British Submarines in Two World Wars

Seconda Guerra Mondiale

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    British Submarines in Two World Wars

    65.00

    Sebbene la Royal Navy non avesse introdotto per prima il sottomarino in servizio nelle due forze navali, il presente volume evidenzia l’importanza di questo insidioso mezzo nelle due guerre mondiale e la grande capacità degli equipaggi inglesi. Pochi sapranno che nel 1914 la Gran Bretagna possedeva la più grande flotta di sottomarini al mondo e che alla fine del conflitto aveva alcuni dei più grandi e insoliti sommergibili mai costruiti. Durante la Prima Guerra Mondiale riuscirono, praticamente, ad escludere il traffico tedesco al solo mar baltico. I sottomarini britannici ricoprirono una grande importanza nelle battaglie nel Mare del Nord e aiutarono a contrastare la minaccia degli U-boat. Contribuirono a rendere molto difficoltoso il traffico navale dell’Asse nel Mediterraneo, con gravi conseguenze per la guerra in Africa settentrionale. L’autore dimostra come una combinazione di requisiti strategici e tattici, abbia contrassegnato l’evoluzione dei mezzi subacquei britannici. La Royal Navy era sempre dolorosamente consapevole della minaccia rappresentata dai sottomarini nemici e quelli britannici contribuirono pesantemente allo sviluppo delle tattiche e della tecnologia antisommergibile britannica, applicando tecniche risolutive, sconosciute all’inizio del conflitto. La nuova tecnologia del sonar (Asdic), è la più ecclatante scoperta realizzata dai britannici. Di conseguenza gli Inglesi furono i pionieri del “silenziamento” dei sottomarini, con importanti ricadute per la Marina degli Stati Uniti che teneva sotto costante osservazione i progressi dell’Alleato. Il volume è riccamente illustrato con fotografie d’epoca e piani di costruzione originali.

    Rilegato, 25 x 29,7 cm. pag. 432

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Pen & Sword

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    Buscando per mare con la decima Mas

    15.00

    «Questi frammenti di diario che vanno dal 1937 al 1945 riguardano sorpattutto il periodo da me percorso in mare e sotto il mare durante la guerra. Esso era originariamente una premessa, un ponte di passaggio a un diario politico che inizia nel febbraio del 1946 con il mio ingresso al giornale L’Unità e che, più che un racconto di ciò che ho fatto è di ciò che ho cercato di essere, è un debito di gratitudine verso la Marina, a cui pur dopo tante traversie, delusioni, lacerazioni profonde e cinquant’anni di militanza nel PCI, resto profondamente legato».

    Brossura, 13 x 20,5 cm. pag. 142 + 4 pagine fuori testo con 9 foto b/n

    Stampato nel 2013 da Il Nuovo Melangolo

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    Carlo Fecia di Cossato

    16.90

    Carlo Feccia di Cossato è ricordato dalla storia navale come uno dei più abili e coraggiosi sommergibilisti italiani della Seconda Guerra Mondiale: al comando del “Tazzoli”, in 22 mesi affondò nell’Oceano Atlantico 16 mercantili per un totale di oltre 86.000 tonellate di stazza lorda. All’atto dell’armistizio dell’8 settembre 1943 fu anche protagonista, al comando di una Torpediniera, di una delle prime reazioni contro i tedeschi che tentavano di inpadronirsi di alcuni navigli italiani. Due mesi dopo a Napoli si tolse la vita, in circostanze poco chiare ma, che ebbero sicuramente origine nella “vergognosa” consegna della flotta italiana agli Alleati come da clausole aristiziali.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 156 con 31 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Mursia

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    Cento uomini contro due flotte

    28.00

    Ogni paese che voglia farsi rispettare ama preparare e possedere la propria arma segreta. Gli americani inventarono la bomba atomica, gli inglesi impiegarono per primi il radar, i tedeschi escogitarono le V-1 e le V-2. Gli italiani, non potendo affidarsi solo all’innovazione tecnologica, inventarono i mezzi d’assalto, affidando le cariche esplosive a mezzi abbastanza modesti o addirittura direttamente agli uomini. Le vicende incredibili di 30 anni di lotta di questi piccoli e insidiosi mezzi, contro due grandi flotte sono narrate in questo libro dll’Autore, Virgilio Spigai, con la ben nota efficacia del suo stile.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 368 con circa 52 foto b/n, 15 cartine e 3 disegni

    Stampato nel 2007 da Sarasota

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    Corazzata Roma – Destinazione finale. Dal golfo di Trieste a quello dell’Asinara. Nascita e tramonto dell’ammiraglia della Regia Marina

    18.00

    La corazzata Roma è stata costruita a Trieste al Cantiere San Marco: impostata il 18 settembre 1938 durante la visita di Benito Mussolini alla città, è stata varata il 9 giugno 1940 alla vigilia della dichiarazione di guerra. Entrò in servizio solo il 14 giugno 1942 senza partecipare mai ad alcuna missione bellica. Nelle prime ore del 9 settembre 1943, quelle che immediatamente seguirono l’armistizio, mosse da La Spezia issando le insegne dell’Ammiraglio in Capo Carlo Bergamini. Obiettivo: impedirne la cattura da parte dei tedeschi. Giunta nel Golfo dell’Asinara, con l’arcipelago della Maddalena già occupato dalla Wermacht, venne attaccata da aerei germanici che impiegarono per la prima volta le terribili bombe “Fritz”. Fu vista affondare spezzata in due tronconi. Da quel momento, erano circa le ore 16 del 9 settembre 1943, della nave Roma si persero le tracce. Il relitto è stato cercato per 69 anni senza successo. Ma l’ingegner Guido Gay, inventore di ROV, grazie alla sua incrollabile determinazione ed al robot subacqueo “Pluto Palla”, l’ha ritrovata il 17 giugno 2012 nel canyon di Castel Sardo nel Golfo dell’Asinara.

    Brossura, 19 x 27 cm. pag. 154 riccammente illustrato con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2017 da Luglio Editore

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    Corazzata Roma – Una storia per immagini

    18.00

    Corazzata Roma, una storia per immagini, è un libro che prova a ripercorrere attraverso fotografie d’epoca, documenti inediti e le straordinarie immagini del relitto, la storia della nave ammiraglia della Regia Marina costruita a Trieste fra il 1938 ed il 1942 ed affondata il 9 settembre 1943 nelle Bocche di Bonifacio da aerei tedeschi. Nel volgere di poche ore, proprio a cavallo tra l’8 ed il 9 settembre 1943, l’Ammiraglio di Squadra Carlo Bergamini, Comandante in Capo delle Forze navali da battaglia e che issa sulla corazzata Roma le proprie insegne, si ritrova a dover fronteggiare una nuova situazione politica e militare dettata dall’armistizio. I tedeschi, fino a quel momento alleati, sono diventati da poche ore i nuovi nemici. Gli ordini e le notizie che raggiungono Bergamini a bordo della Roma sono contraddittori. Egli capisce che attraverso le sue decisioni sarebbe passato non solo il futuro della Marina ma quello di un’intera nazione. L’obbedienza all’ordine di portare le navi a Malta gli costerà la vita, la perdita della Roma e di gran parte dell’equipaggio.

