Orizzonti del Razzismo Europeo

Pensiero Tradizionale

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    Orizzonti del Razzismo Europeo

    10.00

    Questo lavoro presenta sei saggi sul problema della razza, a firma di prestigiosi dottrinari della cultura europea anti-moderna, aristocratica ed organicista:
    due di L.F.Clauss: I limiti della razza e il problema della gerarchia, Idee chiare sulla razza dell’anima e sull’ereditarietà.
    Due di J. Evola: La razza e la filosofia della vita, La scienza ebraica la teoria della relatività e la catarsi demonica.
    Uno di O. Spann: Limiti e senso del concetto di razza.
    Uno di W. Stapel: La teoria razziale.

    Brossura, 14 x 21 pag. 75

    Stampato nel 1981 da Il Corallo

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    Oro o sangue. La via di uscita dal caos

    22.00

    Otto Bangert

    Dall’albeggiante giovinezza del nostro popolo si leva un’antica voce che sussurra della maledizione dell’oro rosso per cui muoiono re, eroi e nazioni. Un eroe nordico dai capelli biondi – così narra la portentosa leggenda – un tempo sopraffece gli oscuri poteri degli Inferi e rubò loro lo scintillante oro. Ecco che questi maledissero lui e quanti sarebbero venuti in possesso del tesoro. La nera maledizione si avverò terribilmente. Il radioso Sigfrido perì sotto la lancia di Hagen, demoniaca incarnazione della forza del male. Ma la maledizione dell’oro continuò a dispiegare i suoi effetti, generando passioni selvagge e crimini violenti, finché un intero popolo non affondò nel sangue e nell’orrore (…) Questo libretto è stato scritto per motivare questa lotta in tutta la sua profonda Weltanschauung e per rafforzare così il fronte del sangue combattente

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    Pan è morto e noi l’abbiamo ucciso

    16.00

    Un’opera metastorica che parla del declino della Civiltà occidentale attraverso il processo di civilizzazione da Epicuro ad oggi. Prende in esame “tre mondi” (antico, medioevale e moderno) e le nove personalità in copertina, che hanno reso possibile attraverso varie rivoluzioni la società dei consumi, e intuisce che essa è lo specchio della sovversione dell’Ordine etico ed estetico causata dal deterioramento delle virtù morali e spirituali dell’Occidente iniziato con la morte di Pan.

    Brossura, 13,5 x 22 cm. pag. 114

    Stampato nel 2016 da Ritter

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    Paperino reazionario – Nuove note sull’ideologia di Walt Disney

    15.00

    Walt Disney non è stato, come per molto tempo si è creduto, un generico e caramelloso intrattenitore dell’infanzia. Al contrario, è stato un artista dotato di un notevole spessore e con una precisa visione culturale. Ciò è evidente soprattutto nei lungometraggi animati, ma non mancano spunti anche nei corti e nei fumetti. Questo testo, che segue idealmente un anteriore e analogo lavoro dell’autore, dà conto del dibattito interpretativo sull’opera disneyana svoltosi negli ultimi quindici anni, inclusa la ripresa di importanti letture precedenti. Si occupa così criticamente, per il passato, delle visioni di artisti come Ejzenstein e Dalì, nonché di quelle di pensatori come Benjamin e Adorno; per il presente, commenta tra gli altri le tesi di studiosi come Andrae, Ciotta e Giorello. Non mancano spunti polemici, che vivacizzano l’insieme.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 160

    Stampato nel 2017 da L’arco e la Corte

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    Parole Sorgive

    25.00

    Giacomo Devoto

    L’oggetto indagato da Devoto è sostanzialmente la grande famiglia indoeuropea e poi quella italica, che dalla prima discende, con linguaggio chiaro e profondo al contempo e con notevole sensibilità storica. Lo scopo del libro è capire che il futuro e passato che “si protende in avanti” e che, quindi, rievocare il passato italico significherà “richiamarne alla vita dell’avvenire l’idea e il modo di essere”.

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    Pensieri antimoderni

    11.00

    La curatrice, Anna K. Valerio, traduce le proprie impressioni di lettura e sintetizza il significato dell’eresia daviliana nella storia del pensiero e della scrittura. Storia interrotta, incantata, dallo stile dell’ hidalgo sapiente nato a Bogotà, come la raccolta scelta di passi celebri in questo volume, saprà testimoniare.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm. pag. 115

    Stampato nel 2008 da Edizioni di Ar

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    Pensiero ribelle vol. 1

    30.00

    La modernità ha sostituito costrizioni visibili con alienazioni astratte, alle disuguaglianze legate alla nascita l’oligarchia del denaro, ha provocato la distruzione dell’ambiente, l’omogeneizzazione attraverso l’economia, la generalizzazione della solitudine. In questo libro Alain de Benoist dimostra come l’Occidente (dicasi America) sia portatore di un modello di società che corrisponde al nichilismo. Un modello in cui le tradizioni si trasformano in folklore, il legame sociale inesistente, i comportamenti diventano utilitaristici e la passione del denaro sommerge ogni cosa. In questo mondo postmoderno il cambiamento avverà per implosione, non attraverso i rivoluzionari ma attraverso i ribelli.

