Abyssinian Conquest: The Illustrated History of the Second Italo-Ethiopian War 1935–1936

Guerre Coloniali

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    Abyssinian Conquest: The Illustrated History of the Second Italo-Ethiopian War 1935–1936

    79.00

    Philip Jowett

    Questo volume contiene una narrazione concisa dell’invasione dell’Italia fascista in Abissinia, attraverso 600 illustrazioni a colori e bianco e nero, inclusa una descrizione dettagliata di entrambi gli eserciti. Nel 1935, l’Italia di Benito Mussolini invase l’Abissinia (oggi Etiopia), all’epoca uno dei due soli stati indipendenti in Africa. L’Italia invase per la prima volta l’Etiopia nel 1895 con poca preparazione e risultati negativi. Nel 1935, l’Italia conquistò il paese africano, costringendo all’esilio l’imperatore etiope. La vittoria venne ufficializzata nel 1936. Quest’opera integra una concisa storia narrativa del conflitto, inclusa una copertura dettagliata di entrambi gli eserciti.

    Rilegato, 22 x 28,5 cm. pag. 318 riccamente illustrato con circa 600 foto in b/n e alcune a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2023 da Schiffer

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    Adua 1896. La battaglia, i sacrifici, gli errori

    20.00

    Narrazione serena ed equilibrata della storia della battaglia di Adua, finalmente libera dalle passioni dell’epoca, avvenimento tragico che fu equivocamente attribuito a incapacità o imprevidenze personali. Il testo non è un esame critico tendente a precisare responsabilità di governanti o capi militari, ma mette in luce la bella condotta di tutte le truppe italiane nella battaglia, nella quale rifulsero le magnifiche doti di ardimento ed eroismo degli ufficiali e dei soldati. Il libro vuole inoltre essere un omaggio ai Caduti e offre una appendice con i decorati di Medaglia d’Oro con elative motivazioni e la sentenza integrale del processo al generale Baratieri.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 140 con 16 foto b/n

    Stampato nel 2011 da Effepi

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    Amhara – Cronache della Pattuglia Astrale

    20.00

    Etiopia 1936: la sedicente Pattuglia Astrale, malassortita e malequipaggiata unità di ricognizione composta dal comandante Paolo Caccia Dominioni e da alcuni ascari ha il compito di esplorare il territorio e di precedere una delle colonne avanzanti in Abissinia; un compito cui il comandante, forte dei suoi trascorsi africani e della conoscenza dell’arabo, è perfettamente adatto. Ma dopo pochi giorni, la pattuglia viene dirottata a fare da battistrada alla colonna Starace, mirabile impresa propagandistica del delfino del regime. Lo scorno del comandante della pattuglia è tale che lo svolgersi delle imprese belliche passa in sottofondo, lasciando il posto alla narrazione del viaggio, a volte surreale e condita spesso dall’imperturbabile sarcasmo caratteristico dell’autore, ma mitigata in parte dal racconto dell’abnegazione e degli sforzi sovrumani dei combattenti italiani e indigeni nel penetrare con una colonna motorizzata gli inaccessibili territori degli altopiani etiopici, a contatto con nemici pericolosi e una natura decisamente ostile.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 172 con illustrazioni b/n e 4 tavole a colori

    Stampato nel 2017 da Libreria Militare

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    Aminto Caretto. Una vita al fronte: dalle trincee della Grande Guerra alla campagna di Russia

    18.00

    Fabio Mentasti

    Poche figure hanno attraversato la storia italiana del Novecento lasciando un ricordo così indelebile come quella di Aminto Caretto. In un secolo caratterizzato da due devastanti guerre mondiali incarnò al meglio la figura di soldato valoroso trascorrendo quasi tutta la sua vita al fronte. Già nella Prima Guerra Mondiale infatti, il giovane Capitano Caretto guidò con coraggio il Reparto d’Assalto della IV Brigata Bersaglieri in numerosi teatri operativi. Nel 1922 inoltrò domanda per essere dislocato presso le Truppe Coloniali d’Eritrea impegnate in Cirenaica. Nel 1940, promosso Colonnello, assume il Comando del Terzo Reggimento Bersaglieri. Sul fronte russo le terribili condizioni climatiche e la superiorità numerica dell’Armata Rossa rivivono attraverso i documenti dell’epoca e i diari reggimentali ricostruendo i nove cicli operativi che il Terzo effettuò tra l’estate 1941 e l’autunno 1942, e che culmineranno con la Battaglia di Natale.

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    Ascari, Dubat e bande irregolari. Somalia 1891-1941

    24.00

    Jacopo Romano

    Questo volume nasce dalla ricerca tra archivi e biblioteche fatta in molti anni e analizza le truppe coloniali che gli italiani reclutarono in Somalia o che, anche se di altra provenienza, vennero impiegate nella colonia. Il testo affronta il colonialismo in Somalia dai suoi inizi nella fine dell’Ottocento fino alla caduta dell’Africa Orientale Italiana nel corso della Seconda guerra mondiale, mostrando le specificità e le evoluzioni di reparti, composti da somali e non solo, che combatterono con gli italiani. Viene dato spazio in particolare ai Dubat, reparti somali costituiti in epoca fascista, molto celebrati dagli ufficiali e dai testi dell’epoca.

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    Bande e Gruppi Irregolari della Libia 1911-1943

    24.00

    Gabriele Zorzetto

    Questa ricerca illustra una panoramica dei numerosi reparti irregolari costituiti sotto varie forme nelle colonie libiche durante il trentennio di presenza italiana: dalle prime bande a piedi per il controllo del territorio di recente conquista, alle bande a cavallo che operarono con le colonne mobili durante le lunghe operazioni di occupazione dell’interno; dalle formazioni di irregolari senussiti organizzati in campi armati gestiti da ufficiali italiani, fino alle unità cammellate che garantirono la sicurezza del Fezzan durante la Seconda guerra mondiale.

