Torpedo Los. Les U-Boote dans la Bataille de l’Atlantique. Tome 1 1939-1941

Seconda Guerra Mondiale

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    Torpedo Los. Les U-Boote dans la Bataille de l’Atlantique. Tome 1 1939-1941

    55.00

    Xavier Tracol

    Dal 1939 al 1941 l’arma sottomarina tedesca si affermò come una delle minacce più pericolose per gli alleati, il loro sforzo bellico e il loro traffico marittimo. Composto da sommergibili moderni e ben progettati, con equipaggi altamente addestrati e motivati, l’U-Bootwaffe condurrà una guerra di stazza spietata nell’Atlantico. Alla fine del 1941, mentre tutto faceva pensare che gli Stati Uniti sarebbero entrati presto in guerra, gli inglesi cominciavano solo lentamente a rialzare la testa dopo aver subito perdite catastrofiche contro i “Lupi grigi” che l’ammiraglio Dönitz continuava a mandare in branco contro i loro convogli. Xavier Tracol, segretario di redazione della rivista LOS!, ripercorre questo folle confronto descrivendone i vari aspetti politico-economici, tecnologici, strategici e tattici. Offre così una panoramica della più lunga campagna navale della Seconda Guerra Mondiale, la battaglia dell’Atlantico. Questo lavoro si concentra sull’evoluzione dell’arma sottomarina tedesca tra il 1939 e il 1941, periodo durante il quale accumulò numerosi successi ma dove erano già evidenti le ragioni dei suoi futuri fallimenti. L’autore esordisce ripercorrendo la sua partecipazione alla Grande Guerra e poi la sua rinascita “clandestina” negli anni ’20 e ’30, non dimenticando di spiegare dettagliatamente, in specifiche schede, come venivano addestrati gli equipaggi, come erano equipaggiati, la vita a bordo, o quale ruolo ebbe la famosa macchina Enigma nella Battaglia dell’Atlantico. Un secondo volume analizzerà il periodo 1942-1945. Mappe, profili (U-Boot e aerei), foto d’epoca e schemi tecnici illustrano questo ricco testo, senza dimenticare la computer grafica 3D dei principali modelli di sommergibili in servizio nei primi tre anni del conflitto.

    Rilegato, 21,5 x 29 cm. pag. 224 riccamente illustrato con foto b/n e profili di mezzi a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2019 da Caraktere

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    TV Enrico Lesen D’Aston. Dal combattimento col smg Cappellini contro il Kabalo a Comandante Flottiglia CB del Mar Nero

    30.00

    Gianni Bianchi

    Allievo della Reale Accademina Navale nel 01/11/1933, consegue il grado di Primo Sottotenente di Vascello ed entra a far parte dell’equipaggio del sommergibile “Cappellini” che annovera un “certo” Salvatore Todaro come direttore di tiro. E’ lui in prima persona a dirigere il tiro del cannone di bordo che affonda il piroscafo belga “Kabalo” e quindi partecipa al leggendario episodio di salvataggio da cui è stato tratto l’odierno fil “Il Comandante”. Successivamente gli viebe assegnato il comando di una flottiglia di mini-sommergibili Caproni CB, in formazione a Salerno. Con l’assegnazione di questi mezzi d’assalto nel Mar Nero, nell’ambito dell’assedio di Sebastopoli, Lesen D’Aston vi si trasferisce con l’intera flottiglia di 6 unità. Questa operazione gli varrà l’assegnazione di una medaglia d’argento al valor militare. Con l’armistizio dell’8 settembre, Lesen D’Aston, passa alla marina della R.S.I., diventando aiutante di bandiera del sottosegretario Antonio Legnani.

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 106 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2023 da Sarasota

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    Type VII – Germany’s Most Successful U-Boats

    69.00

    Questo libro di grande formato, ottimamante prodotto, presenta un testo nitido sostenuto da bellissime illustrazioni, alcune anche a colori. Sono presenti anche dei disegni in 3D raprresentanti gli U-Boat VII della prima serie fino ad arrivare agli U-Booat del tipo VIIC. La qualità dei disegni è eccellente e realizzata specificamente per illustrare questo libro. Di conseguenza il presente lavoro è sicuramente consigliato a tutti gli appassionati di guerra sottomarina.

    Rilegato, 25 x 29,5 cm. pag 208 interamente illustrato

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2012 da Seaforth

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    U – Boat Type VII C. German U – Boats 1935-1945 DVD

    14.70

    Durante la Seconda Guerra Mondiale la Marina tedesca mise in linea un gran numero di U-Boat per far fronte alla minaccia navale alleata e interrompere i vitali rifornimenti che in particolar modo dagli Stati Uniti prendevano la via per l’Inghilterra. Durante il perido del conflitto, vennero realizzati ben 1.100 unità sottomarine. Di queste quasi 800 vennero distrutte dalle forze alleate, sia per attacco aereo o con l’utilizzo di varie tipologie di navi. Vennero costruiti sia grandi sommergibili oceanici, sia piccoli battelli per l’utilizzo in acque costire. Questo DVD analizza in paticolare gli U-Boat type VII C, sicuramente il tipo di sommergibile più utilizzato in assoluto nel corso del conflitto che causò pesantissimi danni in particolar modo alla flotta commerciale alleata.

