Cina. Lo sguardo di Nenni e le sfide di oggi

Politica e Strategia

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    Cina. Lo sguardo di Nenni e le sfide di oggi

    13.00

    Alberto Bradanini

    Nenni visita la Cina due volte, nel 1955, quando incontra anche Mao Zedong, e nel 1971, quando il Primo Ministro Zhou Enlai gli esprime l’eterna gratitudine del popolo cinese per l’impegno da lui profuso nel riconoscimento italiano della Repubblica Popolare. Dalle pagine appassionate dei suoi diari affiora un uomo integro, un autentico umanista, ansioso di contribuire alla pace e alla distensione internazionale. Principi tuttora deficitari in un mondo dominato dalla finanza globalista. Se i due momenti appartengono a tempi diversi, essi vivono in queste pagine una seducente convergenza

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    Città in guerra – L’inferno di cemento. Da Stalingrado all’Iraq

    28.00

    Questo libro presenta uno studio completo delle moderne tattiche di combattimento nei centri urbani, a partire dalla difesa sovietica della città di Stalingrado, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, per arrivare alle recenti operazioni in territorio iracheno. L’autore ha sintetizzato 24 anni di esperienza personale all’interno dell’esercito statunitense, durante i quali si è occupato della stesura di alcuni manuali specialistici, compreso l’FM 3-06 Urban Operations del 2002. Attualmente sta lavorando a un aggiornamento delle tattiche sulla base di nuovi studi condotti sull’argomento. Il tenente colonnello Louis DiMarco, da poco tempo ritiratosi dal servizio attivo, descrive da esperto nove conflitti che hanno visto lo svolgersi di importanti scontri urbani: Stalingrado nel 1942, Aquisgrana nel 1944, Inchon e Seul nel 1950, Algeri nel 1956-57, Hue nel 1968, Irlanda del Nord nel periodo 1969-2007, Groznyj nel 1994-95, Jenin nel 2002 e Ramadi nel 2006-07. Inoltre, DiMarco accenna anche a quello che potrebbe essere il modo di combattere del futuro, quando la classica battaglia in campo aperto sarà sempre più rara e molte delle operazioni militari potrebbero essere condotte all’interno dei centri abitati, rappresentando per i soldati un inferno, ma di cemento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 295 con circa 43 foto b/n, 18 cartine e 21 foto a colori

    Stampato nel 2014 da Libreria Editrice Goriziana

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    Civil War Infantry Tactics. Training, Combat, and Small-Unit Effectiveness

    65.00

    Per decenni, gli storici militari hanno sostenuto che l’introduzione del moschetto a canna rigata, con prestazioni decisamente superiori al moschetto a canna liscia, abbia reso obsoleta la tattica della formazione in linea della fanteria. L’Autore di questo volume: Earl J. Hess sfida questa ipotesi profondamente radicata. Egli sostiene che la maggiore portata del moschetto a canna rigata, non ha dominato le battaglie combattute durante la Guerra Civile americana, e non abbia influito più di tanto nell’alterare il corso del conflitto, poichè i soldati non avevano né l’addestramento ne l’iniziativa per sfruttare la maggiore portata del fucile a canna rigata. Basandosi sui manuali di “perforazione” a disposizione dei funzionari e di una lettura attenta dei rapporti di battaglia, questo lavoro dimostra che le tattiche lineari continuarono ad essere utilizzate, sia con i moschetti a canna liscia che a canna rigata. A differenza di molti volumi che analizzano la storia a carattere generale, questo libro prende in considerazione le tattiche delle minori unità di fanteria, studiando attentamente le piccole formazioni in campo.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag. 299 ampiamente illustrato con foto, disegni e diagrammi b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Louisiana State University

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    Clausewitz in Italia – E altri scritti di storia militare

    20.00

    Il volume affronta e analizza alcuni temi cari alla storia militare, in particolare la diffusione del Vom Kriege in Italia, l’uso di Tucidide nella retorica militare americana, lo stereotipo degli italiani imbelli, il rapporto tra storia militare e storia politica, sociale, economica e giuridica della guerra e delle istituzioni militari e la critica storica delle teorie militari. Il testo si compone di dodici saggi dell’autore, alcuni dei quali già pubblicati fra il 1999 e il 2017 rivisti e ampliati. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura. 17 x 24 cm. pag. 292 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da Aracne

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    Come nave in tempesta – Il governo della città in Platone e Aristotele

    24.00

    Nella Grecia antica lo Stato è paragonato a una nave che deve compiere una traversata per giungere felicemente in porto. È qui che nasce la nozione di governo e con essa le domande politiche fondamentali: come deve essere governata una città per evitare i conflitti interni, approdare alla concordia e salvaguardare la pace? Come garantire l’alternanza al potere? Affidare il governo della città ai filosofi è la condizione per eliminarne i mali? Che cosa significano amicizia e concordia tra i cittadini? Platone e Aristotele vissero in un mondo di città più o meno autonome, circondato da grandi monarchie, e avevano sotto gli occhi in primo luogo Atene, la polis che allora rappresentava la forma più complessa e articolata di democrazia. Il carattere diretto della forma ateniese di democrazia era assicurato non soltanto dalla partecipazione alle decisioni comuni attraverso il voto nelle assemblee aperte a tutti i cittadini a pieno titolo, ma anche da una articolata istituzione nella rotazione delle cariche, potenzialmente accessibile a tutti i cittadini attraverso elezione o sorteggio. Giuseppe Cambiano, uno dei massimi studiosi del pensiero antico, restituisce la riflessione di Platone e Aristotele sul buon governo illuminando il loro e il nostro presente.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 260

    Stampato nel 2016 da Laterza

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    Come si comanda il mondo – Teorie volti intrecci

    16.00

    Di fronte al disordine mondiale scaturito dalla caduta del muro di Berlino e dagli attentati dell’11 settembre 2001, ci si chiede con sempre maggiore insistenza chi comandi il mondo. Nonostante i contributi sempre più numerosi, manca finora una visione d’insieme che unisca gli indispensabili presupposti teorici con gli inevitabili effetti pratici, in modo da individuare relazioni e intrecci, che il più delle volte sono davanti agli occhi di tutti. Con un approccio scientifico, gli autori si interrogano su questo tema, riunendo fili dispersi per creare un originale quadro di insieme. Emerge che le persone che influenzano le sorti del pianeta non sono le classi politiche che appaiono sugli schermi televisivi e contro cui si indirizza la protesta, ma i manager delle multinazionali che operano nel mercato globale. Il potere non è impersonale oppure determinato dalle selezioni di un algoritmo ma il nostro destino è deciso da nomi e volti ben individuabili. Il loro controllo è il problema decisivo della democrazia nel XXI secolo.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 230

