Storia militare Dossier n. 74 luglio 2024. Operazione Overlord parte 2ª

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    Storia militare Dossier n. 74 luglio 2024. Operazione Overlord parte 2ª

    15.00

    Luigi Carretta – Anthony Vitali Hirst

    Collana di monografie dell’editore “Storia Militare” che prendono in esame tematiche terrestri, navali ed aeree, che hanno avuto come protagonista l’Italia, essenzialmente durante la Seconda Guerra Mondiale. Le monografie sono caratterizzate da circa 125 pagine e da un’abbondante iconografia costituita in media da circa 200 fotografie in b/n e da 7/8 pagine di tavole a colori e alcune tabelle riepilogative. La presente monografia ( seconda parte ) è dedicata specificatamente allo sbarco in Normandia

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    Storia militare Dossier n. 75 settembre 2024.Le Autoblinde Tedesche. Dalle Origini al 1945

    15.00

    Daniele Guglielmi – Mario Pieri

    Collana di monografie dell’editore “Storia Militare” che prendono in esame tematiche terrestri, navali ed aeree, che hanno avuto come protagonista l’Italia, essenzialmente durante la Seconda Guerra Mondiale. Le monografie sono caratterizzate da circa 125 pagine e da un’abbondante iconografia costituita in media da circa 200 fotografie in b/n e da 7/8 pagine di tavole a colori e alcune tabelle riepilogative. La presente monografia  è dedicata specificatamentealle autoblinde tedesche

     

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    Storia Militare Dossier n. 76. La 15th Air Force dell’Usaaf (1943-1945)

    15.00

    Fabio Galbiati

    Collana di monografie dell’editore “Storia Militare” che prendono in esame tematiche terrestri, navali ed aeree, che hanno avuto come protagonista l’Italia, essenzialmente durante la Seconda Guerra Mondiale. Le monografie sono caratterizzate da circa 125 pagine e da un’abbondante iconografia costituita in media da circa 200 fotografie in b/n e da 7/8 pagine di tavole a colori e alcune tabelle riepilogative. La presente monografia è dedicata specificatamente alla 15th Air Force dell’USAA, dal 1943 al 1945.

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    Storia Militare Dossier n. 77- Le Portaerei della US Navy 1945-2005

    15.00

    Michele Cosentino

    Collana di monografie dell’editore “Storia Militare” che prendono in esame tematiche terrestri, navali ed aeree, che hanno avuto come protagonista l’Italia, essenzialmente durante la Seconda Guerra Mondiale. Le monografie sono caratterizzate da circa 125 pagine e da un’abbondante iconografia costituita in media da circa 200 fotografie in b/n e da 7/8 pagine di tavole a colori e alcune tabelle riepilogative. La presente monografia è dedicata specificatamente alle portaerei americane dal 1945 al 2005

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    Storie e leggende del Nord

    28.00

    Gianna Chiesa Isnardi

    Le saghe scandinave, che tramandano la memoria di sovrani ed eroi dell’Antico Nord, sono costituite da un sottile intreccio di storia e leggenda. Tra le due componenti prevale la seconda, che arricchisce i racconti di avventure straordinarie, di credenze religiose o superstiziose, di incontri fra i protagonisti ed esseri soprannaturali o figure tratte dal mito, come elfi, giganti, orchi, Valchirie, uccelli parlanti o rocce che predicono il futuro. Tutto ciò non è però disgiunto da attendibili riferimenti storici che offrono materiale a chi voglia ricostruire, magari con l’aiuto dei dati offerti dai reperti archeologici, un quadro, il più veritiero possibile, della vita dell’antica Scandinavia. Questo volume, curato da Gianna Chiesa Isnardi, filologa e scandinavista, raccoglie due saghe particolarmente significative. La prima è la Saga degli Ynglingar, parte iniziale delle saghe dei re norvegesi redatte dall’islandese Snorri Sturluson (1178-1241), che raccolse e trascrisse molte leggende e notizie riguardanti le origini e la tradizione delle popolazioni del Nord. La Saga di Hálfr e dei Hálfsrekkar, anonima, è invece un racconto di carattere tipicamente leggendario. Allo storico essa non offre che alcuni nomi di personaggi realmente vissuti e buona probabilità che il nocciolo della vicenda narrata sia realmente accaduto.

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    Sturmartillerie de la Waffen-SS Tome IV. Hohenstaufen. Frundsberg

    39.00

    Pierre Tiquet

    In questo quarto e penultimo volume della serie sulle Sturmgeschütze delle Waffen-SS, Pierre Tiquet prende in esame due famose divisioni corazzate, un tempo raggruppate all’interno della II. SS-Panzer-Korps: la 9. e 10. SS-Panzer-Divisionen, denominate rispettivamente “Hohenstaufen” e “Frundsberg”. È anche l’occasione per l’autore di evidenziare l’impegno più generale di ciascuna di queste divisioni, con fotografie in gran parte inedite e resoconti unici, evocando anche le loro formazioni di Panzerjäger. Piacevole da leggere, il libro è arricchito da mappe e profili a colori, ma anche biografie precise e documentate di alcune figure emblematiche di queste due grandi unità corazzate.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 208 riccamente illustrato con foto b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2024 da Heimdal

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    Sui sentieri delle grandi battaglie delle Alpi. Itinerari sui cammini della storia

