I capi del Terzo Reich – Das Fuhrerkorps des dritten Reiches

Nazional-Socialismo

Visualizzazione di 241-288 di 711 risultati

  • 0 out of 5

    I capi del Terzo Reich – Das Fuhrerkorps des dritten Reiches

    12.00

    Agile volume che riporta le biografie dei capi del Terzo Reich. Ad ognuno delle personalità che hanno caretterizzato la vita politica della Germania nazionalsocialista, viene dedicata un scheda biografica con relativa foto.

    Brossura, 20 x 27 cm. pag. 46 illustrato con 65 foto b/n

    Stampato nel 2005 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    I cinque funerali della signora Goring (Romanzo)

    18.00

    Inverno 2012. Uno scrittore cammina tra le rovine di quella che, negli anni Trenta, è stata una delle più belle ville d’Europa, cuore di infinite serate mondane dell’aristocrazia: il Carinhall, la maestosa costruzione fatta erigere da Hermann Göring in memoria della sua prima moglie, la baronessa Carin von Fock. Hermann e Carin si erano conosciuti durante una tempestosa notte svedese del 1920. La neve che avvolgeva Stoccolma in un manto bianco impediva a Hermann di librarsi in volo. La famiglia von Fock era stata felice di offrire alloggio e ospitalità al giovane aviatore, l’erede del Barone Rosso. Uno sguardo, e tra la principessa delle nevi e l’acrobata dei cieli sbocciò l’amore. Poco importava che Carin fosse sposata, che fosse già madre. Hermann la portò via con sé, sfidando sul suo biplano la tormenta e lo scandalo. Arrivarono in Germania, Carin ottenne il divorzio e poterono sposarsi. Erano innamorati e splendidi come dèi della mitologia scandinava, il loro amore divenne “il romanzo del popolo”. Fino all’incontro che avrebbe cambiato la loro vita: Hitler, al cui fianco tentare il colpo di Stato. Ma il Putsch di Monaco fallì e Hermann fu bandito dai patri confini. Cominciò così il loro esilio europeo, che li tenne lontani dalla Germania fino al 1927. Carin, già malata, si aggravò. Si spense nell’ottobre del 1931, quattro giorni prima del suo quarantunesimo compleanno. Hermann, grasso e morfinomane, l’ombra del giovane che l’aveva fatta innamorare, non era con lei…

    Brossura, 15,5 x 23,5 cm. pag. 177

    Stampato da Mondadori nel 2014

    Quick view
  • 0 out of 5

    I complici di Dio

    20.00

    Quest’opera, articolata e affascinante, di non facile lettura, individua e spiega la scaturigine e il corso degli avvenimenti che rendono singolare la nostra epoca. Questa ricerca, basata su 10.00 tra libri, saggi e articoli, e che come filo portante analizza 800 tra le maggiori pellicole sull’Olocausto e sul Sogno Americano, non è solo un’indagine sulla cinematografia, ma una vera e propria opera di storia, non solo generale, dell’ebraismo, dell’Olocausto, del liberalismo, dell’americanismo e del comunismo. La vastità del lavoro – 4050 pagine delle quali duecento di bibliografia – ha indotto l’editore a scegliere il supporto multimediale come formato.

    CD ROM

    Prodotto nel 2018 da effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    I congressi nazionali del Partito Vol. 1° – (dal 1923 al 1929)

    21.00

    Il Reichsparteig, Congresso Nazionale del Partito, fu il più alto momento annuale di riunione e appello politico del NSDAP. Ufficialmente definito”dimostrazione di volontà della Germania politica, punto culminante della vita nazionale”, nei giorni del suo svolgimento il Fuhrer del Partito dava un resoconto dell’attività svolta nell’anno trascorso, indicando le parole d’ordine e le mete di quello a venire. I congressi annunciati furono 11, quelli tenuti 10. Erano invitati il corpo diplomatico, gli addetti militari e ospiti d’onore stranieri, il primo giorno vedeva l’arrivo di un “Adolf Hitler Marsch”, cioè una marcia di colonne della HJ, convergenti sulla città da ogni parte del Reich.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 93 con circa 87 tra illustrazioni e foto b/n e 8 tra illustrazioni e foto a colori

    Stampato da Barbarossa

    Quick view
  • 0 out of 5

    I congressi nazionali del Partito Vol. 2° – (dal 1933 al 1935)

    21.00

    Il Reichsparteig, Congresso Nazionale del Partito, fu il più alto momento annuale di riunione e appello politico del NSDAP. Ufficialmente definito”dimostrazione di volontà della Germania politica, punto culminante della vita nazionale”, nei giorni del suo svolgimento il Fuhrer del Partito dava un resoconto dell’attività svolta nell’anno trascors0, indicando le parole d’ordine e le mete di quello a venire. I congressi annunciati furono 11, quelli tenuti 10. Erano invitati il corpo diplomatico, gli addetti militari e ospiti d’onore stranieri, il primo giorno vedeva l’arrivo di un “Adolf Hitler Marsch”, cioè una marcia di colonne della HJ, convergenti sulla città da ogni parte del Reich.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 111 con circa 124 tra foto e illustrazioni b/n e 16 tra foto e illustrazioni a colori

    Stampato da Barbarossa

    Quick view
  • 0 out of 5

    I diari segreti del medico di Hitler

    15.00

    David Irving

    “È stata una lunga ricerca. Dal 1974, anno incui terminai la stesura de La guerra di Hitler, ho raccolto la maggiorparte delle carte appartenenti al professor Theo Morell, compresi iverbali degli interrogatori che aveva sostenuto alla fine della guerra.Nel settembre 1981, mentre lavoravo nell’Archivio Nazionale diWashington, ho rinvenuto una scatola di cartone contenente gli appuntiterapeutici di Morell e tutto ciò che aveva annotato sullo stato disalute di Hitler. Evidentemente, temeva che, se qualcosa di negativofosse capitato ad un paziente di tale importanza, avrebbe dovutofornire alla Gestapo relazioni dettagliate. (…) Ho decifrato tutte leannotazioni, determinato la precisa indicazione di farmaci nonconvenzionali usati e raccolto opinioni mediche sia sui problemisanitari di Hitler che sui metodi di Morell. Il quadro sulla salute diHitler è ora completo”.

