Military sun helmets of the world

Guerre Coloniali

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    Military sun helmets of the world

    55.00

    La storia dei caschi militari coloniali o caschi tropicali, è un argomento che è stato raramente oggetto di approfondimento. L’origine di questi caschi è rimasta avvolta nel mistero ma, grazie a film come Zulu, Il ponte sul fiume Kwai e We Were Soldiers, sono diventati un’icona di quei conflitti, come gli elmetti tedeschi eamericani lo sono per la Seconda Guerra Mondiale. Questo volume, ripercorre la storia di questi caschi, dalla ribellione indiana nell’ottocento fino al dopoguerra, attraverso circa 200 di fotografie a colori oltre a decine di fotografie d’epoca in b/n. Lavoro assolutamente indispensabile per chiunque sia interessato agli eventi militari di un periodo storico a partire dalla metà del diciannovesimo secolo.

    Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 93 illustrato con circa 200 foto per la maggior parte a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da The Naval & Military Press

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    Mussolini in Etiopia – Le origini della guerra dell’Italia fascista in Africa (1919-1935)

    26.00

    La Grande Guerra lasciò un segno profondo sull’Italia e sulla società italiana. L’Italia aveva nutrito l’ambizione di diventare una grande potenza e dopo la guerra la pace contribuì ad alimentare un’atmosfera di risentimento nazionale e di frustrazione, e questa a sua volta aprì le porte a Mussolini e al fascismo. Prima del conflitto i nazionalisti e gli interventisti di sinistra avevano sognato un’Italia unita e geopoliticamente autorevole, ma alla fine della guerra del 1915-1918 non si realizzò nulla di tutto ciò. Al contrario, l’Italia cadde preda della recessione postbellica, di un malessere politico che sembrava incurabile e di un accordo di pace che non piaceva a nessuno. Comincia in questo scenario l’indagine storiografica sulla politica coloniale del regime fascista nel contesto europeo, indagata anche attraverso un’analisi della tortuosa natura delle relazioni tra il Partito Nazionale Fascista e il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, che si rivelò una componente essenziale del meccanismo di espansione italiana nell’Africa Orientale. Il caso etiopico e la beffa vittoriosa di Benito Mussolini all’autorità della Società delle Nazioni inaugurarono una nuova èra nelle politiche mondiali, secondo dinamiche che anche oggi meritano un attento approfondimento.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 358

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    Mussolini, gli ebrei e la politica coloniale

    18.00

    Maurizio Cartarrasa

    Oggi, come non mai, appena si menziona la parola “fascismo” cade immediatamente la mannaia della scomunica del politically correct imperante: il fascismo va bandito e non ha diritto di civile cittadinanza perché, oltre ad esser stato un regime contro la libertà, fu un’ideologia antisemita e razzista. In questo volume peculiare, l’Autore non si limita solo a ricordare i vari teatri dove gli italiani, civili e militari, si prodigarono per sottrarre gli ebrei dai rastrellamenti tedeschi, ma con dovizia di particolari e documenti e il piglio scientifico dello storico di professione, riesce a mettendo in luce come anche la politica coloniale fascista fosse assolutamente antirazziale, e a sostenere e avvalorare, dunque, un’immagine del fascismo e dello stesso Mussolini, assolutamente lontana da quella divulgata dai vincitori e considerata come verità assoluta e incontrovertibile dalla Storiografia “ufficiale”.

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    Nei cieli dell’Abissinia

    17.00

    Il casuale ritrovamento negli archivi della SIAI di un fascicolo sulle missioni degli S.81 in Africa Orientale ha offerto lo spunto per questo lavoro fotografico. Il testo cronologico degli avvenimenti riproduce integralmente il manoscritto originale. Le illustrazioni che corredano la relazione (tutte datate come l’originale) sono integrate da alcune informazioni aggiuntive e da altre foto di S.81 prima dell’invio in Africa, durante il carico a Napoli e dopo la conquista dell’Etiopia. Pur non paragonabile in termini numerici alla massiccia attività degli aeroplani della Caproni, quella dei velivoli SIAI in A.O. rappresenta comunque il primo impiego bellico del più importante bombardiere italiano nel periodo d’anteguerra.