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    Bande Regolari e Irregolari nella campagna A.O. (1935/36) – Appunti di uniformologia – Quaderno n.1

    20.00

    Nel 1935/36, in occasione del conflitto italo-etiopico, vennero mobilitati dal Regio Esercito Italiano circa novantamila militari nativi dell’Eritrea e della Somalia: una percentuale non indifferente di essi si trovava inquadrata nelle Bande. Foto e figurini e documenti (Museo dell’Araba Fenice in Parma) corredano e costituiscono l’interesse di questo primo quaderno d’appunti che pur limitandosi al periodo della Campagna militare vera e propria e non volendo pretendere di esaurire l’argomento contiene pur sempre numerosi elementi inediti di sicura importanza.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 86 con numerose foto e documenti b/n e colori

    Stampato nel 2019 da Museo dell’Araba Fenice Parma

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    Basti in groppa! – L’artiglieria someggiata dall’Armata Sarda all’Esercito Italiano

    25.00

    Sullo specifico argomento esistono solo un numero sorprendentemente ridotto di lavori limitati all’ambiente alpino e all’artiglieria da montagna ma altri aspetti, come l’artiglieria coloniale e l’artiglieria someggiata non alpina sono rimasti in gran parte inesplorati. Ecco quindi un interessante e inedito studio sulla storia di tutte le artiglierie someggiate dell’Esercito Italiano, a partire dalle guerre risorgimentali e fino ai giorni nostri, illustrato con un’importante numero di fotografie, stampe e disegni.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 112 riccamente illustrato con foto b/n, disegni tecnici e foto a colori

    Stampato nel 2018 da Gruppo Modellistico Trentino

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    Bugie Coloniali II. Il colonialismo italiano tra cancel culture, censure e falsi miti

    17.00

    Alberto Alpozzi

    Scopo di questo libro è indagare gli aspetti taciuti e dimostrare come molti testi siano stati fabbricati su leggende, fantasie e fake-news. Il lavoro svolto si basa sulla ricerca e rielaborazione di documenti mai presi in considerazione e soprattutto sulla verifica di quelli impiegati per note pubblicazioni.  Sarà sconcertante, soprattutto in epoca della cosiddetta cancel culture, scoprire come non sia stato il fascismo ad inventare le guerre, il razzismo e la distruzione. Non esistono testi definitivi, soprattutto quando è stato ampiamente dimostrato come molti di questi abbiano sistematicamente e ripetutamente falsificato e omesso prove e testimonianze con l’unico obiettivo di alterare la storia. «Chi ha meriti riconosce anche i meriti altrui.

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    Bugie Coloniali III. La storia coloniale italiana tra omissioni, negazioni e mistificazioni

    18.00

    Alberto Alpozzi

    La storia degli italiani in Africa è stata ribaltata totalmente non per mezzo di ricerche, ma grazie alla rimozione forzata degli eventi e di tutti quegli elementi che avrebbero fornito i nuclei portanti e i fondamenti della colonizzazione. Con questo nuovo libro si porta alla luce una parte di quanto è stato occultato: migliaia di chilometri di strade e ferrovie per creare commerci, agricoltura moderna, bonifiche e deserti resi fertili, nuove e moderne città. I fatti presentati non sono mai apparsi come argomenti di discussione nell’ambito delle pubblicazioni di storia coloniale, nemmeno per essere confutati, così da scongiurare la minaccia che i documenti potessero dimostrare lo sviluppo realizzato dagli italiani nelle colonie. Le eccellenze sono state bandite da un conformismo settario e militante che ha negato chiunque abbia segnato la storia con grandi opere, riforme e progresso per creare l’unica nazione al mondo che si compiace del riconoscimento dei propri errori e guarda con angoscia al proprio passato.

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    Bugie coloniali. Leggende, fantasie e fake news sul colonialismo italiano

    16.00

    Alberto Alpozzi

    Questo libro, frutto di un meticoloso lavoro di ricerca, presentando fonti verificabili e documenti pubblici chiarisce alcuni dei principali dubbi sulla storia degli italiani in Africa. Le colonie furono conquistate, invase o acquisite legalmente? L’Italia abolì davvero la schiavitù nelle sue colonie? I lavoratori indigeni godevano di contratti oppure erano sottoposti a lavoro coatto? Lo sfruttamento delle risorse delle colonie dissanguò quei territori? Gli indigeni potevano frequentare le scuole? Usi, costumi e religioni locali vennero soppressi? Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui si forniscono risposte documentate e supportate da un ricco apparato iconografico. L’approfondita indagine negli archivi fornisce nuovi elementi di analisi e spunti di riflessione per completare un quadro storico ancora molto controverso.

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    Carabinieri in Africa orientale Italiana – Immagini da un impero

    25.00

    Le immagini spesso sono molto più esplicative e molto più immediate di un lungo testo, per questa ragione la propaganda se ne è sempre servita con cartoline, francobolli e, molto importanti, figurine. Questo album, che fa parte di una collana stampato con il preciso intento di non far dimenticare momenti di storia e di commemorare persone e fatti eroici, oltre a una bella serie di queste immagini propagandistiche, propone una scelta di fotografie tratte da collezioni private per ricordare il servizio dato dall’Arma a difesa dei cantieri e del personale delle importanti opere costruite in Africa orientale.

    Cartonato con sovracopertina, 24 x 17 cm. pag. 97 completamente illustrato con circa 60 foto b/n, 2 foto a colori, 2 cartine e 20 riproduzioni di cartoline

    Stampato nel 2013 da Herald

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    Caricat!

    50.00

    Questa nuova edizione, completamente rivista e aggiornata, dell’opera che vide la luce nel 1973, per celebrare i trecento anni di storia della Cavalleria italiana, e che destò un forte interesse per la dovizia di informazioni riportate e la narrazione ricca di aneddoti curiosi, è sicuramente un punto di riferimento importante per gli appassionati di Storia Militare.. La Cavalleria è stata interessata negli ultimi anni da importanti novità ordinative, addestrative e operative, come per esempio il processo di revisione che l’ha portata a comprendere nei suoi ranghi la specialità carrista come in tutti gli altri eserciti occidentali. Interessante la differenziazione della prima parte in cui lo stile e le uniformi degli uomini a cavallo sono stati brillantemente messi in valore dalle tavole a colori e la seconda in cui il compito di rendere gli attuali cromatismi – l’uniforme quotidiana è la tuta mimetica da combattimento – è stato lasciato alla fotografia.