    14.00

    Luca Grande – Gianbattista Aimino

    Una raccolta di itinerari per riscoprire le vicende e i luoghi delle grandi battaglie del passato, ripercorrendo le orme dei grandi condottieri che le hanno intraprese. I valichi e i colli delle Alpi Occidentali e le roccaforti della pianura piemontese hanno assistito per secoli al passaggio di eserciti e grandi comandanti: da Annibale alla famosa “discesa” in Italia di Carlo VIII, da Lesdiguieres e Catinat a Napoleone, per arrivare fino agli scontri di confine durante la Seconda Guerra Mondiale. Millenni di scontri, battaglie e invasioni hanno portato alla fortificazioni di centri abitati, vallate e valichi di confine. Tali opere, si trasformano oggi in testimoni ideali delle vicende storiche di Val d’Aosta, Piemonte e Liguria. Per ogni battaglia: approfondimenti storici su eventi e luoghi e un dettagliato itinerario per ripercorrere le orme dei loro protagonisti.

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    Sul problema d’una tradizione europea

    15.00

    Adriano Romualdi

    Il saggio di Adriano Romualdi, ristampato ventitré anni dopo la sua prima pubblicazione, rappresenta uno dei contributi più significativi al tradizionalismo italiano nel dopoguerra, secondo solo agli scritti di Julius Evola. In questa breve ma esaustiva analisi, l’autore esplora la metafisica della storia delineata nella seconda parte della Rivolta contro il Mondo Moderno di Evola, introducendo anche nuovi spunti di confronto. Il cuore del lavoro mira a riportare i concetti di Europa e Tradizione a una dimensione comune, ribadendo il ruolo guida della Tradizione europea e indeuropea nella cultura e politica contemporanea. Romualdi esamina la tradizione indeuropea attraverso diversi cicli storici, identificando un simbolismo chiave nella lotta tra il toro e il cervo, rappresentanti rispettivamente il caos primordiale e la vita rigenerata. Questa concezione metafisica dell’ordine, presente in varie culture, informa anche le strutture sociali e politiche, evidenziando l’importanza della gerarchia e dell’equilibrio nel corretto funzionamento della società. Romualdi critica il cristianesimo come estraneo allo spirito indeuropeo, identificandolo come un momento di crisi e di dominio delle forze antitradizionali sull’Europa. Tuttavia, individua anche un ritorno agli antichi valori europei, incarnato nel Sacro Romano Impero e nella mistica germanica del Medioevo.

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    Survival for dummies

    22.90

    Fabrizio Nannini

    Vuoi partire all’avventura con i tuoi amici o ti piacerebbe trasferirti in una grande città, ma non ti senti pronto ad affrontare le possibili insidie? Hai fra le mani il libro che fa per te! Grazie a questa guida, non solo saprai come accendere un fuoco o potabilizzare l’acqua, ma apprenderai il giusto mindset per prevenire e difenderti dai pericoli, in vacanza come nella vita di tutti i giorni. Una guida che spinge a stimolare un processo di problem solving, per acquisire quelle strategie versatili per analizzare, improvvisare, adattarsi e sopravvivere a ogni tipo di emergenza.

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    Tanks of the Wehrmacht WWI.

    48.00

    Carlos de Diego Vaquerizo

    La Wehrmacht (forze armate tedesche tra il 1935 e il 1945) utilizzò vari tipi di carri armati durante la Seconda Guerra Mondiale, dal piccolo Panzer I all’imponente Tiger II, nonostante il carattere innovativo di alcuni di questi progetti, che lasciarono un segno indelebile nella storia e nello sviluppo dei veicoli corazzati ed ebbero un impatto significativo in tutto il mondo nel dopoguerra, il Terzo Reich non fu in grado di contrastare l’enorme capacità di “costruzione” messa in campo da anglo-americani e sovietici Alleati. Questo lavoro presenta una selezione dei più importanti mezzi corazzati da combattimento tedeschi utilizzando foto contemporanee, profili colore, dati tecnici e testi esplicativi. I carri armati presi in esame sono: Panzer I, Panzer II, carri armati cecoslovacchi, Panzer III, Panzer IV, Panzer V “Panther”, Panzer VI “Tiger I” e “Tiger II” e altri veicoli ancora

    Rilegato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 142 interamente illustrato con foto b/n e profili dei mezzi a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Abteilung 502

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    Teoria Europa

    30.00

    Darya Aleksandrovna Dugina

    L’Unione Europea è l’Anti-Europa. Qui non c’è assolutamente alcun diritto dei popoli. È una atomizzazione e smembramento delle società organiche europee. Inoltre, il liberalismo e l’atomismo non sono un’idea europea, ma qualcosa di imposto dall’esterno. […] È interessante che, negli anni Settanta del XX secolo, abbiano sostenuto proprio la creazione di una vera unione europea, completamente diversa, basata sui diritti dei popoli, non su ciò che vediamo ora. Non sull’economia e non sull’individualismo, che porta solo a crisi politiche, sociali ed economiche». Così Darya Dugina in un passaggio di questo libro che propone una serie di conferenze, trasmissioni radiotelevisive e interviste – raccolte dal padre Aleksandr Dugin – aventi per tema l’Europa. Il contenuto di questo libro sfata la narrativa corrente basata sull’idea che la Russia (in particolare le sue componenti tradizionaliste che nell’elaborazione assumono anche il metro geopolitico e la concezione multipolare) odi l’Europa e ne voglia la sottomissione. La stessa narrativa definisce i russofili europei come nemici dell’Europa.”