    1 DVD, durata 55 minuit circa

    Film 1: U-Boat Type VII C

    Film 2: U-Boat Manoeuver 1938

    Prodotto nel 2013 da Pen & Sword

    Prodotto Nuovo

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    U 995: Das Boot von Laboe. Der Typ VIIC – Entwicklung und Technik. Der U-Boot-Krieg 1939-1945. Seltene Farbaufnahmen

    29.00

    Oltre 10 milioni di persone hanno già visitato il sommergibile U 995 nel museo di Laboe in Germania. Il pregevole lavoro di Eckard Wetzel ricostruisce la storia di questo sommergibile: costruito nel settembre 1943, operò durante la battaglia dell’Atlantico e nel mare del Nord; dopo il termine del conflitto, essendo sorprendentemente sopravvisuto, fu trasferito alla Marina norvegese dove operò fino al suo ritorno in Germania alla fine degli anni ’60 per diventare un museo e un memoriale in ricorso degli uomini caduti in servizio. Quella riportata, è la documentazione riccamente illustrata nel contesto della guerra degli U-boat contro le forze navali alleate. Questo libro offre anche una dettagliata biografia dei mezzi sottomarini tedeschi, originali foto a colori sott’acqua, molte illustrazioni e una mappa pieghevole del luogo in cui affondarono gli U-Boot tedeschi nel corso della guerra.

    Rilegato 21,5 x 27,5 pag. 175 completamente illustrato con foto a colori e in b/n

    Testo in lingua tedesca

    Stampato nel 2004 da Motorbuch Verlag

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    U-172 – Avec Carl Emmermann dans les Carîbes au Cap et a RIO

    36.00

    Quando l’U-172, comandato da Carl Emmermann, lascia il porto di Kiel il 22 aprile 1942, il secondo periodo di grandi operazioni dell’arma sottomarina tedesca termina con l’istituzione dei grandi convogli scortati da parte degli americani. Dall’inizio del conflitto, i mezzi per la guerra antisommergibile, messi in campo dagli Alleati, sono aumentati considerevolmente: sviluppo del radar di bordo, moltiplicazione delle scorte aeree, decodifica di messaggi radio dei sottomarini germanici. Di conseguenza, le condizioni di combattimento si sono gravemente deteriorate per i tedeschi. Tuttavia, in sole quattro pattuglie di combattimento, dal maggio 1942 al settembre 1943, l’U-172 di Carl Emmermann affonderà 26 navi e supererà quindi la cifra di 150.000 tonnellate di navi alleate distrutte. L’U-172 è al 15° posto tra gli U-Boote con il maggior numero di affondamenti, un record eccezionale in questo momento del conflitto. Ciò poté succedere perché questo sottomarino raggiungerà settori particolarmente distanti, in cui il successo è ancora possibile: i Caraibi per la prima missione; Cape Town, in Sudafrica, per la seconda, dove partecipò a un attacco a sorpresa in un’area in cui fino a quel momento nessun U-boat si era prima avventurato; il centro dell’Atlantico per la sua terza missione in cui due convogli sono inseguiti in gruppi fino alla costa africana; la costa del Brasile per la quarta, dalla quale sarà l’unico a tornare alla base, su 7 U-Boote impiegati…

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 192 riccamente illustrato

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2019 da Heimdal

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    U-552 The Red Devil Boat

    79.00

    Axel Urfbanke

    L’U-552 è stato uno dei leggendari U-Boot della Seconda Guerra Mondiale. Sotto la responsabilità del suo comandante Erich Topp, ha effettuato un totale di dieci pattugliamenti operativi, affondando 30 navi e danneggiandone tre in un periodo di 20 mesi. Nei giorni delle grandi battaglie dei convogli, quando la tecnologia di rilevamento degli Alleati non era stata ancora perfezionata, prima che i codici radio tedeschi fossero stati violati e i convogli non fossero pesantemente scortati, Topp fu uno dei comandanti di U-Boot di maggior successo. Nel giro di 16 mesi fu decorato con la Croce di Cavaliere, le Foglie di Quercia e le Spade. L’U-552, la barca con l’emblema del Red Devil, è stato probabilmente fotografato dai giornalisti di guerra, più qualsiasi altro U-Boot. Nonostante la sua brillante carriera bellica, fino ad ora non era mai stata redatta una storia completa dell’U-552. Questo volume, sopperisce a tale mancanza: le foto di tutte le pattuglie del sommergibile, una cronologia delle crociere di guerra che includomo anche il periodo successivo a Topp, danno vita a questo splendido volume sugli U-Boot. Alcuni disegni a colori e mappe, completano il libro.

    Rilegato, 28,5 x 24 cm. pag. 200 riccamente illustrato con 190 foto, 16 mappe e 7 disegni a colori

    Testo in lingua inglese/tedesco

    Stampato nel 2020 da Luftfahrtverlag-Start

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    U-Boat Attack Logs – A Complete Record of Warship Sinkings from Original Sources 1939-1945

    65.00

    Durante la Seconda Guerra Mondiale più di 250 navi da guerra alleate appartenenti ad una dozzina di nazioni diverse, furono affondate dai sottomarini tedeschi. Questo studio innovativo fornisce un’analisi dettagliata di ogni affondamento di cui sono state ritrovate le informazioni relative. Questi affondamenti di cui si conosce la vicenda in maniera adeguata, sono 110. per ogni nave presa in considerazione si fa riferimento al diario di guerra dell’unità sottomarina responsabile dell’affondamento. Questo è il primo volume in assoluto che utilizza sistematicamente i diari di bordo dei sommergibili tedeschi per ricostruire le vicende che portarono all’affondamento di navi alleate. Il libro offre una ricchezza di nuove informazioni, non solo per quanto riguarda le circostanze degli affondamenti, visti sia daparte alleata che tedesca, ma anche relativamente alle questione tecniche e psicologiche degli equipaggi degli U-Boats. Le voci includono i dettagli sulle navi interessate e gli uomini coinvolti, con una selezione di rare fotografie provenienti dagli archivi e dalle collezioni di tutto il mondo.

