Marina. Marina sabaudo-sarda. Dal Conte Rosso all’unità d’Italia

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    Marina. Marina sabaudo-sarda. Dal Conte Rosso all’unità d’Italia

    29.00

    Massimo Alfano

    L’Autore si è dedicato alla realizzazione di quadri che, per il loro stile, ricordano le marine napoletane di epoca borbonica. Ma l’impostazione pittorica e il taglio delle immagini propone un’indagine del passato attraverso lo sguardo di un’artista dei nostri giorni. Questo volume tratta una raccolta di opere pittoriche dedicate alla Marina Sabauda e Sarda nel cammino che le ha condotte all’epilogo e alla creazione della Marina Italiana. La struttura si compone di un sommario storico della Marina Sabaudo-Sarda, un gruppo di 24 capitoli, ognuno riferito ad una nave, con una pagina di dati tecnici, un racconto breve, una tavola a colori. L’unione della ricerca storica con il piacere artistico è tale da non farlo diventare il classico libro di storia, ma un momento di scoperta attraverso le immagini. La specializzazione dell’autore nella storia navale sabauda trova pochi riscontri nell’ambito della pittura di Marina e nella stessa pittura realizzata in Piemonte dall’Unità d’Italia ad oggi.

    Brossura, 20 x 20 cm. pag. 151 con circa 24 illustrazioni a colori e 24 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2013 da Ananke

    Condizioni del libro: nuovo

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    Marina. Naval Anti-Aircraft Guns and Gunnery

    75.00

    Dettagliato lavoro che prende in considerazione la difesa navale contro la minaccia aerea che nel corso del secondo conflitto mondiale conobbe un incremento continuo e pericoloso per il naviglio militare. Si tratta in effetti di analizzare la minaccia aerea che ebbe un repentino sviluppo sia nelle operazioni tattiche terrestri che in quelle strategiche, sia nella’ambito della guerra navale. Il pericolo aereo per le operazioni navali venne sottovalutato fin poco prima lo scoppio del conflitto nel 1939. Le navi, la cui costruzione risaliva agli anni precedenti, presentavano un armamento antiaereo spesso ridotto e mancavano di tecniche apropriate per il tiro contraereo. Con lo scoppio del conflitto si cercò di correre al riparo, dotando le navi esistenti di nuovi e più efficaci sistemi contraerei, in particolar modo contro il pericolo dei bombardieri in picchiata, e, dotando da subito il naviglio di nuova costruzione (in particolar modo il naviglio maggiore) di un complesso e valido sistema antiaereo incentrato su armi di diverso calibro, radar, telemetri di tiro e altre apparecchiature elettroniche. Il volume in questione analizza le armi impiegate, come erano collocate sulle navi, e il loro utilizzo tattico nell’ambito della difesa contraerea. Il volume è superbamente illustrato con foto d’epoca, disegni tecnici, foto close-up, oltre ad appendici e dati tecnici.

    Rilegato, 25 x 29,30 cm. pag. 399 con circa 320 foto e numerosi disegni tecnici

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Seaforth publishing

    Condizioni del libro: nuovo

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    Marina. Submarines of the world

    20.00

    Il volume descrive 300 sottomarini che, dagli albori fino ai nostri giorni, hanno lasciato una traccia per le loro caratteristiche tecniche e le loro imprese in guerra. Sono inclusi, ovviamente gli U-Boat tedeschi della Seconda Guerra Mondiale. Il libro riporta, alla fine del testo, le immagini e le caratteristiche dei moderni siluri.

    Rilegato 13 x 17 cm. pag. 320 illustrato con circa 320 profili a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2000 da Grange Books

    Condizioni del libro: nuovo

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    Medieval Maritime Warfare

    39.00

    Dopo la caduta di Roma, il mare è sempre più il palcoscenico su cui si gioca il destino della civiltà occidentale. Il mare è il mezzo sul quale viene proiettato potere e dove si cerca la nuova richezza. Eppure questo periodo confuso, nella storia della guerra marittima, è raramente stato studiato – è poco conosciuto e ancor meno compreso. Charles Stanton utilizza un approccio innovativo e coinvolgente per descrivere questo affascinante, ma trascurato aspetto della storia medievale europea. Egli illustra lo sviluppo della guerra marittima tra la fine dell’impero romano agli albori del Rinascimento, con indicazione delle guerre condotte nel Mediterraneo, da bizantini, musulmani, normanni, crociati, le repubbliche marinare italiane, Angioini e Aragonesi, nonché le battaglie combattute nelle acque settentrionali da vichinghi, inglesi, francesi e della Lega Anseatica. Questo studio pionieristico risulta lettura interessante per chiunque sia interessato alla guerra medievale e in generale alla storia marittima.

    Rilegato, 15,5 x 24 cm. pag. 368 con circa 50 illustrazioni a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Pen & Sword

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    Mediterraneo Imperiale – Breve storia della marina da guerra degli Asburgo 1866-1918

    14.00

    Le vicende misconosciute della k.u.k. Kriegsmarine, attraverso le storie di uomini e navi. Nella battaglia di Lissa (20 luglio 1866), poco prima dell’affondamento della corazzata italiana Re d’Italia, Maximilian Daublesky von Sterneck, il comandante di quella austriaca, urlò in veneto al suo timoniere, Tommaso Penzo detto Ociai: «Daghe dosso che la ciàpemo». Di Tegetthoff fu invece la celebre frase a conclusione della battaglia: «navi di legno comandate da teste di ferro hanno sconfitto navi di ferro comandate da teste di legno». Il racconto della marina imperiale si snoda in mezzo secolo e riserva al lettore infinite sorprese.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 77 con 2 cartine e 1 illustrazione b/n

    Stampato nel 2013 da Gaspari

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    Mio bisnonno gran ammiraglio Von Tirpitz. Leader tedesco dopo Bismarck e prima di Hitler

    29.00

    Corrado Pirzio-Biroli

    Corrado Pirzio-Biroli offre una solida difesa della vita e della carriera di Alfred von Tirpitz, il creatore della moderna marina tedesca. In questo libro si narra la storia della Germania imperiale in pace e in guerra. L’autore ricostruisce con grande abilità le battaglie navali, i successi e i fallimenti della Marina imperiale tedesca; fornisce inoltre un vivido resoconto dell’ammiraglio Tirplitz come eminence grise durante la Repubblica di Weimar. La narrazione come storia di famiglia emerge dai vivaci ricordi dello zio di Corrado, Wolfang von Tirpitz, che servì nella marina di suo padre e affondò con la sua nave, la Mainz, diventando prigioniero di guerra. Si narra inoltre dei suoi quattro incontri con Churchill tra il 1913 e il 1953, così come nelle memorie affascinanti della nonna dell’autore, la formidabile Ilse von Tirpitz, che sposò l’ambasciatore Ulrich von Hassel, una delle più grandi figure della resistenza tedesca.