    Brossura, 19 x 27 cm. pag. 174 con circa 285 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2017 da Edizioni Luglio

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    Corvette e pattugliatori italiani

    60.00

    L’evoluzione del naviglio ha portato, in ogni epoca, alla costruzione di unità navali minori che, sebbene realizzate con costi contenuti, hanno comunque assicurato compiti di vitale importanza per la Marina Militare e per la marineria in genere, quali la salvaguardia della vita umana in mare e la sorveglianza e la protezione degli interessi nazionali sul mare. Le corvette e i pattugliatori, di cui in questo volume sono descritti dettagliatamente gli sviluppi tecnico-operativi, oggi come ieri concorrono alla sicurezza e alla stabilità in quello specchio d’acqua trafficato dagli uomini fin da tempi remoti: il Mar Mediterraneo.

    Rilegato, 25 x 29 cm. pag. 458 con centinaia di illustrazioni in b/n e a colori, numerosi disegni tecnici, profili in scala e 13 profili b/n e a colori ripiegabili fuori testo

    Stampato nel 2014 da Ufficio Storico della Marina Militare

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    Così affondammo la Valiant

    13.50

    La seconda guerra mondiale ha portato all’Italia sconfitte e umiliazioni. Il Paese non era preparato al conflitto, gli italiani non lo volevano. I vertici militari, spesso incompetenti, erano divisi da rivalità e gelosie. Una cosa però è certa: moltissime volte i nostri soldati si sono comportati con coraggio, valore e grande dignità, tanto da meritare il rispetto e anche l’ammirazione dei nemici. È il caso degli uomini della Decima MAS, guidati da un ufficiale d’eccezione, il principe romano Junio Valerio Borghese. Fra le tante imprese di questa piccola unità nel Mediterraneo, la più notevole fu l’attacco al porto di Alessandria d’Egitto, il 18 dicembre 1941. L’azione fu portata a termine da sei intrepidi che, letteralmente “cavalcando” tre siluri, affondarono due corazzate inglesi, la Valiant e la Queen Elizabeth. Quegli uomini erano il tenente di Vascello Luigi Durand de la Penne, il capitano del Genio Navale Antonio Marceglia, il capitano delle Armi Navali Vincenzo Martellotta, e i sottufficiali Emilio Bianchi, Spartaco Schergat e Mario Marino. Ma come si svolse esattamente l’operazione? Come fu progettata? Quali rischi corsero i nostri soldati? E, ancora, cosa voleva dire far parte della Decima MAS e operare agli ordini del comandante Junio Valerio Borghese?

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 126 + 8 di foto b/n

    Stampato nel 2010 da Lindau

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    Cruisers. Selected Photos from the Archives of the Kure Maritime Museum the Best from the Collection of Shizuo Fukui’s Photos of Japanese Warships

    95.00

    Kure Maritime Museum

    Pubblicato originariamente in Giappone nel 2005, questo volume appartiene alla serie di lavori fotografici. “The Japanese Naval Warship” e contiene fotografie ufficiali scattate dal Kure Maritime Museum, oltre a quelle scattate da privati. Questi documenti fotografici documentano i principali tipi di navi giapponesi, dalle corazzate ai sottomarini, sulla base delle migliori immagini di Shizuo Fukui, ex comandante e tecnico della Marina imperiale giapponese. Queste foto includono quelle che Fukui iniziò a collezionare da ragazzo e continuò dopo aver lavorato come costruttore navale, e quelle che gli furono date per completare una storia fotografica delle navi della Marina imperiale giapponese, che includono quelle raccolte da Nagamura Kiyoshi, un costruttore navale che ha raccolto le foto e la collezione del macchinista Amari Yoshiyuki. Inoltre, con l’aiuto del costruttore navale Makino Shigeru, tra gli altri, Fukui è stato in grado di continuare a raccogliere fotografie e altri oggetti per tutto il periodo del dopoguerra. Non è quindi esagerato affermare che Fukui ha dedicato tutta la sua vita a questo lavoro. Queste immagini sono particolarmente preziose a causa della massiccia distruzione dei documenti ufficiali alla fine della guerra. Questo volume è dedicato, specificatamente, agli incrociatori giapponesi del secondo conflitto mondiale.

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    Dalla distruzione del convoglio «Duisburg» alla prima battaglia della Sirte. Novembre-dicembre 1941

    35.00

    Francesco Mattesini

    Il problema che nell’estate del 1941 nel Mediterraneo centrale stava causando ai Comandi delle Forze Armate italiane le maggiori preoccupazioni era costituito dal rafforzamento di Malta. Le conseguenze che ne derivarono furono rappresentate da un notevole incremento dell’attività degli aerei e dei sommergibili britannici contro i convogli dell’Asse diretti in Libia. Per permettere ai convogli italiani di transitare con alquanta sicurezza nel Mediterraneo centrale, occorreva però che la Regia Aeronautica aumentasse gli sforzi contro Malta, da cui partivano gli aerei e i sommergibili britannici che causavano le maggiori perdite ai convogli italiani; perdite spesso dolorosissime, in particolare quella del convoglio “Duisburg” la notte del 9 novembre 1941 nel Mare Ionio, mentre dirigeva per Tripoli. Successo della Marina britannica che fu conseguito da una piccola Divisione di 2 incrociatori leggeri e 2 cacciatorpediniere, che costituivano la Forza K da pochi giorni dislocata a Malta. Questo libro descrive gli avvenimenti che seguirono, con altri annientamenti di convogli italiani e di forti perdite tra il naviglio militare, in particolare la notte del 13 dicembre nelle acque di Capo Bon. Anche le perdite britanniche, causate dai sommergibili tedeschi furono molto gravi. Il racconto termina con la Prima battaglia navale della Sirte che, assieme alle perdite subite dalla Forza K nelle acque di Tripoli, permise finalmente ad un grosso convoglio partito da Taranto, fortemente scortato dalla Flotta italiana e protetto dall’aviazione italiana e tedesca, di raggiungere Tripoli. Da questo momento, la situazione andò migliorando e nel corso del 1942 con l’arrivo in Sicilia di un’altra grande unità aerea germanica, la 2a Squadra Aerea del feldmaresciallo Albert Kesselring.