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    Teseo Tesei. Dallo spirito del Serchio all’Olimpo de gli eroi

    20.00

    Giorgio Scaccia

    Le mitiche e leggendarie azioni degli assaltatori della Regia Marina Itali – ana che, durante la Seconda Guerra Mondiale, violarono ripetutamente le munite basi nemiche, ove nessuna nave da battaglia poteva ritenersi al sicuro dalle insidie portate da pochi, valorosi ed audaci eroi. Si narrano qui le imprese compiute dagli uomini della prima e della decima flottiglia MAS messe in atto fino in fondo anche a prezzo del bene più prezioso: la propria vita.

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    The Collector’s Guide to the SKS

    69.00

    George Layman – Adrian Van Dyk

    Negli Stati Uniti sono state importate più di 4 milioni di carabine semiautomatiche SKS. Il libro è ricco di nuove informazioni provenienti da fonti recentemente declassificate e include anche un ampio database di numeri di serie di quest’arma. Sono presi in considerazione tutti i paesi che hanno prodotto e utilizzato questo fucile semiautomatico durante la Guerra Fredda: Albania, Bulgaria, Cina, Cecoslovacchia, Germania dell’Est, Egitto, Ungheria, Corea del Nord, Vietnam del Nord, Polonia, Romania, URSS, Jugoslavia e altri. In volume è splendidamente illustrato e ricco di particolari interessanti per i collezionisti.

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    The CZ Models 50 and 70. Czech Cold War Police Pistols

    59.00

    James D. Brown

    I modelli di pistola CZ 50 e 70 sono disponibili oggi per i collezionisti occidentali, ma sono state entrambe sviluppate e prodotte in uno dei paesi dell’ex-Patto di varsavia. Negli anni successivi all’uscita del suo Cold War Pistols of Czechoslovakia, l’autore James D. Brown ha continuato la sua ricerca e accumulato molte più informazioni su questa categoria di armi, in particolare sui modelli 50 e 70. Queste pistole sono state progettate e prodotte per la polizia ceca da Ceská zbrojovka, meglio conosciuta come “CZ”, uno dei più antichi e importanti produttori di armi da fuoco al mondo. Questo nuovo riferimento illustrato descrive la storia della produzione, le marcature, il funzionamento, le prestazioni, la manutenzione e gli accessori della CZ 50 e della CZ 70. Consigliato, in particolar modo ai collezionisti di armi corte.

    Rilegato, 22 x 28,5 cm. pag. 160 riccamente illustrato con foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Schiffer

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    The Falklands War

    24.00

    AA.VV.

    Il volume 11 della serie “Airframe Extra” tratta gli aspetti storici delle battaglie aeree e navali sulle Isole Falkland tra il 2 aprile e il 14 giugno 1982. Nel contenuto, troviamo una narrazione storica degli avvenimenti,  numerose immagini contemporanee, profili a colori di Richard J. Caruana; Kit appositamente commissionati dei seguenti velivoli:: Douglas A-4B/P Skyhawk (Airfix, 1:72), Westland Wessex HU.5 (Italeri, 1:72), Dassault Mirage IIIEA (Modelsvit, 1:72), Royal Navy Sea Harrier FRS .1 (Tamiya, 1:48), IA-58 Pucará (Kinetic, 1:48), Mirage IIIEBR/IIIEA/IAI M5 Dagger (Kinetic, 1:48). Per modellisti.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 82 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Valiant

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    The U.S. Model 1917 Rifle. America’s Enfield

    69.00

    Bruce N. Canfield’s

    Finalmente una guida completa al modello americano “Enfield” del 1917 che delizierà sia i collezionisti che gli storici! Questo fucile a ripetizione, spesso trascurato, era la principale arma della fanteria americana durante la Prima Guerra Mondiale (ben prima del più famoso Springfield 03), e ora ha ricevuto “l’atenzione) di Bruce Canfield”. Più di due milioni di fucili M1917 furono prodotti in meno di 19 mesi e furono ancora immagazzinati in numero sufficiente per svolgere un ruolo importante nella Seconda Guerra Mondiale. Canfield racconta l’intera storia, dallo sviluppo del fucile e della sua produzione da parte di produttori a contratto. Il libro include uno sguardo completo alle marcature dei componenti e ai timbri di ispezione, nonché nuovi importanti dettagli sui programmi di ricostruzione che saranno preziosi per i collezionisti quando selezionano un esemplare. Un utilissimo database con i numeri di serie completa il lavoro.

    Rilegato, 22 x 28,5 cm. pag. 300 riccamente illustrato con circa 400 foto a colori e 200 b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Mowbray

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    The Weapons Encyclopaedia. Autoblindo AB40//41/42/43

    22.00

    Luca Cristini

    L’Esercito Italiano fu tra i primi eserciti ad utilizzare autoblindo, già nel 1912. Con l’Arsenale FIAT, teneva in grande considerazione le autoblindo per il loro ruolo di veicoli da ricognizione a lungo raggio per le divisioni corazzate e di supporto alle azioni di fanteria. Dopo le gloriose macchine FIAT 611 e la Lancia 1ZM, l’Esercito Italiano necessitava di una nuova macchina adatta ai tempi. Nacque così la serie delle autoblindo Fiat-Ansaldo pronta per la Seconda guerra mondiale, utilizzata in particolare nei reparti da ricognizione: vide uso esteso durante la campagna del Nordafrica e, in generale, apparve in quasi tutti i teatri bellici nei quali combatté l’Italia. Fu fornita soprattutto nelle tre versioni AB40, AB41 ed AB43, via via migliorate soprattutto nella dotazione offensiva.