    Cartonato con sovracopertina 21,5 x 30,5 cm. pag. 510 interamente illustrate b/n e colori

    Stampato nel 2011 dalla Rivista di Cavalleria

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    Cavalleria italiana dalle origini ai giorni nostri

    12.00

    Roberto Geminiani

    Agile collana di monografie dedicata alla storia militare, l’uniformologia, il modellismo e il wargame. Si prendono in esame avvenimenti, eserciti, personaggi, armi, battaglie e tattiche di guerra, per questa ragione ogni monografia è ampiamente illustrata con fotografie e disegni in bianco e nero e quasi sempre una sezione centrale a colori, raffigurante uniformi e distintivi. Il punto di forza della serie è che prende in esame tutti i periodi storici, così da accontentare un notevole numero di appassionati.

    Brossura 21 x 29,5 cm. pag. 48 con 92 illustrazioni b/n + 4 pag. di tavole a colori

    Stampato da Chillemi

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    Cavalleria libica 1911-1943. Uniformi e insegne

    20.00

    Gabriele Zorzetto

    Il lavoro prende in esame le uniformi in uso alla Cavalleria Libica dalle origini di questa specialità, ovvero già durante il conflitto italo-turco, fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando vennero disciolti gli ultimi reparti ancora in attività. In Libia i reparti montati, a differenza delle altre colonie, trovarono fin da subito solide ragioni d’impiego, sia per le caratteristiche del territorio che per la tradizionale abilità nell’impiego del cavallo da parte delle popolazioni arabo-berbere. Gli Squadroni Savari e i Gruppi Spahis ricoprirono, negli anni intercorsi dalle prime occupazioni fino alla cattura del suo maggiore esponente Omar el Muchtar (portata a termine nel 1931 dal 7º Squadrone Savari della Cirenaica), un ruolo operativo di primo piano, distinguendosi in numerosissimi combattimenti. Forte di questa tradizione, la Cavalleria Libica prese parte anche alla campagna etiopica, con un Raggruppamento Spahis che venne aggregato al II Corpo d’Armata operante sul fronte eritreo, e con un Plotone di Savari. Con il completamento della rioccupazione integrale della Libia, negli anni Trenta i reparti di cavalleria vennero gradualmente ridotti di numero e negli organici, trovando l’ultimo impiego in attività di ricognizione e di sorveglianza delle regioni dell’interno, durante la Seconda Guerra Mondiale.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 92 interamente ill con tavole uniformologiche a colori, foto d’epoca b/n e documenti d’epoca

    Stampato nel 2020 da Museo dell’Araba Fenice

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    Cheren 1 febbraio – 27 marzo 1941

    22.00

    La battaglia di Cheren in Africa Orientale nel 1941 tenne avvinta per 57 giorni l’opinione pubblica italiana ed estera. La narrazione delle sue fasi, condotta con tutta la possibile obbiettività, sulla sorta di una precisa e diretta documentazione, vuole raggiungere un solo scopo: l’esaltazione dell’alto valore e dello spirito di sacrificio e di abnegazione del soldato italiano e della profondà fedeltà alla Madre Patria degli ascari.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 222 con 14 cartine + 12 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Effepi

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    Cheren. La fine dell’Impero

    20.00

    Quando si parla della caduta dell’Impero coloniale francese viene subito alla mente Dien Bien Phu, la vallata dove per 56 giorni si decisero le sorti dell’Indocina francese. Anche l’Italia, 13 anni prima, dal 31 gennaio al 27 marzo 1941, ha avuto in una località dell’Eritrea chiamata Cheren la sua Dien Bien Phu, una battaglia durata stranamente anch’essa 56 giorni che tederminò la caduta dell’Impero coloniale italiano. I combattenti fecero prodigi di valore, ma i loro superiori non capirono l’importanza della posta in gioco e non inviarono le forze che avrebbero potuto contribuire alla vittoria.

    Cartonato 17,5 x 24,5 cm. pag. 156 con molte illustrazioni b/n

    Stampato nel 2010 da Chiaramonte

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    Cieli d Abissinia

    18.90

    La guerra d’Etiopia attraverso i ricordi e le immagini di uno che quella guerra la visse in prima persona. La storia di un volontario toscano, che aderì con entusiasmo all’ultima grande impresa coloniale del novecento, in un periodo in cui il colonialismo era già in forte crisi in tutto il mondo. L’avventura inizia con lo sbarco in Africa nella colorita Massau, per proseguire con l’attraversamento del Magreb dove il 3 ottobre 1935 inizia il conflitto. Vengono analizzate le battaglie delo Scirè, di Selaclacà, il massacro degli italiani della Gondrad. Il volume è corredato da un buon apparato iconografico, comprese alcune foto a colori.

    Brossura 16,5 x 22,5 cm. pag. 68 interamente illustrate con foto b/n e colori

    Stampato nel 2010 da SoldierShop Publishing

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    Claudio Lucchetti tra Shanghai e l’Africa orientale – Un granatiere fontanese in pace e in guerra

    15.00

    .Il libro traccia un profilo biografico del Sergente Maggiore Claudio Lucchetti. Nato in un piccolo paese, arruolatosi nel 2° Reggimento Granatieri di Sardegna, è tra i primi a transitare nel neocostituito 10° Reggimento Granatieri di Savoia nell’ottobre 1936. Inquadrato nel I Battaglione del 10° Reggimento, Lucchetti fa parte del contingente italiano inviato a Shanghai nel 1937, a difesa delle Legazioni, durante la guerra cino-giapponese. Prosegue quindi il servizio in Africa Orientale, fino al 1941. Partecipa alla battaglia di Ad-Teclesan e viene decorato al Valor Militare. Ammalatosi in prigionia, rimpatria con le Navi Bianche nell’estate del 1943. Dopo l’occupazione alleata di Fontana Liri (FR) per un breve periodo ricopre la carica di Commissario prefettizio. Nel dopoguerra, riformato a causa di invalidità contratta in guerra, si trasferisce con la moglie a Roma, dove intraprende attività commerciali. La parte descrittiva si basa su documenti d’archivio, testimonianze familiari e pubblicazioni d’epoca. Molto interessante, specie dal punto di vista uniformologico, l’ampia parte fotografica che riporta l’intero album personale di Claudio Lucchetti, ritratto sia in Africa Orientale sia a Shangha