    Stampato nel 2017 da Rubbettino

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    Compendio di storia militare

    8.00

    Che differenza c’è tra la falange macedone e la legione romana?Perché il veliero ha soppiantato la nave a remi?La cavalleria leggera è più efficiente di quella pesante?Quali modifiche tattiche ha comportato l’invenzione delle armi da fuoco?Come e perché è cambiata l’arte della guerra nel corso dei secoli?Un’introduzione allo studio della storia militare, sintetica, agile e nello stesso tempo scientificamente rigorosa che espone una metodologia delle scienze belliche attraverso le epoche storiche utile sia a chi desideri un primo approccio alla materia, sia a chi cerchi spunti per approfondimenti.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 96

    Stampato nel 2007 da Solfanelli

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    Concedi la pace. La guerra nel pensiero ebraico dalla Torah al sionismo

    10.00

    Furio Biagini

    Il tema della guerra, come ricorda il rabbino Riccardo di Segni, “è presente nella Bibbia ebraica dall’inizio alla fine, dalla storia di Caino alle guerre che devono porre fine al regno di Babilonia, raccontate nel libro di Daniele, a tutte le visioni sulle guerre che ci saranno nel corso della storia. […] Nella storia ebraica la guerra è una costante, ma la caratteristica delle varie guerre cambia notevolmente secondo le varie epoche.” Per questo, quando si esamina la posizione della tradizione ebraica riguardo alla violenza, alla guerra e di conseguenza alla pace, è necessario riferirsi principalmente alla Torah, il Pentateuco, interpretata dal Talmud e commentata dai rabbini nel corso dei secoli. La ricerca di Furio Biagini parte dunque dai testi della tradizione, la Bibbia ebraica, il Talmud e le interpretazioni rabbiniche medievali, il pensiero di Maimonide per pervenire alla elaborazione moderna, con particolare riferimento agli scritti dei maggiori rappresentanti del sionismo.

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    Confederate Artillery Organizations – An Alphabetical Listing of the Officers and Batteries of the Confederacy 1861 1865

    49.00

    Il presente volume riporta un elenco alfabetico degli Ufficiali e delle batterie di artiglieria della Confederazione negli anni della guerra civile americana – 1861 1865. si tratta di un lavoro straordinario, immensamente utile ed estremamente raro, che contiene i nomi degli ufficiali di ogni unità di artiglieria confederata. E ‘così raro che la maggior parte degli studiosi del settore non era a conoscenza della sua esistenza. Fu pubblicato in origine come studio per il Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti nel 1898, nell’ambito di un gigantesco lavoro di catalogazione inerente appunto la guerra civile. L’Autore di questa nuova edizione, Ray Sibley ha trascorso più di un decennio nella ricerca delle migliaia di voci, correzione di errori, e l’aggiunta di molte unità di artiglieria e nominativi di ufficiali supplementari, sconosciuti ai compilatori originali più di un secolo fa. Inoltre sono incluse le date di accettazione in servizio per ogni unità confederata.

    Rilegato, 18 x 25,5 cm. pag. 390 con 4 illustrazioni

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Savas Beatie

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    Confini – Storia di frontiere muri e limiti da Roma a Schengen

    15.00

    Quale ruolo hanno giocato i confini nella storia dell’umanità? Quale funzione possono svolgere al tempo della globalizzazione planetaria e dell’immigrazione di massa? L’autore compie uno straordinario viaggio nel tempo: dall’edificazione dei primi templi alla fondazione dell’Urbe; dalla muraglia cinese ai castelli medievali; dal Limes romano ai grandi Imperi; dal “mito della frontiera” alle moderne dogane commerciali; dalla Guerra Fredda all’Unione Europea. Il confine identifica una Comunità di appartenenza e un’identità di riferimento: ogni Civiltà – infatti – ha tracciato dei limiti entro i quali svilupparsi e riconoscersi. Oggi al centro del dibattito politico, il confine rappresenta un ostacolo naturale al dilagare del “villaggio globale” fondato sull’egemonia del mercato, sulla circolazione delle merci e sul dominio del profitto: il grande “spazio liscio” immaginato dal mondialismo – all’ombra dell’ideologia “no borders” – impone lo smantellamento delle Nazioni, l’ibridazione delle culture, lo sfaldamento delle Tradizioni, l’annichilimento delle specificità e la sostituzione dei popoli. Questo saggio afferma una nuova narrazione: identitaria, radicata e controcorrente.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 276, ill.

    Stampato nel 2019 da Passaggio al Bosco

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    Conflitti separatisti – Caucaso meridionale, Europa orientale e Balcani 1991-2014

    21.00

    A partire dal crollo dei regimi comunisti in Unione Sovietica, in Europa orientale e nei Balcani occidentali, l’intera regione è stata attraversata da conflitti tra nazioni dominanti e minoranze etnoculturali che aspiravano all’indipendenza. Ad eccezione delle secessioni pacifiche della Slovacchia e del Montenegro, le dispute territoriali nell’area postcomunista sono sfociate in guerre civili. Nel volume si indagano le condizioni che hanno influenzato le diverse modalità di secessione, in alcuni casi facilitando la risoluzione pacifica delle controversie e in altri contribuendo allo scoppio di guerre civili. Al fine di far luce sui differenti esiti dei conflitti separatisti, l’autrice si concentra su tre fattori che hanno favorito o inibito il ricorso alla violenza e riflette sul ruolo svolto dai vari sistemi istituzionali nell’orientare le scelte degli attori statali e dei movimenti separatisti. L’attenzione è rivolta inoltre all’effetto delle modalità di transizione dall’autoritarismo e al sostegno che le minoranze hanno ricevuto dagli Stati terzi, in particolare dalla Federazione Russa.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 190

