Morire per la Nato?

Attualità

Visualizzazione di 337-384 di 447 risultati

  • 0 out of 5

    Morire per la Nato?

    13.00

    Fabio Filomeni

    La Nato, l’alleanza militare più longeva della storia, dopo la caduta del muro di Berlino ha cambiato pelle. Con la dissoluzione dell’U.R.S.S., venendo meno la sua principale ragione d’essere, la Nato è divenuta paradossalmente sempre più aggressiva trasformandosi in uno strumento in mano alla nazione che esercita la più forte influenza destabilizzante del pianeta: gli Stati Uniti d’America. Dopo aver messo i cosiddetti “boots on the ground” in vari teatri operativi, l’autore, ex tenente colonnello delle Forze Speciali, mette in discussione il modus operandi della Nato interpretando, l’attuale corso degli eventi in Ucraina che rischiano di degenerare in una Terza guerra mondiale.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Musulmani di tutto il mondo unitevi! – La sinistra di fronte all’islam

    20.00

    Mentre la violenza inflitta in nome di Allah occupa senza sosta il proscenio dell’attualità, la sinistra pare disarmata nell’affrontare tale fenomeno. Si tratta forse del fatto che ai suoi occhi la religione è solo un sintomo sociale, un’illusione del passato, non una forza politica con cui confrontarsi. Incapace di prendere sul serio la fede, come può la sinistra comprendere l’espansione dell’islamismo? Come può ammettere che il jihadismo è oggi la sola causa che induce un numero significativo di giovani europei a morire a migliaia di chilometri da casa? E come potrebbe accettare il fatto che questi giovani sono ben lontani dall’essere dei diseredati? Prendendo in esame anche casi specifici l’autore sviluppa l’analisi documentata e appassionata di un silenzio incomprensibile, che attende con urgenzadi essere spezzato.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 170

    Stampato nel 2018 da Goriziana

    Quick view
  • 0 out of 5

    Nazi-buonisti – Italiani di oggi: da Dio, Patria e Famiglia a Io, Patrimonio e Tengo Famiglia

    14.00

    Gli italiani di oggi. Come stanno diventando, come stanno peggiorando. La società delle pulsioni dell’io, ossia la morte della società liberale e il nuovo pensiero unico che uccide, ma lo fa per il nostro bene. Genesi e comandamenti del nuovo nazismo democratico. Due anni di cronaca nera e politica analizzati e denunciati. Spunti e appunti per una nuova pedagogia civile e cristiana.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 172

    Stampato nel 2014 da Koinè

    Quick view
  • 0 out of 5

    Neanche fosse la fine del mondo

    6.30

    Silvia Valerio        Prezzo di listino: 9.00 (sconto 30%)

    Per fortuna in giro si dice che entro pochi mesi arriverà la fine del mondo… È questa profezia, una delle fake news che le leggi del marketing impongono di mettere in circolazione, a ridare il ritmo a un’umanità che di umano non ha più niente. Un ritmo incalzante pazzo di paura, pazzo di tremenda sincerità. Un ‘liberi tutti’ dove le maschere improvvisamente cadono. Ed è la “trasvalutazione di tutti i valori” e la “genealogia della morale” insieme, è un grido assordante (Dioniso, Cristo, Munch, un pazzo, o uno sconosciuto calpestato in una sala-conferenze che potrebbe somigliare alle nostre discoteche?) e il pianto soffocato nel cuore di un moribondo. È oggi, ieri o domani, o tutto il tempo concentrato in quel grido? È dolore e basta? È ferocia e basta? È fantasia e basta?

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 84

    Stampato nel 2019 da Ar

    Quick view
  • 0 out of 5

    Nella testa dello zar. I segreti di Vladimir Putin

    15.00

    Emanuel Pietrobon

    Di Vladimir Putin si è scritto e si è detto tanto senza che si capisse effettivamente qualcosa di lui. È rimasto sempre un enigma, un uomo avvolto da un manto impenetrabile di mistero. Questo lo ha reso imprevedibile. Impossibile da decifrare, e dunque impossibile da capire, oggi viene accusato di voler restaurare l’Impero sovietico. Eppure , almeno fino a qualche anno fa, era considerato dai più in Occidente come un liberal-conservatore che sognava di aderire all’Alleanza Atlantica e di avvicinare la Russia all’Unione europea. La domanda è: cosa è cambiato dal 1999 al 2022? La risposta, la troverete in questo libro

    Quick view
  • 0 out of 5

    Nelle foreste siberiane (Romanzo)

    16.00

    Un noto scrittore e viaggiatore ha deciso di lasciare Parigi. Saluta gli amici, la fidanzata, il lavoro e gli impegni. Per sei mesi andrà a vivere in totale isolamento nelle foreste della Siberia, in una capanna di pochi metri sulle sponde del lago più antico del mondo, a 120 chilometri di distanza dal primo villaggio abitato, senza vicini di casa né strade di accesso. Lo attende una solitudine differente da quella del navigatore o dell’alpinista che attraversano paesaggi e scenari: nei boschi ghiacciati l’uomo sta fermo e viaggia dentro se stesso, e la natura si gode lo spettacolo. Da febbraio a luglio Sylvain Tesson si impone un ritmo preciso. La mattina legge, scrive, fuma, disegna. Seguono cinque lunghe ore dedicate alle faccende domestiche: bisogna tagliare la legna, spalare la neve, preparare le lenze, riparare i danni dell’inverno. La vera sfida di questi sei mesi è scoprire se si riuscirà a resistere. L’ispettore forestale che lo accompagna fin lì è chiaro ed enigmatico allo stesso tempo: “Questo è un posto magnifico per suicidarsi…”. La solitudine può anche rivelarsi fertile. Quando non si ha nessuno a cui esporre i propri pensieri la carta diviene preziosa confidente, e il taccuino compagno fedele. I giorni trascorrono mentre si scruta il lago e la foresta, si pesca per la cena o si beve un bicchiere di vodka dopo una passeggiata tra i monti. Una sedia di fronte alla finestra è un punto di osservazione ideale per cogliere il respiro del mondo, l’inverno, l’arrivo della primavera.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 254