    Rilegato 14,50 x 21,50 cm. pag. 420

    Stampato nel 2008 da Controcorrente

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    Pensiero ribelle vol. 2

    30.00

    Secondo Alain de Benoist non c’è nulla di meno civile della logica del capitale, la cui estensione planetaria trasforma l’uomo in una macchina per produrre e consumare e sradica le identità culturali e i modi di vita differenziati. La ricerca del profitto materiale a poco a poco trasforma gli uomini stessi in oggetti, il risultato del capitalismo totale è l’annientamento del soggetto, il controllo sociale dei corpi, la manipolazione delle menti. Alain de Benoist difende il diritto alla differenza, la propria e quella degli altri, afferma che ciò che maggiormente minaccia la nostra identità non è l’identità degli altri, ma ciò che mette in pericolo tutte le identità: l’americanizzazione del mondo.

    Cartonato con sovracopertina 15,5 x 22 cm. pag. 446

    Stampato nel 2012 da Controcorrente

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    Per Julius Evola

    15.00

    Mario De Marco              Prezzo di listino  25.00 (sconto 40%)

    Il testo si propone un fine divulgativo, coniugato con la ricerca scientifica. E’ uno scritto di base teso a stuzzicare l’interesse per Julius Evola, i necessari approfoondimenti e, soprattutto, il dibattito sulla sua opera. Un’operazione quindi volta ad attualizzare un interessante percorso esistenziale.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 463

    Stampato nel 2017 da INLAB

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    Per un’altra modernità – Scritti su Evola

    12.00

    Raccolta di scritti che rappresenta un’indagine su alcuni snodi non dei più secondari dell’opera evoliana, ma anche il tentativo di mettere alla prova la “tenuta” della ricostruzione “genetica” della modernità presente nelle pagine di “Rivolta contro il mondo moderno”. Un’indagine certo non molto accondiscendente verso il suo “oggetto”, ma neppure irrispettosa. Semplicemente, priva di troppi riguardi formali e di nostalgiche devozioni.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 88

    Stampato nel 2013 da Ar

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    Per una primavera di bellezza

    12.00

    Queste pagine descrivono due fioriture, spuntate negli orridi della Grande Guerra: lo Ubermensch-uomo superiore e il poeta-soldato dannunziano; riferiscono quindi di una infiorescenza: il Fascismo. Nietzsche e d’Annunzio: il loro sapere fu un fare, la loro esistenza un commento delle opere e le loro opere un commento dell’esistenza. Le parole di Ingravalle narrano del Vate, dell’esteta in armi; e parlano di Mussolini, l’arringatore e capitano di ventura.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 108

    Stampato nel 2019 da Ar

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    Picasso: la sovversione dell’arte

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 44

    Stampato nel 2003 da Raido

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    Pierre Pascal, lettere ad una signora. Tra Occidente e Giappone

    20.00

    Gabriella Chioma

    Un inedito assoluto, che ci permette di scoprire la vita e le opere di uno dei più raffinati intellettuali francesi. Pascal, infatti, fu poeta tradizione simbolista misteriosofica, grande yamatologo  e iranista, poligrafo coltissimo, esoterista, tipografo, ma anche militare e testimone di primo piano degli ultimi giorni del Governo Vichy in esilio a Sigmaringen e della RSI. Tanto è vero che fu l’ultimo giornalista straniero a intervistare Benito Mussolini.

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    Platone

    15.00

    Facente parte di una coraggiosa serie di brevi volumi che raccoglie gli esempi più cospicui di critica del concetto di democrazia, dei suoi metodi e delle sue applicazioni, in questo libro troviamo il pensiero di Platone, l’ristocratico di sangue divino, l’ssertore della selezione dei migliori, il profeta della élite dei sapienti e dei guerrieri. Nella sua opera sussistono due forme di critica della democrazia, l’una di carattere particolare, che si esplica prospettando precisi regolamenti politici da sostituire a quelli ateniesi del tempo, l’altra di carattere generale, volta a contrapporre al sistema egualitario l’idea di giustizia intesa come disuguaglianza qualitativa.

    Brossura 14,5 x 21 cm. pag. 136

    Stampato nel 1992 da Settimo Sigillo

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    Platonismo politico

    18.00

    Attraverso una serie di saggi e una lunga intervista, Aleksandr Dugin sottopone a una radicale decostruzione la filosofia politica moderna, rintracciandone i fondamenti metafisici e mostrandoci l’esistenza di un’altra possibilità. Il mondo circostante non è il solo possibile e la mondializzazione non è un destino ineluttabile. Dugin ci dischiude il percorso attraverso cui superare la palude stigia della Diabolopoli postmoderna – l’anti-polis le cui trame non conducono «alla sorgente unificata (simballo, in greco “unificare”) ma a divisione, corruzione, decomposizione, entropia e dispersione (diaballo, da cui diavolo, in greco “dividere”, “disunire”) – per fare approdo a Platonopoli, motore immobile della Storia e diaframma del cosmo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 192

    Stampato nel 2020 da A.G.A.