    Brossura 13,5 x 20,5 cm. pag. 302

    Stampato nel 2007 da Edizioni Clandestine

    Quick view
  • 0 out of 5

    I filosofi di Hitler

    24.00

    Il programma politico di quello che di lì a poco si sarebbe chiamato Partito nazionalsocialista tedesco era ben noto fin dal 1925, delineato fin nei particolari nel Mein Kampf, che ebbe da subito una straordinaria fortuna commerciale. Nel 1933, anno dell’ascesa al potere di Hitler, l’ideologia razzista e antisemita del nazionalsocialismo si imponeva già nelle università e nei centri di ricerca. Molti intellettuali non esitarono a mettersi al servizio del Terzo Reich. Filosofi, scrittori, scienziati, storici, cineasti rafforzarono ideologicamente e politicamente il regime hitleriano. Ma non tutti si comportarono allo stesso modo. Mentre figure di spicco della cultura come Theodor Adorno, Max Horkheimer, Walter Benjamin, Ernst Cassirer, Hannah Arendt, Karl Löwith, Theodor Lessing, Karl Jaspers, avversarono Hitler e spesso furono costretti all’esilio, altri eminenti filosofi, tra i quali spiccano i nomi di Martin Heidegger, Carl Schmitt, Alfred Rosenberg, Wilhelm Grau e Max Boehm, contribuirono nel dare al nazionalsocialismo una facciata di rispettabilità che in quel momento gli mancava. Fu anche grazie al loro concreto appoggio, talora fervido e incondizionato, che il regime hitleriano poté attuare il suo programma quasi per intero. Volume ipercritico con giudizio preconfezionato.

    Brossura, 14 x 22 cm. pag. 312

    Stampato nel 2014 da Bollati Boringhieri

    Quick view
  • 0 out of 5

    I fondamenti del XIX secolo Vol. I

    38.00

    In questa opera capitale nella storia del pensiero politico novecentesco, famosa, formidabile per dimensioni e dottrina, è riunito l’insieme dei valori volkisch pan-ariani, che spaziano dalla storia all’antropologia, dalla filosofia alla tecnica, dall’arte alla politica, stabilendo nel concetto di razza indoaria il fulcro dell’essenza europea. I “Findamenti” sono stati l’icona di quegli esponenti rivoluzionari della cultura politica anti-progressista della prima metà del XX secolo che, rivendicando la tradizione indoeuropea, impegnarono la lotta ideologica per un destino di moderna rinascita dei popoli indo-ari su basi culturali, mitiche, tradizionali e identitarie. Alfred Rosenberg definì l’opera la pietra d’angolo sulla quale sarebbe stato edificato un nuovo futuro germanico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 502

    Stampato nel 2015 da Thule Italia

    Quick view
  • 0 out of 5

    I fondamenti del XIX secolo Vol. II

    35.00

    In questa opera capitale nella storia del pensiero politico novecentesco, famosa, formidabile per dimensioni e dottrina, è riunito l’insieme dei valori volkisch pan-ariani, che spaziano dalla storia all’antropologia, dalla filosofia alla tecnica, dall’arte alla politica, stabilendo nel concetto di razza indoaria il fulcro dell’essenza europea. I “Findamenti” sono stati l’icona di quegli esponenti rivoluzionari della cultura politica anti-progressista della prima metà del XX secolo che, rivendicando la tradizione indoeuropea, impegnarono la lotta ideologica per un destino di moderna rinascita dei popoli indo-ari su basi culturali, mitiche, tradizionali e identitarie. Alfred Rosenberg definì l’opera la pietra d’angolo sulla quale sarebbe stato edificato un nuovo futuro germanico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 454

    Stampato nel 2015 da Thule Italia

    Quick view
  • 0 out of 5

    I fondamenti storici del Nazionalsocialismo

    22.00

    Johann Von Leers

    Von Leers propone un’analisi dettagliata delle forze storiche, sociali e politiche che hanno portato all’avvento del Nazionalsocialismo. L’autore, partendo dal crollo del Reich tedesco durante la Prima guerra mondiale, esamina le cause della disfatta e illustra come il concetto di razza sia diventato il fulcro di una nuova Weltanschauung. Il libro indaga i movimenti precursori, le lotte interne ed esterne che hanno minacciato il popolo tedesco, e descrive la costruzione dello Stato nazionalsocialista. Adottando un approccio che integra storia, ideologia e politica, il presente saggio intende perciò offrire una comprensione profonda delle basi ideologiche e storiche di questo Movimento, evidenziando come queste abbiano contribuito alla rinascita e all’unità del popolo tedesco sotto la guida del suo Führer, Adolf Hitler.

    Quick view
  • 0 out of 5

    I grandi misteri del nazismo – La lotta con l’ombra

    18.80

    I misteri di un evento storico senza precedenti e dei suoi aspetti più nascosti in un’indagine accurata e documentatissima. Dalla società esoterica da cui nacque il nazionalsocialismo alla Lancia di Longino fino alla ricerca del Graal da parte delle SS, un appassionante viaggio ricco di particolari inediti. Le spedizioni delle SS alla ricerca dell’entrata al misterioso regno soterraneo di Agarthi, le teorie della terra cava e quella dei mondi di ghiaccio. Il libro spiega inoltre nei dettagli le attività scientifiche, i rituali e i misteri del castello di Wewesburg, sede del culto iniziatico delle SS.

