Gli Assiri. Ascesa e caduta del primo impero al mondo

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    Gli Assiri. Ascesa e caduta del primo impero al mondo

    27.00

    Eckhart Frahm

    Nell’estate del 671 a.C. l’esercito del re Esarhaddon attraversò la penisola del Sinai, entrò in Egitto e si impossessò della terra dei faraoni. Migliaia di prigionieri furono condotti a Ninive, la capitale del regno assiro, un immenso impero che dal Mediterraneo si estendeva all’Iran occidentale e dall’Anatolia arrivava al Golfo Persico. La conquista dell’Egitto fu il culmine di un lungo viaggio attraverso la storia. Un viaggio iniziato nella seconda metà del III millennio a.C. ad Assur, una piccola città che nel corso di alcuni secoli assunse un ruolo di primo piano nel commercio internazionale, accumulò una notevole ricchezza e divenne il centro di uno stato con una monarchia bramosa di misurarsi con le grandi potenze dell’epoca e di estendere i confini nazionali con la forza delle armi. Fu proprio la guerra, infatti, la cifra della politica assira, l’espressione della sua hýbris imperiale. Feroci e spietati, i re assiri diventarono così il simbolo del «dispotismo orientale», nonché l’emblema della corruzione dei costumi, e le loro città finirono con l’incarnare l’«alterità» rispetto alle capitali religiose, culturali e politiche dell’Occidente. Ma l’Assiria, a lungo conosciuta soltanto attraverso la Bibbia ebraica e i testi degli autori greci, non fu soltanto un regno oppressivo e sanguinario. La circolazione delle merci e delle idee, i centri urbani ornati di giardini, le sculture monumentali, la scrittura, i grandi poemi epici, le ricche biblioteche, un efficiente apparato burocratico e una società cosmopolita ne fecero una delle più fiorenti civiltà del mondo antico. Essa fu il primo grande organismo sovranazionale, un modello per gli imperi successivi

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    Global Military Transformations. Change and Continuity 1450 – 1880

    69.00

    Jeremy Black

    La Rivoluzione militare del primo periodo moderno è l’esempio più importante di un concetto chiave nella storia militare, quello delle rivoluzioni militari stesse. Questa raccolta esamina criticamente il primo l’esempio e quindi pone domande più ampie sulla natura delle rivoluzioni militari, sulla concettualizzazione, le metodologie e la storiografia della storia militare nel suo complesso. La tesi originale era solo europea e il suo sviluppo successivo era incentrato sull’Occidente. Questa raccolta riesamina la tesi nel suo cuore europeo, non da ultimo attingendo a importanti prospettive che sono state a lungo sottovalutate, ma aggiunge anche preziosi approcci di origine africana e asiatica. Così come con sguardi cronologici ai periodi antecedenti e successivi alla prima rivoluzione militare.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 532 con alcune illustrazioni a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2023 da Società Italiana di Storia Militare

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    Golovin. Di sogno in sogno

    30.00

    Aleksandr Dugin

    A differenza di quella originale russa, in questa edizione italiana il testo di Aleksandr Dugin è stato arricchito con numerose immagini e una sostanziosa “Appendice” che raccoglie testimonianze qualificanti su Evgenij Golovin (1938-2010), un uomo autenticamente straordinario che lo stesso Dugin considera suo maestro e del quale si proclama largamente debitore per gran parte dei temi e delle idee riversate nelle sue pubblicazioni, a cominciare dall’imprescindibile Il Soggetto radicale. Il testo narra della vita e delle opere di Golovin e nelle Appendici compaiono scritti inediti suoi e dei sodali del esoterico Circolo Južinskij. Numerosi i documenti fotografici pubblicati.

     

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    Guardiani della storia Le fortificazioni nel Gemonese 1940-1992. Vallo alpino – Blaue Linie – Linea del Tagliamento

    28.00

    Andrea D’Aronco – Lorenzo Ielen – Marco Basilisco

    Solcato dal corso del Tagliamento e posto al confine tra monte e piano, il Gemonese costituisce da sempre una zona strategica per il controllo delle vie di comunicazione fra le Alpi e la pianura friulana. Proprio per la sua particolare collocazione, tale territorio fu interessato, nel corso dei secoli, dalla costruzione dei più diversi tipi di strutture fortificate. All’inizio degli anni ‘40, non a caso, il Gemonese venne a costituire uno dei baluardi più arretrati del Vallo Alpino, con gli sbarramenti di Portis e Val Fella al km 172. Dopo l’8 settembre 1943, in seguito alla creazione della Zona d’Operazioni Litorale Adriatico, le forze d’occupazione tedesche edificarono una vera e propria roccaforte all’altezza di Ospedaletto, ricorrendo in maniera massiccia alla manodopera coatta. Punto nevralgico dell’ultima linea fortificata della Wehrmacht in Italia (la cosiddetta blaue Linie), lo sbarramento di Ospedaletto fu teatro, nel maggio 1945, dell’estrema difesa della Divisione SS Karstjäger di fronte alle incalzanti avanguardie della 6a Divisione Corazzata britannica. Con il successivo delinearsi della Guerra Fredda il Gemonese fu nuovamente al centro di piani di difesa, destinati stavolta a fronteggiare una possibile invasione proveniente da Est. Le vecchie opere del Vallo Alpino vennero aggiornate e ammodernate mentre nuove fortificazioni vennero allestite sulla Destra Tagliamento: nel complesso, tali strutture rimasero attive fino all’inizio degli anni ‘90. Il presente volume analizza la costruzione e lo sviluppo di queste fortificazioni, un tempo baluardo militare contro possibili invasioni, ora silenti testimoni delle fasi storiche che le videro protagoniste.

    Brossura, 21,5 x 28 cm. pag. 278 riccamente illustrato con circa 200 foto a colori e b/n e planimetrie e cartine b/n e colori

    Stampato nel 2023 da Aviani & Aviani

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    Guerre Aerienne au Vietnam 1961-1973

    39.00

    Gerard Paloque

    Dopo aver iniziato in modo molto discreto nel 1961 con l’intervento di alcuni “consiglieri” americani presso la nascente SVNAF, l’aviazione militare del Vietnam del Sud, la guerra aerea nel Sud-Est asiatico, e in particolare in Vietnam, ha continuato a svilupparsi fino al punto che al suo apice, nel 1968, la sola aeronautica americana dispiegò nella regione quasi 100.000 uomini e 1.800 aerei. La guerra aerea in Vietnam, che per gli Stati Uniti si concluse all’inizio del 1973 con il loro disimpegno, vide coinvolte  l’USAF ovviamente, ma anche ‘La Marina americana con le portaerei in servizio permanente nel Golfo del Tonchino, il Corpo dei Marines americani, senza dimenticare l’esercito americano, i cui elicotteri hanno svolto un ruolo senza precedenti, soprattutto durante le operazioni di terra, depositando i soldati nelle zone più vicine ai combattimenti. La guerra del Vietnam fu anche l’occasione per assistere a massicci bombardamenti strategici come non si vedevano dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, effettuati principalmente da Boeing B-52, e che ebbero un certo impatto sull’esito delle battaglie. Fu anche durante questo conflitto che i missili antiaerei conobbero un boom senza precedenti, che modificò profondamente le dottrine sull’impiego degli aerei da combattimento, costringendo ad esempio allo sviluppo di tattiche tanto uniche quanto pericolose per la soppressione di questi siti. La guerra aerea del Vietnam, infine, fu anche l’ultima occasione per assistere a numerosi combattimenti aerei, al termine dei quali un numero significativo di piloti, sia americani che nordvietnamiti, ottennero il tanto invidiato status di asso, riuscendo ad abbattere almeno cinque aerei avversari, in particolare con i missili aria-aria, un’altra arma che ha conosciuto uno sviluppo senza precedenti durante i tredici anni di questo lunghissimo conflitto.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 208 riccamente illustrato con numerose foto e profili a colori e alcune foto b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2024 da Heimdal