    Stampato nel 2017 da Sellerio

    Quick view
  • 0 out of 5

    Nil impossibile volenti in nomine domini

    15.00

    Tutti amano il proprio paese, la propria patria. Per tutti, o quasi, è il posto più bello dove vivere. E la propria casa. Passeggiare per le strade, le piazze, i sentieri nei boschi, ammirando ì colori, le forme, facendosi pervadere dai profumi e dai suoni. È ciò che ti porti dentro, ovunque tu vada. Dove sei cresciuto, le persone che hai incontrato e conosciuto e che sono per molti aspetti simili a te. Le vostre comuni tradizioni, la vostra comune identità. Casa tua è normale amarla, è normale difenderla. È il luogo dove ci sentiamo sicuri, ove riteniamo di garantire la sicurezza alle nostre famiglie. Chi vuole violarla, vuole far violenza, spesso senza limiti, a ciò che conosci, a tutto ciò che rispetti e ami. Difenderemo la nostra patria e la sua identità con tutti i mezzi che ci saranno concessi, sia che il nemico giunga da fuori, sia che si annidi subdolamente al suo interno! Prefazione di Valori Giancarlo Elia

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 230

    Stampato nel 2018 da Edizioni Effigi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Notre Dame brucia – L’autodistruzione dell’Europa

    13.00

    “L’Europa sta andando in fumo come l’impalcatura di Notre Dame, quella “impalcatura della civiltà” di cui parlava lo scrittore Paul Bowles. I francesi quella sera hanno pianto, mentre un grande incendio stava per distruggere la grande cattedrale di Parigi. Ma cosa piangevano? La fine di un capolavoro artistico? Di una opera architettonica? O forse di una parte di loro stessi, l’immagine di una civiltà post-cristiana in frantumi? La civiltà è sempre un paradosso. Anche se ha radici profonde, soltanto un sottile rivestimento la separa dal caos. E una civiltà senza identità e demografia come la nostra non ha futuro e si sbriciola come la guglia di Notre Dame. È il nostro mondo di domani. Un mondo senza bambini, di immigrazione e di crisi della civiltà. Possiamo ricostruire il World Trade Center. Non possiamo ricostruire Notre Dame”.

    Brossura, 11,5 x 17 cm. pag. 169

    Stampato nel 2019 da Giubilei Regnani

    Quick view
  • 0 out of 5

    NYPD. Storia della polizia di New York

    20.00

    Jules Stewart

    Il New York Police Department è il più famoso corpo di polizia americano, la spina dorsale di una metropoli dalla storia travagliata e in continuo mutamento.  Il cinema, le serie tv e i fumetti hanno contribuito enormemente alla fama di questo corpo di polizia, si pensi anche solo ai moltissimi film in cui compaiono poliziotti e detective della Grande Mela. Una fama, però, non sempre positiva. Dalla sua formazione nel 1845, il NYPD ha occupato spesso le prime pagine dei giornali per scandali di corruzione, ingerenze politiche, violenze o abusi di potere, anche molto prima delle moderne proteste di Black Lives Matter contro la violenza razziale. Con il supporto di interviste, rapporti e articoli di giornale, Jules Stewart ricostruisce la storia della polizia sia attraverso i suoi protagonisti (come l’integerrimo Lewis-Joseph Valentine), sia attraverso le vicende e le visioni strategiche che si sono succedute nel corso degli anni. Dalle manovre di sindaci corrotti all’influenza di Tammany Hall, fino alla politica di “tolleranza zero” degli anni Novanta; dalle battaglie contro la mafia alle riforme epocali come l’arruolamento delle donne e delle persone di colore.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Obstinate contra. Vademecum contro la dittatura del «politicamente corretto»

    12.00

    Gianluca Pietrosante

    Secondo l’autore, la dittatura del “politicamente corretto” – diretta dalle élite progressiste – rappresenta una pratica di dominio senza precedenti: conia nuove parole, monopolizza il dibattito pubblico, lancia scomuniche e riscrive la storia. Divenuta il soft-power della globalizzazione, questa teologia laica impone i dogmi del multiculturalismo, del femminismo e della rivoluzione sessuale, decostruendo le identità e dando forma ad una “società aperta” fondata sulla neutralità asettica dei generi, sull’intercambiabilità sradicante delle culture e sulla mobilità apolide degli individui e delle merci. La chimera di un’uguaglianza universale che ha sostituito la “lotta del proletariato” con i fantomatici “diritti delle minoranze”, erigendo il relativismo etico a parametro di un mondo liquido senza più riferimenti, appartenenze e confini.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Oicofobia. Il ripudio della nazione

    16.00

    Spartaco Pupo

    L’oicofobia è la tendenza abbastanza diffusa, specialmente in Italia, a ripudiare cultura, storia, costumi, istituzioni e tutto ciò che si richiama all’appartenenza e al sentimento nazionale. Per effetto dell’oicofobia, alcuni intellettuali “di sinistra” sono portati a bollare tutti quelli che difendono l’idea di nazione e promuovono il valore dell’identità nazionale come “sciovinisti”, “razzisti”, “sovranisti” e “fascisti”. È questo un fenomeno dai risvolti eclatanti ma scarsamente indagato e dibattuto. Si discute molto, infatti, della xenofobia come paura dello straniero, malessere sociale cavalcato da varie culture e forze politiche, mentre si evita di prendere consapevolezza dell’oicofobia come concezione distorta della vita politica che spesso produce conseguenze assai nefaste. Questo libro colma una grave lacuna negli studi sociali e politici italiani e si rivolge principalmente ai giovani, affinché imparino a riconoscere le subdole rappresentazioni dell’oicofobia e a prendere le adeguate contromisure per contrastarla.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Oligarchi – Di cose ebraiche nel crollo dell’unione sovietica