    Brossura, pag. 64 con 88 foto b/n e alcune a colori.

    Stampato nel 2008 da Giorgio Apostolo

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    Non avevamo neanche la bandiera

    16.50

    L’entusiasmo di un ragazzo casualmente coinvolto in una guerra decisa dall’Impero è l’energia che anima questo resoconto sull’aventura coloniale in Africa Orientale dal 1937 al 1941 vista attraverso gli occhi dei personaggi.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 175 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2010 da IBN

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    Non desiderare la terra d’altri

    35.00

    Negli ultimi anni i rapporti che legano l’Italia alla Libia sono stati spesso al centro di dibattiti e polemiche. Questo libro – che esce a cento anni di distanza dallo scoppio della guerra italo-turca (1911), primo atto del sogno nazionalista italiano di ottenere “un posto al sole”, e a sessanta dalla dichiarazione di indipendenza del paese nordafricano (1951) – rappresenta dunque l’occasione per ripercorrere un capitolo fondamentale dei rapporti fra i due paesi: la vicenda della conquista coloniale della Cirenaica, destinata dal governo fascista a essere popolata da agricoltori italiani.

    Brossura 15 x 22 cm. pag. 418 + 16 di foto b/n

    Stampato nel 2011 da Carocci

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    O la’… o rompi. Storia dell’8° Reggimento

    28.00

    Marco Pascoli – Luigi Teot – Andrea Vazzaz

    Uno dei reggimenti più decorati d’Italia, uno strumento militare d’eccellenza, un “pezzo” della storia europea, un pilastro dell’identità friulana: è l’8° Reggimento Alpini. Dal 1909 a oggi, nelle sue file hanno militato decine e decine di migliaia di italiani, passando attraverso la Grande Guerra, le campagne coloniali, il Secondo conflitto mondiale, le catastrofi naturali, le più recenti missioni in territorio nazionale e internazionale. Questo libro ricostruisce le esperienze di quegli uomini e di quelle donne, i luoghi, i combattimenti, le storie personali, le vicende del reggimento, avvalendosi di un apparato fotografico – documentale accuratamente selezionato e in parte inedito. Per rendere onore a tutti quegli alpini dell’Ottavo che hanno scritto e continuano a scrivere epiche pagine di Storia.

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    Otto Milioni di Canzonette 1919-1945. L’Epopea Fascista nelle sue Canzoni. 287 Copertine di Edizioni Musicali dalla Rivoluzione alla Repubblica Sociale Italiana

    65.00

    Franco Mesturini

    Nel centenario della Marcia su Roma, Otto Milioni di Canzonette racconta l’epopea del Ventennio ripercorrendone le tappe attraverso le sue canzoni e le copertine degli spartiti che le resero famose. Molti furono gli artisti che offrirono creatività e talento alla promozione della musica. Attraverso stili differenti nati dai mutamenti sociali del primo dopoguerra e dall’influenza pregnante del fascismo, numerosi artisti contribuirono a creare i frontespizi di tante, indimenticabili canzonette illustrate. Questo libro vuole essere un contributo alla conservazione e valorizzazione di un settore importante dell’arte commerciale del Novecento. Vi accompagnerà in una lunga passeggiata tra semplici stampati che, per la loro ricchezza di forme e colori, non sembreranno nemmeno tali, ma piuttosto opere esposte in una mostra d’arte.