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    Gun Digest Book of the M1 Garand. Collecting and Shooting America’s Greatest Battle Rifle

    49.00

    Patrick Sweeney

    Poche armi da fuoco americane hanno resistito alla prova del tempo come l’M1 Garand. Il fucile semiautomatico americano della Seconda Guerra Mondiale progettato da John C. Garand è stato immortalato dal generale George S. Patton, che lo ha descritto come “Il più grande strumento da battaglia mai ideato”. Incarna la sensazione di solidità e la costruzione che solo il legno e l’acciaio possono fornire e si erge spalla a spalla con altre armi militari senza tempo, tra cui l’iconica pistola 1911. In effetti, l’M1 Garand rimane una scelta popolare anche per i tiratori di oggi. Risulta essere tra le armi più collezionate in assoluto.

    Brossura, 20 x 26,5 cm. pag. 254 riccamente illustrato con circa 300 illustrazioni, di cui la maggior parte a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2023 da Krause

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    I bombardamenti alleati in Italia 1943-1945. Cronologia di una guerra aerea

    59.00

    Enrico Canini

    Il volume intende dare un giusto apporto alle varie tematiche riguardanti fatti noti e non della Seconda Guerra Mondiale sul suolo italiano. L’obbiettivo dell’autore è di mettere in luce le informazioni che ha acquisito in anni di ricerca negli archivi americani, traducendo con cura e facendo comparazioni con altri documenti provenienti da archivi privati, collezionisti, musei e altri storici. A volte i documenti consultati, si sono dimostrati poco attendibili, ad esempio sul numero delle vittime. La ricerca stessa è stata volutamente ridimensionata, data l’enorme mole di dati, rapporti ufficiali e documenti provenienti dall’Italia e dall’estero. Il lavoro stesso, non può dirsi conclusivo perchè altre nazioni hanno difficoltà a divulgare dati e fatti, anche se oramai risalgono a 70 anni fa.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 830 illustrato con foto b/n e cartine e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2023 da EBS Print

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    I Caduti della RSI. Firenze 1943-1946. I Caduti Civili e Militari della Repubblica Sociale Italiana nei Sacrari del Cimitero di Trespiano e in altri Cimiteri Fiorentini

    60.00

    Mauro Franciolini – Andrea Scampoli

    Il libro, con oltre quattrocento immagini a colori e in bianco e nero, è suddiviso in tre parti. La prima è dedicata al ricordo del professor Gigi Salvagnini, il primo a cimentarsi in questo tipo di ricerca a Firenze, integrato da una breve storia dei Sacrari di Trespiano e da una sintesi della situazione militare in Toscana dopo l’otto settembre 1943. La seconda parte è invece inerente all’organizzazione militare della RSI a Firenze. La terza riguarda la “battaglia” di Firenze dell’agosto 1944

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 356 con numerose foto b/n e colori

    Stampato nel 2024 da Arnaud

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    I Lanzichenecchi

    12.00

    Renato Scuterini

    I lanzichenecchi (Landsknecht) sono stati tra i più famosi soldati mercenari della storia, arruolati dalle Legioni tedesche del Sacro Romano Impero Germanico, tra la fine del XIV secolo e il XVII secolo. Molto noti per la loro crudeltà nei confronti dei popoli combattuti nonché per la violenza che mostravano sul nemico. Diventati nel tempo militari di professione (dopo la Riforma protestante per lo più di fede luterana) reclutati dall’Imperatore soprattutto tra i figli cadetti delle famiglie di piccoli proprietari terrieri. Furono protagonisti delle principali battaglie delle Guerre d’Italia, in particolare Marignano nel 1515, Bicocca nel 1522, Pavia nel 1525, Calliano nel 1487 e nella spedizione contro il papa Clemente VII culminata con il tristemente famoso Sacco di Roma del 1527.

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    I mezzi d’assalto della X Flottiglia MAS della Regia Marina. Giugno 1940 Aprile 1945

    32.00

    Francesco Mattesini

    Nella prima guerra mondiale la Regia Marina italiana, impiegò in Adriatico i primi rudimentali mezzi d’assalto, ottenendo successi lusinghieri. Le esperienze raccolte furono poi valorizzate a partire dal 1935 quando la Regia Marina riprese lo studio e la costruzione di mezzi offensivi insidiosi, tra cui i Siluri a Lunga Corsa (SLC). Chiamati volgarmente “maiali”,, gli SLC furono poi accompagnati, da barchini esplosivi, MAS velocissimi, sommergibili speciali. Ed ancora reparti molto efficienti di incursori, spesso dipendenti dalle varie flottiglie MAS. Fra esse la Xª fu quella che si coprì di maggior gloria negli attacchi condotti a Gibilterra e ad Alessandria d’Egitto. In questo libro raccontiamo la storia di tutti questi uomini e dei loro mezzi speciali.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 98 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    IL 3° reggimento bersaglieri volontari nella R.S.I.. Immagini e documenti

    25.00

    Emilio Scarone

    Volume sul 3° Reggimento Bersaglieri volontari della della Repubblica Sociale Italiana, essenzialmente illustrato. Il lavoro pone in evidenza molteplici fotografie di appartenenti alla Divisione stessa, un certo numero di illustrazioni b/n, con manifesti, cartoline, distintivi, ecc. e una sessantina di pagine con la riproduzione di documenti. Molto utile in particolar modo per i collezionisti.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 190 con numerose foto e documenti b/n

    Stampato nel 2024 da Novantico

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    Il 7 ottobre fra verità e propaganda. L’attacco di Hamas e i punti oscuri della narrazione israeliana

    12.00

    Roberto Iannuzzi

    Il brutale attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre 2023 contro le comunità di Israele attorno alla Striscia di Gaza ha rappresentato uno spartiacque nella storia israelo-palestinese. Quella scintilla ha innescato una guerra ancora più violenta a Gaza, a sua volta all’origine di una gravissima crisi regionale. Ma cosa è realmente accaduto quel giorno? Davvero l’intelligence israeliana era all’oscuro del piano palestinese? E perché i segnali premonitori sono stati ignorati? Quel 7 ottobre hanno avuto luogo feroci combattimenti tra le forze armate israeliane e i miliziani palestinesi. Il terribile bilancio di 1139 morti israeliani è stato attribuito alla furia di Hamas. Ma quante di quelle vittime sono rimaste uccise nel fuoco incrociato tra israeliani e palestinesi?