    Stampato nel 2020 da Carocci

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    Conflitto è libertà – Saggio su Machiavelli

    15.00

    Il libro si propone di essere uno studio sul pensiero politico di Machiavelli, inteso come pensiero in grado di provocare “contraddizioni istruttive” in chi decida di indagarlo e approfondirlo. L’argomento machiavelliano rivela, infatti, una dimensione che sembra essere determinante e costitutiva nella riflessione sulla politica: la dimensione del conflitto, che Machiavelli inaugura, per primo, nello spazio della politica. Il conflitto, per Machiavelli, non è un elemento contingente e provvisorio, ma il nucleo fondativo e irriducibile della politica. Il conflitto non è un residuo, o un rischio estremo, che la politica debba, o possa, rimuovere, ma esattamente il suo “fatto”, la sua “materia”, alla quale nessuna “forma”, nessun ordine, potrà mai rinunciare, pena la decadenza del politico stesso. A partire dal riconoscimento teorico che il conflitto rappresenta un criterio normativo cruciale nel dilemma della convivenza umana, il saggio mette alla prova la tesi secondo la quale il concetto di divisione restituito da Machiavelli possa diventare un principio operativo per la politica, un principio per un nuovo tipo di agire politico.

    Brossura, 14 x 22 cm. pag. 172

    Stampato nel 2012 da ETS

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    Conoscere il nemico

    49.00

    Ogni conflitto nasce e si sviluppa sulla base di una particolare conoscenza e immagine dell’avversario. Le decisioni dei vertici politici e militari sono condizionate dalle informazioni disponibili sul nemico, sui suoi disegni, sulle sue strategie, e la costruzione di tale immagine è a sua volta strumento utile a condizionare gli orientamenti della popolazione.La conoscenza del nemico è il risultato di due processi, uno istituzionale e uno culturale. Il primo è rappresentato dall’attività degli apparati di intelligence che raccolgono, organizzano, diffondono le informazioni, per utilizzarle a scopi militari (si pensi alla decrittazione britannica dei messaggi tedeschi durante la seconda guerra mondiale), ma anche per orientare le opzioni delle leadership politiche. Il secondo processo è di tipo culturale e rimanda alle difficoltà di comprendere realtà distanti dalla propria, per l’influenza di modelli e pregiudizi, anche di tipo razzista, in sintesi dell’universo mentale di chi raccoglie e interpreta le informazioni.In relazione a un conflitto le decisioni dipendono quindi da un complesso flusso di informazioni e dalla loro interpretazione, e da ciò derivano talvolta incomprensioni dense di conseguenze: si pensi alla sottovalutazione dell’Unione Sovietica da parte della Germania nazista o, in tutt’altro contesto, alle vicende che hanno coinvolto gli Stati Uniti nel corso dell’invasione e poi dell’occupazione dell’Iraq. I saggi qui riuniti affrontano momenti cruciali dell’età contemporanea, nei quali le conoscenze sul nemico hanno costituito la base per scelte di grande rilievo. Il volume, che affronta per la prima volta nel nostro Paese i temi dell’intelligence in un’ampia prospettiva storica, si articola in una prima parte, che prende in considerazione Una prospettiva mondiale dal periodo dell’imperialismo alla Guerra fredda, e in una seconda dedicata a L’Italia e i suoi nemici.

    Brossura 15,5 x 22,5 cm. pag. 528

    Stampato nel 2016 da Franco Angeli

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    Consigli sugli stratagemmi di guerra. Testo arabo a fronte

    9.00

    Uno scritto su come proteggere il paese dalle mire del nemico, dagli attacchi dei ribelli e dall’odio degli invidiosi, sui modi di rinsaldare le fortezze, far prosperare le pianure, le città, i domìni e colpire colui il cui prestigio s’accresce ogni nuovo giorno, senza ombra alcuna. Per rispondere a questa richiesta ho dunque redatto un compendio di nozioni indispensabili, illustrando come proteggersi da chi vi attacca e come rinforzarsi contro chi vi resiste.”

    Brossura, 10,5 x 16 cm. pag. 116

    Stampato nel 2013 da Il Melangolo

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    Contro il liberalismo

    20.00

    Davvero pochi pensatori politici spagnoli sono stati ammirati e detestati in tutta Europa e America come Juan Donoso Cortés. Riscoprire il principio religioso, denunciare la strada senza uscita del progressismo, proclamare che dietro ogni grande questione politica vi è una grande questione teologica, professare che una società che rinuncia alla propria religione presto o tardi perde la propria cultura, enunciare che la storia non ha altro senso se non quello della salvezza, affermare che all’origine dei disordini vi è la dimenticanza del cattolicesimo: da ciò scaturiscono le ragioni profonde, sebbene non confessate, della sua ammirazione o esecrazione. Il nostro mondo postmoderno sembra accettare il declino ineluttabile delle profezie secolarizzate che fino a ieri annunciavano il raggiante futuro dell’uomo moderno. Giudicata arcaica, la critica donosiana dell’individualismo, del collettivismo, dell’economicismo, del materialismo e della grande mescolanza mondialista, oggi è più attuale che mai.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 234

    Stampato nel 2018 da Idrovolante Edizioni

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    Contro l'”impero delle menzogne”. L’operazione militare speciale in Ucraina e la fine della globalizzazione nei discorsi di Vladimir Putin

    17.00

    Paolo Callegari

    All’alba del 24 febbraio il Presidente russo Vladimir Putin, in un discorso alla Nazione, annuncia l’inizio di una “operazione militare speciale” nell’Ucraina orientale; obiettivo dichiarato quello di proteggere territori storicamente russi dall’espansione della NATO. Precedute da attacchi aerei e missilistici verso obiettivi di importanza strategica, le forze terrestri russe entrano in territorio ucraino. Senza considerare le posizioni assunte dai singoli stati, non si può fare a meno di rilevare come l’operazione militare russa venga criticata dagli Stati Uniti e dal blocco dell’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico, mentre posizioni più caute sono espresse dai Paesi asiatici. Quindi, la pronta decisione dei paesi della NATO di aiutare l’Ucraina conferma che questa sarebbe solo un campo di battaglia nello scontro fra gli Stati Uniti e la Russia.

