Le Haut-Koenigsbourg

Rinascimento

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    Le Haut-Koenigsbourg

    22.00

    Questa bella opera propone uno studio su questo eccezionale castello, ne traccia la storia, poi la situazione della rovina e il suo restauro grazie a Guglielmo II, ne presenta la vita quotidiana nel XV secolo, la bella epoca del castello, quando venne ricostruito dai Thierstein. Il volume, completamente illustrato con centinaia di magnifiche fotografie, propone un fantastico viaggio nel passato grazie alla splendida ricostruzione della celebre Compagnie de Saint George, che mette in evidenza vita quotidiana, lotte, abiti, artigianato, armamenti, tratti dalle immagini dell’epoca.

    Cartonato 21,5 x 30,5 cm. pag. 88 interamente illustrate con foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2011 da Heimdal

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    Le imprese cavalleresche di Messer Gotz von Berlichingen Mano di Ferro

    20.00

    Memorie di Messer Götz von Berlichingen detto mano di ferro ardito e prode cavaliere dell’Impero al tempo degli imperatori Massimiliano I e Carlo V, in cui sono descritte tutte le “diffidations” affrontate fin dalla giovinezza e tutte le sue azioni di guerra; la parte avuta, suo malgrado, nella guerra dei contadini, nell’anno 1525; e infine alcune altre imprese di questo cavaliere, al di là delle azioni di guerra; tutte descritte da lui in assoluta sincerità, contemporaneamente al racconto delle sue sventure.

    Brossura, 17 x 26 cm. pag. 132 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2015 da Novantico

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    Le imprese cavalleresche di Messer Gotz von Berlichingen Mano di Ferro

    10.00

    A cura di Ernesto Zucconi         Prezzo di copertina: 20.00 (sconto 50%)

    Memorie di Messer Götz von Berlichingen detto mano di ferro ardito e prode cavaliere dell’Impero al tempo degli imperatori Massimiliano I e Carlo V, in cui sono descritte tutte le “diffidations” affrontate fin dalla giovinezza e tutte le sue azioni di guerra; la parte avuta, suo malgrado, nella guerra dei contadini, nell’anno 1525; e infine alcune altre imprese di questo cavaliere, al di là delle azioni di guerra; tutte descritte da lui in assoluta sincerità, contemporaneamente al racconto delle sue sventure.

    Brossura, 17 x 26 cm. pag. 132 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2015 da Novantico

    Condizioni del libro: piega nella copertine e nella quarta di copertina

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    Le macchine di Leonardo – Segreti e invenzioni nei Codici da Vinci

    24.00

    Leonardo nasconde un segreto? In realtà basta cercare nelle pagine dei suoi codici, nelle migliaia di disegni di macchine o di parti di esse che quei codici contengono. Misteri e segreti che in questo libro vengono alla luce nella loro realtà progettuale, facendo emergere un contesto del tutto inedito. Dalle descrizioni e dai disegni dello scienziato, attraverso la rielaborazione digitale – realizzata da due designer appassionati di mondi virtuali (e di Leonardo) – riemergono nella loro compiutezza e imbarcazioni corazzate, argani e macchinari destinati al volo, alla guerra, al lavoro, alle imprese idrauliche. Le illustrazioni sono superlative e valgono da sole il prezzo del libro.

    Brossura, 22,5 x 26,5 cm. pag. 239 completamente illustrato con disegni a colori in 3D

    Stampato nel 2013 da Giunti

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    Le mura di Bergamo e l’esercito veneto fra 500 e 600 – Venetian army and fortress in XVI and XVII centuries

    25.00

    Bergamo vanta un notevole numero di vestigia, una fantastica scenografia abbracciata dalle sua mura venete. In questo libro tuttavia si racconta anche della Bergamo esistente prima delle mura rinascimentali. Quando a far da anello protettivo alla città orobica ci pensavano le fortificazioni romane prima e quelle medioevali poi. Ma parla anche della locale guarnigione veneta fatta di picchieri, moschettieri, cappelletti balcanici, cavalleggeri e uomini d’arme, ma soprattutto di bombardieri che coi loro cannoni e obici mantennero alta la guardia e la difesa nella città che, anche per questo non fu mai assediata.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 86 illustrato con circa 70 foto a colori e varie illustrazioni b/n

    Testo in lingua italiana, didascalie italiano/inglese

    Stampato nel 2018 da Soldiershop

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    Le mura di Bergamo e la guarnigione veneta fra 500 e 600 – Venetian army and fortress in XVI and XVII centuries

    12.00

    Luca Cristini            Prezzo di listino  20.00 (sconto 40%)

    Bergamo vanta un notevole numero di vestigia, una fantastica scenografia abbracciata dalle sua mura venete. In questo libro tuttavia si racconta anche della Bergamo esistente prima delle mura rinascimentali. Quando a far da anello protettivo alla città orobica ci pensavano le fortificazioni romane prima e quelle medioevali poi. Ma parla anche della locale guarnigione veneta fatta di picchieri, moschettieri, cappelletti balcanici, cavalleggeri e uomini d’arme, ma soprattutto di bombardieri che coi loro cannoni e obici mantennero alta la guardia e la difesa nella città che, anche per questo non fu mai assediata.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 79 illustrato con circa 70 foto a colori.
    Testo in lingua italiana, didascalie italiano/inglese
    Stampato nel 2012 da Soldiershop

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    Le ultime crociate

    22.00

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 262 + 20 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2011 da Il Cerchio

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    Leonardo da vinci e i Navigli di Milano

    45.00

    Splendida opera riccamente illustrata dedicata ai progetti e alle invenzioni di Leonardo da Vinci indirizzati atte migliorare l’efficienza dei Navigli di Milano e presentati al Duca Ludovico il Moro agli inizi del XVI secolo

    Brossura, 23 x 25 cm. pag. 136 completamente illustrato con mappe, disegni tecnici e foto b/n

    Stampato nel 2019 da Pifferi

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    Leonardo e gli ingegneri del Rinascimento

    20.00

    Uno dei motivi dominanti della moderna storia della scienza consiste nel tentar di chiarire gli elementi di continuità che legano fra loro le varie epoche del pensiero scientifico. È altrettanto vero che esistono personalità eccezionali, capaci di dominare con la loro intelligenza e il loro talento intere epoche. Ma queste personalità non nascono dal nulla. Ricostruire la formazione di un genio significa spesso abbassare il piedistallo su cui lo hanno collocato le generazioni successive e render giustizia a numerose figure minori che hanno contribuito al progresso della scienza. Quello degli ingegneri del Rinascimento è un mondo affascinante e ricchissimo in cui, se da un lato si raccolgono certe eredità del mondo antico e medievale, dall’altro si vengono organizzando e consolidando certe nozioni di statica e dinamica che contribuiranno al sorgere della scienza moderna. Nei taccuini di Leonardo abbiamo un quadro vivo di un’epoca in cui, nel lavoro degli ingegneri, comincia a infiltrarsi una preoccupazione nuova: quella di una base scientifica su cui costruire. Le prodigiose “macchine di Leonardo”, che hanno meravigliato e stupito generazioni, hanno spesso antecedenti precisi, individuabili nelle scoperte di Kyeser, Villard de Honnecourt, Guido da Vigevano,