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    Il bombardamento di Bari del 2 dicembre 1943. Misteri, incertezze, motivazioni e bugie

    20.00

    Franco Introna

    Perché il 2 dicembre 1943 i tedeschi bombardarono il porto di Bari? Perché non considerarono altri bersagli sensibili ben più importanti? Perché concentrarono il bombardamento solo su innocui mercantili ignorando del tutto le navi militari inglesi ancorate nel porto? Perché un mercantile americano, durante il bombardamento, fu trainato fuori dal porto ed affondato dagli stessi alleati inglesi? Quante furono realmente le navi affondate dai tedeschi? Cosa trasportavano i mercantili americani? Perché gli Stati Uniti inviarono a Bari il Dott. Alexander massimo esperto in patologie da guerra chimica? Perché si cercò in tutti i modi di addebitare ai Tedeschi l’avvelenamento da iprite? Perché Churchill negò sempre tutto e dispose che i dati sanitari fossero alterati? Quanti furono i morti nella popolazione barese? Cosa altro fu bombardato a Bari oltre al porto? Fu veramente una piccola Pearl Harbour? Perché fu imposto il segreto militare? Cosa si voleva nascondere agli occhi del mondo? Questi alcuni degli interrogativi a cui cercheremo di dare una risposta.

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    Il Bunker e i rifugi antiaerei di Villa Torlonia

    10.00

    Annapaola Agati – Federica Pirani

    L’apertura del rifugio e del bunker di Benito Mussolini a Villa Torlonia rappresenta un elemento di rilievo per la conoscenza di uno dei luoghi della città, ancora poco conosciuti, ma simbolicamente emblematico di un periodo tra i più complessi e tormentati della vita della Capitale.

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    Il calderone delle streghe. La battaglia della sacca di Cherkassy gennaio-febbraio 1944

    35.00

    Gunther Jahnke

    Lo studio sulla Sacca di Cherkassy è un’analisi operazionale e tattica. Vi sono descritte la sequenza degli avvenimenti e lo sviluppo della situazione militare del fronte tedesco a sud di Cherkassy dal 28 gennaio al 17 febbraio 1944. Viene anche data un’ampia panoramica del quadro generale di ciò che avvenne tra la fine del 1943 e l’inizio del 1944 sul fronte dell’Heeresgruppe Süd, per assicurare una migliore comprensione del contesto della battaglia, che si distinse per drammaticità e svolgimento tattico dal resto degli eventi del fronte orientale. L’opera si sforza di dare una rappresentazione fattuale e quanto più esauriente possibile, grazie alla consultazione di una vasta mole di documenti d’archivio e fonti secondarie tedesche e sovietiche, diari di guerra delle unità coinvolte e testimonianze dirette di veterani. In appendice, numerose fotografie rare e inedite della battaglia, e la riproduzione delle mappe originali tedesche delle operazioni nella sacca

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    Il capitano. Emilio Lussu: il Carso, l’Altopiano e il Piave che non ha mai raccontato

    37.00

    Stefano Aluisini – Ruggero Dal Molin

    Un classico della Grande Guerra, compagno sui banchi di scuola per tanti studenti soprattutto delle passate generazioni, un libro indimenticabile di quella “letteratura con le stellette” nata in Italia nel primo dopoguerra. “Un anno sull’Altopiano”, scritto a vent’anni di distanza dagli eventi che rievoca, rivela solo parzialmente il reale vissuto di Lussu tra i “Dimonios” della gloriosa Brigata “Sassari” nel 1915-18. Ne è un esempio la profonda amicizia tra lo scrittore e Teresa Nardini, l’amatissima “Madrina” volutamente mai nominata nel libro, una figura ancor più celata di quella fanciulla sconosciuta e del suo amore che invece compaiono tra le pagine più toccanti, segnando la sottile traccia di un sentimento destinato a morire con uno dei migliori amici dello scrittore. Attraverso le testimonianze di quanti condivisero con Lussu glorie e miserie della guerra, questo libro ricostruisce un’immagine dello scrittore sardo, e della sua Brigata Sassari, poco nota se non del tutto sconosciuta. Grazie a un vasto apparato fotografico, in buona parte raro ed inedito, ripercorreremo inoltre tutti i campi di battaglia nei quali egli fu protagonista, riscoprendo i volti di chi allora gli fu vicino e rileggendo attraverso le immagini i suoi tre anni e mezzo di guerra, dal Carso all’Altopiano, dalla Bainsizza a Caporetto, dai “Tre Monti” al Piave. Lussu era destinato a diventare una vera figura iconica della Storia d’Italia: ufficiale pluridecorato nella Grande Guerra, eroe della Resistenza, membro della Costituente e Ministro della Repubblica. Un uomo deciso a non rinunciare mai e in nessun caso, sul campo di battaglia come in politica, a quanto il cuore e la coscienza gli dettavano, così come a quel codice d’onore che lo rese l’eterno “Capitano” svelato da queste pagine.

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    Il Comandante Umberto Bardelli. Una Biografia

    22.00

    Andrea Lombardi

    In questo libro, prima biografia della M.O.V.M. Umberto Bardelli (Livorno 1908 – Ozegna 1944), Ufficiale del Genio Navale, creatore e Comandante del Battaglione Barbarigo della Decima Flottiglia MAS, l’autore ricostruisce minuziosamente la carriera militare del Comandante Bardelli ed esamina nel dettaglio sin dagli esordi nella Regia Marina, che lo videro protagonista nell’allestimento e nelle crociere di numerosi Sommergibili nel 1930- 1940 e quindi ai suoi imbarchi in guerra come Direttore di Macchina, per i quali fu insignito di due Medaglie di Bronzo al Valor Militare e di una Croce di Guerra al Valor Militare. La seconda parte della biografia copre le sue attività dopo lotto settembre 1943, dalle sue missioni a Trieste e Pola all’arruolamento nella Decima Flottiglia MAS, il suo essenziale ruolo nella formazione del Battaglione Maestrale, poi Barbarigo, il Comando del Battaglione ad Anzio/Nettuno, l’organizzazione del 1 ° Reggimento F.M. San Marco della Decima MAS, sino alla sua tragica fine ad Ozegna.  Il libro e basato sulla consultazione di documenti d’archivio inediti, come lo stato di servizio del Maggiore G.N. Bardelli, di fonti contemporanee, come il raro volumetto “Il Comandante Bardelli”, edito nel luglio 1944, entrambi riprodotti interamente in appendice, e testimonianze dei famigliari del Comandante Bardelli e di veterani della X MAS.