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    Dalle Alpi all’alto mare – Il ruolo della marina militare italiana nella tutela degli interessi nazionali (1861-2013)

    22.00

    Dalle Alpi all’alto mare ripercorre la storia della marina militare dal 1861 ai nostri giorni, mettendo in luce i ruoli più importanti che essa ha svolto nella sua attività quotidiana in pace e i guerra: dai compiti di “diplomazia navale” a sostegno della politica estera, al contributo fornito in termini di crescita, occupazione e di sviluppo dell’industria nazionale attraverso varie “leggi navali”, tra cui l’ultima risalente al 1975. Sono, inoltre, analizzate anche le attuali minacce e le missioni svolte per il mantenimento della pace e umanitarie, toccando argomenti di strategia marittima e di impiego delle forze aeronavali aggiornati alla situazione geopolitica attuale.

    Brossura, pag. 400 illustrato

    Stampato nel 2014 da In Edibus

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    Dalle navi bianche alla Linea Gotica 1941-1944

    16.00

    Tra il 1941 e il 1943 quattro transatlantici della Marina mercantile italiana – Saturnia, Vulcania, Giulio Cesare e Caio Duilio – furono appositamente trasformati nelle cosiddette Navi Bianche per riportare in patria dall\’Africa Orientale Italiana 30.000 civili prelevati dalle loro case dopo l\’occupazione del 1941 e rinchiusi nei campi di concentramento britannici: donne, anziani, invalidi e tantissimi bambini. Tra questi c\’era anche Massimo Zamorani, che racconta il viaggio epico vissuto in prima persona, a quindici anni, attraverso mari invasi dai sommergibili in guerra. Dopo mesi nei campi di prigionia trascorsi in proibitive condizioni climatiche, igieniche, alimentari e sanitarie, i rimpatriandi si trovarono ad affrontare un percorso lunghissimo e difficile di circumnavigazione dell\’Africa, poiché il governo britannico non aveva concesso il passaggio dal Canale di Suez. Come altri giovani rimpatriati – fra questi anche l\’allora sconosciuto Hugo Pratt, futuro creatore di Corto Maltese – appena compiuti gli anni minimi Zamorani si arruolò volontario nell\’esercito della Repubblica Sociale e combatté sulla Linea Gotica dove, dato disperso in combattimento, finì ancora una volta prigioniero in Algeria e poi a Taranto. Un episodio poco noto della Seconda guerra mondiale nella straordinaria testimonianza di un piccolo sopravvissuto che tornerà da grande in Africa orientale, come inviato speciale.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 218 + 10 di foto b/n

    Stampato nel 2011 da Mursia

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    Dalle Operazioni Britanniche Excess e MC.4 al Bombardamento Navale di Genova

    42.00

    Francesco Mattesini

    Questo libro è suddiviso in due parti, e riguarda, in modo esaustivo, la pianificazione e la condotta di due operazioni navali britanniche (“Excess” e “Grog”), che si svolsero con alterna fortuna. L’Operazione Excess, che era stata pianificata e fu poi realizzata, riguardò il passaggio di un convoglio di quattro grossi e veloci piroscafi, provenienti da Clyde, nella Scozia sud-occidentale, uno dei quali raggiunse il porto di Malta e gli altri tre il porto greco del Pireo, scaricandoci armi e rifornimenti per l’Esercito ellenico, che combatteva contro gli italiani sulle montane dell’Epiro, in territorio albanese. L’operazione si svolse nell’intero Mediterraneo, con la partecipazione della Flotta del Mediterraneo (Mediterranean Fleet) di base ad Alessandria. Fu in questa occasione che fu realizzato per la prima volta nel Mediterraneo, in modo drammatico per la Royal Navy, l’intervento dell’Aviazione tedesca (Luftwaffe), che il 10 gennaio 1941 con i bombardieri in picchiata Ju.87 del 3° Stormo Stuka (St.G.3) e i Picchiatelli Ju.87 italiani del 96° Gruppo Bombardamento a Tuffo, decollando dagli aeroporti della Sicilia attaccarono a ponente di Malta la portaerei Illustrious, della Mediterranean Fleet, danneggiandola gravemente. L’indomani, 11 gennaio, gli Stuka tedeschi, con un lungo volo di 200 miglia, raggiunsero e affondarono a levante di Malta l’incrociatore Southampton e danneggiarono il gemello Gloucester, anch’essi, entrambi, della Mediterranean Fleet. Nel frattempo sulle mine italiane posate nel Canale di Sicilia aveva perso la prora il cacciatorpediniere Havock, che poté raggiungere La Valletta restandovi però per sempre immobilizzato. A questo grande successo tattico e strategico dell’Asse, che costrinse la flotta di Alessandria ad abbandonare la zona operativa del Mediterraneo orientale, seguì per gli italiani un drammatico episodio. Ciò avvenne nella giornata del 9 febbraio 1941, nel corso dell’operazione “Grog”, quando la Forza H di Gibilterra, del viceammiraglio Somerville, si presentò al mattino davanti al porto di Genova e per quaranta minuti bombardò pesantemente il porto, i bacino, gli stabilimenti industriali, colpendo anche edifici della città, tra cui il Duomo di San Lorenzo, che fu gravemente danneggiato. La Squadra Navale italiana, che era stata dislocata in buonissima posizione dal Comando Operativo dello Stato Maggiore della Regia Marina (Supermarina), tentò di intercettare la Forza H, partendo dalle acque dell’Asinara (Sardegna nord-occidentale) e dirigendo a nord, ma senza successo; e ciò fu dovuto alle indecisioni ed erronee interpretazione del suo Comandante, ammiraglio di Squadra Angelo Iachino, a cui si aggiunsero, con altrettanta gravità, gli errori da parte degli equipaggi dei velivoli della Regia Aeronautica che, tra l’altro, scambiarono per ben tre volte le unità britanniche per quelle italiane.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 404 con varie foto b/n

    Stampato nel 2023 da Ristampa

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    Dalle sponde dell’Alto Adriatico – Vicende storiche-Il battello subacquepo-Il cantiere di Monfalcone

    24.00

    Con questo elaborato intendiamo descrivere un francobollo di storia della parte d’Italia che si trova all’estremo nord dell’Adriatico, quasi sconosciuto al resto d’Italia. Parleremo di un grande cantiere navale, di un genio progettista di sommergibili, di una popolazione poco nota, ma estremamente responsabile ed operosa, di una Regia Marina intelligente e lungimirante. È quindi indispensabile ricostruire, seppur in maniera sintetica, alcuni capitoli della nostra Storia e della storia del battello subacqueo per rendere comprensibile e logico quanto seguirà.

