Dal mito alla realtà storica della RSI. Atti del Convegno (2-3 marzo 2024)

Storia

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    Dal mito alla realtà storica della RSI. Atti del Convegno (2-3 marzo 2024)

    15.00

    AA.VV.

    La Repubblica Sociale Italiana ha indubbiamente rappresentato un’esperienza unica, unendo l’abnorme difficoltà dello sforzo bellico ad una avanzatissima proposta politica. Pur attingendo al mito classico, soprattutto in riferimento alla componente femminile, la RSI seppe incarnare una realtà storica viva e reale, fondata su princìpi senza tempo e radicata in una precisa visione del mondo. Il convegno organizzato dalla “Fondazione Rsi” – qui raccolto sotto forma di Atti con lo scopo di offrire una rinnovata prospettiva di studio – rappresenta in tal senso una ricognizione esaustiva che ne indaga le radici, i protagonisti, i riferimenti e le evoluzioni: dal sindacalismo rivoluzionario alla mistica del Fascismo e dal socialismo nazionale al nuovo militarismo, fino alla continuità ideale e all’azione delle odierne “comunità militanti”

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    Dal Nazionalismo alla R.S.I. L’itinerario politico-intellettuale di Francesco Ercole

    23.00

    Rodolfo Sideri

    Tra i personaggi che animarono l’intenso dibattito culturale del regime fascista spicca la figura di Francesco Ercole. Sul suo itinerario politico-intellettuale non ci sono state, al momento, indagini organiche; eppure il suo percorso che parte dall’adesione all’Associazione nazionalista italiana e si conclude nell’adesione alla Repubblica Sociale è abbastanza inusuale per coloro che aderirono al fascismo dopo la fusione con l’Ani del 1923. Vicino alle posizioni di Gentile, Ercole vide, come altri, nel fascismo il completamento e l’inveramento della storia nazionale.

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    Dalla Germania alle Alpi Apuane – IIª compagnia, Btg. Intra Div. Alpina Monterosa

    20.00

    L’Autore (1925-2002) è stato tra i fondatori dell’Associazione della Divisione Alpina Monterosa della quale divenne poi segretario e direttore dell’omonimo bollettino trimestrale. Questo libro, sapientemente curato da Davide Del Giudice, raccoglie le sue memorie del periodo 1944-45, quando militò nei ranghi del Battaglione Alpini “Intra” della Repubblica Sociale Italiana e combatté sul fronte della Garfagnana, un diario che ci porta a conoscere i sacrifici e gli ideali della generazione dei Balilla. Il testo è integrato da una cartina geografica esplicativa, decine di fotografie inedite, testimonianze di reduci e giornalisti, e articoli pubblicati sul bollettino.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 187 + 16 pagine fuori testo con 50 foto b/n

    Stampato nel 2004 da Ritter Edizioni

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    Dalla parte sbagliata per l’Onore dell’Italia

    14.00

    Dopo l’8 settembre si presentarono a centinaia, giovani e vecchi combattenti fra i quali vecchi generali che chiedevano di essere arruolati anche come semplici marinai. Chiesero ed ottennero di poter riprendere le armi e tornare a combatterre, ben consapevoli di mettere in gioco la propria vita per riscattare l’Onore della Patria tradita. Molti di loro caddero sui campi di battaglia inneggiando all’Italia. Sapevano di essere “dalla parte sbagliata”, ma erano pronti a morire per fermare l’avanzata dell’invasore. Questo libro si ropone di ricordare alcuni di quei fatti ed episodi che videro rifulgere sui campi di battaglia l’eroismo di molti combattenti, molti dei quali giovanissimi.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 422 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da Greco & Greco

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    Dalla Sicilia al Senio. La straordinaria storia del tenente Giorgio De Sanctis

    19.00

    Paolo Crippa – Luigi Manes

    Giorgio De Sanctis, classe 1921, Tenente del Genio Guastatori, fronte della Sicilia, Guerra di Liberazione come comandante dell’870° Nucleo Speciale Guastatori Genio, dapprima con la V Armata Americana e poi con il Gruppo di Combattimento “Friuli”, ma soprattutto il più giovane decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare italiano. Per molti l’870° Nucleo Speciale Guastatori Genio è solamente un nome, o poco più, all’interno degli annali della Storia Militare italiana. Lo era anche per me fino ad un anno fa. Fino a quando Giandomenico De Sanctis, figlio di Giorgio, fornisce tutta unna serie di documenti e testimonianze che permettono di realizzare il presente lavoro scritto a più mani. Notevole anche l’apparato iconografico.

    Brossura, 17,5 x 25 cm. pag. 98 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    Dalla Xª MAS alla rivolta di Algeri

    12.00

    L’autore di questo romanzo storico combatte due guerre senza soluzione di continuità. La Seconda Guerra Mondiale che sommerge il continente europeo da protagonista e lo lascia però alla fine nelle mani di potenze esterne, subito dopo le nazioni che erano state colonizzate dalle stesse potenze europee si ribellano e una dopo l’altra si scuotono… Non vogliono essere e, non saranno colonie di un’altra “colonia”.

    Brossura, 15 x 21 pag. 126

    Stampato nel 2002 da Settimo Sigillo

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    Dalle Alpi a Heuberg – Le foto inedite di Carlo Crudo dal Moschettieri delle Alpi alla Compagnia Operativa di Propaganda della RSI

    20.00

    Il testo riporta le foto inedite, scattate da Carlo Crudo tra il 1943 e il 1945. Crudo militò nel Regio Esercito e dopo l’armistizio si arruolò nella GNR di Aosta, quindi nel Battaglione “Moschettieri delle Alpi” e infine nella 1ª Compagnia Propaganda dell’Esercito Repubblicano. Le immaginio riportate sono molto importanti in quanto riprendono reparti raramente fotografati quali i “Moschettieri delle Alpi”, le SS italiane, il “Leonessa”, ritratti durante lo svolgimento delle operazioni di controguerriglia in Val D’Aosta e nel canavese nel 1944. Inoltre in quanto effettivo della Compagnia Propaganda, fù inviato al campo di addestramento di Heuberg dove potè seguire l’addestramento della Divisione “Italia”. Interamente illustrato con più di 200 foto e documenti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 170 interamente illustrate con circa 200 foto b/n e riproduzioni di documenti