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    Il dovere di protezione. Manuale di Security Risk Management

    39.00

    Umberto Saccone

    Viviamo in una società del rischio in cui le minacce alla nostra realtà sociale, economica e politica aumentano esponenzialmente. Al contempo, con sempre maggiore difficoltà riusciamo a individuarne le cause e gli effetti e, conseguentemente, a ridurne l’impatto negativo, diminuendo la nostra vulnerabilità. Il rischio dovrebbe essere visto come un generatore di opportunità. Ma per individuare, analizzare, comprendere e prevenire i rischi, cercando di coglierne gli aspetti positivi, dobbiamo dotarci di adeguate strutture di Risk Management.

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    Il libro nero della nuova sinistra. Ideologia di genere o sovversione culturale

    17.00

    Nicolas Márquez – Laje Agustin

    Dopo la fine dell’Unione Sovietica, formalmente sciolta nel 1991, molti settori del mondo libero si lasciarono andare al trionfalismo, segno tangibile della convinzione che l’utopia collettivista fosse sconfitta per sempre. Purtroppo, i vecchi principi socialisti della lotta di classe, del materialismo dialettico, della rivoluzione proletaria o della violenza guerrigliera, sono stati ora sostituiti da uno strano apporto intellettuale promotore dell’”indigenismo ecologico”,  ovvero l’”ideologia di genere”, il destino di “pornomarxismo” di colorazione pansessuale, propulsore del femminismo radicale, dell’omosessualità ideologica, della pedofilia come “alternativa”, dell’aborto come “libera disposizione del corpo” e di tutti i tipi di pratiche autodistruttive come forma di ribellione alla “tradizione etero-capitalista” dell’Occidente. Tutta questa insalata d’avanguardia è ammantata da slogan nobili, come “egualitarismo”, “inclusione”, “diversità” o “diritti delle minoranze”: la vera faccia dell’ideologia di genere, il cui contenuto costituisce la priorità militante in questa sinistra disarmata, che ha deciso di incanalare il suo odio attraverso gruppi emarginati o conflittuali che cattura e indottrina per sé, al fine di adoperarli in modo utile alla sua causa e, in questo modo, dominare l’università, egemonizzare la letteratura, monopolizzare le arti, manipolare il gergo, modificare le abitudini e influenzare i media.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 282

    Stampato nel 2023 da Eclettica

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    Il Mitra. Origini Evoluzione e Sviluppo

    25.00

    Giorgio Scaccia

    In relazione alla dotazione di armi da fuoco individuali, ovvero il cui utilizzo e messa in opera richiede l’apporto di un singolo operatore, il mitra, alias pistola mitragliatrice, ha avuto un’altissima considerazione, nonché un massiccio utilizzo, inizialmente in ambito militare, successivamente, se non parallelamente, in ambito civile nel campo dell’armamento individuale delle forze di polizia di mezzo mondo, così come ovviamente come arma temibile ed al tempo stesso micidiale nelle mani, purtroppo, di terroristi, gangsters e delinquenti comuni. Questo saggio offre una ricostruzione storica dell’arma dalla sue origini ai nostri giorni e ne mette a fuoco l’evoluzione di utilizzo nelle forze armate di tutto il mondo.

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    Il ritorno della guerra. Combattere, uccidere e morire in Italia 1861-2023

    25.00

    Marco Mondini

    La storia è tornata e ha riportato la guerra. Dal momento in cui è stata immaginata come Stato nazionale fino all’atto della sua nascita, durante le campagne del Risorgimento, i conflitti mondiali e la lotta partigiana, la storia dell’Italia unita sembra un’unica narrazione di uomini in armi, sacrificio, guerre e combattimenti. Certo, a conti fatti a essere tramandate sono più sconfitte e ritirate che vittorie gloriose. Ma ciò non toglie che da oltre un secolo le memorie degli italiani siano state affollate soprattutto dall’esperienza della morte sul campo di battaglia. La morte temuta, la morte inferta, la morte per la collettività, la morte per poter immaginare un futuro democratico, la morte onorevole. Marco Mondini rilegge questo lungo racconto in un viaggio attraverso l’immaginario e il ricordo delle guerre.

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    Il sogno di Fiume

    16.00

    Nicola Crippa

    In un’era in cui Imperatori e Re sono pupazzi tra gli uomini, Gabriele D’Annunzio suona la diana della riscossa e conquista Fiume. Il 12 settembre 1919 – contro ogni pronostico – il Vate sfida e umilia i poteri forti del suo tempo, beffandoli per circa 16 mesi. “Arma la prora e salpa verso il mondo”: con questo motto, migliaia di giovani partecipano ad un’impresa epica, rompendo gli schemi del conformismo borghese e scrivendo un’indelebile pagina di storia. Guglielmo – un giovane ragazzo tornato dalle trincee della Grande Guerra – decide di rispondere alla chiamata dell’ultimo Cesare poeta, iniziando un’avventura fantastica e leggendaria nella “città del sogno”. Le belle ore si alternano a quelle tristi, tra addestramenti legionari e grandi bevute, “colpi di mano” e nuovi amori. Nella “primavera fiumana”, che è una continua festa della rivoluzione, prende corpo una lucida follia fatta di spregiudicatezza e romanticismo, arte senza freni e puro ardimento, fedeltà e spirito, eroismo e passione incondizionata, estetismo e comunione ideale, patriottismo e giovinezza, libertà e dovere… Tutto questo è “Il sogno di Fiume”.

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    Il solstizio. Archetipi ancestrali e riti perenni

    15.00

    Fons Perennis

    Questo libro – scritto dalla Comunità di Fons Perennis – si presenta come uno studio al contempo storico e meditativo, fornendo una prospettiva di questi retaggi antichissimi, dalle loro origini ai giorni nostri, pur senza pretesa di essere conclusivo. Dall’antica Roma ai miti nordici, dall’India vedica al Giappone shintoista, la parabola del sole calante e crescente, come del fuoco che ne è simbolo e custode, è esaminata alla luce del cammino interiore che accompagna il movimento astronomico e il succedersi delle stagioni, secondo una visione del mondo ciclica e sferica. Il tema centrale di questo volume è che l’esperienza del solstizio è anzitutto concreta e va vissuta fino in fondo, con la giusta preparazione e la giusta attitudine verso il sacro, con l’intento di conoscere sempre più noi stessi, il mondo che ci circonda e le leggi che lo regolano.

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    In volo sulle fortezze alpine tra Francia e Piemonte

    14.00

    Luigi Avondo – Luca Grande

    I forti delle Alpi Occidentali fotografati dal drone: viste dall’alto le fortificazioni rivelano tutta la loro essenza e permettono di capire la relazione che lega la loro struttura al territorio. Facendo un passo avanti rispetto a quanto scritto e osservato fino ad oggi, gli autori non si limitano a riportare la storia di questi giganti architettonici e del territorio che li circonda, ma, grazie all’uti?lizzo della fotografia aerea e allo sguardo unico che essa ci regala, riescono anche a raccontarli in modo del tutto innovativo, portan?do in evidenza i loro angoli nascosti e sottolineando come la loro struttura sia indissolubilmente legata al territorio su cui sono stati costruiti.

