Politica e strategia in cento anni di guerre italiane. Vol. 4. La guerra di liberazione

Politica e Strategia

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    Politica e strategia in cento anni di guerre italiane. Vol. 4. La guerra di liberazione

    23.50

    Guerra di Liberazione: 8 settembre 1943 – 25 aprile 1945. Venti mesi durante i quali i militari italiani, le Armate angloamericane e le forze della Resistenza combatterono insieme (non sempre…) per concludere il conflitto contro l’esercito tedesco e le forze armate della R.S.I. Il libro narra gli avvenimenti occorsi tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, venti mesi di combattimenti, difficili e feroci. Con questo volume si completa l’opera in sei tomi che ripercorre oltre un secolo di storia militare italiana, dal Risorgimento alla fine del secondo conflitto mondiale. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 673

    Stampato nel 2010 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    Portando Clausewitz all’estremo

    28.00

    I rovinosi contagi dei terrorismi e dei fondamentalismi del nostro tempo epoca di ostilità totale e imprevedibile, in cui gli avversari mirano al reciproco annientamento – testimoniano in modo definitivo, afferma René Girard, che la violenza “mimetica” è la legge dei rapporti umani. Una legge che trovò inopinatamente la sua più radicale formulazione, poco tempo dopo la caduta di Napoleone, in un ufficio della Scuola Militare di Berlino, dove Carl von Clausewitz lavorava alla stesura di un trattato sulla guerra destinato a vedere la luce dopo la sua morte. Nel desiderio di affrontare l’argomento in modo più razionale rispetto agli strateghi che l’avevano preceduto, il generale prussiano arrivò in realtà a toccare il nucleo di un fenomeno assolutamente irrazionale: quello di uno scontro fatalmente portato all’estremo. Ma indietreggiò di fronte alla sua folgorante intuizione. “Che cosa succede quando si arriva alle estreme conseguenze, di cui Clausewitz intravede la possibilità prima di dissimularla dietro considerazioni strategiche?”. Questa è la domanda che bisogna porsi oggi. “Dobbiamo dunque” dice René Girard “portare Clausewitz all’estremo, andando fino alla fine del tragitto che lui stesso ha interrotto”. Girard lo fa nella forma dinamica di un lungo colloquio con Benoît Chantre, volgendosi anzitutto “a testi che nessuno sembra più leggere, in primo luogo quello di Clausewitz, quindi gli scritti apocalittici”.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 263

    Stampato nel 2008 da Adelphi

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    Posizione e movimento – Pensiero strategico e politico della Grande Guerra

    16.00

    Questo libro ricostruisce gli sviluppi del pensiero strategico all’epoca della Grande Guerra. Non mere questioni di “Ars bellica”, ma una discussione che riguardò insieme militare e civile, istituzioni e società, tecnica e politica. Non a caso protagonisti ne furono da Churchill a Jünger, da Lenin a Schmitt, da Douhet a Gramsci. Biografie eccezionali del ‘900 politico europeo, affrontate in questo saggio. Lo “Stategiestreit” della prima guerra mondiale è visto infatti in relazione a ciò che avvenne successivamente in campo politico: dalla crisi dei sistemi liberali, alla rivoluzione comunista, alla nascita del fascismo. Il dibattito italiano ebbe in questo quadro un rilievo tutto particolare, che aspetta ancora di essere riconosciuto e apprezzato nella sua portata universale. Episodi dell’ottobre 1917 come la disfatta di Caporetto e la rivoluzione russa, visti insieme e da vicino, dettero infatti alla riflessione italiana su “guerra di posizione” e “guerra di movimento” un valore e una originalità che ne hanno fatto un momento alto dell’autocoscienza del ‘900. Tanto che ancora oggi, a cento anni dagli eventi che li determinarono, quei pensieri non smettono di interrogare l’intelligenza occidentale sulla natura, la storia, la politica e più in generale il destino della civiltà.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 169

    Stampato nel 2013 da Mimesis

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    Potenza di fuoco – Eserciti Tattica e Tecnologia nelle Guerre Europee dal Rinascimento all’Età della Ragione

    21.00

    Questa opera, attraverso l’analisi di una notevole mole di regolamenti tattici, relazioni e memorie spesso inedite, racconta, anche trasportando brutalmente il lettore nel vivo delle primissime file della battaglia, come la potenza di fuoco divenne l’elemento che più di ogni altro – grazie anche all’incessante opera di innovazione e di miglioria di tattiche e materiali e al genio di comandanti capaci come il Principe Eugenio, il duca di Marlborough e Federico II di Prussia – contribuì a cambiare radicalmente il volto della guerra e la società europea, trasformando entrambi in maniera così profonda che ancora oggi possiamo apprezzarne gli effetti. I campi di battaglia del Settecento divennero luoghi assai più letali di quanto non fossero stati in precedenza, con reparti contrapposti schierati a poche decine di metri l’uno dall’altro in grado di infliggersi perdite nell’ordine del 30-40% degli effettivi. Indipendentemente dal risultato dello scontro, il potenziale umano di interi eserciti veniva rapidamente depauperato nel breve volgere di una battaglia campale. La leva obbligatoria, per quanto supportata dall’ideologia della rivoluzione francese, fu una razionale risposta alla continua necessità di uomini sulla linea del fronte, un’innovazione (o meglio una riscoperta) che segnò, di fatto, la società europea sino agli inizi del XXI secolo e che, insieme alla potenza di fuoco e all’industrializzazione, contribuì a trasformare la “guerra limitata” in “guerra totale”.

