….Il cupo tuono dei cannoni risuonò nella piana spoglia che circondava il villaggio di Rossbach intorno alle 15.00. L’attacco colse di sorpresa l’esercito austro-francese, i cui generali, Soubise e Hildburghausen, non si sarebbero mai aspettati un’offensiva del nemico nelle condizioni in cui versava: le forze del regno di Prussia consistevano in appena 22.000 uomini, poco più della metà di quelle avversarie. Eppure quel folle re prussiano, Federico II, che chiamavano il Grande, si muoveva con la sicurezza di chi aveva la certezza di vincere. Dopo solo un quarto d’ora, uno sciame di cavalieri stava per piombare sulle truppe austro-francesi a tutta velocità. Era il 5 novembre 1757, il giorno in cui l’aquila nera di Prussia volò più alto che mai…… Qui si parla l’avrete capito, di Federico II e del suo mirabile, invidiato ma sopratutto temuto esercito. I soldati prussiani, le tattiche e le strategie, gli armamenti e le uniformi … il tutto accompagnato da un superbo apparato iconografico in cui spiccano le 31 rare tavole di Adolph Menzel!
Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 73 con numerose illustrazioni a colori
Gli eventi delle guerre si riflettono sui confini politici delle Nazioni e sui nomi delle località. Sulle carte geografiche solo i segni della geografia fisica rimangono immutati, tutto il resto sussulta, si sposta, si trasforma, muta colore, cambia nome, fino a rendere intere aree irriconoscibili. Per districarsi nel caso della Prussia Orientale occorrono carte geografiche e stradali scritte in tre lingue diverse: russo, polacco e tedesco. La ricerca degli antichi confini e dei nomi originali delle località riporta alla memoria grandi eroismi e indicibili barbarie. La potenza evocativa degli ultimi giorni della difesa della zona Nord-Orientale del Reich mi ha indotto ad intraprendere un umile pellegrinaggio nelle regioni della ex-Prussia Orientale, sotto la guida di uno dei massimi storici militari svizzeri, il Generale Peter Wolf. La pulizia etnica scientificamente applicata dai bolscevichi, e avallata dal pieno consenso degli angloamericani, ha fatto sì che non solo la millenaria popolazione germanica sia totalmente scomparsa, ma che la stessa lingua tedesca sia divenuta una lingua sconosciuta, la lingua morta di una popolazione estinta.
Brossura, 14 x 21 cm. pag. 58 con circa 33 foto b/n e 5 cartine + 47 pagine fuori testo con circa 47 foto b/n. Allegato dvd “La caduta di Konigsberg”
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