    Brossura, 15,5 x 23,5 cm. pag. 270 con 35 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2005 da Sugarco

    Quick view
  • 0 out of 5

    I Leichenkeller dei crematori di Birkenau

    20.00

    Lo studio presentato nella Parte I apparve originariamente in tedesco col titolo «Die Leichenkeller der Krematorien von Birkenau im Lichte der Dokumente». Qui viene pubblicata per la prima volta la versione originale italiana. La Parte II propone la rielaborazione di una serie di articoli redatti da Carlo Mattogno e Giuseppe Poggi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 140 illustrato con 56 documenti di cui 28 a colori

    Stampato nel 2017 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    I maledetti – Dalla parte sbagliata della storia

    21.00

    Sedici ritratti di uomini e donne del mondo della cultura che hanno deciso, fra gli anni Venti e trenta del ‘900, di schierarsi dalla parte del Fascismo e del Nazionalsocialismo. Dai poemi di propaganda di Marinetti ai radiodiscorsi di Pound, dai murales fascisti di Sironi ai film della Riefenstahl, dai pamphlet antisemiti di Céline alla fascinazione per il Führer di Hamsun, dal nazionalsocialismo conformistico di Heidegger al nichilismo nazional-legionario di Cioran, dal darwinismo ariano del giovane Lorenz al nazionalismo mistico di Eliade, le vicende, le illusioni, le aspettative, i drammi degli intellettuali che hanno scelto di stare, come è stata denominata dai vincitori del conflitto, dalla parte sbagliata.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 260

    Stampato nel 2017 da Lindau

    Quick view
  • 0 out of 5

    I processi minori di Norimberga

    18.00

    Accompagnato da alcune immagini originali, questo volume non rappresenta che l’introduzione e l’indice degli atti dei processi tenuti a Norimberga davanti ai Tribunali americani, contenuti per esteso nel CD. Detti procedimenti, noti anche come “processi minori”, coinvolsero quasi 200 imputati e coprirono un arco di tempo che va dal 9 dicembre 1946 al 13 aprile 1949.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 88 con 60 foto b/n. In allegato un cd contenente per esteso gli atti in lingua inglese.

    Stampato nel 2006 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    I proscritti

    8.90

    I Proscritti narra “l’epopea” dei Freikorps tedeschi nel primo dopoguerra: l’esperienza storica ed esistenziale dei”soldati di ventura” che prestarono la loro ferocia alla guerra civile che segnò l’origine della Repubblica di Weimar, protagonisti prima della necessaria repressione in cui furono eliminati molti membri delle milizie di obbedienza sovietica, infine della lunga serie di eventi che culmina con l’assassinio del ministro Rathenau, cui l’autore prese parte attiva. Un documento per comprendere la storia europea che preparò l’avvento al nazionalsocialismo e, allo stesso tempo, un romanzo, paurosamente attuale, di quell’estetica della violenza che è alla base di ogni rivoluzione.

    Brossura 12 x 19 cm. pag. 522

    Stampato nel 2013 da Baldini Castoldi

    Quick view
  • 0 out of 5

    I Rosa Croce del nuovo mondo – Alle sorgenti del rosacrocianismo moderno

    32.50

    Se molte opere sono state dedicate alla Rosa Croce, pochissime si sono interessate in dettaglio delle sue forme contemporanee. Orbene, la maggior parte dei movimenti che si vanta oggi di appartenere alla tradizione rosacrociana è stata fondata negli Stati Uniti nel corso dell’Ottocento: i nomi di Randolph, Clymer, Heindel e soprattutto Lewis ricordano questo retaggio. Per la prima volta questo studio affronta le condizioni che crearono questi movimenti e la loro accoglienza in America e poi in Europa: lungi dall’eludere le questioni poste da una storia assai controversa, esso esamina con rigore le affermazioni e le rivendicazioni, le leggende e le testimonianze riguardanti una presenza iniziatica che alcuni fanno risalire all’epoca dei puritani e dei quaccheri, o a quel Kelpius che visse da eremita nel XVIII secolo sulle rive del Wissahickon. Robert Vanloo fa riferimento a molte documentazioni tradotte qui per la maggior parte: vengono offerti al pubblico anche dettagli poco noti, talvolta pittoreschi, talaltra misteriosi, come la “trasfusione di sangue” che collegherebbe gli imperatori contemporanei al mitico fondatore della Rosa Croce Christian Rosenkreutz, o l’incontro tra Harvey Spencer Lewis e Benito Mussolini.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 343 + 20 pagine fuori testo con foto e riproduzione di documenti

    Stampato nel 2013 da Settima Sigillo

    Quick view
  • 0 out of 5

    I Rothschild – Un film contro l’usura

    20.00

    Die Rothschild è solitamente inserito nella lista del piano di Goebbels per film antisemiti, sviluppatosi accanto a lavori storici o patriottici, ma il film richiede forse una collocazione più attenta e sfumata, presentando caratteristiche dei vari generi e toni comunque non truci o esasperati, e rappresentando piuttosto una risposta allo stesso precedente hollywoodiano… Il ricorso alla miscela di dati storici e aspetti romanzeschi risulta comunque efficace, anche perché, come si è detto, alcuni dettagli della vicenda familiare e storica dei Rothschild sono stati volutamente ammantati di leggenda dai protagonisti stessi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 114. In allegato Dvd

    Stampato nel 2018 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    I servizi segreti delle SS – Nascita ed evoluzione, difficoltà e successi delle organizzazioni spionistiche più temibili del mondo

    11.00

    All’inizio degli anni Trenta, Hitler comprese che per soddisfare le proprie ambizioni di potere in Europa sarebbe stato assolutamente necessario riuscire ad avere il controllo totale sulla situazione interna della Germania. Affidò dunque questo delicato compito a Heinrich Himmler, il capo delle SS, che intuì le potenzialità di un servizio segreto di informazioni interno che controllasse i membri del partito nazionalsocialista e le fazioni antinaziste. Il Sicherheitsdienst (SD) nacque proprio con questo scopo. Il suo artefice fu Reinhard Heydrich: sotto la sua direzione scrupolosa, precisa e spietata il SD divenne uno dei servizi spionistici più temibili del mondo. Questo volume ne ricostruisce la nascita, la lotta contro le organizzazioni rivali, fino ai trionfali successi in Europa, comprese le fortunate operazioni di spionaggio nei Paesi Alleati. Particolarmente interessanti risultano alcuni eventi accaduti alla fine dell’estate del 1940, allorché Hitler individuò negli esuli Duca di Windsor e Wallis Simpson dei potenziali alleati nella sua battaglia contro la Gran Bretagna. Fu quindi elaborato un piano per riuscire a fermare la coppia in Portogallo prima che la loro nave salpasse per l’Atlantico. Si tratta di un episodio molto avvincente, che coinvolse gli agenti di Hitler, la Spagna, il Portogallo, Churchill e il Servizio Segreto Britannico. Il libro rivela molti particolari inediti ed è destinato ad appassionare tutti gli studiosi della storia del Terzo Reich e di spionaggio.