    Rilegato, 25,5 x 29 cm. pag. 480 con circa 300 foto d’epoca

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Seaforth Publishing

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    U-Boat Emblems in WWII 1939-1945

    45.00

    In questo libro l’autore, attraverso gli emblemi, mantiene vivo il ricordo e la memoria e la leggenda dell’operato degli U-Boat tedeschi e dei suoi equipaggi nella Seconda Guerra Mondialei. L’autore è stato in grado di raccogliere numerosi emblemi, stemmi e marchi in lunghi anni di duro e scrupoloso lavoro. L’imponente lavoro è dedicato alla memoria dei circa trentamila marinai tedeschi affondati con i loro sommergibili nel disperato tentativo di interrompere i rifornimenti navali tra gli Stati Uniti e l’Europa.

    Rilegato, 22 x 29 cm. pag 224 circa 1300 disegni

    Testo in lingua inglese

    Prodotto nel 1999 da Schiffer

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    U-Boat Manual

    36.00

    Questo volume ci permette di gettare uno sguardo nella progettazione, nella costruzione e nella gestione dell’arma più temuta della Seconda Guerra Mondiale: L’U-boat tedesco type VIIC. Questo sommergibile, durante i primi anni di guerra, fu un’autentica piaga per i convogli alleati che facevano la spola dal Nord-America all’Inghilterra per riforniere di armi, equipaggiamenti e materie prime indispensabili, le isole britanniche. In totale, a partire dal 1940 fino al 1945, furono varati 568 battelli, molti dei quali vennero infine affondati dalle sempre più sofisticate armi e tecniche antisommergibile degli Alleati. I territori di caccia furono essenzialmente, l’Atlantico settentrionale e meridionale, ma anche le zone costiere degli Stati Uniti e i Caraibi. Questo manuale della Heynes è stato realizzato, utilizzando l’unico mezzo superstite, l’U-995, che è tuttora in mostra presso il Naval Memorial tedesco vicino a Kiel, nel nord della Germania.

    Rilegato, 21,5 x 28 cm. pag. 160 riccamnete illustrato con disegni tecnici e foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Haynes

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    U-boats – History Development and Equipment 1914-1945 (Marina)

    75.00

    Il volume della Convay, ormai fuori commercio da molti anni, prende in esame e analizza dettagliatamente la storia dei sottomarini tedeschi a partire dalla Prima Guerra Mondiale fino ad ad arrivare all’epilogo del secondo conflitto mondiale che vide gli Alleati prevalere e ditruggere tutti gli U-Booat che erano sopravvissuti al conflitto. Le tabelle che il volume fornisce, raccontano il destino di ogni sottomarino, indicandone il numero, il cantiere e la data di costruzione, l’entrata in servizio, i capitani che li comandavano, le zona d’operazione e le cause dell’affondamento con le vittime relative. Il volume è molto ben illustrato con circa 160 fotografie d’epoca, più una trentina di disegni tecnici, cartine e organigrammi. Volume di riferimento altamente ricercato dai collezionisti. Stato perfetto.

    Rilegato, 25,5 x 26,5 cm. pag. 208 illustrato con circa 156 foto b/n e 33 tra profili e disegni tecnici

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2000 da Conway Press

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    U-Boats of the Second World War – Their Longest Voyages

    29.00

    Gli U-Boot oceanici, ognuno con dimensioni, tutto sommato, “umane” (erano lunghi quanto quattro grandi articolati attuali e portavano circa 60 membri di equipaggio), navigarono e operarono in tutti i mari, da quelli freddi dell’Artico e dell’Antartide, all’Atlantico, al Pacifico e, ovviamente nel mar Mediterraneo. Il volume, si concentra sulle modalità operative e su come vivevano i sommergibilisti, per lunghi mesi, all’interno dei loro battelli, sempre con il pericolo imminente di essere scoperti e attaccati dall’aviazione alleata e dalla navi di scorta dei convogli. L’Autore descrive anche alcune esperienze di sommergibilisti che sono sopravvissuti alla guerra. Viene fuori una straordinaria storia di coraggio, temerrietà e cameratismo che terrorizò per un paio d’anni i comandi Alleati. L’autore, Jak P. Mallmann Showell, è il figlio di un meccanico di U-boat che è scomparso due mesi prima che l’autore fosse nato.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 240 illustrato con circa 50 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2017 da Fonthill Media

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    U-Boot – Branco Di Lupi

    9.10

    Gli U-Boot erano i mezzi navali più micidiali e temuti della Germania nazionalsocialista, sottomarini che attaccavano in gruppo, in modo coordinato: era la tattica del branco di lupi”. Durante la Seconda Guerra Mondiale, affondarono migliaia di mercantili alleati, mettendo in ginocchio l’economia britannica e i trasporti navali sulle coste statunitensi. In questo filmato di History Channel, testimonianze di storici, veterani tedeschi e americani consentono di comprendere le strategie, le tattiche e le armi impiegate su entrambi i fronti della battaglia dell’Atlantico. Si ricostruisce, anche grazie alle parole di testimoni oculari, l’incredibile siluramento del SS Gulfamerica lungo le coste americane della Florida all’inizio del 1942.