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    Politica Aeterna Tomo I e II

    42.00

    Aleksandr Dugin

    Il libro “Politica Aeterna” si basa sulle lezioni del corso di Filosofia della politica tenuto pressi la Facoltà di Sociologia dell’Università statale di Mosca nell’anno 2014. Tuttavia, rispettoa quel ciclo di lezioni, alcuni degli argomenti trattati sono stati qui sviluppati in misura più dettagliata e alcune sezioni sono state interamente riscritte. Il testo non è semplicemente un corso di Filosofia della Politica, ma un viaggio che il lettore è chiamato a compiere nella dimensione metafisica della filosofia, così come essa si è dispiegata nel corso dei secoli. Si ntratta di uno sguardo multidimensionale alla Filosofia della politica per comprendere ed entrare nel flusso del Logos che prende vita nella società e ne caratterizza l’evoluzione, fino al punto di trovarsi davanti ad un bivio senza ritorno: soccombere all’inerzia della Storia o diventare cittadini di un nuovo mondo politico.

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    Prima lettera filosofica

    16.00

    Il ruolo culturale di Caadaev è stato immenso: in reazione alle sue tesi i sostenitori della specificità dell’identità russa elaborarono una visione originale e non eurocentrica della Russia e della sua storia, mentre gli occidentalisti dovettero delineare con maggior chiarezza le loro prospettive ideologiche. Da allora e sino a oggi buona parte del dibattito intellettuale russo è ancora una risposta alle provocatorie tesi di Caadaev secondo le quali la Russia è un apese “dimenticato” dalla Provvidenza, tanto immenso e forte politicamente quanto culturalmente sterile..(…) chiunque voglia studiare la stira della cultura russa non può prescindere dalla lettura delle sue “Lettere filosofiiche”. A cura di Aldo Ferrari.

    Brossura, 13 x 19 cm. pag. 153

    Stampato nel 2019 da Aspis

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    Prospettive della Tradizione

    6.60

    Guido de Giorgio      Prezzo di listino: 11.00 (sc. 40%)

    Negli scritti qui presentati – tutti risalenti al periodo in cui più intenso fu il rapporto di collaborazione con Evola – viene delineata, alla luce di una visione eminentemente tradizionale della romanità, una linea di sviluppo che se adottata fino in fondo avrebbe potuto offrire al fascismo quei riferimenti superiori capaci di inserirlo in una prospettiva tradizionale. Un tentativo che, pur non avendo sortito allora gli effetti sperati, resta comunque attuale e denso di significati metafisici e dottrinari, al di là delle semplici contingenze storiche con cui dovette scontrarsi quando venne progettato. Con una nota introduttiva di Marco Pucciarini.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 173 alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 1999 da il Cinabro

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    Prospettive indoeuropee

    12.00

    I quattro saggi quì pubblicati da Locchi, ci aiutano a determinare il rapporto con il passato indoeuropeo della nostra civiltà. Il tema della linguistica indoeuropea, gli studi di Dumazil e di Benveniste, la struttura della famiglia nella società indoeuropea, la sua identità in rapporto con il mondo moderno ci dimostrano l’ampiezza e la profondità dell’Autore nell’approccio con il “fatto indoeuropeo”. Gli Indoeuropei come “nuovo” passato che continua ad essere presente e che molti scelgono di rivendicare come retaggio.

    Brossura 12,5 x 19 cm. pag. 96

    Stampato nel 2010 da Settimo Sigillo

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    Quaderni di testi Evoliani n. 44 – La Scuola di Mistica Fascista. Scritti su mistica ascesi e libertà 1940-1941

    14.00

    «Ma la formazione incipiente di questa razza nuova noi non la dobbiamo al razzismo in senso stretto, tecnico e limitato, perchè la incorporazione ufficiale di esso nel patrimonio ideale del fascismo data di poco più di un anno; La dobbiamo, invece, precisamente, presso all’evocazione, alla “Mistica Fascista”, al clima della rivoluzione, presso all’evocazione, inconsciamente fatta, sotto segno romano, di una razza dello spirito». – J. Evola

    Brossura 13,5 x 21 cm. pag. 146

    Stampato nel 2009 da Controcorrente

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    Quaderni neri 1931-1938. Riflessioni II-VI