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80 con varie foto b/n

    Stampato nel 2020 da Marvia

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    Col cuore oltre l’ostacolo. Storia e colori della cavalleria coloniale italiana in Africa orientale 1885-1941

    55.00

    Angelo Chemello

    L’epopea della Cavalleria coloniale italiana in Africa Orientale viene raccontata con dovizia di particolari da chi ha raccolto oltre 50 testimonianze dirette, inserendole in un carnet di 600 immagini, di cui 390 foto d’epoca in bianco/nero, 180 a colori con armi, uniformi, medaglie, cartoline e 17 manichini originali completi, 50 mappe con i movimenti dei reparti specifici, ed un prezioso elenco di 600 cavalieri in servizio coloniale. La trattazione del testo, suddivide i 60 anni della Cavalleria coloniale italiana in Africa Orientale in tre periodi principali: l’Eritrea 1885-1934, la Campagna di Abissinia 1935-36, l’AOI 1936-1941. In ogni periodo vengono descritti i singoli reparti cioè i Gruppi Squadroni e le Bande a cavallo, con i relativi organici, i fatti d’arme e le dotazioni specifiche. Quest’opera, che gode del patrocinio della Presidenza dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, è giunta alle stampe dopo oltre quarant’anni di ricerche e si afferma quale indiscusso riferimento per tutti i cultori della Cavalleria e della storia coloniale italiana, nonché per i modellisti, i fumettisti e gli scenografi

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 364 illustrato con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2021 da Munari

    SOLO 2 COPIE DISPONIBILI

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    Coloniale – Cartoline coloniali. Catalogo per immagini

    65.00

    In quest’opera si è voluto raccogliere e catalogare il maggior numero possibile di cartoline intestate a reparti coloniali di colore, con esclusione quindi delle truppe nazionali in servizio oltremare; la trattazione è suddivisa in due parti principali: l’Africa Orientale (Eritrea, Somalia e, dal 1936, Impero d’Etiopia) e la Libia; queste due parti sono a loro volta ripartite in capitoli per Armi, Corpi e Servizi delle Forze Armate; in ogni capitolo l’elenco segue un ordinamento numerico o logico dei reparti. Sono state inserite nelle rispettive sezioni anche alcune cartoline di reparti di colore costituiti nell’ambito dell’Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia, edite all’inizio degli anni Cinquanta.

    Brossura, pag. 176 con 300 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2007 da Studioemme

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    Coloniale – Medaglie coloniali. Catalogo per immagini

    55.00

    L’opera si propone di censire il maggior numero possibile di medaglie intestate o dedicate ai reparti di colore operanti nelle Colonie italiane d’Africa; la trattazione è stata suddivisa in due parti principali: l’Africa Orientale (Eritrea, Somalia e, dal 1936, Impero d’Etiopia) e la Libia; queste due parti sono a loro volta ripartite in capitoli per Armi, Corpi e Servizi delle Forze Armate. Una tavola conclusiva raccoglie le medaglie realizzate nell’ambito dell’Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia, tra il 1950 e il 1960. Ogni esemplare catalogato è raffigurato con immagini a colori e in scala reale, estendendo in molti casi l’esposizione anche alle varianti di metallo di cui è stato possibile reperire una immagine (oro, argento e bronzo).

    Brossura 24 x 24 cm. pag. 150 con 281 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2009 da Studioemme

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    Coloniale. Soldati d’Africa vol. 1: 1886-1895

    59.00

    Un’opera unica nel suo genere, di sicuro interesse per gli storici ma indispensabile per gli studiosi di uniformi militari italiane per l’enorme quantità di dettagli, figurini completi e informazioni in gran parte inedite, sulla nascita e lo sviluppo dell’abbigliamento coloniale. Questo primo volume inizia la trattazione con gli albori della presenza italiana in Africa: dalla prima spedizione nel Mar rosso nel 1885 ai fatti di Dogali nel 1887, l’ascesa del Nrgus Menelik nel 1889 e la crisi successiva con i dervisci; si passa alle battaglie di Agodar II (1893) e la presa di Cassala nel 1894 per arrivare alla mobilitazione del Negus contro l’Italia e l seguente sconfitta dell’Amba Alagi. Si arriva infine alla battaglia di adua ed al trattato di pace. L’aparato iconografico è imponente: 30 fotografie d’epoca, 11 tra cartine e planimetrie, 19 tavole a colori di soldati in uniforme, 18 foto di cimeli d’epoca, quasi 200 dettagli uniformlogici a colori e più di 230 profili biografici.

    Rilegato, pag. 214 con alcune foto b/n + 56 tavole a colori di Carlo Riccardi

    Stampato nel 2002 da Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Coloniale. Soldati d’Africa vol. 2: 1897-1913

    59.00

    Un’opera unica nel suo genere, di sicuro interesse per gli storici ma indispensabile per gli studiosi di uniformi militari italiane per l’enorme quantità di dettagli, figurini completi e informazioni in gran parte inedite sulla nascita e lo sviluppo dell’abbigliamento coloniale. Questo secondo volume tratta le vicende coloniali italiane in Eritrea e Somalia nel periodo che va dal 1897al 1912 e la campagna di Libia a partire dal 1911 con la guerra con la Turchia e l’occupazione di Tripoli e Bengasi, il proseguo delle operazioni nei due anni successivi fino al trattato di pace con la Turchia nel 1913 con l’occupazione della parte restante del territtorio libico. La parte iconografica è costituita da 16 tavole uniformogiche a colori, un centinaio di foto e cartine in b/n, fotografie di cimeli appartenenti a collezioni private e infine circa 7000 nomi di soldati italiani decorati per la guerra Itali-Turca con descritto il tipo di decorazione.