    Brossura, 20 x 28,5 cm. pag. 184 con varie foto b/n

    Stampato nel 2016 da Aviani & Aviani

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    Dalle torrette fiere… – La Seconda Guerra Mondiale nel Mediterraneo dei sommergibili tedeschi, italiani e alleati

    20.00

    Questo libro è dedicato alle operazioni dei sommergibili italiani, britannici, tedeschi e di altre nazioni nel Mediterraneo durante la II Guerra Mondiale. Questi mezzi ottennero nel corso del conflitto, in particolar modo nei primi anni, molte vittorie ma subirono anche dolorose perdite in uomini e mezzi.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 294 con circa 184 foto b/n

    Stampato in proprio nel 2014

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    Das Boot

    44.00

    Quest’opera, dopo una prima parte generale sulla storia della navigazione, prende in esame il sottomarino tedesco U-Boot, la sua storia, i comandanti, gli armamenti, gli interni e le caratteristiche tecniche, attraverso un vero e proprio reportage fotografico, completato da schede e profili. La seconda parte del volume, dedicata al diorama, mostra nel dettaglio, attraverso una serie di fotografie e disegni, i vari modellini: il sottomarino, le costruzioni, le figure, il mobilio e i macchinari.

    Brossura 21 x 30 cm. pag. 136 interamente illustrate con foto a colori

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2005 da Andrea Press

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    Decima Flottiglia Mas – The Best Commandos of the Second World War

    27.00

    Un gruppo di determinati piloti di siluri umani, operatori di motoscafi e nuotatori d’assalto, combatterono coraggiosamente per l’Italia nella Seconda Guerra Mondiale e ispirarono paura e rispetto nella, più organizzata e potente, marina britannica. Le azioni di questi uomini hanno gravemente “vincolato” il potere navale britannico nel Mediterraneo. Anche con pochi numeri e utilizzando risorse relativamente limitate, gli incursori italiani della Decima Mas, si rivelarono una forza molto efficace nella guerra contro gli inglesi. Entro la fine della guerra, questi uomini avrebbero affondato o disattivato oltre 73.000 tonnellate di navi da guerra alleate e oltre 128.000 tonnellate di navi mercantili. La storia dei commando italiani è di determinazione e coraggio. Le loro tattiche hanno suscitato confusione e nervosismo nei i comandanti alleati e nei loro equipaggi. La costituzione della Decima Flottiglia Mas italiana è anteriore a quella delle Squadre di Demolizione Sottomarina (Underwater Demolition Teams – UDTs ) della Marina statunitense formatisi nel 1943 e precursori dei più noti Navy Seal e del British Royal Marines Special Boat Service, formata come propaggine del servizio aereo speciale nel 1941. probabilmente la determinazione e le azioni del Decima Flottiglia Mas, qualificano gli uomini che ne hanno fatto parte, come i migliori commandos della Seconda Guerra Mondiale.

    Rilegato, 16,5 x 24,8 cm. pag. 208 illustrato con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2017 da Fonthill Media

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    Decima MAS – I mezzi d’assalto della marina italiana

    16.50

    Questo volume, che fa parte di una serie di monografie dedicate a periodi, episodi, momenti della storia italiana, si occupa in particolare della Decima MAS, i mezzi d’assalto della Marina italiana e delle azioni leggendarie degli Assaltatori che violarono le più munite basi nemiche in Mediterraneo. Il libro narra la storia attraverso immagini rare ed inconsuete, tratte da raccolte, archivi pubblici e personali, album di famiglia, e attraverso i ricordi dei testimoni e dei protagonisti, raccolti prima che si perdano e non ne resti memoria. I volumi sono inoltre accompagnati, ove occorre, da disegni e piantine.

    Cartonato, 17 x 24 cm. pag. 128 con circa 157 illustrazioni b/n, 14 a colori e alcune cartine

    Stampato nel 1995 da Italia Editrice

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    Decima Mas. Il violatore di Gibilterra – La storia di Giuseppe Giannoni Elbano di Cavo assaltatore della Regia Marina del reparto Teseo Tesei

    28.00

    Biografia militare e bell’album fotografico sull’eroe del mare elbano Giuseppe Giannoni (1917-1992), che fece parte di uno dei più gloriosi reparti delle Forze Armate Italiane, la X Flottiglia Mas. Essa, malgrado il suo ristretto numero di operatori, vanta tra le sue file ben 30 medaglie d’oro e, record mondiale, riuscì ad affondare o danneggiare 32 navi senza praticamente causare morti perché gli attacchi avvenivano nei porti e si mirava al “ferro” e non agli uomini. Tra le altre missioni, Giannoni partecipò a due celebri incursioni denominate con la sigla “B.G.3” il 27 maggio ’41 e “B.G.4” il 20 settembre ’41, entrambe rivolte contro la Base Inglese di Gibilterra.

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 106 con circa 73 foto b/n e 4 a colori

    Stampato nel 2016 da Sarasota

    Condizioni del libro:

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    Destroyers. Selected Photos from the Archives of the Kure Maritime Museum The Best from the Collection of Shizuo Fukui’s Photos of Japanese Warships

    95.00

    Kazushige Todaka – Kure Maritime Museum

    Pubblicato originariamente in Giappone nel 2005, questo volume appartiene alla serie di lavori fotografici. “The Japanese Naval Warship” e contiene fotografie ufficiali scattate dal Kure Maritime Museum, oltre a quelle scattate da privati. Questi documenti fotografici documentano i principali tipi di navi giapponesi, dalle corazzate ai sottomarini, sulla base delle migliori immagini di Shizuo Fukui, ex comandante e tecnico della Marina imperiale giapponese. Queste foto includono quelle che Fukui iniziò a collezionare da ragazzo e continuò dopo aver lavorato come costruttore navale, e quelle che gli furono date per completare una storia fotografica delle navi della Marina imperiale giapponese, che includono quelle raccolte da Nagamura Kiyoshi, un costruttore navale che ha raccolto le foto e la collezione del macchinista Amari Yoshiyuki. Inoltre, con l’aiuto del costruttore navale Makino Shigeru, tra gli altri, Fukui è stato in grado di continuare a raccogliere fotografie e altri oggetti per tutto il periodo del dopoguerra. Non è quindi esagerato affermare che Fukui ha dedicato tutta la sua vita a questo lavoro. Queste immagini sono particolarmente preziose a causa della massiccia distruzione dei documenti ufficiali alla fine della guerra. Questo volume è dedicato, specificatamente, ai cacciatorpediniere giapponesi.

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    Donitz’s Crews. Germany’s U-Boat sailors in World War II

    89.00

    Con dozzine di documenti storici – particolare attenzione viene posta ai documenti personali del personale tecnico (macchinisti, ingegneri, ecc.) – e più di 400 fotografie, appartenenti a collezioni personali e pubbliche, questa importante opera traccia la storia completa dei marinai di Donitz, il “padre” degli U-Boats, giovani, risoluti, coraggiosi, stoici, ambiziosi, intelligenti, determinati, tenaci e idealisti. Le immagini ci mostrano la loro guerra sotto al mare ma anche la loro vita quotidiana, le loro famiglie, le onorificenze, i sottomarini, le parate, i momenti ludici, in preciso ordine cronologico.