    Dvd, durata 46 minuti, lingua italiano

    Prodotto nel 2015 da Cinehollywood

    Prodotto Nuovo

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    U-Boot – Storie di uomini e di sommergibili nella Seconda Guerra Mondiale

    11.00

    Dal 1940 al 1943 le acque dell’Atlantico furono il teatro di una delle battaglie più lunghe e sanguinose della Seconda Guerra Mondiale, che vide scontrarsi gli U-boote tedeschi con la flotta e l’aviazione alleate. L’obiettivo dell’ammiraglio Karl Donitz, esperto comandante della Unterseewaffe, era ambizioso: distruggere con i suoi sommergibili la flotta mercantile anglo-americana e bloccare il traffico navale tra il Nordamerica e l’Europa in modo da privare di rifornimenti l’Inghilterra e costringerla alla resa. Un disegno che, nelle sue aspettative, avrebbe potuto volgere l’esito del conflitto a favore delle potenze dell’Asse. Donitz si illuse che la dedizione, lo spirito di sacrificio e la disciplina dei suoi marinai potessero ribaltare il consolidato dominio anglo-americano sugli oceani. Un errore di valutazione che, dopo i primi tempi favorevoli, si rivelò in tutta la sua portata: otto sommergibilisti tedeschi su dieci vennero affondati nel corso del conflitto e un’unità su tre venne affondata durante la sua prima missione. Sergio Valzania, oltre a ricostruire gli aspetti tecnici e militari della grande Battaglia dell’Atlantico, ci racconta le storie degli uomini, spesso giovanissimi che combatterono a bordo degli U-boote, descrivendone le terribili condizioni di vita.

    Brossura, 13,5 x 20 cm. pag. 262 + 8 pagine fuori testo con 19 foto b/n

    Stampato nel 2001 da Mondadori

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    U-Boot tedeschi nel Mediterraneo ( aprile 1942 – Settembre 1944 ) Parte

    35.00

    Francesco Mattesini

    Il primo volume di questa collana ha riguardato l’attività dei sommergibili tedeschi nel Mediterraneo, che Hitler trasferì in numero consistente dal fronte dell’Atlantico per dare un aiuto alla Marina italiana, la quale, di fronte agli attacchi della Marina britannica e pur disponendo di un complesso rilevante di navi da guerra, a causa di una strategia del tutto errata, si trovava in uno stato di piena crisi nei confronti del nemico. Questo determinante aiuto, a cui si aggiunse quello altrettanto determinante della Luftwaffe, proseguì, soprattutto dal punto di vista offensivo, fino all’armistizio dell’Italia, l’8 settembre 1943, per poi continuare, come viene narrato in questo secondo volume, con rilevanti successi, fino al settembre del 1944, quando gli ultimi U-Boot della 29ª Flottiglia furono distrutti dagli attacchi dell’aviazione anglo-americana nelle basi di Tolone e di Salamina.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 318 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2022 da Soldiershop

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    U-Boot tedeschi nel Mediterraneo (settembre 1941 – aprile 1942)

    29.00

    Francesco Mattesini

    Nell’estate 1941 la situazione sulle rotte tra l’Italia e la Libia era divenuta drammatica per gli attacchi degli aerei e dei sommergibili britannici. Poiché gli italiani non riuscivano a fermare il salasso di affondamento delle loro navi con i rifornimenti, situazione che con l’intervento di navi di superficie dislocate a Malta divenne drammatica, Berlino decise di correre in aiuto dell’Alleato mediterraneo con i suoi sommergibili che, nel periodo ottobre 1941-gennaio 1942, ristabilirono la situazione strategica.

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    U-Boot Typ II -VII-IX – Photo +color

    40.00

    Monografia dell’editore polacco Trojca, dedicato ai sommergibili tedeschi tipo II, VII e IX. Il volume è interramente illustrato con fotografie in b/n (due per pagina) con didascalie essenziali in polacco e inglese. Una doppia pagina centrale riporta sei disegni a colori in scala di altrettanti sommergibili. Testo ormai esaurito da tempo.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag 62 illustrato con 130 foto b/n e 6 profili a colori

    Testo in lingua inglese/polocca

    Stampato nel 2004 da Trojca

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    U-Boot Typ VII. Toutes les versions du U-Boot le plus redoute’ de l’Atlantique

    39.00

    Xavier Tracol

    Il sommergibile d’attacco Tipo VII è sicuramente il sommergibile più famoso della Seconda Guerra Mondiale. Costruito in centinaia di esemplari, comandato da capitani coraggiosi con all’attivo clamorosi successi, il Typ VII si è guadagnato il soprannome di “cavallo di battaglia della U-Bootwaffe” nell’Atlantico durante il secondo conflitto mondiale.

    Brossura, 18,5 x 25,5 cm. pag. 104 con foto b/n, schemi tecnici e costruttivi, spaccati e tavole a colori, tabelle e numerosi disegni 3D

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2019 da Caraktere

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    U-Boote Crews

    45.00

    Questo volume si occupa per la prima volta specificatamente degli equipaggi dei sottomarini tedeschi. Accompagnato da moltissime, inedite, fotografie appartenenti a collezioni private, da disegni a colori delle uniformi, insegne e da spaccati dei mezzi, questo studio offre una visione diversa di questi uomini. Presenta i differenti livelli di addestramento, le diverse specializzazioni, la sempre maggiore qualità di allenamento, il grande spirito di corpo, le difficoltà di una vita a bordo in uno spazio chiuso e ristretto e i ruoli di ognuno. Mostra i particolari rapporti tra i comandanti e i loro uomini, uniti dalla stessa comunità di destino ognuno nelle mani degli altri, ma i più liberi in seno al Terzo Reich.