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 320 completamente illustrato con disegni e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2016 da Odoya

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    Lepanto – La battaglia dei tre imperi

    14.00

    «Non appena in Occidente si sparse la voce della prossima uscita della flotta turca, papa Pio V decise che quella era l’occasione buona per realizzare un progetto che sognava da tempo: l’unione delle potenze cristiane per affrontare gli infedeli in mare con forze schiaccianti, e mettere fine una volta per tutte alla minaccia che gravava sulla Cristianità. Quando divenne sempre più evidente che la tempesta era destinata a scaricarsi su Cipro, il vecchio inquisitore divenuto pontefice, persecutore accanito di ebrei ed eretici, volle affrettare i tempi.» È la primavera del 1570. Un anno e mezzo dopo, il 7 ottobre 1571, l’Europa cristiana infligge ai turchi una sconfitta catastrofica. Ma la vera vittoria cattolica non si celebra sul campo di battaglia né si misura in terre conquistate. L’importanza di Lepanto è nel suo enorme impatto emotivo quando, in un profluvio di instant books, relazioni, memorie, orazioni, poesie e incisioni, la sua fama travolge ogni angolo d’Europa. Questo libro non è l’ennesima storia di quella giornata. È uno straordinario arazzo dell’anno e mezzo che la precedette. La sua trama è fatta degli umori, gli intrecci diplomatici, le canzoni cantate dagli eserciti, i pregiudizi che alimentavano entrambi i fronti, la tecnologia della guerra, di cosa pensavano i turchi dei cristiani e viceversa.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. X + 768

    Stampato nel 2012 da Laterza

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    Lepanto 1571 – La più grande battaglia navale del Rinascimento

    18.00

    Per gran parte del XVI secolo, il Mediterraneo fu il teatro di guerra in cui si affrontarono cristiani e musulmani e, tra i numerosi scontri navali che videro contrapporsi i due schieramenti, quello che ebbe luogo a Lepanto il 7 ottobre 1571 è indubbiamente il più noto. Una flotta ottomana composta da 235 unità, tra galere e navi di altro tipo, fronteggiò la pressoché equivalente forza a disposizione della Lega Santa: dopo aver ingaggiato i turchi per oltre cinque ore, i cristiani li sconfissero. Quello di Lepanto è stato l’ultimo, grande combattimento tra galere, e una delle più importanti battaglie della storia. In questo volume, con l’ausilio di un vasto apparato iconografico, vengono approfonditi gli aspetti strategici, storici, tecnici e biografici di una tra le maggiori campagne navali del Rinascimento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 168 con circa 74 illustrazioni b/n e 20 illustrazioni a colori x

    Stampato nel 2013 da Libreria Editrice Goriziana

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    Lepanto 1571. La Lega santa contro l’impero ottomano

    20.00

    Niccolò Capponi

    Il 7 ottobre 1571 le acque del Golfo di Patrasso si tinsero di sangue: le galee di una fragile alleanza cattolica, capitanata da don Giovanni d’Austria, sconfissero l’invincibile flotta turca di Mehmet Ali. Infranto il mito dell’imbattibilità ottomana, l’incubo di una conversione forzata all’Islam dell’Europa si dileguò. Insieme a Salamina, Waterloo e Stalingrado, Lepanto è entrata nella leggenda come una delle grandi battaglie che sono riuscite a fermare una potenza nemica inarrestabile, oltre a essere divenuta simbolo dello scontro tra Oriente e Occidente, tra Islam e Cristianesimo. Niccolò Capponi ne confuta i luoghi comuni, concentrandosi in particolare sulla strategia militare, sulla tecnologia delle armi e sui documenti originali dell’epoca (tra i quali spicca la testimonianza di Miguel de Cervantes, ferito nel corso dei combattimenti).

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 358 con alcune mappe e 16 pagine di illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2020 da Il saggiatore

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    Lepanto, fuochi nel crepuscolo. Venezia e gli Ottomani, 1416-1571

    12.00

    Federico Moro

    Gli Ottomani: per secoli il nemico per antonomasia del nome veneziano, i rivali geopolitici capaci di soffocarne il commercio a lunga distanza, prima che i Portoghesi ne tagliassero le rotte a partire dall’Oceano Indiano. Un confronto che si svolge lungo l’arco di circa quattro secoli, caratterizzati da ben sette guerre dichiarate e un ininterrotto stato di tensione e di conflitti a bassa intensità. Il confronto con i padisa ottomani, imponendo l’urgenza di proteggere le vie marittime a largo raggio e la difesa dello Stato da Mar, impedisce a Venezia di sviluppare appieno la spinta strategica in Italia e quindi di acquisire la taglia territoriale e demografica necessaria al rango di grande potenza. Si tratta, quindi, dello snodo chiave della storia della repubblica.

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    Libertà e dominio

    40.00

    Questo libro, che raccoglie i saggi del convegno tenutosi a Genova nell’aprile 2008 dal titolo “Il sistema politico genovese: Mediazioni, conflitti e relazioni nei rapporti esterni e nel dominio del territorio”, propone una riflessione su due aspetti di storia politica: i rapporti con le potenze esterne, della penisola e dell’Europa, e il dominio interno del territorio, di cui Genova è un fulgido esempio. Più volte sotto la signoria dei duchi di Milano e dei re di Francia, mantenne un legame conflittuale con il Sacro Romano Impero e il papato, poi si inserì saldamente nel sistema imperiale spagnolo, svolgendo un ruolo chiave dal punto di vista politico territoriale, come porta di accesso alla penisola, e finanziario, grazie alla sua rete mercantile. Sul piano interno, il dominio della Repubblica comprendeva numerose enclaves feudali, ma importante è che la Corsica e alcuni territori in Liguria e nel Mar Nero erano controllati da un’istituzione senza precedenti: la Casa di San Giorgio. Questi temi sono stati affrontati nel volume con contributi che spaziano dalla storia dei rituali alla logistica militare, dall’analisi dei linguaggi allo studio dell’economia e della finanza.