    Stampato nel 2005 da Effepi

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    Dalle navi bianche alla Linea Gotica 1941-1944

    16.00

    Tra il 1941 e il 1943 quattro transatlantici della Marina mercantile italiana – Saturnia, Vulcania, Giulio Cesare e Caio Duilio – furono appositamente trasformati nelle cosiddette Navi Bianche per riportare in patria dall\’Africa Orientale Italiana 30.000 civili prelevati dalle loro case dopo l\’occupazione del 1941 e rinchiusi nei campi di concentramento britannici: donne, anziani, invalidi e tantissimi bambini. Tra questi c\’era anche Massimo Zamorani, che racconta il viaggio epico vissuto in prima persona, a quindici anni, attraverso mari invasi dai sommergibili in guerra. Dopo mesi nei campi di prigionia trascorsi in proibitive condizioni climatiche, igieniche, alimentari e sanitarie, i rimpatriandi si trovarono ad affrontare un percorso lunghissimo e difficile di circumnavigazione dell\’Africa, poiché il governo britannico non aveva concesso il passaggio dal Canale di Suez. Come altri giovani rimpatriati – fra questi anche l\’allora sconosciuto Hugo Pratt, futuro creatore di Corto Maltese – appena compiuti gli anni minimi Zamorani si arruolò volontario nell\’esercito della Repubblica Sociale e combatté sulla Linea Gotica dove, dato disperso in combattimento, finì ancora una volta prigioniero in Algeria e poi a Taranto. Un episodio poco noto della Seconda guerra mondiale nella straordinaria testimonianza di un piccolo sopravvissuto che tornerà da grande in Africa orientale, come inviato speciale.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 218 + 10 di foto b/n

    Stampato nel 2011 da Mursia

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    Decima Flottiglia nostra.. – I mezzi d´assalto della marina italiana al sud e al nord dopo l´armistizio

    28.50

    In questo volume sono descritte le vicende di quei piccoli mezzi che si gettarono freddamente contro le colossali forze da sbarco anglo-americane solo per dimostrare che il marinaio italiano si considerava completamente estraneo ad una resa senza condizioni e senza combattimento. Gli alleati compresero quei giovani marinai e, alla fine del conflitto, resero loro l’onore delle armi. L’autore, che fece parte della X Flottiglia MAS, ne ripercorre la vera storia, aggiornata con notizie e documenti riaffiorati negli ultimi vent’anni, fino alla spaccatura fra Nord e Sud all’indomani dell’8 settembre, con particolare attenzione ai mezzi d’assalto.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 474 con 168 foto b/n

    Stampato nel 2008 da Lo Scarabeo

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    Decima Marinai! Decima Comandante! La fanteria di marina 1943-1945

    17.00

    L’8 settembre 1943 la Xa Flottiglia Mas, unità speciale della Regia Marina, non si sciolse e non si arrese a nessuno, né ai tedeschi né agli anglo-americani, e mantenne il tricolore sul pennone della caserma di Muggiano alla Spezia. Nei giorni e nei mesi che seguirono, migliaia di italiani, già combattenti o giovanissimi che non avevano ancora prestato servizio di leva, uomini che non accettavano la resa senza condizioni e il ribaltamento di fronte, chiesero di arruolarsi nella Xa che di lì a poco aderì alla Repubblica di Salò. L’attività dei mezzi d’assalto, che era propria del reparto, venne affiancata dalle squadriglie dei Mas, delle vedette antisommergibili, delle motosiluranti, dei sommergibili tascabili. Ma il numero dei volontari che accorrevano da tutte le parti impose soluzioni nuove per l’impiego di questi uomini: furono costituiti battaglioni delle varie specialità e gruppi d’artiglieria, che s’impegnarono dovunque la loro presenza venne richiesta. L’opera di Bonvicini ricostruisce con ricchezza di dettagli l’organizzazione dei reparti di terra e di fanteria di marina della Decima, i complessi rapporti con i vertici della RSI e con i tedeschi, i combattimenti in cui furono impegnati nei due anni di guerra fino all’epilogo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 244 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    Decima MAS – I mezzi d’assalto della marina italiana

    16.50

    Questo volume, che fa parte di una serie di monografie dedicate a periodi, episodi, momenti della storia italiana, si occupa in particolare della Decima MAS, i mezzi d’assalto della Marina italiana e delle azioni leggendarie degli Assaltatori che violarono le più munite basi nemiche in Mediterraneo. Il libro narra la storia attraverso immagini rare ed inconsuete, tratte da raccolte, archivi pubblici e personali, album di famiglia, e attraverso i ricordi dei testimoni e dei protagonisti, raccolti prima che si perdano e non ne resti memoria. I volumi sono inoltre accompagnati, ove occorre, da disegni e piantine.

    Cartonato, 17 x 24 cm. pag. 128 con circa 157 illustrazioni b/n, 14 a colori e alcune cartine

    Stampato nel 1995 da Italia Editrice

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    Decima Mas. L’unite mythique du prince Borghese

    45.00

    Laurent Berrafato – Enzo Berrafato

    Questo libro racconta la storia di un reparto della Marina Militare Italiana che compì azioni militari straordinarie durante la Seconda Guerra Mondiale. Con mezzi limitati, al comando del principe Junio ​​Valerio Borghese, pochi uomini ultra addestrati impiegarono armi formidabili che preoccuparono lo Stato Maggiore Alleato fino agli ultimi giorni di guerra. I cosiddetti “siluri umani” attaccarono le basi navali britanniche infliggendo pesanti perdite alle navi di sua maestà. Anche dopo l’armistizio italiano dell’8 settembre 1943, il Comandante Borghese continuerà la lotta per terra e per mare con la sua unità, che raggiunse l’ambito divisionale, suddivisa in tutta una serie di battaglioni operativi su varie specialità. Questo libro di 496, corredato da più di 130 foto tra pagine di distintivi, manifesti e documenti inediti, è stato realizzato con il prezioso contributo di molti ex-soldati din questo particolare reparto.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 494 con varie foto b/n e colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2021 da Memorabilia