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    Israele. Il suo peccato originale e il sionismo di ieri e di oggi

    15.00

    Ernest Armstrong

    Il sionismo è un movimento che, strumentalizzando la religiosità ebraica sostiene il diritto degli ebrei, in quanto “popolo eletto da dio” a governare i “non eletti”. Tra l’altro non vi è assoluta corrispondenza tra ebraismo e sionismo: vi sono infatti fautori del sionismo, non ebrei e rabbini che combattono il sionismo e anche lo stato di Israele.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 118 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2024 da Chiaromonte

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    Italian Aviation Series. PD-808

    16.50

    AA.VV.

    Il Piaggio Douglas PD-808 è stato per anni uno degli aeroplani più conosciuti dell’Aeronautica Militare soprattutto per il ruolo di velivolo radiomisure, ruolo che l’ha visto frequentare costantemente tutti gli aeroporti italiani. Sempre il PD-808 è stato però, per anni, anche uno degli aeroplani più segreti dell’Aeronautica Militare, per via dell’importante missione assegnata di Guerra Elettronica. Oltre alle Radiomisure e alla Guerra Elettronica il PD-808 è stato un utilizzato anche nel ruolo di trasporto VIP, sanitario e per emergenze particolari. Un aeroplano interessante, con una lunga ed importante carriera con la nostra Aeronautica Militare, tutto questo lo scoprirete leggendo  questa interessantissima monografia che tratta, in modo esaustivo la genesi, la storia e l’impiego nell’Aeronautica Militare del Piaggio Douglas PD-808!

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    Italian Packaging Contractor. Strani Incontri di Lavoro

    25.00

    Fabiano Manzan

    Il testo prende il via con racconti, ricordi di vita professionale ed incontri con personaggi appartenenti a culture, storia e nazioni diverse, riportati con una semplicità discorsiva che ricorda i racconti di una volta. Aneddoti di uno spaccato di vita diversa, “strana” oserei dire dettati da passione e capacità professionali. Una catena di “spassosi” eventi lavorativi che formano un corpo unico di lettura e linearità di espressione. Impossibile distrarsi o smettere di leggere; gli episodi ci avvolgono e ci trasportano in quei luoghi caldi, troppo sabbiosi, di soggetti imperturbabili e loschi, comandanti di milizie irachene che proteggono l’autore del libro affinché possa portare a termine il collaudo dei macchinari, incontri con i Servizi Segreti Iracheni e Gendarmeria Vaticana…. Le parole ci coinvolgono, esaltanti ed avventurose, maledettamente realistiche che presentano scene attuali nell’odierno contesto geopolitico. Il volume contiene una prefazione del C.V. Vittorio Russo, ex-comandante del GOI (Gruppo Operativo Incursori della Marina Militare).

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 188 con alcune foto a colori

    Stampato nel 2024 da Independently published

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    Itinerari della Linea Gotica 1944. Guida storico-fotografica ai campi di battaglia

    24.00

    Amedeo Montemaggi

    Copia anastatica del libro pubblicato nel 2010 da Editore Museo dell’Aviazione, Rimini. Questo lavoro prefigge ancora una volta gli obiettivi storico-culturali della nostra struttura, riprende e sintetizza con cura le più famose battaglie della Linea Gotica. La trasposizione di queste in mappe accurate, arricchite dalle meticolose spiegazioni dei movimenti di circa 300.000 soldati tedeschi e 900.000 alleati, le fanno rivivere con inusuale realismo ricordandoci, se per altri ce ne fosse ancora bisogno, che esse furono anche anticipatrici della distruzione quasi totale della nostra città. è curioso notare che proprio oggi dove sorge il Museo dell’Aviazione (e più in generale nella porzione di territorio fra Rimini e San Marino) si svolsero combattimenti terrestri definiti fra i più cruenti del 1944. Questi combattimenti, se occorre ricordarlo, sono enormemente noti anche per il fatto che causarono enormi perdite tra la popolazione civile.

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    Iustissima Tellus. Carl Schmitt e la resistenza filosofica alla talassocrazia

    16.00

    AA.VV.

    Per gli antichi la Terra era il simbolo della Grande Madre, della fertilità, ma anche della stabilità, della forza, in opposizione all’indeterminato mondo delle acque. In questa raccolta di saggi, coordinata da Luca Valentini, il tema viene approfondito da alcuni valenti studiosi del mondo tradizionalista. Muovendosi tra passato e presente, l’arcaica contrapposizione viene declinata a partire dall’analisi filosofica di un grande giurista del XX secolo, Carl Schmitt, che in Terra e Mare ha visto le chiavi per decifrare gli enigmi della storia del mondo.

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    Kai Bandera. Una banda irregolare. Etiopia 1936-1941

    18.00

    Ettore Formento

    Etiopia 1937: a un anno dalla proclamazione dell’impero gli italiani controllano solo Addis Abeba e pochi centri. Spadroneggiano ribelli e predoni, è tempo di massacri e saccheggi. I soldati «nazionali» partono e il controllo del territorio è affidato a bande di irregolari etiopi, ognuna al comando di un italiano. Ettore Formento ha venticinque anni: un ufficiale ragazzo, solo in un Paese immenso. Gli affidano la «Kai Bandera», cinquecento guerrieri raccolti dietro una semplice insegna: la loro rossa (Kai) bandiera (Bandera). Deve diventare etiope tra etiopi. Agire da eroe è l’unico modo per farsi seguire; ci riuscirà così bene da meritarsi questo complimento: «Tu morto, tutta Bandera morta». Per due anni conduce la banda attraverso altipiani maledetti, fiumi incantati, distese aride e selve oscure: terre di splendide donne e sanguinari combattenti capaci però di pietà cavalleresca; sono drammi e risate, amori e tradimenti. Crolla l’Africa Orientale Italiana e quelli della «Kai Bandera» sono fra gli ultimi a cedere.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 302 + 6 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2024 da Mursia

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    KV Soviet Heavy Tanks. The Soviet Tank that Paved the Road to Victory