    28.00

    I “Quaderni neri” presentano una forma che, secondo le sue caratteristiche, risulta oltremodo singolare non solo per Heidegger, bensì in generale per la filosofia del XX secolo. Tra i generi testuali di cui solitamente si fa uso i Quaderni sarebbero anzitutto da paragonare a quello del “diario filosofico”. In essi gli eventi del tempo vengono sottoposti a considerazioni critiche e messi continuamente in relazione con la “storia dell’Essere”. Il presente testo è il primo dei tre volumi in cui saranno pubblicate le “Riflessioni”. Il primo quaderno di questo volume incomincia nell’autunno del 1931, l’ultimo, con le “Riflessioni VI,” si conclude nel giugno del 1938. Le “Riflessioni” non corrispondono ad “aforismi” da intendersi come “massime di saggezza”. Ciò che è “decisivo non è”, “che cosa si rappresenti e che cosa venga riunito a formare una costruzione rappresentativa”, “bensì solo come si ponga la domanda e assolutamente il fatto che si domandi dell’essere”. Dal “tentativo” di Heidegger di riconoscere la “storia dell’Essere” nei suoi segni quotidiani nasce un manoscritto che, dall’inizio degli anni trenta fino all’inizio degli anni settanta, interpreta anche i due decenni più oscuri della storia tedesca e l’eco che ne seguì.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 700

    Stampato nel 2015 da Bompiani

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    Quale progresso? Come lasciarsi alle spalle un’ideologia

    9.60

    Lord Northbourne        prezzo di listino:16.00 (sc. 40%)

    Convinta dell’essenziale bontà del progresso, gran parte dell’umanità è decisamente coinvolta nel proteiforme culto del cambiamento. In effetti i presupposti che sono alla base dell’ideologia progressista non sono mai stati messi seriamente in discussione, né minimamente divulgati. Nel presente saggio l’autore pone la questione da vari punti di vista. La penetrante chiarezza e freschezza delle immagini presentate al lettore non potranno che contribuire a una migliore e provvidenziale comprensione dell’illusoria fede nel progresso, sia nelle sue origini che nelle sue tendenze contemporanee.

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    Quattro figure della Rivoluzione Conservatrice tedesca

    30.00

    Durante la Repubblica di Weimar, centinaia di pensatori, teorici e personalità politiche fecero parte di quel vasto movimento di pensiero e azione, diviso in molteplici correnti e tendenza, definito, dopo il 1945, Rivoluzione Conservatrice e che raccoglieva gli avversari del Trattato mdi Versailles. La Rivoluzione Conservatrice ha anticipato molti temi che oggi sono all’ordine del giorno, in particolare la critica frontale all’economia pervasiva che, con l’ossessione del denaro e della produzione, vorrebbe trasformare il mondo con un livellamento egualitario, disfarsi dei legami organici e delle strutture differenziate e cedere progressivamente spazio all’utilitarismo e all’egoismo individuale, all’urbanizzazione selvaggia, alla deruralizzazione, all’anonimato di massa. Alain de Benoist qui presenta quattro figure emblematiche di questa Rivoluzione: Werner Sombart, Arthur Moeller van den Bruck, Ernst Niekisch, Oswald Spengler.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 415

    Stampato nel 2016 da controcorrente

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    Rappresentazioni in nero

    16.00

    Questo volume fa capire ai lettori che ogni singolo personaggio qui citato – Mario Sironi, Luigi Pirandello, Goffredo Coppola, Ugo Spirito, Marcello Gallian, Alessandro Pavolini, Berto Ricci, Asvero Gravelli, Padre Intreccialagli, Ernesto Daquanno -, nella sua storia e nella Storia, ha pagato in termini precisi e forti il conto dell’ideale che si fa concreta azione, reale nella realtà perdurante. Titaniche figure di un’umana coralità che non deve essere tralasciata o posta nel dimenticatoio. Mai. E mai tralasciare il respiro epico di ogni singolo nel suo insieme politico, militare, culturale, religioso, sociale… E non importa se il singolo sia stato o sia un uomo o una donna. L’azione è asessuata nella sua concretezza, come il conto che si sa di dover pagare.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 120

    Stampato nel 2017 da Ritter

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    Razzismi. Dalle crociate al XX secolo

    49.00

    Il libro indaga le forme che il razzismo – inteso come “pregiudizio” concernente l’origine etnica dei popoli con relative politiche discriminatorie – ha preso nel corso della storia occidentale, dal Medioevo a oggi. Per l’autore il razzismo è un fenomeno relazionale, ossia il risultato di circostanze economiche o politiche specifiche. Nella storia europea vi sono tre svolte importanti: il momento delle crociate, di cui è un risvolto la discriminazione religiosa moderna dopo il Cinquecento, il momento delle scoperte geografiche e della mappatura delle civiltà, e il momento della costruzione delle società coloniali con le loro gerarchie, cui fa seguito il razzismo contemporaneo.