    Cartonato con sovracopertina 22 x 28,5 cm. pag. 334 interamente illustrate con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Schiffer

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    Due marine in guerra – Le forze navali francesi tra Londra e Vichy

    15.00

    Il saggio ripercorre le vicende della Marina francese dal 1939 al 1945, periodo caratterizzato dalla sconfitta della Francia, dalla sua accettazione dell’ideologia e della politica nazionalsocialista, dalla resistenza opposta dai combattenti della Francia Libera rimasti al fianco degli Alleati, fino alla difficile riunificazione nazionale. Dopo un cenno alle operazioni precedenti l’armistizio, sono esaminati i duri scontri con la Flotta inglese, le peripezie delle navi bloccate ad Alessandria d’Egitto e alle Antille e le battaglie sostenute in diverse aree dell’impero coloniale francese. Parallelamente, sono narrate le azioni svolte dalle Forze Navali Francesi Libere, che hanno dato origine a scontri fratricidi in Africa, in Siria e altrove, fino al contrastato sbarco anglosassone in Nord Africa e al drammatico autoaffondamento della Flotta a Tolone, seguito dalla riunificazione delle due Marine. Le navi francesi hanno poi ancora combattuto assieme agli Alleati in tutti i teatri di guerra fino alla fine del conflitto. È altresì tratteggiata, in questo saggio, la figura del discusso capo della Marina, l’ammiraglio Darlan.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 258

    Stampato nel 2015 da Tra le righe libri

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    Erich Raeder. Il Comandante della Kriegsmarine

    25.00

    In questo libro, steso con l’aiuto indispensabile di vecchi camerati, amici e personalità diversamente interessate e con l’elaborazione riassuntiva dell’ammiraglio Erich Forste, espone i fatti, gli avvenimenti a cui ha preso parte in prima persona, l’evoluzione dei pensieri e anche gli errori oggi riconosciuti, in base alle vedute di allora, quando era marinaio e uomo politico. Non è questo un mero libro di storie o una biografia, ma un esame delle relazioni fra avvenimenti, politica e strategia militare, nonché un omaggio ai camerati della Marina di Guerra.

    Brossura 16 x 23,5 cm. pag. 350 con circa 40 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2010 da Sarasota

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    Ero con Mimbelli sui MAS e le MS

    16.00

    Dietro alle eroiche figure dei comandanti consegnati alla storia, ci sono le figure sconosciute di coloro che in seconda fila hanno vissuto le medesime vicende. Il diario di uno di questi oscuri personaggi, il sottocapo motorista Riccardo Menconi, racconta la sua storia con il Mas nel Canale di Sicilia, vicino alle coste della Tunisia, a caccia di sommergibili o a prestar soccorso ai naufraghi. Emblematico è il soccorso al relitto del Caccia Malocello, allorquando il Mas, raggiunta la massima capienza, dovette abbandonare superstiti in balia delle onde: dramma che non si cancellerà mai dalla mente del giovane motorista. Sullo sfondo si stagliano le figure di comandanti come Francesco Mimbelli, Curzio Castagnacci, Vittorio Barenghi.

    Brossura 16 x 24 cm. pag. 96 con 15 foto b/n

    Stampato nel 2012 da Sarasota

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    Eroe non soltanto per l’Italia ma per l’Umanità

    26.00

    Descrizione del salvataggio, da parte del Comandante Todaro, dei naufraghi del Kabalo tratte dal volume “Les Belges du Kabalo”, corredato da numerose fotografie in b/n. Un’impresa di salvataggio destinata a entrare nella storia. Dopo un giorno di navigazione, per poter procedere più velocemente, Todaro prende a bordo tutti e ventisei i marinai del mercantile, stipandoli nella falsatorre del battello, e prosegue verso Nord, in direzione dell’arcipelago portoghese delle Azzorre, dove arriva all’alba del 19 ottobre nella pressoché deserta cala di Santa Maria. Al momento dello sbarco, a nome di tutti, il tenente Caudron, ringraziando il Comandante italiano, chiede di poter conoscere il suo nome. Todaro, persona di innata modestia, risponde di chiamarsi Salvatore Bruno (i suoi due nomi di battesimo), tacendo il cognome

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 150 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2016 da Sarasota

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    Essex Class Carriers in WW II

    99.00

    I numeri di questo volume (fotografie, mappe, ecc.) bastano a far capire l’importanza di questo studio assolutamente unico sulla classe di portaerei Essex, una delle tecnologicamente più avanzate del XX secolo. Robuste, manovrabili e cattive giocarono un ruolo fondamentale nella superiorità e successiva vittoria degli alleati nel Pacifico. Di 26 carene fornite ben 24 furono completate e rappresentano la classe più numerosa nella storia delle forze di marina. Nomi come Franklin, Bunker Hill, Uss Lexington, l’hanno resa famosa e insieme a Intrepid, Yorktown e Hornet costituiscono il patrimonio di un museo galleggiante unico. L’opera, assolutamente importante, è imperdibile per studiosi e appassionati.

    Cartonato 21,5 x 30,5 cm. pag. 552 con 465 fotografie b/n, 99 tavole, 175 disegni tecnici, 430 profili a colori e 95 mappe b/n + volume in brossura di 72 pag. di mappe a colori + 2 poster b/n con disegni tecnici + 2 poster a colori con profili e mappe

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Trojca

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    Fascisti sul mare – La Marina e gli ammiragli di Mussolini

    22.00

    Dopo la vittoria nella grande guerra, per vent’anni gli ammiragli della Regia Marina coltivarono il sogno di costruire una flotta abbastanza potente da dominare il Mediterraneo. Il fascismo diede loro l’illusione di poter realizzare questo progetto. I legami della Regia Marina con l’istituzione sabauda, rimasero però indissolubili, molti comandanti incapaci, vennero mantenuti al vertice, e le navi più potenti, rimaasero nei porti e furono utilizzate molto raramente. l’Autore, sembra dimenticarse gli innumerevoli contatti tra i vertici e taluni alti ufficiali della marina con le potenze e i circoli anglossassoni. Sogetto interessante, ma analisi a senso unico….

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 248

    Stampato nel 2017 da Laterza

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    Fighting Techniques of Naval Warfare – 1190 BC – Present – Strategy Weapons Commanders and Ships

    39.00

    Questa bella opera illustrata analizza le tattiche, le tecniche e gli armamenti della guerra navale dall’antichità ai giorni nostri. Il libro, che comincia con la vittoria del faraone Ramses III sulle popolazioni che si davano alla pirateria nel 1190 a.C., e giunge fino all’uso delle portaerei e a quello delle ultime armi tecnologiche computerizzate, comprende tutti gli sviluppi significativi nella guerra navale per più di 3000 anni. Il libro, completato da 20 mappe a colori, disegni e riproduzioni di opere d’arte in bianco e nero, con i suoi racconti di battaglie navali tra cui Trafalgar, Tsushima e le Midway, è sicuramente di grande interesse per gli appassionati dell’argomento.