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    Corea del Nord – Storia geopolitica e vita quotidiana del Paese eremita

    14.00

    Una terribile dittatura o un Paese minacciato dalle ingerenze straniere? Uno Stato comunista fuori dal tempo o un regime in continua evoluzione? La Corea del Nord appare come un microcosmo chiuso e inaccessibile, un “regno eremita” governato da un Leader folcloristico e a tratti sanguinario, che suscita preoccupazione e curiosità. Eppure, nella recente corsa al riarmo nucleare, Pyongyang ha saputo tenere in scacco gli Stati Uniti di Donald Trump, occupando le cronache internazionali. Questo libro cerca di rispondere ai tanti interrogativi che affollano i media mainstream: il percorso storico che ha portato alla nascita delle due Coree, i conflitti che hanno ridisegnato la geografia dell’Asia, il lungo corso della dinastia Kim, l’analisi di uno scacchiere geopolitico nel quale si intrecciano l’espansionismo cinese, il riarmo giapponese e il conseguente timore americano. Un viaggio nel cuore di una Nazione “aliena”, arricchito dalle testimonianze di esperti e dissidenti: dalla militarizzazione della società alla dottrina del Juche, dall’identità culturale al profilo umano e politico dei suoi protagonisti, dalle condizioni economiche del Paese alla vita quotidiana del suo popolo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 218 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2018 da Passaggio al Bosco

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    Costruire un nemico. Studi di storia della propaganda di guerra

    25.00

    La propaganda di guerra è un’attività costante e strutturale degli Stati dell’età contemporanea, al tempo cioè delle società di massa e della comunicazione di massa: non è un’invenzione estemporanea, casuale, di per sé negativa o imprevista. Questa considerazione, purtroppo ancora piuttosto poco comune negli studi italiani, sta alla base delle ricerche presentate in questo volume. Non è un caso se, in assenza di essa, da noi gli studi storici sulla propaganda contemporanea – e in particolare sulla propaganda di guerra – sono oggi più numerosi che nel passato ma mancano ancora di quell’organicità, visibilità e centralità che in molti altri Paesi li contraddistingue. Da qui i temi del volume. Anche in Italia quella del tempo del primo conflitto mondiale fu certamente all’origine di molte fra le forme novecentesche della propaganda di guerra novecentesca. Ma essa è stata seguita dagli scontri ideologici della ‘guerra civile dei trent’anni’, e poi dal mezzo secolo di Guerra fredda, sino agli ultimi due decenni nel corso dei quali altre attività di propaganda hanno caratterizzato, e velato, altri conflitti armati.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 244 illustrate con foto b/n

    Stampato nel 2011 da Edizioni Unicopli

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    Counter-Guerrilla Operations – The Philipine Experience

    36.00

    Questo volume che fa parte della collana Classics International Series (PSI) della Praeger, riporta l’esperienza vissuta nella jungla delle filippine da due agenti, uno Filippino e l’altro Americano, che hanno combattuto come guerriglieri contro l’occupazione giapponese e hanno contribuito a sconfiggere la ribellione Huk dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. A differenza di molti altri racconti di operazioni anti-insurrezionali che si concentrano sui principi teorici e le loro applicazioni tattiche, gli autori esaminano i mezzi “pratici” per valutare i punti di forza e di debolezza della guerriglia. Un contributo duraturo di questo libro è la sua enfasi sull’importanza dell’intelligence nella lotta contro i movimenti ribelli. Premessa di Kalev Sepp.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 228 con alcune illustrazioni b/n in appendice

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2006 da Praeger

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    Counterinsurgency Warfare – Theory and Practice

    36.00

    Questo volume che fa parte della collana Classics International Series (PSI) della Praeger definisce le modalità della guerra di insurrezione e delinea la strategia e la tattica per combattere tali minacce. Tratto dalle osservazioni di un ufficiale francese, David Galula, che nel corso degli anni, ha studiato i fenomeni della guerriglia in tre continenti, il volume rimane tuttora di grande rilevanza, in particolar modo in riferimento ai politici e agli analisti americani che, dovrebbero tener maggiormente conto delle esperienze insurrezionali (e delle lezioni negative) degli anni cinquanta, sessanta e settanta per aggiornare e migliorare la situazione in Iraq e afghanistan e negli altri contesti contro-insurrezionali che si presenreranno in futuro. Con una nuova prefazione di John A. Nagl, autore di studi sulla controinsurrezione controinsurrezione in Malesia e Vietnam.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 106

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2006 da Praeger

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    Cromwell’s War Machine – The New Model Army 1645-1660

    25.00

    Il New Model Army era uno degli eserciti più noti e più efficaci mai costituiti in Inghilterra. Oliver Cromwell ne fu il più capace comandante sul campo di battaglia e, allo stesso tempo, il leader politico la cui posizione dipendeva dal sostegno dell’esercito stesso. In questo nuovo studio, meticolosamente preciso e circostanziato, Keith Roberts descrive come l’esercito di Cromwell fu reclutato, ispirato, organizzato, addestrato ed equipaggiato. Fa il punto anche sulle operazioni strategiche e tattiche nel contesto della teoria e della pratica della guerra, nell’Europa del diciassettesimo secolo.

    Brossura, 15,6 x 23,5 cm. pag. 288 con numerose illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da Pen & Sword

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    Cyber war – La guerra prossima ventura

    12.00

    Esiste una guerra silenziosa. Le armi sono invisibili, gli schieramenti fluidi e di difficile identificazione. Potrebbe sembrare una spy story da romanzo, eppure vicende come quella degli attacchi informatici avvenuti nel corso delle ultime elezioni americane sono soltanto alcuni tra i più eclatanti episodi di cyber war, una realtà a metà strada tra spionaggio e atto di guerra. Cina, Corea del Nord, Stati Uniti, Russia, cani sciolti, mercenari del web. Lo scenario è vasto e intricato, Cyber war prova a ricostruirlo attraverso il lavoro di due esperti: Aldo Giannuli, storico e già collaboratore di procure e commissioni d’inchiesta sulle stragi di Stato, e Alessandro Curioni, consulente specializzato in cybersicurezza e autore di fortunati saggi sul tema.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 111

    Stampato nel 2019 da Mimesis

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    Cybergeopolitica, organizzazioni e anima russa

    17.00

    Leonid Savin

    Leonid Savin, eminente geopolitico e filosofo russo, in questa pubblicazione ci guiderà in un’analisi delle strategie utilizzate per condurre l’offensiva ideologica e culturale, prima che economica e militare, contro il continente eurasiatico, delle criticità e dei punti di forza che caratterizzano i rispettivi campi, illustrandoci i tratti salienti che caratterizzano l’identità spirituale della Russia e del suo ruolo centrale nella costruzione di una valida alternativa ai modelli che gli Stati Uniti vorrebbero imporre a livello globale.