    Brossura, 21 x 15 cm. pag. 220, con circa 4 tabelle, 9 immagini e 9 cartine nel testo

    Stampato nel 2013 da Edizioni Libreria Militare

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    Potere blu. Geopolitica dell’acqua nel Mediterraneo

    18.00

    Francesco Anghelone

    L’aumento demografico e la crescente industrializzazione di alcune aree del mondo,  hanno trasformato l’accesso all’acqua in una delle questioni internazionali più calde. Gestire bacini idrici in un mondo in cui i cambiamenti climatici riducono sempre più la disponibilità globale di “oro blu” significa amministrare non solo risorse reali e quantificabili ma detenere un grande potere politico e sociale. Questo testo analizza tre casi di studio relativi all’area del Mediterraneo allargato (Israele, Egitto e i paesi del Golfo Persico), storicamente interessata da importanti fenomeni di stress idrico, fornendo uno sguardo d’insieme sulle relative dinamiche nazionali e internazionali e sul modo in cui i tre paesi utilizzano, gestiscono e valorizzano le risorse idriche per fini che vanno oltre il mero sostentamento delle popolazioni.

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    Potere militare e arte della guerra I. Dalla polis allo Stato assoluto

    32.00

    L’opera, costituita da due volumi, di cui il primo ora in uscita, analizza il rapporto tra istituzioni politiche e sociali e potere militare, ispirandosi alla tesi di Carl von Clausewitz, secondo la quale i due ambiti sono inseparabili. Il modo di combattere di una comunità dipende quindi dal più ampio contesto politico e sociale, per cui, ad esempio, eserciti di cavalieri tendono ad essere associati a regimi aristocratici, mentre eserciti di fanteria sono legati a regimi più liberali. L’opera prende in esame, anche attraverso un ricco apparato di immagini e carte geografiche, le principali forme istituzionali che si sono succedute nella storia occidentale per evidenziare l’impatto che esse hanno avuto sull’evoluzione del potere militare. In questo primo volume sono trattate le città-Stato greche, l’Impero romano, il sistema feudale, i protostati moderni e gli Stati assoluti settecenteschi fino alla Rivoluzione francese, per chiudere con un’analisi delle differenze militari tra le unità politiche europee e quelle extraeuropee.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 265 con numerose foto, illustrazioni e mappe a col e b/n

    Stampato nel 2015 da FBK Press

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    Principi di tattica militare

    10.00

    Questo libro nasce da un interesse antico per le tecniche di combattimento attuate durante l’impero romano e bizantino. Soprattutto per i romani, le modalità di combattimento riflettevano la società romana dell’impero, Roma è stata la luce imperitura e tutto ciò che abbiamo lo dobbiamo a questa precedente civiltà che unita alla Grecia e all’Egitto creò una coesione senza precedenti, tutt’oggi l’intero sistema politico ed economico si ispira a quell’epoca anche con le sue stridenti contraddizioni.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 128

    Stampato nel 2007 da Gangemi

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    Prospettive geopolitiche – Studi analisi e considerazioni

    15.00

    Dal sommario:

    Prospettive geopolitiche
    La geopolitica: una teologia secolarizzata?
    La geopolitica delle lingue
    La Russia e l’Europa
    Migrazioni
    Il cordone sanitario atlantico
    La geopolitica del sovranismo
    La nuova via della seta

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 84

    Stampato nel 2019 da Effepi

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    Psicologia delle folle

    10.00

    Gustave Le Bon

    «I veri sconvolgimenti storici non sono quelli che ci empiono di stupore per la loro vastità o violenza. I soli cambiamenti importanti ‘ quelli che consentono il rinnovarsi delle civiltà ‘ avvengono nelle opinioni, nei concetti e nelle credenze… Mentre le antiche credenze barcollano e spariscono, e le vetuste colonne della società si schiantano a una a una, la potenza delle folle è la sola che non subisca minacce e che veda crescere di continuo il suo prestigio. L’età che inizia sarà veramente l’era delle folle… La conoscenza della psicologia delle folle costituisce la grande risorsa dell’uomo di Stato che voglia non dico governarle (cosa divenuta ormai ben difficile), ma almeno non essere da esse interamente governato.» Pubblicato per la prima volta a Parigi nel 1895, Psicologia delle folle seppe cogliere i primi segnali dell’entrata in scena di un nuovo attore sociale: la folla, soggetto e oggetto di un nuovo operare politico.

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    Psicologia militare

    42.00

    Cosa ci insegna la psicologia sull’origine della guerra? Quale legame c’è fra aggressività e guerra? Che cos’è e come si svolge la guerra psicologica? Quali sono le cause psicologiche che fanno perdere le guerre? Come si gestisce lo stress elevato dei militari durante i combattimenti? Come comandare gli uomini in battaglia? Che problemi pone il combattimento in montagna? Come addestrare le reclute al fine di ottenere dei soldati motivati e valorosi? Sono questi alcuni esempi di interrogativi a cui questo manuale di psicologia militare vuole offrire una risposta. I legami fra ricerca psicologica e mondo militare sono da sempre molto stretti. Basti pensare che l’uso su larga scala dei test psico-attitudinali, così diffusi oggi nei più svariati ambiti, si deve alle necessità militari di poter selezionare in modo veloce ed il più possibile obiettivo le reclute da destinare ai vari reparti. Ciò risulta utile a tutti i gradini della scala gerarchica. Se per il soldato la psicologia può essere utile ad esempio per diminuire l’ansia, aumentare la concentrazione e migliorare la precisione di tiro, per l’ufficiale inferiore è indispensabile al fine di poter costruire delle unità compatte e motivate e per gli ufficiali superiori per inserire variabili psicologiche come la sorpresa, la deterrenza, la persuasione nella formulazione dei piani strategici.

