Gioventù Fascista

Fascismo Italia

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    Gioventù Fascista

    25.00

    Ernesto Zucconi

    NEL VASTO PANORAMA LETTERARIO CHE HA CONNOTATO IL VENTENNIO, UN POSTO NON MARGINALE COMPETE A “GIOVENTU’ FASCISTA”, RIVISTA CHE VIDE LA LUCE IL 23 MARZO 1931, DODICESIMO ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DEI FASCI DI COMBATTIMENTO

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 92 con numerose illustrazioni a colori e b&n

    Stampato nel 2022 da Novantico

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    Giovinezza in marcia – Le organizzazioni giovanili fasciste

    29.50

    Questo volume intende far rivivere, attraverso un vasto repertorio fotografico inedito, un’epoca irripetibile per la gioventù del nostro paese, facendo altresì comprendere come all’imponente sforzo organizzativo del regimesi si associasse un preciso progetto politico: realizzare il mito fascista dell'”uomo nuovo” per creare il perfetto cittadino dello stato totalitario. Un libro, dunque, che non è soltanto un itinerario per immagini nella vita quotidiana delle organizzazioni giovanili del regime, ma anche una documentata ricerca su una parte significativa dell’ideologia, dei miti e della cultura del fascismo.

    Rilegato, 19,5 x 25,5 cm. pag 176 interamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2004 da Editoriale Nuova

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    Giovinezza tradita

    15.00

    La libertà può essere considerata una forma di disciplina. Perché, se davvero ognuno di noi è espressione della propria volontà, allora si è liberi fino al momento in cui non veniamo assoggettati alla necessità. Insomma, è con l’esperienza che comprendiamo gli spazi agibili e fruibili del concetto di libertà. “Giovinezza tradita” è anche questo. E a comporre il romanzo, innanzitutto c’è un’epoca. Siamo a cavallo tra il 1922 e il 1923, all’indomani della Marcia su Roma. Momento storico molto particolare, denso di sconvolgimenti e travolgimenti sociali. Un’epoca che nell’immaginario collettivo è caratterizzata dalla lotta di classe che viene smorzata a suon di manganelli. Alessandro Russo non fa sconti a nessuno, e la vicenda che racconta in questo romanzo – che poi è una storia vera – denuncia proprio un certo ambiente, un certo modus vivendi per meglio dire.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 166

    Stampato nel 2016 da Herald

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    Giudaismo Bolscevismo Plutocrazia Massoneria

    40.00

    Quando nel 1914 la Germania era ebraicizzata a cominciare dal suo imperatore, alcuni scrittori italiani – dietro iniziativa della rassegna di “La Vita Italiana” diretta da Giovanni Preziosi – dibatterono largamente il problema politico del cosmopolitismo: era apparso il collegamento ebraismo-cosmopolitismo in tutte le sue manifestazioni pericolose per la civiltà e per la libera vita dei popoli… La Vita Italiana diede inizio ad una profonda riflessione riguardo l’anticosmopolitismo: Finanza internazionale, massoneria, democrazia come strumenti di omologazione dei popoli, sono stati il bersaglio costante dell’attività della rivista…

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 270

    Stampato nel 2016 da Effepì

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    Giuristi e stato corporativo

    15.00

    Antonio Esposito

    L’obiettivo che si pone questo libro si concentra su un singolo aspetto del fascismo, forse quello più importante, quello predominante: ricostruire storicamente la nascita e l’evoluzione del sistema corporativo, dedicando un’attenzione speciale alla posizione della Carta del Lavoro quale centro di questo sistema politico e ideologico.

    Brossura, 13,3 x 21,4 cm. pag. 164

    Stampato nel 2017 da Novantico

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    Giuseppe Bottai

    6.00

    In un’epoca segnata dalla depravazione della politica moderna e dalla inarrestabile baldoria degli usurai, la riforma corporativa dello Stato, elaborata nella Normale di Pisa, offre un termine di paragone utile agli studiosi seriamente impegnati nella ricerca di una via d’uscita dall’angoscioso/soffocante tunnel mondialista. Di qui la proposta di riabilitare il pensiero di Giuseppe Bottai, il politologo, che aveva svelato le ragioni del primato del cattolicesimo nell’esperienza fascista. Negli anni Cinquanta, Bottai avrebbe potuto dare un senso al partito post-fascista, sottraendolo alla solitudine sognante un’anacronistica alternativa di sistema, prima di adeguarlo al compito di riformare la democrazia liberale.

    Brossura, 12,5 x 18 cm. pag. 53

    Stampato nel 2014 da Solfanelli

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    Giuseppe Bottai e la Germania nazista – I rapporti italo-tedeschi e la politica culturale fascista

    22.00

    Il libro ricostruisce le posizioni di Bottai e dell’ambiente intellettuale a lui legato di fronte al nazionalsocialismo e al Terzo Reich nel ventennio intercorso tra la fondazione della rivista “Critica fascista” e il crollo del governo mussoliniano. Soprattutto dopo l’avvento di Hitler al potere, Bottai seguì con grande attenzione l’evoluzione dei rapporti italo-tedeschi e, una volta costituito l’Asse Roma-Berlino, non fece mancare il suo consenso alla svolta filogermanica del fascismo italiano, adoperandosi con grande impegno per rafforzare l’intesa politico-culturale tra le potenze alleate. Fu spinto solo da opportunismo o si piegò alla ragion di Stato? Per intendere le motivazioni dell’allineamento bottaiano alla politica filotedesca di Mussolini occorre approfondire l’impatto dell’esperienza nazionalsocialista sulla cerchia intellettuale che si raccoglieva attorno al gerarca, nella quale si sviluppò una riflessione intensa e articolata sulla Germania tra le due guerre, che non è lecito trascurare se si vogliono comprendere i rapporti – mutevoli e complessi – tra il fascismo italiano e il nazionalsocialismo tedesco.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 200