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    Cyberwar

    19.90

    Lasciando per qualche settimana senza energia elettrica parte degli Stati Uniti, i danni sarebbero tali da mandare in bancarotta mezzo mondo. Del resto, inserendo degli opportuni comandi dal posto passeggero di un aereo, se ne può prendere il controllo durante il volo. In modo simile si possono mandare fuori giri le centrifughe di una centrale nucleare, fino a portarla all’esplosione. E che dire di pompe d’insulina e pacemaker? Quelli di nuova generazione sono molto efficienti, ma anche vulnerabili a dei comandi capaci di metterli fuori controllo. E provocare centinaia di morti con un semplice clic. Questi sono solo alcuni esempi di quello che, oggi, si può fare con un computer. Non scenari ipotetici, ma eventi di cui abbiamo già avuto piccoli e grandi assaggi, e che sempre più popoleranno le notizie di cronaca. Guerra, crimine e terrorismo di ieri, con l’uso delle armi digitali, diventano cyberwar, cybercrime e cyberterrorismo. Più precisi, letali e invisibili. In questo libro si raccontano la storia, le tecniche, gli strumenti e i protagonisti di un fenomeno destinato a cambiare radicalmente le nostre vite. E scoprirete come un “semplice” computer possa diventare uno strumento di morte. Il più subdolo e insidioso di tutti.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 208 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2016 da Hoepli

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    Da Clausewitz a Putin: la guerra nel XXI secolo: Riflessioni sui conflitti nel mondo contemporaneo

    19.90

    Matteo Bressan  – Giorgio Cuzzelli

    Dalle Torri Gemelle alle insurrezioni in Irak e in Afganistan, dalle proxy wars nel Levante e nel Golfo Persico al ruolo della Wagner in Nord Africa e nel Sahel, dalle sfide nello spazio cibernetico alla nuova corsa per la conquista dello spazio e, infine, dal programma navale della Repubblica Popolare Cinese ai T-72 russi schierati alla frontiera dell’Ucraina. Il filo conduttore che unisce questo mosaico, pur nella diversità delle forme e delle rappresentazioni, è sempre lo stesso: imporre con la forza la propria volontà all’avversario. Mai come in questo momento il mondo è apparso così insicuro. È quindi necessario conoscere, per comprendere e per difendersi. Questo libro, attraverso il contributo di alcuni tra i più qualificati studiosi italiani della materia, ha l’ambizione di spiegare l’evoluzione della guerra moderna dalla teoria alla pratica, dalle idee di Clausewitz e di Sun Tzu ai cingoli di Putin e alle navi di Xi Jinping.

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    Da Port Arthur a Port Arthur. La guerra incompiuta e il riscatto sovietico in Estremo Oriente

    28.00

    Giorgio Scotoni

    La Federazione Russa è la sola nazione europea ad affacciare direttamente sull’Oceano Pacifico. Eppure al termine della Grande Guerra, Mosca perde le regioni da Vladivostok al Bajkal e con esse lo sbocco ai mari caldi. Per la prima volta la Russia è attaccata simultaneamente su due fronti, invasa da occidente e da oriente. Restaurato il sistema “da mare a mare” russo, Stalin trasforma la periferia siberiana nell’avamposto della potenza sovietica nel Pacifico, proiettando l’influenza in Asia come mai prima nella storia. Il 23 agosto 1945 la riconquista di Port Arthur suggella il trionfo nella “guerra incompiuta” contro il Giappone.

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    Dalla Geografia alla Geopolitica

    18.00

    Halford J. Mackinder (1861-1947) è stato un uomo dalle molteplici carriere: geografo, è considerato il fondatore moderno della disciplina in Gran Bretagna; educatore, ha creato l’Università di Reading e consolidato la London School of Economics come suo secondo direttore; esploratore, è stato il primo uomo a scalare il Monte Kenya, la seconda vetta africana; politico, ha seduto in Parlamento e ricevuto diversi incarichi ufficiali, tra cui quello d’Alto Commissario britannico nella Russia Meridionale sconvolta dalla guerra civile. Malgrado una carriera così ricca e polivalente, Mackinder è però oggi noto principalmente come uno degli autori “classici” della geopolitica. La sua influenza su Karl Haushofer e la Geopolitik tedesca è ben nota, ma più o meno tutte le scuole strategiche del mondo sono state influenzate dai suoi scritti.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 381

    Stampato nel 2013 da Fuoco Edizioni

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    Dalla geografia sacra alla geopolitica

    16.00

    Daniele Perra

    L’obiettivo di questo lavoro, con il quale l’autore, riproponendo una nota nozione guénoniana, recupera il concetto di «geografia sacra», è innanzitutto quello di indagare la discendenza più o meno diretta tra geografia sacra e geopolitica, dove la prima sta alla seconda come, più in generale, la scienza sacra sta alla scienza profana. La ricerca condotta attraverso un lungo viaggio immaginario tra i continenti mira a riscoprire i temi sacrali della prima che, seppur celati o ignorati, rimangono intatti nella seconda.