    22.00

    Il termine “Oligarchi”, i “pochi al potere”, desueto in campo politico fino ad un ventennio fa, è tornato prepotentemente alla ribalta col crollo del Socialismo Reale. Durante il Penultimo Esperimento – quello bolscevico-comunista – per inverare il Regno della Pace, della Fratellanza e della Prosperità umana, il termine corrente dagli anni Settanta per identificare i reggitori della parte orientale del Sistema era stato, per dirla con Mikhail Voslensky, “Nomenklatura”. Era questo un termine dotato di una sua forza semantica, ma di natura prettamente politica. Un termine divenuto ormai sorpassato dopo il crollo del mondo sovietico e dei suoi satelliti.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 190 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2017 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Oltre il maschio debole – Prospettive per ritrovare la «via del guerriero»

    12.00

    Isolato, colpevolizzato, depresso e de-virilizzato: il maschio debole – prodotto della società nutritiva, liquida e digitale – è l’eterno poppante che affolla le metropoli occidentali. Privo di riferimenti forti, è cresciuto tra reality show e cibo spazzatura, inseguendo le chimere del consumo, della carriera e dell’edonismo: un individuo femmineo, sradicato ed omologato, che non ha consapevolezza di sé. Questo saggio, è l’impietoso ritratto del nostro tempo: dallo studio dei comportamenti delle masse alla natura dei processi globali; dal dominio della tecnica allo smarrimento dell’Eros; dal materialismo dilagante all’affossamento delle identità, passando per la sovversione dell’ordine naturale, delle sacralità radicate e dei valori perenni. La complementare polarità del maschio e della femmina – alla base del cosmos organico degli antichi – ha subìto un penoso ribaltamento dei ruoli che ha stravolto gli equilibri sociali, psicologici e familiari dei nostri popoli. L’alternativa all’eclissi del maschio – allora – è la “Via del Guerriero”, intesa quale strada comunitaria e selvaggia per la rinascita spirituale della stirpe europea.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 186

    Stampato nel 2020 da Passaggio al Bosco

    Quick view
  • 0 out of 5

    Operazione Corona. colpo di stato globale. Analisi bio-medica, economica e politica della più grande truffa della storia dell’umanità

    24.00

    Nicola Bizzi  – Matteo Martini

    Nel mese di Settembre del 2019, secondo gli autori, l’economia globale era giunta a un punto di non ritorno. Tutto stava per crollare, per implodere, con conseguenze devastanti. Ma ecco che un virus proveniente dall’Oriente è arrivato manifestandosi al momento giusto. L’obiettivo di questa pandemia è stato quello di bloccare, o quantomeno rallentare al massimo, l’economia globale, la crescita e i consumi mediante una demolizione controllata fatta di lockdown pianificati. Un libro di denuncia, voluto e curato da uno storico e da un chimico farmaceutico e realizzato con il contributo di una squadra di giornalisti, analisti finanziari, psicologi, biologi, medici e avvocati.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Opzione zero – Il virus che tiene in ostaggio l’Italia

    10.00

    Qual è il “male italiano”? Cosa ci ha trasformato da potenza mondiale a Paese senza speranza? Un virus si è impadronito delle nostre menti. Così pericoloso da aver causato il declino del nostro Paese. Così invisibile che i suoi effetti si vedono soltanto nel lungo termine: dopo anni dalla sua entrata in azione, può accadere che un’intera comunità si blocchi, perda competitività e annulli le sue potenzialità di crescita. È esattamente ciò che è successo all’Italia. Il virus che ha contagiato l’Italia e gli italiani si chiama Opzione Zero. Ma come si è manifestato? Negli ultimi 20 anni, nella gran parte dei casi in cui un ministro, un sindaco, un dirigente pubblico, un grande imprenditore si è trovato di fronte ad una decisione strategica nel nostro Paese, ha scelto in realtà l’Opzione Zero. Ha deciso di non decidere. Per non rischiare. Per non assumersi responsabilità. Per abbattere i costi nel presente, ignorando il futuro. L’0pzione Zero è il virus che ancor oggi tiene in ostaggio il nostro Paese.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 112

    Stampato nel 2017 da Rubbettino

    Quick view
  • 0 out of 5

    Pagine ribelli. Vol. 1

    18.00

    Dominique Venner

    Il significato della morte volontaria di Dominique Venner, avvenuta il 21 maggio 2013, è stato immenso per tutti i “cuori avventurosi” d’Europa. Quel rito sacrificale, però, non ha preannunciato un dato importante: il “samurai d’Occidente” ha affidato ai posteri un gran numero di appunti scritti a mano, che riuniscono una mole impressionante di testi, di idee, di spunti e di analisi. Sono – appunto – le sue “Pagine ribelli”. Scritti nell’arco di quarant’anni, rappresentano l’ultimo tassello della sua opera, senza dubbio il più personale: l’infanzia sotto l’occupazione, l’Algeria, l’impegno nella Jeune Nation e la fondazione di Europe-Action, il gusto per l’avventura e il senso dell’eroismo, la passione per la storia e la ricerca delle radici, il fascino delle armi e l’amore per la caccia. Questo primo volume raccoglie la prima parte dei quaderni scritti tra il 1982 e il 1990

    Quick view
  • 0 out of 5

    Pagine ribelli. Vol. 2

    18.00

    Dominique Venner

    Né la biografia né la bibliografia di Dominique Venner sono sufficienti a dipingere un ritratto completo della sua straordinaria personalità: occorreva qualcosa che ci restituisse i suoi riferimenti ideali, che fotografasse la sua interiorità e il suo universo mentale, che ci dipingesse le figure della sua mitologia personale. Il “samurai d’Occidente”  era come una spada con due lame: il suo lavoro da una parte, la sua vita dall’altra. Entrambe, riportate alla loro coerenza originaria, esprimono una potenza solare: è questo, tra gli altri, lo scopo delle “Pagine ribelli”. Il presente volume – che copre il periodo dal 1982 all’agosto 1991, in un continuo rimando agli anni giovanili – è solo il secondo di una lunga serie.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Pallottole. Contro la dittatura dell’uno

    12.00

    Lidia Sella

    Una raccolta di spietati aforismi, pallottole contro il pensiero unico che costringe ciascun individuo a pensare, vivere e agire secondo i dettami del “politicamente corretto”.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Pensare altrimenti

    12.00

    Da sempre, sia pure in forme diverse, gli uomini si ribellano. Difficilmente le rivolte si lasciano ricondurre a un paradigma unitario, ma presentano come orizzonte comune la rivendicata antitesi rispetto a un ordine costituito o a un «comune sentire» che si pretende giusto. La cellula genetica del dissenso corrisponde a un sentire altrimenti che è, già virtualmente, un sentire contro: e che, per ciò stesso, può trapassare nelle figure concrete in cui il dissentire si cristallizza facendosi operativo. Il pensiero ribelle deve costituire oggi il gesto primario contro l’uniformazione globale delle coscienze che si sta registrando nell’orizzonte del nuovo pensiero unico e del falso pluralismo della civiltà occidentale. Diego Fusaro si propone qui di analizzare le figure del pensare altrimenti, le declinazioni storiche del dissenso e la sua fenomenologia.