    Brossura 15,5 x 23 cm. pag. 671 con 94 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2006 da Franco Angeli

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    Putin contro Putin

    22.00

    Questo libro contiene riflessioni sulla Russia, il suo governo, la sua politica e i suoi problemi […]. È un ininterrotto, benché emotivo, flusso di riflessioni, valutazioni filosofiche e note disparate, tenute insieme da una preoccupazione decisa e accorata per il destino della Madrepatria, della Grande Russia, e del nostro incredibile e misterioso popolo, per il quale provo uno sconfinato amore e una infinita preoccupazione dal profondo del mio cuore. […] Ciò che veramente conta è questo confronto tra il conflitto terrestre e la luce abbagliante delle idee astratte

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 382

    Stampato nel 2018 da Aga Editore

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    QdG – Italia e Serbia passato presente e futuro di un amicizia

    11.40

    Supplemento a Geopolitica, Vol. II – anno 2013      Prezzo di listino  19.00 (sconto 40%)

    Sommario: Italia – Serbia. Dalla cooperazione all’integrazione regionale; Serbia: una priorità per la politica estera italiana; Serbia e Italia insieme per rafforzare cooperazione e sviluppo; La cooperazione tra Serbia e Italia nella prospettiva dell’integrazione europea di Belgrado; Eurointegrazione, Kosovo e Metohija, cooperazione: la priorità della politica estera serba; Italia e serbia partner strategici; Il ruolo dell’Italia nell’integrazione europea della regione balcanica; Cenni sulla legislazione serba in materia di investimenti esteri; La cooperazione economica tra Serbia e Italia; Italia e Serbia: esempio di una proficua collaborazione che perdura da oltre un secolo; Nazione serba e tradizione cristiana. Storia, liturgia, etnografia; “La notte più splendente del sole” veglia pasquale a Kovilj; La Serbia e i suoi rapporti nella regione. Il quadro storico e le relazioni con l’Italia; Gli Est e gli Ovest della Serbia; Identità e destino della Serbia. Immagini della Serbia in Italia e in Europa al di là del cliché del balcanismo; L’iniziativa della Regione Umbria in Serbia; Friuli Venezia Giulia e Serbia: un rapporto plurisecolare.

    Brossura, 15,5 x 23,5 cm. pag. 184 con alcune cartine

    Pubblicato nel 2013 da Avatar

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    Quaderno Sism 2016 – Future Wars. Storia della distopia militare

    21.00

    AA.VV.         Prezzo di listino: 35.00 (sconto 40%)

    Il tema delle guerre future è al cuore della pianificazione strategica e della rivoluzione/trasformazione militare, e all’origine delle scienze militari e della storia militare professionale. stabilisce connessioni tortuose tra questioni eterogenee di massima importanza etico-politica: “Guerra d’Anticipo”; “Guerra Preventiva”; “La Guerra di Arrivo”; “La prossima Guerra”; “La Guerra Inevitabile”; “Anticipazione di Guerre”; “La Guerra del Futuro”; “Il Futuro della Guerra”; “L’Ultima Guerra”; “Vecchie e Nuove Guerre”. Il tema della guerra futura è storicamente determinato. Nasce nel mondo industrializzato nella decade 1870, quando Gettisburg, Sedan e Plevna, generarono la percezione di una discontinuità tra le guerre precedenti e la guerra moderna.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. con vari illustrazioni e foto b/n

    Stampato nel 2016 da Società Italiana di Storia Militare

    Lingua italiana. Alcuni contributi in lingua inglese

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    Quale progresso? Come lasciarsi alle spalle un’ideologia

    9.60

    Lord Northbourne        prezzo di listino:16.00 (sc. 40%)

    Convinta dell’essenziale bontà del progresso, gran parte dell’umanità è decisamente coinvolta nel proteiforme culto del cambiamento. In effetti i presupposti che sono alla base dell’ideologia progressista non sono mai stati messi seriamente in discussione, né minimamente divulgati. Nel presente saggio l’autore pone la questione da vari punti di vista. La penetrante chiarezza e freschezza delle immagini presentate al lettore non potranno che contribuire a una migliore e provvidenziale comprensione dell’illusoria fede nel progresso, sia nelle sue origini che nelle sue tendenze contemporanee.

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    Quando la difesa è legittima? Il diritto della paura e la paura del diritto

    16.00

    G. Insolera (a cura di)

    Quello della legittima difesa è un problema che riemerge con regolarità nel dibattito pubblico. Da ultimo è stato sollevato in occasione della nuova legge del 2019, che qui viene analizzata criticamente. Il tema della legittima difesa è controverso, perché se è di competenza giuridica tocca però una corda sensibile della società, e può facilmente essere strumentalizzato a fini politici. Il dibattito su una questione così rilevante per tutti i cittadini finora ha coinvolto, da un lato, i penalisti che tendono a usare un linguaggio tecnico e si confrontano nelle loro sedi e, dall’altro, politici e giornalisti che si sono valsi di slogan raffigurando una realtà emergenziale lontana dal vero. Nei contributi raccolti in questo volume, la questione viene affronta da differenti punti di vista, in modo da fornire gli strumenti necessari per discutere seriamente della materia.

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    Quattro figure della Rivoluzione Conservatrice tedesca

    30.00

    Durante la Repubblica di Weimar, centinaia di pensatori, teorici e personalità politiche fecero parte di quel vasto movimento di pensiero e azione, diviso in molteplici correnti e tendenza, definito, dopo il 1945, Rivoluzione Conservatrice e che raccoglieva gli avversari del Trattato mdi Versailles. La Rivoluzione Conservatrice ha anticipato molti temi che oggi sono all’ordine del giorno, in particolare la critica frontale all’economia pervasiva che, con l’ossessione del denaro e della produzione, vorrebbe trasformare il mondo con un livellamento egualitario, disfarsi dei legami organici e delle strutture differenziate e cedere progressivamente spazio all’utilitarismo e all’egoismo individuale, all’urbanizzazione selvaggia, alla deruralizzazione, all’anonimato di massa. Alain de Benoist qui presenta quattro figure emblematiche di questa Rivoluzione: Werner Sombart, Arthur Moeller van den Bruck, Ernst Niekisch, Oswald Spengler.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 415

    Stampato nel 2016 da controcorrente

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    Quel braccio alzato. Storia del saluto romano

    20.00

    Massimo Arcangeli

    La storia del saluto romano è, in realtà, la storia di un saluto che romano non è. Le sue origini risalgono alla rinascita della tradizione greco-latina in epoca neoclassica, di cui il dipinto di Jacques-Louis David, dove tre Orazi romani giurano con determinazione mostrando il loro braccio destro teso, è l’esempio più celebre. Secoli dopo, in un impeto antiborghese, Mussolini ordina di abbandonare la tradizionale stretta di mano a favore del saluto a braccio teso. Un gesto che da quel momento attraversa le piazze e scuote le folle, non solo italiane. Massimo Arcangeli ricostruisce la storia del saluto fascista analizzando la simbologia e la politica linguistico-culturale del Ventennio, comparando le con quelle della dittatura nazista. Una storia che, tra aquile, parate e camicie nere, non è mai stata dimenticata dai militanti di estrema destra oggi al potere, tornati a rialzare prepotentemente la testa, e il braccio.

