro viste che includono tutte le parti del veicolo. Tutto il materiale è stato rivisto, ampliato e riorganizzato. Ad esempio, la sezione originale sulla rigenerazione era di dieci pagine, mentre ora è di 34. Ci sono due capitoli sulla Pressed Steel Car, tre sul Fisher Tank Arsenal e quattro sul Chrysler Defense Arsenal. Molti capitoli possono essere paragonati come piccoli libri a sé stanti. Ad esempio, il primo capitolo su PSC è di 64 pagine e la parte complessiva dedicata al Chrysler Defense Arsenal è di 149 pagine. I due volumi presentano 1.160 foto storiche e 440 foto a colori. Ci sono 110 set di disegni e 77 altri disegni originali. Ci sono dieci disegni storici e 35 tabelle e grafici. Questo è un lavoro stampato in edizione “molto” limitata e, come il libro del 2013, rimarrà molto poco sul mercato. Ben poche librerie in giro per il mondo, avranno a disposizione questa preziosa opera. Ben pochi appassionati potranno godere del “possesso” di questo “poderoso prodotto”.

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2023 da Emfour Publishing

    DISPONIBILE IN SOLI DUE ESEMPLARI

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    The T-34 Series in the Arab-Israeli Wars

    28.00

    L’Egitto ricevette i suoi primi T-34/85 nel 1956, venendo utilizzati in combattimento contro la Forza di difesa israeliana durante la campagna del Sinai nel 1956. Allo stesso tempo, vi furono contatti con le forze anglo-francesi coinvolte nell’operazione contro l’Egitto, intesa a garantire una via aperta attraverso il canale di Suez, precedentemente chiusa dagli egiziani. Anche se le prestazioni dei T-34/85 della 4a divisione corazzata egiziana, non conseguironio buoni risultati contro gli Sherman dell’IDF durante la campagna del Sinai, questi carri rimasero in servizio nelle file egiziane sino alla Guerra dei Sei Giorni e oltre. Anche la Siria ebbe in dotazione tali mezzi, utilizzandoli nel 1976, anch’essa con risultati mediocri. Oltre al T-34/85, i veicoli di origine russa presi in esame nel presente volume comprendono: T-34, semoventi SU-100 egiziani e siriani, semovente egiziano T-100, obice egiziano T-122, T-34 siriano e alcune versioni speciali di questi veicoli. Volume di stampo prettamente modellistico.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 114 illustrato con circa 234 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Trackpad Publishing

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    The T-34 Series in the Arab-Israeli Wars

    30.00

    Tom Gannon

    Il libro esamina l’impiego del corazzato T-34 nelle guerre arabo-israeliane. Il volume, riccamente illustrato con foto a colori presenta T-34 Bunkers israeliani, SU-100 Tank Destroyers egiziani e siriani, un T-100 Tank Destroyer egiziano, un T-222 Self-Propelled Howitzer egiziano e T-34-/222 Howitzer siriani. L’Egitto ricevette i suoi primi T-34/85 nel 1956, con il loro primo utilizzo in combattimento contro le forze di difesa israeliane durante la campagna del Sinai nel 1956. Anche se i T-34/85 della 4a divisione corazzata egiziana non se la cavarono bene contro gli Sherman dell’IDF durante la campagna del Sinai, servirono sino la Guerra dei Sei Giorni e oltre. La Siria acquisì anche il tipo che vide un uso più limitato nel 1967 con risultati tutt’altro che ideali. Non tutti gli aspetti negativi ricadevano sui mezzi, notoriamente, la preparazione degli equipaggi israeliani era nettamente migliore di quelli di Egitto e siria.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 114 riccamente illustrato con circa 234 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Trackpad Publishing

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    The Tank Killers – A History of America’s World War II Tank Destroyer Force

    20.00

    Questo lavoro, realizzato sia con documenti d’epoca (rapporti e documenti ufficiali), sia con interviste a veterani, prende in esame la storia delle unità caccia-carri americane (Tank Destroyer Force) in Nord-Africa, in Italia e nel teatro di guerra europeo durante la Seconda Guerra Mondiale. I mezzi utilizzati in questo ruolo, furono concepiti come “più leggeri” rispetto alla controparte tedesca, erano abbastanza veloci e riuscivano ad operare in quei contesti in cui i carri alleati trovavano evidenti difficoltà. Al contempo possedevano la potenza di fuoco necessaria a distruggere, quasi, qualsiasi mezzo corazzato germanico. La dottrina americana stabiliva che le forze “TD” avrebbero contrastato i panzer nemici, mentre i carri armati americani si sarebbero concentrati sul raggiungimento e lo sfruttamento delle linee di avanzata oltre le linee nemiche.

