1984

George Orwell

Visualizzazione di 2 risultati

  • 0 out of 5

    1984

    25.00

    George Orwell  –  Xavier Coste

    Stefano Zecchi scrive, nella prefazione dell’edizione italiana dell’adattamento grafico di Xavier Coste, che «”1984″ è un’atroce denuncia non solo del totalitarismo, della comunicazione globale e del Grande Fratello che ci osserva instancabile da chissà dove, ma, in particolare, della stupidità e della miseria dell’uomo. Di un uomo incapace di credere in se stesso, di avere coraggio, di pensare in grande, di un uomo in grado di difendere soltanto la propria miserabile (spiritualmente) mediocrità, pauroso di perdere la sanità del corpo, vile e traditore. Questo è “1984”: una spaventosa e inappellabile accusa dell’essere umano».

    Quick view
  • 0 out of 5

    Gabriele Adinolfi rilegge Orwell. 1984 sei tu

    22.00

    Gabriele Adinolfi

    “La pandemia mondiale, l’infopandemia, lo stato d’emergenza, il controllo tecnologico e la supposta dittatura sanitaria hanno riportato alla ribalta la distopia orwelliana che annunciava il dominio del Grande Fratello. L’autore va controcorrente nell’interpretazione del dispotismo globale che non considera una dittatura che minaccia la democrazia, bensì la quintessenza della democrazia che intende spiritualmente, filosoficamente e politicamente come tirannide. Rilegge le profezie emerse dal disincanto del radicalismo democratico e le raffronta con lo sguardo di Nietzsche, Guénon, Evola e Jünger indicando la mentalità che ritiene giusta per annullare l’angoscia del domani e scacciare i fantasmi che, a suo avviso, sono il prodotto della nostra psiche non più ordinata, appunto democratizzata, che partorisce mostri distopici, e disintegrazione delle coscienze e, quindi, della società e della politica. Un pensiero tragico ma tutt’altro che disfattista.”

    Quick view
X