Apologia di Brasillach

Ideologie politiche

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    Apologia di Brasillach

    5.20

    Lo scopo di questa breve pubblicazione è quello, in questo mondo in cui tutto dipende dai media e gli scrittori non si dividono più in buoni e cattivi, in eccellenti e mediocri, ma soltanto in noti e ignoti, è quello di far conoscere Brasillach, simbolo della tragedia di una parte della gioventù europea nel corso della seconda Guerra Mondiale.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 64

    Stampato nel 1989 da Settimo Sigillo

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    Appello ai giovani europei

    10.00

    Leon Degrelle

    Tanto più diventa insoportabile lo spettacolo offerto dal panorama politico contemporaneo, tanto più assumono dimensioni da giganti le figure di quei Capi e Condottieri che negli anni ’20 e ’30, rappresentarono l’ultimo tentativo di una possibile ricostruzione civile e spirituale nel cuore dell’Europa. Leon Degrelle è uno di questi uomini: questo appello che il testo ripropone, rappresenta una consegna, quella definitiva, del Condottiero del Fronte dell’Est e del Capo di Rex. Una sorta di testamento spirituale indirizzato a quella parte delle giovani generazioni europee non ancora sprofondate nel pantano esistenziale contemporaneo.

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    Appunti per comprendere il secolo

    18.00

    Pierre Drieu La Rochelle

    “Ecco un testo di Drieu La Rochelle, scritto in un’epoca di crisi, che sarebbe bene prendere in considerazione. La nozione di decadenza, che ha così grande rilievo nella sua opera ed ha avuto tanto peso nella sua vita, in questo libro è messa in prospettiva: il movimento della nostra storia viene analizzato dal Medio Evo fino all’epoca attuale. Secondo Drieu, la separazione dell’anima e del corpo si trova all’origine di quell’indebolimento complessivo che è la decadenza. Il punto di riferimento è il mondo greco; il Medio Evo è l’età della costruzione; poi la Francia e l’Europa esauriscono le loro forze. Il disprezzo del corpo è l’errore fatale. Questa nuova edizione italiana, preceduta da un saggio introduttivo di Attilio Cucchi sulla “rivoluzione del corpo”, è impreziosita da un apparato iconografico dovuto a Cristina Gregolin, che riproduce le statue degli atleti presenti nello Stadio dei Marmi del Foro Mussolini

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    Apuania – Provincia di Fondazione Massa e Carrara

    25.00

    Vi sono luoghi, edifici, monumenti, viali, aree e strutture, nell’odierna Provincia di Massa e Carrara, che ricordano gli anni del Fascismo; molte altre testimonianze sono ormai scomparse o per l’usura del tempo, o per vendetta degli uomini. Lo scopo di questo libro è quello di segnalare gli uni e gli altri, facendo quindi una visita, anacronistica per molti, inopportuna per altri, forse stimolante, forse divertente, forse interessante, forse nostalgica, forse imprevedibile per molti altri che possono ricordare un passato fatto si anche di errori ma, anche di grandezza, di stimolo intellettuale, artistico e architettonico.

    Brossura, 22,5 x 22,5 cm. pag. 200 completamente illustrato con circa 132 foto a colori e 127 foto b/n

    Stampato nel 2013 da Eclettica Edizioni

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    Archeologi di Himmler – Ricerche spedizioni e misteri dell’Ahnenerbe

    39.00

    Questo saggio sulle ricerche, le spedizioni e le concezioni della Deutsches Anenerbe, frutto di un notevole lavoro di ricerca durato parecchi anni, contribuisce in maniera definitiva a far luce sulle forti connessioni tra archeologia, esoterismo e occulto che animavano le idee di Himmler e dei suoi collaboratori e che portarono alle creazione di quella struttura fortemente voluta da Himmler. La Deutsches Anenerbe – Eredità degli Antenati – più di ogni altra supportò una visione della Storia del Mondo nazionalsocialista e si occupò di ricerche ancestrali e archeologiche i cui veri scopi sono ancora oggi avvolti da un alone mitico, mistico e leggendario. Questo lavoro ha l’indiscusso pregio di affrontare l’argomento da un punto di vista attuale, con una documentazione che arriva fino ai giorni nostri

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 269 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2004 da Ritter Edizioni

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    Architettura e città durante il Fascismo

    42.00

    Giuseppe Pagano fu fra i principali protagonisti del rinnovamento in chiave moderna della cultura architettonica italiana negli anni Trenta, come architetto e urbanista ma anche come teorico e polemista nelle pagine di “Casabella” che codiresse con Edoardo Persico a partire dal 1931. Nato in Istria e cresciuto in un clima irredentistico, aderì al nascente movimento fascista partecipando fra l’altro all’occupazione di Fiume guidata da D’Annunzio. La sua polemica in architettura tuttavia fu profondamente contraria al monumentalismo e alla retorica accademica. Pagano si rivolgeva alle avanguardie internazionali del movimento moderno, pensava ad un’architettura impegnata socialmente, rivolta ai bisogni crescenti imposti dall’industrializzazione, articolava un pensiero originale ed impegnato della città e dell’urbanistica di fronte alla sfida della modernità.