    Stampato nel 2019 da Carocci

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    Giustizia fascista. Storia del Tribunale speciale (1926-1943)

    27.00

    Leonardo Pompeo D’Alessandro

    Il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, strumento di repressione politica, fu creato dal fascismo perché, si è sostenuto, non aveva fiducia nella magistratura ordinaria. Ma cosa è stato quest’organo e che ruolo ha avuto nell’assetto istituzionale del regime? In realtà l’obiettivo era una riforma in senso fascista dell’intero sistema della giustizia; il Tribunale speciale voleva essere una specie di prova generale. Alla sua attività contribuirono, insieme ai magistrati militari e ai membri della Milizia, proprio i magistrati ordinari, con le prassi tipiche della magistratura, la loro cultura, ma anche il loro zelo repressivo. Basato su documenti inediti, lo studio indaga il concreto funzionamento del Tribunale e gli esiti, spesso contraddittori, della sua azione, senza trascurare la personalità dei giudici dei quali traccia un penetrante ritratto di gruppo.

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    Gli anni del Littorio – Il regime fascista a Parma dalle leggi eccezionali alla guerra d’Etiopia 1925-1936

    18.00

    Il saggio, che affronta un periodo di storia parmense scarsamente studiato, descrive l’inizio del regime, negli anni fra il 1925 e il 1929, i conflitti interni e i plebisciti del 1929 e 1934. L’analisi fornisce una rassegna locale delle strutture del partito e del regime, diffondendosi anche sugli organismi di massa collegati al PNF; esamina i rapporti fra poteri dello stato e PNF; si dedica all’azione di governo del fascismo stesso, che incise profondamente sulle strutture economiche, sociali e culturali e sule istituzioni della provincia, e svolse un’opera di modernizzazione, con un forte sviluppo dei lavori pubblici e delle poitiche sociali e assistenziali.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 339

    Stampato nel 2014 da Mattioli

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    Gli anni Trenta a Milano. Tra architetture, immagini e opere d’arte

    22.00

    Questo volume raccoglie una serie di contributi scritti in tempi e con cadenze diverse su alcuni aspetti dell’arte italiana negli anni trenta. Sono presentate le questioni dell’arte pubblica come fonte di sostentamento per gli artisti, la delicata materia delle scelte iconografiche e tematiche conformi alle direttive della committenza di regime, le inedite sperimentazioni del fotomontaggio nei periodici illustrati e le nuove modalità di presentazione dell’arte moderna al pubblico italiano, sullo sfondo della prima comunicazione di massa vera e propria, che comincia ad affermarsi anche in Italia. Complementari, inoltre, a una riflessione più generale sul sistema delle arti in Italia negli anni del regime sono i contributi relativi al collezionismo e al circuito delle gallerie d’arte milanesi, alle fortune critiche di alcuni artisti e alle nuove iconografie urbane praticate dalle giovani generazioni in confronto diretto con l’arte europea. Topografia e paesaggio delle loro “flânerie” si intrecciano ai percorsi delle nuove architetture, raccontate attraverso un itinerario nella Milano razionalista.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 251con molte illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da Mimesis

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    Gli Arditi di Milano nella Rivoluzione Fascista

    17.00

    Milano, aprile 1919: i Fasci di Combattimento sono appena nati, e già devono far fronte a un’ondata di scioperi e di agitazioni che l’autorità dello Stato non è in grado di contenere. Questi fatti e quelli che ne seguiranno sono qui narrati da un protagonista. Gli Arditi che avevano combattuto nelle trincee, una eroica guerra di montagna, dovettero adeguarsi ad adottare tattiche differenti da utilizzare nei sempre più numerosi scontri di piazza contro i “rossi”. Incominciarono così ad organizzarsi, associarsi e ad agire, in tutta Italia, a cominciare da Milano dove tra l’Associazione Arditi e il Fascismo fu stretto un patto d’onore e di sangue che, dopo l’avventura fiumana, darà vita alla Marcia sull’asse Milano-Roma.

    Brossura, pag. 156 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2008 da Barbarossa

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    Gli eroi di Mussolini – Niccolò Giani e la Scuola di mistica fascista

    8.00

    La loro esistenza si esprimeva in un’unica parola: servire. Servire Mussolini e la rivoluzione fascista. A costo di morire. Ma chi erano questi sacerdoti del regime e perché avevano una fede così assoluta nel Duce? In questo volume l’autore ricostruisce la storia di Niccolò Giani, Guido Pallotta, Berto Ricci e dei tanti altri che in quegli anni credettero, obbedirono e combatterono in nome del fascismo. Il volume si basa su una ricca documentazione di diari e carteggi privati ed è completato da un’appendice di documenti inediti, fra i quali il diario dal fronte di Giani e le lettere dalla guerra dei giovani volontari di Mistica.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 238

    Stampato nel 2004 da Rizzoli

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    Gli inviati di Mussolini – I corrispondenti di guerra 1940-1943

    19.00

    «Se vi volessi male, sapete cosa vi augurerei? Di fare il corrispondente di guerra in una campagna nazionale. Dico nazionale, perché nessuna autorità militare straniera, amica o nemica che fosse, ci ha mai trattato come fanno i nostri, militari e civili.» Indro Montanelli. Alla vigilia della Seconda guerra mondiale, Mussolini decide che gli inviati dei giornali siano richiamati alle armi e inquadrati in nuclei. Il suo modello è quello tedesco delle Propagandakompanie, ma la versione italiana dei giornalisti-soldati resta lontana dall’originale della Wehrmacht. Il risultato, infatti, è un conflitto permanente tra autorità politica (ministero della Cultura popolare), militare (Comando supremo, ministeri della Guerra, della Marina e dell’Aeronautica, comandi locali) e direzioni dei singoli quotidiani, per la gestione, l’orientamento e la censura dei giornalisti. Indro Montanelli, Dino Buzzati, Curzio Malaparte, Paolo Monelli e tanti loro colleghi, più o meno noti, devono indossare la divisa e destreggiarsi in una giungla di ordini e divieti, per cercare di raccontare la guerra agli italiani.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 340