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    Decima! – Gli ennepì si raccontano

    12.90

    In questo libro 40 Nuotatori Paracadutisti narrano 70 episodi vissuti come soldati di un’Italia e di un’epoca che non c’è più. Molti di essi furono paracadutati o infiltrati, oltre le linee del fronte, al fine di cercare informazioni e sabotare le risorse militari avversarie. Per gli incursori, che operavano in borghese, la cattura significava la fucilazione per quelli in divisa qualche volta, vennero considerati prigionieri di guerra e se la cavarono. Infine il grosso del battaglione venne impiegato con il resto della Divisione “Decima”, in Friuli contro il IX Corpus slavo di Tito e sul fronte del Senio, contro l’Ottava Armata inglese che risaliva l’Italia.

    Brossura, 14,5 x 20,5 cm. pag. 292

    Stampato nel 1997 da Greco & Greco

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    Deutsche Truppen in Italien Vol. 2 – La Repubblica Sociale Italiana RSI e la Divisione ‘Turkistan’ 1943-1945

    65.00

    Secondo volume di una collana di tre libri fotografici che ritraggono nelle loro divise le truppe tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale, attraverso scatti praticamente inediti. A differenza delle pubblicazioni similari fino ad ora prodotte, la quasi totalità degli scatti è stata realizzata in studio e negli stessi luoghi da rinomati fotografi del periodo (scelti appositamente dai comandi tedeschi). Questo secondo volume è dedicato alle formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana: il campo di aviazione di San Damiano Piacentino, i militi della G.N.R., il battaglione “M”, la X° Flottiglia Mas, le Brigate Nere, le Fiamme Bianche, le ausiliarie… E ancora la Divisione “Turkistan”- i cosiddetti “Mongoli” -, impiegata soprattutto in Italia durante la R.S.I., sia al fronte, sia in funzione antipartigiana. Il volume fa una accurata analisi di quegli anni, e i volti, le uniformi e gli altri documenti fotografici ne sono il complememto illustrativo.

    Cartonato 24,5 x 33 cm. pag. 190 interamente illustrate con circa 163 foto b/n

    Didascalie bilingue italiano/inglese

    Stampato nel 2009 dal Museo per la Fotografia e la Comunicazione Visiva di Piacenza

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    Diario di guerra – Le valli Luserna Pellice e Angrogna sotto il tallone nazifascista

    13.00

    Questo “Diario”, messo insieme da un’operaia tessile della Val Luserna, offre un contributo ragguardevole alla ricostruzione della storia valligiana del tormentato periodo dal gennaio 1944 (il diario comincia allora) fino al maggio 1945. Lasciato così come era stato scritto, è stato completato dal curatore con opportune note per precisare la narrazione di taluni avvenimenti e da un accurato materiale iconografico, che non trascura neppure l’abbigliamento, le armi e i mezzi di cui disponevano i contendenti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 109 con circa 44 foto b/n

    Stampato nel 1999 da Chiaramonte

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    Diario di guerra di un sedicenne 1944-1945

    17.00

    Dalle note del proprio diario, redatto su pezzi di carta di ogni tipo tra il 1944 e il 1945, l’autore ci presenta un “memoriale” inserito in un’ampia cornice di valutazioni e deduzioni esplicative delle profonde motivazioni che spinsero decine di migliaia di giovani ad accorrere nelle fila delle formazioni militari della Repubblica Sociale Italiana, quegli stessi giovani che, poi, poichè la “Storia” la scrivono i vincitori, vennero considerati traditori della Patria, delinquenti e avanzi di galera.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 223 con 2 foto b/n

    Stampato nel 1998 da Settimo Sigillo

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    Diario di una SAF – Luciana Cera

    6.00

    Luciana Cera       Prezzo di listino: 10.00 (sconto 40%)

    Diario della volontaria Luciana Cera, nel Servizio Ausiliario Femminile, durante la Repubblica Sociale Italiana. una scelta di vita nella lotta, anche fratricida, in Italia dopo l’8 settembre 1943.

    Brossura, 14,8 x 21 cm. pag. 80

    Stampato nel 2016 In Proprio

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    Diario di una SAF – Silvana Millefiorini

    14.00

    Diario della volontaria Silvana Millefiorini, nel Servizio Ausiliario Femminile, durante la Repubblica Sociale Italiana. una scelta di vita nella lotta, anche fratricida, in Italia dopo l’8 settembre 1943.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 184

    Stampato nel 2016 In Proprio

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    Diario di una SAF – Silvana Millefiorini

    7.00

    Diario della volontaria Silvana Millefiorini, nel Servizio Ausiliario Femminile, durante la Repubblica Sociale Italiana. una scelta di vita nella lotta, anche fratricida, in Italia dopo l’8 settembre 1943.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 184

    Stampato nel 2016 In Proprio

    Condizioni del libro: copertina scolorita

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    Diecimila italiani dimenticati in India – La repubblica fascista dell’Himalaya

    15.00

    Situato a circa 1.800 metri di altezza alle pendici dell’Himalaya, in quella parte dell’India che si incunea tra il Tibet e l’Afghanistan, il Campo Yol ospitava – insieme a prigionieri di altri paesi – 10.000 ufficiali italiani di tutte le armi catturati dagli inglesi durante la II guerra mondiale, moltissimi nel gennaio del 1941 in Africa settentrionale. Catturati quindi all’inizio della guerra, i prigionieri italiani sacrificarono sei lunghi anni della loro vita. Nonostante ciò, a Yol regnarono sovrani lo spirito d’intraprendenza e soprattutto di inventiva, che servirono ai prigionieri sia a migliorare la vita nel campo che ad accrescere le proprie conoscenze in studi, discipline scientifiche, finanziarie, letterarie, artistiche e sportive, e tante altre attività in cui era indispensabile impegnarsi per non perdersi d’animo, per non perdere la ragione, per avere un obiettivo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 94