    Brossura, 13,8 x 21 cm. pag. 256 con circa 16 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2018 da Casemate

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    The Three Battles of Vitebsk (Volume 1)

    95.00

    The Three Battles of Vitebsk, è il primo libro di tre a occuparsi delle battaglie di Vitebsk in Bielorussia dal luglio 1943 al maggio 1944. Una lotta largamente ignorata a causa dell’importanza dell’Operazione Zitadelle (svoltasi contemporaneamente) e delle sue conseguenze nel sud della Russia, tuttavia a Vitebsk vennero impiegate un numero di truppe tedesche e sovietiche, con conseguenti perdite significative per entrambe le parti. Le mosse operative furono iniziate dai sovietici, che volevano catturare Vitebsk, un’importante centro di rifornimento tedesco, e poi dirigersi a nordovest verso il Mar Baltico, tagliando l’Armeegruppe Nord. Questo volume analizza i combattimenti da settembre a dicembre del 1943, in particolare i disperati combattimenti della 3.Panzer Armee nel tentativo di attestarsi sulla Linea Panther. Inizialmente le forse tedesche, seppur designate come forze corazzate, erano costituite essenzialmente, dal neo-costituito Fallschirmjäger-Korps. A questa forza iniziale venne affiancata la 20. Divisione-Panzer, un battaglione Tiger e alcune altre unità anticarro. Questo volume è una “registrazione fotografica”, testuale e cartografica dei combattimenti. Particolarmente belle sono le fotografie e le tavole a colori di Jean Restayn, che è anche l’autore del testo. Molte delle foto sono a piena pagina, fatto molto apprezzato dai modellisti, come le bellissime tavole a colori che, oltre a mostrare le diverse colorazioni, spesso riportano anche i simboi delle unità di appartenenza.

    Rilegato, 23,5 x 31 cm. pag. 192 interamente illustrato con 250 foto b/n (molte a piena pagina), 32 pagine di tavole di corazzati a colori, 6 ordini di battaglia e 6 mappe.

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Fedoriwicz

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    The Tiger Project – A Series Devoted to Germany’s World War II Tiger Tank Crews – Book 1: Alfred Rubbel – Schwere Panzer (Tiger) Abteilung 503

    65.00

    Questo volume, doveva essere il primo di una serie preposta ad analizzare la storia operativa della classe dei mezzi corazzati più temibili della Seconda Guerra mondiale: la famiglia dei carri “Tiger”. Sono stati sritti molti libri su questo mezzo, libri che hanno analizzato tutti gli aspeti tecnici e operativi dello stesso; quasi nessuno ha però scritto di questi mezzi, andando ad ascoltare le storie di guerra degli uomini che hanno avuto l’oppurtunità di combattere (e anche di sopravvivere) su questi colossi d’acciaio. Basato principalmente su interviste, diari personali e ricordi, la serie prende in esame i carri “Tiger” e “King Tiger” attraverso le storie e i ricordi, appunto, di coloro che hanno costituito gli equipaggi (capocarri, artiglieri, caricatori, operatori radio) dei reparti dotati di questi sploendidi mezzi raggrppati solitamente nei Tiger-Abteilung. Questo primo libro è dedicato esclusivamente alla figura di Alfred Rubbel, che ha servito con i Tiger sul fronte russo fino al termine della guerra. Inserito subito in uno dei primi Tiger-Abteilung appena costituiti, riuscì ha sperimentato sia la fase esaltante dei successi, sia il ritiro demoralizzante entro i confini del Reich. Combinando le esperienze militari di Rubbel, con oltre 200 fotografie, la maggior parte delle quali inedite, l’Autore crea un lavoro estremamente leggibile, che riprende le vicissitudini di un soldato “normale” che ha anche capito di avere avuto il privileggio di operare con uno dei migliori mezzi corazzati di tutta la guerra.

    Rilegato, 23 x 29 cm. pag. 168 illustrato con circa 220 foto b/n e mappe

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2004 da Schiffer

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    The Tiger Project – A Series Devoted to Germany’s World War II Tiger Tank Crews – Book 2: Horst Krönke – Schwere Panzer (Tiger) Abteilung 505

    65.00

    Questo volume, doveva essere il secondo di una serie preposta ad analizzare la storia operativa della classe dei mezzi corazzati più temibili della Seconda Guerra mondiale: la famiglia dei carri “Tiger”. Sono stati sritti molti libri su questo mezzo, libri che hanno analizzato tutti gli aspeti tecnici e operativi dello stesso; quasi nessuno ha però scritto di questi mezzi, andando ad ascoltare le storie di guerra degli uomini che hanno avuto l’oppurtunità di combattere (e anche di sopravvivere) su questi colossi d’acciaio. Basato principalmente su interviste, diari personali e ricordi, la serie prende in esame i carri “Tiger” e “King Tiger” attraverso le storie e i ricordi, appunto, di coloro che hanno costituito gli equipaggi (capocarri, artiglieri, caricatori, operatori radio) dei reparti dotati di questi sploendidi mezzi raggrppati solitamente nei Tiger-Abteilung. Questo primo libro è dedicato esclusivamente alla figura di Horst Kronke. Combinando le esperienze militari di Kronke, con oltre 200 fotografie, la maggior parte delle quali inedite, l’Autore crea un lavoro estremamente leggibile, che riprende le vicissitudini di un soldato “normale” che ha anche capito di avere avuto il privileggio di operare con uno dei migliori mezzi corazzati di tutta la guerra.