    Brossura 15,5 x 23 cm. pag. 388

    Stampato nel 2011 da Viella

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    Lo Stato assoluto – Origini e sviluppo delle monarchie assolute europee

    25.00

    Perry Anderson in questo classico di storia comparata si concentra sulle origini dello stato moderno, cosi come si definì e prese forma in Europa tra il XV e il XVIII secolo. Il libro è diviso in due parti: la prima indaga le strutture delle monarchie assolute negli stati dell’Europa occidentale dal Rinascimento in avanti e la questione delle relazioni tra la monarchia e la nobiltà. Getta poi lo sguardo alle traiettorie intraprese da Spagna, Francia, Inghilterra e Svezia, ma non dall’Italia, e le ragioni politiche ed economiche di questa diversità. Nella seconda parte lo storico confronta l’Europa orientale con l’Europa occidentale. Passa in rassegna le monarchie di Russia, Prussia, Austria e di altri paesi, come per esempio la Polonia. Infine prende in considerazione la struttura dell’impero Ottomano nei Balcani come metro di misura esterno attraverso cui valutare l’eccezionalità dell’assolutismo europeo, anche in relazione al feudalesimo giapponese, all’impero cinese e in generale al cosiddetto “modo di produzione asiatico”, alla vigilia dell’avvento del capitalismo industriale.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 526

    Stampato nel 2014 da Il saggiatore

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    Los tercios

    33.00

    Alex Claramunt

    Dalle sabbie infuocate della Barbary ai freddi canali delle Fiandre, le formazioni di fanteria della monarchia ispanica hanno dominato per un secolo e mezzo i campi di battaglia del più grande impero dell’Età Moderna. In Los Tercios di Jordi Bru (Pamplona, ​​1967), lo sguardo fotografico di questo artista del nostro tempo ricostruisce con precisione artigianale la ricca storia di questi soldati, non solo spagnoli, ma anche italiani, tedeschi, valloni… Vita quotidiana e le sue molteplici vicissitudini, dal gioco d’azzardo alla religione, il rapporto con la popolazione civile, la versatilità tattica, le armi, la meticolosa logistica e la molteplicità di fronti su cui hanno agito, si riflettono nelle creazioni di Jordi Bru, che, sulla base di molteplici fotografie scattate nell’ambito di eventi di ricostruzione storicha, come la famosa Slag om Grolle, costruiscono scene di battaglia, atmosfere e vita quotidiana punteggiate da dozzine di piccoli dettagli. Dietro ognuna di queste ricostruzioni si nasconde un accurato processo di documentazione che garantisce l’esattezza dei dettagli secondo quanto le cronache ci raccontano dell’accaduto. In questo volume raccogliamo ventisette creazioni di Bru dedicate ai Tercio, ognuna accompagnata da un testo di Àlex Claramunt Soto, direttore di Desperta Ferro Historia Moderna e specialista nei secoli XVI e XVII. Le scene immergono il lettore nel tempo e lo avvicinano alle ricche storie di battaglie, assedi, scaramucce e altri atti d’arme che, nonché ai tanti piccoli dettagli che ci rivelano come vivevano e, come moricano i soldati del re di Spagna. Questo pregevole volume ci permette di capire, inoltre, come sia stato possibile che questi soldati, nonostante i loro numerosi nemici in tre continenti, abbiano mantenuto per molti decenni l’egemonia mondiale della monarchia ispanica.

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    Machiavelli e il mestiere delle armi. Guerra arti e potere nell’Umbria del Rinascimento

    30.00

    L’opera principale di Niccolò Machiavelli, Il Principe, è stata composta nel 1513-14: esattamente cinquecento anni fa. Questa ricorrenza è stata l’occasione, in tutto il mondo, per approfondire il pensiero, la personalità e la biografia del Fiorentino. La mostra promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia rientra all’interno di queste celebrazioni. A partire dai rapporti che Machiavelli ha intrattenuto con l’Umbria – un territorio che conosceva assai bene per avervi viaggiato a lungo e per averne seguito in prima persona le complicate vicende politiche – si è scelto di indagare un capitolo della storia italiana (e umbra) tra i più affascinanti: quello relativo ai capitani di ventura e al modo con cui, a cavaliere tra il XV e il XVI secolo, veniva praticato il “mestiere delle armi”. Machiavelli nelle sue opere – dai Discorsi alle Istorie, dal Principe agli scritti diplomatici e cancellereschi, ma anche nella sua corrispondenza privata – parla spesso dei grandi condottieri umbri: ne racconta le gesta militari, i modi brutali e le ambizioni di potere, ne descrive le alleanze politiche e gli intrighi. La mostra, sulla base di un vasto materiale proveniente da musei, collezioni e archivi pubblici e privati, ripercorre, utilizzando proprio Machiavelli come guida, l’epopea dei “signori della guerra” e offre una formidabile galleria dei loro ritratti. Ma è anche un’occasione per ricostruire la storia politica, la cultura artistica e il profilo sociale, economico e urbanistico dell’Umbria del Rinascimento.

    Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 590, interamente illustrato con foto, disegni e illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2015 da Aguaplano

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    Machiavelli in tumulto – Conquista, cittadinanza e conflitto nei «Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio»

    44.00

    Tra le tesi che per secoli hanno assicurato a Niccolò Machiavelli la fama di autore sulfureo occupa un posto speciale il suo giudizio positivo sui tumulti e in particolare l’affermazione secondo cui “la disunione della plebe e del senato romano fece libera e potente quella repubblica”. Nel suo libro Gabriele Pedullà analizza per la prima volta la storia e il significato di questo attacco frontale alla tradizione classica della concordia civica, ricostruendo meticolosamente le letture che hanno permesso a Machiavelli di sviluppare la sua originalissima teoria (soprattutto il retore e storico greco Dionigi di Alicarnasso), per poi seguirne gli esiti più importanti negli autori che, esplicitamente o implicitamente, vi si sono richiamati in età moderna: Virgilio Malvezzi, Tommaso Campanella, Louis Machon, Marchamont Needham, Walter Moyle, John Milton, Thomas Gordon, John Trenchard, Montesquieu, Adam Ferguson, Jean-Jacques Rousseau, Claude-Adrien Helvétius, Mably, Vittorio Alfieri, Thomas Jefferson e John Adams. Il tema del tumulto non offre però soltanto lo spunto per ripensare l’importanza dei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio nella storia intellettuale europea e nell’età delle rivoluzioni (Inghilterra, Stati Uniti e Francia), ma diventa anche l’occasione per ricostruire alla luce del concetto di classi­cismo politico l’intero sistema machiavelliano: dal primato del conflitto alla vocazione imperialistica degli Stati, dall’importanza di concedere la cittadinanza agli stranieri ai benefici della costituzione mista, dall’apologia dei tribuni della plebe alla necessità di introdurre nelle repubbliche una magistratura d’emergenza per far fronte agli imprevisti (il dittatore romano).