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    De re militari

    28.00

    Sarebbe un grave errore pensare che, nel corso dei secoli medievali, il modo di combattere sia rimasto sempre eguale a se stesso. Benché gli elementi naturali e le limitate disponibilità tecniche non cessassero di condizionarne lo sviluppo, mezzi e procedimenti di azione furono oggetto di continue innovazioni alle quali non fu estranea la costante influenza dei modelli antichi. In quale misura la conoscenza dei trattatisti latini pesò sugli ordinamenti militari medievali? Essa fu indubbiamente precoce e duratura e, dopo la fondamentale esperienza dell’età comunale, trovò in Italia una prima sintesi negli Insegnamenti di Teodoro I di Monferrato.
    Tanto l’esperienza pratica quanto la tradizione teorica concorsero, in misura non facile da stabilire, alla formazione del sapere militare corrente. Le influenze antiche ripresero la loro preminenza in età umanistica con la composizione di nuovi trattati come i De re militari di Roberto Valturio e di Antonio Cornazzano, opere che, ispirate alla riscoperta dell’antichità e alla «guerra come opera d’arte» dei condottieri italiani, contribuirono, insieme con i modelli umanistici, ad estendere la loro influenza a tutto l’Occidente.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 334

    Stampato nel 2008 da Viella

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    De Rebus Militum – La Tattica della Legione romana dagli albori al tramonto. Volume II Repubblica

    30.00

    Il De Rebvs Militvm rappresenta il primo trattato che pone in puntuale relazione l’evoluzione della Legione romana con la situazione reale della società del tempo. Binomio che ha permesso di individuare importanti informazioni di carattere militare, senza le quali sinora il tentativo di ricostruzione delle dinamiche della Legione nei tempi più arcaici, sulla base delle sole informazioni archeologiche e iconografiche, ad oggi non ha fornito risultati attendibili. questo secondo volume presenta i successivi modelli di legione repubblicana, riconducendo ancora una volta alle cause socio-politiche la loro evoluzione: il conflitto tra patrizi e plebei, che influenzò direttamente le tattiche, e l’introduzione della prima forma di stipendio stagionale e annuale nella legione alto-repubblicana; l’aggiornamento di tattiche e armamenti, dovuto allo scontro con nuovi nemici, e, per le numerose guerre, la necessità di arruolare il maggior numero di soldati, anche tra i non aventi diritto a militare nelle legioni, ponendo le basi per il fenomeno delle vessillazioni nella legione medio-repubblicana; l’istituzione di un esercito costituito da legioni per lo più formate da volontari e capite censi, la conseguente introduzione della scuola gladiatoria all’interno delle categorie militari di astati, principi e triari, mai scomparsi, nella legione tardo-repubblicana.

    Brossura, 17 x 25 cm. pag. 343 con circa 93 illustrazioni b/n + 1 tavola a colori

    Stampato nel 2014 dall’Associazione Ars Dimicandi

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    Decadenza e Fine della Civiltà – Estratto dall’ Inégalité des Races humaines

    10.00

    Proprio il 14 luglio, nel giorno della tragica farsa della presa della bastiglia e della pseudo-rivoluzione anti-francese, nasceva quel grande indimenticabile genio che fu il Conte de Gobineau; amico e collaboratore di Alexis De Tocqueville, nonché critico e nemico acerrimo del centralismo statalista giacobino, cantore delle libertà locali e dell’individualismo aristocratico ariano ed uno dei più eccelsi uomini di cultura dell’Europa dell’800. Il libro riporta un estratto della sua opera più conosciuta che l’ha reso celebre ai posteri: “Essai sur l’Inégalité des Races Humaines” (Parigi, 1853-1855).

    brossura, 14 x 21 cm. pag. 46

    Stampato nel 2006 da Effepi.

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    Della guerra – Edizione Integrale

    14.00

    Generale prussiano formatosi nelle guerre contro Napoleone, Karl von Clausewitz (1780-1831) è diventato esponente di una scienza che ha gli stessi anni della civiltà: la polemologia. Della guerra è un libro ottocentesco che sembra scritto per l’epoca in cui viviamo, quella dei conflitti mondiali, degli scontri ideologici e morali. Opera aperta che si sottrae alle codificazioni sistematiche e nega che la guerra sia un “fatto puramente militare”, è il testo sul quale si sono formati i grandi generali e da cui hanno attinto i politici e i rivoluzionari che hanno cambiato il mondo negli ultimi cento anni. Un libro troppo importante, quindi, per essere letto solo dai militari. Lo stesso Lenin ha scritto che “Clausewitz è uno dei più notevoli filosofi e storici della guerra, uno scrittore le cui idee sono incontestabili”. André Glucksmann, da parte sua, afferma che “alla luce della teoria di Clausewitz scoppiano i mille soli delle esplosioni nucleari…”.

    Brossura, 11 x 18,5 cm. pag. 862

    Stampato nel 2012 da Mondadori

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    Democrazia e Oligarchia

    13.00

    “Chi dice democrazia dice “organizzazione”; chi dice organizzazione dice “oligarchia”. Partito da una visione rousseauiana e marxista del potere politico, Michels approderà ala concezione di una “nuova democrazia”, nella quale la struttura oligarchica connaturata alla realtà stessa del potere si caratterizza attraverso il rapporto tra capo carismatico e le masse in un quadro di unità nazionale e sociale, segnata dal solidarismo economico. Tale “nuova democrazia” per Michels è il fascismo.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm. pag. 98

    Stampato nel 2012 da Edizioni di Ar

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    Democrazia e talassocrazia. Saggi di analisi geopolitica.

    22.00

    La relazione tra il mare (in quanto tale) e i luoghi non è certo identica a quella fra la terra e i luoghi. Di questa differenza è già perfettamente consapevole Platone, il quale non solo vede nell’elemento fluido il simbolo di una instabilità e una “corruzione” che, dissolvendo i legami comunitari, favoriscono la degenerazione della stessa democrazia in demagogia e (di conseguenza) quelle lotte intestine che conducono la polis alla rovina, ma mostra pure che vi è una relazione necessaria tra la talassocrazia e la pre-potenza della grande polis attica. Una tracotanza che, facendo venir meno qualsiasi tradizione agonistica, muta la “forma” stessa della guerra e porta la polis a trattare perfino i propri alleati come schiavi… L’autore, grazie alle sue ben note competenze storiche e linguistiche, sviluppa e approfondisce una visione geopolitica delle iconografie delle diverse regioni del mondo, non solo tenendo conto della perenne dialettica “terra-mare”, ma anche e soprattutto mostrando che (geo)politicamente l’uomo abita la terra.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 129 allegato DVD di conferenze

    Stampato nel 2014 da Effepì

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    Destinati alla guerra – Possono l’America e la Cina sfuggire alla trappola di Tucidide?