    Rilegato, 23 x 29 cm. pag. 152 illustrato con circa 400 foto b/n e mappe

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2004 da Schiffer

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    The Tiger Project – A Series Devoted to Germany’s World War II Tiger Tank Crews Book 3: Dr. Gunter Polzin–Schwere Panzer (Tiger) Abteilung 503

    65.00

    Questo volume, doveva essere il terzo di una serie preposta ad analizzare la storia operativa dei mezzi corazzati più temibili della Seconda Guerra mondiale: la famiglia dei carri “Tiger”. Sono stati sritti molti libri su questo mezzo, libri che hanno analizzato tutti gli aspeti tecnici e operativi dello stesso; quasi nessuno ha però scritto di questi mezzi, andando ad ascoltare le storie di guerra degli uomini che hanno avuto l’oppurtunità di combattere (e anche di sopravvivere) su questi colossi d’acciaio. Basato principalmente su interviste, diari personali e ricordi, la serie prende in esame i carri “Tiger” e “King Tiger” attraverso le storie e i ricordi, appunto, di coloro che hanno costituito gli equipaggi (capocarri, artiglieri, caricatori, operatori radio) dei reparti dotati di questi sploendidi mezzi raggrppati solitamente nei Tiger-Abteilung. Il terzo libro della serie analizza la storia di un soldato di una unità panzer dalla Wehrmacht tedesca durante Seconda Guerra Mondiale. Gunter Polzin ha prestato servizio nello Schwere Panzer Abteilung 503, unità d’elite che nel corso della sua carriera operativa fu equipaggiato con i migliori mezzi corazzati prodotti dall’industria tedesca. Mentre nel tempo sono apparsi più libri su questa unità corazzata, questo volume è il primo a raccontare le vicende di un singolo soldato dell’unità: dall’addestramento alle dure battaglie sul fronte orientale, sul fronte della Normandia, la battaglia per il controllo dell’Ungheria fino alla prigionia. Una storia, scritta e fotografica, di un veterano dei carri “Tigre”.

    Rilegato, 22,5 x 28,5 cm. pag. 168 con foto b/n e mappe

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Schiffer

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    The Volkswagen Kubelwagen Type 82 in World War II

    59.00

    L’equivalente della “Jeep” americana nel corso della Seconda Guera Mondiale è stato il famoso veicolo Volkswagen Kubelwagen, progettato dal non meno famoso ingegnere Ferdinand Porsche. In questo volume questo speciale mezzo fuoristrada viene presentato attraverso una splendida collezione di fotografie originali, e dettagliati testi che comprendono schede di prove tecniche, di produzione, manuali d’uso e manuali tecnici. Sono comprese molte varianti usate in diversissime tipologie di fronte di guerra, con una attenzione particolare ai modelli largamente usati in Nord Africa.

    Cartonato 21 x 28 cm. pag. 192 interamente illustrate con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2008 da Schiffer

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    The war diaries of a Panzer Soldier

    74.00

    Questo libro è una testimonianza unica sulla guerra sul fronte russo, scritta usando i diari e le foto del soldato del 39° Reggimento Panzer, 17ma Panzer Division, Erich Hager. Arrivò fino ad essere Unteroffizier e prestò servizio come operatore radio della compagnia comando corazzata e in questo periodo tenne un diario con tutti gli avvenimenti che succedevano al fronte. Nello stesso tempo scattò parecchie fotografie ai compagni e ai mezzi, e molte di queste accompagnano il volume insieme ad un capitolo dedicato interamente alla 17ma Panzer Division., sulla quale poco è stato divulgato, malgrado abbia partecipato a molte battaglie sul fronte russo, compresa quella per Stalingrado. Questo libro offre molte informazioni inedite sull’argomento e anche uno sguardo sulla guerra sul fronte russo nella prospettiva di un soldato.

    Cartonato con sovracopertina 22,5 x 28,5 cm. pag. 224 interamente illustrate con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2010 da Schiffer

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    The Weapons Encyclopaedia. Autoblindo AB40//41/42/43

    22.00

    Luca Cristini

    L’Esercito Italiano fu tra i primi eserciti ad utilizzare autoblindo, già nel 1912. Con l’Arsenale FIAT, teneva in grande considerazione le autoblindo per il loro ruolo di veicoli da ricognizione a lungo raggio per le divisioni corazzate e di supporto alle azioni di fanteria. Dopo le gloriose macchine FIAT 611 e la Lancia 1ZM, l’Esercito Italiano necessitava di una nuova macchina adatta ai tempi. Nacque così la serie delle autoblindo Fiat-Ansaldo pronta per la Seconda guerra mondiale, utilizzata in particolare nei reparti da ricognizione: vide uso esteso durante la campagna del Nordafrica e, in generale, apparve in quasi tutti i teatri bellici nei quali combatté l’Italia. Fu fornita soprattutto nelle tre versioni AB40, AB41 ed AB43, via via migliorate soprattutto nella dotazione offensiva.

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    The Weapons Encyclopaedia. Blindati ungheresi Zrinyi e Csaba

    22.00

    Luca Cristini

    L’esercito ungherese si impegnò seriamente per approntare le sue forze corazzate/meccanizzate durante la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, si trattava di un compito difficile. L’Ungheria era sottoposta alle restrizioni militari del Trattato di Pace di Versailles; il Paese e l’industria degli armamenti erano in pessime condizioni finanziarie all’inizio degli anni ‘30. L’Ungheria acquistò i carri armati italiani CV35 a metà degli anni ‘30 e la produzione su licenza del carro armato leggero svedese L-60 iniziò nel 1940. La guerra in corso dimostrò la necessità di carri armati medi e pesanti, di artiglieria d’assalto e di autoblindo. Tra i veicoli corazzati indigeni nacquero così i veicoli d’artiglieria d’assalto Zrínyi e le autoblindo Csaba.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 58 illustrato con profili e foto a colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    The Weapons Encyclopaedia. Carri armati ungheresi Toldi e Turan