    Stampato nel 2018 da Mursia

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    Gli spettri di Mussolini

    9.30

    Ivan Buttignon                                               Prezzo di listino  15.50 (sconto 40%)

    Da sempre le raffigurazioni simboliche sono centrali nella religione, nella filosofia, nelle arti e, non da ultimo, nella politica. E’ dunque possibile ricostruire l’intera parabola del ventennio fascista attraverso l’analisi dei suoi simboli, dei suoi miti e dei suoi riti. Dal pugnale al fascio littorio, dall’aquila imperiale alla spiga di grano, dalla riscoperta dell’antica Roma all’architettura razionalista, dalla rivisitazione del Risorgimento all’elogio dell’arditismo, dal culto dello Stato totalitario alla divinizzazione del Duce, il libro offre un viaggio colmo di sorprese nel cuore stesso del fascismo storico, evidenziandone ombre e luci, innovazione e reazione. Un saggio rigoroso e documentato ma scritto in modo fluido e accattivante.

    Brossura 15 x 21 pag. 263 di cui 42 di illustrazioni

    Stampato nel 2012 da Hobby & Work

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    Gli squadristi di Modena (1919-1923). Protagonisti, pratiche e rappresentazioni della violenza alla nascita del fascismo

    24.00

    Fabio Montella

    Il volume tratta  uno degli snodi cruciali della storia italiana, visto dal punto di vista modenese. Chi furono gli squadristi? Come e con quali mezzi riuscirono a conquistare il potere? Quale fu la mentalità alla base del loro agire? Perché non furono fermati? A queste e ad altre domande l’autore fornisce un’approfondita risposta. Viene inoltre pubblicata un’ampia cronologia della violenza politica a Modena tra la fine del 1918 e tutto il 1923, ovvero tra il periodo che ha inizio con l’uscita dalla Grande Guerra e termina con i mesi successivi alla completa conquista del potere fascista, a seguito della Marcia su Roma.

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    Gli uomini di Mussolini – Ritratti di un ventennio

    25.00

    I Ritratti del libro messi in fila formano la trama di un’epoca durata vent’anni nel corso della quale l’Italia è diventata adulta. Ha, cioè, assunto consapevolezza di se stessa, ha riconosciuto il proprio destino, ha provato a confrontarsi con altre nazioni, si è dotata di strumenti culturali, civili e politici attraverso i quali ha potuto esercitare un ruolo che non si è esaurito nel 1945.l I protagonisti di questo tempo possono essere riguardati come si vuole, ma è innegabile che essi hanno avuto la possibilità di determinare lo sviluppo di una coscienza collettiva. Protagonisti analizzati con passione e competenza in 121 mini-biografie.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 492 con circa 128 foto b/n

    Stampato nel 2016 da Herald

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    Guida ai luoghi di Benito Mussolini. Da Predappio a Villa Torlonia

    9.90

    Pierluigi Moressa

    Un viaggio storico-culturale che svela tutti quei particolari scenari in cui hanno avuto luogo le tappe cruciali e salienti della vita di Benito Mussolini, ma anche della storia di un Paese. La narrazione, dal carattere divulgativo, chiara, rapida ed efficace conquista il lettore rendendolo davvero spettatore di una realtà forse non abbastanza comune e conosciuta, qui evocata attraverso le immagini fornite dalla guida fotografica che accompagna l’intero volume. Le descrizioni, le curiosità storiche e le informazioni aggiunte circa le attività turistico-culturali legate ai luoghi mussoliniani rendono un’immagine sempre più nitida lungo gli scorci delle città in cui Mussolini attraversò turbolenze personali e politiche

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    Guida alla patente europea del fascista – Modulo 1 Antropologia pragmatica fascista

    4.20

    In questo mondo molto antifascista circolano comunque dozzine di “figuri” che continuano a discutere su chi sia di diritto più fascista dell’altro. Tale questione ha reso necessaria l’assegnazione di un patentino o diploma di fascismo, che stabilisca dei criteri, fissi dei confini al di là dei quali si è fuori, al di qua invece dentro. Questo libello è piuttosto impietoso, ma non antipatico. Può sollevare polemiche, ma sicuramente farà sorridere. Forse farà riflettere qualche fascista e magari qualche antifascista.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 80

    Stampato nel 2004 da Tabula Fati

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    Guidonia Pomezia – Città di fondazione

    18.00

    Il volume in questione studia le vicende costruttive della città di Guidonia /Pomezia, una delle numerose città di fondazione realizzate durante il ventennio fascista, con uno stile architettonico razionalista, per molti anni del dopoguerra non sufficientemente aprrezzato in Italia per le consuete diatribe ideologiche e politiche. Oggi, in diverse crcostante, quei fatti e quegli “indirizzi” architettonici vengono rivalutati con interesse diverso, riconoscendo uno stile innovativo (e per una volta autarchico) che ha caratterizzato la crescita politica, economica e industriale del paese. Alcune di queste piazze, presenti nelle città di fondazione, rappresentano ancora un simbolo ed un significato di unità e coesione cittadina.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 128 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2003 da Associazione Culturale Novecento

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    Haushofer e l’Asse Roma-Berlino. La geopolitica tedesca nella politica culturale nazi-fascista

    29.00

    Cosa fu l’Asse Roma-Berlino? Il capriccio di due dittatori, un’alleanza contraria tanto alla tradizione politica quanto all’interesse nazionale dei paesi coinvolti? O invece fu la risposta a un preciso progetto geopolitico per la creazione di una nuova Europa, che fosse capace di salvaguardare la propria posizione egemonica in un mondo dominato da grandi potenze continentali? Questa domanda, che continua a interessare gli storici da oltre settant’anni, viene qui affrontata indagando il pensiero e l’attività politico-culturale di Karl Haushofer (1869-1946), autoproclamatosi consigliere di Adolf Hitler e “padre” della geopolitica tedesca: l’uomo che, negli anni Trenta e Quaranta, sviluppò una fitta rete di relazioni con l’Italia fascista al fine di preparare e rafforzare l’alleanza tra Roma e Berlino.