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    Navi al fronte – La marina italiana e la grande guerra

    15.00

    Le date, i nomi, gli avvenimenti più importanti e i fatti poco conosciuti della storia della Regia Marina durante la Prima Guerra Mondiale. Dal 24 maggio del 1915 e per 41 mesi di conflitto la Marina italiana ebbe un ruolo da protagonista a dimostrazione che la Grande Guerra non si combatté solo nelle trincee e sulle montagne. La Marina adottò una strategia di attesa e di deterrenza basata sulla conquista del potere marittimo in Adriatico, di cui lo sbarramento del Canale d’Otranto fu il più fulgido esempio. Grazie all’ammiraglio Paolo Thaon di Revel la Marina approntò le misure necessarie per difendere il patrimonio culturale e artistico italiano a partire da Venezia. A questo si aggiunsero vere e proprie operazioni che oggi definiremmo di carattere umanitario quale il salvataggio del popolo e dell’esercito serbo, la cessione di alcune navi per accogliere trovatelli, orfani, figli di pescatori morti in guerra o in mare seguito di naufragio. Non mancarono, infine, le eroiche e ardite operazioni, come la famigerata “beffa di Buccari”, l’impresa di Pola e la difficile operazione di Premuda, che la Marina Militare ancora oggi celebra ogni 10 giugno come festa di Forza Armata, ad opera di Luigi Rizzo e Giuseppe Aonzo al comando dei MAS 15 e MAS 21.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 149 con circa 44 foto b/n

    Stampato nel 2015 da Mattioli

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    Navi d’Italia a Trieste. 1918-1945

    24.00

    Augusto De Toro – Mario Cicogna

    Il lavoro nasce da attività di ricerca e di pubblicazioni dell’autore non immediatamente indirizzate a Trieste, alla Regione Giulia e al loro rapporto con il mare, bensì alla politica navale italiana fra le due guerre mondiali e alla guerra marittima in Mediterraneo nell’ultimo conflitto mondiale per il coinvolgimento avuto dall’industria cantieristica nazionale. In entrambe era ricorrente l’imbattersi nella fitta trama di rapporti economici, finanziari e produttivi, spesso accompagnati da comparazioni, apprezzamenti sulle potenzialità e sull’efficienza dell’industria cantieristica triestina, al pari della restante cantieristica italiana. Contestualmente, per gli stessi decenni era altrettanto agevole cogliere in seno alla Marina la forte carica simbolica assunta dalla città irredenta, dapprima in relazione al coronamento dell’unità nazionale, ma in seguito anche nella prospettiva di un suo decisivo apporto alle ambizioni di affermazione ed espansione dell’Italia sul mare, che la Marina non nascostamente coltivavano, specie a partire dalla metà degli Anni trenta

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    Navi da battaglia austro-ungariche 1914-1918

    11.70

    Ryan Noppen       prezzo di listino: 18.00 (sc. 35%)

    L’impero austro-ungarico non possedeva colonie oltremare: per questo, lo scopo della sua flotta era principalmente la difesa delle coste. Tuttavia, con il crescere deciso della marina mercantile, gli ammiragli credettero fosse opportuna una politica di difesa maggiormente proattiva. Già l’ultimo decennio dell’Ottocento vide l’avvio di un programma di costruzioni navali inteso a creare una flotta moderna e ben bilanciata. Furono realizzati incrociatori per difendere le rotte con i Paesi esteri e per “mostrare la bandiera”, ma il tratto distintivo dell’impegno austriaco per il controllo dell’Adriatico fu la costruzione di una moderna flotta da guerra. Nonostante la corsa agli armamenti in tutta l’Europa, per la marina austro-ungarica fu arduo ottenere i fondi per il potenziamento: tuttavia, nell’agosto del 1914, una flotta da guerra era pronta. Anche con l’ausilio di foto dell’epoca e di dettagliate tavole a colori, questo libro offre un’accurata descrizione delle cinque classi di navi austro-ungariche in servizio durante la Grande Guerra.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 104 illustrato con circa 39 foto b/n e 7 tavole a colori

    Stampato nel 2016 da Goriziana

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    Navi della marina veneziana – Ships of the Venetian Navy

    23.00

    Splendida raccolta di 34 tavole a colori ampiamente descitte, dedicate all’evoluzione delle navi a vela in forza presso la Marina della Repubblica di Venezia dal Medioevo al XVIII secolo

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 74 illustrato con 34 tavole a colori

    Testo in italiano/inglese

    Stampato nel 2018 da Mare di Carta

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    Navi di pace. Le navi protette italiane

    27.00

    Paolo Valenti

    Paolo Valenti si è cimentato in un’opera veramente completa ed esaustiva riguardante tutte le Navi utilizzate dall’Italia, sia in tempo di guerra sia in tempo di pace, come navi ospedale, trasporto infermi, navi destinate nello scambio di diplomatici o di prigionieri, rimpatrio di prigionieri, trasporto profughi, non escludendo le unità utilizzate per missioni umanitarie di protezione civile, dalla proclamazione dell’Unità d’Italia ai giorni nostri. Ben si addice a tale volume il titolo di “Navi di Pace” in quanto sono descritte, con dovizia di notizie tecnico-storiche, supportate da una completa documentazione iconografica, proprio le unità, principalmente mercantili destinate al trasporto di passeggeri, requisite o noleggiate dal Governo italiano, destinate a impieghi umanitari, sia in periodi di pace sia in situazioni di guerra dichiarata.

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    Navi di Roma. L’arte del dominio del mare

    32.00

    Giuseppe Cascarino

    L’idea che i Romani fossero stati “costretti” a diventare una potenza navale per dominare il Mediterraneo, è antica come la storia stessa di Roma, ma è vera solo in parte. L’analisi degli eventi storici e gli ultimi ritrovamenti dell’archeologia subacquea, evidenziano invece una cultura marittima radicata, che si rivelò strumento determinante, con la forza delle legioni, per l’espansione romana nel “Mare nostrum”. Il testo, con oltre 400 disegni, schemi, foto, tabelle e utili appendici, offre un quadro completo e moderno delle navi, della storia e della tecnica navale dei Romani, dalle origini fino alle porte del 1° millennio della nostra era.

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    Navi e quattrini – L’economia e la Marina Militare italiana fino al XXI secolo

    18.00

    Uno studio, fortemente non convenzionale, dedicato alla situazione attuale della Marina Militare, alle sue prossime, ineludibili necessità e, più, in generale, alla classica domanda: “A cosa serve una Marina, per di più in Italia?”. Sulla base, rigorosamente documentata e aggiornata, di cifre e fatti, Cernuschi spiega, in termini semplici e immediati, quello che sarà il prossimo programma navale del futuro, con i pro e i contro del caso. Il libro si spinge peraltro, al di là delle analisi di bilancio, fino a formulare diverse considerazioni d’ordine macroeconomico di grande attualità con il pregio di spiegare davvero quello che sta succedendo, nel corso di questi ultimi anni, sulla scena mondiale, dominata da una sotterranea guerra finanziaria che rischiamo di perdere una volta che non disponessimo più della “moneta navale” che tanto ha protetto l’Italia nel corso degli anni e dei secoli.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 243 con circa 20 tra foto e illustrazioni

    Stampato nel 2013 da in edibus

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    Navi veneziane

    32.00

    Venezia e la sua flotta, un binomio indissolubile, del quale si conosce però più il mito che la realtà storica. Il suo impero sul mare si è frantumato come un affresco dopo un terremoto. Gilberto Penzo ha iniziato una paziente opera di ricomposizione con la catalogazione di tutto ciò che ha attinenza con il mondo della marineria veneziana: manoscritti, modelli e parti di navi e piani di costruzione navale. Questi disegni, alcuni semplici schizzi tracciati da mani incerte, altri vere e proprie opere d’arte di grande formato e sontuosamente decorate, sono in entrambi i casi preziose testimonianze di uno dei più affascinanti manufatti che l’uomo abbia mai costruito: la nave.