    Rilegato, 15 x 21,5 cm. pag. 670 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Il Mulino

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    Regime Corporativo (1935-1940)

    15.00

    I temi che Evola affrontò nel corso della sua collaborazione a “Regime Corporativo” seguono fondamentalmente tre direttrici: affrontare gli indirizzi ideologici all’interno e all’esterno dell’intesa Italia/Germania; determinare quale ruolo l’Italia dovesse assumere sulla scena europea e mondiale; suggerire al Regime una condotta non nazionalista e allineata al recupero della funzione imperiale. Temi che costringevano il filosofo a confrontarsi con la realtà storico-politica del tempo e quindi in questa antologia si può apprezzare il delinearsi in Evola di una identità dinamica della Tradizione, che individua nell’agire e nel comportamento tradizionale la qualità propria dell’individuo assoluto.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 114

    Stampato nel 2011 da Il Borghese

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    Religiosità indoeuropea. Humanitas

    12.00

    “Questo libro è nato dal mio interesse per l’aspetto razziale, in questo caso per la «razza dell’anima», del mondo indoeuropeo e venne elaborato come testo di una conferenza. In particolare, la stesura del mio libro Die Nordische Rasse bei den Indogermanen Asiens (1934) mi ha portato più volte ad occuparmi del mondo religioso indoeuropeo; a ciò si aggiunga la battaglia che ferve nella nazione tedesca per la creazione di nuovi valori religiosi, e che ha ispirato molti pensieri di questo libro. Sempre e di nuovo il popolo tedesco e il singolo tedesco risponderanno ai quesiti religiosi in senso propriamente nordico-indoeuropeo sia all’interno di questa o quella confessione, che al di fuori di ogni chiesa e di ogni confessione. Questo scritto vuole contribuire a ricordare quale sia il sentimento religioso che possa interiormente unificarci come tedeschi — e come Germani tutti — anche se appartenenti a «confessioni» che ci appaiono lontane l’una dall’altra”.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm. pag. 100

    Stampato nel 2011 da Edizioni di Ar

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    Risguardo IV

    20.00

    Volume corale del 1983, che richiama alla memoria dei lettori, i vent’anni delle Edizioni di Ar. A cura di Franco G. Freda, comprende due fondamentali scritti dell’editore, che introducono e sigillano gli interventi dei vari collaboratori e amici con cui egli ha condiviso il proprio “senso” del mondo, la propria “immagine” del mondo, e, talora, la propria “idea” del mondo.

    Brossura, 13 x 20,5 cm. pag. 364

    Stampato nel 1985 da Ar

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    Rivolta contro il mondo moderno

    36.50

    In quest’opera, completata tra la fine del 1931 e l’inizio del 1932, Evola risale alle cause che hanno prodotto il mondo attuale e indica i processi che hanno esercitato un’azione distruttiva su ogni valore, ideale e forma di organizzazione superiore dell’esistenza. Il libro, quindi, non si limita ad una descrizione della “crisi” del mondo moderno, ma nemmeno si esaurisce in una polemica senza centro, dato che con uno studio comparato abbracciante le civiltà più varie indica ciò che nei diversi domini dell’esistenza può rivendicare un carattere di normalità in senso superiore.

    Brossura 15,5 x 21 cm. pag. 458, raro in questa edizione

    Stampato nel 1969 da Edizioni Mediterranee

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    Roma renovata resurgat. Vol. 1

    45.00

    Con l’emanazione dell’editto dell’imperatore Teodosio, che vietava definitivamente ogni manifestazione, sia pubblica che privata, del culto pagano, si pose fine ad una lunga lotta che aveva visto contrapporsi, per più di due secoli e mezzo, gli adepti della nuova religione venuta dall’Oriente e i seguaci dei culti tradizionali romani e cominciò una nuova storia del paganesimo, poco conosciuta e poco indagata dagli studiosi. Questo libro si prefigge di analizzare il persistere della Tradizione millenaria romana, con tutto il suo bagaglio sapienziale e religioso, alle soglie del ventesimo secolo, in determinati ambienti iniziatici.

    2 volumi in brossura 15 x 21 cm. pag. 638 + 32 di immagini b/n

    Stampato nel 2011 da Settimo Sigillo

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    Rune

    13.00

    Agile manuale che descrive ad una ad una le 24 rune nordiche, alfabeto primordiale, segni sacri, linguaggio comune agli dei e agli uomini, e le affronta non da un punto di vista glottologico ma squisitamente magico con la spiegazione di modalità e utilizzo.

    Brossura 11 x 21,5 cm. pag. 64 con diverse illustrazioni b/n

    Stampato nel 2007 dall’Associazione Culturale Irminsul

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    San Tommaso d’Aquino e la questione ebraica

    15.00

    L’autore esamina le posizioni dell’Aquinate servendosi soprattutto di un antico articolo (1896) di Mons. Simon Deploigne (qui presentato in lingua italiana per la prima volta). Articolo cattolico imbarazzante per molti cattolici, volutamente dimenticato, soprattutto dopo il Concilio Vaticano II. Eppure presenta con verità il pensiero di un Padre della Chiesa. Si studiano qui anche alcune pagine di un saggio di Vernet sulla Chiesa e gli Ebrei, nonché lo scritto di Tommaso “De Regimine Judaeorum”(Sul Governo degli Ebrei).