    15.40

    Luca Cristini         Prezzo di listino: 22.00 (sconto 30%)

    Durante la Seconda guerra mondiale, l’Ungheria schierò diverse unità di carri armati per supportare gli sforzi bellici dell’Asse. L’esercito ungherese utilizzò principalmente due tipi di carri armati durante il conflitto: il Toldi e il Turán in diverse varianti. Il Toldi era un carro armato leggero ungherese, sviluppato negli anni ‘30. Si trattava di un carro agile e adatto per compiti di ricognizione e supporto delle truppe. Il Turán fu il primo carro armato ungherese prodotto in serie. Era basato sul telaio del carro armato cecoslovacco LT vz. 38. Tuttavia, la corazza leggera rendeva questi carri vulnerabili ai colpi nemici. Furono impiegati principalmente sul fronte orientale contro l’Unione Sovietica.

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    The Weapons Encyclopaedia. Carri sperimentali tedeschi. Vol. 1. Dicker Max-Grille-Lowe Maus-VK 4501/02

    22.00

    Luca Cristini

    I  supercarri tedeschi ideati per vincere la guerra. Per tutta la durata della Seconda guerra mondiale, gli avanzati gruppi di progettazione tedeschi lavorarono a una sconcertante varietà di mezzi corazzati di ogni forma e dimensione. Questo primo volume tratta un campione di progetti affascinanti che non vennero mai prodotti in serie, ma soltanto allo stato di prototipi e/o comunque in un numero di esemplari ridottissimi. Si trattava preferibilmente di carri armati pesanti o addirittura super pesanti come il panzer VIII MAUS, ideato dalla Porsche, o altri come il panzer VII Löwe ideato dagli ingegneri della Krupp in diverse versioni e studi. Pesanti cacciacarri come il Dicker Max o il mastodontico Geschützwagen Tiger (Grille). seguiti poi dai carri del progetto VK 4501/02 come il Vorn e l’Hinten di Porsche e Krupp! Lo studio poi continuerà fino ai modelli della cosiddetta Serie E che tratteremo nel secondo volume insieme ad altri interessanti progetti.

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Britannico Crusader

    22.00

    Luca Cristini

    Il carro armato-cacciacarri Crusader (Mk.I, Mk.II e Mk.III) fu forse il più tipico e noto mezzo militare impiegato dalla Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale. Armato di cannone da  57mm, era dotato di un motore molto potente ed affidabile, ben combinato con la sospensione Christie, che consentiva maggiori velocità, anche grazie al peso contenuto (che andava a scapito della protezione) soprattutto su un terreno pianeggiante come il paesaggio nordafricano. Il Crusader Mk.III fu il cacciacarri più prodotto e già nel 1939 ne furono costruiti 65 esemplari destinati a combattere con successo in Nord Africa, nella prima parte della guerra in Libia.

     

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro britannico Matilda MK II

    22.00

    Luca Cristini

    Il carro armato Matilda Mk II, fu un carro armato di fanteria utilizzato dall’Esercito Britannico durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo carro era famoso per la sua pesante corazza e la sua capacità di resistere agli attacchi nemici, soprattutto nelle fasi iniziali del conflitto.  La sua corazza, infatti, lo rendeva praticamente invulnerabile ai cannoni anticarro dell’epoca. Per contro la sua velocità e la sua capacità di fuoco erano limitate rispetto ai carri avversari. Era armato di un cannone principale da 2 libbre (40 mm) e una mitragliatrice coassiale. Per tutte queste caratteristiche il carro inglese Matilda era sopranominato “la regina del deserto”!

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Leggero Italiano L6-40 e Semovente L40

    22.00

    Luca Cristini

    Il Carro Armato L6/40 fu l’unico vero carro armato leggero italiano della Seconda Guerra Mondiale, utilizzato prevalentemente dal Regio Esercito che lo impiegò praticamente in tutti i teatri di guerra: Africa settentrionale e orientale, Russia, Balcani e resto dell’ Europa. Venne utilizzato soprattutto come mezzo di ricognizione a partire alla primavera del 1941 fino all’armistizio con gli alleati nel settembre 1943. Mezzo originariamente progettato per le operazioni in montagna, si rivelò tuttavia presto inadatto alle operazioni cui venne affidato. Già prima di entrare in azione, era obsoleto sia per l’armamento che per la debolezza della corazza.

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Leggero Russo T-26

    22.00

    Luca Cristini

    Il T-26 russo fu un carro armato leggero, prodotto in Unione Sovietica a partire dal 1931. Esso non nacque come un progetto autonomo, ma derivò principalmente dal mezzo britannico Vickers 6-ton o Vickers Type E. I carri armati T-26 erano armati di due torrette parallele al centro dello scafo, e dotate di una mitragliatrice leggera ciascuna. Il passo successivo fu quello di installare, su una torretta, un cannone da 27 mm o da 37 mm. Il pezzo venne sostituito da uno da 45 mm, e questo aumentò la potenza perforante ed esplosiva. Noto come Mod. 1933, ebbe un grande successo, e venne prodotto, da solo, in circa 5.500 esemplari; una tiratura eccezionale per l’epoca.