    Cartonato 27 x 21 cm. pag. 158 con 222 disegni b/n + 8 tavole a colori

    Testo bilingue italiano/inglese

    Stampato nel 2000 da Lint

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    Navies in the 21st Century

    49.00

    Qual è lo scopo della marine militari nel mondo moderno, e quali tipi di nave da guerra sono necessarie per soddisfare tale ruolo? Il volume affronta queste domande, analizzando gli sviluppi navali, sia tecnologici che operativi, nel quarto di secolo dopo la fine della guerra fredda. Esso fornisce il contesto politico ed economico generale, valuta le operazioni navali rilevanti, rispetto alla prima Guerra del Golfo, l’annessione della Crimea alla Russia, le variazioni degli obiettivi preffisati e la composizione delle principali flotte. Descrive inoltre i principali sviluppi di design tra le diverse classi di naviglio militare, e prende in esame gli sviluppi tecnologici e operativi, tra cui l’aviazione navale, la cantieristica e l’elettronica. L’annuario è molto ben illustrato e offre uno strumento prezioso, sia ai professionisti e agli operatori del settore, sia agli studiosi e agli appassionati di storia navale.

    Rilegato, 25,7 x 24,1 cm. pag. 256 con circa 200 foto a colori e b/n

    testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Pen & Sword

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    Non solo per mare – 150 anni di storia della componente terrestre del Corpo Capitanerie di Porto Guardia Costiera

    23.00

    Nell’anno in cui il Corpo della Marina celebra il 150° anniversario della sua istituzione, la presente opera risponde appieno e con successo all’avvertita necessità di raccontare un “pezzo” importante di storia delle Capitanerie di porto, rendendo merito ai mezzi terrestri e al sacrificio umile e silenzioso di chi ha operato con essi. Il testo è frutto della passione e dell’amore che gli autori nutrono per la storia delle Forze Armate e per quella del Corpo in particolare. Al contempo, questo scritto si prefigge di lasciare alla memoria delle giovani generazioni un tangibile ricordo delle storie di ordinaria abnegazione che hanno contribuito a rendere il Corpo delle Capitanerie di porto una moderna Amministrazione, profondamente attenta ai bisogni dei cittadini e vicina con il proprio operato al popolo del mare.

    Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 288 con oltre 250 tra foto a colori e b/n

    Stampato nel 2016 da Risguardi Edizioni

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    Norman naval operations in the Mediterranean

    79.00

    L’ascesa della potenza navale normanna nel Mediterraneo centrale, nei secoli XI e XII, portò ad un profondo mutamento dei rapporti di forza preesistenti. Attingendo a fonti latine, greche, ebraiche ed e arabe, questo libro descrive come la Casa d’Altavilla, in particolare sotto Roberto il Guiscardo e suo fratello Ruggero, seppe utilizzare il potere navale per arrivare a quel risultato che il Papato, l’Impero tedesco e l’Impero d’Oriente non poterono ottenere: la conquista del sud Italia e della Sicilia a discapito dell’Islam. La creazione di una forte presenza aggressiva navale in Sicilia, inizialmente da parte di Ruggero d’Altavilla e poi da suo figlio Ruggero II, portò come conseguenza l’egemonia sul Mediterraneo centrale a discapito di Bizantini e musulmani. L’autore prosegue descrivendo come questo sviluppo, a sua volta, abbia incoraggiato le repubbliche marinare italiane tirreniche, principalmente Genova e Pisa, ad espandersi verso est, in concomitanza alle Crociate. Fu, letteralmente, un cambiamento epocale, inaugurando un nuovo periodo di ascesa marittima occidentale che si è protratto fino ai nostri giorni.

    Rilegato, 16 x 23 cm. pag. 338 alcune illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Boydell Press

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    Orbis Maritimus – La geografia imperiale e la grande strategia marittima di Roma

    30.00

    .Lineamenti del quadro geopolitico scaturito dalla pax augusta e dei provvedimenti a valenza strategica adottati dai Romani nel campo navale e marittimo, su scala “globale”, a partire da Augusto e per tutta l’epoca alto-imperiale, a beneficio della sicurezza, della potenza e del prestigio dell’Impero. Una lettura fondamentale per compendere appieno le dinamiche politiche, economiche e militari che stavano alla base delle decisioni operative poste in essere dai vertici imperiali dell’Impero.

    Brossura, 17 x 24 cm. 320 con circa 64 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2019 da Acies Edizioni

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    Palombari della Marina Militare Italiana

    58.00

    La storia dei Palombari della Marina Militare Italiana è iniziata il 24 luglio 1849, quando un inglese fu incaricato di istruire per la prima volta nell’arte dell’immersione il personale della marina sarda. Centosessant’anni raccontati attraverso una lunga “immersione” nelle vicende delle persone e delle aziende che contribuirono allo sviluppo del servizio dei Palombari. I fratelli Deane, Augustus Siebe, Italo Zannoni, Roberto Galeazzi, Francesco Longobardo, Alberto Gianni, Angelo Belloni: sono questi alcuni dei personaggi che si incontreranno tra le pagine del libro. Dalle prime immersioni effettuate nell’Ottocento con gli scafandri elastici, si arriverà alle moderne apparecchiature dei nostri giorni passando per l’evoluzione delle procedure di immersione alla luce delle grandi scoperte di medicina subacquea, la conquista delle profondità attraverso l’uso degli scafandri rigidi articolati e delle torrette butoscopiche, i recuperi navali e i primi tentativi di soccorso sommergibili. Una strada lastricata di sperimentazioni, sacrifici, dedizione che hanno reso i Palombari della marina militare italiana un punto di riferimento nel panorama mondiale della subacquea.