    25.00

    Qual è la soglia oltre la quale un conflitto diventa inevitabile? Nello scenario politico-economico contemporaneo, Cina e Stati Uniti sembrano proiettati verso una guerra che nessuno dei due vuole. Il motivo è la trappola di Tucidide: quando una potenza emergente minaccia di spodestare quella dominante, il risultato più plausibile è la guerra. Questa è la dinamica che scandisce da sempre la storia. A proposito della guerra del Peloponneso, che devastò l’antica Grecia, lo storico Tucidide spiegò che furono l’ascesa di Atene e la paura che la sua scalata instillò in Sparta a rendere la guerra inevitabile. Da cinquecento anni a questa parte tali condizioni si sono ripresentate sedici volte. E in dodici casi hanno portato a una conclusione violenta. Nel diciassettesimo caso, l’irresistibile avanzata della Cina rischia di entrare in collisione con un’America inamovibile. In Destinati alla guerra, il professore emerito di Harvard Graham Allison indaga le diverse sfaccettature della contesa tra Stati Uniti e Cina attraverso la lente della trappola di Tucidide. Allison mostra come in passato una prudente e ingegnosa arte di governo sia riuscita a evitare la guerra, e quali dolorosi passi siano oggi necessari per evitare il disastro.

    Brossura, 14 x 20 cm. pag. 518

    Stampato nel 2018 da Fazi

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    Destra rivoluzionaria e nazionalismo europeo. Riarmare le idee con Adriano Romualdi

    15.00

    Luca Rimbotti

    Adriano Romualdi ha rappresentato, per svariate generazioni, la figura dell’intellettuale militante in lotta contro il suo tempo. Morto giovane, il suo linguaggio era forte, i suoi concetti liberi e le sue parole un continuo richiamo. In un’epoca in cui l’Europa era già stata gettata nella dissoluzione, seppe tracciare linee guida semplici e potenti, con obiettivi luminosi da additare a chi avesse cuore e tenacia: anzitutto l’Europa-Nazione, il grande mito di una rinascita europea da attuare ad ogni costo.”

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    Dietro la bandiera rossa – Il comunismo creatura ebraica

    20.00

    Se la storia ebraica riflette sempre il tema che il popolo di Israele è il popolo scelto da Dio per redimere il mondo, è vero che questo popolo deve essere un partner attivo, nelle imprese umane come in quelle divine. Per questo, nel XIX e XX secolo, impazienti, senza attendere l’arrivo di quel Messia che avrebbe liberato l’umanità, gruppi sempre più numerosi di ebrei, fidenti nelle nuove Tavole laicizzate da Marx, diedero vita al più atroce tentativo di distruggere il mondo reale. Questo ponderoso saggio documentale mette in evidenza, senza possibilità di dubbio o confutazione, come dietro al bolscevismo, come dietro a ogni comunismo che tra le due guerre cercò di incendiare l’Europa, ci sia stata la longa manus ebraica non solo ideologica ma anche organizzativa, e non tanto a livello dei sottufficiali, quanto proprio a livello degli ufficiali superiori. Il presente volume ripropone la specifica sezione russa della più ampia e comprensiva opera “Dietro la bandiera rossa – Il comunismo, creatura ebraica”, con le dovute correzioni e gli aggiornamenti documentali occorsi nei tre anni seguiti alla sua pubblicazione.

    Prodotto nel 2016 da Effepi

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    Dietro la bandiera rossa – Il comunismo creatura ebraica

    125.00

    Gianantonio Valli

    Se la storia ebraica riflette sempre il tema che il popolo di Israele è il popolo scelto da Dio per redimere il mondo, è vero che questo popolo deve essere un partner attivo, nelle imprese umane come in quelle divine. Per questo, nel XIX e XX secolo, impazienti, senza attendere l’arrivo di quel Messia che avrebbe liberato l’umanità, gruppi sempre più numerosi di ebrei, fidenti nelle nuove Tavole laicizzate da Marx, diedero vita al più atroce tentativo di distruggere il mondo reale. Questo ponderoso saggio documentale mette in evidenza, senza possibilità di dubbio o confutazione, come dietro al bolscevismo, come dietro a ogni comunismo che tra le due guerre cercò di incendiare l’Europa, ci sia stata la longa manus ebraica non solo ideologica ma anche organizzativa, e non tanto a livello dei sottufficiali, quanto proprio a livello degli ufficiali superiori. Il presente volume ripropone la specifica sezione russa della più ampia e comprensiva opera “Dietro la bandiera rossa – Il comunismo, creatura ebraica”, con le dovute correzioni e gli aggiornamenti documentali occorsi nei tre anni seguiti alla sua pubblicazione.

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    Dietro le linee austriache – La controguerriglia dell’imperialregio esercito nei Balcani

    18.00

    La dottrina attuale di controguerriglia trova sicuramente fonte di ispirazione dalle passate esperienze dell’esercito imperiale asburgico, impegnato operativamente sul fronte sud dell’Impero (Balcani), tra la fine dell’800 e la Prima Guerra Mondiale; guerra che, è bene ricordare, è considerata come il più grande conflitto di posizione. Invece, proprio in una guerra ritenuta statica, fu elaborata una vera e propria dottrina di impiego per contrastare la guerriglia. Il presente studio si conclude con quello che rimane dell’esperienza austriaca oggi: quali sono state le idee guida da allora e come si sono sviluppate.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 86 con 3 cartine + 32 pagine fuori testo con 47 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Itinera

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    Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio

    27.80

    Torna il commento puntuale di Machiavelli alla narrazione liviana: tre libri che pongono l’accento su origine, organizzazione e decadenza della grande repubblica romana, e di ogni repubblica, intesa come ordinamento statale capace di armonizzare le tendenze e gli interessi particolaristici. Così, sotto la veste apparentemente dimessa di un commento a Livio, viene articolandosi una visione del mondo coerente, che pur illustrando in termini inconsueti il nesso fra società, storia e natura, rifugge da ogni sistemazione dottrinale legata a rivelazioni provvidenzialistiche o ad astratte speculazioni filosofiche.