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    Rapporti di forza – Le questioni aperte del sistema internazionale

    48.00

    Per valutare lo scenario che stiamo vivendo, occorre partire da una serie di premesse: il vecchio modello geoeconomico della globalizzazione post-guerra fredda ha chiuso il suo ciclo; l’emersione di nuovi attori globali ha un fortissimo e imprevisto rilievo strategico e militare, e quindi non solo economico; la lunga fase della globalizzazione ha prodotto non meno, ma più conflitti regionali, oltre a non risolvere le vecchie fratture mediorientali e asiatiche. Inoltre appare ormai chiaro che non si fa politica estera trasformando in slogan bonnes à tout faire quelle frasi che Benedetto Croce chiamava “alcinesche seduzioni”: Libertà, Democrazia, Diritti Umani, si declinano tutte in modo diversissimo a seconda del meridiano o del parallelo in cui appaiono. Ci vuole un grande ridisegno mondiale delle zone di influenza, che oggi sono quelle, ormai insignificanti, della guerra fredda. Questo volume getta luce sui nuovi scenari mondiali e mostra i nascenti rapporti di forza che saranno alla base della geopolitica dei prossimi anni.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 928 illustrato con un inserto di foto a colori e alcune mappe

    Stampato nel 2020 da Rubbettino

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    Razza e stile

    20.00

    H.F.K.Gunther

    Il punto di partenza delle osservazioni che seguono sarà la considerazione della forma: la rappresentazione di alcune opere d’arte o di alcuni artisti, oppure di certi indirizzi artistici. La considerazione della forma artistica, e poi della forma religiosa, farà continuamente da fondamento a questa ricerca. La divisione della critica artistica in due parti, la forma e il contenuto, è un modo di avvicinarsi alle cose che, di per sé, non è obbligatorio, ma che ormai ha coinvolto tutta la scienza filosofica dell’arte (l’estetica). E questo è successo in conseguenza di un fatto che non pochi studiosi d’arte di indole germanica (soprattutto Benz) hanno considerato una sciagura per lo sviluppo artistico presente e futuro delle popolazioni a Nord delle Alpi: l’adozione dello stile rinascimentale. Questa adozione di uno stile allogeno, da parte di artisti la cui natura, nell’assenza di questo influsso si sarebbe dovuta sviluppare in tutt’altra direzione, avrebbe avuto come conseguenza il declino e la scomparsa del gotico, che era uno stile che, per alcuni secoli, fu l’espressione della volontà artistica dei popoli a Nord delle Alpi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag.

    stampato nel 2018 da Effepi

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    Realtà razziali in Europa

    25.00

    Lothrop Stoddard

    Correva l’anno 1924 quando Lothrop Stoddard – laurea all’Università di Harvard e Ph.D in Storia – nel suo “Racial Realities in Europe” aveva già previsto tutto: dalla nascita di una nuova Germania nel 1933 all’annessione dell’Austria nel 1938, dalla decadenza di Spagna e Portogallo alle guerre iugoslave del 1991, dal crescente abisso tra il Nord e il Sud Italia alle rivolte degli immigrati di seconda generazione. Come ha potuto un uomo, al di là dell’Oceano Atlantico, prefigurare eventi che sarebbero avvenuti solamente molti anni dopo? La risposta, già racchiusa nel titolo stesso del libro, si dipana tra dense pagine che ripercorrono con agilità la storia europea. Una risposta che, oggi, sicuramente suonerà sgradevole alla maggioranza, ma che, tra fine ‘800 e prima metà del ‘900, andava a spiegare scientificamente molti, troppi interrogativi tanto in America quanto altrove.

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    Renaissance Warfare

    15.00

    Questo notevole lavoro analizza in maniera completa gli eventi militari che hanno caratterizzato il Rinascimento nelle isole britanniche. L’Autore espone un autorevole studio sulle battaglie rinascimentali a partire da quella di Flodden nel 1513 per terminare con la battaglia di Newburn Ford nel 1640. Il libro espone eventi straordinariamente dettagliati di molte battaglie importanti del periodo, tra cui l’assedio di Leith, la Battaglia di Zutphen, lla cattura di Cadice e la battaglia nella baia di Cezimbra. Le strategie e le tattiche storicamente impiegate durante queste battaglie, vengono analizzate in tutte le loro sfaccettature.

    Brossura, 15,5 x 23,5 cm. pag. 213 con circa 34 illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2013 da Pen & Sword

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    Revolution

    17.00

    Che cosa serve per fare la rivoluzione? Ripulire il passato dai falsi miti, conoscere e analizzare il presente, slanciarsi verso il futuro. Ecco cosa si trova all’interno di Revolution, un testo che affronta tutti questi passaggi, fornendo i migliori strumenti per comprendere la realtà che ci circonda e poter ribattere a chiunque sia vittima di una narrazione a senso unico. Da una puntuale analisi dei primi decenni del Novecento, alla fotografia attualizzante dell’oggi con i suoi problemi da affrontare e risolvere, per giungere, infine, a una completa strategia d’azione per preparare la rivoluzione di domani

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    Ribelli e borghesi – Nazionalbolscevismo e rivoluzione conservatrice 1914-1933