    Brossura15 x 23 cm. pag. 419 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2008 da Jaca Book

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    Architettura e scultura monumentale del ventennio fascista in terra di Bari

    18.00

    Simone De Bartolo

    Il presente testo non ha pretese di esaustività, vuole soltanto documentare le opere più significative – di architettura e di scultura monumentale, con qualche accenno alla pittura decorativa – realizzate durante il Ventennio Fascista in Provincia di Bari, intendendo convenzionalmente con siffatta denominazione i centri urbani dell’attuale Provincia di Bari, nonché i centri che storicamente ne hanno fatto parte sino alla loro aggregazione ad altre Province (Brindisi; Barletta – Andria – Trani) ovvero quelli che fino ai primi del Novecento erano centri autonomi ed attualmente sono frazioni o quartieri di Bari.

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    Architettura littoria a Milano anni 1920 – 1930

    50.00

    Libro di grande formato interamente illustrato dedicato all’aspetto architettonico di palazzi a Milano negli anni tra il 1920 e 1930. Palazzi d’abitazione e da ufficio, Sacrari, il palazzo di Giustizia, il Monumento ai caduti di Piazza Sant’aMbrogio, il palazzo dell’Aeronautica e la bellissima Stazione Centrale. vengono tutte rappresentate con bellissime fotografie a piena pagina che ci mostrano attraverso l’archittetura le tendenze dell’epoca presa in esame, in cui il futurismo aveva dato un’impronta forte e indelebile su tutta la società di allora.

    Bropssura 24 x 32 cm. pag. 96 interamente illustrate con foto b/n

    Stampato nel 2006 da Polver

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    Architetture

    20.00

    Questa raccolta di disegni, di sogni architettonici, non ha bisogno di molte parole di presentazione: l’autore è Adolf Hitler. Quello che il Disegnatore ha sognato è l’architettura di una Europa serena e sovrana, plurale e armoniosa, incardinata sugli stilemi e i canoni romani. Quella Roma un pò prosaica, che era riuscita e imprimere sul corpo del mondo la propria disciplinata volontà, che aveva inventato l’arco, che amava il candore dei marmi e lo accostava al colore dei giardini e degli affreschi. Monumentalità unita al respiro di una quotidianità idillica, misurata e popolare, composta e priva di artifici. Questa raccolta è strutturata in due parti: nella primavengono presentati i disegni in bianco e nero, come provvisoriamente nacquero, nella seconda completati dall’inserzione cromatica, per avere un’idea di come sarebbe potuto apparire il mondo se la sorte bellica fosse stata diversa.

    Cartonato con sovracopertina, 15 x 21,5 cm. pag. 40 con 14 illustrazioni b/n e 23 a colori

    Stampato nel 2010 da Edizioni di Ar

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    Architetture per un’identità italiana

    18.50

    In ogni epoca l’architettura ha avuto un ruolo essenziale nel processo di costruzione di identità collettive, e proprio durante il fascismo lo Stato investe in modo massiccio e capillare nell’architettura per radicare una coscienza e una cultura della nazione nei suoi cittadini. Un’azione educatrice che mira a identificare nazione e fascismo, che non solo ha l’ambizione di formare l’italiano, ma di trasformarlo in fascista. Questo libro attraverso le sue illustrazioni conduce attraverso queste architetture, monumenti creati per colpire l’immaginario collettivo e durare secoli, edifici modellati con cura per tradurre nella pietra valori e miti di un popolo, autentiche macchine della memoria.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 254 con diverse illustrazioni b/n

    Stampato nel 2012 da Gaspari

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    Arditismo

    14.00

    Ad uno sguardo complessivo sulle varie componenti che formarono il Fascismo originario, l’Arditismo appare ricoprire un ruolo fondamentale. Costituito da quegli uomini scelti che nell’ultimo anno di guerra avevano formato i reparti di assaltatori volontari, all’indomani della fine della guerra l’Arditismo si pose il problema della ricollocazione di migliaia di uomini nel contesto della società civile. Rifiutata la soppressione del Corpo come speciale arma dell’esercito, gli Arditi ne rifiutarono anche l’apoliticità e la messa ai margini in un contesto, quello dell’immediato dopoguerra, ad alto tasso di conflittualità politica e sociale. La simbiosi fra Arditismo e Futurismo, rivendicata da Carli (che era futurista sin dall’anteguerra, e in amicizia con Marinetti), ci parla da sola dell’ideologia politica che innervava quel fenomeno combattentistico. Culto dell’azione, esaltazione dell’aristocrazia guerriera, mito assoluto dell’Italianità, esaltazione dell’ostilità al mondo borghese e conservatore, alla Chiesa. In sede storiografica, l’identificazione fra Arditismo e Fascismo è stata stabilita nel senso di una vera e propria simbiosi. Ma non mancarono, tuttavia, attriti e incomprensioni, a far data dalla fine del 1920 e per tutto il 1921, quando la creazione del PNF sulle ceneri dei Fasci di Combattimento comportò la nota “virata a destra” della strategia politica mussoliniana. Ma si trattò di una divergenza sui modi di condurre il disegno politico e non sui valori di fondo. Questa collocazione era il pendant dell’antisocialismo, che proprio in quel 1919 si era manifestato con violenza insurrezionale nel corso del giorno 15 aprile, durante la famosa “battaglia di via Mercanti”: la distruzione e l’incendio della sede dell’Avanti! con la partecipazione congiunta di Fascisti, Arditi e Futuristi, tra i quali non mancò Marinetti.