    Stampato nel 2012 da Herald Editore

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    Donne armi e bandiere – Un ragazzo della R.S.I. racconta

    20.00

    Claudio de Farra       Prezzo di listino: 20.00 (sconto 40%)

    L’autore a diciotto anni accorre volontario nell’esercito della Repubblica Sociale Italiana e aver vissuto quell’esperienza rappresenterà per lui un patrimonio di inestimabile valore. Questo suo libro di guerra non è un racconto autobiografico, ma sono storie romanzate che prendono spunto da fatti ed episodi realmente accaduti anche con protagonisti dell'”altra parte”. Pur non avendo nulla di personale è un libro di memorie, un libro che racconta “come eravamo”.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 276 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2003 da lo Scarabeo

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    Donne in grigioverde – Il Comando generale del Servizio ausiliario femminile della Reppublica sociale italiana nei documenti e nelle testimonianze (Venezia-Como 1944-1945)

    22.00

    Marino Viganò

    Completato da cenni di massima sulla storia e le motivazioni fondamentali del Servizio Ausiliario Femminile.: decisione di costituire un servizio ausiliario, modalità di formazione, struttura e svolgimento dei corsi, trasferimento di questi nel Comasco, il volume si propone di presentare una storia del Comando Generale del S.A.F., istituito a Venezia e traferito poi a Como. Utilizzando i pochi documenti e diverse testimonianze dirette, delinea una vicenda “comasca” della R.S.I. dall’autunno del ’44 fino allo scioglimento finale, a Como, il 26 aprile 1945.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 219 con 5 foto b/n

    Stampato nel 1995 da Settimo Sigillo

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    Dopo Mussolini – I processi ai fascisti e ai collaborazionisti (1944-1953)

    29.00

    Il 25 aprile 1945 l’Italia volta pagina, lasciandosi alle spalle un ventennio di dittatura e la drammatica esperienza del conflitto mondiale. Dimenticare il passato, però, non è possibile o per lo meno non lo è per tutti. Coloro i quali hanno subito, direttamente o indirettamente (o, quantomento sostengono di averle subite), le violenze dei tedesch e dei fascisti esigono giustizia. Richiesta analoga giunge dal fronte antifascista. Comincia così un periodo di transizione durante il quale i governi che si succedono mettono in atto misure epurative finalizzate a sanzionare chi ha collaborato con l’occupante tedesco e chi ha concorso all’ascesa e al consolidamento della dittatura fascista. Ricorrendo allo studio ravvicinato di alcune vicende processuali e analizzando più in generale l’attività di molti tribunali impegnati nei procedimenti giudiziari in tutta la penisola, questo libro vuole gettare una nuova luce sull’epurazione che ha segnato i destini di molti italiani – migliaia furono infatti le persone coinvolte – e che ha condizionato nel breve, ma anche nel medio e lungo termine, la storia del Paese.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 368

    Stampato nel 2019 da Viella

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    Duecento volti della R.S.I. – Ritratti di militari della Repubblica Sociale Italiana in Liguria

    20.00

    Il libro raccoglie ritratti di militari appartenenti alle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana. Scattate a Savona, ritraggono presumibilmente militari in servizio in quella zona. Nel numero si individuano però anche immagini di soldati e di reparti che non erano in servizio in quella regione: si può ipotizzare che siano miltari in licenza, magari presso le proprie famiglie, e che abbiano ceduto alla vanità di farsi fotografare in uniforme, per regalare la propria immagine di “bel soldato” alla madre o alla fidanzata.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 160 interamente illustrate con circa 236 foto b/n

    Stampato nel 2007 da Marvia

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    Eden in fiamme (Romanzo)

    17.50

    Gabriele Marconi

    “Eden in fiamme” vede protagonisti tre amici romani che si arruolano nella Repubblica sociale italiana dopo l’8 settembre. Un’esperienza che li porta dalla Scuola allievi ufficiali della Guardia Nazionale Repubblicana al Reggimento Folgore, fino all’epilogo sul confine orientale, in Venezia Giulia, dove devono fronteggiare il IX Korpus titino per salvare due ragazze italiane, e concludersi nella Venezia liberata dagli Alleati. La storia è del 1979, con il narratore che racconta le vicende di quegli anni a due giovani ragazzi, immersi a loro volta nella tempesta degli Anni di Piombo. Gabriele Marconi affronta la “scelta d’amore” di quei ragazzi che, cresciuti nel mito della Patria e del coraggio, videro nell’Armistizio con gli angloamericani un tradimento inconcepibile della parola data e precipitarono loro malgrado negli orrori fratricidi della Guerra Civile, finendo per «scannarsi con altri italiani» ma sognando fino all’ultimo di andare in prima linea; le stesse scelte che, loro malgrado, si troveranno ad affrontare i ragazzi degli anni Settanta.

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    Eitel Friedrich Moellhausen – Un diplomatico tedesco amico degli italiani (1939-1945)

    14.00

    Un personaggio quasi da film Eitel Friedrich Moellhausen, una figura di diplomatico del tutto anomala nella Germania del Terzo Reich. Nato a Smirne da padre tedesco e madre francese, entra nel 1939 al Ministero degli Esteri tedesco, grazie alla sue conoscenze linguistiche, pur non essendo iscritto al partito. Inizia così una carriera che lo porterà a Parigi, poi più volte nel Nord Africa, come uomo di fiducia di Rudolf Rahn, il futuro ambasciatore presso la Rsi. Divenuto Console generale a Roma dopo l’8 settembre, darà prova di moderazione e di coraggio, intervenendo più volte a proprio rischio in difesa degli ebrei e degli italiani. Il suo spirito di indipendenza e le sue capacità di iniziativa gli varranno la considerazione di von Ribbentrop, che lo invierà in Spagna e Portogallo nel tentativo disperato di cercare contatti con gli americani per avviare negoziati di pace.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 138