    Rilegato, 22 x 31 cm. pag. 454 completamente illustrato con circa 520 foto a colori e b/n

    Stampato nel 2009 da La Mandragora

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    Patria senza mare. Perché il mare nostrum non è più nostro. Una storia dell’Italia marittima

    25.00

    Marco Valle

    “Patria senza mare” è un’opera unica e innovativa che racconta la storia d’Italia “dal mare” seguendo marinai, mercanti, armatori, sognatori e visionari dall’alba delle Repubbliche marinare ad oggi. Lo splendore di Amalfi, Pisa, Venezia e Genova, la vittoria di Lepanto, l’imporsi — tra il Seicento e l’Ottocento — di Livorno, Trieste e Napoli… E ancora, le visioni marittime di Camillo Benso di Cavour e il navalismo letterario di Salgari e d’Annunzio, la luminosa stagione dei transatlantici, i due grandi conflitti del Novecento e le prove durissime della nostra Marina, la ricostruzione postbellica e le parabole parallele dei Costa e di Achille Lauro…

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    Pepys’s Navy – Ships Men and Warfare 1649-89

    59.00

    Questo volume descrive ogni aspetto della marina inglese nella seconda metà del XVII secolo, dal momento in cui la Flotta Reale fu messa sotto controllo parlamentare dopo la sconfitta di Carlo I, fino al 1689, quando si concluse il lungo periodo di guerra con gli Olandesi. Questo fu il un periodo cruciale che vide la creazione di un servizio navale permanente, in sostanza la nascita della moderna Royal Navy. Ogni aspetto della marina è considerato: amministrazione navale, tipologia del naviglio, cantieristica navale, reclutamento degli equipaggi, vita a bordo, cantieri navali e basi, le marine straniere del periodo, e le tre grandi guerre che sono state combattute contro gli olandesi nella Manica e nel Mare del Nord. Tutto questo si rivelò estremamente utile nel periodo delle guerre napoleoniche, quando la flotta inglese riuscì, praticamente sempre, a surcllassare quella francese. Questo libro è destinato a diventare un grande lavoro di riferimento per gli storici, e gli appassionati di storia navale.

    Rilegato, 25 x 29 cm. pag. 320 completamente illustrato con circa 250 foto e illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stamapto nel 2008 da Seaforth Publishing

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    Pirateria e guerra da corsa nel Mediterraneo

    18.00

    Pochi sanno che per un periodo di tempo, che andò dal sedicesimo sino a circa la metà del diciannovesimo secolo, il Mediterraneo fu teatro di una violentissima guerra che ebbe in certi periodi il carattere di pirateria, mentre in altri si trattò principalmente di guerra da corsa, tra le marine cristiane e islamiche che si scontrarono con audacia e ferocia, e che influenzò in maniera determinante l’economia e la vita delle regioni costiere. Questo libro ripercorre accuratamente la storia di questo flagello che afflisse le coste occidentali del Mediterraneo in cui migliaia di persone furono ridotte in schiavitù e molte ne morirono.

    Cartonato 17 x 24 cm. pag. 156 con 16 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2003 da Chiaramonte

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    Play the naval battle of Lepanto 1571. Gioca a Wargame alla battaglia di Lepanto 1571

    22.00

    Luca Stefano Cristini – Gianpaolo Bistulfi

    La più grande battaglia navale combattuta nel Mediterraneo negli ultimi duemila anni, una clamorosa vittoria per la flotta della Lega Santa che ha unito Venezia, la Spagna e il Papa contro il nemico ottomano. Una battaglia tutt’altro che decisiva, ma rimasta per sempre nella memoria collettiva… Basta guardare le galee ottomane e cristiane nelle splendide tavole di questo libro: nate dalla stessa tecnologia, dalla stessa civiltà; identiche se non per le bandiere che sventolano sull’albero maestro!

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    Play the naval battle of Tsushima 1905. Gioca a Wargame alla battaglia di Tsushima 1905

    22.00

    Luca Stefano Cristini

    La battaglia di Tsushima combattuta il 27-28 maggio 1905 fu la più importante battaglia navale combattuta tra Russia e Giappone durante la guerra russo-giapponese. Fu la prima battaglia navale decisiva della storia della marina combattuta dalle moderne flotte corazzate d’acciaio, e la prima battaglia navale in cui la telegrafia senza fili svolse un ruolo di importanza critica. In questa battaglia la flotta giapponese guidata dall’ammiraglio Togo Heihachiro distrusse i due terzi della flotta russa guidata dall’ammiraglio Zinovy Rozhestvensky, che aveva percorso oltre 18.000 miglia marine (33.000 km) per raggiungere l’estremo Oriente. La battaglia di Tsushima è di gran lunga il più grande e il più importante evento navale dai tempi di Trafalgar!

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    Reason to Revolution – All at Sea. Naval Support for the British Army During the American Revolutionary War

    36.00

    Questa collana di volumi dell’editore Helion & Company “Dalla ragione alla rivoluzione” prende in esame, sotto l’aspetto militare, il periodo storico che va dal 1721 al 1815, un’epoca in cui la strategia basata sulle fortezze statiche e le battaglie in file lineari, lasciarono il posto alla cosiddetta “nazione in armi” e ai primi albori della “Guerra totale”. Questa evoluzione vide la crescita dei reparti leggeri in tutte le armi e la semplificazione dei sistemi di commando, per andare incontro alle necessità degli eserciti, sempre più numerosi, messi in campo dalle nazioni con la coscrizione obbligatoria. Molti di questi sviluppi furono alimentati dai grandi sconvolgimenti politici dell’epoca, con rivoluzioni in America e in Francia che portarono a un cambiamento sociale che a sua volta influenzò la sfera militare. Solo negli ultimi anni del periodo storico considerato, quando i poteri reazionari cominciarono a riprendere il sopravvento, divenne possibile una sintesi militare del meglio del vecchio e del nuovo sistema. l’intenzione della collana è quello di coprire tutti gli aspetti delle battaglie, delle campagne, della logistica e delle tattiche, analizzando dettagliatamente gli eserciti, le uniformi e le attrezzature. Ogni volume è corredato da numerose mappe e immagini in b/n e diverse tavole uniformologiche a colori. Questo volume, in particolare, del ruolo avuto dal supporto navale britannico durante la guerra di indipendenza americana.

    Brossura, 15,5 x 23,5 cm. pag. 304 con 2 foto, 9 tabelle e 10 mappe

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Helion

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    Roma antica sul mare – Università per Stranieri di Perugia Lezione tenuta il 5 ottobre 1926

    15.00

    Lectio magistralis tenuta da Benito Mussolini il 5 ottobre 1926 all’Università per Stranieri di Perugia.
    “La storia marittima di Roma antica, ci pone dinanzi questi punti interrogativi: Roma antica fu anche brillante sul mare? Roma fu anche una grande potenza marinara? L’impero di Roma fu anche marittimo? Rispondo affermativamente a questi punti interrogativi. Roma fu anche una grande potenza marinara. Senza il dominio del mare Roma non avrebbe conquistato, né potuto conservare l’impero, perché molti popoli dovettero essere soggiogati per via di mare e a molti popoli conquistati, Roma più rapidamente poteva giungere per via di mare…”

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 35 con 7 tavole b/n

    Stampato nel 2015 da Effepi

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    Roman warships

    65.00

    Questo bel volume non solo è la narrazione della storia, ma soprattutto uno studio approfondito sullo sviluppo delle navi, sugli ufficiali e marinai e cantieri navali delle “Navi di Roma”. La Marina romana era la più importante forza marittima del mondo antico, garantiva la sicurezza delle rotte e manteneva le comunicazioni con tutto l’Impero, ma soprattutto, essendo quasi invincibile, rese possibile l’espansione del potere imperiale in aree inaccessibili. Questo lavoro, frutto di anni di studi approfonditi sui diversi reperti archeologici e interpretando le differenti opere d’arte, in particolare molti bassorilievi, esamina il ruolo della guerra sul mare e nel dettaglio le diverse imbarcazioni, la loro costruzione e mostra diverse splendide ricostruzioni a colori.