    Cartonato con sovracopertina 20 x 25 cm. pag. 256 interamente illustrate con foto e disegni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Amber

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    Gazette de Uniformes n. 5 – Les Sous Mariniers Allemands 1935/45

    18.00

    Questa monografia, facente parte di una serie stampata dall’editore francese Régi-Arm dedicata all’uniformologia e alla storia militare, si occupa dei sottomarini tedeschi dal 1935 al 1945. I vari capitoli, dedicati alla storia, ai capitani, alla vita a bordo, alle uniformi e agli equipaggiamenti, sono completamente illustrati da emozionanati fotografie d’epoca accompagnate da disegni, singole fotografie e ambientazioni attuali, con i particolari delle uniformi, le mostrine, i gradi e le insegne. Ai singoli mezzi sono dedicate schede tecniche, insegne e disegni dei profili. Per l’accuratezza delle ricerche storiche e iconografiche il volume risulta interessante per storici e collezionisti.

    Brossura, pag. 80 interamente illustrate con foto b/n e colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 1995 da Regi-Arm

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    German Naval Camouflage Vol. 1 1939-41

    55.00

    Primo volume di una serie che una volta cmpletata sarà il più completo e autorevole lavoro mai pubblicato dedicato allo schema dei colori utilizzati per il camuffamento dalla Kriegsmarine durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo volume, edicato in particolare al periodo 1939-1941 comprende: più di 100 tavole, ciascuna delle quali presenta a colori le mimetizzazioni e gli schemi di colore di ogni singola nave, dalle corazzate agli incrociatori. Ogni soggetto viene mostrato nel dettaglio, ove possibile con babordo, tribordo e coperta ed eventualmente anche un interno. Il libro traccia anche lo sviluppo dei marchi di riconoscimento dalle origini nella Prima Guerra Mondiale e le insegne dei periodi di pace. Una introduzione generale spiega la natura e lo scopo della mimetizzazione navale, offre consigli ai modellisti di navali su come ottenere i migliori effetti pittorici, e conclude con una appendice sui colori e le insegne degli aerei imbarcati.

    Rilegato, 25,5 x 20 cm. pag. 192 con circa 300 profili a colori di navi e 80 foto d’epoca b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2012 da Seaforth Publishing

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    German Naval Camouflage Vol 2: 1942-1945

    55.00

    Secondo volume di una serie che una volta cmpletata sarà il più completo e autorevole lavoro mai pubblicato dedicato allo schema dei colori utilizzati per il camuffamento dalla Kriegsmarine durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo volume, edicato in particolare al periodo 1942-1945 comprende: più di 100 tavole, ciascuna delle quali presenta a colori le mimetizzazioni e gli schemi di colore di ogni singola nave, dalle corazzate agli incrociatori. Ogni soggetto viene mostrato nel dettaglio, ove possibile con babordo, tribordo e coperta ed eventualmente anche un interno. Il libro traccia anche lo sviluppo dei marchi di riconoscimento dalle origini nella Prima Guerra Mondiale e le insegne dei periodi di pace. Una introduzione generale spiega la natura e lo scopo della mimetizzazione navale, offre consigli ai modellisti di navali su come ottenere i migliori effetti pittorici, e conclude con una appendice sui colori e le insegne degli aerei imbarcati.

    Rilegato, 25,5 x 20 cm. pag. 168 con circa 300 profili a colori di navi e 65 foto d’epoca b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Seaforth Publishing

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    German naval guns 1939-1945

    59.00

    Questa autentica completa enciclopedia raccoglie tutti i pezzi di artiglieria tedeschi montati su navi e altri materiali galleggianti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, dall’enorme cannone da 15-pollici montato solo sulla “Bismarck” e sulla “Tirpitz” fino ai fucili da 20 mm usati da quasi tutti i battelli. Ogni tipo e variante di queste armi viene descritto individualmente, compresi i loro attacchi e le munizioni, con estese tabelle di dati e precise e dettagliate illustrazioni. Le più di 1000 illustrazioni mostrano ogni arma nel dettaglio, con accurate tavole, disegni e riproduzioni specificatamente indicate per i modellisti.

    Cartonato con sovracopertina 21,5 x 30 cm. pag. 400 interamente illustrate con foto b/n e disegni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Seaforth Publishing

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    German naval vessels of World War Two

    39.00

    Più di 1.200 illustrazioni in questo volume, raffigurano le navi da guerra della marina tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale, ristampa di un manuale molto raro compilato dall’intelligence della marina americana anche attraverso le foto della ricognizione aerea. Vengono analizzate tutte le classi di naviglio della Kriegsmarine: corazzate, incrociatori corazzati, incrociatori pesanti e leggeri, cacciatorpediniere, torpediniere, motolsilurani, dragamine, sommerigibili e navi da trasporto. Viene anche preso in considerazioe il naviglio catturato dalla Germania ad altri paesi. Immagini, disegni, sagome, profili con l’aerografo e le fotografie dei modelli (alcuni con i dettagli salienti evidenziati), insieme con i piani dettagliati e i profili delle 25 principali classi di navi da guerra tedesche, ne fanno un eccezionale, interessante e utile libro di riferimento.

    Rilegato, 26,5 x 19,5 cm. pag. 160 interamente illustrato con foto b/n e disegni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1993 da Greenhill Books

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    German S-Boats – Shipcraft series 6

    29.00

    La serie ‘Ship Craft’ fornisce informazioni dettagliate sulla creazione e la modifica di modelli in scatole di montaggio relativi a famose classi di navi da guerra. Riccamente illustrato, ogni prodotto fornisce al modellista, attraverso una breve storia della classe oggetto, tutta una serie di informazioni, mettendo in evidenza eventuali differenze tra navi della stessa classe. Le informazioni includono colorazioni e camouflage, profili, foto a colori e disegni in scala. Il volume termina con una biografia relativa ai titoli che sono stati pubblicati sulle motosiluranti tipo E-Boot.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 64 illustrato con oltre 100 foto di modelli e navi in azione b/n e a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2006 da Seaforth Publishing

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    German U-Boat Ace Adalbert Schnee – The Patrols of U-201 in World War II

    39.00

    Pochi comandanti simboleggiano l’evoluzione dele tattiche degli U-Boat tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale come Adalbert “Adi” Schnee. A partire dal 1940, Schnee, comandò successivamente tre U-Boot: l’U-6, l’U-60 e l’U-121- con cui registrò i suoi primi successi in Atlantico. Dall’inizio del 1941, fu nominato comandante dell’U-201, il primo del tipo VIIC assegnato alla I Flottiglia. Durante sette pattuglie con questo U-Boat, che lo avrebbe portato a navigare sulle coste delle Americhe e dell’Africa, ricevette la Croce di cavaliere con foglie di quercia. Con 15 navi affondate nel convogli in mezzo all’Atlantico, diventò uno specialista in questo tipo di attacco. Comandante dell’U-2511 nel maggio 1945, fu il solo comandante a svolgere missioni di combattimento reale con gli U-Boat tipo XXI. Con l’aiuto dei giornali di bordo e la recente scoperta di una notevole collezione di immagini di un corrispondente di guerra, questo libro esamina l’incredibile carriera di combattimento di Schnee.