    Stampato nel 2016 da Rubbettino

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    Emme rossa! – Le camicie nere sul fronte russo 1941-1943

    29.00

    Emme rossa! è la prima opera che sia stata mai dedicata alla storia di tutte le Unità della MVSN che combatterono in Russia, dai Raggruppamenti 3 Gennaio e 23 Marzo alla Legione di volontari croati in camicia nera, nel contesto della storia militare della Milizia e degli avvenimenti del fronte orientale dal 1941 al 1943. Di ogni reparto è ricostruita la struttura organizzativa e l’attività bellica. In appendice, le motivazioni delle Medaglie d’Oro al Valor Militare e gli inni dei Battaglioni M sul fronte orientale. L’appendice fotografica, cortesia dell’Ufficio Storico dello SME, include rare foto della Legione croata, e molte foto inedite ritraenti Legionari in azione.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 242 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2016 da Soldiershop

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    Epurazioni – 1945: la resa dei conti nello spezzino

    13.00

    Le epurazioni che seguirono la fine del fascismo sono uno dei tabù della storia del nostro Paese: una questione controversa e delicata. Luigi Leonardi denuncia, in questo volume ben documentato, i casi di giustizia sommaria registrati nella provincia spezzina nel 1945, quando il decreto legislativo n. 159, emanato dal governo cobelligerante del Sud nel luglio del 1944, stabilì l’epurazione di tutti quelli sospettati, a torto o a ragione, di fascismo o di collaborazionismo. Dopo un’attenta consultazione dell’Archivio di Stato della Spezia, l’autore ripropone gli atti di notifica di sospensione dal lavoro, e le relative motivazioni, inviati in quel periodo a operai, impiegati, dipendenti delle aziende pubbliche: vere e proprie condanne a priori, basate esclusivamente sulle denunce dei comitati di fabbrica o su elenchi trovati nelle ex sedi dei comandi fascisti. Molte persone furono frettolosamente condannate a morte per delitti non commessi, spesso pagando soltanto per la propria debolezza.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 190

    Stampato nel 2011 da Mursia

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    Esercito Repubblicano – 3° Corso Allievi Ufficiali. Alessandria 1o gennaio – 31 marzo 1945

    29.00

    AA.VV.

    Questo libro è la riedizione di un’opera rarissima, pubblicata il 30 marzo 1945 ad Alessandria e dedicata al terzo corso con cui sono stati formati gli allievi ufficiali dell’Esercito repubblicano. Limitata ai soli componenti dell’unità la sua diffusione fu estremamente circoscritta, ridotta oggigiorno ai pochi esemplari che sono stati attentamente conservati dai loro proprietari. Il contenuto del libro, decisamente appassionante, trasuda dell’atmosfera del momento e del singolare stato d’animo che animava quei giovani allievi ufficiali, consci di appartenere ad un esercito destinato ormai alla sconfitta. Forti del patriottismo di cui erano permeati, questi soldati rimasero comunque fedeli al loro giuramento – a dispetto delle avversità – fino al crollo della Repubblica Sociale Italiana. Splendidamente illustrata da numerose immagini ed altrettanti disegni, ma soprattutto forte dell’incredibile mole di documentazione di cui dispone, si tratta senz’altro di un’opera che non può mancare nella libreria di ogni appassionato di storia della RSI.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 68 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2024 da Memorabilia

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    Essenza mistica del fascismo totalitario – Dalla scuola di Mistica fascista alle Brigate Nere

    36.00

    Il presente studio non è una storia del fascismo, vorrebbe essere invece, uno studio sull’essenza spirituale e trascendente caratterizzante l’idea del mondo fascista. Particolare attenzione viene riservata alle opere in materia di Emilio Gentile, la cui interpretazione del movimento e del regime fascista, ove attentamente mediata, difficilmente può essere confutata. Il libro, non è vuole essere neanche uno studio specifico sulla “scuola di mistica fascista”, ma esamina la stessa ai fini della comprensione del fascismo come misticismo totalitario-ierocratico e non semplice Stato totalitario.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 303 + 12 pagine fuori testo con 29 immagini b/n

    Stampato nel 2004

    Condizioni del libro: buone condizioni –  piccola “botta” nell’angolo, in basso e in alto a destra, della copertina

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    Ezio Maria Gray – Un italiano fedele alla patria

    22.00

    Novarese, classe 1884, già in gioventù è appassionato di letteratura e giornalismo politico e vicino al socialismo, visto più come atto di ribellione verso l’Italia borghese e liberale che come ortodossia ideologica. Nel 1910 aderente all’Associazione Nazionalista Italiana, poi volontario nella guerra libica e nella Grande Guerra (ricevendo due decorazioni al valore militare), fu tra i fondatori del Fascio di Novara nel 1920, assieme ad Alfredo Rocco e Luigi Federzoni diventa uno dei fautori della confluenza del nazionalismo nei ranghi del Fascismo, partecipando alla Marcia su Roma, e sarà il primo ad abbracciare Mussolini al suo arrivo prima di ricevere l’incarico a formare il nuovo governo. Durante il ventennio fu attivo nell’ambito culturale: non si contano le sue pubblicazioni (saggistica politica e storica). Dopo l’8 settembre aderì alla Repubblica Sociale Italiana e in questo periodo fu direttore della “Gazzetta del Popolo” di Torino, succedendo al suo amico Ather Capelli. Tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano nel 1946, sarà eletto per ben due volte parlamentare e fonderà nel 1949 il settimanale “Il Nazionale”, durato fino alla sua morte avvenuta a Roma nel 1969.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 288 + 40 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2015 da Ritter

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    Ezra Pound economista – Contro l’usura