    Brossura 13,5 x 21,5 cm. pag. 100

    Stampato nel 2011 da Ritter Edizioni

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    Ariani. – Origine, storia e redenzione di un mito che insanguinato il Novecento

    12.50

    Ariani: questo saggio sicuramente incorrerà negli strali di molti perché vuole tesserne se non un elogio, quanto meno una trama di riflessioni che riscattino questo concetto dall’inferno in cui è stato relegato dopo l’utilizzo del nazionalsocialismo. Ma la storia degli Ariani comincia molto prima di Hitler. Nell’ottica che li identifica come “insieme culturale” o “archetipo ideologico” dei popoli indoeuropei (cioè, oggi, quelli europei: incluse le diaspore dell’America, dell’Australia, e le diramazioni fino all’India e l’Iran), questa, che ancora oggi è considerata una “idea paria”, offre solide basi per una nuova geopolitica. Questo libro spiega perché c’è ancora molto di ariano nelle nostre culture e perché questa idea avrà un futuro. L’analisi corre lungo tre filoni: quello più propriamente storico, che evidenzia elementi simbolici e antropologici trasmessi lungo i millenni dai nostri antenati a noi (dalle divinità celesti all’individualismo da cui nasce l’epica eroica); il filone intellettuale, che deriva dallo slancio dei popoli indoeuropei verso il movimento e la conquista territoriale e approda a concetti tuttora presenti nel dibattito dell’Occidente: la volontà di potenza, la hybris, lo spazio vitale, la sete di sapere; infine, quello politico, che analizza la democrazia come il portato del carattere della regalità esclusivo degli antichi Indoeuropei.

    Brossura 14 x 21 pagg. 108

    Stampato nel 2012 da Medusa

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    Ariel armato. Vita di Gabriele D’Annunzio

    38.00

    Angelo Sodini

    Una monumentale biografia del “Vate”, che sin dal suo apparire (1931) è diventata un classico imprescindibile. “L’Ariel Armato” di Sodini, rappresenta uno straordinario documento storico e culturale relativo ad un periodo cruciale, tutt’ora aperto a discussioni e roventi polemiche. Un periodo che conviene conoscere dettagliatamente per evitare di travisarne il senso e le conseguenze riverberate sulla storia e sui costumi del nostro paese.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 570

    Stampato nel 2022 da OAKS

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    Armando Casalini. “Apostolo della redenzione operaia”, vittima della rappresaglia antifascista al delitto Matteotti (1883-1924)

    20.00

    Pietro Cappellari

    Con questo studio vogliamo indagare la figura di Armando Casalini. Veniva dalla sinistra italiana, animatore della Settimana Rossa del 1914, aveva scalato i vertici del Partito Repubblicano, divenendone Segretario nazionale: “Interventista intervenuto”, si definiva un socialista, credente nel riscatto del proletariato nell’etica del dovere e della elevazione spirituale prima che materiale. Il suo incontro con il fascismo fu inevitabile. Di lui ci rimane l’impegno sindacalista nelle Corporazioni fasciste, di cui divenne Vicesegretario e poi il Martirio, colpito barbaramente, da mano fratricida che pure aveva aiutato nel momento del bisogno.

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    Armando Rocchi. Il prefetto del duce a Perugia. Storia di un soldato dalla Grande Guerra alla Repubblica Sociale Italiana

    32.00

    Stefano Fabei

    Questa biografia di Armando Rocchi è la storia di un soldato del Novecento il cui percorso umano e politico è stato caratterizzato da una visione del mondo basata su senso del dovere e culto della patria e dal sangue freddo dimostrato fin da quando, giovane volontario nel Primo conflitto mondiale, fu gravemente ferito in Albania. Tornato a Perugia, nel 1921 aderì al fascismo. Entrato nella Milizia, partecipò alla Guerra civile spagnola, quindi alla Seconda Guerra Mondiale. Volontario, dal 1941 combatté con il CII battaglione Camicie nere d’assalto nei Balcani, confermandosi comandante determinato e capace di fronteggiare le più difficili situazioni belliche. Monarchico, nel 1943 reagì al crollo del regime e alla vergogna dell’armistizio aderendo alla Repubblica Sociale Italiana. Capo della Provincia di Perugia dal 25 ottobre 1943 al 16 giugno 1944, s’impegnò nel controllo del territorio, nel contrasto alla renitenza alla leva e nella lotta antipartigiana, collaborando con i tedeschi che lo rispettavano per i suoi trascorsi militari, la lealtà e l’atteggiamento non servile. Si oppose alle pretese tedesche e della Federazione fascista repubblicana di consegnare gli ebrei, del cui salvataggio fu il primo responsabile creando i presupposti per la loro liberazione. Ritiratosi al nord, per volontà di Mussolini diventò dall’agosto del 1944 Commissario straordinario per l’Emilia e la Romagna fino al 26 aprile 1945.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 678 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2023 da Futura

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    Arnaldo Mussolini – La rivoluzione restauratrice

    8.00

    Dopo oltre 65 anni da quando Benito Mussolini scrisse il libro che dedicò alla memoria di suo fratello Arnaldo, vine dedicato questo agile saggio alla figura di un personaggio non secondario del ventennio. Un volumetto agevole e scorrevole, di grande tensione emotiva che analizza la vita e il pensiero di Arnaldo Mussolini.