    Brossura,15 x 21 cm. pag. 228

    Stampato nel 2020 da Viella

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    Hitler e Mussolini – Tutti i segreti di una tragica amicizia

    22.00

    Tra il 1934 e il 1944 Adolf Hitler e Benito Mussolini si sono incontrati diciassette volte. Molto si è scritto sulle relazioni fra i due statisti, ma fino a oggi nessun libro aveva tracciato un resoconto dettagliato di tutti i loro colloqui. Che cosa si sono detti? Di cosa hanno discusso? Su quali presupposti si fondava il loro rapporto? Basandosi sui documenti conservati negli archivi diplomatici di Italia e Germania, Pierre Milza racconta passo dopo passo tutti gli incontri, rispondendo a queste e ad altre domande. Ma ancor più importanti per la ricostruzione sono state le testimonianze di chi ministri, diplomatici, interpreti – ha partecipato a quei colloqui. Pagina dopo pagina, l’autore rivela le intese, i bruschi voltafaccia, i dubbi e i segreti che hanno alimentato il lungo sodalizio. E grazie alla rievocazione di questi momenti, così importanti per il destino dell’Europa e del mondo intero, possiamo comprendere meglio come e perché due personaggi tanto diversi, siano stati in grado di trovare una unità d’intenti durata molti anni.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 293

    Stampato nel 2015 da Longanesi

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    Hitler in Italia. Dal Walhalla a Pontevecchio, maggio 1938

    22.00

    Franco Cardini  – Roberto Mancini

    Il 3 maggio 1938 Hitler con il suo numeroso seguito arrivava in Italia in visita di Stato. In sette giorni il Führer avrebbe visitato Roma, Napoli e Firenze. Nel dispiegare grandi apparati cerimoniali preparati con cura, il regime fascista volle accoglierlo proponendogli tre «quinte di scenario»: il glorioso passato della nazione che aveva in Roma le radici del suo destino; il mare che essa aveva solcato e dominato e che sarebbe stato ancora suo; l’arte e la cultura che avevano affascinato schiere di viaggiatori venuti da Oltralpe. La visita di Hitler, che seguiva quella fatta pochi mesi prima da Mussolini in Germania, si inseriva in un quadro di politica internazionale quanto mai complesso e il duce, nonostante i discorsi ufficiali, esitava ancora dinanzi alla prospettiva di un’alleanza col Reich.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 156 con illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2020 da Il Mulino

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    I caduti dimenticati 1919-1924 – Pagine eroiche della rivoluzione fascista

    24.00

    Pagine forse ignorate dai più, certo dimenticate da molti, sono racchiuse in questo libro. Una storia dimenticata della Rivoluzione Fascista: i caduti antecedenti alla marcia su Roma e quelli dei Fasci italiani all’estero, la loro storia con le foto d’epoca. Il testo è introdotto da un lungo saggio di Ernesto Zucconi sulla nascita del Fascismo e i suoi rapporti con il futurismo. Ognuna delle storie descritte ha un nome e una croce, da quella del bersagliere bolognese inchiodato allo scanno di consigliere di palazzo d’Accursio a quella che ricorda il suplizio del giovane Berta, fino a quelle presenti in cimiteri solitari dove riposano modesti lavoratori, giovani studenti, umili operai, tutti difensori di “un’idea nuova”, tutti uniti in una stessa sorte. In appendice 32 pagine a colori di opere futuriste.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 335

    Stampato nel 2002 da Ritter

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    I canti del Littorio – Storia del fascismo attraverso le canzoni

    22.00

    Il Fascismo forse più d’ogni altro fenomeno politico si è espresso attraverso il canto: dalle canzoni intonate fra le trincee della Grande Guerra a quelle gridate a squarciagola durante le “spedizioni punitive” della fase rivoluzionaria; dall’ innodia quasi religiosa che ha punteggiato ogni iniziativa di massa del Regime al vortice entusiastico di canzoni per l’impresa africana, per finire con il canto rabbioso e sentimentale del crepuscolo di Salò. “Giovinezza”, “All’ armi, siam fascisti!”, “Faccetta nera”, “Le donne non ci vogliono più bene”…. canti scritti da soldati per altri soldati, da squadristi per altri squadristi, da italiani per altri italiani.

    Brossura, 15,5 x 21,5 cm., pag. 262 con molte illustrazioni b/n

    Stampato nel 2006 da Lo Scarabeo

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    I danni del Fascismo

    12.00

    Amedeo Bordiga, che nel 1921 fu uno dei fondatori del Partito Comunista in Italia, era solito dire che il danno peggiore causato dal fascismo era stato… l’antifascismo. I danni causati dal fascismo documentati in questo libro sono di altra natura. Ad esempio: Tutela del lavoro di donne e fanciulli, assicurazione di invalidità e vecchiaia; Riduzione dell’orario di lavoro a 8 ore giornaliere; Emanazione della carta sul lavoro; Istituzione dell’INAIL; Istituzione dell’IMPS; Istituzione degli assegni familiari ecc., ecc.