    Brossura, 10,5 x 18 cm. pag. 166

    Stampato nel 2017 da Einaudi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Per la patria e per profitto. Multinazionali e politica estera dalle Compagnie delle Indie ai giganti del web

    19.00

    Stefano Beltrame

    La politica ha ceduto il passo all’economia e ha trasferito a essa buona parte del suo potere regolatore? I fatidici “poteri forti” condizionano le scelte dei governi? Chi pensa che sia una degenerazione dei rapporti di forza del Terzo millennio globalizzato deve leggere questo libro. Scoprirà che le dot.com, i colossi dell’e-commerce, le grandi corporation in genere non hanno inventato nulla, ma camminano sulle orme lasciate dalle compagnie mercantili a partire da quattro secoli fa. E che, paradossalmente, la “diplomazia ibrida”, alla quale partecipano anche attori non statali, nasce quasi in concomitanza con l’affermarsi dell’idea di Stato moderno, inteso come unica entità politica sovrana, all’indomani della pace di Vestfalia.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Per una critica positiva – Scritti di lotta per i militanti

    10.00

    “Per un critica positiva” è un vero e proprio manuale del rivoluzionario, il “Che fare?” della galassia identitaria. Nel testo, scritto in carcere da Dominique Venner, l’analisi storica si mescola alla lucidità pragmatica: sono passate in rassegna tutte le esperienze rivoluzionarie, al fine di elaborare un’efficace teoria della lotta e una nuova coscienza del soldato politico. I riferimenti sono netti e qualificanti: il richiamo alla disciplina e alla tenuta interiore, la centralità della Formazione e della dottrina ideologica, l’urgenza di costruire un’organizzazione strutturata ed efficiente, la volontà di edificare una Comunità organica di popolo. Orientamenti profondi e ancora attualissimi, che indagano e colpiscono le manchevolezze di un’area “nazionale” impreparata e improvvisata: il rischio del tribalismo e della frammentazione, l’assenza di Capi e di regole, il persistere di atteggiamenti caricaturali e di miti incapacitanti, la cedevolezza dinanzi alle lusinghe e alla repressione del sistema. Venner suggerisce una via, oltre la palude delle illusioni democratiche, dei dogmi progressisti e delle tentazioni liberal-capitaliste: il riscatto della Civiltà europea.

    Brossura, pag. 110

    Stampato nel 2018 da Passaggio al Bosco

    Quick view
  • 0 out of 5

    Perché combattiamo. Manifesto della resistenza europea

    18.00

    Guillaume Faye

    “Perché combattiamo” rappresenta uno dei più discussi contributi del pensiero identitario.  Potente, libero, schietto e profondo, questo saggio porta con sé una sintesi ideologica e pragmatica di altissimo livello, restituendo analisi profetiche sulla destrutturazione dei nostri spazi, sui guasti della “società aperta”, sui cortocircuiti del capitalismo globale e sui mutamenti antropologici in atto: un vero e proprio Manifesto – realizzato sotto forma di Dizionario, con 177 parole chiave – che vuole riunire tutte le forze che si oppongono al drammatico declino dell’Europa. I nostri popoli stanno affrontando i più gravi pericoli di sempre: crollo demografico, invasione migratoria, colonizzazione culturale, perdita del sacro, imbastardimento burocratico, sottomissione all’egemonia americana, senso di colpa e oblio delle radici. Dinanzi alla fatalità del baratro e alla degenerazione imperante – dunque – occorre edificare un’alternativa radicale.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Perché l’Europa si risvegli. Natura – Eccellenza – Bellezza

    15.00

    AA.VV.

    Vivere, amare, servire, trasmettere, combattere: è questa la consapevolezza che accompagna la nostra duplice vocazione di eredi e di rifondatori. Con questa raccolta di contributi, l’Istituto Iliade lancia un appello al grande risveglio degli europei, partendo dagli imperativi della triade omerica definita da Dominique Venner: “La Natura come solco, l’eccellenza come fine, la bellezza come orizzonte”. Riconoscere la natura come solco significa rispettare gli equilibri del cosmos e riconnettersi con la dimensione comunitaria delle nostre tradizioni, per ritrovare l’armonia con il paesaggio e riedificare la città sulla scorta della nostra identità millenaria. Inseguire l’eccellenza come fine significa coltivare e superare se stessi, per rimarcare la continuità con “ciò che siamo” in una forma che si rinnova sempre. Contemplare la bellezza come orizzonte significa rigettare l’utilitarismo borghese e il dominio della bruttezza, adottando un’etica verticale ed avventurosa che possa riscoprire il senso del sacro e reincantare nuovamente il mondo. Quando le luci si spengono, le torce devono prendere fuoco.