    Brossura 12,5 x 19,5 cm. pag. 78

    Stampato nel 1997 da Settimo Sigillo

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    Arno Breker

    30.00

    Artista proteiforme nella vita e in tutti i molteplici aspetti che hanno costituito il suo percorso artistico – come ben testimonia il ricchissimo apparato fotografico di cui il seguente lavoro in parte si compone -, Breker si è sempre e comunque dimostrato legato ad un’unica ed esclusiva tematica, vale a dire il culto della perfezione, della perfezione umana. Il corpo, dunque. Il corpo dotato di un proprio linguaggio. E le sue sculture parlano, attraverso le membra possenti, attraverso l’elegante plasticità dei muscoli nella loro massima tensione, attraverso la forza degli sguardi fermi e decisi, attraverso la morbidezza ubertosa delle linee femmineee. Artista nella totale pienezza del termine, amato ed apprezzato dai cultori dell’Arte ideale, Arno Breker ha costantemente e coerentemente svolto il ruolo assegnatogli dalla propria ispirazione: quello di celebrare l’Ideale, di celebrare il Bello, di celebrare l’Uomo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 328 completamente illustrato b/n

    Stampato nel 2014 da Thule Italia

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    Arte degenerata – Il catalogo della mostra

    18.00

    Prima edizione in lingua italiana del Catalogo della mo-stra dell’“Arte Degenerata ” del 1937. In appendice il te-sto originale e la traduzione della legge del 31 maggio 1938 sul destino dei manufatti dell’entartete Kunst e cen-ni biografici degli artisti, politici e critici d’arte citati nel catalogo. Allegato al libro “L’inventario generale delle opere di arte degenerata presenti nel Reich” dattiloscritto di quasi 500 pagine realizzato nel 1941-’42 dal Reichs-ministerium für Volksaufklärung und Propaganda.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 46 con illustrazioni b/n In allegato Dvd

    Stampato nel 2018 da Effepi

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    Arte di regime

    49.00

    Il Novecento è stato percorso dalle più cruenti guerre della storia dell’umanità. In particolare, il ventennio intercorso fra le due guerre mondiali ha vissuto diverse dittature: fascismo, nazionalsocialismo, stalinismo. La pressione esercitata dal potere ha contribuito a trasformare l’arte dell’epoca, in parte in uno strumento di glorificazione personale e di persuasione degli altri popoli. Questo libro ripercorre quel periodo con una eccezionale documentazione visiva, accompagnata da testi che permettono di comprendere ogni aspetto dell’arte sviluppatasi nei tre paesi protagonisti di quelle esperienze politiche: l’Italia di Mussolini, la Germania di Hitler e l’Unione Sovietica di Stalin. È appunto in questi paesi che si sviluppano le più raffinate tecniche di asservimento delle arti e dell’architettura agli interessi e ai fini dei dittatori e del loro culto della personalità. Ciascun paese mostra modi specifici di gestire la propaganda. Tutti si servono di campagne propagandistiche di massa mai viste prima. Ma se l’arte, come già accaduto nel passato, è elemento di apporto fondamentale alla politica e all’immagine del potere, stavolta i regimi “ideologici” possono avvalersi di nuovi e inediti mezzi artistici: non solo pittura, architettura, scultura, ma anche fotografia e cinema.

    Cartonato con sovracopertina, 30 x 30 cm. pag. 256 illustrato

    Stampato nel 2014 da Giunti

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    Arte e Fascismo. Catalogo della mostra 14 apr 2024 – 01 set 2024 MART Rovereto

    150.00

    A cura di Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari

    A cura di Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari

    La mostra Arte e Fascismo analizza i vari e complessi modi in cui il regime fascista influì sulla produzione figurativa italiana, utilizzando a fini propagandistici il linguaggio dell’arte. Durante il Ventennio la produzione artistica fu infatti ricca ed eterogenea. Accanto al persistere di ricerche di avanguardia legate al Futurismo, si delinea una linea di “ritorno all’ordine”, che confluisce nel movimento del Novecento italiano, creato da Margherita Sarfatti. La mostra rievoca le principali occasioni in cui gli artisti danno voce alla corrente di pensiero dominante, ai temi e ai miti del fascismo attraverso la partecipazione a Biennali, Quadriennali, mostre sindacali, a concorsi e a commissioni pubbliche. Tra pittura, scultura, documenti e progetti, il percorso espositivo si snoda tra oltre 300 opere di artisti e architetti come Mario Sironi, Carlo Carrà, Adolfo Wildt, Arturo Martini, Marino Marini, Massimo Campigli, Achille Funi, Fortunato Depero, Tullio Crali, Thayaht, Renato Bertelli, Renato Guttuso. Provenienti da collezioni pubbliche e private le opere dialogano con alcuni dei grandi capolavori del Mart e con numerosi materiali provenienti dai fondi dell’Archivio del ’900.

    Brossura, 21 x 28 cm. pag. 564 completamente illustrato a colori

    Stampato nel 2024 da L’Erma

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    Arte postale futurista

    90.00

    Maurizio Scudiero (a cura di)

    Nel 1986 fu organizzata Futurismi postali, una mostra itinerante, accompagnata da un corposo catalogo articolato in tre sezioni: tematica, biografica e tipologica, sottotitolato Balla, Depero e la comunicazione postale futurista, a cura di Maurizio Scudiero insieme a Enrico Sturani (che si occupò de “l’altro Futurismo”). Questo nuovo studio si occupa della parte squisitamente futurista e, nel corso del tempo trascorso, le conoscenze e i ritrovamenti di materiale inedito sono state tante e tanti da rideterminare in parte il peso rappresentativo dei singoli artisti. Con un apparato iconografico di 820 immagini, si avrà una precisa sensazione di come lo sperimentalismo postale futurista sia stato un fatto tutt’altro che episodico, o legato ai singoli artisti, ma piuttosto una prassi estetica tout-court, e se vogliamo dirla tutta, il vero “atto originante” di quella che oggi chiamiamo Mail Art.