    19.00

    La Prima Guerra Mondiale segna la crisi dei fondamenti della modernità europea e apre una fase di sperimentazione sociale, politica e culturale. Nel campo di forze indirizzato al superamento della forma borghese, il nazionalbolscevismo e la rivoluzione conservatrice rappresentano espressioni significative, estranee sia alla democrazia liberale e socialista, sia al fascismo e al comunismo sovietico. Al loro interno emergono figure di militanti e intellettuali come Junger, Niekisch e von Salomon. A partire dagli anni Trenta la repressione e il conformismo contribuiscono all’esaurimento delle innovazioni emerse da questi movimenti antisistema. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 285

    Stampato nel 2011 da Aracne

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    Ricordare la guerra – Memorialistica e conflitti armati dall’antichità a oggi

    22.00

    Scrivere di guerra, della guerra cui si è partecipato, ha una lunghissima tradizione storica. Cercare di comprenderla solo all’interno delle partizioni tradizionali che gli storici si sono dati per il proprio mestiere (storia antica, medievale, moderna, contemporanea) non sempre aiuta a cogliere le continuità e le discontinuità di questo fortunato genere letterario. Il volume individua un filo rosso che lega esperienze letterarie lontanissime, che si snodano lungo un arco di 2.500 anni. Gli uomini che hanno redatto i testi analizzati nel libro ritengono che la guerra sia stata un’esperienza centrale nella loro vita, e degna di essere raccontata: il primo dato che emerge, banale quanto si vuole, è che sono dei sopravvissuti a tale esperienza, e questa è già una selezione che li accomuna. Perché l’eccezionalità della guerra, di qualunque guerra, è un dato ineludibile, che porta coloro che sono in grado di raccontarla a sentire spesso il bisogno di farlo.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 197

    Stampato nel 2017 da Carocci

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    Rikugun – Guide to Japanese Ground Forces 1937-1945: Volume 1: Tactical Organization of Imperial Japanese Army and Navy Ground Forces

    39.00

    Rikugun: Guida alle forze di terra giapponesi 1937-1945 è il primo di due volumi basati sulla documentazione dell’intelligence alleata del periodo bellico e sulla documentazione primaria giapponese resa disponibile dopo il termine del conflitto. Questo primo volume riguarda l’organizzazione tattica dell’ Esercito e delle forze di terra della Marina durante il periodo 1937-1945. I piani bellici dell’Esercito imperiale giapponese (IJA), i piani di mobilitazione, le tavole organizzative delle diverse unità, tabelle cronologiche, tutto materiale proveniente dal Ministero della Guerra Giapponese, mostrano un quadro completo delle forze di terra. L’evoluzione dell’intera struttura delle forze terrestri giapponesi viene esaminato: fanteria, corazzati, cavalleria, artiglieria e unità di fanteria di marina, dal livello di battaglione a quello divisionale, anche attraverso l’utilizzo di tabelle organizzative che mostrano l’organizzazione e i dati di mobilitazione.

    Brossura, 15,5 x 23,5 cm. pag. 384 con circa 25 foto e 155 tabelle

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Helion

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    Rikugun – Guide To Japanese Ground Forces 1937-1945. Vol. 2. Weapons of the Imperial Japanese Army and Navy Ground Forces

    39.00

    Rikugun: Guida alle forze di terra giapponesi 1937-1945 è il secondo di due volumi basati sulla documentazione dell’intelligence alleata del periodo bellico e sulla documentazione primaria giapponese resa disponibile dopo il termine del conflitto. Questo secondo volume prende in esame l’armamento delle forze di terra e della Marina Imperiale. Esso si avvale non solo delle ricerce giapponesi del dopoguerra, ma anche degli sforzi dell’intelligence alleata verso la fine della guerra, e le indagini del dopoguerra che sono finora generalmente state ignorate, per fornire un esame completo dell’armamento giapponese durante il conflitto. Il libro è diviso in tre sezioni che coprono tutte le categorie di armamento, tra cui non solo le armi classiche, come mitragliatrici, artiglieria, mezzi, ecc., ma anche più particolari, come ponti mobili, armi chimiche e le attrezzature d’assalto. Ciascuna sezione fornisce sia la produzione e i relativi dati tecnici, nonché una discussione sulle caratteristiche uniche di ogni arma e il suo posto nella struttura delle forze, accompagnato da oltre 300 fotografie e numerose tabelle di dati.

    Brossura, 15,5 x 23,5 cm. pag. 340 con circa 320 foto b/n e 60 tabelle

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Helion

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    Romanticismo politico

    23.00

    Carl Schmitt

    Pubblicato a Monaco nel 1919, «Romanticismo politico» è uno dei libri più rilevanti e controversi di Carl Schmitt. Nel confrontarsi con il romanticismo, la corrente di pensiero e di letteratura che è ancora oggi parte costitutiva dell’autocoscienza della Germania, il giurista tedesco legge il fenomeno culturale alla luce delle categorie combinate di mediazione e immediatezza, di soggetto e oggetto, di esperienza vissuta e forma, realizzando un incrocio azzardato e affascinante fra letteratura, filosofia e politica. È l’opera di un autore poco più che trentenne, che si dimostra tuttavia già studioso maturo, capace di sviluppare e concludere un rapporto antagonistico col proprio tempo.

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    Russia, il ritorno sugli oceani – La politica marittima di Putin

    15.00

    Dopo gli anni del duro ridimensionamento post-sovietico, coinciso con l’era politica di Boris Eltsin, durante i quali la Russia ha rinunciato a pattugliare i mari lasciando buona parte della propria flotta al suo destino, con l’arrivo di Vladimir Putin si è registrata una netta inversione di tendenza. Passati i primi anni di rodaggio, durante i quali il paese ha mirato soprattutto a riconsolidarsi al proprio interno, la Russia ha così cominciato nuovamente ad investire sulle proprie flotte e a puntare su tecnologie sempre più avanzate e raffinate, che non temono il confronto degli avversari. In questo libro l’autore, Alessandro Lattanzio, ci descrive questo lungo percorso di rilancio e di ritorno della Russia sui mari, elencandoci le nuove dotazioni ed unità navali e sommergibilistiche, e le avanzate tecnologie militari a loro disposizione, e fornendoci anche tangibili dimostrazioni dell’ormai concreta riaffermazione della superpotenza russa sui mari, per esempio raccontandoci il ruolo della sua Marina nell’intricato conflitto siriano.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 148