    Brossura 13 x 19,5 cm. pag. 80 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2006 dalle Edizioni All’Insegna del Veltro

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    I discorsi della Rivoluzione

    10.00

    Per commentare l’ottantesimo anniversario della Marcia su Roma si ripropongono quì, in versione integrale e arrichiti da un breve aopparato critico, i quattro discosi preparatori alla Marcia tenuti dal capo del Fascismo e futuo Duce degli italiani in diverse occasioni, alla vigilia di quella che sarebbe stata una svolta epocale nella storia dell’Italia e dell’Europa.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 100

    Stampato nel 2002 da Società Editrice Barbarossa

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    I discorsi della rivoluzione

    13.00

    Dal settembre al novembre 1922, Mussolini segna l’innesco della «Rivoluzione» e la genesi del Ventennio pronunciando cinque discorsi carichi di pragmatica e tensione ideale. Il capo del fascismo espone chiaramente il progetto di liquidare il sistema liberale e fondare un nuovo assetto politico chiamato a ridare dignità all’Italia dopo gli esiti della «Vittoria mutilata». Si rivolge a distese di giovani camicie nere, ex combattenti, operai e ai membri del Parlamento del Regno. Nelle sue parole, socialisti e filosofi materialisti sono a capo dei mali che attanagliano la Penisola. Il discorso di Napoli incassa persino il plauso di Benedetto Croce e rassicura, a distanza, re Vittorio Emanuele III e i membri di casa Savoia. Il futuro duce capisce sin da subito che quegli interventi possano servire a illuminare non solo l’iniziativa squadrista, ma tutta la Nazione sulla direzione del progetto governativo fascista, tant’è che sono tutti e subito pubblicati integralmente nella prima pagina del quotidiano «Il Popolo d’Italia», organo e grancassa del Pnf. Italo Balbo intuisce lo stretto legame tra quei discorsi e li raccoglie in un unico pamphlet.

    Brossura, 14,8 x 21 cm. pag. 96

    Stampato nel 2020 da Eclettica

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    I discorsi, gli scritti

    18.00

    Michele Bianchi

    Raccolta di scritti e discorsi di Michele Bianchi, politico, sindacalista, giornalista e uomo di governo. Prefazione Benito Mussolini. Introduzione Gabriele Limido.

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    I Due Pilastri del Fascismo

    14.00

    Raul Cesari              Prezzo di listino: 20.00 (sc0nto 30%)

    La presente pubblicazione raccoglie tre saggi scritti da Raul Cesari in momenti e occasioni diverse. La loro unione ha lo scopo di mettere in totale evidenza i due cardini intorno ai quali ruotò l’esperienza storica esistenziale politica e sociale del Fascismo: la dimensione etica, centrata sulla visione eroica dell’uomo e del mondo; e il principio “razza”, nella sua centralità politica, come obiettivo e “causa finale” di ogni divenire comunitario. Inutile dire che mai come oggi, nel periodo pianificato di sostituzione e distruzione etnica, la visione rivoluzionaria del Fascismo risulta di estrema attualità come la sola necessaria, quindi come l’unica auspicabile, se intendiamo ancora sopravvivere.

    Brossura, i15 x 21 cm. pag. 126

    Stampato nel 2023 da La Stirpe

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    I duelli del Duce – Dalle memorie segrete del medico di Mussolini

    15.00

    Roberto Festorazzi

    Tra il 1915 e il 1922, prima della Marcia su Roma, Benito Mussolini ebbe cinque duelli con suoi avversari politici: tra essi, il leader socialista Claudio Treves e il giornalista Mario Missiroli. Uscendone sempre vincitore, il Duce usò queste tenzoni come una formidabile arma propagandistica contro i propri oppositori. Festorazzi ricostruisce questo aspetto poco noto, e soprattutto non indagato, della biografia del Capo del fascismo, attraverso le memorie segrete dell’amico medico che accompagnò Mussolini nelle sfide all’arma bianca: si tratta del comasco Ambrogio Binda che si portò nella tomba molti misteri su aspetti intimi della personalità del Duce, come la sifilide per la quale lo curò. L’autore estende la sua analisi ai duelli che affrontò, per emulazione del Capo, anche il ras di Cremona Roberto Farinacci. Ne esce un ritratto di un’epoca, che sconfina nel racconto leggendario di quello che può essere definito come il clima eroico del primo fascismo, nel quale il culto della violenza e dell’azione audace costituiva il retaggio più autentico dei propri miti fondativi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 177 con 23 foto b/n

    Stampato nel 2014 da Macchione Editore

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    I fasci giovanili di combattimento. Una storia di socializzazione politica, militarizzazione e sport

    28.00

    Erminio Fonzo

     Il libro si sofferma sull’evoluzione organizzativa dei Fasci giovanili, sui loro rapporti con gli altri organi del regime e con le istituzioni statali, sulle principali attività, sui dibattiti teorici concernenti la politica giovanile e sui periodici rivolti alle nuove generazioni. Si è cercato anche di evidenziare i cambiamenti subiti dall’organizzazione nel corso degli anni e le differenze che presentava nelle diverse aree territoriali del Paese. Particolare attenzione è stata dedicata al contesto internazionale, perché negli anni tra le due guerre associazioni e movimenti per la gioventù si diffusero in tutto il mondo. Nel complesso, il libro si propone di dare un contributo agli studi sulla storia dei giovani e a quelli sull’Italia fascista, concentrando l’attenzione su alcuni temi fino a ora poco presi in esame dalla storiografia

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    I fasci italiani all’estero