    Brossura, 14,5 x 22 cm. pag. 287 con circa 97 foto b/n

    Stampato nel 2010 da Newton & Compton

    Quick view
  • 0 out of 5

    I verbali degli interrogatori sovietici degli ingegneri della Topf

    28.00

    Nel 1945 gli ingegneri della ditta Topf (che costruì i forni crematori di Auschwitz-Birkenau) Kurt Prüfer, Karl Schultze, Fritz Sander e Gustav Braun furono arrestati dai servizi di controspionaggio sovietici e sottoposti a numerosi interrogatori. I relativi verbali apparvero nel panorama storiografico soltanto all’apertura degli archivi moscoviti, dopo il crollo dell’Unione Sovietica.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 206 con la riproduzione di 11 documenti

    Stampato nel 2014 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    I verbali di Hitler – Rapporti stenografici di guerra. Vol. I: 1942-1943.

    38.00

    Fu la grave crisi di fiducia nei confronti dei suoi generali – in particolare Halder e Jodl -, sorta a motivo dell’arbitraria esecuzione delle sue direttive durante l’avanzata tedesca nel Caucaso nell’estate del 1942, a indurre Hitler a istituire il “Servizio Stenografico al quartier generale del Führer” (Stenographischer Dienst im Führerhauptquartier). A suo vedere, la registrazione stenografica delle riunioni con i collaboratori militari avrebbe evitato che i comandanti potessero in futuro addurre, a propria giustificazione, l’aver ricevuto ordini diversi da quelli effettivamente da lui trasmessi. Già nei primi due anni di guerra Hitler richiedeva due volte al giorno un rapporto sulla situazione bellica, senza però che i capi militari supremi venissero convocati, a meno che la situazione lo richiedesse. Con l’inizio della campagna orientale, le riunioni informative – che si tenevano nella cosiddetta “Wolfsschanze”, presso Rastenburg, nella Prussia Orientale – diventarono più regolari. Quando, a metà aprile 1945, l’attività degli stenografi presso il quartier generale del Führer si concluse, erano stati accumulati 103.000 fogli, redatti su una sola facciata. A fine mese, con il tracollo tedesco e in previsione dell’imminente occupazione americana, si dovette decidere il destino dei verbali; i primi di maggio del 1945, all’Hintersee, non distante da Berchtesgaden, i documenti furono bruciati (in tale decisione, fu determinate l’influenza dello storico militare Scherff, mentre l’ordine partì sostanzialmente da Bormann), ma un migliaio di pagine – quelle che costituiscono pressoché integralmente il materiale di questo libro, trascrizione fedele delle parole di Hitler nei suoi incontri con i vertici militari del Reich dal dicembre del ’42 alla primavera del ’45 – si salvarono, grazie al lavoro svolto dal Military Intelligence Service americano nei giorni immediatamente successivi all’occupazione. Di inestimabile valore storico.

    Brossur

    Quick view
  • 0 out of 5

    I verbali di Hitler – Rapporti stenografici di guerra. Vol. II: 1944-1945

    35.00

    Fu la grave crisi di fiducia nei confronti dei suoi generali – in particolare Halder e Jodl -, sorta a motivo dell’arbitraria esecuzione delle sue direttive durante l’avanzata tedesca nel Caucaso nell’estate del 1942, a indurre Hitler a istituire il “Servizio Stenografico al quartier generale del Führer” (Stenographischer Dienst im Führerhauptquartier). A suo vedere, la registrazione stenografica delle riunioni con i collaboratori militari avrebbe evitato che i comandanti potessero in futuro addurre, a propria giustificazione, l’aver ricevuto ordini diversi da quelli effettivamente da lui trasmessi. Già nei primi due anni di guerra Hitler richiedeva due volte al giorno un rapporto sulla situazione bellica, senza però che i capi militari supremi venissero convocati, a meno che la situazione lo richiedesse. Con l’inizio della campagna orientale, le riunioni informative – che si tenevano nella cosiddetta “Wolfsschanze”, presso Rastenburg, nella Prussia Orientale – diventarono più regolari. Quando, a metà aprile 1945, l’attività degli stenografi presso il quartier generale del Führer si concluse, erano stati accumulati 103.000 fogli, redatti su una sola facciata. A fine mese, con il tracollo tedesco e in previsione dell’imminente occupazione americana, si dovette decidere il destino dei verbali; i primi di maggio del 1945, all’Hintersee, non distante da Berchtesgaden, i documenti furono bruciati (in tale decisione, fu determinate l’influenza dello storico militare Scherff, mentre l’ordine partì sostanzialmente da Bormann), ma un migliaio di pagine – quelle che costituiscono pressoché integralmente il materiale di questo libro, trascrizione fedele delle parole di Hitler nei suoi incontri con i vertici militari del Reich dal dicembre del ’42 alla primavera del ’45 – si salvarono, grazie al lavoro svolto dal Military Intelligence Service americano nei giorni immediatamente successivi all’occupazione. Di inestimabile valore storico.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 564 con 15

    Quick view
  • 0 out of 5

    I wandervogel – La gioventù tedesca da Guglielmo II al nazionalsocialismo

    15.00

    Nei primi anni del Novecento fece la sua comparsa – in Germania – la Jugendbewegung, capace di innervarsi da Guglielmo II al nazionalsocialismo: una vera rivoluzione della gioventù, che contribuì a mutare il corso della storia. Quello dei Wandervögel fu un fenomeno che seppe inquadrare con largo anticipo i mutamenti di un’epoca incendiaria, contrapponendovi una weltanschauung coerente ed organica: dalla critica dell’urbanizzazione alla rivolta contro l’automatismo della modernità meccanica, materialista e spersonalizzante; dal recupero del Romanticismo alla trasmissione delle arcaiche ed ancestrali ritualità germaniche, inserite in un più vasto ordinamento spirituale e biopolitico; dalla simbiosi con il concetto rurale e contadino del Volk alla difesa della Terra dei Padri, in simbiosi con l’orizzonte comunitario, con la cultura popolare degli antenati e con il retaggio del sangue e del suolo; dalla concezione della natura quale organismo vivente alla critica frontale della società piccolo-borghese, fondata sui feticci liberal-democratici del progresso, del successo e del denaro.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 210 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2020 da Passaggio al Bosco