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 120

    Stampato nel 2018 da Effepi

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    Saturnia Regna

    18.00

    La dottrina dell’Unità nella tradizione ellenica; Chaos; Redeunt Saturnia regna; Impero e imperialismo; “L’Empire eurasien de la fin”; Vasile Lovinescu, la geografia sacra e l’idea di Impero; Fenomenologia della controiniziazione nell’epistolario Guénon-Lovinescu.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 88

    Stampato nel 2015 da Effepi

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    Scritti politici e di guerra 1919-1933 Vol. 1

    16.00

    I 14 anni della Repubblica di Weimar rappresentano una fase che lascia un’impronta decisiva in Ernest Junger. L’ufficiale tedesco reduce dal fronte nella I G.M., pluridecorato e disilluso, sviluppera’ un’acuto criticismo verso le relazioni allora dominanti. In una serie successiva di saggi provocatori, Junger fustighera’ le piaghe della politica e della societa’, sviluppando contemporaneamente un’alternativa radicale di Stato nazionale, sociale, armato e gerarchicamente articolato. Questo lo portera’ ad essere uno dei teorici del nuovo nazionalismo che andava affiorando nella societa’ tedesca.

    Brossura, pag. 91

    Stampato nel 2003 da Libreria Editrice Goriziana

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    Scritti politici e di guerra 1919-1933 Vol. 2

    21.00

    I 14 anni della Repubblica di Weimar rappresentano una fase che lascia un’impronta decisiva in Ernest Junger. L’ufficiale tedesco reduce dal fronte nella I G.M., pluridecorato e disilluso, sviluppera’ un’acuto criticismo verso le relazioni allora dominanti. In una serie successiva di saggi provocatori, Junger fustighera’ le piaghe della politica e della societa’, sviluppando contemporaneamente un’alternativa radicale di Stato nazionale, sociale, armato e gerarchicamente articolato. Questo lo portera’ ad essere uno dei teorici del nuovo nazionalismo che andava affiorando nella societa’ tedesca.

    Brossura, pag. 350

    Stampato nel 2004 da Libreria Editrice Goriziana

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    Scritti ritrovati

    29.00

    Adriano Romualdi

    “Che cosa avrebbe fatto, che cosa avrebbe scritto Adriano Romualdi se il Fato non lo avesse atteso quella sera di mezzo agosto del 1973 lungo la Via Aurelia durante l’esodo estivo? Come si sarebbe comportato politica- mente e culturalmente durante gli anni Novanta e Duemila di fronte alla “evoluzione” del MSI? Che atteggiamento avrebbe assunto a oltre 80 anni se avesse assistito alla vittoria elettorale del 2022 da parte della Destra e la costituzione del primo vero governo di destra-centro? E soprattutto, si sarebbe riconosciuto nell’attuale Destra politica?”

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    Scritti sul ’68

    15.00

    Il cinquantenario del ’68 ha fatto riemergere il periodico impulso alla celebrazione di quell’evento. In qualche caso esso ha coinciso con un nostalgico “come eravamo” degli invecchiati contestatori di ieri, ma poi inseritisi perfettamente nei gangli vitali del sistema. Ad essi si sono aggiunti i paralleli rimpianti per ciò che avrebbe potuto essere e non fu di qualche antico contestatore di destra. Per questi ultimi l’idea era quella di una spallata destra-sinistra contro il sistema. Gli scritti di Julius Evola apparsi in quel periodo sulle testate nazionali, che qui si offrono, stroncano senza mezzi termini il fenomeno ribellistico; ne colgono il senso ultimo come rivoluzione del nulla. Evola rigetta anche le posizioni dei cosiddetti “nazi-maoisti”. L’antologia è integrata dai coevi interventi di giornalisti e intellettuali come Giano Accame, Mario Tedeschi e Adriano Romualdi. Essi consentono di inquadrare il ruolo critico di Evola all’interno di un mondo, quello della destra, diviso inizialmente tra attrazione e repulsione per la novità studentesca. Postfazione di Manlio Triggiani.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 130

    Stampato nel 2019 da L’arco e la Corte

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    Scritti sulla massoneria volgare speculativa

    24.00

    Sul finire del 1600 la “Massoneria operativa” entra in profonda crisi, per morire nel 1717 e trasformarsi in un’associazione di uomini di “buona volontà”, assiepati sotto le bandiere dell’egualitarismo democratico. Attraverso la sopravvivenza solo virtuale di una sovrastruttura gerarchico-simbolica, condizionata da un confuso e artificioso sincretismo pseudo filosofico, si sviluppa la “Massoneria volgare speculativa”. Ormai priva di luce, ma forte solo nella quantità, dalla seconda metà del ‘900 la Massoneria galleggia in forma semplicemente “testimoniale”, essendosi radicata in essa l’inquinante sostanza antitradizionale, esatto contrario della Via iniziatica sapienziale. Julius Evola lo aveva compreso e l’ha scritto, perché i veri iniziati – del suo tempo e delle generazioni a venire – non avessero a cadere in trappola.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 192 illustrato

    Stampato nel 2012 da Arya

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    Shambhala Rossa – Magia, profezia e geopolitica nel cuore dell’Asia