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    Ascesa e tramonto dei popoli. Riflessioni sulla storia mondiale da una prospettiva razziale

    15.00

    Max Wundt

    Max Wundt nel suo Aufstieg und Niedergang der Völker presenta una visione della storia incentrata sul ruolo cruciale della razza nello sviluppo e nel destino dei “popoli-guida. Attraverso una veloce ma arguta analisi delle civiltà di Atene, Roma e altre epoche storiche, viene qui dimostrato come l’ascesa dei popoli sia strettamente legata al rinnovamento continuo di sangue proveniente dal contadinato, la cui energia e radicamento nella terra rappresentano la base per quei periodi di fioritura che la storia testimonia. Wundt mette inoltre in evidenza come il flusso di sangue dalle campagne verso le città, nei periodi di espansione urbana, abbia favorito il fiorire della “Kultur”, contribuendo a realizzazioni straordinarie in ogni ambito. Tuttavia, con l’avanzare dell’urbanizzazione e il conseguente distacco dai valori rurali, i popoli iniziano a subire un processo di degenerazione, aggravato dalla mescolanza con elementi razziali estranei.

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    Aspetti del futurismo in Italia e in Sardegna

    12.50

    A debita distanza dalle iniziative che hanno celebrato il Futurismo un secolo dopo la sua nascita (1909-2009), questa raccolta di scritti, rivolta in particolare ai giovani studenti di storia dell’arte contemporanea, fornisce alcuni utili strumenti per comprendere la straordinaria portata dell’azione che Marinetti e compagni svolsero per il rinnovamento della cultura italiana. Prima e unica avanguardia nazionale, investendo ogni settore della creatività e attraverso abili strategie di propaganda e di comunicazione, il grido futurista si è diffuso per oltre un trentennio. Con un sogno ultimo: ricostruire l’Universo, Sardegna compresa. Presentazione di Massimo Arcangeli; contributi di Alessandra Cuccu, Miranda Mucelli, Andrea Sale. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 174

    Stampato nel 2011 da Aracne

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    Aspetti storici e politici del fascismo

    5.60

    Luigi Gagliardi                Prezzo di listino  8.00 (sconto 30%)

    Ieri come oggi la perdurante attenzione che da ogni parte viene riservata alla storia e alla dottrina del fascismo sembra superare l’importanza di quella riservata alla democrazia cristiana, al socialismo, al comunismo, movimenti questi risultati vincenti nella competizione bellica e in quella storico-politica successiva alla Seconda Guerra mondiale. Gli stessi esponenti di detti movimenti, siano essi italiani o stranieri, non riscuotono, almeno dal punto di vista divulgativo, quella attrazione che riscuote Mussolini e il movimento da lui fondato. Una tendenza sorprendente, soprattutto se la si mette in relazione alla sua tragica fine.

    Brossura, 12w,5 x 18 cm. pag. 75

    Stampato nel 2013 da Solfanelli

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    Attilio Tamaro: il diario di un italiano (1911-1949)

    49.00

    Gianni Scipione Rossi

    Triestino di origine istriana, giornalista, storico, diplomatico, Attilio Tamaro (1884 -1956) è stato uno dei massimi protagonisti dell’irredentismo giuliano. Autore prolifico di saggi storici e politici, ha lasciato inedito il suo diario privato, che si sviluppa dalla Trieste austroungarica del 1911 alla guerra vinta, attraversa il fascismo per superare la fine del regime e affacciarsi nella guerra civile e nella ricostruzione. Un grande e intenso affresco – privo di filtri – su quasi quarant’anni di storia italiana ed europea. Di cultura nazional-patriottica, monarchico, volontario nella Grande Guerra, teorico del nazionalismo, aderì al fascismo nel 1922. Contrario all’antisemitismo, fu espulso dal Pnf nel 1943, non aderì alla Rsi e da neo-irredentista tornò a difendere l’italianità di Trieste e delle terre adriatiche. Nel diario le sue analisi, i retroscena politici e gli incontri con centinaia di persone, da Giolitti a Salandra, da D’Annunzio a Mussolini, da Grandi a Federzoni, da Balbo a Bottai. E ancora, intellettuali, politici e diplomatici incrociati nel suo peregrinare tra Trieste, Roma, i Balcani, Vienna, Parigi, Londra, Fiume, Amburgo, Helsinki, Mosca, Leningrado e Berna

  • 0 out of 5

    Attività delle SS-Ahnenerbe

    10.00

    Questa pubblicazione che si occupa specificatamente delle attività dell’Ahnenerbe fa parte di una serie di agili monografie dedicate al Terzo Reich, soprattutto alle organizzazioni delle differenti attività delle SS, alle operazioni particolari meno conosciute, alle associazioni e ai gruppi nazionalsocialisti e ai risvolti filosofici, culturali o scientifici degli stessi. Ogni volumetto, non esaustivo dell’argomento ma che rappresenta una buona introduzione, è accompagnato da fotografie originali, disegni e, ove occorre, piantine.

    Brossura, 14 x 20 cm. pag. 104

    Stampato nel 2005 da Nicola Calabria

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    Audacia! Scritti e discorsi di Benito Mussolini per i giovani degli istituti militari

    15.00

    “Il nostro mito è la grandezza della Nazione! Questa è anzitutto spirito, non soltanto territorio: perché una Nazione è grande quando traduce nella realtà la forza delle proprie virtù. Roma emerge in condizioni avverse, forgiandosi nella guerra: chiunque – infatti – è capace di navigare in mare di bonaccia, quando i venti gonfiano le vele e non si scorgono onde all’orizzonte; bello, grande ed eroico – invece – è navigare quando impazza la tempesta. Vorrei che questa fosse la parola d’ordine della nostra Rivoluzione: «Vivere pericolosamente». Il Fascismo vuole l’uomo attivo e impegnato nell’azione con tutte le sue energie: lo vuole virilmente consapevole delle difficoltà che ci sono, e pronto ad affrontarle.