    Brossura, pag. 635

    Stampato nel 2012 da Bulzoni

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    Matchlocks to Flintlocks. Warfare in Europe and Beyond 1500-1700

    39.00

    Nel mondo moderno le prime tre culture dominanti nell’arte della guerra sono state modellate da una sinergia di interazioni interne ed esterne. Uno era il mondo latino cristiano occidentale; un altro è stato l’Islam ottomano. Il trezo, non meno vitale nonostante venga spesso trascurato, è di matrice europea centro-orientale: Polonia/Lituania, Livonia, la Russia: il saccheggio dei cosacchi, una combinazione volatile e imprevedibile. Il lavoro di William Urban è un resoconto integrato delle prime guerre moderne. Temporaneamente si estende dall’invasione francese in Italia nel 1494 per arrivare alla vittoria austriiaca nei Balcani culminante nel Trattato di Peterwardein del 1718. Geograficamente copre uno spazio che va dai Paesi Bassi fino all’Ucraina profonda. I passi culminanti di quest’analisi sono la sostituzione degli eserciti di derivazione feudale con altri formati da professionisti, e l’integrazione dei professionisti in eserciti della Corona. La chiave di questo processo è il soldato di mestiere, originariamente reclutato a causa degli obblighi di prelievo feudale che davano risultati troppo limitati, diviiene indispensabile con l’evolversi della tecnologia bellica come l’utilizzo della polvere da sparo in armi sempre più complesse per essere utilizzate da “rozzi” contadini. Entro la fine del XVII secolo, i soldati vengono identificati con lo Stato per cui combattono e non più con i governanti o i condottieri che avevano seguito nei secoli precedenti.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag 278 + 8 pagine con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2012 da Frontline Books

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    Medieval knights 1100-1476

    35.00

    Libro dedicato alle uniformi medievali con numerosissime tavole di Garuti e Durand. Ogni tavola è fornita di descrizione storica e tecnica. Sono presenti inoltre numerosissimi stemmi araldici delle varie fazioni e famiglie nobili. Si considerano le famiglie nobili italiane, gli Ordini Crociati come go Ospitalieri e i Teutonici, e anche le famiglie Francesi, Inglesi e Germaniche. Dell’area Italiana sono descritti cavalieri come Farinata degli Uberti, Tartaglia, Jacopo de’ Pazzi e quelli dei Pellari ed anche le milizie Fiorentine e Lombarde. Tra i nobili di Germania, Inghilterra e Francia si riportano: Wolfram Von Eschenbach, Ludwig IV di Baviera, Aymer de Valence, Edmund Crouchback, Alfonso X, Alfonso di Poitiers.

    Brossura, 20,3 x 25,5 cm. pag. 90 con circa 70 tavole a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Soldiershop

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    Mercanti avventurieri – Storie di viaggi e di commerci

    16.00

    Quando ai giorni nostri si dice che l’imprenditoria italiana non è sempre sollecita ad inserirsi nei mercati internazionali, viene in mente lo spirito d’iniziativa e d’avventura di quei mercanti del Medioevo i quali anticiparono l’età moderna con epiche imprese, aprendo inedite rotte per terra e per mare e disegnando nuovi mondi a Oriente e oa Occidente. Nate e spesso scritte per strada, nelle navi o nei caravanserragli, le loro mirabili storie compongono il più fascinoso atlante che sia stato redatto del continente asiatico e delle Indie Orientali, con i loro favolosi empori colmi di spezie, di pietre preziose, di sete, di merci atte a sedurre l’intera gamma dei sensi.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 264

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    Mercenaries and Their Masters – Warfare in Renaissance Italy

    26.00

    Il classico studio di Michael Mallett sulla guerra del Rinascimento in Italia è rilevante oggi come lo era quando fu pubblicato per la prima volta una generazione fa. Il suo lucido resoconto dell’età dei condottieri – i capitani di fortuna mercenari – e dei soldati che combatterono sotto il loro comando è ambientato nel più ampio contesto della società italiana dell’epoca e delle città-stato in guerra che li impiegavano. Emerge un quadro affascinante degli stessi mercenari, dei loro comandanti e delle loro campagne, ma anche del modo in cui la guerra fu organizzata e praticata nel mondo rinascimentale. Il libro si concentra sul XV secolo, un periodo confuso di turbolenza e transizione quando si formarono eserciti permanenti in Italia e più tipi moderni di organizzazione militare presero piede in tutta Europa. Ma guarda anche al Medioevo e al XIV secolo e alle guerre italiane del XVI secolo, quando gli eserciti stranieri contestarono l’equilibrio di potere europeo sul suolo italiano. Lo studio pioneristico di Michael Mallett, che incarna molte ricerche accademiche su questo argomento trascurato, spesso frainteso, è una lettura essenziale per chiunque sia interessato a comprendere la storia della guerra nel tardo Medioevo e nel Rinascimento.

    Brossura, 14 x 21,5 cm. pag. 304 con alcune illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Pen & Sword

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    Morat 1476 – La guerra all’ultimo sangue fra Carlo il Temerario e i confederati svizzeri

    29.00

    Le guerre borgognone furono un grande conflitto che vide da una parte Carlo il Temerario, duca di Borgogna e la dinastia dei Valois, sovrani francesi con l’astuto Luigi XI, in queste guerre la Confederazione svizzera fu pesantemente coinvolta e giocò un ruolo decisivo. La guerra vera e propria scoppiò nel 1474 e negli anni successivi il duca di Borgogna, Carlo, fu sconfitto ben tre volte sul campo di battaglia. Prima a Grandson, poi a Morat e alla fine trovando anche la morte nell’ultima di queste battaglie, quella combattuta a Nancy. Per Il ducato di Borgogna queste guerre rappresenteranno la fine dello stato, tutti i suoi territori e quelli ad esso appartenenti divennero parte della Francia, mentre i possedimenti borgognoni nei Paesi Bassi e nella Franca Contea furono ereditati dalla figlia di Carlo I, Maria di Borgogna ed alla fine, visto il matrimonio di questa con Massimiliano trasmessi alla casata degli Asburgo.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 102 con numerose illustrazioni e tavole a colori

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    Navi e quattrini – L’economia e la Marina Militare italiana fino al XXI secolo

    18.00

    Uno studio, fortemente non convenzionale, dedicato alla situazione attuale della Marina Militare, alle sue prossime, ineludibili necessità e, più, in generale, alla classica domanda: “A cosa serve una Marina, per di più in Italia?”. Sulla base, rigorosamente documentata e aggiornata, di cifre e fatti, Cernuschi spiega, in termini semplici e immediati, quello che sarà il prossimo programma navale del futuro, con i pro e i contro del caso. Il libro si spinge peraltro, al di là delle analisi di bilancio, fino a formulare diverse considerazioni d’ordine macroeconomico di grande attualità con il pregio di spiegare davvero quello che sta succedendo, nel corso di questi ultimi anni, sulla scena mondiale, dominata da una sotterranea guerra finanziaria che rischiamo di perdere una volta che non disponessimo più della “moneta navale” che tanto ha protetto l’Italia nel corso degli anni e dei secoli.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 243 con circa 20 tra foto e illustrazioni

    Stampato nel 2013 da in edibus

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    Ninja 1460-1650

    10.40

    Stephen Turnbull      prezzo di listino: 16.00 (sc. 35%)

    Uomini sfuggenti, specialisti in operazioni belliche clandestine e nelle azioni di guerriglia, i ninja furono altresì abili spie, esperti di arti marziali e spietati sicari prezzolati che costituirono una delle più potenti, temute e, a causa le loro umili origini sociali, detestate organizzazioni militari del Giappone medievale. Circondata sino ai giorni nostri da un’aura di mistero e soprattutto da una fama che gli ha attribuito facoltà magiche e virtù sovrumane (come la presunta capacità di volare), la figura dello shinobi – com’era altrimenti noto – ci viene qui restituita in modo realistico e sulla scorta di fonti autorevoli (fra cui il Bansenshukai): l’evidenza storica su cui si basa questo libro ci presenta un combattente e un agente segreto preparato nell’uso delle armi, in particolare quelle più sofisticate e tipiche degli “uomini in nero”, ma addestrato anche all’impiego di esplosivi e alle tecniche di sopravvivenza, conoscitore dei veleni (spesso utili per l’eliminazione dell’avversario) e fin dall’infanzia educato a un visione della vita per cui si giudicava “l’accettazione incondizionata dell’uso del pugnale nell’oscurità come attività del tutto legittima”.