    179.00

    Jochen Vollert

    In precedenza, la serie di carri armati pesanti sovietici KV (Kliment “Klim” Voroshilov) era descritta in molte fonti occidentali come un lento e ingombrante “compagno” del T-34, e che aveva avuto solo un’influenza limitata sui combattimenti durante l’Operazione Barbarossa , l’invasione tedesca dell’Unione Sovietica nel 1941. Tuttavia, sulla base delle ricerche più recenti, tale visione non può più essere considerata completamente valida. Negli ultimi anni, l’autore ha intrapreso una valutazione completamente aggiornata e imparziale del carri KV e del suo vero ruolo nei campi di battaglia del fronte orientale. Analizzando le nuove scoperte, ora si può affermare con certezza che il ruolo dei carri KV è stata gravemente sottovalutata. Di conseguenza, questo libro è la versione completamente aggiornata e completamente nuova dell’autore di un leggendario progetto di carro armato sovietico che giunse come una sorpresa totale per i suoi avversari, che rallentò l’avanzata tedesca nelle circostanze più avverse e a tal punto che gettò le basi per la vittoria sovietica quattro anni dopo. L’autore arriva a dire che il ruolo del KV sul fronte orientale del 1941 ebbe, per molti aspetti, impatti tattici ed emotivi simili sul nemico a quelli che il carro armato Tiger tedesco ebbe sugli alleati occidentali in Normandia nel 1944. Questa pubblicazione fornisce ricerche completamente aggiornate sulla famiglia di carri armati KV, sullo sviluppo dei suoi prototipi e veicoli pre-serie, sui lotti di produzione in serie e sul suo impiego in combattimento, oltre a correggere errori pubblicati in precedenza. Molte nuove scoperte sono illustrate in sorprendenti dettagli finora sconosciuti e includono nuove varianti mostrate per la prima volta. Un capitolo aggiuntivo ed esteso riscrive anche la storia dei carri armati KV in servizio nella Wehrmacht tedesca come KW Beutepanzer. Il volume è supportato da 1030 fotografie , 204 altre fotografie in bianco e nero, 345 disegni in 2D e 3D, nonché 18 disegni al tratto in scala 1/35, più 32 tavole a colori e 45 fotografie a colori,

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 728 riccamente  illustrato con foto a colori e in bianco e nero, profili a colori e disegni al tratto a più viste

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Tankograd

    DISPONIBILE DA FINE NOVEMBRE

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    L’Esercito Italiano 1946-2024 – Gli Alpini e le Truppe da Montagna – Storia, araldica, uniformi, distintivi e medaglie”

    38.00

    Giuseppe Lundari

    Il libro  in maniera sintetica ma articolata, gli ultimi 78 anni di vita della Specialità Alpini e delle altre Truppe da Montagna che si fregiano del cappello con la penna, attraverso una cronistoria della costituzione dei reparti e poi la narrazione delle vicende organiche dei singoli reparti, presentando anche la loro araldica repubblicana. Molto utile per i collezionisti.

    DISPONIBILE DAL 25 NOVEMBRE CIRCA

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    L’Impero Romano

    35.00

    Santo Mazzarino

    Le drammatiche vicende del potere imperiale ci parlano di uomini e donne senza nome ma anche di coloro che vivevano nei centri del potere, i senatori, i cavalieri, i rappresentanti delle élites locali. E naturalmente dei grandi protagonisti che di rado morivano nel loro letto, gli imperatori: in questo libro restano indimenticabili i ritratti di Augusto, che da ragazzo giocò da maestro la partita dell’ultima guerra civile e morì chiedendo ai presenti se aveva recitato bene la commedia della vita; di Nerone, il despota amato dal popolo per la sua politica monetaria ‘democratica’; di Callisto, lo schiavo banchiere che divenne vescovo della comunità cristiana di Roma; di Massimino il Trace, il semibarbaro sfortunato difensore della patria romana; di Diocleziano, il sovrano utopista che inventò affascinanti e imponenti ingegnerie per il futuro di Roma; di Costantino, il rivoluzionario che fece trionfare la Chiesa cattolica e costruì una società ‘piramidale’; di Giuliano, che volle ripristinare la gloria degli antichi dèi e morì combattendo contro i Persiani. I collanti di tante storie plurali e singolari sono alcune linee generali che intessono il racconto, in primo luogo la documentazione monetaria come chiave per intendere gli orientamenti sociali dei sovrani e la storia del cristianesimo come trama stabile della storia generale. Una leggenda molto vera vuole che Mazzarino ‘sapesse tutto’, perché non gli sfuggiva nessun documento, nessuna testimonianza antica, nessun angolo della storiografia moderna. Spesso la vasta erudizione produce studiosi chiusi nelle loro biblioteche, incapaci di trasferire nella vita le pagine dei libri. Per Mazzarino valeva il contrario: la sua straripante cultura era la chiave per far vibrare le anime morte.

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    L’operaio di Ernst Junger. Una visione metafisica della tecnica

    26.00

    Luca Caddeo

    Il volume esamina la metafisica di Ernst Jünger traendo spunto dallo studio circostanziato di Der Arbeiter (1932). Il confronto tra Jünger e altri eminenti pensatori quali Spengler, Heidegger, Simmel, Schmitt, Evola, Guénon ed Eliade conduce a esplorare i principi di una metafisica che si abbevera alle fonti della filosofia antica (Platone, Plotino) e alle sorgenti della dottrina nietzscheana manifestandosi nella determinazione di diverse Figure: l’Operaio, il Ribelle, l’Anarca. Il saggio misura la valenza metapolitica de L’Operaio rispettando l’idea “tradizionale” secondo cui la metafisica si concreta nel tempo fornendo all’uomo una lente per interpretare la storia. Con Der Arbeiter Ernst Jünger concepisce un “nuovo” Tipo umano che, tramite l’utilizzo eroico della tecnica, incarna una gestaltica sovraindividualità servendo con totale abnegazione il destino di dominio della Forma. Anche in virtù del suo valore metafisico, lo scritto del ‘32 appare, in modo complesso e originale, un tipico germoglio della Rivoluzione Conservatrice

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    L’Uccisione del Drago e i Simboli della Guerra

    49.00

    Roberto Manno

    Con questo volume si completa la trilogia di Roberto Manno. Si tratta di un lavoro molto particolare, realizzato con grande cura e ricerca di dettagli, da riguardare più volte. Ognuna della 148 pagine è stata realizzata come una “copertina”, in grado di rappresentare al meglio attaverso medaglie e distintivi, gli aspetti che si celano dietro ogni conflitto. Indubbiamente un libro che conclude “in bellezza” una ricerca inedita e un’analisi simbolica sul comportamento umano in guerra. Particolare attenzione sul significato di quegli elementi che caratterizzano l’aspetto più brutale e antico dell’uomo. Da non perdere. Su questo volume e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 148 con numerose foto a colori

    Stampato nel 2024 In Proprio

    Firma dell’Autore nella prima pagina

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    L’armee allemande face au Debarquement

    13.00

    Yves Buffetaut

    Speciale della rivista francese “Revue d’Histoire Europenne” dedicato a tematiche molto diverse tra loro che hanno come comun denominatore la grande civiltà europea. Le monografie sono costituite da circa 110 pagine, molto ben illustrate, con immagini in b/n e a colori. Questo numero in particolare è dedicatoall’esercito tedesco che si oppose alle forze alleate, durante lo sbarco in Normandia.