    Brossura 12 X 16,5 cm., pagg. 218

    Stampato nel 2021 da Passaggio al Bosco

    Quick view
  • 0 out of 5

    Perché l’Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus)

    20.00

    Bruno Vespa

    Questo libro racconta la storia di due dittature, quella di Benito Mussolini e quella del signor Covid (come lo chiama l’autore). Si apre con una passeggiata a piazza Venezia: stracolma per i grandi proclami del Duce negli anni del consenso (1925-1936), deserta durante il drammatico lockdown della primavera 2020. Entrambe le dittature hanno soppresso o limitato la libertà degli italiani (il Covid-19, a 2 miliardi di persone), ma se allora Mussolini ebbe un’enorme popolarità interna e internazionale, l’Italia ha resistito al virus con un odio sordo, sconfiggendolo con la disciplina in primavera e rivitalizzandolo con la confusione in autunno. Nella parte sul fascismo, Bruno Vespa mostra come, superato il trauma dell’opinione pubblica per il delitto Matteotti, Mussolini abbia conquistato il consenso mondiale per aver annientato il socialismo filosovietico in Occidente, ma anche perché i treni arrivavano in orario e per la bonifica pontina, che ispirò alcune iniziative del presidente americano Roosevelt. Gli italiani apprezzarono le grandi opere urbanistiche, la messa in sicurezza dell’economia dopo la crisi del 1929 e, soprattutto, le iniziative sociali: settimana lavorativa di 40 ore, dopolavoro, sostegno alla maternità, colonie marine.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Politica Aeterna Tomo I e II

    42.00

    Aleksandr Dugin

    Il libro “Politica Aeterna” si basa sulle lezioni del corso di Filosofia della politica tenuto pressi la Facoltà di Sociologia dell’Università statale di Mosca nell’anno 2014. Tuttavia, rispettoa quel ciclo di lezioni, alcuni degli argomenti trattati sono stati qui sviluppati in misura più dettagliata e alcune sezioni sono state interamente riscritte. Il testo non è semplicemente un corso di Filosofia della Politica, ma un viaggio che il lettore è chiamato a compiere nella dimensione metafisica della filosofia, così come essa si è dispiegata nel corso dei secoli. Si ntratta di uno sguardo multidimensionale alla Filosofia della politica per comprendere ed entrare nel flusso del Logos che prende vita nella società e ne caratterizza l’evoluzione, fino al punto di trovarsi davanti ad un bivio senza ritorno: soccombere all’inerzia della Storia o diventare cittadini di un nuovo mondo politico.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Politica italiana e nuovo ordine mondiale – Vizi e misteri della nostra classe dirigente

    13.00

    La politica italiana nel Nuovo Ordine Mondiale ha come scopo precipuo quello di cristallizzare in modo chiaro e semplice – dunque alla portata di tutti – le connessioni tra politica e finanza in Italia – e non solo – fin dai tempi del fascismo.Dopo la crisi del ’29 (orchestrata dai banchieri internazionali per saccheggiare i cittadini americani, impossessarsi dell’oro in circolazione ed eliminare – in seguito – proprio la dicitura sulle banconote “pagabile in oro” già di loro proprietà grazie al Federal Reserve Act del 1913) ecco che gli effetti della moneta-debito si fanno sentire anche sul nostro paese: in quegli anni, infatti, importanti fabbriche italiane quali Edison, Pirelli, Fiat, Montecatini negoziano mutui corposi con la finanza americana, ed hanno non poche difficoltà visto che devono restituire improvvisamente molti dei loro debiti. Dal dopoguerra in avanti, la politica italiana dovrà sempre fare i conti con questa finanza predatoria, che cercherà in mille e più modi di occuparci: tra resistenze e connivenze, terrorismo e omicidi politici, il nostro paese si arrenderà solo agli inizi degli anni ’80, quando il famoso divorzio tra il Ministero del Tesoro e la Banca d’Italia (allora ancora pubblica) si consumerà per effetto della collocazione dei titoli di debito all’estero, in pratica versus i grandi banchieri, i quali, cambiali alla mano, potranno esigere le prime “riforme” o meglio i primi pignoramenti.

    Brossura, 14 x 24 cm. pag. 96

    Stampato nel 2018 da Fuoco Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    Politicamente corretto – Il conformismo morale come regime

    20.00

    Un’analisi originale del politicamente corretto come forma di comunicazione e come riflesso delle profonde trasformazioni all’opera negli ultimi decenni nel contesto delle società occidentali. A partire da una prospettiva originale come quella svedese, e da una serie di situazioni vissute in prima persona, l’antropologo Jonathan Friedman analizza il politicamente corretto come una particolare realtà sociale, e come uno strumento politico nelle mani delle nuove élite. Una realtà sintomatica di un insieme di fenomeni (l’immigrazione, il multiculturalismo, la segregazione sociale, il “declino” dello Stato-nazione, etc.) cruciali da comprendere per preservare uno spazio critico razionale e una sfera pubblica in cui sia ancora possibile discutere differenti interpretazioni della realtà. Una critica arguta del contesto moraleggiante in cui viviamo e della sua pretesa di neutralizzare il dibattito stabilendo ciò di cui si può, e ciò di cui non si deve, parlare.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 346

    Stampato nel 2018 da Maltemi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Popolo sovrano – Azione per il cambiamento sociale

    10.00

    La sovranità del Popolo è un principio costituzionale. Oggi, tuttavia, resta sulla carta. Difendere la sovranità del Popolo non basta. Occorre saper combattere. Ecco allora la necessità di quest’Appello per il cambiamento epocale perché il Popolo diventi davvero sovrano. Dopo aver esaminato, nella prima parte, i tre livelli dell’attuale apparato di potere (la dittatura cloroformizzante, la nomenclatura, i lamentosi), nella seconda parte è delineata la strada intrapresa dal Civicratico, che ha tre caratteristiche: autodeterminazione, sodalità e politicità. Con l’azione civicratica il Popolo realizza la sua Sodalità, raggiunge l’integrazione politica e afferma la sua sovranità.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 95

    Stampato nel 2014 da Controcorrente

    Quick view
  • 0 out of 5

    Populismo e democrazia illiberale

    38.00

    Paolo Borgognone

    Il libro si pone l’obiettivo di analizzare le radici sociali, economiche e i modelli culturali che hanno condotto, in Europa ma anche negli Stati Uniti, nel corso degli ultimi decenni, all’emergere di una vera e propria rivolta elettorale nei confronti dei soggetti politici tradizionalmente riconducibili al campo liberale. Per comprendere il fenomeno populista, al di là di scontate demonizzazioni e banali quanto sbagliati eccessi di fiducia è fondamentale soprattutto tracciare una geografia elettorale e un quadro d’insieme culturale dell’elettorato populista di riferimento. Inoltre, è necessario indagare a fondo le stesse definizioni di popolo, di populismo e, per contro, di “democrazia liberale”, al fine di evitare la trappola della semplificazione e la caduta in equivoci spesso depistanti ai fini della reale comprensione dei fatti storici.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Potere blu. Geopolitica dell’acqua nel Mediterraneo