    Brossura, 17 x 24 cm. pagg. 116 con circa 57 illustrazioni e foto b/n e 8 tavole a colori

    Stampato nel 2014 da Libreria Editrice Goriziana

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    Opera Nova

    29.00

    Il primo trattato della Scuola Bolognese mai stampato (1531), rarissimo e che anticamente si credeva perduto, viene riproposto oggi in un’edizione definitiva che ne svela finalmente tutti i segreti: completo di esaurienti note storiche e di note tecniche esplicative che ne rivelano il contenuto tecnico azione per azione, illustrazioni delle guardie e delle tecniche di combattimento principali (tratte dai principali manuali di scherma coevi o ricostruite in computer graphic), appendici schermistiche e sulle armi utilizzate. Questo volume presenta il lavoro interpretativo eseguito dai curatori, basato sull’impegno scientifico collettivo di anni della Sala d’Arme Achille Marozzo e sull’esperienza accumulata nella preparazione di altre pubblicazioni di inediti in materia di scherma storica. In particolare risulta imprescindibile la comparazione offerta ai lettori con gli altri autori della Scuola Bolognese, prima fra tutti quella con il Maestro più antico e più vicino a Manciolino: l’Anonimo Bolognese, testo essenziale ma inedito e sconosciuto fino alla recente pubblicazione.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 340 con circa 150 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2008 da Il Cerchio

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    Orléans 1429

    12.00

    Chsristophe Gilliot, Josselin Gosselin      Prezzo di listino: 24.00 (sc. 50%)

    Questo volume presenta una versione della battaglia di Orléans di cui Giovanna d’Arco fu la principale protagonista, che si basa su fonti inattaccabili. Queste offrono una immagine giorno per giorno di quella terribile battaglia. Vengono riportati il contesto politico, la situazione della città, la tecnologia militare del tempo, così come le schede biografiche dei capitani francesi e inglesi presenti nel corso della battaglia, con i loro emblemi e stendardi. Il testo è accompagnato da bellissime fotografie di pezzi d’antiquariato, ricostruzioni storiche e riproduzioni di opere d’arte.

    Cartonato 21 x 30 cm. pag. 80 interamente illustrate a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2008 da Heimdal

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    Otranto 1480 – Il sultano la strage la conquista

    20.00

    Nel 1480 l’impero ottomano era in prepotente espansione verso l’Europa e il Mediterraneo. Sulla sua traiettoria, l’Italia lacerata da congiure e lotte intestine fra le più splendide signorie rinascimentali. In questa storia c’è il sogno di un sultano affascinato dai fasti dell’antichità, che intende riunificare l’impero romano. Ci sono gli interessi della Repubblica di Venezia. Lorenzo il Magnifico, appena scampato alla congiura dei Pazzi. Un ex gran visir caduto in disgrazia. Le mire di dominio sulla Penisola del re di Napoli. Un pontefice che, mentre pensa alla decorazione della Cappella Sistina, briga per favorire i propri nipoti. Condottieri al servizio del miglior offerente, il coraggio dei Cavalieri di Rodi. Un grandioso mosaico che profetizza l’avvento del Male. Alla fine della guerra di Otranto non ci saranno vincitori, se non la peste. Si cercherà di recuperare gloria almeno dai resti delle vittime, facendone dei ‘martiri della cristianità’, contro ogni evidenza e testimonianza. Su tutto, l’indifferenza del potere nei confronti degli umili, degli ultimi, degli inermi, costretti a pagare il prezzo delle altrui ambizioni.

    Rilegato, 14 x 21 cm. pag. 322

    Stampato nel 2016 da Laterza

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    Pasqua di sangue. La battaglia di Ravenna

    24.00

    La minuziosa ricostruzione della Battaglia ad opera di Norino Cani che, riunendoli per la prima volta insieme in una grande galleria, traccia i profili di quasi 500 protagonisti e le tavole di Pietro Compagni fanno di questo volume un libro diverso dagli altri che si sono occupati di quell’evento. Quella maledetta Pasqua di sangue del 1512 mostrava il nuovo, terribile volto della guerra, che non vedeva più, tra cavalieri avversari, uno colpirne orgogliosamente un altro con lancia e spada, ma l’anonima palla dell’archibugio di un qualsiasi sconosciuto tiratore senza aspirazioni di gloria, semplice comparsa fra migliaia e migliaia di fanti, contrapposti a pochi, eletti, protagonisti d’alto rango. La guerra non sarebbe stata più la stessa. Una carneficina senza uguali in entrambe le fazioni, una catastrofe anche per i cosiddetti vincitori che persero, insieme ai loro migliori cavalieri, il comandante dell’Armata, Gaston de Foix. La vendetta francese, cieca e disumana, sulla città messa a sacco e violentata per giorni e giorni, provocò effetti impressionanti nell’immaginario collettivo. Se la battaglia impressionò i ravennati che, direttamente, non furono coinvolti più di tanto nei combattimenti, ben più tragiche e immediate furono le conseguenze del sacco. La memoria popolare di quegli eventi assunse, col tempo, quei toni sempre più leggendari, come la storia del mostro.