    Rilegato, pag.256 con molte foto b/n + 24 tavole a colori di Carlo Riccardi

    Stampato nel 2004 da Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Coloniale. Soldati d’Africa vol. 4: 1930-1939

    59.00

    Renzo Catellani – Gian Carlo Stella

    Un’opera unica nel suo genere, di sicuro interesse per gli storici ma indispensabile agli studiosi di uniformi militari italiane per l’enorme quantità di dettagli, tavole uniformologiche e informazioni in gran parte inedite sulla nascita e lo sviluppo dell’abbigliamento coloniale. Questo quarto volume, prende in esame un periodo particolarmente denso di avvenimenti tra i quali, importantissima, la campagna per la conquista dell’Impero. Gli autori hanno voluto evidenziare il ruolo di migliaia di italiani che combatterono in questo teatro. In quet’ottica è importante l’elenco, con un sintetico profilo bibbliografico, di olre 1200 caduti nella campagna del 1935-36. Imponente l’apparato iconografico in buona parte inedito, costituito da 233 fotografie riprodotte in bicromia e 72 tavole a colori di uniformi, fregi e distintivi.

    Rilegato 21 x 28 cm. pag. 328 con 218 foto b/n + 72 tavole a colorin

    Stampato nel 2008 da Ermanno Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Coloniale. Soldati d’Africa vol. 5: 1940-1943

    59.00

    Renzo Catellani – Gian Luca Stella

    Finalmente disponibile l’ultimo volume della collana, che contiene la storia degli anni del tramonto della nostra avventura coloniale, conclusasi in Tunisia nel 1943. E’ un argomento che, organicamente, non è mai stato pubblicato e rappresenta sicuramente una pietra miliare sia nell’analisi degli eventi militari che, soprattutto, nello studio delle uniformi e dei distintivi dei militari italiani del Regio Esercito e dei Regi corpi di truppe coloniali. Il libro contiene, come al solito, molte note mai pubblicate in precedenza, sia nel campo storico che in quello più tecnico dello studio uniformologico, oltre a decine di fotografie inedite, ben 64 pagine a colori contenenti figurini ad opera di Piero Compagni, rarissime fotografie d’epoca e foto attuali di cimeli custoditi nelle più importanti raccolte italiane. In questo volume è contenuto l’indice dei nomi citati in tutti e cinque i volumi che costituiscono l’opera completa.

    Cartonato 21,5 x 28 cm. pag. 312 di cui 64 a colori con 80 foto e 25 mappe

    Stampato nel 2012 da Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Colonie d’Italia – Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia, Dodecaneso

    42.00

    Alla fine del 1884 l’Italia decise di porre militarmente piede in Africa, indotta dalla Gran Bretagna che contava sull’appoggio italiano per arginare la dilagante rivolta religiosa nel Sudan, ma anche allarmata dalle intenzioni della Francia di stabilirsi sulla costa eritrea. Con l’occupazione di Massaua (5 febbraio 1885) ebbe inizio l’avventura coloniale italiana. Negli anni a seguire l’occupazione si estese: oltre che l’Eritrea e l’Etiopia, divennero colonie italiane la Somalia, la Libia e le isole dell’Egeo.

    Rilegato, 17,5 x 24,5 cm. pag. 496 illustrato

    Stampato nel 2007 da Italia Editrice

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    Colonie ed ex colonie italiane 1940 – 1960- Un approccio storico collezionistico

    30.00

    Il libro segue un percorso storico collezionistico che va dal 1940 al1960 per quelle che furono le colonie italiane in Africa, senza dimenticare i nostri unici altri possedimenti, quelli in Cina. Vi sono tre periodi distinti dal punto di vista storico negli anni di nostro interesse. Gli anni di guerra, 1940-1943, i cui eventi militari sono stati ampiamente trattati nella letteratura post-bellica. Gli anni delle occupazioni inglese e francese meno noti, che terminano in generale agli inizi degli anni ’50. Il ritorno dell’Italia in Africa, non più come potenza di conquista, ma come paese su mandato delle Nazioni Unite per l’amministrazione fiduciaria della Somalia negli anni dal 1950 al 1960; è questo il primo caso del ruolo che poi l’Italia rinnovò in numerose occasioni, a partire dal Libano all’inizio degli anni ’80, e che continua ancora oggi sotto l’egida non solo delle Nazioni Unite, ma anche della NATO, dell’EU e delle diverse coalizioni di varia natura…. Gli aspetti storici non possono, dal nostro punto di vista, essere disgiunti dalla associata simbologia, e precisamente dai distintivi, medaglie, fregi e quant’altro caratterizzi e distingua le forze combattenti e di presidio. È questo un argomento molto vasto e trattato in letteratura solo parzialmente, anche se con crescente interesse. Pertanto abbiamo selezionato nel libro oggetti singolari e sovente meno noti, non solo delle forze italiane, ma anche delle nazioni “nemiche” e di occupazione. Ciò al fine di portare all’attenzione del lettore tutto ciò che può suscitare un rinnovato interesse collezionistico in quanto collegato agli eventi delle nostre colonie ed ex colonie.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 194 quasi completamente illustrato con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2018 da Herald

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    Colonne – Le operazioni in A.O. delle CC.NN. Coorte Forestale Colonna Agostini

    22.00

    “Quando chiesi al Duce l’onore di far partecipare un Reparto di Milizia Forestale alle operazioni per la conquista dell’Impero, Egli non si meravigliò della proposta. Ne fui profondamente orgoglioso. Il Duce, dunque, conosceva l’alto spirito fascista delle Camicie Nere Forestali, e riteneva logico e naturale che esse domandassero di sospendere l’ordinaria attività tecnica, per partecipare alla guerra. E quando, alle Manovre di Bolzano, Gli presentai una formazione, attrezzata in modo particolarissimo a speciali compiti bellici, studiata ed organizzata perché potesse agire in assoluta autonomia, e già definita «Unità-modello» dal S. Capo di S. M. dell’Esercito, il Duce, visibilmente soddisfatto, consentì che essa partecipasse alle operazioni. Ottenuta anch’io l’autorizzazione di partire, volli assicurare al Duce che, a costo di qualunque sacrificio, noi Lo avremmo servito degnamente. Egli espresse la precisa certezza che avremmo mantenuto fede all’impegno”.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 188 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2020 da Novantico

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    Comandante di bande irregolari

    55.00

    Volume 1: La banda Uolisò

    L’impiego di bande irregolari, composte da guerrieri indigeni sotto il comando di ufficiali italiani per combattere la guerriglia e il brigantaggio in Etiopia all’indomani della guerra del 1935- 36, è senza dubbio una delle vicende meno conosciute della storia coloniale italiana. Il volume propone l’avvincente diario di Raffaele Rosano, avventurosa e carismatica figura di comandante di una di tali bande.