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro medio Italiano M11-39

    22.00

    Luca Cristini

    Il carro M11/39, fu il carro armato di transizione tra il crro veloce L3 e l’M 13/40. L’M11/39 può essere considerato il primo carro medio italiano, con un peso di 11 tonnellate e l’armamento che era composto da un cannone da 37 mm in casamatta e da due mitragliatrici Breda Mod. 38 8 mm in torretta. Uno dei punti deboli era il motore di bassa potenza, del cannone posto in casamatta e della mancanza di apparecchiature radio. Poco adatto alla guerra del deserto. Nonostante le sue debolezze, l’M11/39 rappresentò un importante passo avanti nella storia dei corazzati italiani, in quanto aprì la strada alla famiglia dei carri armati medi, utilizzati per tutta la guerra.

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Medio Italiano M13-40, M14-41 & M15-42

    22.00

    Luca Cristini

    Il Carro Armato M13/40 è stato il più famoso carro operativo italiano della Seconda Guerra Mondiale; progettato per sostituire l’M11/39 nell’Esercito italiano all’inizio del conflitto. Fu il carro armato principale utilizzato dagli italiani per tutta la guerra. Il progetto iniziale fu influenzato dal Vickers 6-Ton britannico e si basava sul telaio modificato del precedente M11/39. La produzione dell’M11/39 fu apposta interrotta per far entrare in produzione l’M13/40. Il nome si riferisce alla “M” di Medio (medio) secondo gli standard di peso dei carri armati italiani dell’epoca, 13 tonnellate era il peso previsto e il 1940 l’anno iniziale di produzione.

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Medio US M3 Lee/Grant

    19.90

    Luca Cristini

    Ufficialmente designato come Medium Tank, M3, fu il primo carro armato medio statunitense ad essere fabbricato in grande serie. Venne ideato e progettato intorno al 1940 e divenne operativo nel 1941. La sua torretta venne realizzata in due varianti, una conformemente alle specifiche degli Stati Uniti e l’altra modificata per soddisfare i requisiti britannici, includendo in questo caso, la collocazione della radio accanto al comandante. Nel contesto del Commonwealth britannico, il carro armato acquisì due denominazioni distinte: quelli con torrette di modello statunitense furono chiamati “Lee”,  mentre quelli con torrette di modello britannico furono identificati come “Grant”.

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro medio US M4 Sherman – Carri speciali Vol. III

    22.00

    Luca Cristini

    Considerato uno dei carri armati più significativi della Seconda Guerra Mondiale, lo Sherman divenne presto anche la spina dorsale delle forze corazzate britanniche. Dopo le sconfitte subite in Africa dalle truppe britanniche nel 1942, il presidente Roosevelt si impegnò a fornire un numero sufficiente di carri all’alleato inglese. Alla fine del conflitto, lo Sherman era utilizzato principalmente come carro medio, veicolo di recupero e in diversi ruoli specialistici. In questo secondo volume, ci concentreremo sulle numerose varianti specializzate, come gru, veicoli per il genio, mezzi per artiglieria semovente o cacciacarri, basate sul telaio dello Sherman.

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Medio US M4 Sherman. Carri UK e Allied Vol. 2

    22.00

    Luca Cristini

    Considerato uno dei carri armati più significativi della Seconda Guerra Mondiale, lo Sherman divenne presto anche la spina dorsale delle forze corazzate britanniche. Dopo le sconfitte subite in Africa dalle truppe britanniche nel 1942, il presidente Roosevelt si impegnò a fornire un numero sufficiente di carri all’alleato inglese. Alla fine del conflitto, lo Sherman era utilizzato principalmente come carro medio, veicolo di recupero e in diversi ruoli specialistici.  In questo secondo volume, ci concentreremo sugli Sherman in servizio presso le forze britanniche, del Commonwealth, ed anche delle forze polacche, francesi e russe. Non saranno invece trattate le numerose varianti specializzate, come gru, veicoli per il genio, mezzi per artiglieria semovente o cacciacarri, basate sul telaio dello Sherman. Questi saranno invece il tema del terzo e ultimo volume dedicato al dossier Sherman!

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 58 con varie foto e profili di mezzi a colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Medio US M4 Sherman. Carri USA Vol. 1

    22.00

    Luca Cristini

    L’M4 Sherman fu il carro armato simbolo dell’esercito statunitense, introdotto nel febbraio 1942 come risposta alle innovazioni nella guerra corazzata, realizzate in Europa dalla Wehrmacht. Il mezzo venne progettato per soddisfare l’urgenza di creare grandi formazioni corazzate mobili, e fu equipaggiato con un cannone da 75 mm (poi costantemente migliorato nel tempo) e due mitragliatrici. Ebbe un ruolo consistente durante la Seconda guerra mondiale e, successivamente, nella guerra di Corea. Sebbene le prime versioni soffrissero di una certa vulnerabilità, come la facilità di incendiarsi lo Sherman poté vantare uno dei tassi di sopravvivenza più alti della guerra fra i carri armati. L’M4 Sherman divenne presto uno dei carri armati più costruiti della WW2, con quasi 50.000 esemplari realizzati in ben 19 varianti, condividendo questo primato con il celebre T-34 sovietico.