    Quick view
  • 0 out of 5

    I Wandervogel: una generazione perduta – Immagini di un movimento nella Germania prenazista

    16.00

    Attraverso le immagini della “cassettina della luce”, la macchina fotografica, i Wandervogel – movimento naturalista nato a cavallo tra il XIX e XX secolo, il cui nome si ispira alla migrazione degli uccelli, ma ricorda anche le migrazioni indoeuropee verso l’Europa – seppero far conoscere e imporre un preciso stile di vita. L’importanza di questo movimento, ingiustamente assimilato ai movimenti della gioventù nazionalsocialista, è legata alla loro modernità: cultura del corpo libero, turismo di gruppo, gusto per i raduni musicali, la danza spontanea o ispirata alle tradizioni popolari, i bivacchi nei boschi. Questo bel volume raccoglie una bella prefazione di Oliviero Toscani, un saggio di Mogge, le foto di Julius Goss dal 1913 al 1933 e qualche scritto originale.

    Brossura, 13 x 24 cm. pag. 137 con 88 foto b/n di Julius Gross

    Stampato nel 1999 dalle Edizioni Socrates

    Quick view
  • 0 out of 5

    Ich Kampfe

    29.00

    Perfetta riproduzione del tascabile distribuito dal Partito Nazionalsocialista tedesco a ciascuno dei nuovi arrulati all’inizio del 1940. La prima parte comprende l’edizione anastatica del libro, immagini comprese, e la seconda parte una traduzione completa del testo. Il libro testimonia il successo del movimento, ne spiega i programmi politici e razziali, e gli obblighi che si assume ogni membro del partito nei confronti dei Tedeschi. L’opera fu considerata così pericolosa dalla Commissione di denazificazione alleata da venitre totalmente distrutta alla fine della Seconda Guerra Mondiale, così da rendere il volume rarissimo e supervalutato.

    Brossura, 21,5 x 24 cm. pag. 142 con circa 49 foto b/n

    Testo bilingue inglese/tedesco

    Stampato da Victory Publishing

    Quick view
  • 0 out of 5

    Idee chiare sul razzismo

    12.00

    L’opera di Capasso adempiva ad una “Ncessità” contigente: contrastare l’idea che il “razzismo” italiano fosse una copia, brutta e tardiva. di quello tedesco e rivendicarne l’autonomia e l’originalità. Il lavoro, è in ogni caso interessante e meritevole di lettura anche perchè rappresenta il punto di vista di larga parte della classe politica del tempo giunto alla sua completa maturazione (1942).

    Brossura, 14 x 21 cm. 55 pag.

    Stampato nel 2010 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Idee sul destino del mondo

    28.00

    Idee sul destino del mondo è il titolo editoriale dato da Ar ai Bormann-Vermerke, le ‘registrazioni’ (talvolta, ‘regesti’) a cura di Bormann, ovvero la trascrizione delle conversazioni private di Adolf Hitler dal luglio 1941 all’aprile 1945. Più che a conversazioni, a parole in sequenza dialettica, qui assistiamo a considerazioni affermate ad alta voce, a monologhi pronunziati in un arco temporale che dall’apogeo della potenza del Führer giunge alla sconfitta militare. In questo testo si rinvengono quei pensieri che riverberano, nel modo più schietto, diretto, naturale (quindi ‘vero’) le proposizioni e i propositi in cui si manifesta la Weltanschauung di Hitler. Ecco quindi il significato straordinario, in termini di ‘rivelazione’, di queste scritture dichiarative: incomparabile con il senso di altre riflessioni, scritte od orali, del Führer – queste ultime connesse (se non ispirate, almeno in parte) a latenti esigenze dimostrativo-didascaliche, che ne affievoliscono il potenziale di conformità alle vere idee e alle vedute proprie dell’autore.

    Rilegato, 15 x 21 cm. pag. 176 + 16 pagine a colori

    Stampato nel 2010 da Ar

    Quick view
  • 0 out of 5

    Idee sul destino del mondo – L’epilogo

    15.00

    1945. Gli eventi precipitano e un’ombra sempre più cupa si allunga sul destino della Germania nazionalsocialista. Adolf Hitler rivolge ai suoi uomini e a sé i discorsi definitivi: considerazioni su ciò che è stato e ciò che potrà essere – dopo la propria fine, ormai percepita come una certezza. I suoi ultimi discorsi ci mostrano il Fuhrer come una maschera shakespeariana: quasi un Re Lear, un Riccardo II stupefatto di fronte alla crudeltà dei casi. La tragedia preme su di lui. E un dramma fosco, furioso, in cui la Germania sta ormai vorticando. Tremenda la sua forza centrifuga, che disperde tutti i migliori auspici hitleriani, di grandi architetture geopolitiche fatte per nutrire il Volk, confermarlo, elevarlo. La tragedia profonda è nel fatto che le guerre siano necessarie, nel fatto che gli uomini non siano all’altezza della propria libertà, che libertà, per loro, significhi sempre resa al peggio. Per questo il Führer si sentì costretto a ricorrere ai soldati; per questo, sino alla fine, li esortava a non arrendersi.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pagg. 88

    Stampato nel 2013 da Ar

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il Berghof di Hitler e la Teehaus

    20.00

    Il tempo e il disinteresse delle generazioni postume sono la causa principale della perdita di tracce storiche. La ricerca che ha portato alla stesura di questo libro, sul Berghof e la Teehaus, un luogo dove Hitler ha vissuto un terzo della sua vita di potere, una sorta di baricentro strategico in cui offriva una diversa rappresentazione di se stesso, è stata fatta proprio per ovviare a questa cancella zione della memoria, perartro attuata scientemente dalle autorità bavaresi. Dagli archivi bavaresi e da una documentazione originale, senza dimenticare innumerevoli sopralluoghi, esce questa attenta ricostruzione storica del Berghof e della Teehaus, completamente illustrata con fotografie e piantine.