    Cartonato con sovracopertina 18 x 24,5 cm. pag. 192 con 29 piani di costruzione b/n + 92 illustrazioni b/n + 25 tavole a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da The Boydell Press

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    Rome Rules the Waves. A Naval Staff Appreciation of Ancient Rome’s Maritime Strategy 300 BCE – 500 CE

    38.00

    James J. Bloom

    La visione comune della storia navale di Roma è che essenzialmente si concluse con la sconfitta della flotta di Antonio e Cleopatra ad Azio nel 31 a.C., che lasciò Roma senza rivali in mare proprio con la fine del periodo repubblicano. Non c’erano più grandi battaglie navali da combattere, quindi, la marina da guerra era di poca importanza per la strategia dell’Impero. James J Bloom “sperona” questo punto di vista nella sua rivalutazione del ruolo cruciale della marina imperiale romana. L’autore (seguendo la linea di eminenti teorici navali, Alfred Mahan e Sir Julian Corbett) ritiene che il potere marittimo non riguardi solo gli scontri navali. Nel suo senso più profondo, il potere marittimo è il costante esercizio del comando delle rotte marittime per progettare il commercio, sopprimere la pirateria, trasportare truppe e rifornimenti e proteggere guarnigioni e spedizioni militari terrestri. In effetti, questo libro è una grande panoramica strategica del potere navale romano come strumento per sostenere la politica imperiale romana. In contrasto con altri lavori sull’argomento, Bloom sostiene che la moderna teoria strategica navale può essere utilmente applicata alle operazioni navali romane. La geografia del loro impero stabilì che i romani avrebbero spostato la maggior parte delle loro forniture militari per mare. Durante il periodo repubblicano e imperiale, quasi tutte le province avevano ampie coste lungo il Mediterraneo, il Mar Nero o l’Oceano Atlantico. Queste vie marittime interconnesse davano ai romani un netto vantaggio sui loro avversari attorno al perimetro, che generalmente dovevano utilizzare le coste adiacenti o interdette dal controllo marittimo romano. Mentre la potenza terrestre romana si insinuava lungo il Mar Nero e le coste dell’Atlantico, i principali sistemi fluviali ed estuari divennero una componente significativa di questa rete di corsi d’acqua vitali. La portata anfibia era un elemento essenziale della potenza marittima romana nel proteggere i fianchi delle legioni e nel traghettare le truppe verso punti di strozzatura minacciati. Le appendici di questo ottimo volume comprendono disegni in scala dei vari tipi di naviglio esaminato nel testo con le loro caratteristiche visualizzate in forma tabellare, diverse mappe che illustrano i fattori marittimi dell’impero e un riassunto delle esplorazioni marittime e delle scoperte in epoca romana.

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    Rome Seizes the Trident – The Defeat of Carthaginian Seapower and the Forging of the Roman Empire

    33.00

    Il potere navale ha giocato un ruolo importante nella costituzione dell’impero romano. Le guerre puniche, in particolare la prima, sono state caratterizzati da massicce battaglie navali. I romani, al momento dell’inizio del conflitto nel contesto siciliano, non possedevano neanche una flotta tutta loro. Per questo motivo richiesero l’appoggio delle città del Sud Italia loro alleate, come d’altronde facevano per le legioni. I romani furono tuttavia determinati ad acquisire una marina che potesse sfidare in prospettiva quella di Cartagine, che proprio sulle sue flotte, commerciali e militari faceva grande affidamento. I romani utilizzarano anche delle navi di preda bellica per carpirne i segreti e replicarle in centinaia di esemplari. Con questa nuova flotta, riuscirono a strappare ai cartaginesi la superiorità sul mare, in particolare nella battaglia di Ecnomo dove prevalse l’utilizzo delle nuove tattiche. L’autore dimostra che la superiorità navale permise ai romani di prevalere in tutte e tre guerre puniche.

    Rilegato, 16 x 23,5 cm. pag. 256

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Pen & Sword

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    Rome versus Carthage – The War at Sea

    33.00

    La lotta epica tra Cartagine e Roma, due delle superpotenze del mondo antico, è conosciuta soprattutto per le battaglie di terra in Italia, nella penisola iberica e in Nord Africa. Ma la guerra in mare, che ha svolto un ruolo fondamentale nella prima e nella seconda guerra punica, raramente riceve l’attenzione che merita. Glili scontri imponenti e drammatici delle flotte cartaginesi e romane nel Mediterraneo, sono al centro di questo studio di Christa Steinby. L’Autrice utilizza nuove prove, tra cui le più recenti scoperte archeologiche, non rinunciando però a rivedere e citare ampiamente anche le fonti antiche. In particolare, essa mostra come la tradizione marinara dei Romani e la loro abilità, determinazione e intraprendenza, alla fine diede loro un vantaggio decisivo. In tal modo, si capovolgono i miti e le incomprensioni che tendevano a distorcere la peculiarità romana nell’arte della guerra vavale.

    Rilegato, 16,5 x 23,5 cm. pag. 224 con alcune decine di illustrazioni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Pen & Sword

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    Russian Warships in the Age of Sail 1696-1860 – Design Construction Careers and Fates

    69.00

    Pietro il Grande riuscì nell’intento di creare una marina dal nulla, subentrando ben presto alla Svezia come potenza navale nel Baltico, mentre nel Mar Nero la flotta diventò uno strumento essenziale nel guidare la lotta contro i Turchi ottomani che miravano a conquistare il cuore dell’Europa. In battaglia la flotta russa annoverò diverse vittorie e nel XVIII secolo arrivò ad essere per dimensioni la terza marina del mondo. Questo importante lavoro copre una grave lacuna sulla forza navale russa di quei tempi, mostrandone le tecniche e gli uomini, prendendo in considerazione ogni battello conosciuto. Il libro fornisce anche materiale e informazioni preziose sull’organizzazione e l’amministrazione della marina, le sue armi, il personale e i cantieri di costruzione navale, nonché una descrizione delle campagne navali della Russia fino allo scontro con Gran Bretagna e Francia conosciuto come la guerra di Crimea. Illustrato con piani di costruzione, dipinti e stampe, il volume fornisce informazioni sul disegno, sulla costruzione, sulle armi, sull’equipaggio, sulla carriera operativa e destino finale. Il ricco apparato iconografico è costituito da piani di costruzione, riproduzione di dipinti e di stampe raramente visti al di fuori della Russia.

    Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 400 completamente illustrato con disegni a colori e b/n, schemi tecnici e foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2010 da Seaforth Publishing

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    Scapa Flow – La tomba della Hochseeflotte

    26.00

    A pochi fu concesso di continuare a servire il paese nella marina della Reichswehr. Essi sanno che l’affondamento della flotta non rappresenta che una parte del loro dovere. L’altra parte, la più grande, è ancora davanti a loro. Chi può dire oggi se sarà loro possibile vedere la prima spinta per la ricostruzione della terza flotta tedesca?… Ma il loro dovere sarà compiuto se continueranno a conservare lo spirito della seconda armata del mare, di quella magnifica e potente flotta che, davanti allo Skagerrak smentì il motto secolare: “Britannia rules waves”. Questa flotta invitta è discesa a Scapa Flow nella tomba che essa volontariamente si è scelta. Ludwig von Reuter

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 126 + 16 pagine fuori testo con 32 b/n. Allegato Allegato CD-ROM con numerose foto e immagini.

    Stampato nel 2009 da Effepi

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    Schnellboote. German Fast Attack Craft 1916-2016

    49.00

    Zvonimir Freivogel

    Il mezzo d’attacco rapido tedesco (Schnellboote, meglio conosciuto durante la Seconda Guerra Mondiale con la designazione britannica E-boats) servì come categoria di navi da guerra per quasi cento anni in cinque marine tedesche, dalla Marina imperiale tedesca (Kaiserliche Marine), alla Reichsmarine e Kriegsmarine, alla Marina Federale Tedesca (Bundesmarine) nella parte occidentale e alla Marina Popolare (Volksmarine) nella Germania orientale, entrambe istituite dopo il 1945. Le ultime unità di questo tipo sono state radiate nel 2016, per essere sostituite da corvette che devono adempiere compiti simili nei mari stretti e nelle acque costiere. Il libro Schnellboote, scritto dal già noto autore navale Zvonimir Freivogel, è diviso in quattro parti; la prima riguarda la genesi e lo sviluppo di questa categoria di navi da guerra in Germania, la seconda presenta una panoramica di tutte le operazioni delle S-boat nei teatri di guerra europei tra il 1939 e il 1945, la terza descrive queste navi nella Bundesmarine, e la quarta è una breve storia delle S-boat nella Volksmarine. Il libro è riccamente illustrato con oltre 200 fotografie, disegni e grafici, e sono presenti numerose tabelle con dati tecnici e costruttivi, insieme alla storia operativa di tutti i mezzi d’attacco rapido tedeschi del tempo di guerra e del dopoguerra.

    Brossura, 23 x 28 cm. pag. 228 illustrato con foto e disegni tecnici b/n e foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2021 da Despot Infiitus

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    Seaforth World Naval Review 2015

    45.00

    Giunto alla sua settima edizione, questo annuale ha stabilito una reputazione internazionale come una sintesi autorevole ma, a prezzi accessibili, di tutto ciò che è accaduto nel mondo navale nei dodici mesi precedenti. Unisce indagini regionali con importanti articoli sulle nuove navi entrate in servizio e anteprima di importanti sviluppi futuri. Oltre ai più recenti progetti di navi da guerra, vengono anche analizzate tematiche importanti per le marine, come l’aviazione e l’elettronica, il tutto avvalendosi delle competenze dei migliori specialisti di tutto il mondo per dare un quadro equilibrato delle vicende politiche, strategiche e militari e di interpretarne il significato. L’edizione del 2015 analizza in dettaglio la marina francese e le marine di Bangladesh e Myanmar. Allo scopo di rendere la lettura interessante, oltre a fornire riferimento autorevoli, vi è una forte enfasi visiva, attraverso i disegni di ottima qualità e l’apparato fotografico davvero superbo. Il volume è indicato per chiunque abbia un interesse specifico per le questioni navali contemporanee, semplice appassionato di questioni vavali o professionista della difesa.

    Rilegato, 21 x 15 cm. pag. 192 ampiamente illustrato

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Seaforth Publishing

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    Seaforth World Naval Review: 2020

    49.00

    The Seaforth World Naval Review 2020 fornisce un riepilogo accessibile ma autorevole degli sviluppi navali globali negli ultimi dodici mesi. Le indagini regionali sull’evoluzione e l’approvvigionamento della flotta condotte dall’editore Conrad Waters sono integrate da articoli approfonditi da parte di una serie di esperti in materia, incentrati su nuove navi da guerra significative, progressi tecnologici e specifiche marine. Le caratteristiche di questa edizione includono una copertura approfondita dei sottomarini della classe Virginia della Marina degli Stati Uniti, le petroliere della classe Tide della Royal Navy e le corvette classe P28 Komorto dell’India. Le materie tecnologiche comprendono, tra l’altro, le valutazioni dei recenti sviluppi nella tecnologia dei sottomarini da parte di Norman Friedman, mentre la consueta revisione di David Hobbs sull’aviazione navale si concentra sull’F35 Lightning II. Alcune parti del libro esaminano la Finlandia e la Germania e analizzano il confronto con le iniziative russe. Il volume rappresenta una lettura essenziale per chiunque – sia appassionato o professionale – interessato agli affari marittimi contemporanei.

    Rilegato, 25,5 x 24 cm. pag. 192 con circa 200 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Pen & Sword

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    Ships of the Civil War 1861-1865 – An Illustrated Guide to the Fighting Vessels of the Union and the Confederacy

    39.00

    La guerra civile americana è ricordata soprattutto per le sue battaglie terrestri, come Gettsyburg, Manassas, Shiloh e molte altre, ma le battaglie navali hanno “introdotto” un nuovo tipo di guerra navale, con l’utilizzo per la prima volta di navi corazzate, sottomarini, siluri, mine e l’introduzione di nuove e più potenti artiglierie. Il conflitto ha visto l’utilizzo di barche a remi in ambito fluviale, navi da guerra a vapore, corvette, incrociatori, e lo sviluppo di nuove navi corazzate come il monitors. Il volume fornisce una panoramica, attraverso 118 profili a colori, delle più famose navi da guerra dell’ecpoca che hanno partecipato alla guerra civile. Il libro prende in considerazione anche le navi corsare o, come li si definiva in quei tempi, “violatori del blocco” che clamorosamente riuscirono anche a mettere in atto delle incursioni nelle acque settentrionali, distruggendo decine di mercantili federali. Assolutamente consigliato a chi si interessa di Guerra Civile Americana e alla guerra navale di un periodo di transizione che vide il passaggio graduale dalle navi a vela a quelle azionate a motore.