    Rilegato, 17,5 x 24,5 cm. pag. 185 con circa 65 illustrazioni in b/n, 3 cartine e 37 tavole a colori

    Raffaele Rosano

    Volume 2: La Bela Garda. Milizia Volontaria Anticomunista

    La difficoltà del controllo delle regioni slovene da parte delle truppe italiane di occupazione durante il secondo conflitto mondiale e la cruda realtà delle azioni di guerriglia e controguerriglia in tali zone sono descritte dall’autore (all’epoca ufficiale per la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale) con dovizia di particolari di interesse storico.

    Rilegato, 17,5 x 24,5 cm. pag 351 con circa 4 cartine e 9 foto b/n

    Due volumi cartonati in cofanetto 17,5 x 24,5 cm. pag. 185 + 351. Piccolo strappo sulla costa in basso del cofanetto

    Stampato nel 2008 da Chiaramonte

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    Dai fanti da mar alla forza di proiezione dal mare – La Fanteria di Marina e le truppe anfibie italiane dal 1500 ai giorni nostri

    65.00

    Quest’opera raccoglie per la prima volta le vicende di tutti i Corpi italiani che dal ‘500 ai giorni nostri hanno operato sia in mare che a terra, denominati “Fanteria di Marina” o “Reparti Anfibi”: i Fanti da Mar di Venezia, il Corpo della Real Fanteria di Marina dell’esercito borbonico, il Reggimento Real Navi dell’esercito sardo, i Cacciatori del Sile che difesero Venezia (1848-1849), la Brigata Genio Lagunari, le Compagnie da sbarco della Marina, il Reggimento San Marco. Il volume parla anche della X Mas e della Divisione San Marco della RSI per giungere alla nascita e alle varie trasformazioni dei moderni corpi anfibi nazionali.

    Due volumi rilegati in cofanetto, 17,5 x 24,5 cm. complessive pag. 605 con circa 244 illustrazioni

    Stampato nel 2008 da Chiaramonte

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    Dalle ambe al sim – Amedeo Guillet. Una vita per l’italia

    10.00

    Amedeo Guillet, il Comandante Diavolo, è un modello di vita senza tempo, protagonista tra il Regno d’Italia e la Repubblica italiana, che coniuga i valori dell’etica e dell’onore militare. personaggio assai rispettato anche fuori dall’Italia.

    Brossura rigida, 12,5 x 17 cm. pag. 189 completamnet illustrato con bellissime tavole uniformologiche a col e illustrazioni d’epoca a colori

    Stampato nel 2018 da Nuova Argos

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    Disperata

    18.00

    “La Disperata” fu la più importante squadra d’azione di Firenze, come sarà il nome che contraddistinguerà nei cieli di Eritrea ed Abissinia la 15. Squadriglia da Bombardamento della Regia Aeronautica al comando di Gaelazzo Ciano, in cui fu arruolato anche Pavolini, Ufficiale Osservatore ed inviato di guerra per conto del “Corriere della Sera”. Prefazione di Piero Cappellari.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 185

    Stampato nel 2019 da Libreria europa

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    Dubat. Gli Arditi somali all’alba dell’impero fascista

    25.00

    Alberto Alpozzi

    I dubat, bande armate di confine, furono un corpo militare coloniale d’élite formato dai migliori uomini dei clan somali di tradizione guerriera. Ammirati e temuti per le loro imprese al fianco dell’Italia segnarono la storia della Somalia. Vennero istituiti nel 1924 dal Quadrumviro Cesare Maria de Vecchi, governatore della Somalia italiana, per proteggere gli incerti confini dalle razzie abissine e per sequestrare le armi da fuoco che rendevano instabili e insicuri i protettorati nel nord. dubat narrando l’epopea che portò per la prima volta alla pace e all’unificazione di genti e territori conosciuti oggi come Somalia, un tempo divisi tra clan rivali in costante lotta per la supremazia. Attraverso la voce dei protagonisti ci ritroviamo a vivere nella più lontana colonia italiana seguendo in diretta le operazioni militari. A parlare sono i telegrammi, le relazioni militari e ministeriali, i diari personali, le lettere private e i giornalisti dell’epoca. Centinaia di immagini fotografi che inedite completano il quadro storico minuziosamente ricostruito giorno per giorno. Sul volume e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 254 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Eclettica

    Condizioni del libro: nuovo

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    Eritrea-Etiopia – A.O.I. Africa orientale italiana

    15.00

    Roma non era ancora capitale e Garibaldi da soli nove anni aveva unito il meridione al Regno quando l’Italia metteva piede in Eritrea, sia pure in maniera semiufficiale, e non con le armi, ma con un acquisto. Si può dire che i primi passi della giovane nazione italiana e quelli della sua colonia più antica furono contemporanei. Ne nacque un legame di amicizia, di rispetto, di solidarietà che è andato ben oltre il tradizionale rapporto tra metropoli europea e colonia d’oltremare; un legame che è andato al di là della dipendenza politica, perché, quando questa inevitabilmente è cessata, è rimasto l’affetto. È rimasto quell’insieme di segni, di emozioni, di ricordi, di sensazioni a volte indescrivibili che fanno ancor oggi dire, all’eritreo a Roma e all’italiano all’Asmara.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 128 con foto e illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 1994 da Italia Editrice

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    Etiopia 1936-1940 – Le operazioni di polizia coloniale nelle fonti dell’esercito italiano

    28.00

    La proclamazione dell’Impero italiano il 9 maggio fece, in un certo senso, da spartiacque: la guerra combattuta in Etiopia dall’ottobre del 1935 si trasformò ben presto in guerriglia. All’indomani della proclamazione dell’Impero italiano furono avviate le “operazioni di polizia coloniale” profondamente diverse dalle normali operazioni di gestione del territorio e che videro l’impegno del Regio Esercito e della Milizia coadiuvati spesso dall’Aeronautica. Il libro sintetizza e rielabora non solo tutta la bibliografia esistente sull’argomento, ma anche l’enorme materiale d’archivio disponibile. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 18 x 24,8 cm. pag. 526 con numerosem foto e documenti b/n e alcune cartine a colori