    Brossura, 21 x 29 cm. pag. 289 con circa 126 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2010 da Edizioni ISEM

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il blocco continentale. Mitteleuropa -Eurasia – Giappone

    14.00

    Karl Haushofer

    Scritto tra il 1939-’40 e pubblicato nel 1941 durante uno dei più profondi cambiamenti nella politica mondiale contemporanea, Il blocco continentale rimane uno dei testi di geopolitica più conosciuti e controversi. In esso il padre della geopolitica tedesca Karl Haushofer dà forma alle proprie speranze circa l’unificazione europea a guida tedesca e la costruzione, insieme alle altre potenze eurasiatiche e mediante una consapevole politica dello spazio, di un ordine mondiale tellurocratico alternativo rispetto a quello oceanico delle potenze marittime anglosassoni. Gli indirizzi del blocco continentale non morirono sotto le macerie della Seconda Guerra Mondiale, ma riecheggiano ancora oggi, tra le molteplici stanze della geopolitica, nel conflitto tra multipolarismo e unipolarismo, dove il centro di potenza europeo e la prospettiva, da taluni auspicata e da talaltri paventata, dell’affermarsi di un nuovo blocco continentale non hanno affatto perduto la loro importanza

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il cammino dello NSDAP – Genesi lotta vittoria

    20.00

    L’SS-Hauptamt, in quanto centro decisionale superiore del Reichsführer-SS, aveva — tra gli altri compiti — quello di istruire ideologicamente gli uomini della Schutzstaffel, incarico assolto per mezzo dello Schulungsamt. Per ordine di Himmler, tale Ufficio mise a punto tutto un insieme di mezzi e di strumenti per il conseguimento di una corretta educazione ideologica. Tali strumenti furono certamente gli SS-Leithefte così come i documenti emessi dal medesimo ufficio per guidare a un corretto insegnamento della Weltanschauung. In tale solco si inserisce anche questo libro voluto dal Reichsfuhrer-SS. Anzi si potrebbe dire che precedette quanto già pubblicato. Il titolo stesso, introduce alla genesi alla “Genesi di Lotta e Vittoria” del Movimento Nazionalsocialista. E, per ricordare questo percorso, si è attinto sia ad un ricco materiale iconografico sia ad ampie citazioni del Mein Kampf, come anche ai geniali articoli di Goebbels su “Der Angriff”.
    In tale solco s’inserisce anche questo libro voluto dal Reichsführer-SS. Anzi, potremmo dire che precede quanto già pubblicato. Il titolo stesso — Der Weg der NSDAP (Il cammino dello NSDAP) — c’introduce, così come introduceva con il suo sottotitolo gli allora destinatari, alla “Genesi, Lotta e Vittoria” del Movimento nazionalsocialista. E, per ricordare questo percorso, si è attinto sia a un ricco materiale iconografico sia ad ampie citazioni dal Mein Kampf, come anche ai geniali quanto moderni articoli di Goebbels sul Der Angriff. – See more at: http://thule-italia.org/ThuleItaliaEditrice/negozio/il-cammino-dello-nsdap/#sthash.8mZIsQSY.dpuf
    In tale solco s’inserisce anche questo libro voluto dal Reichsführer-SS. Anzi, potremmo dire che precede quanto già pubblicato. Il titolo stesso — Der Weg der NSDAP (Il cammino dello NSDAP) — c’introduce, così come introduceva con il suo sottotitolo gli allora destinatari, alla “Genesi, Lotta e Vittoria” del Movimento nazionalsocialista. E, per ricordare questo percorso, si è attinto

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il Campo di Chelmno tra Storia e Propaganda

    25.00

    Carlo Mattogno

    Il campo di sterminio di Chelmno (in tedesco Kulmhof) località che si trova in Polonia, nella regione della Warta, per la storiografia olocaustica ha un’importanza precipua, perchè sarebbe stato il primo campo di sterminio realizzato dalle SS. A differenza degli altri campi realizzati successivamente, non sarebbe stato fornito di camere a gas  fisse ma di “gaswagen”, autocarri di gasazione mobili che avrebbero utilizzato a scopo omicida il gas di scarico del motore. La documentazione riguardo questo sito è praticamente inesistente e si basa unicamente su dati processuali, in pratica su testimonianze.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 228 con alcune foto e documenti

    Stampato nel 2009 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il carisma oscuro di Hitler

    25.00

    «La mia vita si può riassumere in un incessante tentativo di convincere gli altri». Queste parole, pronunciate da Adolf Hitler nel 1942, quando il nazionalsocialismo comincia a mostrare le prime crepe, racchiudono il senso e il mistero della sconcertante parabola di un goffo ragazzo di provincia affacciatosi alla politica quasi per caso e trasformatosi in un leader adorato dalle folle, in grado di trascinare la Germania in una grande avventurà che, si rivelerà alla fine, una catastrofe. Analizzando i complessi intrecci tra persona e personaggio pubblico e mettendo a confronto le testimonianze delle vittime del suo fascino e dei suoi più accaniti oppositori, Laurence Rees indaga i modi e gli strumenti con cui il Führer ha edificato il proprio mito ed esercitato il suo carisma fino a diventare una figura messianica dai contorni semidivini.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 337

    Stampato nel 2013 da Bruno Mondadori

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il caso Faurisson e il revisionismo olocaustico

    20.00

    AA.VV.