    18.00

    Francesco Anghelone

    L’aumento demografico e la crescente industrializzazione di alcune aree del mondo,  hanno trasformato l’accesso all’acqua in una delle questioni internazionali più calde. Gestire bacini idrici in un mondo in cui i cambiamenti climatici riducono sempre più la disponibilità globale di “oro blu” significa amministrare non solo risorse reali e quantificabili ma detenere un grande potere politico e sociale. Questo testo analizza tre casi di studio relativi all’area del Mediterraneo allargato (Israele, Egitto e i paesi del Golfo Persico), storicamente interessata da importanti fenomeni di stress idrico, fornendo uno sguardo d’insieme sulle relative dinamiche nazionali e internazionali e sul modo in cui i tre paesi utilizzano, gestiscono e valorizzano le risorse idriche per fini che vanno oltre il mero sostentamento delle popolazioni.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Poteri nuovi. Privati, penetranti, opachi

    14.00

    Maria Rosaria Ferrarese

    Oggi il potere è un gioco complesso, a più voci, sempre meno decifrabile, stabile e riconoscibile Anche se il conflitto scatenato in Ucraina ci ha presentato il suo volto più primitivo e violento, non possiamo ignorare le grandi metamorfosi che hanno profondamente trasformato il potere e i suoi scenari negli ultimi decenni. Abbandonate le severe vesti del government, più verticale e decifrabile, a favore di quelle della governance, più orizzontale e diffusa, il potere ha assunto nuove facce, diventando di volta in volta nazionale, internazionale, pubblico, privato, hard, soft, smart, poco visibile, indiretto. Numerosi nuovi attori, non solo poteri finanziari ed economici, ma anche tecnologici e padroni dell’intelligenza artificiale, muovendosi disinvoltamente tra politica ed economia, forgiano le nuove fondamenta del nostro mondo

    Quick view
  • 0 out of 5

    Prepariamoci a vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza… e forse più felicità

    14.00

    Mai tante crisi tutte insieme: clima, ambiente, energia, risorse naturali, cibo, rifiuti, economia. Eppure la minaccia della catastrofe non fa paura a nessuno. Come fare? Ci vuole una nuova intelligenza collettiva. Stop a dibattiti tra politici disinformati o in conflitto d’interessi. Se aspettiamo loro sarà troppo tardi, se ci arrangiamo da soli sarà troppo poco, ma se lavoriamo insieme possiamo davvero cambiare. L’autore racconta il suo percorso verso la resilienza, ovvero la capacità di affrontare serenamente un futuro più incerto, e indica il programma politico che voterebbe. Il cambiamento deve partire dalle nostre case (più coibentate), dalle nostre abitudini, più sane ed economiche (dal consumo d’acqua ai trasporti, dai rifiuti alle energie rinnovabili, dall’orto all’impegno civile). Oggi non possiamo più aspettarci soluzioni miracolistiche: meglio dunque tenere il cervello sempre acceso, le luci solo quando servono.

    Brossura, 12,5 x 20 cm. pag. 239

    Stampato nel 2014 da Chiarelettere

    Quick view
  • 0 out of 5

    Processo alla televisione

    5.00

    Questa serie di “Documenti per il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturale Raido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a fare chiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti si rivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà” corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondo nel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera idea tradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 36

    Stampato nel 2000 da Raido

    Quick view
  • 0 out of 5

    Psicopatologia del radical chic. Narcisismo, livore e superiorità morale nella sinistra progressista

    15.00

    Roberto Giacomelli

    Nel 1970, negli States, vennero identificati i “radical-chic”: erano i ricchi borghesi che sostenevano il marxismo-leninismo. Questi “rivoluzionari da salotto”, animatori della “sinistra al caviale”, sono oggi la più influente lobby ideologica dell’Occidente: dominano i media, le Università, la Magistratura e i gangli dello Stato; orientano il linguaggio, emettono sentenze e stilano i pressanti speech codes del “politicamente corretto”. Il loro credo, verbo laico del globalismo, è fondato sulla narrazione sradicante e liberal della “società aperta”, tesa a distruggere ogni forma di identità: dal cosmopolitismo “no border” all’immigrazionismo multiculturale, dal progressismo individualista alle rivendicazioni LGBT, dalle teorie “gender fluid” alla destrutturazione della famiglia, passando per la furia iconoclasta della “cancel culture” e per la riconfigurazione green e digitale del “grande reset”. Un processo di sovversione che coinvolge le frange militanti della sinistra radicale e le grandi multinazionali.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Psicopolitica. Metodologie mentali e strategie di comunicazione per il contrattacco dei ribelli

    12.00

    Roberto Giacomelli

    La Psicopolitica è una nuova declinazione della psicologia sociale: essa racchiude l’arte di interpretare il messaggio politico, le scelte elettorali e i gusti dei popoli, analizzando e suscitando le emozioni. L’emozione è un fenomeno fisiologico che genera una decisione che  è prodotta dall’inconscio. Chi sa evocare emozioni  ha il controllo del potere, indirizza le masse, scatena l’entusiasmo o la paura. Ma anche i ribelli – coloro che si oppongono allo sradicamento globale del “regno della quantità” e alla post-democrazia delle governance tecno-finanziarie – possono apprenderne le tecniche. Questo manuale nasce per fornire degli spunti culturali ed operativi: creare emozioni travolgenti, leggere un’espressione corporea, interpretare un messaggio subliminale, parlare per essere compresi ed accettati.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Putin contro Putin

    22.00

    Questo libro contiene riflessioni sulla Russia, il suo governo, la sua politica e i suoi problemi […]. È un ininterrotto, benché emotivo, flusso di riflessioni, valutazioni filosofiche e note disparate, tenute insieme da una preoccupazione decisa e accorata per il destino della Madrepatria, della Grande Russia, e del nostro incredibile e misterioso popolo, per il quale provo uno sconfinato amore e una infinita preoccupazione dal profondo del mio cuore. […] Ciò che veramente conta è questo confronto tra il conflitto terrestre e la luce abbagliante delle idee astratte