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    L’esercito del Regno Italico 1805-1814

    59.00

    Luca Cristini – Guglielmo Aimaretti – Mario Nadir Durand

    Questo libro si occupa del decennio di vita del Regno Italico. Sono qui analizzate, descritte e illustrate le sue forze armate: dalla fanteria alla cavalleria, dall’artiglieria a tutti gli altri corpi armati dello stato; i soldati della Guardia reale, della linea, dei corpi volontari e altri. Studiato il costume militare del soldato italiano vestito a imitazione di quello francese, ma con alcune curiose varianti. In appendice ad ogni volume sono narrati anche i principali fatti d’arme che videro coinvolti gli antenati del moderno esercito italiano. Dalle guerre in Spagna alla campagna di Russia, fino agli scontri sul fronte orientale del Regno, le cosiddette campagne del Friuli. Il volume nasce dall’unione di tre precedenti titoli della Soldiershop.

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    L’esercito della Repubblica di Venezia dal 1684 al 1796. Vol. 1

    39.00

    Giancarlo Boeri – Gianfranco Marzin – Luca Soppelsa

    La Serenissima Repubblica di Venezia, cuore pulsante di tutto lo Stato che la città lagunare ebbe a costruire attorno a sé e sul quale impose il suo dominio non ebbe mai l’intenzione di organizzarsi per sottomettere alla propria sovranità più territori (italiani e non) di quanti le potessero servire per la protezione delle sue basi navali da attacchi terrestri e operava per impedire che altri potessero in qualunque modo stabilirne di simili onde poter minacciare le sue rotte commerciali, i suoi mercati, turbando quegli equilibri politici che producevano le sue fortune economiche. Questo suo modo di comportarsi valeva non solo verso gli altri Stati, ma era sempre applicato anche all’interno dei suoi possedimenti dove lo sviluppo dei maggiori centri urbani non era certamente favorito ma controllato e compresso sempre in favore della città lagunare. I veneziani, infine, indirizzarono in ogni tempo i loro sforzi e i loro capitali per la difesa e l’espansione del loro vasto impero orientale, più costiero e insulare che territoriale, occupandosi delle “cose italiane” solo per mantenere la divisione della penisola in tanti piccoli stati diversi, in perenne lite tra loro, allo scopo di evitare che uno d’essi potesse prendere il sopravvento sugli altri tanto da divenire una minaccia troppo grande anche per loro. Con la presente opera gli autori desiderano proporre una ricostruzione delle vicende dell’esercito della Repubblica di Venezia negli ultimi cento anni della sua esistenza, periodo ricco di eventi che videro la Repubblica di San Marco, stremata dalla guerra di Candia (Creta), conclusasi disastrosamente nel 1669 con la cessione di quasi tutta l’isola ai turchi, recuperare vasti territori in Levante (la Grecia peninsulare congiunta al continente per messo dell’istmo di Corinto, detta “Morea”, o più classicamente “Peloponneso”), e in Dalmazia (il “Nuovo acquisto”, o Linea Grimani del 14 luglio 1700), prima della fine del secolo, per poi definitivamente perderne molti nel corso della seconda Guerra di Morea nel 1719. Come già notava circa cento anni fa Eugenio Barbarich “… se esiste qualche opera di indubbio valore intorno all’armata della Veneta Repubblica, poco o nulla di edito si trova relativamente al suo esercito, quasi che fosse argomento trascurabile nella vasta trama delle politiche vicende dello Stato nato sul mare e per il mare.” Lo studio dell’evoluzione dell’organizzazione militare veneziana si svilupperà attraverso vari volumi, che in modo cronologico lo analizzeranno, insieme ad altri volumi di approfondimenti su singole tematiche e argomenti.

    Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 240 con numerose illustarzioni  b/n

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    L’esercito della Repubblica di Venezia dal 1684 al 1796. Vol. 2 Le uniformi

    29.00

    Giancarlo Boeri – Gianfranco Marzin – Luca Soppelsa

    Con la presente opera gli autori desiderano proporre una ricostruzione delle vicende dell’esercito della Repubblica di Venezia negli ultimi cento anni della sua esistenza, periodo ricco di eventi che videro la Repubblica di San Marco, stremata dalla guerra di Candia (Creta), conclusasi disastrosamente nel 1669 con la cessione di quasi tutta l’isola ai turchi, recuperare vasti territori in Levante (la Grecia peninsulare congiunta al continente per messo dell’istmo di Corinto, detta “Morea”, o più classicamente “Peloponneso”), e in Dalmazia (il “Nuovo acquisto”, o Linea Grimani del 14 luglio 1700), prima della fine del secolo, per poi definitivamente perderne molti nel corso della seconda Guerra di Morea nel 1719. Come già notava circa cento anni fa Eugenio Barbarich “… se esiste qualche opera di indubbio valore intorno all’armata della Veneta Repubblica, poco o nulla di edito si trova relativamente al suo esercito, quasi che fosse argomento trascurabile nella vasta trama delle politiche vicende dello Stato nato sul mare e per il mare.” Lo studio dell’evoluzione dell’organizzazione militare veneziana si svilupperà attraverso vari volumi, che in modo cronologico lo analizzeranno, insieme ad altri volumi di approfondimenti su singole tematiche e argomenti. In questo volume si tratterà dello sviluppo delle uniformi dell’esercito veneziano e delle truppe ausiliarie o capitolate, durante il periodo iniziale della guerra contro i Turchi (1684-1685).

    Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 82 con numerose illustrazioni a colori e b/n

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    L’esercito ungherese alla campagna “Barbarossa”

    32.00

    Peter Mujzer

    Nelle prime ore del 22 giugno 1941, con il nome in codice di “Barbarossa”, la Germania e i suoi alleati attaccarono l’Unione Sovietica. Al momento dell’attacco, circa 3,6 milioni di soldati tedeschi e dell’Asse con 3600 veicoli corazzati, 7100 pezzi di artiglieria e 2700 aerei attraversarono la frontiera sovietica. Il Gruppo d’armate Sud ebbe il più alto numero di forze alleate non tedesche: 325.000 truppe rumene, successivamente aumentate con 96.000 soldati ungheresi, 62.000 italiani e 45.000 slovacchi. Le forze sovietiche avversarie erano le meglio preparate delle altre unità dell’Armata Rossa lungo il confine. Il distretto militare di Kiev, sotto la guida del colonnello generale Kirponos, era responsabile del presidio della linea di difesa lunga 940 km

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    La Battaglia d’Inghilterra luglio-agosto 1940

    24.00

    Marco di Nunzio

    Diario delle operazioni della Battaglia d’Inghilterra dal 1 luglio al 31 agosto 1940. Numerose foto b/n tratte dalla rete

    Brossura, 14,5 x 21 cm.pag. 328 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2024 In Proprio

     

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    La Battaglia d’Inghilterra settembre-novembre 1940

    24.00

    Marco di Nunzio

    Diario delle operazioni della Battaglia d’Inghilterra dal 1 luglio al 31 agosto 1940. Numerose foto b/n tratte dalla rete

    Brossura, 14,5 x 21 cm.pag. 320 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2024 In Proprio

     

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    La Caduta degli imperi. Roma e il futuro dell’occidente