    Rilegato, 23 x 30 cm. pag. 96 con numerose foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Schiffer

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    German U-Boat Ace Carl Emmermann – The Patrols of U-172 in World War II

    39.00

    Sebbene fosse entrato in combattimento solo alla fine di maggio del 1942, Carl Emmermann riuscì nell’impresa di affondare ventisei navi alleate in sole quattro pattuglie di combattimento, mentre comandava l’U-172, diventando il tredicesimo comandante di U-Boat nella classifica degli affondamenti. L’U-172, un U-Boat di tipo IXC, operò in tutto l’Atlantico, durante le sue quattro pattuglie sotto il comando di Emmermann. La terza pattuglia dell’U-172 lungo le coste del Sud-Africa, la più lunga con ben 131 giorni trascorsi in mare, aggiunse otto navi alla sua lista di successi; furono anche i primi affondamenti attuati in quest’aerea del sud-atlantico dagli U-Boat tedeschi. Alla sua sesta missione di caccia, comandato da un altro ufficiale, l’U-172 sarebbe affondato nel dicembre 1943. Nel 1944, con l’ottenimento della Croce di cavaliere con foglie di quercia, Emmermann ricevette l’ordine a St. Nazaire, in Francia, di comandare la sesta flottiglia di U-boat della Kriegsmarine. Più tardi in Germania, divenne il nuovo sub-specialista per l’U-boat Type XXIII, e negli ultimi mesi della guerra comandò un battaglione di marinai in difesa di Amburgo. Questa biografia descrive tutte le pattuglie dell’U-Boat 172, portate a termine durante la Seconda Guerra Mondiale. il volume contiene oltre 230 immagini e mappe.

    Rilegato, 23 x 30,5 cm. pag. 80 con circa 230 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2018 da Schiffer

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    German U-Boat Ace Heinrich Lehmann-Willenbrock – The Patrols of U-96 in World War II

    39.00

    Con il successo internazionale del film U-boot, l’U-96 è diventato senza dubbio il più famoso di tutti i sottomarini tedeschi. Questo libro presenta la vera storia dell’U-96 e del suo leggendario comandante Heinrich Lehmann-Willenbrock. Impiegato continuamente in combattimento, dal settembre 1940 al marzo 1945, partendo dalle basi di Kiel, in Germania, così come da Lorient e St. Nazaire, sulla costa occidentale della Francia, operò continui ed intensi combattimenti contro le navi alleate. Durante undici pattuglie di combattimento nell’Atlantico settentrionale sotto il comando di Lehmann-Willenbrock, l’U-96 affondò ventiquattro navi alleate, ottenendo infine per il suo comandante la Croce di cavaliere con foglie di quercia. Una di queste pattuglie è stata documentata dal corrispondente di guerra Lothar-Günther Buchheim, il materiale realizzato fu utilizzato in seguito proprio per la realizzazione del film U-Boot. Questa biografia di Heinrich Lehmann-Willenbrock e la storia dell’U-96 son state realizzate, sia utilizzando la documentazione degli archivi tedeschi, sia le memorie di alcuniu membri dell’equipaggio.

    Rilegato, 23 x 30 cm. pag. 80 illustrato con circa 230 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2017 da Schiffer

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    German U-Boat Ace Peter Cremer – The Patrols of U-333 in World War II

    39.00

    Questa è l’incredibile storia del leggendario comandante di U-boat, destinatario della Croce di cavaliere, Peter Cremer, asso dei sommergibili tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Cremer venne nominato comandante dell’U-333, un tipo VIIC con un equipaggio ben affiatato. Durante la sua prima pattuglia nel Nord Atlantico l’U-333 affondò tre navi; Purtroppo, la sua terza vittima era in realtà una nave da corsa tedesca. Cremer, per questo fatto, venne assolto davanti a una corte marziale. Durante il suo secondo pattugliamento, l’U-333 è venne speronato da una nave alleata prima di raggiungere le coste americane. Le sue azioni successive furono altrettanto incredibili. Nel mese di aprile 1945, a Cremer venne ordinato di assumere il comando di una unità di panzer: il Marine-Panzer-Vernichtungsbataillon, che è stato accreditato della distruzione ventiquattro carri armati!! Cremer finì la guerra come capo del battaglione di sicurezza dell’Ammiraglio Donitzs. Il volume è corredato da oltre 200 immagini e mappe.

    Rilegato, 23,5 x 30,5 cm. pag. 80 illustrato con circa 215 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Schiffer

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    German U-Boat Ace Rolf Mützelburg – The Patrols of U-203 in World War II

    39.00

    L’ufficiale di marina tedesco Rolf Mützelburg, fu una delle figure di spicco degli U-Boat tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver ottenuto, nelle sue iniziali quattro missioni, i primi successi contro i convogli del Nord Atlantico, riuscì ad individuare le sue nuove vittime direttamente lungo le coste del Canada. Mützelburg ricevette le più alte decorazioni del periodo ed è diventato uno dei principali assi di U-Boat. Inoltre, ha condiviso con Adalbert Schnee, Teddy Suhren, e Erich Topp, il raro privilegio di essere affettuosamente soprannominato dall’ammiraglio Dönitz come “The Four Aces.” La scoperta di un album di foto di un membro dell’equipaggio dell’U-203, integrato da immagini provenienti dagli archivi a Cuxhaven, ci permette di illustrare la storia sorprendente di questo personaggio con 240 fotografie e documenti. le undici missioni di combattimento dell’U-203 sono descritte con precisione grazie a numerose mappe e schizzi e la traduzione completa del suo giornale di bordo.