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    The Weapons Encyclopaedia. Cannoni anticarro (Pak) tedeschi

    22.00

    Luca Cristini

    Le armi anticarro tedesche usate nella WWII erano divise in diverse classi. La classe principale, e di cui andiamo ad occuparci col seguente volume, comprende cannoni costruiti appositamente per missioni anticarro ed è a sua volta suddivisa in tre gruppi: cannoni di progettazione convenzionale tedesca, cannoni costruiti con sistemi ad alesaggio conico e armi anticarro catturate al nemico. I cannoni tedeschi ortodossi del primo gruppo sono progettati per ottenere la perforazione di corazze nemiche a distanze massime utilizzando proiettili relativamente pesanti ad alta velocità. Il gruppo dei cannoni ad anima conica furono invece progettati per avere una maggiore mobilità rispetto ai cannoni convenzionali, ma sempre rimanendo in grado di ottenere la stessa penetrazione dell’armatura. Infine il terzo gruppo di armi anticarro, comprende tutte quelle armi dall’esercito tedesco nel corso delle sue conquiste nei primi anni di guerra. I tedeschi le utilizzarono soprattutto come armi di riserva

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    The Weapons Encyclopaedia. Carri sperimentali tedeschi. Vol. 1. Dicker Max-Grille-Lowe Maus-VK 4501/02

    22.00

    Luca Cristini

    I  supercarri tedeschi ideati per vincere la guerra. Per tutta la durata della Seconda guerra mondiale, gli avanzati gruppi di progettazione tedeschi lavorarono a una sconcertante varietà di mezzi corazzati di ogni forma e dimensione. Questo primo volume tratta un campione di progetti affascinanti che non vennero mai prodotti in serie, ma soltanto allo stato di prototipi e/o comunque in un numero di esemplari ridottissimi. Si trattava preferibilmente di carri armati pesanti o addirittura super pesanti come il panzer VIII MAUS, ideato dalla Porsche, o altri come il panzer VII Löwe ideato dagli ingegneri della Krupp in diverse versioni e studi. Pesanti cacciacarri come il Dicker Max o il mastodontico Geschützwagen Tiger (Grille). seguiti poi dai carri del progetto VK 4501/02 come il Vorn e l’Hinten di Porsche e Krupp! Lo studio poi continuerà fino ai modelli della cosiddetta Serie E che tratteremo nel secondo volume insieme ad altri interessanti progetti.

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Britannico Crusader

    22.00

    Luca Cristini

    Il carro armato-cacciacarri Crusader (Mk.I, Mk.II e Mk.III) fu forse il più tipico e noto mezzo militare impiegato dalla Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale. Armato di cannone da  57mm, era dotato di un motore molto potente ed affidabile, ben combinato con la sospensione Christie, che consentiva maggiori velocità, anche grazie al peso contenuto (che andava a scapito della protezione) soprattutto su un terreno pianeggiante come il paesaggio nordafricano. Il Crusader Mk.III fu il cacciacarri più prodotto e già nel 1939 ne furono costruiti 65 esemplari destinati a combattere con successo in Nord Africa, nella prima parte della guerra in Libia.

     

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro medio US M4 Sherman – Carri speciali Vol. III

    22.00

    Luca Cristini

    Considerato uno dei carri armati più significativi della Seconda Guerra Mondiale, lo Sherman divenne presto anche la spina dorsale delle forze corazzate britanniche. Dopo le sconfitte subite in Africa dalle truppe britanniche nel 1942, il presidente Roosevelt si impegnò a fornire un numero sufficiente di carri all’alleato inglese. Alla fine del conflitto, lo Sherman era utilizzato principalmente come carro medio, veicolo di recupero e in diversi ruoli specialistici. In questo secondo volume, ci concentreremo sulle numerose varianti specializzate, come gru, veicoli per il genio, mezzi per artiglieria semovente o cacciacarri, basate sul telaio dello Sherman.

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Medio US M4 Sherman. Carri UK e Allied Vol. 2

    22.00

    Luca Cristini

    Considerato uno dei carri armati più significativi della Seconda Guerra Mondiale, lo Sherman divenne presto anche la spina dorsale delle forze corazzate britanniche. Dopo le sconfitte subite in Africa dalle truppe britanniche nel 1942, il presidente Roosevelt si impegnò a fornire un numero sufficiente di carri all’alleato inglese. Alla fine del conflitto, lo Sherman era utilizzato principalmente come carro medio, veicolo di recupero e in diversi ruoli specialistici.  In questo secondo volume, ci concentreremo sugli Sherman in servizio presso le forze britanniche, del Commonwealth, ed anche delle forze polacche, francesi e russe. Non saranno invece trattate le numerose varianti specializzate, come gru, veicoli per il genio, mezzi per artiglieria semovente o cacciacarri, basate sul telaio dello Sherman. Questi saranno invece il tema del terzo e ultimo volume dedicato al dossier Sherman!