    Stampato nel 2017 da Anteo Edizioni

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    Russofobia – Mille anni di diffidenza

    22.00

    “La Russia è un rebus avvolto in un mistero che sta dentro un enigma”, affermava Churchill nel 1939. Ma l’Occidente ha mai provato davvero a risolvere questo rompicapo? È l’oggetto osservato a essere imperscrutabile, o sono forse gli occhi dell’osservatore a essere offuscati? Partendo da Carlo Magno, fino ad arrivare alla recente crisi ucraina, Guy Mettan ricostruisce le linee di forza religiose, geopolitiche e ideologiche di cui si nutre la russofobia europea e americana. Attraverso una discussione critica delle fonti mette in luce le debolezze e le mistificazioni del pregiudizio che ancora oggi porta l’Occidente a odiare l’orso russo e a temere il suo presunto imperialismo. “Oggi – sostiene Mettan – il mistero russo non esiste più, poiché le informazioni sono disponibili, per tutti coloro che vogliano decifrarle”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 400

    Stampato nel 2016 da Sandro Teti Editore

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    Saggio sul principio generatore delle costituzioni politiche e delle altre istituzioni umane

    14.00

    Celebre testo teorico del legittimismo antigiacobino dell’inizio del XIX secolo, il Saggio costituisce un classico del pensiero politico contemporaneo da tempo introvabile in traduzione italiana. Scritto nel complice esilio russo nel 1809, dal massimo pensatore controrivoluzionario della Francia dell’epoca, il Saggio di contro alle teorizzazioni di Voltaire e Diderot riconduce il fondamento di ogni costruzione politica non all’arbitrio di un monarca né al consenso di una massa, ma al fondamento religioso che nella tradizione del realismo cattolico trova la sua massima espressione teorica. ” Ecco dunque cone i due generi di dimostrazioni si uniscono per colpire agli occhi meno perspicaci: da un lato, il principio religioso presiede a tutte le costruzioni politiche; dall’altro, tutto scompare non appena si ritira”. Nel tempo dei fondamentalismi e del “ritorno del sacro”, un testo che presenta aspetti talvolta profetici.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 86

    Stampato nel 2012 da Il Cerchio

    Condizioni del libro: nuovo

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    Saggio sull’ineguaglianza delle razze umane

    28.00

    Per l’autore il fattore degenerativo dominante del mondo occidentale è la confusione delle razze; ciascuna di loro differisce dalle altre non tanto per fisionomie quanto per strutture e dinamiche psichiche, le quali esercitano diretta influenza sulle forme politiche.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 306

    Stampato nel 2016 da Ar

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    Salazar

    22.00

    Jacques Ploncard d’Assac

    Frettolosamente accumunato ai dittatori vissuti tra le due guerre, Antonio de Oliveira Salazar è stato, in realtà, un filosofo che ha governato il Portogallo per 35 anni tenendolo fuori dalla Seconda guerra mondiale. Una biografia documentatissima, su un personaggio che, ancora oggi, risulta il cittadino portoghese più popolare.

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    Santa giusta umanitaria – La guerra nella civiltà occidentale

    13.00

    Plurimillenaria, spesso appassionata, talora sofferta ma sempre rigorosa, è la riflessione sulla guerra: poderosi (e ponderosi) sistemi speculativi sono stati innalzati per giustificare sotto il profilo giuridico e politico il ricorso alle armi. Ai nostri giorni i tentativi di afferrare concettualmente il fenomeno bellico e inserirlo in schemi politico-giuridici si sono moltiplicati e amplificati. Il terrorismo internazionale si diffonde come un virus geneticamente mutato: siamo di fronte all’epidemia di un male che non sembra riconducibile alla – pur tragicamente variegata – esperienza delle guerre. Ma la follia omicida prosegue la sua corsa e il suo corso lungo il medesimo solco antropologico scavato da interrogativi e questioni antiche. Dunque, per acquisirne consapevolezza sarà più che opportuno, necessario, rintracciare e ritracciare almeno alcuni dei principali tratti, snodi, tornanti di un itinerario che, nel bene e nel male (o tra Bene e Male), ha dato forma alla nostra civiltà.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 170

    Stampato nel 2015 da Salerno Editore

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    Scacchiera africana – Confronto di strategie tra Cina e Stati Uniti nel continente nero

    12.00

    L’Africa è il continente più povero del pianeta in termini di reddito, ma è anche una terra ricchissima di risorse, energetiche e minerarie innanzitutto. La Cina è un enorme Paese abitato da quasi un miliardo e mezzo di persone, in rapida crescita economica e con uno stile di vita sempre più occidentale e dispendioso. Gli ingredienti giusti, insomma, per una presenza massiccia di Pechino nel Continente Nero, dove le potenze occidentali hanno ridotto le loro attività dopo la fine della Guerra Fredda. Gli USA, tuttora la prima potenza economico-militare mondiale, vengono da due decenni di impegno ridotto in Africa, ma ora l’interesse per il Continente Nero sembra nuovamente ravvivarsi proprio a seguito del boom della presenza cinese. “Scacchiera africana” si propone di esaminare e confrontare, in maniera accessibile, i due modelli di intervento nel Continente, analizzando la presenza delle due potenze nei vari settori in cui essa si manifesta.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 126

    Stampato nel 2014 da Fuoco Edizioni

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    Schieramento contro gli alani

    11.50

    Lo “Schieramento contro gli Alani” di Lucio Flavio Arriano rappresenta un documento unico e straordinario: la resa, letteraria e trasfigurata da una trasposizione in periodo ellenistico, di istruzioni militari elaborate dal legato propretore della Cappadocia in previsione di un’invasione della provincia da parte della confederazione di tribù nomadi di origine iranica degli Alani. L’opera fu composta dopo il 135, anno del tentativo di invasione da parte degli Alani, e probabilmente prima del 137, anno di scadenza del mandato di Arriano in Cappadocia, e comprende l’ordine di marcia, l’ordine di battaglia e il piano di battaglia. Lo scontro però non avvenne mai perché gli Alani, diretti contro l’Armenia e la Cappadocia dopo aver devastato l’Albania e l’Armenia deviarono per rientrare nell’area a nord del Mar Caspio da loro occupata. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 112