    20.00

    Peter Heather – John Rapley

    Il 9 agosto 378, a Adrianopoli, le truppe dell’imperatore Valente furono annientate da un contingente di guerrieri goti. Fu una sconfitta cruciale, che decise il destino di Roma. Da quel momento, l’affacciarsi di nuove potenze lungo le frontiere, i sempre più frequenti conflitti regionali e gli imponenti fenomeni migratori segnarono la fine del dominio globale che Roma aveva esercitato per quasi cinque secoli. Millesettecento anni dopo, si ha l’impressione di assistere a un fenomeno analogo. La supremazia dell’Occidente, nei modi in cui si è manifestata a partire dall’inizio dell’Ottocento, sta rapidamente svanendo. La stagnazione economica e le divisioni politiche, la crisi della democrazia, i frutti avvelenati della globalizzazione neoliberista, il risorgere dei nazionalismi, le guerre neoimperialistiche condotte da regimi autoritari, il dinamismo economico e diplomatico di Paesi definiti un tempo «in via di sviluppo» e oggi invece protagonisti assoluti della scena internazionale: tutto sembra testimoniare il declino dell’Impero occidentale. Ma davvero l’èra del dominio dell’Occidente è giunta al termine? Ci troviamo di fronte a una decadenza irreversibile di cui dovremmo prendere atto? Per lo storico Peter Heather e l’economista politico John Rapley la crisi dell’Impero occidentale non deve necessariamente tradursi in un crollo catastrofico.

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    La campagna militare del 1860 da Napoli a Gaeta – Vicende e personaggi in due memoriali borbonici contemporanei

    29.00

    Giuseppe Pavone

    Giuseppe Pavone presenta in questo volume, dedicato agli ultimi mesi di vita combattuta dell’esercito borbonico, come punto centrale la trascrizione di due manoscritti pressoché contemporanei, memorie di due testimoni particolari ed attori delle vicende che vi si narrano, appartenenti a due reparti combattenti di quell’esercito (1° Reggimento Granatieri della Guardia Reale e 14° Battaglione Cacciatori) scritti all’indomani dei fatti narrati sulla base di appunti e note prese sui luoghi in quel fatale 1860 da Napoli a Gaeta.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 280 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    La cavalleria Sabauda nella guerra della Grande Alleanza

    32.00

    Giancarlo Boeri – Roberto Vela

    Nell’ambito della lunga guerra della Grande Alleanza, l’anno 1692 si aprì assistendosi ad una concentrazione delle truppe francesi sui fronti del nord Europa e avevano a tal fine ritirate molte truppe dal teatro italiano. Il duca di Savoia Vittorio Amedeo II ed il Principe Eugenio (al comando delle truppe imperiali in Italia) nel luglio 1692, che potevano ora contare su un esercito di circa 50.000 uomini, tra truppe piemontesi, imperiali, dell’esercito spagnolo dello stato di Milano, guidate dal Governatore Marchese di Leganés, e delle truppe religionarie [protestanti francesi] si accinsero a compiere l’invasione del territorio francese più esposto dalla parte delle Alpi, cioè il Delfinato e la Provenza. Fu questo uno dei pochi episodi di quella guerra in cui truppe alleate riuscirono ad invadere il territorio storico di Luigi XIV. L’altro elemento importante è rappresentato dalla rarissima raffigurazione di un ufficiale del Dragoni Rossi di S.A.R. Su questi due filoni viene svolta un’analisi della formazione della cavalleria sabauda alla fine del XVIII secolo e sulla campagna del 1692 nel Delfinato sulla base di documenti contemporanei in qualche caso mai citati finora.

    Brossura, 20 x 25,5 cm. pag. 96 con varie illustrazioni a colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    La difesa della razza – 1942. Studi incrociati

    25.00

    a cura di Stefania Labruzzo

    (Antologia di articoli pubblicati su La Difesa della Razza per l’anno 1942 in materia di politica razziale in base a studi italiani e tedeschi). Elenco degli articoli presenti in questa uscita (da sottolineare contributi di Evola e von Leers). Invito allo studio dei popoli Simboli della gente aria: l’aquila Razza e costituzione; Civiltà e razza; Il certificato prematrimoniale; Antroposociologia; Come i giudei hanno trascinato gli Stati Uniti in guerra; Razza e musica; Biologia e razza; Fondamenti biologici del razzismo; Razza, eredità, personalità; Razzismo nordico-ario; Razze e sottorazze; Il bolscevismo tra i due volti dell’azione giudaica; Fondamenti d’igiene razziale; Genesi scientifica del concetto di razza; Evoluzione del concetto di arianesimo; Storia delle classificazioni razziali; Indice cefalico degli ebrei; Il passaporto ancestrale; Il problema della razza e la scienza sperimentale; Conoscenza del sangue; La razza in funzione di personalità; Educazione e razzismo; Fondamenti archeologici dell’arianesimo; L’origine della specie per reattività razziale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 196 con varie foto b/n

    Stampato nel 2024 da Thule

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    La difesa della razza – 1943. Studi incrociati

    22.00

    a cura di Stefania Labruzzo

    (Antologia di articoli pubblicati su La Difesa della Razza per l’anno 1943 in materia di politica razziale in base a studi italiani e tedeschi). Elenco degli articoli presenti in questa uscita. L’India vista da un razzista; L’emendamento spinoziano; Razzismo biologico e scientismo; L’istinto di superiorità nel sangue ariano; Il problema degli incroci a Trinidad e nel Venezuela; Conflitto di razze; Nasce la repubblica sionista; Terminologia razzista; Antropologia delle grandi città; Funzione dell’idea di razza nella costruzione degli spazi vitali; Hegel giudaizzato; Fronte unico del razzismo italiano; L’ebreo errante; Documenti d’infamia; L’invasione dei Mongoli; Barbarie britannica e nuova coscienza europea; L’Europa e la razza; Esiste una gerarchia delle razze umane? Chi li unisce? La coalizione capitanata da Giuda; Inglesi e giudei in guerra con l’Asse; Appunti sugli Etruschi; In difesa delle donne; Gli ebrei al cospetto degli ariani; Cervello e intelligenza; Psiche giudaica – Istinto ariano; L’Europa razziale; Superiorità e “inferiorità” dell’arianesimo; Antroposociologia.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 164 con varie foto b/n

    Stampato nel 2024 da Thule

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    La donna romana. Mater et sacerdos

    25.00

    Mario Polia

    Questo volume affronta il tema del rapporto tra la donna e il Sacro nella Roma delle origini e guida alla comprensione di quale fosse la concezione del femminile e il ruolo della donna nella tradizione romana. Delle molteplici possibilità insite nella natura femminile, Roma privilegiò la funzione sacerdotale e materna, apprezzando al contempo la concezione di mediatrice e custode del Fuoco sacro, nonché il ruolo fondamentale per l’istituzione familiare. La riflessione sulla figura della donna, madre e sacerdotessa, potrà aiutare il lettore – e, in particolare, la lettrice, cui queste pagine sono dedicate – ad attingere alla sapienza del passato per meglio comprendere e giudicare il presente attraverso un raffronto sincero con la nostra tradizione culturale.

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