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 58 con varie foto e profili di mezzi a colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Medio US M4 Sherman. Carri USA Vol. 1

    22.00

    Luca Cristini

    L’M4 Sherman fu il carro armato simbolo dell’esercito statunitense, introdotto nel febbraio 1942 come risposta alle innovazioni nella guerra corazzata, realizzate in Europa dalla Wehrmacht. Il mezzo venne progettato per soddisfare l’urgenza di creare grandi formazioni corazzate mobili, e fu equipaggiato con un cannone da 75 mm (poi costantemente migliorato nel tempo) e due mitragliatrici. Ebbe un ruolo consistente durante la Seconda guerra mondiale e, successivamente, nella guerra di Corea. Sebbene le prime versioni soffrissero di una certa vulnerabilità, come la facilità di incendiarsi lo Sherman poté vantare uno dei tassi di sopravvivenza più alti della guerra fra i carri armati. L’M4 Sherman divenne presto uno dei carri armati più costruiti della WW2, con quasi 50.000 esemplari realizzati in ben 19 varianti, condividendo questo primato con il celebre T-34 sovietico.

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    The Weapons Encyclopaedia. Tankette TK/TKS

    22.00

    Peter Mujzer

    Il progetto TK fu intrapreso per ottenere una tankette derivato da un progetto similare britannico, il Vickers Carden Loyd Mk. VI. allo scoppio del conflitto le 575 tankette TK/TKS costituivano il grosso delle forze corazzate polacche prima dello scoppio della guerra contro la Germania di Hitler. Come tutta l’armata polacca, anche le tankette subirono gravi perdite durante l’invasione della Polonia, essendo spesso gli unici veicoli corazzati da combattimento disponibili. Le loro dimensioni assai ridotte le rendevano adatti alla ricognizione e al supporto della fanteria, ma con il loro armamento leggero, costituito da una sola mitragliatrice, questi mezzi non avevano alcuna possibilità di combattere contro i carri armati tedeschi, tranne forse che contro i Panzer I. Dopo la sconfitta vennero utilizzate dai tedeschi che tuttavia non le apprezzarono particolarmente.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 58 con numerose foto e profili a colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    Trumpismo esoterico. Metafisica di un leader

    16.00

    Constantine von Hoffmeister

    Odiato e idolatrato come pochi altri prima di lui, Donald Trump rappresenta senza dubbio una personalità tra le più discusse del nostro tempo. Trumpismo esoterico – già apprezzato dal pubblico di lingua inglese – approfondisce le dimensioni inesplorate del percorso politico del tycoon americano, presentandolo come un protagonista cruciale della narrazione occidentale. Attraverso la lente della teoria ciclica della storia di Oswald Spengler, il libro esplora la figura di un leader politico che si è distinto per i suoi richiami all’America profonda, all’identità nazionale e alla lotta contro il progressismo woke, polarizzando l’opinione pubblica e animando un fitto dibattito. Un’analisi fuori dagli schemi, dove il mistero lovecraftiano incontra la gloria barbarica di Robert E. Howard, per aprire una prospettiva unica e filosoficamente ricca sul nostro tempo, mescolando motivi biblici, immagini apocalittiche e paralleli storici. Trumpismo esoterico, dunque, si pone come disamina accademica e artistica del fenomeno, elaborata in stile poetico, capace di offrire un’intrigante esplorazione dell’approccio non convenzionale di Trump alla leadership.

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    Un italiano per l’Europa

    28.00

    Adriano Romualdi

    Al di là degli scritti monografici, pubblicati in vita o postumi, l’opera di Adriano Romualdi si compone per lo più di svariati scritti minori sparsi su riviste dimenticate e ormai introvabili. Per tale motivo, Gianfranco de Turris nella Prefazione al volume Su Evola avvertiva del rischio che l’opera di Romualdi potesse cadere presto nell’oblio. Grazie alla curatela di Rodolfo Sideri e Mario Michele Merlino, Cinabro Edizioni e RigenerAzione Evola hanno sottratto a questo destino una parte importante di questa produzione offrendola alle nuove generazioni. In questo volume antologico sono raccolti, ad esclusione di alcuni contributi già editi in Le ultime ore dell’Europa, tutti gli articoli e le recensioni apparsi sulla rivista fondata dal padre Pino, L’Italiano. In questi scritti sono tangibili gli sforzi profusi dal giovane Romualdi per offrire alla destra italiana una vocazione europea e una cultura tradizionale: solo la morte prematura ha impedito a questo grande intellettuale militante di portare a termine la sua missione, di cui oggi le nuove generazioni sono orfane ma anche eredi

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    Una cultura barbarica. I Germani

    15.00

    Edward A. Thompson

    Attraverso l’analisi delle opere di Cesare e di Tacito e il confronto tra le due diverse fonti storiografiche, Edward A. Thompson ripercorre i mutamenti che hanno interessato la società germanica dalla metà del I secolo a.C. alla fine del I secolo d.C. L’autore offre una ricostruzione storica che permette di comprendere il ruolo e l’influenza della dominazione romana, che alterò lo sviluppo di quella società “barbarica” in modo che cooperasse al mantenimento della pace lungo i confini settentrionali dell’Impero.