    Secondo l’autore del volume, Robert Faurisson, la questione delle camere a gas nel Terzo reich e il genocidio ebraico, sono parte di una gigantesca truffa politico-finanziaria i cui beneficiari sono lo Stato d’Israele, le elite finanziarie e il popolo tedesco, ma non i suoi dirigenti.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 144

    Stampato nel da Graphos 1997

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il caso Jesse Owens – Il rovescio della medaglia. Storia di un falso perpetrato per 80 anni

    22.00

    «Dopo essere sceso dal podio del vincitore, passai davanti alla tribuna d’onore per rientrare negli spogliatoi. Il Cancelliere tedesco mi fissò, si alzò e mi salutò agitando la mano. Io feci altrettanto, rispondendo al saluto. Penso che giornalisti e scrittori mostrarono cattivo gusto inventando poi un’ostilità che non ci fu affatto».

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 78. In allegato Dvd

    Stampato nel 2016 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il Cavaliere la Morte e il Diavolo di Albrecht Durer

    22.00

    Carlo Arrigo Pedretti

    Dal titolo stesso del saggio si comprende come il capolavoro di Dürer sia chiamato a svolgere la funzione di metafora la cui intelligenza, anche se immediata, richiede anche il supporto di un’attenta esegesi affinché se ne possano ricavare le più nascoste significazioni. Si scopre allora come un’opera artistica divenga stimolo di riflessione politica, o meglio meta-politica. A uomini condannati ad avanzare insieme a compagni scomodi come la Morte e il Diavolo qui si propone un’alternativa al di fuori di vie liberticide ed in grado di affermarsi sul fondamento di valori come dignità, decoro, onore e fedeltà, calpestati dalle masse e dai capi-popolo come dalla catena di ottusi consumatori, imbroglioni, sfruttatori e demagoghi.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 195

    Stampato nel 2016 da Ritter

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il cerchio ermetico. Hermann Hesse – Carl Gustav Jung

    25.00

    Il libro narra della breve ma intensa amicizia tra Hermann Hesse, Carl Gustav Jung e Miguel Serrano, tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni sessanta e contiene le conversazioni e gli scambi epistolari tra questi tre uomini straordinari su temi fondamentali quali l’Amicizia, l’Amore e la Morte. All’interno alcuni acquerelli di Hesse a colori. Prefazione di Nicola Oliva.

    Brossura, 15 x21 cm. pag. 191 alcune illustrazioni b/n e colore

    Stampato nel 2015 da Settimo Sigillo

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il cinema del Reichsminister

    22.00

    “Quale uomo politico tedesco non posso quindi accettare una sola distinzione: quella tra l’arte buona e l’arte cattiva. L’arte non deve soltanto essere buona, deve essere anche legata al popolo; per meglio dire, soltanto un’arte che crei attingendo pienamente alla nazione può in definitiva essere buona e si-gnificare qualcosa per il popolo, per il quale è stata creata. L’arte in senso assoluto, così come la concepisce il democrati-cismo liberale, non deve esistere. Il tentativo di servire una si-mile causa sortirebbe alla fine il risultato di spezzare ogni in-timo legame tra il popolo e l’arte: lo stesso artista si isolereb-be e si estranierebbe dalle forze creatrici, nella sterile campa-na di vetro dell’art-pour-l’art. L’arte deve essere buona; ma deve essere anche cosciente delle sue responsabilità, coerente, vicina al popolo e pugnace”.

    Joseph Goebbels

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 162 + 14 di foto b/n

    Stampato nel 2012 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il cinema tedesco del Terzo Reich – Da Weimar agli anni di Goebbels

    40.00

    Il cinema del Terzo Reich è dominato dalla figura di Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda che, dotato di straordinarie capacità organizzative, intelligenza acuta e cultura profonda, lavorò alacremente riuscendo a risollevare le sorti della languente cinematografia tedesca, tanto che, nonstante l’abbandono della Germania da parte di valenti registi, sceneggiatori e attori, intorno al 1938 il cinema del Reich risultava essere l’unico in Europa a insidiare il primato statunitense nel settore. Questo lavoro si propone di offrire ad appassionati e cultori della settima arte qualcosa di più di una panoramica della cinematografia tedesca, partendo da una sintesi della sua storia dell origini per arrivare agli anni del Terzo Reich e attraverso una serie di appendici tratte da documentazione coeva, relative a: ristampa della rara pubblicazione italiana risalente al 1943 sul cinema tedesco; articoli tratti dalla rivista Cinema (anni 1936-1943); riproduzione di due tra i migliori album di figurine a colori degli anni Trenta.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 262 con circa 556 tra foto e illustrazioni in b/n + 53 pagine fuori testo con circa 411 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2013 da Novantico

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il cinema tedesco del Terzo Reich – Leni Riefenstahl

    35.00

    C’era una volta una bambina che sognava di diventare una ballerina, una ballerina che voleva diventare attrice, una attrice che si innamorò della regia e infine una regista che incontrò il Fuhrer e diventò la migliore. Così si può riassumere la storia di Leni Riefenstahl, “la più grande regista mai esistita” come è stata definita da Quentin Tarantino. Il destino ha voluto che la sua strada si incrociasse con quella di Adolf Hitler e del Nazionalsocialismo: questo ha rappresentato per le coscienze democratiche un problema tale che per molti anni nel dopoguerra è stata relegata nell’oblio. Non importava quanto grande fosse il suo genio artistico, per anni venne sottoposta a processi di denzificazione e ad umiliazioni di ogni tipo, ma non rinnegò mai la sua fedeltà al Nazionalsocialismo. Alla fine però è stato riconosciuto che la sua arte filmica ha rappresentato una sfida intellettuale che nessuno è mai riuscito ad eguagliare; “Olimpia” e “Il trionfo della volontà” rappresentano tutta l’estetica del Novecento, tanto da essere ancora oggi utilizzati e citati da molti registi.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 313 illustrato con circa 407 tra foto e immagini b/n

    Stampato nel 2013 da Novantico

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il comunismo senza maschera – Discorso al Reichsparteitag di Norimberga