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    The Weapons Encyclopaedia. Fiat 3000 e Fiat 2000

    22.00

    Luca cristini

    Il FIAT 3000 è stato un veicolo importante nell’armamento dell’Esercito Italiano, entrato in servizio dopo la Prima Guerra Mondiale. Prodotto in due versioni, il Modello 1921 e il Modello 1930, questo carro armato leggero è stato essenziale per le unità corazzate italiane fino agli anni ‘30. Originariamente basato sul Renault FT francese, presentava notevoli miglioramenti, come un motore più potente e una disposizione interna ottimizzata. Il FIAT 3000 rappresenta un capitolo importante nella storia dell’esercito italiano, in quanto è stato uno dei primi carri armati a essere impiegato in modo significativo dopo la Prima Guerra Mondiale e ha permesso agli equipaggi italiani di acquisire esperienza nell’uso dei carri armati, preparandoli alle future sfide sul campo di battaglia.  È presente anche un capitolo sul Fiat 2000, il carro armato “gigante”!

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    The Weapons Encyclopaedia. I carri leggeri CV L3/33-35-38

    22.00

    Luca Cristini

    Nato nei primi anni ‘30 per fornire all’esercito italiano un carro armato leggero su larga scala, l’L3 rimase in prima linea nelle unità corazzate fino al 1941. Anche se ebbe un ruolo importante solo nei combattimenti della campagna d’Etiopia e della guerra civile spagnola, la “scatola di sardine” successivamente si limitò al combattimento antipartigiani e al sostegno delle truppe d’occupazione dopo l’inizio difficile della seconda guerra mondiale. Prodotto in largo numero, in considerazione della capacità industriali del paese negli anni 30. Ne furono realizzati circa 2.000 esemplari a partire dal 1933 e fino al 1938, anno in cui cessò la produzione.

    TITOLO DISPONIBILE ANCHE IN LINGUA INGLESE – SU RICHIESTA

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    The Weapons Encyclopaedia. Le prime autoblinde italiane: Lancia 1Z, Fiat 611 e altre minori

    22.00

    Luca Cristini

    In questo primo volume dedicato alle autoblinde italiane, iniziamo a presentare le prime e più antiche.  Delle blindo più antiche come la Bianchi, già presente nel conflitto italo-turca, o la Fiat-Terni Tripoli nata nel 1918. Passiamo poi alla leggenda della Lancia 1Z, mezzo fortunato nato nel primo conflitto mondiale e che rimase operativo fino al 1945! Si trattò di un massiccio mezzo, interamente di progettazione italiana. A condividere buona parte del libro chiudiamo con l’autoblindo Fiat 611 costruita nel 1932, come spesso accadeva al tempo con la Ansaldo, e specificatamente progettata per uso coloniale. Operò infatti soprattutto nella A.O.I. insieme alla sorella più anziana Lancia 1Z e i carri veloci.

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    The Weapons Encyclopaedia. Panzer 38 (t)

    13.20

    Luca Cristini               Prezzo di listino  22.00 (sconto 40%)

    Il Panzerkampfwagen 38(t) non nasce tedesco.  Il suo nome originale era LT vz. 38, ed era il miglior carro armato cecoslovacco realizzato tra le due guerre. Ebbe però fortuna e sostanziale utilizzo solo  in un altro esercito, quello tedesco che ribattezzò il mezzo Pz.Kpfw.38(t). Nella Wehrmacht, questo carro armato divenne uno dei simboli della Blitzkrieg, combattendo nell’avanguardia delle unità corazzate tedesche. Fu quindi così che nella primavera del 1940, i carri armati costruiti a Praga distrussero i veicoli britannici e francesi che due anni prima non erano riusciti a venire in aiuto della Cecoslovacchia.

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    The Weapons Encyclopaedia. Panzer II

    22.00

    Il Panzer II, abbreviazione del nome completo Panzerkampfwagen II, il cui numero di identificazione dell’esercito era Sd.Kfz. 121, fu un carro armato leggero tedesco progettato nei primi anni trenta come rimpiazzo del blindato leggero Panzer I. Nonostante il progetto fosse considerato un passaggio a carri maggiori, il Panzer II costituì il nerbo delle divisioni corazzate tedesche durante le campagne di Polonia e di Francia, venendo utilizzato anche durante l’invasione dell’URSS nel 1941, dimostrando tutti i suoi punti deboli. Fu quindi ritirato quasi completamente dalla prima linea tra il 1942 e il 1943, e relegato a compiti di addestramento, e per la lotta antipartigiana; il versatile scafo fu invece riutilizzato per diversi progetti di semoventi e cacciacarri.

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    The Weapons Encyclopaedia. Panzer III

    22.00

    Luca Cristini

    Il Panzer III, (Panzerkampfwagen III) nell’esercito tedesco era Sd.Kfz. 141, fu insieme al successivo Panzer IV il carro armato medio più noto delle Panzer Division durante la seconda guerra mondiale. Fu progettato espressamente come mezzo anticarro per contrastare i veicoli blindati avversari, ruolo che ricoprì con successo almeno fino al 1942. Il Panzer III, venne continuamente migliorato nel corso del tempo con il potenziamento dell’armamento principale e della corazzatura. La versione J, dotata di un cannone da 50 mm lungo 60 calibri (L/60), fu in grado di contrastare anche mezzi più potenti. Tuttavia a partire dal 1943 il Panzer III fu progressivamente superato dall’introduzione di veicoli nemici più corazzati e dotati di armamento pesante.