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    Auschwitz nei rapporti polacchi e nelle testimonianze (1941 – 1947) – Genesi e sviluppo della storia delle camere a gas

    35.00

    La storia delle camere a gas nacque dal travisamento delle installazioni igienico-sanitarie dell’Aufnahmegebäude (edificio di ricezione) che includeva, sotto lo stesso tetto, la presenza di 19 Begasungskammern (camere di gasazione) e di un impianto di docce per i detenuti, e dei due impianti di disinfestazione speculari denominati Bauwerke 5a e 5b, che comprendevano parimenti una camera a gas ad acido cianidrico e un locale di lavaggio e doccia, designati rispettivamente nelle relative piante Gaskammer e Wasch- und Brauseraum.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 366 con circa 31 documenti b/n

    Stampato nel 2019 da Effepi

  • 0 out of 5

    Auschwitz nelle intercettazioni britanniche –

    22.00

    Gli storici che si sono occupati di Auschwitz si sono interessati anche a come i Britannici interpretarono le decifrazioni dei messaggi intercettati dalla loro intelligence. Questo libro di Mattogno si occupa di documentare quanto contenevano in realtà i materiali dovuti a questo specifico spionaggio di guerra e di chiarire la bontà dell’analisi di molti saggisti circa quel tema.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 162

    Stampato nel 2019 da Effepi

  • 0 out of 5

    Auschwitz trasporti forza mortalità – Liste numeriche, statistiche, elenchi nominativi

    42.00

    In questo studio prendo in esame tre aspetti fondamentali della vita del campo, che riguardano esclusivamente i detenuti registrati:

    1) le immatricolazioni dei detenuti internati al campo,

    2) la forza dei detenuti,

    3) la mortalità tra i detenuti del campo. […]

    Le tre parti dello studio sono ricche di tavole che riassumono in modo chiaro i dati relativi alle immatricolazioni, alla forza e alla mortalità.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 448

    Stampato nel 2019 da Effepi

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    Auschwitz. Le false testimonianze di Henryk Tauber e di Szlama Dragon

    30.00

    Carlo Mattogno

    Le tematiche delle camere a gas di Auschwitz, attraverso le false testimonianze di Heryk Tauber e  Sziama Dragon. Appendice di illustrazioni e documenti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 186 con alcune foto

    Stampato nel 2022 da Effepi

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    Auschwitz. Testimoni del Sondercommando a confronto.

    35.00

    Carlo Mattogno

    Da questo studio risulta in modo documentato e indubitabile che i “testimoni oculari” del “Sonderkommando”esaminati, furono dei mentitori e spergiuri. L’analisi delle testimonianze ha mostrato che esse sono essenzialmente false, assurde e reciprocamente contraddittorie. Le contraddizioni hanno tuttavia una rilevanza ben più ampia di quanto ho evidenziato –e ogni lettore attento potrà individuarne molte altre – in particolare riguardo le “camere a gas”, crematori e le fosse di cremazione, confermano che non si tratta affatto di “testimonianze oculari”, ma di macabre invenzioni preconfezionate.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 274

    Stampato nel 2022 da Effepi

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    Autarchia nel Terzo Reich

    20.00

    Anche la Germania nazionalsocialista si mise sulla via dell’autarchia economica, sebbene questo termine fosse maggiormente d’uso — e oggi massimamente noto — per l’Italia fascista. Come quest’ultima, la Germania del Führer vi entrò non per obbedire a un principio dottrinario del suo Movimento rivoluzionario, ma per andare incontro con coraggio alle pressioni delle necessità nazionali e a quelle, non meno sentite, delle difficoltà internazionali. Nessun piano di autarchia economica compariva, infatti, nell’ideologia del Movimento nazionalsocialista prima del 1933. Il solo preannuncio dato della nuova economia nazionalsocialista fu quello della sua antitesi al liberalismo economico: pari all’opposizione del nuovo corso politico al sistema delle democrazie liberali. E anche quello, fondamentale, della sottomissione di ogni benessere individuale al bene collettivo della Nazione. Ma il problema dell’indipendenza economica della Germania si pose al governo di Hitler appena il nuovo regime, nella pienezza dei suoi compiti, si trovò di fronte al grave peso dell’eredità di un tumultuoso passato e alle incognite di un’avversa situazione internazionale. E però questa indipendenza fu intesa non come politica d’isolamento, ma come volontà di concentrare tutte le forze nazionali per dare un valore d’immediato rendimento economico a ogni risorsa interna e sostituire, dappertutto ove fosse possibile, un prodotto nazionale, somma del lavoro germanico, a un prodotto straniero.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 174

    Stampato nel 2016 da Thule Italia

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    Autographen des Nationalsozialismus 1919 – 1945 II – Luftwaffe – Führung, fliegendes Personal, Flak und Fallschirmjäger

    33.00

    André Husken       Prezzo di listino: 55.00 (sconto 40%)

    In questa seconda pubblicazione di André Husken, relativa agli autografi degli esponenti più noti del nazionalsocialismo, sono diverse centinaia di firme di esponenti di spicco della Luftwaffe e dei suoi corpi dipendenti: personale di terra, divisioni di fanteria, flak e paracadutisti. Ogni personaggio, di cui viene riportata la firma, è coadiuvato da una breve biografia e, ovviamente, la firma stessa. Il volume è uno strumento indispensabile per i cultori degli autografi e per i collezionisti, dal momento che il libro permette di identificare con sicurezza un gran numero di autografi e verificare la loro originalità.