    Stampato nel 2012 da Aracne

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    Schmitt

    16.00

    “La guerra di Stati non è né giusta né ingiusta: è un affare di Stato, e in quanto tale non le occorre esser giusta. Ordo hoc non includit. Lo Stato ha il proprio ordine in se stesso, non fuori di sé. Al diritto internazionale fondato sugli Stati inerisce pertanto necessariamente un concetto di guerra non discriminatorio, che non distingue, nel diritto internazionale, un giusto e un ingiusto.” (Carl Schmitt)

    Brossura 13 x 21 cm. pag. 182

    Stampato nel 2012 da Carocci

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    Sconfitta mondiale – Capitalismo e marxismo verso la globalizzazione

    45.00

    E’ senz’altro un libro scomodo e controcorrente. La prima edizione in lingua spagnola è del 1953, da allora ha avuto oltre cinquanta edizioni. Si tratta di una analisi delle ragioni e delle origini, spesso occulte, della Seconda Guerra Mondiale realizzata analizzando fonti soprattutto inglesi e americane. L’autore va anche oltre evidenziando le conseguenze attuali della guerra che ha coinvolto l’intero mondo. I tentativi di Hitler di ottenere una pace, prima e durante il conflitto, con l’Inghilterra sono al centro della narrazione come lo è peraltro l’impressionante mole di notizie sullo scontro titanico tra Terzo Reich e Bolscevismo russo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 582 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2016 da Settimo Sigillo

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    Scritti scelti sul potere aereo e l’aviazione d’assalto 1920 -1970

    28.00

    Amedeo Mecozzi (1892-1971) fu un asso della Prima Guerra Mondiale che sviluppò un pensiero sulla strategia della guerra aerea opposto a quello del contemporaneo Giulio Douhet. Questa opera in due volumi (inseparabili) raccoglie i suoi scritti sul potere aereo e l’aviazione d’assalto: il primo volume prende in considerazione il periodo tra le due guerre e la seconda guerra mondiale (1920 – 1943), mentre il secondo tratta il dopoguerra e la Guerra Fredda (1945-1970). Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    2 Volumi rilegati, 22 x 30,5 cm. pag. 417 + 447

    Stampato nel 2006 da Ufficio Storico Stato Maggiore Aeronautica

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    Scritti sulla guerra (1745-1748)

    12.00

    Il volume raccoglie gli scritti di David Hume sulla guerra: “L’insurrezione giacobita del 1745 e la difesa del prevosto di Edimburgo”, “L’incursione britannica del 1746 sulla costa francese” e “La spedizione del 1748 presso le corti di Vienna e Torino”. I primi due fanno luce sulla guerra civile e sul conflitto Inghilterra-Francia, mentre il terzo riproduce integralmente un diario di viaggio tra le capitali europee settecentesche in tempo di guerra. Tali testi, da cui emerge lo sguardo realista e a tratti ironico di Hume sulla “miserabile guerra”, si collocano in una fase decisiva per lo sviluppo del suo pensiero politico e ci consegnano una figura inedita del filosofo come cultore dell’arte bellica, esperto di strategie militari, ufficiale amico di generali e ministri, osservatore acuto delle personalità dei sovrani e delle dinamiche internazionali.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 112

    Stampato nel 2017 da Mimesis

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    Scudi di pietra – I castelli e l’arte della guerra tra Medioevo e Rinascimento

    18.00

    Cosa ci resta oggi dei castelli medievali e rinascimentali? «Poco più che mura di massi serrati, punteggiate da buchi, spesso inspiegabili. Ebbene la passione e la competenza di Riccardo Luisi riescono invece perfettamente a leggere quei vuoti oscuri: essi diventano del tutto naturalmente i punti di appoggio dei cardini, delle finestre mobili, dei cammini di ronda, degli sporti, dei soffitti e dei pavimenti, tutti in legno e per questo tutti distrutti. Rivediamo quegli scudi di pietra che si animano nella furia dello scontro e nel logorio degli assedii, ma anche nei brevi tempi di pace, nello scorrere della vita quotidiana.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 239 illustrato con cartine foto e disegni b/n

    Stampato nel 2017 da Odoya

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    Security Leadership Creativity

    25.00

    Si tratta di un vero e proprio manuale per far fronte alla minaccia del nuovo terrorismo e della grande criminalità organizzata. L’autore è apprezzato in ambito internazionale come testimoniano i contributi al volume di importanti esperti israeliani e statunitensi. Il terrorismo è una minaccia in continua evoluzione per cui è importante affrontarlo ricorrendo anche alla creatività, dellineando in anticipo le possibili linee d’azione che, come ci è insagnato la storia, possono essere le più svariate mettendo in crisi anche le strutture più grandi. Si tratta di un testo fondamentale per gli operatori del settore e gli studiosi.

    Brossura, 16,8 x 23,5 cm. pag. 212 illustrato con alcune foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Editoriale Lupo

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    Senza la guerra – Moriremo pacifisti?

    12.00

    Dopo il ’45 è sembrato che l’Europa riuscisse a mettere fuori gioco la guerra, sconfessando così gran parte del suo stesso passato. Ora però essa è nuovamente circondata da una conflittualità minacciosa, e per le nostre democrazie si sta forse annunciando un appuntamento fatale con la storia: un appuntamento nel quale mille indizi sembrano indicare che la guerra possa tornare d’attualità. Ma l’Europa saprà ritrovarne le categorie culturali, prima ancora che le armi? Provenienti dal mondo della storia, della geopolitica, della filosofia e della letteratura, quattro autorevoli voci fanno i conti con l’evoluzione dell’atteggiamento europeo sulla guerra: Massimo Cacciari; Lucio Caracciolo, Ernesto Galli della Loggia, Elisabetta Rasy.