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    The Weapons Encyclopaedia. Semovente 75/18 e 75/34

    22.00

    Luca Cristini

    Il semovente da 75/18, così come tutte le sue varianti successive, fu progettato dalla Fiat Ansaldo. Il carro si basava sullo scafo dei carri M e fu l’unico blindato italiano della Seconda Guerra Mondiale prodotto in numero sufficiente da rappresentare un problema per le forze corazzate nemiche. Il 75/18 diede prova della sua potenza sin dal suo esordio sul fronte africano, ma anche nello sbarco alleato in Sicilia e nei successivi reparti corazzati del Regno del Sud e della Repubblica Sociale Italiana. L’idea derivava dall’entrata in servizio nell’esercito tedesco degli “Sturmgeshütz” (cacciacarri), e dei positivi risultati che questi ottennero sui vari fronti che li avevano visti impegnati.

    TITOLO DISPONIBILE ANCHE IN LINGUA INGLESE – SU RICHIESTA

     

     

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    The Weapons Encyclopaedia. Semoventi italiani Vol. 2. 75/34-75/46-90/53-102/25-149/40

    22.00

    Luca Cristini

    In questo secondo volume, completiamo la storia della dotazione dei mezzi semoventi in forza all’esercito italiano, sia quello del Regno che quello della Repubblica Sociale Italiana dopo il 1943! Dopo il grande successo del 75/18 presentato nel primo volume, ci occupiamo quindi dei fratelli maggiori, vale a dire del mezzo 75/34 già in parte presente nel primo volume, della sua variante, il 75/46, del famoso Bassotto, ovvero il semovente 105/25, forse il mezzo più potente dell’arsenale italiano, per concludere con due mezzi atipici: il 90/53 con la scudatura posteriore, e il moderno 149/40, vero cannone montato su carro, realizzato solo in un prototipo.

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    The Weapons Encyclopaedia. Somua S35

    22.00

    Luca Cristini

    Il SOMUA S-35 era un carro armato in forza ai reggimenti di cavalleria francesi durante la seconda guerra mondiale. Il mezzo fu messo a punto e prodotto tra il 1936 e il 1940 da SOMUA. Insieme al carro armato pesante B1 Bis, viene sempre considerato il miglior carro armato francese disponibile allo scoppio del conflitto nel 1940. Il Somua S-35 venne realizzato in 430 unità. Ben concepito, il mezzo era veloce, ben corazzato (costruito con sezioni di corazza inclinate e fuse direttamente) e dotato di un potente cannone anticarro per l’epoca. Tuttavia, queste caratteristiche lo rendevano anche un carro armato costoso da produrre e piuttosto complicato da mantenere in ordine. Durante l’invasione tedesca del maggio 1940, il Somua S-35 si dimostrò un carro armato efficace e all’altezza della situazione, ma purtroppo per la Francia non fu in grado di ribaltare la situazione da solo.

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    The Weapons Encyclopaedia. Stug III Sd.Kfz. 142

    15.40

    Luca Cristini           Prezzo di listino  22.00 (sconto 30%)

    Lo Sturmgeschutz III Sd.Kfz. 142, denominazione quasi sempre abbreviata in StuG III, fu un formidabile cannone d’assalto in dotazione all’esercito tedesco durante la Seconda guerra mondiale, ricavato dallo scafo del carro armato medio Panzer III del quale mutuò per intero il treno di rotolamento, cingoli ecc. L’installazione dell’armamento principale era predisposta in casamatta rigida anziché in una torretta girevole. Questo fatto, ovviamente, riduceva le capacità del mezzo, in quanto si trattava di artiglieria semovente (ma sempre più spesso venne usato anche in versione controcarro). Tuttavia, il veicolo risultava di facile produzione e più economico, tanto da divenire, nei fatti, l’asso nella manica della Wehrmacht, venendo prodotto in più di 10.000 unità.

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  • 0 out of 5

    The Weapons Encyclopaedia. Tankette TK/TKS

    22.00

    Peter Mujzer

    Il progetto TK fu intrapreso per ottenere una tankette derivato da un progetto similare britannico, il Vickers Carden Loyd Mk. VI. allo scoppio del conflitto le 575 tankette TK/TKS costituivano il grosso delle forze corazzate polacche prima dello scoppio della guerra contro la Germania di Hitler. Come tutta l’armata polacca, anche le tankette subirono gravi perdite durante l’invasione della Polonia, essendo spesso gli unici veicoli corazzati da combattimento disponibili. Le loro dimensioni assai ridotte le rendevano adatti alla ricognizione e al supporto della fanteria, ma con il loro armamento leggero, costituito da una sola mitragliatrice, questi mezzi non avevano alcuna possibilità di combattere contro i carri armati tedeschi, tranne forse che contro i Panzer I. Dopo la sconfitta vennero utilizzate dai tedeschi che tuttavia non le apprezzarono particolarmente.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 58 con numerose foto e profili a colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    The Weapons Encyclopaedia.. Char B1, B1 Bis, B1 Ter e Varianti

    22.00

    Luca Cristini

    Lo Char B1 era un pesante carro armato da combattimento francese, progettato tra le due guerre e utilizzato all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, probabilmente il più famoso e noto in uso in quel fatale maggio del 1940. La sua progettazione iniziò negli anni ‘20 con diversi prototipi, finché venne scelto il modello Renault nel 1929, ma la produzione in serie fu avviata solo nel 1934. Vennero prodotti 35 esemplari nel primo modello, il carro B1 (del 1935) e 365 esemplari nel modello B1-bis (del 1937). Il carro armato francese godette, sin dall’inizio, di una notevole reputazione come il mezzo più potente e agguerrito dell’esercito francese del 1940, e persino i tedeschi lo temevano. Il B1 Bis alla prova dei fatti si rivelò per quello che era: un mezzo assai problematico da manovrare in battaglia, oltre che costoso da produrre.