    32.50

    Molti conoscono Shambhala come la leggendaria terra di felicita spirituale che e situata o in India secondo il Kalacakra Tantra nel buddhismo tibetano o nella catena montuosa dell’fHimalaya sotto il nome di Shangri-La grazie al popolare film Lost Horizon (Orizzonte perduto) del 1937 di Frank Capra, ma pochi sanno del ruolo che il mito di Shambhala ha svolto nella geopolitica russa allfinizio del XX secolo. Shambhala rossa e il primo libro in inglese che racconta la storia di cercatori politici e religiosi provenienti da Oriente e da Occidente che si servirono delle profezie buddhiste per promuovere i loro programmi spirituali, sociali e geopolitici. C’erano persone di diverse convinzioni ed ambienti come Ja-lama e Agvan Dorzhiev, ma tra costoro si annoverava anche un pittore teosofo come Nicholas Roerich, un crittografo della polizia segreta bolscevica come Gleb Bokii, uno scrittore di occultismo con tendenze a sinistra qual era Alexander Barchenko, rivoluzionari e diplomatici bolscevichi come
    Georgy Chicherin e Boris Shumatsky insieme ai loro compagni di viaggio indigeni Elbek-Dorjik Rinchino, Sergei Borisov e Choibalsan, e infine il fanatico di destra Roman von Ungern-Sternberg, il sanguinario barone bianco. Il nuovo libro di Andrei Znamenski e una sfida per tutti coloro che rifiutano di accettare le connessioni tra leggenda e politica. Shambhala rossa da un incontestabile elemento di prova che l’ideologia comunista atea del XX secolo non ha disdegnato di usare un mito buddista tibetano come una sorta di instrumentum regni, cioe uno strumento politico di propaganda: sinistra russa e intellettuali di destra, come pure ricercatori spirituali, si trovarono tutti uniti in un’antica idea di rinascita, sognando una terra egualitaria, una Shambhala rossa, dove un’umanita trasformata potesse vivere in una Nuova Era di pace. Lfautore fornisce un’indagine innovativa attraverso la quale siamo fatti consapevoli che il Sacro e Profano possono condividere lo stesso milieu mi

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    Simboli templari – Il Sacro Cuore del torrione di Chinon attribuito ai Cavalieri del tempio

    16.00

    Cosa sappiamo realmente dell’esoterismo templare? Questa opera ne illustra una fonte primaria eccezionale: le incisioni templari del Torrione di Chinon, in Francia. In questo traduzione è stata rispettata completamente la scansione che Louis Charbonneau – Lassay volle dare al suo studio sui graffiti templari di Chinon, originariamente pubblicata in due parti sulla Rivista Regnabit nel suo primo anno di vita, ed esattamente nel n.8 ( gennaio 1922) e nel n. 10 ( marzo 1922).

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 64 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2018 da Il cerchio

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    Simbologia del dollaro

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 56

    Stampato nel 2005 da Raido

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    Sintesi di dottrina della razza

    20.00

    Julius Evola

    Chiarendo da una prospettiva tradizionalistica l’effettivo significato di ogni teoria sulla razza, questo saggio evoliano delinea una propria ‘dottrina della razza’. Partendo dal principio della tripartizione dell’essere umano in corpo, anima, spirito, vengono considerate per analogia le connessioni, le corrispondenze e le consonanze tra i diversi stadi- gradi della razza: la sfera corporea (‘materiale’), quella animica, quella infine spirituale.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 280 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Edizioni di Ar

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    Sir John Woodroffe Tantra e Bengala – Un’anima indiana in un corpo europeo?

    32.50

    Lavorando a stretto contatto con i suoi mentori bengalesi, specialmente con il suo amico A.B. Ghose, sir John Woodroffe divenne l’orientalista Arthur Avalon, pseudonimo con cui egli si rese famoso per i suoi studi tantrici agli inizi del XX secolo. Universalmente conosciuto per “Il Potere del Serpente”, il libro che introdusse il kundalini yoga in Occidente, Avalon cambiò l’immagine del tantra da quella di un disprezzato culto magico in quella di una raffinata filosofia che accrebbe molto il prestigio del pensiero indù nelle successive generazioni di occidentali. Questo studio biografico si divide in due parti. La prima si concentra sull’identità sociale di Woodroffe a Calcutta messa sullo sfondo del colonialismo e nazionalismo, il contesto culturale in cui egli “era” Arthur Avalon. La seconda parte analizza il personale rapporto di Avalon con il sanscrito e i testi indiani, e rileva il suo frequente ricorrere a fonti secondarie, a Ghose e ad altri eruditi indiani. Infine si esaminano i motivi apologetici con cui Woodroffe e i suoi collaboratori resero il Tantra prima accettabile, poi alla moda. Con un saggio introduttivo di Marcello De Martino e scritti inediti di Evola e Woodroffe/Avalon.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 488 + 8 pagine fuori testo con 8 foto b/n

    Stampato nel 2013 da Settimo Sigillo

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    Socialismo. Fascismo. Europa

    20.00

    Pierre Drieu La Rochelle

    «La più importante raccolta degli scritti politici di Drieu a cura di Jean Mabire. Un altro autore francese che ci trasmette uno stesso messaggio europeo è Pierre Drieu La Rochelle. Drieu non è stato soltanto un romanziere; ma uno scrittore politico, forse il più lucido testimone dell’esperienza europea del fascismo. È perciò che invitiamo a rileggere l’antologia politica di Drieu curata da Jean Mabire, da cui il lettore può trarre un quadro completo della fede e della passione di questo autore. Fede nell’Europa, per cui Drieu si fece propagandista del nuovo ordine hitleriano, e tragica passione di chi vede il suo sogno infranto e l’Europa distrutta.