    Rilegato, 30 x 22 cm. pag. 224 con circa 9 illustrazioni b/n e 118 profili a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2013 da Amber Books

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    Silent killers – Sottomarini e guerra subacquea dalle origini ai giorni nostri

    28.00

    Il libro percorre la storia del più mortale cacciatore dei mari. Per anni il sottomarino ha braccato le sue prede a cominciare dalle navi della guerra civile americana, proseguendo con i convogli che attraversavano gli oceani ed erano minacciati dai branchi di U-Boot tedeschi, per arrivare ai moderni battelli nucleari che si aggirano silenziosi e furtivi nelle profondità marine. Il celebre esploratore subacqueo James Delgado presenta l’evoluzione dei sottomarini con un incredibile livello di dettaglio, basandosi sulla lunga esperienza di ricercatore di relitti; fornisce inoltre spiegazioni e analisi riguardanti queste letali macchine da guerra e gli equipaggi che le impiegano. Prefazione di Clive Cussler.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 329 con numerose illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 2014

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    Sommergibili e mezzi d’assalto subacquei italiani Vol. I e II

    118.00

    Molti furono nei secoli passati i tentativi umani di vincere gli spazi sotto i mari e i cieli sopra la superfice terrestre. Ma questi primi timidi tentativi mostrarono tutti i limiti della tecnica di allora, qualcuno ebbe comunque sucesso e alla fine del XVIII secolo furono condotte le prime ascensioni in pallone aerostatico e ci fu qualche breve episodio di navigazioine subaquea. Queste difficoltà nei decenni a cavallo tra il XIX e il XX secolo, con i progressi della tecnica, vennero man mano superate. Il mezzo subaqueo, al contrario di quello aereo, è da sempre rimasto legato quasi esclusivamente all’impiego militare. La storia di sommergibili e sottomarini, è storia di mezzi sviluppati e costruiti dalle marine militari. In questa storia la Regia Marina ha giocato spesso un ruolo di primo piano: dall’esperienza fatta con il “Delfino”, primo sommergibile costruito in Italia, si passò a mezzi sempre più complessi che, grazie anche alla cantieristica italiana, consentirono alla Regia Marina di disporre all’inizio del conflitto di una numerosa componente subaquea con equipaggi ben addestrati (quello che mancò probabilmente fu un piano strategico di utilizzo dei sommergibili). Uscita praticamente distrutta dalla II G. M. la componente subaquea fu ricostituita lentamente con grande tenacia fino all’entrata in servizio, pochi anni or sono, dei sottomarini della classe U-212, che costituiscono lo stato dell’arte di questa specialità. Il volume, per ogni singola unità analizza, fornisce le caratteristiche tecniche e l’attività operativa e fornisce i disegni in scala dello scafo e degli organi più importanti. Arrichiscono ulteriormente il lavoro diverse tavole ripiegate con profili a colori in scala 1:200.

    2 volumi rilegati, 25,5 x 29 cm. pag 745 con circa 745 foto e disegni b/n e 15 tavole fuori testo a colori e b/n

    Stampato nel 2010 dall’Ufficio Storico della Marina Militare

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    Sommergibili. Tecnologia e cantieristica

    25.00

    ll libro analizza la storia e la tecnologia dei sommergibili dalla nascita ad oggi attraverso materiale documentario inedito con 356 immagini, di cui 336 in bianco e nero (63 disegni originali) e 20 fotografie a colori, è incentrato sui 75 battelli costruiti a Monfalcone dal 1907 al 2007.

    Brossura 25 x 20 cm. pag. 160 con 356immagini b/n e colori

    Stampato nel 2008 da Itinera

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    Spedizioni navali della Repubblica di Venezia alla fine del Settecento

    28.00

    Nella seconda metà del Settecento la Repubblica di Venezia si apprestava a vivere le ultime decadi della sua gloriosa storia. Nonostante ciò furono anni caratterizzati da un notevole fermento che videro la Serenissima impegnata a cercare d’imporre ancora una volta i suoi interessi nel bacino del Mediterraneo. Partendo quindi da un’analisi delle realtà politiche coinvolte negli scontri si passerà ad analizzare accuratamente la situazione della marina da guerra veneziana, con i suoi aspetti organizzativi, tecnici e strategici. Arriveremo quindi ad affrontare il lungo confronto, diplomatico e militare, con il Regno del Marocco e le Reggenze di Tripoli, Algeri e Tunisi fino alle campagne navali di Angelo Emo fra il 1784 e il 1786 contro il Cantone di Tunisi. Concludono il volume un’attenta analisi della disciplina a bordo dei vascelli veneziani e della situazione delle fortezze marittime e dei bastimenti dopo la caduta della Repubblica e il passaggio alla sovranità francese ed austriaca.

    Brossuara, 21 x 28 cm. pag. 222 illustrato con 6 tavole a collori e alcune foto b/n

    Stampato nel 2108 da Itinera

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    Storia dei sommergibili – La guerra subacquea dalle origini all’era atomica

    20.00

    Il testo di riferimento del Viceammiraglio Hezler ripercorre con estrema obiettività scientifica e onestà intellettuale la storia dell’attività dei sommergibili nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale, occupandosi di politica navale e di strategia, illustrando con quali finalità furono e sono costruiti sommergibili e analizzando i loro problemi, i loro successi e insuccessi e le loro possibilità. Tramite la narrazione delle azioni belliche nei teatri marittimi dell’Atlantico, del Mediterraneo e del Pacifico ci avviciniamo alla vicenda di centinaia di uomini che hanno vissuto anni della loro vita in un contesto ristretto, vivendo spesso in situazioni caotiche, in un non-luogo dove ogni spazio è ridotto ai minimi termini. Dai giovani eroi degli U-Boot tedeschi, capitani coraggiosi poco più che ventenni, ai grandi ammiragli sovietici al comando di potenti e vetuste macchine atomiche. Lo spettacolare progresso tecnico subentrato dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ha aperto una nuova fase nella storia della guerra subacquea. Il sommergibile di un tempo, trasformato in sottomarino dotato di autonomia e velocità, capace di immergersi a profondità impensate, armato con missili a testata nucleare, si è fatto elemento fondamentale della guerra globale. Arricchisce e aggiorna il volume un lungo e documentato saggio di Mirko Molteni sul ruolo del sottomarino nella Guerra Fredda e sui più gravi incidenti che hanno avuto come protagonisti, negli ultimi cinquant’anni, sottomarini nucleari.

    Brossura, 15,5 x 20,5 cm. pag. 380 completamente illustrato in b/n con foto e cartine

    Stampato nel 2012 da Odoya

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    Storia dell’immersione subacquea

    40.00

    L’esplorazione del mondo sottomarino, la conquista degli “abissi inviolati”, la conoscenza del “sesto continente”, sono stati da sempre desiderio e sfida per gli uomini di ingegno e di ardimento. In questo volume, per la prima volta in Italia, Giancarlo Costa, subacqueo di antica consuetudine e appassionato conoscitore della storia umana e scientifica della esplorazione, ripercorre le tappe dell’esplorazione degli abissi da parte dell’uomo, dapprima con marchingegni strani e spesso solo fantasiosi, poi direttamente attraverso l’immersione subacquea ed oggi con sofisticate e complesse attrezzature e minisommergibili. L’autore, dopo attente ricerche in varie biblioteche europee è risalito alle origini dellla storia della subacquea. Partendo dai miti ha ripercorso le tappe dell’evoluzione delle attrezzature e delle tecniche dell’immersione e le numerose storie, talvolta tragiche, talora umoristiche, spesso eroiche, dei nostri predecessori ai quali, se oggi possiamo immergerci per sport, va tutta la nostra riconoscenza. Il messaggio più importante che Giancarlo Costa ci trasmette in questa appassionante lettura, è quello del rispetto e dell’amore per il mondo marino e sottomarino, che non riesce più a sostenere la pressione della pesca, dell’inquinamento e della nostra sia pur pacifica invasione.