    20.00

    Questo volume affronta per la prima volta la nascita, lo sviluppo e l’azione dei Fasci italiani all’esero. Il fenomeno assunse dimensioni tali che venne creato uno statuto particolare che regolava e disciplinava gli iscriti al fine di guadagnare credibilità e rispetto. Per i Fasci italiani all’estero venne anche coinvolto il Ministero della Stampa e Propaganda divenuto poi, della Cultura Popolare; venne creato un giornale “Il Legionario”, furono coinvolti consoli e ambasciatori, anche se in molti casi, anzichè favorirne l’azione ne ostacolarono lo sviluppo. A metà degli anni trenta, i Fasci all’estero avevano raggiunto un numero piuttosto elevato, in particolar modo negli Stati Uniti e in Argentina dove, più massiccia era la presenza della comunità italiana.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 334

    Stampato nel 1991 da Settimo Sigillo

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    I fascisti di sinistra

    15.00

    Il fascismo non è stato una mascherata ma una dittatura di classe e, nello stesso tempo, un dispositivo biopolitico. Presi in mezzo alla generazione fascistissima, alcuni fra i grandi narratori italiani del Novecento (da Vittorini a Bilenchi, da Cassola a Pratolini e Bassani) hanno tradotto il fascismo nel motivo ispiratore di un romanzo di formazione poi concluso da ognuno con una scelta dichiaratamente antifascista. Quel drammatico passaggio di fase è il tema dominante della raccolta saggistica di Massimo Raffaeli che ne rintraccia la memoria negli autori del dopoguerra (per esempio Paolo Volponi e Luigi Di Ruscio) disposti a interrogare il lascito della cosiddetta “autobiografia italiana” fra il boom economico e gli anni della globalizzazione. Disposti a mosaico ma intramati dall’interno, scritti in stile netto e affilato, i saggi di cui si compone I fascisti di sinistra propongono, in controtendenza, un libro di vera e propria critica militante.

    Brossura, 15 x 23,5 cm. pag. 207

    Stampato nel 2014 da Aragno

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    I Gerarchi – Gli uomini del Duce

    29.50

    I gerarchi furono il simbolo della classe dirigente fascista e furono visti come coloro che eseguivano gli ordini di Mussolini quando le cose andavano bene e come coloro che lo tradivano e in segreto facevano il contrario di ciò che voleva il capo quando le cose andavano male. Da una parte furono l’indispensabile cinghia di trasmissione fra il vertice e la base, ma dall’altra parte ebbero talora il ruolo di parafulmini ogni volta che il regime aveva dei problemi. Eppure molti di loro, specie nel primo decennio del regime, ebbero una notevole importanza e riuscirono a guadagnarsi una stima non da poco sul piano internazionale. Italo Balbo con le sue trasvolate ebbe una fama che rischiò di oscurare anche quella di Mussolini, Giuseppe Bottai con la sua Carta del lavoro, elaborata quando era al Ministero delle Corporazioni, fu accolto in Europa come colui che aveva trovato la terza via fra capitalismo e comunismo, Dino Grandi come ministro degli esteri e ambasciatore a Londra venne considerato un interlocutore credibile del fascismo nelle maggiori capitali europee e negli Stati Uniti. Questo libro, che contiene un’ampia documentazione fotografica, spesso ancora inedita, esamina pregi e difetti degli uomini di Mussolini.

    Rilegato pag. 176 con circa 220 illustrazioni b/n e a colori

    Stampato nel 2007 da Editoriale Nuova

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    I gerarchi – Uomini e vicende del Partito Nazionale Fascista

    14.00

    Conclusa la marcia su Roma, con l’avvenuta nomina di Mussolini a capo del governo, all’interno del PNF si aprì immediatamente la discussione su quale ruolo dovesse avere il partito nella formazione del nuovo stato fascista. Le diverse visioni del partito che avevano questi uomini vennero a galla subito dopo la conquista del potere da parte di Mussolini. Partendo da questi momenti, l’autore ha cercato di ripercorrere le vicende che parallelamente videro protagonisti i fascisti e il Partito Nazionale Fascista, analizzandoli ed esplicitandoli con l’ausilio di elaborazioni statistiche; le quali daranno al lettore utili strumenti per una comprensione a tutto campo delle tesi sostenute nel volume.

    Brossura, 14 x 20 cm. pag. 122

    Stampato nel 2015 da Prospettiva

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    I Gruppi rionali fascisti di Milano 1919 – 1945

    60.00

    Questo volume, ideato e realizzato da un collezionista per tutti gli appassionati di storia de Novecento e per i ricercatori dei suoi cimeli, è organizzato in maniera tale da soddisfare una vasta schiera di collezionisti. Si tratta della narrazione storica della vicenda di ogni singolo Gruppo rionale fascista di Milano, ripresa fedelmente dalle pagine de Il Popolo d’Italia e corredata da più di mille immagini relative a oggetti rari e talvolta sconosciuti. Inoltre un’ampia documentazione fotografica percorre la storia del movimento fascista, a cui Milano diede i natali, dagli albori alla costituzione dei Gruppi rionali, emanazione diretta del P.N.F., che ebbero lo scopo di penetrare con maggiore incisione, a tutti i livelli, nel tessuto sociale dell’Italia di quegli anni. Nuovo lavoro, come al solito di altissimo livello, di Fausto Sparacino.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 319 completamente illustrato b/n e colore

    Stampato nel 2013 da Ritter

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    I maledetti – Dalla parte sbagliata della storia

    21.00

    Sedici ritratti di uomini e donne del mondo della cultura che hanno deciso, fra gli anni Venti e trenta del ‘900, di schierarsi dalla parte del Fascismo e del Nazionalsocialismo. Dai poemi di propaganda di Marinetti ai radiodiscorsi di Pound, dai murales fascisti di Sironi ai film della Riefenstahl, dai pamphlet antisemiti di Céline alla fascinazione per il Führer di Hamsun, dal nazionalsocialismo conformistico di Heidegger al nichilismo nazional-legionario di Cioran, dal darwinismo ariano del giovane Lorenz al nazionalismo mistico di Eliade, le vicende, le illusioni, le aspettative, i drammi degli intellettuali che hanno scelto di stare, come è stata denominata dai vincitori del conflitto, dalla parte sbagliata.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 260