    Rilegato 22,5 x 30,5 cm. pag. 128 interamente illustrate con foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese, disponibile su richiesta anche in francese

    Stampato nel 2007 da Histoire & Collections

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    U-boote En Mediterranee Vol. 1 Septembre 1941-Mai 1943. A la Rescousse de L’afrikakorps

    59.00

    Luc Braeuer

    La storia dei 62 sottomarini che combatterono nel Mediterraneo tra il settembre 1941 e il settembre 1944. Volume 1: settembre 1941 – maggio 1943. I primi battelli entrarono nel Mediterraneo per fornire protezione ai convogli italo-tedeschi che trasportavano rifornimenti all’Afrika Korps e alle armate italiane in Africa Settentrionale. Questi convogli erano attaccati di continuo dalle forze sottomarine e di superficie britanniche che facevano base a Malta. Nel novembre 1941 i lupi grigi affondarono una corazzata e una portaerei, vennero assegnate le prime Croci di Cavaliere “mediterranee” … Da dicembre gli arsenali italiani di La Spezia e Pola accolgono alcuni dei 20 sottomarini della nuova 29a U-Flotilla. Vengono creati anche luoghi di sosta per i loro equipaggi, che durante i loro scali scoprono Roma, Venezia o Pisa … Durante i primi dieci mesi del 1942, in seguito alla distruzione di numerose navi della Royal Navy e gli attacchi ai convogli alleati che rifornivano l’isola di Malta, l’equilibrio di potere nel Mediterraneo fu invertito a favore dell’Asse. Ma nel novembre 1942, gli U-Boot non riuscirono a fermare l’armata alleata che sbarcò in Nord Africa. Questa operazione segna il punto di svolta della Battaglia per il Mediterraneo. L’installazione a La Spezia, nei pressi degli ormeggi, di ulteriori mitragliatrici antiaeree italiane non fu sufficiente per combattere efficacemente la sempre più onnipresente aviazione alleata. Nel maggio 1943, Tolone divenne la base principale per gli U-Boote tedeschi che stavano vivendo il loro “mese buio”, mentre l’Afrikakorps capitolava in Africa.

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    U-boote En Mediterranee Vol. 2. Juin 1943 – septembre 1944 face aux debarquements alliés en Italie et en Provence

    59.00

    Luc Braeuer

    La storia dei 62 sottomarini che combatterono nel Mediterraneo tra il settembre 1941 e il settembre 1944. Con gli Alleati che presero il controllo di tutto il Nord Africa nel maggio 1943, la missione degli U-Boot nel Mediterraneo cambiò radicalmente. Da quel momento proteggere la “Fortezza Europa” da futuri sbarchi alleati. Cinque sommergibili operarono contro lo sbarco alleato in Sicilia nel luglio 1943, che però non fu fermato. Negli arsenali di Tolone e Pola, i sottomarini ricevono una nuova doppia piattaforma nella parte posteriore del chiosco per aumentare le loro armi antiaeree, contando ben 8 cannoni da 20 mm. Nel settembre 1943, sei comandanti esperti partirono per cercare di fermare lo sbarco alleato a Salerno, si registrarono alcuni successi. L’uso di siluri acustici, a partire da novembre, consente anche loro di affondare più navi da guerra nemiche. A dicembre, la costruzione di una base sottomarina a Marsiglia viene interrotta da un massiccio bombardamento … All’inizio del 1944, i sottomarini del Big Blue combattono contro le navi che riforniscono la testa di ponte alleata di Anzio, e, viene assegnata una 17 ° Croce di Cavaliere “mediterranea”. Il 16 maggio 1944, un 62° U-Boat attraversa ancora lo Stretto di Gibilterra, sarà l’ultimo rinforzo … I sommergibili, scoperti nel porto di Tolone in attesa di un rifornimento, vengono gradualmente messi fuori servizio dai bombardamenti americani … Uno solo di questi è operativo quando gli Alleati sbarcano in Provenza il 15 agosto. Tre sottomarini, equipaggiati con i nuovi snorkel e rifugiati nel Mediterraneo orientale, sopravvivono ancora fino al settembre 1944.

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    U-Boote nel Mittelmeer 1941 – 1944 – La 29 ª Flottiglia a La Spezia

    26.00

    Il comandante degli U-Boot Donitz, aveva più volte riobadito la sua opposizione all’invio dei battelli nel Mittlemeer (Mar Mediterraneo), sostenendo la preminenza strategica dell’interdizione al traffico mercantile in Atlantico. Dopo la sconfitta della Regia Marina a Matapan e lo scarso rendimento dei sommergibili italiani, Il comando operatrivo della Kriegsmarine (Seekriegsleitung – SKL), inizio a rivedere le sue scelte anche in considerazione di un appoggio alle truppe dell’Afrika Korps. Dal 21 settembre 1941, gradualmente, iniziarono ad operare nel Mediterraneo fino a 62 battelli (Gruppi “Goben” e “Arnauld”). I primi importanti affondamenti furono l’Ark Royal e la Barham. Nel corso della battaglia del Mediteraneo, gli U-Boot affondarono 40 navi da guerra di vario tipo per 168.000 tonellate e 117 navi mercantili per oltre 460.000 tonellate. la Spezia fu per tutto il periodo considerato, la principale base italiana della 29° Flottiglia. Questo libro, essenzialmente fotografico, vuole essere un omaggio e un ricordo agli equipaggi tedeschi degli U-Boot, gran parte dei quali riposano nel nostro Mare.