    Brossura, 17,5  x 25,5  cm. pag. 58 con foto e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    Tiger Ace – Life story of Panzer commander Micheal Wittman

    50.00

    Gary L. Simpson                     Prezzo di listino  50.00 (sconto 30%)

    Questo bel volume di grande formato è un facile e completo studio della vita e delle operazioni militari del leggendario comandante dei panzer Michael Wittmann. Dal suo ingresso nella Wehrmacht a quello nella Leibstandarte, dall’invasione della Polonia all’Operazione Barbarossa, dal ritorno in Russia alla battaglia per “Villers-Bocage”, fino alla sua morte, il libro, completato da molte fotografie originali, segue il comandante nei diversi teatri di guerra.

    Cartonato con sovracopertina 20,5 x 27,5 cm. pag. 346 con + 48 pagine fuori testo con 82 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1994 da Schiffer

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    Tiger and Panther – Combat Missions on the Fronts DVD

    12.60

    Tratto da filmati d’archivio destinato ad appassionati di veicoli militari e modellisti. Realizzato con documentazione militare di alta qualità questo video mostra l’arma corazzata tedesca che, insieme a quella antiaerea, tracciò innovative tecniche d’impiego, utilizzate in seguito anche dagli alleati. In particolare i filmati mettono in evidenza numerose operazioni con l’impiego dei due migliori carri tedeschi del secondo conflitto mondiale: il Panther e il Tiger.

    Film 1: Combat Missions on the Fronts

    Film 2: Panzer IV – Tiger – Panther

    1 DVD, durata circa 55 minuti, lingua inglese

    Prodotto nel 2013 da Pen & Sword

    Prodotto Nuovo

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    Tiger and Panther Tanks – German Panzer Profiles

    39.00

    Volume interamente costituito da profili a colori di Claes Sundin, e come suggerito dal titolo, analizza 64 splendidi profili a colori di carri “Panther” e “Tiger”. Il concetto di libro con “solo profili” è relativamente raro, ma non sconosciuto. Infatti sono abbastanza numerosi i lavori che presentano accanto ad un testo più o meno esaustivo, un apparato fotografico che può essere sia in b/n che a colori, anche delle tavole con i profili dei mezzi analizzati che sono in quei casi un “corollario alle storie o alle campagne militari considerate. La collana prevede titoli inerente sia l’aviazione che i mezzi corazzati. I profili sono a tutta pagina con numerosi disegni di ottimo livello che mostrano dettagliatamente le variazioni di camouflage.

    Rilegato, 30 x 21,5 cm. pag. 70 completamente illustrato con 64 profili a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Centura Publishing

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    Tiger Ausf. B Königstiger – Technical and Operational History

    135.00

    Questa importante lavoro dedicato al Panzer Tigre Ausf. B “Konigstiger”, uno dei migliori carri armati pesanti della Seconda Guerra Mondiale, si presenta come un autentico manuale. Oltre ad annoverare oltre 800 fotografie dell’epoca, il libro offre una copiosa serie di tavole a colori con i profili e le molteplici mimetizzazioni del mezzo corazzato nelle sue diverse versioni (anche nelle sue parti), ma soprattutto un incredibile numero di disegni tecnici particolareggiatissimi, compresi quelli dei circuiti, dei proiettili, delle insegne e dei sistemi di armamento e per finire, una serie di utilissime cartine a colori. Per l’accuratezza della ricerca iconografica e storica, il volume può soddisfere esigenze a 360 gradi: quelle dello storico scrupoloso di storia militare, le esigenze dei modellisti e di chi si occupa di mimetizzasione, le esigenze di chi si occupa di meccanica e magari utilizza le sue conoscenze per il restauro dei pochi mezzi oggi esistenti nei musei e in pochissime collezioni private. una vera e propria opera d’arte. un volume definitivo, di riferimento per questo “splendido” e potentissimo mezzo corazzato tedesco della Seconda Guerra Mondiale.

    Rilegato 20,5 x 30 cm. pag. 720 interamente illustrato con circa 850 fotografie, circa 200 disegni a colori in 3D e 2D, 40 mappe e 30 organigrammi a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Trojca

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    Tiger Ausf.E. Visual Modelers Guide Vol. 4

    18.00

    AA.VV.

    Questa monografia di stampo modellistico è interamente dedicata all’iconico Sd.Kfz. 181 Tiger Ausf. E.  Lavoro divertente e di facile consultazione in cui è possibile analizzare visivamente e distinguere le principali versioni del Tiger I, dai modelli iniziali alle varianti di produzione finali. L’introduzione include alcune note storiche sul processo di progettazione e sviluppo del veicolo. Tutto questo con fotografie di alta qualità che mostrano chiaramente dettagli esterni spesso trascurati, caratteristiche fondamentali per i modellisti. Una guida completa ai colori con informazioni sui colori interni ed esterni utilizzati su questo potente mezzo corazzato tedesco. 16 profili a colori che mostrano in dettaglio il camouflage e i marchi di tutte le versioni del mezzo. 80 pagine, con oltre 160 fotografie di alta qualità inclusi dettagli raramente visti.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 78 completamente illustrato con foto e profili a colori

    Testo in lingua inglese/spagnola

    Stampato nel 2021 da Ammo

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