    Brossura 21 x 28 cm. pag. 168 con 24 tavole a colori

    Stampato nel 2012 da Longo

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    Pavia 1525 – Al culmine delle Guerre d’Italia

    20.00

    Gli Stati dell’Italia rinascimentale erano già da tempo politicamente in difficoltà quando, dopo Carlo VIII, Luigi XII e la Guerra delia Lega di Cambrai, la Francia di Francesco I mirò ancora una volta alla conquista del ducato di Milano, trovando alleati o oppositori nei singoli Stati italiani o nelle loro coalizioni. Tutte le parti in causa ricorsero al servizio di mercenari svizzeri, tedeschi o italiani. I più fieri avversari di Parigi in queste campagne furono gli spagnoli, e l’unione dei troni di Spagna e Austria, avvenuta nel 1519, ebbe profonde ripercussioni sulle Guerre d’Italia. Una narrazione completa e particolareggiata dello scontro titanico che ebbe luogo a Pavia il 24 febbraio 1525, quando l’esercito francese fu distrutto da quello del Sacro Romano Impero, il re Francesco I catturato e la crema della nobiltà transalpina massacrata sul campo di battaglia.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 149 con illustrazioni b/n e tavole a colori

    Stampato nel 2016 da Goriziana

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    Pirati e corsari nei Caraibi dal XVI al XVII secolo

    22.00

    Da sempre il mare nasconde insidie di ogni tipo ed è soggetto a regole e codici che sfuggono agli uomini della terra ferma. Tanto è un mondo a parte che anche oggi, nell’età della globalizzazione e del controllo poliziesco di ogni aspetto e di ogni attività, la pirateria continua a sopravvivere egregiamente in alcune parti del globo. Nella storia e nel nostro immaginario, tuttavia, questa parola evoca uomini del Seicento, galeoni e affascinanti paesaggi marini dell’America centrale. La grande età della pirateria nei Caraibi ebbe inizio intorno al 1560 e si concluse solamente verso il 1720, non appena le nazioni dell’Europa Occidentale, che possedevano colonie nelle Americhe, cominciarono a esercitare più controllo lungo le vie commerciali marittime del Nuovo Continente. Tuttavia, il periodo durante il quale i pirati ebbero maggiore successo durò dal 1640 fino al 1680. Essi prosperarono nei Caraibi grazie soprattutto ai porti inglesi come Nelson’s Dockyard, Port Royal, Antigua, e i porti di Barbados.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 310

    Stampato nel 2012 da Res Gestae

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    Pirati in Oriente 811-1639

    14.00

    Temuti in tutto l’estremo Oriente, i pirati erano noti come “demoni neri” o “dragoni dell’inondazione”. Per secoli, i rapporti tra il Giappone, la Corea e la Cina si svolsero sul triplice piano della guerra, del commercio e della pirateria. Quest’ultimo elemento combinava le caratteristiche degli altri due e, con le sue implicazioni violente ma allo stesso tempo politiche e militari, costituisce il soggetto di questo originale volume. Stephen Turnbull ricostruisce il mondo e la vita quotidiana dei pirati, dalle loro attività pacifiche nel settore della pesca alle incursioni, spesso condotte a grande distanza e con un consistente impiego di mezzi. Il libro fa rivivere le basi, i castelli e le navi dei pirati attraverso relazioni dell’epoca che, abbinate a un notevole apparato iconografico, riportano il lettore a un periodo brutale ma affascinante.

    Brossura, 14 x 17 cm. pag. 114 con illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 2019 da Goriziana

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    Pisando fuerte – Los tercios de Espana y el camino Espanol

    36.00

    Dopo il fallimento della cosiddetta “Spanish Armada”, l’armata navale inviata contro le coste inglesi, è l’Inghilterra a tentare il colpo di grazia contro la Spagna ma, per fortuna dell’Impero spagnolo, la flotta inglese si schianta contro le difese di La Coruña e Lisbona. E ‘stato uno dei più grandi fallimenti della storia militare inglese, ma la propaganda britannica ha messo tutto a tacere per secoli. Poco dopo, in risposta agli attacchi inglesi, truppe spagnole sbarcate in Inghilterra e Irlanda e sostenute dai ribelli irlandesi, erano state in procinto di ottenere il grande obiettivo: sconfiggere l’Inghilterra. Quali circostanze impedirono il trionfo degli Iberici? La potenza militare spagnola era al suo apice, le sue leggendarie fanterie (i Tercios) combattevano nelle Fiandre, in Italia, in Germania e nell’Europa centrale. Questo volume ci mostra anche come vivevano e come combattevano questi splendidi soldati. Eccellente l’iconografia costituita da fotografie, cartine, sisegni e 24 pagine fuori testo con tavole a colori.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 350 + 24 pagine fuori testo con foto a colori illustrato con circa 100 foto b/n cartine e disegni

    Testo in lingua spagnolo

    Stampato nel 2012 da Edaf Editorial

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    Play the Burgundian Wars 1474-1477

    22.00

    Questi soldatini saranno a vostra disposizione per ottenere con poca fatica intere armate di battaglioni di fanti, squadroni di cavalleria, batterie di cannoni, case ed edifici, alberi e tanto altro materiale necessario per creare le scene della vostra battaglia. Spieghiamo inoltre trucchi e modalità per un buon montaggio dei pezzi, così come forniamo le regole ufficiali per giocare a wargame. Il tutto in 50 pagine fitte di centinaia di soldati forniti nella scala standard di 25/28mm che potrete, per solo uso personale, fotocopiare su cartoncino più spesso ed ottenere così armate delle dimensioni desiderate.

    Brossura, 20 x 25 cm. pag. 50 illustrato con tavole a colori

    Testo in lingua inglese/italiano

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    Play the Landsknecht war 1500-1560 – Gioca a Wargame alle guerre dei Lanzichenecchi

    22.00

    Il comportamento sul campo di battaglia di questi soldati tedeschi è stato molto variabile. A volte, come nella battaglia di Pavia (1525), si comportarono eccezionalmente bene, combattendo fino alla morte sui due fronti, anche dopo che i loro alleati fuggirono dal campo di battaglia: questo accadde ai francesi quando impiegarono i Lanzichenecchi. I Lanzichenecchi imperiali furono fondamentali per la vittoria dell’Imperatore.

    Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 50 con illustrazioni a colori

    Testo in lingua italiana/inglese

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    Predicazione eserciti e violenza nell’Europa delle guerre di religione 1560-1715

    35.00

    Nell’intento di mantenere coesi e motivati gli eserciti, nell’Europa delle guerre di religione i predicatori dei contrapposti fronti confessionali ministri riformati e clero cattolico – utilizzarono la predicazione come risorsa retorica “disciplinante” e, al contempo, si fecero carico di giustificare religiosamente la guerra. Nel volume – che raccoglie gli atti del LI Convegno di Studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia – si riflette su come la retorica del combattimento per la fede, con i suoi numerosi riferimenti biblici, influì sulla mobilitazione armata, sulla pratica religiosa e sulla violenza degli eserciti

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 375

    Stampato nel 2014 da Claudiana

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    Razzismi. Dalle crociate al XX secolo

    49.00

    Il libro indaga le forme che il razzismo – inteso come “pregiudizio” concernente l’origine etnica dei popoli con relative politiche discriminatorie – ha preso nel corso della storia occidentale, dal Medioevo a oggi. Per l’autore il razzismo è un fenomeno relazionale, ossia il risultato di circostanze economiche o politiche specifiche. Nella storia europea vi sono tre svolte importanti: il momento delle crociate, di cui è un risvolto la discriminazione religiosa moderna dopo il Cinquecento, il momento delle scoperte geografiche e della mappatura delle civiltà, e il momento della costruzione delle società coloniali con le loro gerarchie, cui fa seguito il razzismo contemporaneo.