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 382

    Stampato nel 2018 da Aga Editore

    Quick view
  • 0 out of 5

    Radiografia del femminismo. Storia, idee e protagoniste della sovversione progressista

    16.00

    Vania Russo

    Cos’è il femminismo? Chi sono le sue protagoniste e quali sono le loro idee? Si tratta di movimento egualitario, di un atteggiamento, di una rivendicazione di popolo o di una rivoluzione social? Questo saggio si inoltra nel multiforme mondo del femminismo, il quale – apparentemente generato da una spontanea lotta per i diritti e l’uguaglianza dei sessi – ha assunto col tempo connotati ben diversi, intrecciandosi con il socialismo, l’esoterismo, la psicoanalisi e l’antropologia, nel tentativo di costruire delle basi storiche, spirituali e scientifiche per giustificare la demolizione della tradizione patriarcale e maschilista, imponendo nuovi modelli sociali ginecocratici. Non più madri, non più figlie, non più mogli: questo è il destino della donna femminista nel pieno della “società aperta” immaginata dal progressismo globale.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Ragione e tradimento – Strage di Ustica quaranta anni di verità nascoste

    18.00

    Il 27 giugno del 1980, alle ore 20.59, il Douglas DC-9 della compagnia Itavia, volo di linea IH870, sparì dai radar, in prossimità di Ustica, con tutto il suo carico. Ottantuno viaggiatori, tra passeggeri ed equipaggio, persero la vita. Tredici di loro erano bambini. Solo trentaquattro corpi furono recuperati. A quaranta anni di distanza dalla tragedia, non esiste una causa concordemente accettata. Quando l’ipotesi di una bomba a bordo – tutt’ora sostenuta da membri dell’aeronautica militare – divenne residuale, improbabili scenari di battaglie aeree in cielo italiano, costrinsero gli inquirenti a “ripassare dal via”. Luigi Di Stefano, perito sul caso dal 1989 al 1999, ci racconta come e quante volte magistrati e tecnici siano stati costretti, o abbiano scelto, di “ripassare dal via”, prigionieri, o artefici, un una ragion di stato che ha, a più riprese assunto i contorni del tradimento di un Popolo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 196 illustrato con alcune foto e disegni a colori

    Stampato nel 2019 da Altaforte Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    Razza Immigrazione Denatalità

    28.00

    Silvano Lorenzoni

    Con questo saggio, Silvano Lorenzoni mette un sigillo sul suo percorso intellettuale in campo politico, sociale e razziale. Il presente lavoro, costituisce il punto di arrivo di una serie di pubblicazioni dell’Autore, apparse nell’arco di più di vent’anni, dal 1997 al 2021.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 230

    Stampato nel 2024 In Proprio

    Quick view
  • 0 out of 5

    Regresso delle nascite – Morte dei popoli

    16.00

    “A un dato momento la città cresce morbosamente, patologicamente, non, cioè, per virtù propria, ma per un apporto altrui. Più la città aumenta e si gonfia a metropoli, e più diventa infeconda. La progressiva sterilità dei cittadini è in relazione diretta coll’aumento rapidamente mostruoso della città. Berlino che in un secolo è passata, da centomila, a oltre quattro milioni di abitanti, è, oggi, la città più sterile del mondo. Essa ha il primato del più basso quoziente di natalità non più compensato dalla diminuzione delle morti. La metropoli cresce, attirando verso di sé la popolazione della campagna, la quale, però, appena inurbata, diventa — al pari della preesistente popolazione — infeconda. Si fa il deserto nei campi; ma quando il deserto estende le sue plaghe abbandonate e bruciate, la metropoli è presa alla gola: né i suoi commerci, né le sue industrie, né i suoi oceani di pietre e di cemento armato, possono ristabilire l’equilibrio oramai irreparabilmente spezzato: è la catastrofe. La città muore, la nazione – senza più le linfe vitali della giovinezza delle nuove generazioni – non può più resistere — composta com’è oramai di gente vile e invecchiata – a un popolo più giovane che urga alle frontiere abbandonate. Ciò è accaduto. Ciò può ancora accadere. Ciò accadrà e non soltanto fra città o nazioni, ma in un ordine di grandezze infinitamente maggiore: la intera razza bianca, la razza dell’Occidente, può venire sommersa dalle altre razze di colore che si moltiplicano con un ritmo ignoto alla nostra” (dalla prefazione di Benito Mussolini). Ristampa del volume editato nel 1928 dalla Libreria del Littorio.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 134

    Stampato nel 2018 da Aga

    Quick view
  • 0 out of 5

    Renovatio Europae

    17.00

    David Engels

    Immigrazione di massa, declino dei valori, dottrina gender, radicalizzazione, società parallele, polarizzazione politica, crisi del debito: ovunque si guardi, l’Europa sembra disintegrarsi davanti ai nostri occhi; il politicamente corretto ci ha portato sull’orlo del disastro. Se vogliamo evitare scenari peggiori, è giunto il momento di tornare a quei valori che un tempo erano alla radice della grandezza dell’Occidente. Ciò sarà possibile solo attraverso un fondamentale rinnovamento dell’Europa basato un credo politico che vorremmo chiamare “esperialismo”. Da un lato abbiamo bisogno di un’Europa che sia abbastanza forte da proteggere il singolo Stato nazionale contro l’ascesa della Cina, l’esplosione demografica dell’Africa, il difficile rapporto con la Russia e la radicalizzazione del Vicino Oriente. Ma dall’altro lato un’Europa del genere troverà realizzazione solo se rimarrà fedele alle tradizioni storiche dell’Occidente invece di combatterle in nome di un chimerico universalismo multiculturale.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Repubblica o democrazia? John C. Calhoun e i dilemmi di una società libera