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 392 illustarto con foto b/n

    Testo in lingua tedesco

    Stampato nel 2016 da Verlag Klaus D. Patzwall

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    Autographen des Nationalsozialismus 1919-1945 – Nationalsozialistische Ideologen Funktionare und Politiker die Führung der Wehrmacht

    55.00

    In questa prima pubblicazione di André Husken, relativa agli autografi degli esponenti più noti del nazionalsocialismo, sono riportate le firme di 800 figure di spicco della politica e dell’apparato militare del Terzo Reich (ideologi del nazionalsocialismo, funzionari e politici, e la leadership della Wehrmacht), coadiuvate da una breve biografia e, ovviamente, la firma. Il volume è uno strumento indispensabile per i cultori degli autografi e per i collezionisti, dal momento che il libro permette di identificare con sicurezza un gran numero di autografi e verificare la loro originalità.

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 432 illustarto con foto b/n

    Testo in lingua tedesco

    Stampato nel 2013 da Verlag Klaus D. Patzwall

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    Autographen des Nationalsozialismus 1933-1945. Band 4: Reichs- und Kriegsmarine. Führung – Überwasserstreitkräfte – Unterseebootswaffe – Marine-Artillerie

    55.00

    Andre Husken

    In questa terza pubblicazione di André Husken, relativa agli autografi degli esponenti più noti del nazionalsocialismo, sono presentate diverse centinaia di firme di esponenti di spicco di alcuni organizzazioni nazionalsocialiste: Comandi navali della Kriegsmarine, forze di superficie della Kriegsmarine, forze sottomarine e artiglieria navale. Ogni personaggio, di cui viene riportata la firma, è coadiuvato da una breve biografia e, ovviamente, la firma stessa. Il volume è uno strumento indispensabile per i cultori degli autografi e per i collezionisti, dal momento che il libro permette di identificare con sicurezza un gran numero di autografi e verificare la loro originalità.

    Rilegato, 17,5 x 25 cm. pag. 506 con moltissime illustrazioni b/n

    Teto in lingua tedesca

    Stamapto nel 2022 da Verlag Klaus D. Patzwall

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    Avanguardie dello spirito – Il fascismo e la propaganda culturale all’estero

    25.00

    Fin dagli anni Venti l’organizzazione della diplomazia culturale assunse un ruolo rilevante all’interno della politica estera mussoliniana, con l’obiettivo sia di promuovere la fascistizzazione delle collettività di emigrati, sia di suscitare diffuse simpatie presso le opinioni pubbliche straniere. Se gli esiti del progetto di irradiazione culturale e ideologica furono certo inferiori alle ambizioni fasciste, fu nondimeno messa in campo una complessa e articolata macchina propagandistica, che vide la partecipazione di settori significativi dell’elite intellettuale del ventennio. Il volume intende ripercorrere scelte strategiche e momenti periodizzanti di questo intenso percorso, ricostruendo il dibattito interno al regime e mettendo in evidenza l’intreccio degli strumenti istituzionali e delle strategie comunicative utilizzate.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 295

    Stampato nel 2010 da Carocci

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    Avanguardie di regime – Futurismi al confine orientale

    25.00

    Il completamento del titolo “1920 – 1940. Momenti di grafica applicata nella Venezia Giulia con l’area goriziana, il Friuli, l’Istria, Fiume e la Dalmazia” del catologo dell’omonima esposizione presso il Civico Museo della Civiltà Istriana, Fiumana e Dalmata, testimonia dell’interesse che Trieste ha sempre avuto per la grafica pubblicitaria, sia per la declinazione commerciale della sua economia, sia per i grandi maestri che si sono confrontati con questo linguaggio. Questo lavoro non solo prende in rassegna l’arte della pura propaganda, rispondente alla giovinezza del fascismo o al nazionalismo di altri regimi, ma restituisce anche il senso della quoditianità che accompagna la pubblicità, passando da nomi noti ad altri meno conosciuti, tutti comunque desiderosi di innovare, di inserirsi in un mondo futurista, déco, costruttivista, modernista: avanguardie.

    Brossura 21 x 26 cm. pag. 320 interamente illustrato a colori

    Stampato nel 2009 da Edizioni Italo Svevo

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    Avanguardismo rivoluzionario. Epica e mistica della giovinezza in camicia nera

    16.00

    Dato alle stampe per celebrare il decennale della Marcia su Roma, “Avanguardismo rivoluzionario” viene concepito come un doveroso tributo ai tantissimi giovani che sacrificarono la vita per la rivoluzione fascista. Giovanni Gallo – che prese parte in prima persona all’epopea dello squadrismo – ripercorre la storia dei “giorni di attesa e di marciapiede”, passando in rassegna i più celebri martiri in camicia nera: pagine appassionate e sacrali, dove l’eroismo dei protagonisti si scontra con l’odio cieco dei loro assassini, la cui azione – sovversiva, feroce e antinazionale – non trova spazio nelle odierne cronache storiche.