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    Una guerra navale fallimentare. Le operazioni della Regia Marina Italiana nel Mediterraneo nel periodo 10 giugno 1940 – 31 dicembre 1941

    29.00

    Francesco Mattesini

    Il libro è stato realizzato da Francesco Mattesini, sulla base delle introduzioni della sua collana Direttive tecnico operative di Superaereo, consistente in due volumi, ciascuno di due tomi, prodotti per conto dell’Ufficio Storico della Marina Militare, che coprono il periodo 1939-1941, con una esposizione di documenti scelti, in cui vi sono inseriti gli argomenti essenziali e importanti, per l’interesse degli storici e degli studiosi, senza menomarne troppo il contenuto; e ciò allo scopo di dare la visione di un quadro d’insieme molto dettagliato. Oltre ad essere stati selezionati dal copioso carteggio di Supermarina, il Comando Operativo dello Stato Maggiore della Regia Marina, custodito nell’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare, i documenti sono stati integrati con elementi di grande rilevanza elaborati dai Comandi delle altre Forze Armate e dal Comando Supremo, reperiti dall’autore negli archivi degli Uffici Storici degli Stati Maggiori dell’Aeronautica e dell’Esercito, e che riportano gran parte degli scambi di corrispondenza tra tali Enti militari italiani e con l’alleato germanico che poi servirono per compilare i promemoria, gli studi operativi, e le più importanti direttive di carattere navale o strettamente legate alla guerra aero-navale. Sulla base di questi documenti l’Autore ha sviluppato gran parte dell’attività strategica e operativa navale guidata da Supermarina, espressa di propria iniziativa e su direttive del Comando Supremo, a cui per delega del Duce, Capo del Governo e Ministro della Guerra, spettava la direzione delle operazioni delle Forze Armate italiane. L’esposizione trattata è riferita, in particolare, alle operazioni che si ebbero, nel periodo 10 giugno 1940 – 31 dicembre 1941, nel Mediterraneo orientale, e quindi, come il lettore constaterà, soprattutto alla politica strategico-militare che si svolse in questo bacino del “Mare nostrum”, e che riguardò l’attività dei cacciatorpediniere e dei sommergibili italiani, impiegati nel contrasto alle missioni offensive della Marina britannica

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    Uniformi N. 62

    9.50

    AA.VV.

    Nuova rivista in lingua italiana dedicata ai collezionisti di uniformi, distintivi, decorazioni, copricapo e oggetti militari in generale oltre che ai rievocatori storici. 100 pagine, splendidamente illustrate a colori e in bianco e nero, con numerosi articoli in parte inediti e in parte tradotti dal francese (originariamente pubblicati sulla nota e storica rivista francese “UNIFORMES”) dedicati agli eserciti protagonisti del ventesimo secolo.

    In questo numero:

     – I Pathfinder americani del 6 giugno 1944

     – Il paracadutista canadese della battaglia di Normandia

     – L’odissea dell’artigliere Ernst Ternes,dalla Normandia alla Sarthe

     – Una vita per l’esercito

     – I fregi della 121. Infanterie-Division della Wehrmacht

     – Ti saluto vado in AbissiniaL’Italia e la Francia durante la campagna d’Etiopia

     – Una ragazza speciale sudafricana nella Seconda guerra mondiale

     – Il rimorchio tedesco da fanteria IF8

     – La collezione Delich messa all’incanto!

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    Uniformi N. 63

    9.50

    AA.VV.

    Nuova rivista in lingua italiana dedicata ai collezionisti di uniformi, distintivi, decorazioni, copricapo e oggetti militari in generale oltre che ai rievocatori storici. 100 pagine, splendidamente illustrate a colori e in bianco e nero, con numerosi articoli in parte inediti e in parte tradotti dal francese (originariamente pubblicati sulla nota e storica rivista francese “UNIFORMES”) dedicati agli eserciti protagonisti del ventesimo secolo.

    In questo numero:

     – La giubba del Brigadekommandant Bran

     – Una vita per l’Esercito – 2a parte

     – Il berretto tedesco della Seconda guerra mondiale 3a parte, capitolo 3: la Kriegsmarine

     – I berretti dell’US Army : 1939-1946 1a parte: la truppa e i sottufficiali

     – L’Adrian Modello 1916

     – Guida sintetica ad un’icona della Grande Guerra

     – Gli scudetti della Wehrmacht

     – US Forces Austria

     – Letteratura in Feldgrau : i «piccoli formati» 1914-1918

     – Gli elmetti dell’Esercito polacco 1914 – 1939 1a parte

     – Le bretelle di sospensione precoci delle Waffen-SS

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    Uniformi N. 64

    10.50

    AA.VV.

    Nuova rivista in lingua italiana dedicata ai collezionisti di uniformi, distintivi, decorazioni, copricapo e oggetti militari in generale oltre che ai rievocatori storici. 100 pagine, splendidamente illustrate a colori e in bianco e nero, con numerosi articoli in parte inediti e in parte tradotti dal francese (originariamente pubblicati sulla nota e storica rivista francese “UNIFORMES”) dedicati agli eserciti protagonisti del ventesimo secolo.