    12.00

    “Il bolscevismo mira con piena consapevolezza a rivoluzionare tutti i popoli. Reca in sé una tendenza aggressiva internazionale. Il Nazional-socialismo, invece, si limita alla Germania e non è un articolo d’esportazione, né come idea, né come azione […] Il bolscevismo, che significa guerra allo spirito per se stesso, ama atteggiarsi a campione dello spirito. Là dove le circostanze lo richiedono, il lupo si traveste da pecora. Ma dietro la maschera mendace, che esso variamente assume a seconda dei tempi e delle circostanze, ghigna il ceffo diabolico dello sfacelo universale […] Chi scende a patti con il bolscevismo ne rimarrà rovi-nato! Siamo ben lungi dal voler impartire ordini ad altri popoli ed ai loro Governi o anche solo dare loro dei consigli. Noi non ci immischiamo nelle loro questioni interne. Unicamente, vedendo i pericoli che minacciano l’Europa, eleviamo la nostra voce ammonitrice, perché abbiamo compreso la gravità di tali pericoli”. Da un passo del discorso di Joseph Goebbels

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 64 con 20 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il cordone dorato

    29.50

    Miguel Serrano nato a Santiago del Cile nel 1917, è il fondatore di quello che viene definito “hitlerismo esoterico”. Questa dottrina trova la sua esposizione in questo libro, un’opera composita che riunisce in se influenze eterogenee di natura mistica, esoterica e mitologica, producendo tuttavia al suo interno un’amalgama logico, coerente e ben strutturato. Serrano rappresenta l’unificazione di una fede politica uscita sconfitta dalla Seconda Guerra Mondiale con la corrente occultistica della seconda parte del ‘900. Egli pone la propria fede politica nel Nazionalsocialismo in un contesto surreale, così da farne un luogo del pensiero e delle idee, più che una realtà fattuale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 317 + 32 pagine fuori testo con 46 foto b/n

    Stampato nel 2007 da Settimo Sigillo

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il corvo bianco. Carl Schmitt davanti al nazismo

    28.00

    Tommaso Gazzolo – Stefano Pietropaoli (a cura di)

    Su Carl Schmitt giurista e filosofo “nazista” – per convinzione o per opportunismo – molto si è scritto, ancora negli ultimi anni. Poco, tuttavia, si è fatto per prendere sul serio, come merita nella sua drammaticità, il suo tentativo di pensare la novità che il nazismo avrebbe potuto presentare per la teoria del diritto e dello Stato. Non si tratta allora di “giudicare” Schmitt, di condannarlo o di riabilitarlo, di nazificarlo o di denazificarlo. Il presente volume intende, diversamente, fornire una ricostruzione analitica ed accurata del modo in cui egli aderì al nazionalsocialismo, del contesto in cui maturò tale decisione, dei compiti che assolse, della collaborazione che fornì, interrogando i testi schmittiani del periodo 1933-1934 non nel loro semplice coinvolgimento politico con il regime, ma in ciò che hanno tentato di pensare, poiché in essi proprio il nazismo è, in un certo senso, “in questione”, e non è mai semplicemente un “fatto” cui aderire.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il diario di Anna Frank – Guida ad una lettura critica

    12.00

    Occorrerebbe forse separare la persona (di cui neppure qui si nasconde certo la tragedia esistenziale), la persona vera in carne ed ossa da quel personaggio che molti tengono nella mente e nel cuore a motivo di tante letture e riletture, drammatizzazioni e interpretazioni, avvenute nel corso degli anni a partire dalla pubblicazione del Diario da parte del padre, unico sopravvissuto della famiglia. Opera letteraria così come filologicamente lo sono tutti i documenti, viene qui analizzata con l’ausilio di storia e storiografia, archivi giornalistici, stemmatica e grafologia. Sempre tenendo presente che l’accesso alla copia originale non è permesso dalla Fondazione Anne Frank di Amsterdam ov’essa è conservata.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 70

    Stampato nel 2017 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il dopolavoro in Germania

    12.00

    Krimer

    Questa pubblicazione propagandistica del tempo di guerra, ha un grande valore documentale e storico e non manca di essere sufficientemente esaustiva circa le principali caratteristiche di quella organizzazione di massa, presentata come una delle migliori realizzazioni del Reich in favore del popolo lavoratore. Si scorrono, così, tutti gli ambiti di intervento in cui il dopolavoro germanico dispiegava a sua capillare attività: cultura, sport, assistenza, viaggi, escursionismo, ferie e, infine, la salubrità delle abitazioni e dei posti di lavoro, di cui si occupava lo speciale comparto chiamato “Bellezza del Lavoro” (Schönheit der Arbeit). Questo ramo della socializzazione del lavoro, particolarmente all’avanguardia rispetto ai tempi, si occupava delle condizioni igieniche dei posti di lavoro, della salubrità degli ambienti, della difesa dall’inquinamento acustico e atmosferico, specialmente temibile nelle grandi concentrazioni industriali. Su questo speciale argomento è molto interessante il testo di Wilhelm Lotz sulla “Bellezza del Lavoro”, risalente al 1940, e ai tempi molto diffuso, che compare in appendice al presente libro.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il dossier Hitler. La biografia segreta del Fuhrer ordinata da Stalin

    20.00

    Per la prima volta pubblicato dopo 60 anni il segretissimo Dossier 462A, risultato dell’Operazione Mito, l’indagine voluta da Stalin sugli ultimi giorni di vita di Adolf Hitler, le cause della sua morte e il destino del suo cadavere. Questa relazione e’ il frutto di alcuni anni di ricerche di due agenti russi e degli interrogatori di numerosi membri dell’entourage di Hitler

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 625 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2017 da UTET

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il dramma degli ebrei d’Europa

    22.00

    Questo studio è stato il primo tentativo europeo di fornire un quadro statistico e demografico reale delle perdite umane di quel fenomeno drammatico e complesso conosciuto come olocausto… Rassinier è riuscito con abilità ad individuare e a svelare quel vero e proprio “falso in bilancio” che ha portato alla cifra simbolo dei sei milioni.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 242

    Stampato nel 2018 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il Durchgangslager di Birkenau. Registrazioni e Trasferimenti

    35.00

    Carlo Mattogno

    Claude Pressac, nel 1989, ipotizò un numero ipotetico di 271.000 ebrei ungheresi deportati ad Auschwitz. Tali numeri, praticamente, concidono con le affermazione dell’autore di questo libro, Carlo Mattogno.
    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 306

    Stampato nel 2024 da Effepi

    Quick view
X