    Brossura 12 x 19 cm. 2 voll. per complessive pag. VI + 1674

    Stampato nel 2006 da UTET

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    Divide et impera – Strategie del caos per il XXI secolo nel Vicino Medio Oriente

    24.00

    Che cosa sta succedendo nel Vicino e Medio Oriente? Perché quest’area nevralgica continua a essere l’epicentro dei più cruenti e sanguinosi conflitti che scuotono il mondo? Chi sono i protagonisti interni ed esterni che hanno contribuito a rendere tale zona la più instabile e turbolenta dalla metà del Novecento fino alla cosiddetta “Primavera araba” e oltre? A queste domande, come a diverse altre che vi sono strettamente legate (11 settembre 2001, terrorismo “islamista”, politiche neo-securitarie, ruolo delle grandi lobby internazionali), risponde Paolo Sensini in questo suo nuovo libro che rappresenta in qualche modo il seguito e uno sviluppo ad ampio raggio di “Libia 2011”, ossia del lavoro uscito in Italia che ha documentato in presa diretta ciò che stava realmente accadendo nelle “rivolte arabe”. Dopo aver descritto le condizioni storico-sociali che hanno portato alla nascita degli Stati del Vicino e Medio Oriente con la caduta dell’Impero Ottomano, l’autore esamina quali sono i “grandi giochi” e la rete degli interessi mondiali che si sono scontrati e continuano tuttora a scontrarsi determinando i destini dell’area.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 322 + 17 pagine fuori testo con 33 illustrazioni b/n e colore

    Stampato nel 2013 da Mimesis

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    Dizionario delle battaglie

    18.90

    La storia dell’umanità si caratterizza, dalle origini fino ai giorni nostri, per l’ubiquitaria presenza della guerra: singoli uomini o intere comunità, stati o nazioni che si affrontano in battaglia, servendosi degli strumenti più o meno raffinati di cui la tecnica, in costante evoluzione, li ha dotati; uomini o gruppi di uomini che, attraverso uno spargimento di sangue più o meno legittimato dalle varie giustificazioni della guerra che il diritto ha provveduto a “confezionare” nel corso dei secoli, si confrontano per affermare la propria supremazia e garantirsi vantaggi di vario genere. In questo dizionario, il lettore potrà confrontarsi con un articolato resoconto delle battaglie che, in luoghi e tempi eterogenei, hanno segnato la storia.

    Brossura, 14,3 x 20,8 cm. pag. 384

    Stampato nel 2017 da Rusconi

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    Dizionario militare – Italiano Tedesco – Tedesco italiano

    25.00

    La pubblicazione di un moderno dizionario per l’esercito e per la sua tecnica proviene dal dovere di provvedere d’una larga base di termini tecnici ufficiali nell’esercito gli studenti e gli interpreti militari nonché gli ambienti di coloro che fan parte della scienza e della tecnica militare.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 252

    Stampato nel 2019 da Effepi

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n. 9 – Primo schema costituzionale per uno Stato dell’Ordine Nuovo

    5.00

    Serie di documenti per “Il Fronte della Tradizione” a cura dell’Associazione Culturale RAIDO che, propongono o, ripropongono scritti che vogliono essere un contributo a far chiarezza su argomenti diversi, a volta, di fondamentale importanza. Queste agili monografie sono indicate a chiunque voglia far chiarezza in questi tempi in cui la civiltà corre verso l’annientamento cercando una nuova, anzi un’antica visione del mondo, nel senso tradizionale del termine. Il presente fascicolo verte sullo schema costituzionale ideato da Adriano Romualdi e Rutilio Sermonti ai tempi di “Ordine Nuovo”.

     

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    Donbass. Una guerra nel cuore d’Europa – Interviste analisi e immagini

    15.00

    La guerra nel Donbass non fa rumore: migliaia di morti e un fronte di combattimento ancora aperto, ma nessuna notizia nei nostri rotocalchi. Questo contributo offre una panoramica generale del contesto economico e strategico che precede e accompagna il conflitto in atto: dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica alle rivolte di Euromaidan, dal golpe ucraino alla nascita delle Repubbliche Popolari di Doneck e Lugansk. Un viaggio nella geopolitica dell’Est Europa, dove le consorterie occidentali perseguono lo scopo di minare la potenza russa, alimentando tensioni religiose, etniche e sociali. Un collage che raccoglie le analisi, le testimonianze e le immagini di reporter e volontari impegnati sul campo per documentare i fatti o portare un sostegno umanitario. Uno spunto di riflessione fuori dagli schemi del “politicamente corretto”, dove il dramma della guerra non cancella la fierezza di un popolo che ha preferito il rumore metallico di un Kalashnikov al silenzio assordante della rassegnazione.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 174 con varie foto b/n

    Stampato nel 2017 da Passaggio al Bosco

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    Drieu La Rochelle. Il mito dell’Europa

    15.00

    Adriano Romualdi – Mario Prisco – Guido Giannettini

    Quali sono – si chiedeva Adriano Romualdi – le affermazioni fondamentali di Drieu, quelle destinate a diventare patrimonio spirituale di quanti vogliano ancora lottare contro la decadenza dell’Occidente? In primo luogo, l’idea europea. Scrittore di grande temperamento e simbolo della Collaborazione, Pierre Drieu La Rochelle è stato uno dei migliori letterati del Novecento francese. Questo libro – divenuto un classico – vuole offrire una radiografia della sua opera, della sua tensione e della sua figura: dalle origini normanne al suo contributo nella Grande Guerra; dalla brillante vita parigina alla fiorente attività letteraria, passando per l’adesione al Fascismo, la religiosità pagana e il suicidio finale. Un contributo potente e attualissimo, il cui monito è fissato aldilà dello spazio e del tempo.

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    Dugin versus Dugin. Gnosi impero rivoluzione. La via russa all’apocalisse gnostica

    22.00

    Giacomo Maria Prati

    La prima analisi critica e selettiva e, “dall’interno” del complesso pensiero del discusso filosofo russo, chiarificando alcune sue radici spirituali, precisando aspetti differenziali rispetto all’opera di Julius Evola, sottolineando tensioni tra i suoi carismi tradizionali e il suo spirito rivoluzionario e individuando, infine, in un cuore magico ed esoterico transculturale il nucleo essenziale del suo pensiero. Il tutto sulla scia di una rilettura della filosofia occidentale.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 194

    Stampato nel 2024 da Libreria Europa

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