    Brossura 22,5 x 22 cm. pagg. 188 completamente illustrato con circa 157 foto b/n, 10 foto a colori e 4 tavole a colori

    Stampato nel 2013 da Sarasota

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    U-Boote. La leyenda de los “Lobos Grises

    15.00

    Questa pubblicazione, facente parte di una serie di monografie illustrate dedicate alla Seconda Guerra mondiale con una attenzione particolare ai mezzi e agli armamenti, si occupa dei leggendari U-Boote tedeschi. Ogni volume alterna fotografie originali in bianco e nero a fotografie attuali a colori dei mezzi e delle insegne, a tavole a colori con profili e disegni. I volumi sono sicuramente interessanti per modellisti e collezionisti.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 64 interamente illustrate con foto b/n + 16 pagine di foto e tavole a colori

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2009 da Galland Books

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    Ubootwaffe 1935-1945 U1 – U 24

    45.00

    Primo volume di una serie, dell’editore polacco Modelhobby (Trojca), che prende in esame i sommergibili tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, dal primo battello entrato in servizio, fino agli ultimi esamplari degli innovativi modelli avanzati, immessi in servizio negli ultimi mesi di guerra. I volumi sono quasi interamente fotogragici. Il testo è rappresentato da brevi, ma esaustive, didascalie e, da schede informative che descrivono la storia e la vita operativa di ciascun batello (anno di varo, dislocamento, armamento, comandanti e affondamenti). Oltre le immagini d’epoca in b/n, alcune assolutamente inedite, il volume propone circa 40 pagine di tavole a colori che mostrano i sommergibili nella loro interezza e nei particolari (torrete, armamento, emblemi ecc.). Sono presenti anche un paio di foto a colori. Volume indicato sia per i modellisti, sia per gli studiosi di guerra sottomarina tedesca della II G.M.

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 136 completamente illustrato con foto b/n e profili a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Troika

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    Ultima missione in mar Rosso – L’odissea dei naufraghi della lancia IA 463

    15.00

    31 marzo 1941. L’impero italiano in Africa orientale vive le sue ultime ore. Le truppe inglesi sono all’Asmara, per le poche navi in rada a Massaua è l’ora della verità. La 3ª squadriglia cacciatorpediniere – composta dal Manin, dal Sauro e dal Battisti – fa rotta per Porto Sudan, contro il nemico. Il 3 aprile, dopo tre ore di attacchi aerei, il Manin affonda e i sopravvissuti trovano scampo su una motolancia e su una lancia a vela. Quelli sulla motolancia saranno subito catturati mentre gli altri, 43 uomini, a bordo della lancia IA 463, saranno protagonisti di un’impresa epica e disperata sotto il comando di un giovanissimo sottotenente di vascello, Fabio Gnetti. Recuperati dagli inglesi, i naufraghi vengono internati per due anni in un campo di prigionia a Wasta dove, grazie alla loro disciplina, riusciranno a mantenere intatta la loro dignità di uomini e di militari.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 158 con inserto di 8 pagine con foto a colori

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    Un capitano coraggioso

    22.00

    Lo scopo di questa pubblicazione è quello di far uscire dall’oblio, voluto, il ricordo del C.F. Mario Giorgini, coraggioso comandante della I Flottiglia MAS, uno dei reparti più gloriosi della Regia Marina Italiana, che vanta un primato unico: ha affondato o danneggiato trentadue navi senza alcuna vittima nemica. Il massese C.F. Mario Giorgini ha avuto ai suoi ordini uomini leggendari come Teseo Tesei, Gino Birindelli, Luigi Durand De la Penne. Il suo contributo è stato determinante al passaggio della I Flottiglia, da reparto sperimentale ad unità operativa, completando l’addestramento degli operatori e lo sviluppo dell’SLC. Il libro è completato da diverse relazioni, molte fotografie originali, disegni e dalla riproduzione di diversi documenti.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 132 con molte diverse foto b/n

    Stampato nel 2012 da Sarasota

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    Una guerra navale fallimentare. Le operazioni della Regia Marina Italiana nel Mediterraneo nel periodo 10 giugno 1940 – 31 dicembre 1941

    29.00

    Francesco Mattesini

    Il libro è stato realizzato da Francesco Mattesini, sulla base delle introduzioni della sua collana Direttive tecnico operative di Superaereo, consistente in due volumi, ciascuno di due tomi, prodotti per conto dell’Ufficio Storico della Marina Militare, che coprono il periodo 1939-1941, con una esposizione di documenti scelti, in cui vi sono inseriti gli argomenti essenziali e importanti, per l’interesse degli storici e degli studiosi, senza menomarne troppo il contenuto; e ciò allo scopo di dare la visione di un quadro d’insieme molto dettagliato. Oltre ad essere stati selezionati dal copioso carteggio di Supermarina, il Comando Operativo dello Stato Maggiore della Regia Marina, custodito nell’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare, i documenti sono stati integrati con elementi di grande rilevanza elaborati dai Comandi delle altre Forze Armate e dal Comando Supremo, reperiti dall’autore negli archivi degli Uffici Storici degli Stati Maggiori dell’Aeronautica e dell’Esercito, e che riportano gran parte degli scambi di corrispondenza tra tali Enti militari italiani e con l’alleato germanico che poi servirono per compilare i promemoria, gli studi operativi, e le più importanti direttive di carattere navale o strettamente legate alla guerra aero-navale. Sulla base di questi documenti l’Autore ha sviluppato gran parte dell’attività strategica e operativa navale guidata da Supermarina, espressa di propria iniziativa e su direttive del Comando Supremo, a cui per delega del Duce, Capo del Governo e Ministro della Guerra, spettava la direzione delle operazioni delle Forze Armate italiane. L’esposizione trattata è riferita, in particolare, alle operazioni che si ebbero, nel periodo 10 giugno 1940 – 31 dicembre 1941, nel Mediterraneo orientale, e quindi, come il lettore constaterà, soprattutto alla politica strategico-militare che si svolse in questo bacino del “Mare nostrum”, e che riguardò l’attività dei cacciatorpediniere e dei sommergibili italiani, impiegati nel contrasto alle missioni offensive della Marina britannica

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    Uniformes Thematique n. 5 – Les Sous-Mariniers de la Kriegsmarine