    In questo numero:

    – Arditi e Sturmtruppen

    – La feldrock 1907-10

    – La giubba Mod.909

    – Il Kappenabzeichen

    – I pugnali degli arditi

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    Uomini della RAF. Il Bomber Command nella Battaglia di Berlino 1943/44

    22.00

    Agostino Alberti – Luca Merli

    Nel 1943 il Bomber Command della RAF gettò tutte le proprie forze in quella che fu la più lunga e pesante offensiva aerea contro un singolo obiettivo dell’intero conflitto. Secondo il suo comandante, l’Air Marshal Arthur Harris, la “Battle of Berlin” avrebbe devastato la capitale della Germania e messo in ginocchio il III Reich, costringendola alla resa. Questo libro presenta una per una tutte le diciannove missioni di quell’epico scontro, che rappresentò il supremo tentativo della RAF di vincere da sola la guerra.

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    Uso legittimo delle armi e degli altri mezzi di coazione fisica nelle dinamiche d’intervento dell’operatore di polizia

    35.00

    Armando Albano

    L’uso legittimo delle armi e degli altri mezzi di coazione fisica costituisce, per ogni appartenente alle Forze dell’Ordine, un argomento fondamentale del suo bagaglio professionale, che questa monografia, realizzata da un poliziotto osservando la materia proprio dalla prospettiva di chi veste un’uniforme, permette di approfondire, affrontando un settore normativo di immediato e delicato riscontro pratico, con il quale ogni operatore di Polizia deve inevitabilmente e quotidianamente confrontarsi nel proprio lavoro. Lo scopo dell’opera è quello di offrire una visione il più possibile obiettiva e completa della scriminante delineata dall’art. 53 del Codice Penale, caratterizzata dall’impraticabilità per l’operatore del “commodus discessus”, concesso invece al privato cittadino per la legittima difesa, nonché spesso da indicazioni imprecise, se non contraddittorie, anche a causa dell’intrinseca complessità dell’argomento, mirando invece ad una sua ricostruzione complessiva che sia il più possibile rassicurante per qualsiasi appartenente alla Polizia di Stato o alle altre Forze istituzionali di Polizia. L’opera è arricchita da una consistente giurisprudenza in materia.

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    Vergeltungswaffen. The Third Reich Missiles. Then and Now

    48.00

    Jean Paul Pallud

    I lettori che si occupano di Seconda Guerra Mondiale trovano molto interessanti la ricerca sulle “armi segrete tedesche”. La V1, una bomba volante che oggi chiameremmo missile da crociera, entrò in funzione nel giugno del 1944 e presto decine di esse colpirono l’Inghilterra giorno e notte. Churchill era così preoccupato che emanò un memorandum proponendo di sganciare gas velenosi sulle città tedesche. Per rafforzare la fede del popolo tedesco nella vittoria finale, nonostante una situazione militare sempre più disperata, la propaganda trdrsca diede un nome a questa nuova arma, V1 per Vergeltungswaffe 1, arma della vendetta numero 1. I primi missili V2, un grande razzo a combustibile liquido, furono lanciati contro Parigi e Londra l’8 settembre. Le SS alla fine assunsero il controllo non solo della produzione delle V-Weapons ma anche del loro comando operativo. Gli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, quando la Germania era sulla difensiva su tutti i fronti e cercava disperatamente “armi miracolose”, videro una serie di sviluppi tecnici inefficaci, seppur innovativi. Tra questi c’erano l’HDP e la Rheinbote, la terza e la quarta V-Weapons, che furono lanciate in battaglia in piccoli numeri. Le V-Weapons erano davvero delle armi innovative, ma giunsero troppo tardi, quando il potere aereo alleato oramai dilagava. Le potenze alleate avevano riconosciuto il potenziale tecnico dei V2 e per apprendere la tecnica tedesca di lancio di razzi a lungo raggio, nell’estate del 1945 venne condotta un’operazione “Backfire” con personale tedesco catturato supervisionato da esperti tecnici britannici. Tre V2 furono lanciati in ottobre. Gli Stati Uniti non persero tempo nell'”acquisire” 120 importanti scienziati missilistici tedeschi e il primo test di un V2 su suolo americano ebbe luogo il 3 marzo 1946. Anche i sovietici catturarono un certo numero di scienziati tedeschi che ripresero rapidamente il loro lavoro in Russia.

    Rilegato, 18 x 25,5 cm. pag. 288 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Pen & Sword

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    Vittoria in Normandia

    22.00

    Russell A. Hart

    Questo volume si sofferma su come gli Alleati impararono, direttamente sul campo di battaglia, a sconfiggere la macchina da guerra nazista. A partire da una dettagliata disamina del periodo tra le due guerre, in cui l’incuria militare rese gli eserciti alleati incapaci di sconfiggere l’aggressione hitleriana all’inizio della Seconda guerra mondiale, Russell A. Hart analizza i metodi approntati e poi utilizzati da inglesi, canadesi e americani per migliorare la propria efficacia militare e comprendere anche il continuo adattamento tedesco, capace di protrarre gli scontri e aumentare il prezzo della vittoria alleata. Al centro del suo studio comparativo, che si conclude soffermandosi su uno dei momenti più cruciali del conflitto, ovvero lo sbarco in Normandia del 1944, c’è la complessa interazione tra personalità, cultura militare e realtà belliche che determinava la precisione con cui i combattenti imparavano le lezioni della guerra e con quanta efficacia miglioravano le loro capacità di battaglia.