    Rilegato, 15 x 21,5 cm. pag. 670 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Il Mulino

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    Renaissance Warfare

    15.00

    Questo notevole lavoro analizza in maniera completa gli eventi militari che hanno caratterizzato il Rinascimento nelle isole britanniche. L’Autore espone un autorevole studio sulle battaglie rinascimentali a partire da quella di Flodden nel 1513 per terminare con la battaglia di Newburn Ford nel 1640. Il libro espone eventi straordinariamente dettagliati di molte battaglie importanti del periodo, tra cui l’assedio di Leith, la Battaglia di Zutphen, lla cattura di Cadice e la battaglia nella baia di Cezimbra. Le strategie e le tattiche storicamente impiegate durante queste battaglie, vengono analizzate in tutte le loro sfaccettature.

    Brossura, 15,5 x 23,5 cm. pag. 213 con circa 34 illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2013 da Pen & Sword

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    Repertorio storico degli archibugiari italiani dal XIV al XX secolo

    82.00

    Tra i cultori della storia delle armi da fuoco da tempo si avvertita la mancanza di un’opera che unifichi le conoscenze aggiornate sugli archibugiari italiani. Le opere piu recenti sono infatti di Malatesta (1939), Gaibi (1978) e Herr (1978), mentre non sono sempre facilmente reperibili i numerosi studi pubblicati su argomenti specifici negli ultimi 34 anni.
    Il Repertorio storico degli Archibugiari italiani dal XIV al XX secolo colma l’esigenza riunendo, in ordine alfabetico, le biografie degli archibugiari pubblicate dai numerosi autori che hanno contribuito alla loro conoscenza approfondendo settori specifici. A beneficio del lettore neofita il Repertorio unifica anche le conoscenze sui distretti italiani produttori di armi da fuoco e quanto è noto sugli armaioli della Sardegna, sulla cronologia dei maestri da canne di Pistoia e sulla storia di numerose dinastie e famiglie.
    Per consentire una facile reperibilità dei nomi degli archibugiari che hanno operato in una sede d’interesse, il Repertorio riporta in ordine alfabetico anche le località che sono state sede di archibugiari con i relativi nomi.

    Rilegato 182 illustrazioni, pag. 807 ,formato 21×27 cm

    Stampato nel 2012 da Clueb

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    Repubbliche e città marinare

    12.00

    Agile collana di monografie dedicata alla storia militare, l’uniformologia, il modellismo e il wargame. Si prendono in esame avvenimenti, eserciti, personaggi, armi, battaglie e tattiche di guerra, per questa ragione ogni monografia è ampiamente illustrata con fotografie e disegni in bianco e nero e quasi sempre una sezione centrale a colori, raffigurante uniformi e distintivi. Il punto di forza della serie è che prende in esame tutti i periodi storici, così da accontentare un notevole numero di appassionati.

    Brossura 21 x 29,5 cm. pag. 48 con 90 illustrazioni b/n + 4 pagg. a colori

    Stampato da Chillemi

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    Retinue to Regiment – The Army of the Swabian League 1525

    29.00

    Il periodo che va dal 1453 al 1618, collega l’Alto Medioevo alla prima era moderna. Comunemente noto come Rinascimento, rappresenta i progressi tecnologici e significativi e i cambiamenti sociali e culturali. Il dominio cattolico sfidato dall’ascesa delle nuove religioni protestanti, e l’Europa occidentale stessa è sfidata dall’ascesa dell’Impero ottomano. Il nuovo mondo è stato scoperto. Questo periodo vide la caduta di Costantinopoli, presa dai Turchi e l’ultima grande battaglia della Guerra dei Cent’anni, entrambi nel 1453. L’uso della polvere da sparo e l’artiglieria giocarono un ruolo sempre più importante, accompagnati alla comparsa del mestiere di soldato professionista. I condotierri, il landsknecht e il janissary dovevano marciare attraverso i campi di battaglia dell’Europa e non solo. L’organizzazione dell’esercito mutò radicalmente, venendo il prevalere della formazione “quadrata (Tercio spagno, quadrato svizzero o dei “Laznzi”). A metà del XVI secolo ufficiali italiani stavano schierando le loro truppe nelle formazioni note come “Battaglioni”, e alla fine del secolo il termine francese Reggimento era di uso comune. Questa collana si pone il proposito di esaminare le guerre e le battaglie di questo periodo storico, attraverso la narrazione, oltre a visionarne gli equipaggiamenti, l’abbigliamento e la logistica. Questo volume, in particolare, esamina il periodo della Lega sveva nel 1525. Quest’ultima venne istituita come un’alleanza difensiva di principi, prelati e città imperiali per mantenere la pace nel territorio della Germania meridionale, in particolare contro la rivolta dei contadini.

    Brossura, 18 x 23 cm. pag. 104 con circa 45 illustrazioni e mappe b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Helion

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    Retinue to Regiment – The Italian Wars Vol. 1. The Expedition of Charles VIII into Italy and the Battle of Fornovo

    29.00

    Massimo Predonzani – Vincenzo Alberici

    Il periodo che va dal 1453 al 1618, collega l’Alto Medioevo alla prima era moderna. Comunemente noto come Rinascimento, rappresenta i progressi tecnologici e significativi e i cambiamenti sociali e culturali. Il dominio cattolico sfidato dall’ascesa delle nuove religioni protestanti, e l’Europa occidentale stessa è sfidata dall’ascesa dell’Impero ottomano. Il nuovo mondo è stato scoperto. Questo periodo vide la caduta di Costantinopoli, presa dai Turchi e l’ultima grande battaglia della Guerra dei Cent’anni, entrambi nel 1453. L’uso della polvere da sparo e l’artiglieria giocarono un ruolo sempre più importante, accompagnati alla comparsa del mestiere di soldato professionista. I condotierri, il landsknecht e il janissary dovevano marciare attraverso i campi di battaglia dell’Europa e non solo. L’organizzazione dell’esercito mutò radicalmente, venendo il prevalere della formazione “quadrata (Tercio spagno, quadrato svizzero o dei “Laznzi”). A metà del XVI secolo ufficiali italiani stavano schierando le loro truppe nelle formazioni note come “Battaglioni”, e alla fine del secolo il termine francese Reggimento era di uso comune. Questa collana si pone il proposito di esaminare le guerre e le battaglie di questo periodo storico, attraverso la narrazione, oltre a visionarne gli equipaggiamenti, l’abbigliamento e la logistica. Questo volume, in particolare, esamina il periodo delle guerre italiane del 1550, particolarmente dalla discesa di carlo VIII alla battaglia di Fornovo.