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    Bandiere nere. Contributo alla storia del fascismo

    25.00

    Luigi Freddi

    In questo libro, edito nel 1929, Luigi Freddi, fascista della prima ora, squadrista, volontario fiumano, futurista, giornalista e inventore di Cinecittà, rievoca in presa diretta le origini del Fascismo, dall’assalto all’”Avanti!” a Milano il 15 aprile 1919 con Filippo Tommaso Marinetti, Ferruccio Vecchi e Mario Chiesa alla fondazione dei Fasci italiani di combattimento il 23 marzo 1919 a piazza San Sepolcro e le lotte di strada degli Squadristi nel “Biennio Rosso”, dallo squadrismo nel ferrarese e a Mantova, ai fatti di Sarzana, alla lotta politica in Lunigiana, nel Polesine e in Romagna. Questa edizione è arricchita da fotografie di squadristi e squadre d’azione provenienti da archivi privati.

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    Bandiere nere. Contributo alla storia del fascismo

    20.00

    Luigi Freddi

    In questo libro, edito nel 1929, Luigi Freddi, fascista della prima ora, squadrista, volontario fiumano, futurista, giornalista e inventore di Cinecittà, rievoca in presa diretta le origini del Fascismo, dall’assalto all’”Avanti!” a Milano il 15 aprile 1919 con Filippo Tommaso Marinetti, Ferruccio Vecchi e Mario Chiesa alla fondazione dei Fasci italiani di combattimento il 23 marzo 1919 a piazza San Sepolcro e le lotte di strada degli Squadristi nel “Biennio Rosso”, dallo squadrismo nel ferrarese e a Mantova, ai fatti di Sarzana, alla lotta politica in Lunigiana, nel Polesine e in Romagna. Questa edizione è arricchita da fotografie di squadristi e squadre d’azione provenienti da archivi privati.

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    Barricate

    12.00

    Tommaso Claudio Columbo

    “Scocca la mezzanotte a tutti i campanili d’Italia, e corrono nelle tenebre le ombre degli italiani che vegliano. E’ scoccato il primo minuto del nuovo giorno: 28 ottobre. O Italia, non dormire questa notte. Attendi l’alba di domani che verrà a donarti la buona novella assieme alla carezza del nuovo sole. Sulla strada passano, ininterrottamente, i veicoli veloci. Tutti portano a Roma. A Roma! Carri, cavalli, automobili… Corrono tutti. I treni sono presi d’assalto da una folla compatta e disciplinata. I convogli corrono, stracarichi, sui binari lucenti, nella notte. Le strade rigurgitano. I fanciulli si sono schierati con gli anziani, gli anziani con i veterani, ma tutti, oggi, sono tornati.. Giovanissimi”. Da uno scritto dell’epoca.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 102

    Stampato nel 2022 da Le Vele Nere

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    Belzec, Sobibor, Treblinka. Un’antologia revisionista (1992 – 2020)

    42.00

    AA.VV.

    Un’imponente antologia revisionista, sulla questione dei campi di sterminio, con stralci di pubblicazioni del periodo 1992-2020. I più noti studiosi e scrittori revisionisti si cimentano nel tentativo di dare un’idea sull’effettiva realtà e sui tentativi di falsificazione.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 548 con alcune foto

    Stampato nel 2022 da Effepì

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    Belzec. Propaganda Testimonianze Indagini Archeologiche e Storia

    21.50

    Carlo Mattogno

    Volume di Carlo Mattogno “contro la storiografia ufficile” riguardo l’utilizzo dei gas di scarico di automezzi disel, nei campi di concentramento polcchi di Belzec, Treblinka e Sobibor, per l’uccisione in massa degli ebrei.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 186

    Stampato nel 2023 da Effepi

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    Belzec. Reder contro Gerstein. Analisi di due false testimonianze

    28.00

    Carlo Mattogno

    Manca dunque ancora un esame critico sistematico e comparativo di tutte le dichiarazioni di Rudolf Reder e questo studio vuole colmare tale lacuna. Nella Parte Prima presento anzitutto il quadro completo delle dichiarazioni di Reder, nella Parte Seconda ne espongo un’analisi critica particolareggiata

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    Benito I Imperatore (romanzo)

    12.60

    Marco Ramperti           Prezzo di listino: 18.00 (sconto 30%)

    Bella riedizione di un romanzo, in cui gli atti della storia si mescolano, nel tempo, come carte da gioco, riapparendo capovolti, l’autore immagina questo Benito I vittorioso e imperatore, anziché sconfitto e impiccato. Il libro, secondo le parole stesse dell’autore è una fantasia, e non un panegirico, un’apologia senza senso, né una calunnia o una denigrazione senza coraggio, e va letto per capire di quanta artefazione sia infarcita l’informazione.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm. pag. 188

    Stampato nel 2012 dalle Edizioni di Ar

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    Benito Mussolini nell’Italia dei miracoli

    22.00

    L’intento di questo libro è quello di mostrare la figura di Benito Mussolini che pochi oggi ricordano, non l’uomo di stato, ma l’uomo animato veramente da un profondo impulso di umanità, l’uomo che ha sempre vissuto modestamente, l’uomo che parlava con gli operai e i contadini. Il bilancio del suo governo ha un nome: sono strade, ferrovie, canali di irrigazione, centrali elettriche, scuole, stadi, aeroporti, porti, ospedali, sanatori, bonifiche, industrie, commercio, espansione economica, lotta contro la malaria, battaglia del grano, Carta del Lavoro, Corporazioni, Dopolavoro, Opera Maternità e Infanzia, Carta della Scuola, Codici mussoliniani, Patti Lateranensi.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 264

    Stampato nel 2010 da Solfanelli

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    Berlin unterm Hakenkreuz – Dvd

    25.00

    Un insieme di rari documenti filmati provenienti da archivi storici, cinegiornali e film di propaganda che ci mostrano la città di Berlino durante il Terzo Reich

    Colore b/n, lingua tedesca, durata 90 minuti

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