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    Soggetto Radicale – Teoria e fenomenologia

    28.00

    Una rivolta contro il mondo post-moderno: così potrebbe essere definito questo libro, manualetto per orientarsi in una realtà che ha travolto i sistemi di riferimento tradizionali, gettando l’umanità in un mondo liquido e spersonalizzato. Il post-moderno fa a pezzi i princìpi moderni, che, a loro volta, sono la negazione del mondo della Tradizione. Nasce così la società dei cyborg, della dissoluzione, della pandemia del gender, della virtualizzazione delle esistenze. Qui tutto è “post”: post-scienza, post-umano, post-politica… Il post-moderno è l’apocalisse dei popoli, l’ultimo atto della civiltà, la Grande Mezzanotte dell’Essere. Per reagire a questo stato di cose, è fallimentare affidarsi a vecchi valori, resuscitando princìpi che hanno dichiarato bancarotta, messi al bando dalla necessità della Storia. Nasce proprio da questa consapevolezza l’idea di un Soggetto Radicale, che si manifesta quando tutto sembra perduto, facendo capolino solo alla chiusura dei cicli. Versione “aggiornata” dell’Uomo differenziato, protagonista di Cavalcare la tigre di Julius Evola, il Soggetto Radicale è un Sole che si accende nel cuore della notte, quando il ricordo della Tradizione è completamente svanito, quando la post-modernità trionfa ovunque. Solo allora si manifesta, alchimia della Fine dei Tempi, nonché promessa di un Nuovo Inizio.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 432

    Stampato nel 2019 da A.G.A.

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    Somnium Scipionis

    10.00

    Il resoconto del sogno di Scipione l’Emiliano, in cui l’azione politica riceve la sua più alta celebrazione, è quasi tutto quello che ci resta del libro VI° del “De re publica”. Se il titolo del trattato ciceroniano riecheggia quello della “Politeia” platonica, nella parte di esso che ci è stata trasmessa col nome di “Somnium Scipionis” sono evidenti gli elementi di derivazione platonica e pitagorica: il valore attribuito ai sogni, la concezione del corpo come carcere dell’anima, la dottrina dell’armonia delle sfere celesti e dei loro influssi, l’aritmosofia, la concezione della Via Lattea quale sede delle anime beate. D’altronde, quelle che vengono qui indicate come le caratteristiche fondamentali dello Stato romano – ossia la concordia degli ordini sociali e l’equilibrio istituzionale tra i principi di auctoritas, potestas e libertas -costituiscono la traduzione dei principi pitagorici nell’ambito di una comunità politica ispirata agli ideali di jus e justitia.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 66

    Stampato nel 2013 da Edizioni all’insegna del Veltro

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    Sopra le rovine – L’attualità dell’opera di Julius Evola nel trentesimo anniversario della scomparsa

    4.20

    AA. VV.        Pezzo originale: 7.00 (sc. 40%)

    Ad oggi sono passati più di trent’anni dalla morte di Julius Evola, ma il suo pensiero si dimostra ancora più attuale di allora, arrichendosi ogni giorno di nuove e importanti conferme. Per molti versi è stato un personaggio scomodo, ma proprio questo atteggiamento di chiusura nei confronti di ogni forma di compromesso, ha permesso alla sua opera di mantenere un’integrità e di acquisire una forza che ancora oggi costituisce un sicuro punto di riferimento nella critica al mondo moderno.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 100

    Stampato nel 2005 da Raido

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    Sorgente di morte – L’omicidio del non-ebreo del Talmud e nella tradizione rabbinica

    18.00

    «Secondo la religione ebraica l’omicidio di un ebreo è un crimine capi-tale e uno dei tre peccati più odiosi: gli altri due sono l’idolatria e l’adulterio. Ai tribunali religiosi ebraici e alle autorità secolari viene ordinato di uccidere chiunque uccide un ebreo con pene molto più severe di quelle previste dalla ordinaria amministrazione della giustizia. Un ebreo che, indirettamente, è causa della morte di un altro ebreo è solo colpevole di quello che la legge talmudica definisce un peccato contro “le leggi celesti”, che deve essere punito da Dio piuttosto che dagli uomini. Quando invece la vittima è un gentile, la cosa è ben diversa. Se un ebreo uccide un gentile è solo colpevole di un peccato contro “le leggi celesti”, ma non è punibile dal tribunale dalla giustizia umana. Non è invece peccato causare indirettamente la morte di un gentile».

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 138

    Stampato nel 2019 da Effepi

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