    Stampato nel 2017 da Lindau

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    I muri del Duce

    30.00

    Questo libro è il racconto di un viaggio fotografico alla ricerca delle scritte lasciate sui muri delle case da vent’anni di fascismo, i famosi motti del ventennio, dal più antico che si trova a Torino, tratto da un discorso di Mussolini nel 1919, al più recente, che è a Chieri e fu gridato a Roma per l’entrata in guerra. Questo libro li raccoglie, li cataloga e li commenta, con la curiosità nuova verso un tema mai affrontato. Il testo e le oltre 300 fotografie a colori, frutto di anni di ricerche, ci presentano l’operazione “muri in camicia nera”, come e quando nacque, come venne gestita, come vennero scelti i motti, in quali occasione venivano dipinti e quanto costava realizzarli. Non è un recuperio nostalgico ma la raccolta di singolari testimonianze di un’Italia come ferma nel tempo.

    Brossura 22 x 22 cm. pag. 328 interamente illustrate con foto a colori

    Stampato nel 2007 da Arca Edizioni

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    I Mussolini dopo i Mussolini

    18.00

    Edda Negri Mussolini – Mario Russomanno

    Nella notte tra il 24 e il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del fascismo decretò la sfiducia a Benito Mussolini, capo del Governo in carica. La notizia raggiunse Rachele Guidi, consorte di Mussolini, a Villa Torlonia. Si trovava a Roma anche la primogenita Edda, moglie di Galeazzo Ciano, che aveva sottoscritto il documento di sfiducia al suocero. Presso l’aeroporto di Guidonia era di stanza il secondogenito Vittorio, pilota militare. I figli adolescenti della coppia, Romano e Anna Maria, si trovavano a Riccione, nella casa di vacanza di proprietà della madre. Si aprì improvvisamente davanti ai familiari del Duce un percorso irto di inattese difficoltà, caratterizzato da drammatici avvenimenti e dalla ricerca di una normalità difficile da raggiungere. Edda Negri Mussolini, figlia di Anna Maria, ha frequentato ciascuno di loro. In questo libro, scritto con Mario Russomanno, ne descrive il percorso esistenziale, le convinzioni, le attese, la quotidianità. Ne emerge un ritratto familiare denso di riferimenti agli avvenimenti storici di cui i Mussolini furono, inevitabilmente, protagonisti.

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    I pilastri del Romano Impero. Le camicie nere in Africa Orientale 1936-1936

    28.00

    Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels

    La Conquista dell’Impero segnò il battesimo del fuoco della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Per la prima volta grandi unità di Camicie Nere furono impiegate organicamente in combattimento, a sottolineare il significato politico che il Regime voleva dare alla guerra. Questo libro inquadra l’impiego delle unità della MVSN nel quadro degli avvenimenti militari della guerra d’Etiopia del 1935-1936. Il maggior momento di gloria delle Camicie Nere, ed il più propagandato, fu la cosiddetta Prima Battaglia del Tembien, che vide il maggior sforzo offensivo etiopico, con le forze abissine in procinto di aprirsi la strada di Macallè. Solo la resistenza di Passo Uarieu riuscì ad arginare prima, ed a respingere poi, la minaccia. Il presente studio analizza quindi la conquista dell’Amba Uork, la battaglia dello Scirè, la presa dell’Amba Aradam, Mai Ceu e la caduta di Addis Abeba, senza trascurare l’impiego della M.V.S.N. sul fronte somalo, la Coorte della Milizia Forestale, e le Milizie Speciali in Africa Orientale. Nelle appendici sono riportati brani delle lettere del Capomanipolo Medico Luigi Chiavellati, Medaglia d’Oro alla memoria, il memoriale segreto sulla battaglia preparato per Mussolini dal sottosegretario alla Guerra Generale Baistrocchi, il diario del Centurione Romolo Galassi, caduto sull’Amba Uork, gli organigrammi e le motivazioni delle decorazioni a reparti ed a combattenti della M.V.S.N. per gli eventi trattati. Il testo è integrato da rare e inedite fotografie di CC.NN. in azione, mappe e tavole a colori che ritraggono i luoghi dei combattimenti.

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    I pretoriani di Mussolini – Storia militare delle Camicie Nere 1923-1943

    12.00

    Agile lavoro sulla storia militare della Milizia Volontaria di Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.), i cui membri erano noti anche come Camicie Nere. Un testo che ci consegna una viva istantanea di quei combattenti che si consideravano i “Pretoriani di Mussolini”.

    Brossura 14,5 x 20,5 cm. pag. 96 con 26 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2009 da Chillemi

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    I soldati ebrei di Mussolini – I militari israeliti nel periodo fascista

    17.00

    Tra il 1848 e il 1938 la partecipazione dei cittadini di religione ebraica alle forze armate italiane fu attiva e decisiva sia in pace sia in guerra. Prendendo parte con valore a tutte le battaglie risorgimentali e a tutti i conflitti successivi, essi dimostrarono un forte senso d’identità con i destini della Patria e del regime fascista. Durante il Risorgimento il re Carlo Alberto concesse piena uguaglianza, integrazione ed emancipazione alla minoranza ebraica. Il patriottismo e il militarismo fecero il resto, sostituendo l’appartenenza religiosa, creando un’identità nazionale solida e annullando qualsiasi differenza tra cristiani e israeliti. La situazione imperturbata si protrasse anche in periodo fascista: alcuni collaboratori di spicco di Mussolini erano ebrei e il consenso non mancò, come non si esaurì il continuo affluire dei giovani israeliti in divisa. Con la guerra di Etiopia, la sterzata totalitaria e l’avvicinamento alla Germania nazionalsocialista, la politica mussoliniana cambiò rotta puntando alla progressiva discriminazione e persecuzione degli ebrei italiani, militari compresi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 278