    Brossura, 21,5 x 30 cm. pag. 184 illustrato

    Stampato nel 2002 da Ireco

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    Storia della marina italiana Vol. I – Dalle invasioni barbariche al trattato di Ninfeo

    32.00

    Già a fine Ottocento Camillo Manfroni si era accorto di come il racconto e l’analisi delle vicende navali ricoprissero un ruolo cruciale per l’indagine storica. Campo poco esplorato, la storia navale era considerata indispensabile per rintracciare le cause della perdita del dominio italiano nel Mediterraneo e far sì che la flotta nazionale recuperasse l’antico prestigio. L’attento lavoro compiuto da Manfroni, solida base per gli studi successivi, ha offerto così una nuova prospettiva di osservazione per gli eventi che hanno visto protagonista la flotta italiana. Dalle invasioni barbariche al trattato di Ninfeo, dalla caduta di Costantinopoli alla battaglia di Lepanto, Manfroni ripercorre in modo appassionante oltre un millennio di scontri navali in una ricostruzione storica meticolosa e avvincente.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 513

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    Storia della marina italiana Vol. III – Dalla caduta di Costantinopoli alla battaglia di Lepanto

    32.00

    Già a fine Ottocento Camillo Manfroni si era accorto di come il racconto e l’analisi delle vicende navali ricoprissero un ruolo cruciale per l’indagine storica. Campo poco esplorato, la storia navale era considerata indispensabile per rintracciare le cause della perdita del dominio italiano nel Mediterraneo e far sì che la flotta nazionale recuperasse l’antico prestigio. L’attento lavoro compiuto da Manfroni, solida base per gli studi successivi, ha offerto così una nuova prospettiva di osservazione per gli eventi che hanno visto protagonista la flotta italiana. Dalle invasioni barbariche al trattato di Ninfeo, dalla caduta di Costantinopoli alla battaglia di Lepanto, Manfroni ripercorre in modo appassionante oltre un millennio di scontri navali in una ricostruzione storica meticolosa e avvincente.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 534

    Stampato nel 2015 da Res Gestae

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    Storia della marina veneziana

    18.00

    Eccellente volume sulla storia della marina veneziana da Lepanto alla caduta della Repubblica del Conte Mario Nani Mocenigo. Il saggio ricostruisce, con notevole acribia, l’organizzazione tecnica e militare dell’antica marina veneziana. Un’organizzazione colta e descritta da Nani Mocenigo nelle sue strutture tecniche più dettagliate, quelle che – come fa osservare Massimo Tomasutti nella sua Prefazione al testo – consentono al lettore di comprendere davvero “quale fu la grandezza storica complessiva dello Stato marciano”.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 384 con 73 illustrazioni b /n

    Stampato nel 2010 da Filippi Editore

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    Storia della pirateria

    20.00

    La storia dei pirati corrisponde alla storia marittima del mondo, con la nascita della marineria si formano i primi gruppi di predoni delle acque, capaci di non toccare terra per mesi, di compiere i delitti più efferati e di muovere guerra a chiunque. Il libro ricostruisce le condizioni geografiche e sociali alla base della nascita della pirateria, ne traccia le fasi di sviluppo e di declino, le sue forme e le sue alterne fortune; descrive i suoi suggestivi e crudeli protagonisti, racconta come le nazioni abbiano cercato ripetutamente di debellare questa piaga dei mari. Un grande classico sulla storia dei pirati, dai vichinghi del nord Europa ai corsari inglesi, dai bucanieri ai predoni del nord America, una lunga carrellata di eventi e protagonisti che ci porta dalle coste africane all’arcipelago malese; una lettura avventurosa che si lancia all’inseguimento e alla scoperta di questi criminali ed esploratori dallo spirito libero.

    Brossura 15,50 x 21 cm. pag. 352

    Stampato nel 2008 da Odoya

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    Storia delle battaglie sul mare

    24.00

    Un saggio che si propone di raccontare le dieci battaglie sul mare più decisive della storia, soffermandosi su ogni evento bellico ma inquadrandolo in un più ampio contesto strategico e tecnico. Si parte dalle battaglie combattute dalle navi a remi e a vela. A Salamina (480 a.C), Azio (31 a.C.) e Lepanto (1571) protagoniste sono navi a remi evolutesi in oltre due millenni, dalla bireme alla galea. Lepanto vede tuttavia affermarsi per la prima volta il ruolo della polvere da sparo: innovazione che segnerà le battaglie navali fondamentali di tre secoli, da quella combattuta nel canale della Manica (1588) sino a Trafalgar (1805). La fase successiva è caratterizzata da una più marcata influenza dell’evoluzione tecnologica: lo scontro di Hampton Roads (1862) segna una rivoluzione, con il duello tra navi spinte da macchine a vapore, armate con cannoni ospitati in torri rotanti e protette da spesse corazze di ferro. La battaglia dello Yalu (1894), un evento in apparenza secondario, domina le menti degli esperti navali, e segna l’ascesa del Giappone; allo Jutland (1916), le grandi corazzate, in rapida evoluzione, diventano le dominatrici del mare: possono colpire a lunga distanza e rimanere difese, pur rivelandosi vulnerabili a torpediniere e sommergibili. A Midway (1942) si aggiunge la minaccia portata dagli aerei imbarcati sulle portaerei, nuove regine delle flotte. Infine, alle Falkland (1982) gli scontri sono segnati dalle dotazioni hi-tech, come jet a decollo verticale.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 472 illustrato

    Stampato nel 2014 da Odoya

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    Storia e politica navale dell’età moderna

    34.00

    Il presente volume non dovrebbe rientrare nella linea dell’usuale editoria dell’Ufficio Storico, pe lo più tesa alla valorizzazione del prezioso patrimonio documentario giacente presso il dipendente archivio. Ma compito dell’Ufficio Storico della Marina Militare Italiana è anche quello di effettuare studi di carattere storico che possono contribuire alla formazione professionale dell’ufficiale. Quanto detto giustifica pienamente questo libro, che oltre a possedere la dignità di uno studio scientifico, ha anche la dote della chiarezza e della sintesi per poter essere adottato dall’Accademia navale di Livorno. Il periodo temporale esaminato dal libro è uno dei più tormentati del secolo scorso e ha portato profondi mutamenti nel panorama politico-militare del mondo. Basta pensare alla guerra fredda, alle guerre medio-orientali, alla cadutà del muro di Berlino sino alla guerra del Golfo.

    Rilegato, 20,5 x 25,5 cm. pag. 226 con circa 72 foto b/n, 32 tavole con profili dei mezzi e 8 cartine

    Stampato nel 2005 dall’Ufficio Storico della Marina Militare

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