    18.00

    Ezra Pound economista è un libro drammatico, non un libro astruso. Una guida politica alla lettura ed alla vita del grande poeta americano amico dell’Italia, che ha incluso nei Cantos l’economia monetaria come tema portante di un’epica moderna. S’è battuto contro l’usura e l’ha pagata cara. l’hanno chiuso a Pisa in una gabbia e poi per dodici anni a Washington, senza processo, in un manicomio criminale. L’establishment finanziario non gliel’ha perdonata. Lo presero per pazzo perchè indicò nelle manipolazioni monetarie, anzichè nella lotta di classe, il problema del secolo. La caduta del muro di Berlino, mentre incombe ancora sul genere umano il muro di Wall Street, gli ha dato ragione. Le ansie di fine millennio, dalla crescente dipendenza dei politici dal dominio del denaro alle tempeste valutarie, alla disoccupazione di massa, alla fame nel mondo, discendono in gran parte dall’incapacità di raccordare produzione e bisogni in un sistema mondiale dove la sovranità monetaria è stata sottratta ai poteri nazionali e democratici per consegnarla ai mercanti di debiti e denaro, creato dal nulla. La lezione di Pound si conclude in un appello a colmare il deficit di demorazia che sta espropriando i popoli ed eleva il denaro ad ethos dell’Occidente: nella secolarizzazione, principio residuale di fede e di obbedienza.

    Brossura, 14,7 x 21 cm. pag. 316

    Stampato nel 2017 da Passaggio al Bosco

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    Fascismo – Canale Mussolini. Parte seconda

    25.00

    Il 25 maggio del 1944 – ultimo giorno di guerra a Littoria – nel breve intervallo tra la partenza dei tedeschi e l’arrivo in città degli anglo-americani, Diomede Peruzzi entra nella Banca d’Italia devastata e ne svaligia il tesoro. È qui che hanno inizio – diranno – la sua folgorante carriera imprenditoriale e lo sviluppo stesso di Latina tutta. Ma sarà vero? Il Canale Mussolini intanto – dopo essere stato per mesi la dura linea del fronte di Anzio e Nettuno – può tornare a essere quello che era, il perno della bonifica pontina. In un nuovo grande esodo, che ricorda quello epico colonizzatore di dodici anni prima, gli sfollati lasciano i rifugi sui monti e tornano a popolare la città e le campagne circostanti. I poderi sono distrutti, ogni edificio porta i segni dei bombardamenti. Ma il clima adesso è diverso, inizia la ricostruzione. Nel resto d’Italia però la guerra continua e si sposta man mano verso il nord, mentre gli alleati – col decisivo ausilio delle brigate partigiane e del ricostituito esercito italiano – costringono alla ritirata i tedeschi e le milizie fasciste. È una guerra di liberazione, ma anche una guerra civile crudele e fratricida. E la famiglia Peruzzi, protagonista memorabile della saga narrata in queste pagine, è schierata su tutti i fronti di questo conflitto.

    Rilegato, 14,5 x 22,5 cm. pag. 425

    Stampato nel 2015 da Mondadori

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    Fascismo repubblicano e violenza. Repressione e governo locale delle federazioni del PFR (1943-1945)

    25.00

    Jacopo Calussi

    Nel presente volume vengono descritti, utilizzando documenti italiani e incartamenti dell’esercito statunitense, la condotta e il ruolo delle dirigenze e dei membri del Partito Fascista Repubblicano nel corso della breve vita della Repubblica Sociale Italiana. Il PFR viene analizzato in relazione a uno degli aspetti fondamentali dei “600 giorni” di Salò: quello della repressione dell’antifascismo e della difesa dell’ordine pubblico, durante la guerra civile e di Liberazione. Il PFR divenne uno dei protagonisti del caotico sistema di polizie saloine, in parziale continuità col ruolo che aveva ricoperto nel Ventennio. Le conseguenze di questa libertà di manovra si concretizzarono in una crescente radicalizzazione dello scontro fratricida, con esiti drammatici per la popolazione italiana.

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    Fascismo/ Altro Collezionismo. Boccasile.La Signorina Grandi Firme e altri mondi

    49.00

    Gino Boccasile: un talento unico, irripetibile, ingiustamente rimosso, destinato a guadagnare, nelle generazioni a venire, schiere di nuovi ammiratori. L’artista pugliese (1901-1952) fu l’interprete e lo specchio di un’epoca che con lui è tramontata. Illustratore eclettico e prolifico, principe della cultura strapaesana, radicale innovatore del lessico pubblicitario, ai pubblicitari di oggi ha insegnato la sintesi, l’essenzialità e l’impatto prima ancora che di queste cose se ne prendesse coscienza: ne sanno qualcosa la Pirelli, la San Pellegrino, la Fiera di Milano, la Sperlari. Giocò col nudo quando il nudo era proibito. Inventò un’icona del Novecento come la Signorina Grandi Firme per la rivista di Cesare Zavattini, suo grande ammiratore: una donna moderna che andava da sola per le strade cittadine, emancipata, libera e consapevole, ben distante dallo stereotipo italiano d’antan di “angelo del focolare”. In altre parole, inventò una rivoluzionaria. “Una pietra filosofale dell’erotismo”, come sostiene Antonio Faeti. Una diva assoluta. Con Boccasile ritroviamo un pezzo fondamentale di storia del costume e della società italiana, guidati dalle sue stupende creazioni, realizzate durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Boccasile fiancheggiò il fascismo dal principio alla fine (rimangono insuperati alcuni suoi manifesti di arruolamento per le Forze Armate della R.S.I.) e l’Italia democratica, per questo, non lo ha più perdonato, condannandolo alla “damnatio memoriae”.