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    Volare, la mia vita. Le memorie della famosa pilota collaudatrice della Luftwaffe

    29.00

    Hanna Reitsch

    Hanna Reitsch, già detentrice negli anni 1920-1930 di un gran numero di primati di volo a vela, pilotò quale pilota collaudatrice quasi tutti gli aerei militari tedeschi durante la seconda guerra mondiale, dal famoso caccia Focke-Wulf Fw 190 al gigantesco aliante da trasporto Me 321 “Gigant” al pericoloso aereo a razzo Me 163 “Komet”. Svolse inoltre un ruolo importante nello sviluppo delle V1 pilotate suicide, e di altri aerei e equipaggiamenti sperimentali della Luftwaffe, Fu poi lei quella che riuscì ad atterrare nella Berlino assediata dai sovietici nell’aprile del 1945 con il Feldmaresciallo Ritter von Greim, nominato da Adolf Hitler ultimo comandante in capo della Luftwaffe. In Germania è stata una figura leggendaria, e da ogni punto di vista è uno dei più grandi piloti che il mondo abbia mai conosciuto. Questa è la sua storia personale. È uno dei libri di guerra più illuminanti che siano usciti dalla Germania, fornendo una panoramica dei piani della Luftwaffe in molte fasi del conflitto. In appendice, un approfondimento sulle donne pilota tedesche nella seconda guerra mondiale, e più di 160 fotografie in bianco e nero e colori

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    Wagner & Co. Le Compagnie di Ventura Russe ai Tempi della Guerra in Ucraina

    29.00

    Nicola Cristadoro

    Uno degli aspetti caratteristici dell’ibridizzazione della guerra contemporanea è il diffuso ricorso degli Stati alla figura del mercenario, per il conseguimento in armi degli obiettivi strategici prefissati, a prescindere dalla legittimità o meno delle decisioni e delle scelte operate. Anzi, tanto più l’obiettivo e il disegno sostantivo alla sua conquista sono illegittimi, maggiore è la propensione a ricorrere ai servigi del soldato di ventura. Laddove non è politicamente opportuno o tatticamente vantaggioso impiegare le Forze Armate regolari, ma una guerra si impone come extrema ratio, ecco che un soldato sacrificabile senza troppo clamore etico-mediatico diventa una risorsa di grande valore. Questo libro si propone di analizzare il fenomeno del proliferare delle imprese militari private russe e l’ampio impiego di tali strumenti da parte del Cremlino, nel quadro della politica estera russa contemporanea, in cui la dimensione bellicista ricopre un ruolo dominante.

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    Wingleader Photo Archive Number 28. Douglas Boston/Havoc in RAF Service North-West Europe

    36.00

    Andrew Thomas

    Nuova collana monografica dell’editore inglese Wingleader incentrata su monografie aeronautiche che esaminano i principali tipi di velivoli che hanno caratterizzato la guerra aerea durante il secondo conflitto mondiale. Ogni monografia, formato album, prende in esame una singola tipologia di velivolo. E’ caratterizzata da circa 80 pagine interamente illustrate con immagini d’epoca in b/n e a colori e, da una serie (circa 40) di profili a colori che mostrano i velivoli con le colorazioni e gli stemmi dei reparti che li hanno avuti in dotazione. Il testo fa riferimento alle moltissime immagini. Questa monografia, in particolare, esamina il Douglas Boston/Havoc in servizio con la R.A.F.

    Brossura, 30 x 21 cm. pag. 72 completamente illustrato con foto b/n e alcune foto e profili a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da WingLeader

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    Wingleader Photo Archive Number 31. De Havilland Mosquito. Part Two Single Stage Merlin Fighters

    36.00

    Ian Thirsk

    Nuova collana monografica dell’editore inglese Wingleader incentrata su monografie aeronautiche che esaminano i principali tipi di velivoli che hanno caratterizzato la guerra aerea durante il secondo conflitto mondiale. Ogni monografia, formato album, prende in esame una singola tipologia di velivolo. E’ caratterizzata da circa 80 pagine interamente illustrate con immagini d’epoca in b/n e a colori e, da una serie (circa 40) di profili a colori che mostrano i velivoli con le colorazioni e gli stemmi dei reparti che li hanno avuti in dotazione. Il testo fa riferimento alle moltissime immagini. Questa monografia (seconda parte), in particolare, esamina il De Havilland Mosquito.

    Brossura, 30 x 21 cm. pag. 72 riccamente illustrato con foto b/n e profili a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da WingLeader

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    Yankee go home! Il sentimento antiamericano in Italia

    18.00

    Simone Barcelli

    In tutto il mondo, negli ultimi due secoli, il sentimento antiamericano si è diffuso in modo veemente. L’impulso critico di opposizione all’imperialismo statunitense e alla sempre più prepotente politica estera perseguita da Washington, ha raggiunto vette elevate non solo in Sudamerica, Africa, Medio ed Estremo Oriente, ma anche nei Paesi che sono tuttora alleati degli Usa. L’Italia non fa eccezione. Questo concetto ideologico, che risale già ad inizio dello scorso secolo, non sta solo ad indicare il rifiuto categorico del modello americano nel suo insieme, ma un sentimento avverso alla modernizzazione e alla globalizzazione, all’influenza esterna nei processi decisionali politico-economici, al lento disfacimento degli equilibri geopolitici precostituiti. Yankee go home! ripercorre la genesi e lo sviluppo di questa insofferenza antiamericana in Italia.

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