    20.00

    La riflessione politica e costituzionale di John Caldwell Calhoun (1782-1850) è il prodotto più sofisticato scaturito dall’esperienza americana di autogoverno prima della Guerra Civile. Per quanto noto solo a pochi esperti fuori dal suo paese, il suo pensiero politico è di grandissima rilevanza per comprendere come le questioni poste dalla “sovranità popolare” – che assillano oggi tutte le società democratiche – fossero già ben visibili agli albori delle istituzioni democratiche. Nella sua analisi di Stato, federazione, nazione, interessi (legittimi e inconfessabili), Calhoun non si muove sulle coordinate del diritto pubblico europeo, ma si interroga su come costruire convivenze umane fondate su principi di giustizia. Autorevolissimo indagatore della politica come fenomeno autonomo, Calhoun è anche una sorta di Marx rovesciato: la fonte dei privilegi ingiustificati dei quali godono individui e gruppi deve essere ricercata nei meccanismi del potere politico e non nel modo in cui la ricchezza viene prodotta.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 202

    Stampato nel 2016 da IBL Libri

    Quick view
  • 0 out of 5

    Revolution

    17.00

    Che cosa serve per fare la rivoluzione? Ripulire il passato dai falsi miti, conoscere e analizzare il presente, slanciarsi verso il futuro. Ecco cosa si trova all’interno di Revolution, un testo che affronta tutti questi passaggi, fornendo i migliori strumenti per comprendere la realtà che ci circonda e poter ribattere a chiunque sia vittima di una narrazione a senso unico. Da una puntuale analisi dei primi decenni del Novecento, alla fotografia attualizzante dell’oggi con i suoi problemi da affrontare e risolvere, per giungere, infine, a una completa strategia d’azione per preparare la rivoluzione di domani

    Quick view
  • 0 out of 5

    Ripensare il sovranismo. Dalla pandemia a una nuova Europa

    20.00

    Paolo Becchi

    Che ne è, oggi, del “sovranismo”, di quello spettro che, fino all’anno scorso, sembrava portare con sé la fine delle ideologie del secolo passato? Davvero, come pure è stato detto, esso è stato sconfitto dalla pandemia? O, al contrario, è proprio il “vaccino della globalizzazione” che sta attualmente dimostrando tutta la sua impotenza? La sfida dei contributi raccolti in questo libro è quella di pensare il “sovranismo”, in Italia ma anche in Europa, come politica del futuro, e non come la semplice ripresa delle categorie con cui spesso è confuso (nazionalismo, “recupero” della sovranità statale, etc.). Politica aperta a più soluzioni e più declinazioni e istanze, come testimoniano i tentativi di ripensare il sovranismo nel suo rapporto tanto con il federalismo quanto con il conservatorismo e il liberalismo e persino con la tradizione socialista.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Riprendersi la vittoria. Perchè gli italiani non devono dimenticare la Grande Guerra

    14.00

    Stelio Fergola

    Cosa resta della vittoria italiana nella Grande Guerra? L’autore risponde a questa domanda, prendendo in esame i fenomeni culturali, politici e sociali che hanno spinto le istituzioni, i media e l’intellighenzia del nostro Paese a snobbare e processare un evento cruciale: il costante riferimento alle fantomatiche “fucilazioni di massa”, l’avvento di un cinema pessimista, la retorica pacifista, la mitizzazione della diserzione, la psicosi anti-nazionale di matrice antifascista, la caricatura forzata e artefatta dell’italiano egoista e vigliacco. Stelio Fergola demolisce tutti i “falsi miti” della vulgata anti-italiana che ha animato il secondo dopoguerra, con la precisa volontà di offrire un approccio equilibrato e veritiero alla prima guerra mondiale, essenziale nel processo di consolidamento della nostra identità nazionale. Tra analisi storica e indagine sociale, si impone una nuova narrazione dei fatti, tesa a riscoprire ciò che è stato omesso per decenni: le gesta epiche dei nostri soldati, lo spirito autentico della trincea, l’epopea di un popolo che risorge e si fa comunità.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Rischio Islam?

    15.00

    Corrado Corradi

    Che lo si voglia o no, l’Islam, per le incrollabili certezze che costituiscono la sua natura, è destinato a confrontarsi, soprattutto con il cristianesimo in cui una chiosa tutt’altro che banale ma profondissima nella sua semplicità: «date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio», ne ha determinato il giusto incardinamento sulla terra rendendolo il principale competitor di quella religione che prevede invece il confessionalismo a tutto tondo.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Riscossa. Spunti e suggestioni per l’assalto alla società post-moderna

    15.00

    Pietro Ciapponi

    Il mondo post-moderno è nel mezzo di una profonda fase di crisi: sopravvive, pur tra mille contraddizioni e un dissenso strisciante, per l’assenza di una progettualità alternativa che sia percepita come realizzabile e concreta. Questo stallo, favorito da una fatalismo passivo e da un conservatorismo impolitico, deve essere interrotto da un moto di riscossa che imponga una weltanschauung archeofuturista. Dall’analisi dello scenario politico in atto alla storia dei cicli di civiltà, passando per l’economia, l’ambiente e la tecnica: questo saggio – coraggioso e controcorrente – si propone di analizzare e governare il “grande Reset”, offrendo degli antidoti per sopravvivere al collasso e proiettare nel futuro una mentalità avanguardista, solare e prometeica. Identità, natura, mito, comunità, sovranità, eccellenza, cultura e volontà di potenza: le linee di vetta per rimettere l’Europa al centro della storia non sono il frutto di un’utopia distopica, ma una necessità da attuare qui ed ora. Che la riscossa, dunque, abbia inizio

    Quick view
  • 0 out of 5

    Rivoluzione errante – L’Occidente di fronte all’immigrazione di massa

    18.00

    Sottosviluppo, conflitti armati, scontri etnici, crisi sociopolitiche e ambientali, differenziale economico e demografico tra Nord e Sud del mondo, desiderio di una vita migliore. Milioni di persone lasciano la propria terra e alimentano una migrazione di massa epocale, con un potenziale di profonda trasformanzione dell’Occidente.

    Brossura, 14,8 x 21 cm. pag. 218

    Stampato nel 2018 da Historica

    Quick view
X