    Rilegato, 23 x 30 cm. pag. 96 con circa 240 foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Schiffer

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    German U-boat Aces Karl-Heinz Moehle, Reinhard Hardegen & Horst von Schroeter. The Incredible Patrols of U-123 in World War II

    39.00

    Luc Braeuer

    Questo volume della serie “U-Boot Aces” presenta i tre capitani della marina tedesca – Karl-Heinz Moehle, Reinhard Hardegen e Horst von Schroeter – che comandarono l’U-123, un U-Boot di tipo IXB. nel corso di 12 pattuglie e 720 giorni in mare, durante il periodo di combattimento di quattro anni durante la Seconda Guerra Mondiale, l’U-123 arrivò ad affondare ben 44 mercantile e navi da guerra alleate, classificandosi con il terzo sommergibile che attuò più affondamenti nel corso del conflitto. Moehle, il primo comandante dell’U-123, condusse con successo tre pattuglie nel Nord Atlantico e fu insignito della Croce di Ferro. Hardegen affondò la sua prima nave nelle acque degli Stati Uniti e alla fine ricevette la Croce di cavaliere con fronde di quercia. Schroeter, nominato comandante dell’U-123 nel giugno 1942, ricevette anche la Croce di Ferro dopo quattro pattuglie di combattimento. Vengono discusse in dettaglio tutte le 12 pattuglie da combattimento dell’U-123, così come la sua partecipazione al film di propaganda in tempo di guerra U-boats Westward! Le rara fotografie riportate nel volume, provengono dall’archivio tedesco degli U-boat di Cuxhaven, così come da ex membri dell’equipaggio.

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    German U-Boat Type VII

    15.00

    Questa monografia che è molto simile, anche nel formato, alla collana Squadron “In Action”, fornisce una breve storia degli U-Boats tipo VII della Kriegsmarine e delle sue varianti. Le illustrazioni e le foto sono tutte in bianco e nero, ma riescono a dare una chiara idea di come queste macchine fossero efficienti e mortali.

    Brossura, 28 x 21 cm. pag. 48 illustrato con 75 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1992 da Schiffer Publishing

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    German U-Boat type XXi

    15.00

    Il sottomarino tedesco U-boat Tipo XXI al momento del suo sviluppo, verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, era una macchina rivoluzionaria. Il libro ripercorre la storia, l’evoluzione e il breve utilizzo di questo insidioso mezzo sottomarino, attraverso fotografie e disegni in b/n. Due brevi considerazioni: se il mezzo si fosse reso disponibile solo un anno prima, avrebbe causato agli Aleati problemi tali da allungare la conclusione della guerra, e poi, come è possibile che i mezzi realizzati abbiano avuto un ruolo limitatissimo in quegli ultimi mesi di guerra?

    Brossura, cm. 21,5 x 28 cm. pag. illustrato con circa 62 foto b/n e alcuni disegni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel da Shiffer Publications

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    Gianfranco Gazzana Priaroggia

    24.00

    Con uno scritto immediato e narrativo l’opera traccia le vicende dei comandanti e dei sommergibili della Marina italiana negli anni 1940-43. Il volume è completato da diverse tavole e sa interessanti appendici fra cui una che presenta le Considerazioni della Commissione d’inchiesta speciale sulla fine del “Da Vinci”, e le Motivazioni delle decorazioni di Gazzana.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 204 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2011 da Sarasota

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    Gli affondatori – I mezzi d’assalto della Marina italiana nella II Guerra Mondiale. 1940-1945

    15.00

    Con una certa enfasi, non disgiunta da orgoglio, i mezzi d’assalto della Marina italiana sono stati definiti “le armi segrete” con le quali fu combattuta la guerra sul mare, nel 1940-43. Brilla innegabilmente di luce propria la guerra condotta dai mezzi d’assalto: subacquei, di superficie e con singoli operatori (Uomini “Gamma”). Chi scrive, ricorda l’interesse e insieme Io stupore dell’ammiraglio americano, comandante la Task Force Portaerei della Sesta Flotta, al racconto del parigrado italiano Longanesi-Cattani sulle imprese dei nostri mezzi d’assalto. Stupore comprensibile. Corazzate affondate da due uomini, a cavalcioni su una specie di siluro modificato! Allenati con severo impegno, motivati, entusiasti, gli uomini della Decima Flottiglia MAS (denominazione convenzionale) seppero rappresentare una seria minaccia per le squadre navali inglesi, alle due estremità del Mediterraneo. Elevatissimo il livello di professionalità, lo spirito di corpo e il cameratismo del personale, esteso ai sommergibili “avvicinatori”. Un patrimonio morale e spirituale che non venne mai meno; nemmeno quando si produsse la lacerazione, dopo la proclamazione dell’armistizio

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 130 illustrato con circa 60 foto b/n e 1 cartina

    Stampato nel 2018 da IBN

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    Gli assaltatori della Xª Flottiglia MAS

    20.00

    Pegolotti ha scritto questo libro sulla storia dei mezzi d’assalto italiani, con criteri del tutto nuovi. Partendo dal presupposto che in vicende come quelle dei “siluri umani”, l’elemento umano fu fondamentale, ha ricercato e a suo modo intervistato i protagonisti, almeno quelli che sono usciti vivi dalle temerarie imprese. I vari racconti (ogni parte infatti ha un suo sviluppo, un suo protagonista principale) vengono ad avere cosi dimensioni paricolari, con naturale vantaggio di tutto il libro, che acquista ad ogni pagina un interesse particolare. Si assiste così al forzamento dei principali porti del Mediterraneo: Malta, Suda, Alessandria, Gibilterra. Non manca la ricostruzione altrettanto interessante dei preparativi, delle esercitazioni e delle lunghe marce di avvicinamento agli obbiettivi.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 186 illustrato con circa 30 foto b/n e 11 cartine e disegni

    Stampato da Sarasota

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    Gli assi degli U-Boote

    20.00

    Uno studio sui principali comandanti di U-Boote tedeschi che, nel secondo conflitto mondiale, affondarono tra le 50.000 e le 100.000 tonnellate di naviglio nemico. Per ciascuno dei 95 comandanti è riportata una scheda con foto in bianco e nero e una sintetica ma esaustiva biografia. Alcuni capitoli sono dedicati alla battaglia dell’Atlantico e al Coastal Command della RAF, l’avversario più pericoloso dei battelli tedeschi. Infine, un interessante studio sulle varie classi degli U-Boote e gli stemmi a colori di quasi tutte le flottiglie.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 174 con 115 foto b/n e numerosi stemmi a colori

    Stampato nel 2008

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    Gli incrociatori italiani nella Seconda Guerra Mondiale

    16.00

    La Regia Marina italiana poteva contare, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, su un significativo apporto da parte degli incrociatori. All’indomani del trattato navale di Washington del 1922 si era infatti subito dotata di sette incrociatori da diecimila tonnellate per rinforzare la flotta. Anche dal punto di vista del design gli incrociatori italiani presentarono alcune significative specificità. Dal punto di vista bellico, il loro impiego nel Mediterraneo nel corso della guerra fu massiccio, e li vide coinvolti in tutti gli scontri maggiori, compresi quelli con unità della British Royal Navy. Illustrazioni appositamente commissionate arricchiscono il cospicuo corredo iconografico del libro, che consente un esame approfondito di queste unità e del loro ruolo nella lotta per ìl predominio nel Mediterraneo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 102 illustrato con foto b/n e alcune tavolr a colori

    Stampato nel 2019 da Goriziana

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