    Stampato nel 2010 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    Giarabub – Immagini e commenti storici

    20.00

    L’oasi di Giarabùb, in pieno deserto libico, è stata bombardata il 10 giugno 1940, primo giorno di guerra e poi, ogni giorno per ore e ore, fino alla resa il 21 marzo 1941, quando il tricolore sabaudo viene ammainato e bruciato al grido di “Viva l’Italia!”. L’opera, strutturata quasi in schede, riporta in ordine cronologico i fatti salienti dalla rioccupazione dell’oasi del 1926 fino al 1941, accompagnati da fotografie, disegni molto particolareggiati, dipinti, mappe, schemi dell’organizzazione difensiva e la copia di molti documenti originali.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 107 interamente illustrato con circa 114 tra foto b/n, cartine e riproduzioni di documenti

    Stampato nel 2008 da Italia Editrice

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    Gli alpini. Dalla fondazione del corpo alle missioni di pace internazionali

    16.00

    Giovanni Punzo

    Fondate nel 1872, dopo il Risorgimento, le truppe alpine da più di un secolo e mezzo rappresentano un capitolo unico ed eccezionale della storia d’Italia. Costitute originariamente per la difesa dei confini e la guerra tra le cime e le valli, ben presto si trovarono a combattere in Africa, prima in Etiopia e poi in Libia, e nelle trincee ad alta quota della Prima guerra mondiale, nel cui fango innevato nacque il loro mito. Le Penne nere si distinsero poi in Etiopia, tra 1935 e 1936, e durante la Seconda Guerra Mondiale si sacrificarono nei Balcani e soprattutto sul Don, tra le steppe russe, in cui ancora oggi risuona la loro memoria. Oggi impegnati nelle missioni all’estero, il reclutamento degli alpini dalle regioni delle Alpi progressivamente si è esteso ad ampi settori del Paese: non solo quindi genti di montagna, ma anche uomini delle pianure e delle città, che hanno contribuito a narrare e portare in alto i valori del corpo in tutti gli aspetti della vita nazionale. Il forte senso identitario e un radicato “spirito di corpo”, sotto forme diverse, proseguono tuttora l’impegno a favore della comunità, anche tra coloro i quali non vestono più l’uniforme. Ripercorrendo le tappe dell’audace storia degli alpini non si incontrano dunque solo cruenti e drammatici episodi bellici, ma anche vicende e protagonisti legati al racconto dell’Italia intera.

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    Gli ascari della Cirenaica – Le imprese della 1ª compagnia ascari del capitano Dho e i combattimenti del 1912-1914

    16.00

    Si narra delle gesta del capitano Dho e di un gruppo di ufficiali bersaglieri che riuscirono a far nascere dal nulla un reparto di fanteria libica e a condurlo in audaci azioni militari alla vigilia della Grande Guerra.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 142 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2019 da Gaspari

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    Gli ascari in Libia 1912-1934. Repertorio dei battaglioni eritrei nelle campagne di guerra in Libia

    20.00

    Vito Zita

    La partecipazione degli ascari prima alla guerra italo-turca e poi alle campagne di Libia per la riconquista della Tripolitania e della Cirenaica copre un arco temporale di circa 23 anni. L’impiego delle truppe indigene nacque prima da una necessità ma si trasformò ben presto in uno strumento militare indispensabile per la loro specificità di truppe leggere, adatte ad una guerra di movimento come quella combattuta nel deserto. Il reclutamento dei reparti era organizzato dapprima in turni semestrali che in seguito divennero annuali, raccogliendo i volontari da tutte le province del Corno d’Africa. Insieme agli italiani diedero prova di valore e sacrificio e a loro vennero riconosciute numerose decorazioni al valore, in molti casi alla memoria. Il libro presenta in modo organico il repertorio di tutti i battaglioni di fanteria eritrei che si sono alternati in Libia e non sono state trascurate le vicende belliche dei reparti costituiti da militari somali e libici, la lista ufficiale dei decorati, i luoghi delle battaglie e un ricco apparato iconografico di oltre 70 immagini d’epoca.

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    Gli italiani in Africa – Storia delle guerre coloniali 1882-1943

    29.00

    Il volume di Franco bandini è stato in assoluto il primo lavoro a trattare in modo organico la storia delle guerre coloniali e della colonizzazione italiana in Eitre, Libia e Etiopia attraverso i sessant’anni che corrono dall’entrata delle truppe ad Assab nel 1882 fino al 1943 quando il nostro esercito fu annientato in Nord-africa. Come e perchè fu attuata questa politica coloniale, attraverso quali battaglie furono conquistati i paesi in diversi luoghi dell’Africa, è tutto spiegato in questo pregevole volume. Bandini è sato uno dei migliori storici italiani, la sua professionalità e la sua conoscenza storica viene evidenziata nella lettura di tutti i suoli lavori. Libro di riferimento.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 570 illustrato

    Stampato nel 2014 da Res Gestae

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    Guerra chimica in Etiopia 1935-1936

    29.00

    Pierluigi  di Colloredo Mels

     Le armi chimiche, iprite e fosgene vennero usate tanto sul Fronte Nord che sul Fronte Sud, per un totale di 132 azioni di Sbarramento C (C per chimico), che costituirono il 2,7 % dell’attività bellica della Regia Aeronautica, e una volta con l’artiglieria nel corso della battaglia dell’Amba Aradam, con il tiro di proietti ad arsina. Tuttavia, l’uso dei gas non fu distruttivo e determinante per le sorti della guerra come spesso oggi preteso, per motivi tecnici e ambientali che verranno analizzati nel presente lavoro.  Questo studio si propone un’analisi il più possibile obbiettiva  sulla base della documentazione d’archivio e dei diari storici delle unità aeree, oltre che dall’analisi della storiografia postbellica, inquadrandoli nel contesto del conflitto italo-etiopico e nella dottrina tattica del primo dopoguerra.

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    Heia Safari!