    17.50

    Nuova collana in lingua francese, con la classica formula Hors-Serie, dell’editore RegiArm, derivata dalla rivista “Uniformes” che ha il corrispettivo in lingua italiana nella rivista “Uniformi”. Questi volumi tematici, sono costituiti da circa 95 pagine molto ben illustrate con immagini d’epoca in b/n e fotografie a colori che propongono uniformi, equipaggiamenti, armi, bandiere, distintivi e altra oggettistica varia, in base all’argomento trattato. Le monografie sono particolarmente indicate per i collezionisti di militaria. Questo lavoro, in particolare, è dedicato alle uniformi, alle insegne e agli equipaggiamenti dei marinai tedeschi della Kriegsmarine che costituivano il personale imbarcato degli U-Boote.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 98 completamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2018 da Regi Arm

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    Unità veloci costiere italiane – Motosiluranti Motocannoniere V.a.s. Motomissilistiche e Aliscafi Lanciamissili

    60.00

    Con questo volume si completa la riedizione dell’opera “I Mas e le Motosiluranti italiane (1906-1969)”, la cui prima parte, nella quale erano stati trattati i M.A.S. e i mezzi d’assalto, era stata già ripubblicata in precedenza ampiamente rivista e aggiornata. Anche in questo caso il testo è stato profondamente revisionato, pur mantenendo quasi inalterata l’analisi storica e tecnica, si è invece provveduto a completare il lavoro, analizzando i più recenti progressi dei tipi di unità trattati e le ultime realizzazioni nazionali nel campo delle unità veloci costiere. Inoltre è presente una nuova impostazione grafica, numerose nuove fotografie e un’ampia iconografia tecnica comprendente anche tavole fuori testo a colori in scala 1.200. Nel periodo bellico e in quello immediatamente successivo, le unità veloci costiere italiane subirono una netta divisione nella loro linea di sviluppo, determitata dalle esigenze operative che l’andamento della guerra faceva emergere sempre più chiaramente. Da una parte continuò lo sviluppom dei M.A.S., unità peculiari della Marina Italiana che rispondevano al concetto operativo del rapido colpo di mano condotto da mezzi velocissimi di ridotto dislocamento, dall’altra si originarono le motosiluranti e le motocannoniere, concepite inizialmente da mezzi di origine tedesca, che dovevano sfruttare le loro maggiori dimensioni e il loro superiore armamento per avere una maggiore flessibilità d’impiego e che nel dopoguerra conobbero un’ulteriore sviluppo da parte della cantierisstica nazionale con l’adozione dell’arma missilistica.

    Rilegato, 25 x 29 cm. pag. 386 illustrato con circa 257 foto b/n, 109 profili b/n e 10 profili in pagina ripiegata scala 1:100

    Stampato nel 1998 da Ufficio Storico della Marina Militare

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    USS Iowa (BB-61) – The Story of “The Big Stick” from 1940 to the Present

    27.00

    Nuova collana dell’editore americano “Schiffer Publishing”, è dedicata alle navi più famose che sono entrate in servizio nella marina americana nei diversi periodi storici. Ogni volume è costituito da circa 112 pagine, abbondantemente illustrate con più di 180 immagini in b/n e a colori che ripropongono, le immagini storiche di portaerei, corazzate, incrociatori, cacciatorpediniere e altro naviglio minore e ausiliario che è entrato in ruolo operativo in seno all’U.S. Navy. Questo volume, in particolare, analizza specificatamente alla corazzata USS Iowa (BB-61), dalla sua entrata in servizio, fino alla dismissione alla fine del secolo scorso.

    Rilegato, pag. 128 illustrato con circa 277 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2017 da Schiffer

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    USS Yorktown (CV-5) – From Design and Construction to the Battles of Coral Sea and Midway

    27.00

    Nuova collana dell’editore americano “Schiffer Publishing”, è dedicata alle navi più famose che sono entrate in servizio nella marina americana nei diversi periodi storici. Ogni volume è costituito da circa 112 pagine, abbondantemente illustrate con più di 180 immagini in b/n e a colori che ripropongono, le immagini storiche di portaerei, corazzate, incrociatori, cacciatorpediniere e altro naviglio minore e ausiliario che è entrato in ruolo operativo in seno all’U.S. Navy. Questo volume, in particolare, analizza specificatamente la portaerei USS Yorktown (CV-5) dalla sua impostazione fino alla battaglia di MIdway, dove fu affondata dagli aerei giapponesi il 5 giugno 1942.

    Rilegato, 23 x 23 cm. pag. 112 illustrato con circa 180 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2017 da Schiffer

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    Vi mando a morire… Emilio Barberi

    20.00

    Il volume ripercorre la storia di Emilio Barbieri, classe 1917 di Forte dei marmi. nel 1939, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, venuto a conoscenza della richiesta di volontari per rischiosi impieghi in ambito navale, non ha dubbi, inoltra la sua domanda perchè non vuole essere un semplice marinaio, ma vuole essere presente in prima fila, dove c’è l’azione vera. Viene aggregato alla I Flottiglia Mas, reparto dove presteranno servizio altri nomi famosi: Capriotti, Rossi, Massarini, Battista, Beccati, cabrini, Tedeschi, De Vito, Zaniboni, Pedrini, Follieri, Montanari, tutti al comando del T.V. Luigi Faggioni.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 96 con 28 foto b/n

    Stampato nel 2013 da Sarasota

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    Vita di Marinaio

    29.00

    Gino Birindelli

    Ristampa del libro dal titolo “Vita di Marinaio”, scritto dall’Amm. Gino Birindelli. Come noto, l’Amm. Birindelli è  stata una figura di spicco nella storia della nostra Marina. Ufficiale dal carattere leale e battagliero, fu uno dei protagonisti della Seconda Guerra Mondiale, conquistando la MOVM quando animato da incrollabile decisione,  penetrava nella mutissima base inglese di Gibilterra a bordo del suo “maiale”. Il suo è un libro denso di memorie di vita militare, ma anche di considerazioni di tipo umano sulla guerra e sull’etica militare. L’introduzione del libro è inoltre curata dall’Amm. Luigi Binelli Mantelli.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 182