    Stampato nel 2008 da Mursia

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    I sommergibili del Fascismo – Politica navale strategia e uomini tra le due guerre mondiali

    19.00

    Alla vigilia della Seconda Guerra mondiale, l’Italia fascista disponeva della flotta subacquea più grande al mondo. La Regia Marina italiana riteneva che i sommergibili avrebbero potuto rappresentare l’arma vincente nello svantaggioso confronto navale con le potenze occidentali che la politica del regime andava profilando all’orizzonte. Sulla base di un’ampia ricerca archivistica su documentazione inedita e nella scia della nuova storiografia navale internazionale, il volume ricostruisce le vicende politiche, militari ed economiche che portarono alla decisione di costruire una così imponente flotta di sommergibili. Attraverso le vicende della costruzione e della pianificazione dei sommergibili, la storia della Marina fra il 1919 e il 1940 viene raccontata e intrecciata con quella più generale del ventennio tra le due guerre.

    Brossura, 12 x 20,5 cm. pag. 290

    Stampato nel 2014 da Edizioni Unicopli

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    I tentacoli dell’OVRA. Agenti, collaboratori e vittime della polizia politica fascista

    29.00

    Mimmo Franzinelli

    Sigla di «Opera Volontaria di Repressione Antifascista», «Organizzazione di Vigilanza e Repressione dell’Antifascismo», «Organo di Vigilanza dei Reati Antistatali», o forse più probabilmente frutto dell’associazione nella fertile mente del duce con piovra o con Ochrana (la polizia segreta zarista), il termine «Ovra» continua a esercitare un fascino sinistro. Ma all’interesse scandalistico non avevano corrisposto studi adeguati. Basato sull’analisi dei fondi versati all’Archivio centrale dello Stato dal ministero dell’Interno, opportunamente verificati con quante più fonti possibili, il libro di Franzinelli – apparso per la prima volta nel 1999 e ora arricchito di una nuova introduzione e dell’elenco dei confidenti della polizia politica fascista – è uno studio innovativo per almeno due aspetti. In primo luogo la considerazione dei margini di autonomia che mantenne la polizia politica ereditata dall’epoca liberale, per cui la storia dell’apparato e le vicende dei funzionari non si identificano e non si esauriscono col fascismo. Il centro della ricerca poi è costituito dall’analisi degli informatori della polizia politica, reclutati specialmente nei movimenti di sinistra, con storie individuali in cui gli itinerari esistenziali e i percorsi ideologici risultano stravolti dall’impatto col sistema investigativo repressivo.

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    I testi de “La Difesa della Razza”

    21.00

    Dal 2001, il comitato di edizione presieduto da Piero Di Vona (Università di Napoli) e coordinato da Roberto Melchionda cura la pubblicazione in volume di tutti i testi di Julius Evola, in particolare gli scritti disseminati in quotidiani e periodici. In questo libro, la costellazione delle scritture evoliane apparse dal 1939 al 1942 su La Difesa della Razza, il quindicinale di Telesio Interlandi. Tra gi argomenti trattati: I tre gradi del problema della razza; Razza: realtà del mito; La razza dell’anima; L’ipotesi iperborea; Nord e Sud: superamento di una opposizione; Psicologia criminale ebraica; La razza e la guerra; Due eroismi; La concezione ariana del combattere; La dottrina romana della vittoria; Supremi valori della razza ariana; Gli Ebrei e la matematica; Le razze e il mito delle origini di Roma; La mistica della razza in Roma antica; La “gloria” della gente aria; Anima e razza della guerra; L’ascia; La razza e la filosofia della vita; Roma e il Natale ‘solare’ della tradizione nordico-aria; Razza e superrazza nei nuovi spazi imperiali; I Libri Sibillini; Andare avanti sul fronte razzista; Relazioni fra razza e filosofia; Le selezioni razziali; Razionalismo e spiritualità degli Ariani; Panorama razziale dell’Italia preromana; Roma aria: le origini; Diseguaglianza degli esseri umani; La razza e i Capi; L’aquila; La razza e la montagna; Razza, eredità, personalità; Razzismo nordico-ario.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 228

    Stampato nel 2001 da Edizioni di Ar

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    I testi de “La Vita Italiana”

    90.00

    Il primo censimento completo delle pubblicazioni di Julius Evola su giornali e riviste, a opera di un comitato scientifico presieduto da Piero Di Vona, dell’Università di Napoli. Scritti che valgono da introduzione o corollario al pensiero del principale filosofo tradizionalista italiano.

    Primo tomo 1931-1938

    Secondo tomo 1939-1943

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 1046

    Stampato nel 2006 da Edizioni di Ar

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    I testi del “Corriere Padano”

    40.00

    Il primo censimento completo delle pubblicazioni di Julius Evola su giornali e riviste, a opera di un comitato scientifico presieduto da Piero Di Vona, dell’Università di Napoli. Scritti che valgono da introduzione o corollario al pensiero del principale filosofo tradizionalista italiano.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 436

    Stampato nel 2002 da Edizioni di Ar

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    Idee chiare sul razzismo

    12.00

    L’opera di Capasso adempiva ad una “Ncessità” contigente: contrastare l’idea che il “razzismo” italiano fosse una copia, brutta e tardiva. di quello tedesco e rivendicarne l’autonomia e l’originalità. Il lavoro, è in ogni caso interessante e meritevole di lettura anche perchè rappresenta il punto di vista di larga parte della classe politica del tempo giunto alla sua completa maturazione (1942).

    Brossura, 14 x 21 cm. 55 pag.

    Stampato nel 2010 da Effepi

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