    22.00

    Scritto in prima persona da un protagonista questa è la cronaca di una guerra durata quattro anni contro nemici cento volte più numerosi e potenti. “Resteremo con te fino alla morte!”, queste erano le parole di semplici soldati di colore, ascari tedeschi, a cui lo spirito militare tedesco aveva inculcato devozione verso i comandanti, senso del dovere e orgoglio della condizione di soldato, perchè anche le colonie avevano fatto parte del patrimonio della Germania e così erano state trattate. Noi seguiamo queste vicende a partire dalla vigilia della guerra nel 1914, passando per le battaglie di Tanga, di Jassini, la guerriglia sul Rufigi, la guerra di posizione, fino all’Armistizio e al ritorno in patria.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 204 + 17 foto b/n

    Stampato nel 2008 da Effepi

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    I caschi coloniali italiani 1889-1943 – Evoluzione e classificazione

    50.00

    Illustratissima monografia dedicata ai caschi coloniali in dotazione al Regio Esercito tra il 1889 e il 1943. Il volume, di grosso formato e rilegato, analizza tutta la produzione italiana destinata alle truppe che operavano nei vari teatri di guerra africani. Le immagini a colori mostrano, oltre i caschi nella loro interezza, i particolari degli stessi, i fregi, i distintivi di reparto e di appartenenza di cui erano dotati. Utilizzati dalla maggioranza dei soldati (almeno fino ad un certo periodo storico) che operaroni nei cosiddetti Contesti Operativi d’Oltremare, rappresentano, ancora oggi, l’emblema ed il simbolo dell’epopea coloniale che contraddistinse un periodo storica che va dagli ultimi decenni dell’ottocento, fino alla Seconda Guerra Mondiale. Volume particolarmente indicato per i collezionisti di militaria italiana e in particolare del periodo coloniale. Su questo particolare argomento, è l’unico lavoro, in lingua italiana, disponibile attualmente sul mercato.

    Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 300 completamente illustrato a colori

    Stampato nel 2019 da Imago

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    I pilastri del Romano Impero. Le camicie nere in Africa Orientale 1936-1936

    28.00

    Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels

    La Conquista dell’Impero segnò il battesimo del fuoco della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Per la prima volta grandi unità di Camicie Nere furono impiegate organicamente in combattimento, a sottolineare il significato politico che il Regime voleva dare alla guerra. Questo libro inquadra l’impiego delle unità della MVSN nel quadro degli avvenimenti militari della guerra d’Etiopia del 1935-1936. Il maggior momento di gloria delle Camicie Nere, ed il più propagandato, fu la cosiddetta Prima Battaglia del Tembien, che vide il maggior sforzo offensivo etiopico, con le forze abissine in procinto di aprirsi la strada di Macallè. Solo la resistenza di Passo Uarieu riuscì ad arginare prima, ed a respingere poi, la minaccia. Il presente studio analizza quindi la conquista dell’Amba Uork, la battaglia dello Scirè, la presa dell’Amba Aradam, Mai Ceu e la caduta di Addis Abeba, senza trascurare l’impiego della M.V.S.N. sul fronte somalo, la Coorte della Milizia Forestale, e le Milizie Speciali in Africa Orientale. Nelle appendici sono riportati brani delle lettere del Capomanipolo Medico Luigi Chiavellati, Medaglia d’Oro alla memoria, il memoriale segreto sulla battaglia preparato per Mussolini dal sottosegretario alla Guerra Generale Baistrocchi, il diario del Centurione Romolo Galassi, caduto sull’Amba Uork, gli organigrammi e le motivazioni delle decorazioni a reparti ed a combattenti della M.V.S.N. per gli eventi trattati. Il testo è integrato da rare e inedite fotografie di CC.NN. in azione, mappe e tavole a colori che ritraggono i luoghi dei combattimenti.

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    I prigionieri del sole. Vita dei concessionari di Genale. Romanzo coloniale

    16.00

    Dante Saccani

    Quali erano le condizioni di vita dei primi coloni italiani? Fu davvero un paradiso artificiale come raccontava la propaganda dell’epoca oppure un inferno? Gli indigeni erano tutelati da un contratto oppure erano schiavizzati come la letteratura anti-coloniale ha raccontato? La Somalia fu depredata delle sue risorse oppure i suoi deserti vennero resi fertili dagli italiani? A tutti questi interrogativi risponde il romanzo di Dante Saccani in una versione inedita, curata da Alberto Alpozzi. Alla sua prima apparizione nel 1939 il testo subì diverse revisioni. Tutte le volgarità e gli incontri con le sciarmutte vennero eliminati. In questa versione, Alpozzi restituisce il romanzo nella sua originalità senza censure e lo completa con tre capitoli inediti.

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    Il conflitto italo-etiopico 1935-1936

    26.00

    Corrado Zoli

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 243

    Stampato nel 2010 da Effepi

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    Il Dodecaneso italiano 1912-1947 vol. 1 – L’occupazione iniziale 1912-1922

    20.00

    Il primo volume esamina gli sviluppi dell’ordinamento giuridico delle isole sotto l’occupazione provvisoria (1912-1923), poi divenuta piena sovranità dell’Italia (dal 1923 alla seconda guerra mondiale), col passaggio da un’amministrazione diretta da militari a una di funzionari civili, evidenziando le sfere di autonomia di cui godettero sino al 1936 le tre comunità insulari: greca ortodossa (numericamente preponderante), turca musulmana, israelita sefardita (di quest’ultima viene delineata anche la situazione successiva alle leggi razziali del 1938). Il libro passa poi a descrivere in quali ambiti le autorità militari italiane decisero a partire dal 1912 di intervenire nella realtà locale, organizzando in molti casi ex novo i servizi pubblici e riuscendo a superare il difficile periodo della prima guerra mondiale, per poi doversi confrontare con l’irredentismo ellenico. Nel 1920, quando sembrava che solamente Rodi e Castelrosso sarebbero rimaste all’Italia, venne introdotta l’amministrazione civile: l’autore prende in esame le proposte di statuto elaborate dai governatori italiani per garantire una certa autonomia all’isola di Rodi. Nel 1922 tuttavia la catastrofe greca in Asia Minore e l’avvento al governo di Mussolini a Roma e di Kemal in Turchia avrebbero segnato il vero punto di svolta: tutto il Dodecaneso sarebbe divenuto definitivamente italiano.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 244

    Stampato nel 2011 da Solfanelli

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