    Stampato nel 2021 da Associazione Culturale Amici di Bocca del Serchio

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    Walter-U-Boote, Typ XXI & Typ XXIII: Toutes les versions des U-Boote les plus modernes de la Seconde Guerre mondiale

    36.00

    Xavier Tracol

    L’autore  del volumeesordisce passando in rassegna i vari sommergibili dotati della famosa turbina “Walter” prima di studiare i due modelli più emblematici della fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Elektroboote Typ XXI e Typ XXIII. Vengono presentate in dettaglio le versioni effettivamente prodotte ma anche tutti i progetti rivali, tra il 1943 e il 1945 (Typ XXIB, C, D, E, T, V, Typ XXII, XIII, ecc.). Una quarta parte tratta dei molti altri progetti incompiuti previsti per sostituire l’Elektroboote (Typ XXX, XXXI, ecc.). Infine, un ultimo capitolo esamina dettagliatamente gli armamenti previsti o effettivamente entrati in servizio. In questo nuovo libro scritto da Xavier Tracol, tutti questi U-Boote sono oggetto di una presentazione chiara e concisa, spiegando perché e come sono stati progettati e con quali dotazioni. Il tutto è corredato da precise schede tecniche, planimetrie, foto d’epoca e/o viste 3D accuratamente selezionate per aumentare la comprensione dell’argomento.

    Brossura, 18,5 x 25,5 cm. pag. 104 riccamente illustrato con numerose foto e disegni tecnici b/n e profili di mezzi a colori

    Stampato nel 2020 da Caraktere

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    War badges of the Kriegsmarine

    85.00

    Bella opera illustrata dedicata ai distintivi da guerra della Kriegsmarine, la Marina Militare tedesca. Interamente illustrato con attuali immagini a colori e moltissime fotografie originali in bianco e nero, presenta con grande dettaglio di particolari, dai marchi ai fermagli, i distintivi e alcune insegne in metallo della marina, insieme a molti documenti personali. I vari capitoli descrivono l’evolversi del disegno e le differenti fabbricazioni. Il volume è completato da un capitolo dedicato ad una miscellanea di distintivi e onorificenze diverse e da un comodo glossario.

    Cartonato 22 x 28,5 cm. pag. 380 interamente illustrate a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2010 da Bender

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    Werner Henke – Le Commandant Rebelle A Bord De l’U-515

    35.00

    Unendo due speciali della rivista “Sub-marine”, questo libro delinea la storia turbolenta di Werner Henke, ufficiale ribelle e del suo U-Boote U-515. Proprio il suo carattere turbolento, lo escluse inizialmente dal corpo ufficiali della Kriegsmarine. Imbarcato sul sommergibile U-124 come secondo ufficiale, venne decorato con la croce di ferro di 1a classe per aver partecipato all’affondamento di 6 piroscafi alleati. In seguito a questo episodio, gli fu assegnato il comando dell’U-515, sommergibile del tipo IXC nel febbraio 1942. Con un equipaggio efficiente, ottenne risultati impressionanti dalla sua prima pattuglia nei Caraibi. Ma il suo sottomarino, che entrò in combattimento alla fine dell’estate del 1942, sfuggì a 5 attacchi alleati. Non esitando ad affrontare da solo un convoglio di navi da guerra britanniche nel novembre 1942, fu uno dei pochi U-Boote a raggiungere il successo durante lo sbarco degli Alleati in Nord Africa; l’U-515 sopravisse a oltre 200 granate antisommergibile. Il comandante Henke riceve la croce del cavaliere. Durante la sua terza pattuglia nella primavera del 1943, mentre il successo dei sottomarini tedeschi declinava, l’U-515 salpò per Freetown e attraversò il percorso di un convoglio in cui seminò il panico: affondò 7 navi con il loro carico, un’operazione disastrosa per gli alleati. nel frattempo sfuggì ad altri 6 attacchi alleati. Dopo essere tornato a Lorient, ottenne le foglie di quercia. Dopo un periodo di riposo in Germania, dove ebbe “contrasti” con personaggi del Partito, torno in mare per la sua quinta crociera, in cui distrusse altri 4 piroscafi alleati, sfuggendo alla caccia dei cacciatorpediniere inglesi. La sua 6 missione, non ebbe fortuna, inseguito da numerose navi alleate, scelse il suo destino… da ribelle, come sempre.

    Rilegato, 21 x 30,5 cm. pag. 160 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2020 da Heimdal

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    Wilhelm Gustloff – Il più grave disastro navale della storia: circa 9.000 morti

    24.00

    Delle tante operazioni militri effettuate durante la Seconda Guerra Mondiale, quella denominata “Hannibal” viene raramente citata dagli storici militari. Eppure fu un’operazione di dimensioni bibbiche che permise a quasi due milioni di tedeschi, perlopiù civili in fuga dai territori orientali del Reich invasi dai sovietici, di trovare la salvezza mediante una grandiosa operazione di esodo navale. Tra le navi tedesche che andarono perdute in questo tragico contesto, vi era la Willhelm Gustloff un grande transatlantico che trasportava in quel frangente circa 10.000 persone. Questo lavoro e il primo in lingua italiana che prende in esame questo tragico affondamento per cause belliche, un episodio che se fosse capitato in ambito alleato, avrebbe sollevato sicuramente ben altre polemiche…

    Brossura, 16 x 23,5 cm. pag. 149 con circa 26 foto b/n

    Stampato nel 2015 da Sarasota

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