    Brossura 19,5 x 25 cm. pag. 280 interamente illustrato con foto b/n e a colori

    Stampato nel 2009 da Castelvecchi

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    Fascista da morire (Romanzo)

    13.00

    Agosto 1944: a Firenze entrano gli Alleati, i partigiani sfilano per le vie della città, la gente applaude i liberatori. La Resistenza antifascista ha vinto. Ma c’è una Resistenza fascista che non si dà per vinta. E spara dai tetti. C’è chi li chiama cecchini, chi franchi tiratori: tirano addosso al nemico per un misto di fede, rabbia e disperazione. Vogliono dargli filo da torcere; sanno che durerà poco, ma chi la dura, in qualche modo la vince. O no? Comunque Mario, allevato alla scuola di Berto Ricci, poeta, matematico e fondatore dell'”Universale”, vuole anche lui essere della partita. Vuole sparare, in nome di quel che resta del Fascismo. Ad animarlo, il ricordo di Berto e della sua lezione di vita; la complicità morale con gli amici che si sono fatti ammazzare; l’amore per una ragazza più sognata che conosciuta; lo strano vincolo amicale che lo lega a Romano Bilenchi, già fascista e amico di Berto, ed ora comunista e comandante partigiano, che cerca di dissuaderlo dai bellicosi propositi e gli dà tanti buoni consigli per farlo rinsavire. Anche se, in realtà, Mario gli va bene così com’è: una passione che ha bisogno di bruciare.

    Brossura, 12,5 x 20 cm. pag. 204

    Stampato nel 2015 da Mauro Pagliai Editore

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    Fascisti 1943-1945

    24.00

    Il saggio è un viaggio nella storia che parte dal 25 luglio 1943, quando fu portato a compimento il colpo di stato contro Mussolini che instaurò una dittatura militare, e termina nell’aprile-maggio 1945 con l’assassinio del Duce e la resa dei tedeschi in Italia. E’ un periodo breve ma, denso di avvenimenti: le migliaia di soldati italiani che continuarono a combattere a fianco dei tedeschi dopo l’armistizio; i gruppi neofascisti che si organizzano nel Sud; la liberazione di Mussolini e la nascita della R.S.I., nuova e fondamentale fase storica del fascismo; le tre guerre in cui fu impegnata la neonata repubblica (quella convenzionale contro gli Alleati qiella civile contro i partigiani e quella psicologica, amministrativa e giuridica contro la Germania che pretendeva l’annessione del Trentino e della Venezia Giulia). Una parte del lavoro è dedicato al Regno del Sud, all’imposizione del governo del CLN e all’insurrezione partigiana favorita anche dai dissidi tra i vertici delle FF.AA. repubblicane e quelli del P.F.R.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag 363

    Stampato nel 1993 da Settimo Sigillo

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    Fascisti toscani nella Repubblica di Salò 1943-1945

    16.00

    Attraverso una ricerca condotta tramite fonti d’archivio e testimonianze – e ora rivista e ampliata in questa seconda edizione – emerge come la Toscana sia stata forse la maggior fornitrice di sostenitori all’ultimo fascismo. Alcune migliaia furono le camicie nere, spesso con famiglia al seguito, che con l’avvicinarsi degli Alleati sfollarono verso Settentrione, mentre il resto della popolazione attendeva “la liberazione”, o dava vita a formazioni partigiane. Una volta al Nord i transfughi civili si fecero spesso odiare dalle popolazioni locali per il loro fanatismo, mentre le formazioni nere vennero raggruppate in reparti scelti da adibire alla lotta antipartigiana.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 168 con 11 foto b/n

    Stampato nel 2006 dalla Biblioteca Franco Serantini

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    Fascists’ criminal camp – La storia nascosta del campo di punizione per prigionieri di guerra italiani in Texas (1943-46)

    12.00

    Nel 2015 ricorre il 70° anniversario della conclusione della Seconda Guerra mondiale. Questo Saggio autobiografico, edito in forma semiclandestina a Roma nel 1948, ha il merito di illuminare un episodio triste quanto emblematico della storia di illustri prigionieri italiani negli USA. Fra gli altri furono internati ad Hereford gli scrittori Giuseppe Berto, Dante Troisi, Gaetano Tumiati e Vezio Melegari, i pittori Alberto Burri e Alberto Fagan, il musicista Mario Medici, il futuro dirigente del PCI Giovanni Dello Jacovo, il giuslavorista Gianni Roberti e il matematico Mario Baldassarri.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 94 con circa 22 foto b/n e colori

    Stampato nel 2016 da Il Cerchio

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    Fascists’ Criminal Cam – Per non dimenticare…

    14.00

    Questo è un racconto dedicato ai fratelli dì tutte le prigionie, onoratamente sopportate e in particolare agli Ufficiali, Sottufficiali e Soldati del Prisoner of War Camp di Hereford, Texas USA. Chi ha scritto questo racconto, ricorda i soldati italiani assassinati nei Campi d’Africa e d’America nella lunga prigionia e rivolge alle famiglie l’abbraccio affettuoso di tutti i camerati che li hanno conosciuti e li onorano. La posizione assunta in prigionia di guerra di fronte agli avvenimenti dell’8 settembre e del Regno del Sud è stata netta e precisa e dichiaratamente per la Repubblica Sociale Italiana. I fratelli reduci dai terribili Campi di Russia, India, Kenia, Rodesia, Algeria, Sahara e Marocco, scrivano la loro storia affinché rimanga documentato che la brutalità e la bestialità non era patrimonio esclusivo dei detentori tedeschi. – Dall’introduzione di Roberto Mieville.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 104

    Stampato nel 2003 da Associazione Culturale uno dicembre 1943

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    Favole e fatti. 8 settembre ’43-25 aprile ’45

    30.00

    È una favola, non Storia quella sui pretesi alti ideali in nome dei quali combattevano gli Alleati, i quali fornirono le armi ai “volontari della libertà” perché sparassero contro i propri connazionali che difendevano la patria. Una favola ad esclusivo beneficio delle potenze vincitrici del Secondo conflitto mondiale, che per convenienza continua ad essere raccontata in maniera assai comoda, semplicistica e mistificatoria, servendosi di slogan: “libertà” e “democrazia” da una parte, “tirannia” e “lager” dall’altra; a voler farci credere che Inghilterra e Stati Uniti fossero entrati in guerra contro l’Asse non per ragioni d’esclusivo interesse materiale, complici nei disegni predatori della finanza internazionale, bensì per regalarci pace con giustizia (vediamo tutt’ora l’onda lunga di quella umanitaria missione, che non consente al nostro Stato ridotto a colonia la sovranità nazionale, dovendo ricevere imposizioni da sconosciuti che nessun italiano ha mai eletto!), nonché per amore degli ebrei, la cui sorte invece – è ampiamente documentato – non stava particolarmente a cuore a nessuno dei sunnominati governi, compresi quei loro consiglieri che, almeno in virtù dei natali, stando agiatamente al sicuro avrebbero dovuto mostrare una ben diversa attenzione nei riguardi dei più sfortunati correligionari.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 358 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2016 da Novantico