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    Rinascimento conteso. Francia e Italia, un’amicizia ambigua

    22.00

    Giovanni Ricci

    Dove ha origine il velo di reciproca insofferenza che pervade tuttora le relazioni, così strette e condivise in ogni campo, fra Italiani e Francesi? Furono le Guerre d’Italia, iniziate nel 1494 con la discesa di Carlo VIII re di Francia, a stabilire un contatto ravvicinato, in un quadro tuttavia di asimmetria di forze. Fino al 1559 l’Italia fu devastata dalle armate straniere mentre i suoi artisti venivano esaltati alla corte di Francia. Ecco l’indefinibile contraddizione: la gloria di Leonardo ad Amboise e il saccheggio di città come Brescia, Capua, Ravenna. Giovanni Ricci racconta, attraverso episodi talora poco noti e stupefacenti, il formarsi dell’ambigua e intensa amicizia fra due popoli che la geografia e la storia hanno voluto così vicini.

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    Rinascimento. Italia! Italia! 1526-1530. La prima guerra d’indipendenza italiana

    69.00

    Per la prima volta viene trattatta nel suo insieme la guerra che si svolse in Italia tra il 1520 e il 1530 coinvolgendo la penisola dalla Lombardia alla calabria. Nei testi di storia essa appare per lo più come un episodio della lotta tra Francesco I di Francia e carlo V d’Asburgo e assume talvolta l’indicazione fuorviante di “Guerra di Cognac, località dove, nel maggio 1526, venne stipulato il trattato di alleanza tra Roma, Firenze, Venezia, Milano e la Francia contro l’Imperatore Carlo V. Si è cercato quindi di ricostruire tutte le vicissitudini del conflitto (sconosciuto nel suo significato globale agli italiani), con spirito unitario, evitando di costringere i suoi proragonisti negli stereotipi convenzionali costruiti nel nostro ottocento, che ha privileggiato singoli episodi e personaggi assurti a simbolo di valore risorgimentale.

    Rilegato con sovracopertina 21 x 28 cm. pag. 288 con 69 illustrazioni e 32 tavole a colori

    Stampato nel 2001 da Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Rivolte e Rivoluzione nel Mezzogiorno d’Italia (1547-1799)

    25.00

    Una migliore comprensione del rapporto fra Mezzogiorno d’Italia e modernità e dei nessi del primo con la più generale vicenda europea non può prescindere dall’analisi della dinamica di rivolte e rivoluzione. Tale ferma convinzione è stata alla base della struttura e dell’articolazione del Convegno di studio svoltosi a Maratea nei giorni 27-28 aprile del 2006, che ha costituito una straordinaria occasione di riflessione storica e storiografica, di presentazione di ricerche originali, oltre che di fruttuoso confronto fra generazioni diverse di studiosi, in un orizzonte di lunga durata nel quadro italiano ed europeo, caratterizzato da un approccio comparativo sempre efficacemente contestualizzato. 
Gli Atti di tale Convegno, qui pubblicati, offrono, dunque, un sicuro punto di riferimento lungo un percorso pur ancora ricco di stimoli e potenzialità conoscitive rispetto alle tematiche e problematiche che hanno connotato le tre dense sessioni marateote: il conflitto politico-sociale nel Cinquecento, ancora fondamentalmente condizionato dalla sua ispirazione religiosa; le rivolte italiane del Seicento, considerate entro la nuova categoria storiografica del sistema imperiale spagnolo e nella problematica del diritto di resistenza; la rivoluzione del 1799, considerata come una “storia d’Italia” e riguardata soprattutto nel livello della comunicazione politica e della dimensione simbolica.

    Brossura, 14 x 22 cm. pag. 612

    stampato nel 2010 da Piero Laicata Editore

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    Roberto Sanseverino. Condottiero del Rinascimento italiano tra arte militare e politica

    14.40

    Eugenio Larosa            Prezzo di listino  24.00 (sconto 40%)

    Il libro descrive la tempestosa vicenda militare e politica di Roberto Sanseverino, ultimo dei grandi condottieri del quattrocento italiano. Il Sanseverino può tra i capitani di ventura rappresentare bene il suo tempo, del quale ebbe tutti i pregi e i difetti, le virilità e le debolezze, le virtù e le colpe. Valentissimo nell’arte militare fu uomo politico che prese spesso le armi per servire le sue idee e le sue ambizioni, prendendo tanta autorità da esser amato e temuto allo stesso tempo dai più grandi stati d’Italia.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 212 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2023 da Chillemi

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    Roma capta – Il sacco della città dai Galli ai Lanzichenecchi

    20.00

    Il 18 luglio del 386, al primo assalto dei Galli, l’esercito romano si sbandò. L’ala sinistra venne respinta nel fiume. In preda al panico, in una gigantesca rotta, molti affogarono, altri caddero schiacciati dai compagni in fuga. Metus Gallicus: il terrore per le orde galliche penetrò nella coscienza più profonda dei Romani, senza mai dissolversi, e riemerse nei momenti di maggiore emergenza”. Dal nero giorno dell’Allia, i barbari evocano antichi incubi e sopite angosce. Funesti fantasmi che tornano realtà nell’agosto 410. Roma rivive la violenza terribile di un Sacco che umilia la città per secoli signora sulle genti. È solo l’inizio: nel 455 i Vandali entrano a Roma e la devastano indisturbati; passano meno di vent’anni e nel 472 di nuovo un Sacco dopo un lungo assedio. Infine la guerra greco-gotica, che annienta lo splendore della città antica: tra il 535 e il 552 Roma è per cinque volte sotto assedio. Dal racconto dei fatti, al mito, alla memoria: il libro segue le trasformazioni che la sequenza dei Sacchi per oltre un secolo provocò nell’immagine della città, nei comportamenti e nei pensieri dei suoi cittadini. Alla fine del mondo antico, il travaglio di una civiltà si esprime nella tormentata rovina della sua capitale. E il disastro riecheggia spaventoso nei secoli; fino al Sacco del 1527, quando il mito della Roma che rinasce si rovescia nel più drammatico epilogo: di nuovo eserciti che calano sulla città per devastarla, di nuovo distruzioni.

    Rilegato, 14,5 x 21 cm. pag. 346 + 16 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2012 da Editori Laterza

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    Scudi di pietra – I castelli e l’arte della guerra tra Medioevo e Rinascimento

    18.00

    Cosa ci resta oggi dei castelli medievali e rinascimentali? «Poco più che mura di massi serrati, punteggiate da buchi, spesso inspiegabili. Ebbene la passione e la competenza di Riccardo Luisi riescono invece perfettamente a leggere quei vuoti oscuri: essi diventano del tutto naturalmente i punti di appoggio dei cardini, delle finestre mobili, dei cammini di ronda, degli sporti, dei soffitti e dei pavimenti, tutti in legno e per questo tutti distrutti. Rivediamo quegli scudi di pietra che si animano nella furia dello scontro e nel logorio degli assedii, ma anche nei brevi tempi di pace, nello scorrere della vita quotidiana.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 239 illustrato con cartine foto e disegni b/n

    Stampato nel 2017 da Odoya

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