    Brossura, 11 x 17,5 cm. pag. 126

    Stampato nel 2016 da Il Mulino

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    Servitù e grandezza militare

    12.00

    Nel suo capolavoro, de Vigny esalta un mondo lontano da quello contemporaneo, dove il dovere vale più del piacere e il destino guida l’esistenza degli uomini che cercano conferma delle loro scelte esistenziali, oggi guidate invece dagli stimoli e dai desideri più bassi.

    Brossura, 11 x 17 cm. pag. 234

    Stampato nel 2019 da Oaks

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    Sfide geoeconomiche – La conquista dello spazio economico nel mondo contemporaneo

    15.00

    A inizio anni ’90, la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell’URSS vennero celebrati da molti politologi come l’avvio di una nuova epoca di collaborazione internazionale. Il tempo ha purtroppo disatteso le aspettative ottimistiche di coloro che vedevano nel nuovo millennio un’era di pace: la fine della guerra fredda, lungi dall’aver portato alla fine dei conflitti, ne ha piuttosto sancito la riallocazione dalla sfera politica a quella economica. Il presente saggio, sulla base degli schemi analitici elaborati dagli studiosi raccolti attorno all'”École de guerre économique”, fornisce una lettura circa l’attuale competizione fra gli Stati mettendo in luce soprattutto il ruolo che hanno oggi le strategie comunicative. Prefazione di Carlo Jean. Introduzione di Arduino

    Brossura, 14 x 20 cm. pag. 314

    Stampato nel 2018 da Fuoco Edizioni

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    Shooting up – Storia dell’uso militare delle droghe

    24.00

    Tutte le storie di guerra, dall’antichità ai giorni nostri, sono anche storie di droga. Quasi senza eccezioni, combattenti e soldati, governi e organizzazioni militari, nel corso dei secoli, hanno sfruttato il potenziale bellico di alcol e sostanze stupefacenti. I primi furono gli opliti omerici in viaggio verso Troia, poi le truppe di Annibale, i guerrieri dell’Amazzonia e i berserker vichinghi. Nel mondo antico, oppio, funghi allucinogeni o piante con poteri energetici sono spesso parte dei riti tribali, delle cerimonie per risvegliare lo spirito guerriero. Con la nascita della “guerra moderna” e lo sviluppo degli eserciti nazionali, l’uso di droghe diventa un’abitudine diffusa. I soldati al fronte assumono calmanti per tenere a bada gli incubi e il dolore, e stimolanti per dominare la paura e trovare la forza per andare all’attacco. I vertici militari spesso fingono di ignorare o addirittura agevolano la diffusione di sostanze psicotrope tra le truppe. La droga diventa un’arma a tutti gli effetti. Dalla diffusione della cocaina tra i piloti francesi e tedeschi durante la Prima Guerra Mondiale, all’utilizzo del Pervitin da parte della Wehrmacht, dall’abuso di psicofarmaci ed eccitanti dei marines in Vietnam, agli esperimenti con l’LSD durante la guerra fredda, fino ai miscugli di polvere da sparo ed eroina sniffati dai soldati bambino in Africa..

    Rilegato, 16 x 24 cm. pag. 566

    Stampato nel 2017 da UTET

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    Siege Warfare Operations Manual – From ancient times to the beginning of the gunpowder age

    34.00

    La guerra d’assedio è una forma impegnativa di combattimento, che occupa un posto particolare nell’ambito della storia militare. In contrasto con il combattimento mobile, un assedio si concentra su una posizione fissa, sia che si tratti di una semplice fortezza collinare o di un’intera città murata, e la forza d’attacco deve utilizzare una miscela di astuzia, pazienza, tecnologia e forza bruta per logorare gli avversari, distruggere le difese per occupare la posizione. Questo libro analizza la tecnologia, l’artiglieria e la tattica utilizzata nel porre e mantenere un assedio, a partire dall’antichità fino all’inizio dell’età della polvere da sparo. Viene tracciata l’infinita lotta tra le strutture difensive e le metodologie d’assedio, via via, implementate per superarle. Gli strumenti offensivi che gli ingegneri militari hanno progettato sono esaminati attentamente, come gli arieti, i trabucchi e le baliste, che a loro volta sono illustrati nei minimi dettagli. il libro analizza anche le tattiche minerarie d’assedio, e descrive la lotta una volta che le truppe assedianti hanno superato le difese. Vengono anche esplorate le arti più sottili della guerra d’assedio: la negoziazione, l’etichetta, le spie, il sabotaggio e l’infiltrazione, che giocarono sempre dei ruoli importanti in quelle situazioni. L’apparato iconografico è costituito da 50 illustrazioni in b/n e 200 a colori.

    Rilegato, 22 x 28 cm. pag. 153 completamente illustrato a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2018 da Heynes

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    Sintesi critica della Grande Guerra

    11.00

    Una raffinata analisi degli approcci strategici degli eserciti francese, tedesco e italiano da parte di uno dei pochi ufficiali dello S.M. italiano che aveva visto nell’aviazione l’arma del futuro e che ebbe il coraggio di criticare la strategia di Cadorna.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 96

    Stampato nel 2016 da Gaspari

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    Sismografie. Ernst Jünger e la Grande Guerra

    16.00

    a cura di Giuliana Gregorio – Sandro Gorgone

    L’imprescindibile riflessione di Ernst Jünger sulla Grande Guerra è ritornata al centro del dibattito degli studiosi a partire dalla pubblicazione, avvenuta nel 2010, dei suoi diari di guerra originari. In questo scarno giornale di bordo, Jünger, come un sensibilissimo sismografo, registra il ritmo incalzante delle battaglie e delle marce militari e quello dilatato e quasi surreale delle veglie di guardia notturne, la monotonia e il degrado della vita in trincea e l’inferno di sangue e acciaio della “guerra di materiali”, in cui non solo si consumavano i sogni e la vita di intere generazioni di europei, ma vacillavano le stesse fondamenta di un mondo e di una cultura.

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