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    Ferrara 1945 – I giorni dell’odio

    14.00

    La guerra civile che ha insanguinato l’Italia alla fine della Seconda Guerra Mondiale ha avuto nel “triangolo della morte”, Reggio Emilia, Bologna e Ferrara, una coda di omicidi e stragi premeditate e gratuite. L’Autore prende in considerazione Ferrara e la sua provincia, teatro di queste esecuzioni sommarie, tratteggiandone la storia e documentandone gli aspetti più nascosti, in particolare la strage delle carceri di Ferrara nel giugno 1945. In appendice il “memoriale Sergio” è un documento terribile, poco conosciuto e pochissimo citato dalla storiografia ufficiale.

    Brossura, pag. 160 in appendice il “Memoriale Sergio”

    Stampato nel 2002 da Settimo Sigillo

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    Fiamma bianca camicia nera

    13.00

    Queste pagine sono il racconto delle memorie di Gastone Tarasconi, che dopo essere stato Balilla fece parte delle Fiamme Bianche, ragazzi che, nonostante fossero minorenni, vollero dare il loro contributo partecipando ai 600 giorni della Repubblica Sociale Italiana, attivamente e con coraggio. Gli ultimi capitoli sono dedicati ai ricordi di battaglie di altre due giovani Fiamme Bianche e di due combattenti veterani.

    Brossura, 160 pagine, 32 tra foto bn e riproduzioni di documenti d’epoca

    Stampato nel 1994 da Novantico

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    Fiamme Bianche – Adolescenti in camicia nera nella R.S.I.

    49.00

    Questo libro viene realizzato dopo molti anni dalla sua ideazione (1990), raccoglie le prime memorie dei superstiti dei reparti Avanguardisti Moschettieri Volontari della R.S.I.: le “Fiamme Bianche” che, in tempi diversi, si erano faticosamente ritrovati. Quasi 60 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, hanno creato larghi vuoti nelle file dei legionari, e reso quasi miracoloso il poter raccogliere i ricordi di coloro che hanno voluto e potuto testimoniare un periodo irripetibile della loro vita e, del grande evento che fu il volontarismo giovanile nella Repubblica Sociale Italiana.

    Brossura 21 x 27,5 cm. pag. 224 con circa 85 foto b/n, 8 pagine a colori colori e riproduzioni di documenti

    Stampato nel 2003 da L’Ultima Crociata

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    Figure dell’ultimo fascismo – Gian Gaetano Cabella, Mario Piazzesi

    15.00

    Dopo l’8 settembre 1943 Gian Gaetano Cabella divenne uno dei giornalisti più noti o famigerati del fascismo repubblicano, Mario Piazzesi fu chiamato a ricoprire l’importante ruolo di Capo provincia a Lucca, Piacenza, Alessandria. Mentre attorno tutto rovinava, entrambi cercarono la rivincita delle pregresse delusioni. Lottatori strenui e irriducibili, nella cupa disperazione dell’ultimo fascismo si distinsero per fanatismo, mutuato dallo squadrismo di venti anni prima che li aveva visti protagonisti. Attori secondari della tragedia del conflitto mondiale, Cabella e Piazzesi agitarono l’uno la penna, l’altro la spada, avvinti e alla fine soffocati dal medesimo credo ideologico.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 174

    Stampato nel 2017 da BastogiLibri

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    Firenze spetta agli inglesi – Fine di una citta aperta

    16.00

    Diverse voci asseriscono, che gli Alleati avrebbero potuto oltrepassare firenze, come fu fatto per Siena, per risparmiare alla città il duro combattimento. Un generale inglese disse anche: gli Americani hanno occupato Roma, i Francesi, Siena… e agli Inglesi tocca Firenze. Un altra interpretazione asserisce che a tutti i contendenti: Tedeschi, Inglesi, Fascisti e partigiani, facesse comodo trasformare Firenze nel centro dei combattimenti (per motivi diversi), contrariamente al sentimento della popolazione che sperava di mantenere lo status di città aperta. Tra l’altro, le truppe del Generale Alexander, nell’avvicinamento verso la città, distrussero diversi villaggi e piccoli centri urbani.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 128 con alcune cartine e foto b/n

    Stampato nel 2010 In Proprio

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    Fischia il vento ed urla la bufera perché portiamo la camicia nera. (Storie della parte sbagliata)

    10.00

    Questo agile lavoro si propone di raccontare una generazione attraverso cinque protagonisti/testimoni (Rimanelli, de Boccard, Mazzantini, Vivarelli, castellacci). La generazione è quella dei ragazzi di Salò. Ragazzi davvero, perchè spesso non avevano neppure vent’anni. Ragazzi che scelsero la “parte sbagliata”, o almeno quella che la storia ufficiciale, scritta dai vincitori, stabilì che fosse tale.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 88

    Stampato nel 2007 da Nuove Idee

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    Foiba rossa – Norma Cossetto storia di un’Italiana

    15.00

    Norma Cossetto, studentessa di 23 anni, fu torturata, violentata e infoibata nel settembre del 1943 da partigiani titini. Questa storia, fatta di violenze anti-italiane, uccisioni, infoibamenti, è una storia di frontiera,di confine, di un estremo angolo d’Italia che costò la vita a oltre 10.000 italiani. Una storia che, oggi, diventa un fumetto. Con diversi contributi extra delle principali associazioni di esuli istriani e fiumani ed epilogo della storia stessa.

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