    Rilegato, 22 x 30 cm. pag. 320 completamente illustrato

    Stampato nel 2021 da Edizioni Il Maglio

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    Passo Uarieu. Le Termopili delle Camicie Nere in Etiopia

    15.00

    Nel gennaio 1936 la divisione “28 ottobre” si spinse fino a Passo Uarieu. I guerrieri abissini, mal valutando la possibilità di resistenza della sua difesa, si gettarono in massa contro le posizioni difensive italiane; queste resistettero per tre giorni, senza acqua né viveri, fino all’arrivo del XXIV battaglione eritreo, che costrinse il nemico alla fuga. Nel volume la difesa di Passo Uarieu è posta nel contesto della campagna d’Etiopia e della battaglia del Tembien, presentando l’organizzazione militare delle unità italiane ed etiopiche. Un capitolo tratta inoltre la questione relativa all’impiego dei gas da parte dell’aeronautica italiana nei combattimenti in Etiopia.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 126 alcune illustrazioni in b/n

    Stampato nel 2008 da Associazione Italia

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    Penne di Falco – La cavalleria dell’Africa orientale (1888-1941)

    20.00

    La prima monografia specifica sui reparti di cavalleria coloniale dell’A.O.I., che prende in esame le uniformi e i colori distintivi utilizzati dai celebri Squadroni di “Penne di falco”, dalla costituzione di questa specialità nel 1888 fino alla caduta dell’impero. Con un ricco corredo documentale, fotografico e illustrativo.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 88 riccamente illustrato b/n e colori

    Stampato nel 2019 da Museo dell’Araba Fenice Parma

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    Politica e strategia in cento anni di guerre italiane. Vol. 2 Il Periodo liberale. Tomo primo Le guerre d’Africa

    23.50

    L’opera tratta, attraverso un’attenta analisi critica, delle vicende politiche e le dirette ripercussioni sullo strumento militare che portarono i vari governi italiani a ricorrere alla guerra la quale, secondo le parole del Von Clausewitz, non è altro che la «continuazione della politica con altri mezzi ». Il presente volume analizza l’espansione coloniale italiana in Africa Orientale di fine ottocento e la Guerra di Libia del 1911-1912. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 18 x 24,8 cm. pag. 498

    Stampato nel 1999 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’ Esercito

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    Soldati d’Africa vol. 3: 1914-1929

    59.00

    Un’opera unica nel suo genere, di sicuro interesse per gli storici ma indispensabile per gli studiosi di uniformi militari italiane per l’enorme quantità di dettagli, figurini completi e informazioni in gran parte inedite sulla nascita e lo sviluppo dell’abbigliamento coloniale. Il periodo che va dal 1914 al 1929 nell’ambito delle trattazioni sull’Africa italiana sono molto scarse, dopo la guerra Italo-Turca si riprende solitamente con gli avvenimenti di Ual Ual nel 1934. Nondimeno l’impegno militare italiano in quegli anni fù notevole, per via delle forti resistenze riscontrate in terra somala e in Libia concretizzato in centinaia di scontri e scaramucce con assedi, stragi, agguati e rappresaglie, posizioni perse e riconquistate. La ricostruzione cronologica degli innumerevoli fatti d’arme è imponente. La parte iconografica è costituita da 179 illustrazioni in bicromia e 56 tavole uniformologiche a colori.

    Rilegato, pag. 248 con molte foto b/n + 56 tavole a colori di Carlo Riccardi

    Stampato nel 2006 da Albertelli

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    Sotto due bandiere – Lotta di liberazione etiopica e resistenza italiana in Africa Orientale

    30.00

    I due argomenti trattati in questo libro non hanno nulla in comune se non i luoghi e i tempi in cui si svolsero. Il primo, la resistenza etiopica contro l’occupazione italiana, si propone di integrare quanto già scritto, approfondendo soprattutto l’aspetto sociale dello scontro e le reazioni psicologiche di protagonisti e gregari dei fronti opposti, con la descrizione dei comportamenti dettati da speranze e illusioni, paure ed eroismi, generosità e soprattutto crudeltà. I riflessi della guerriglia furono drammatici per la società nativa e per quella italiana. La prima patì distruzioni e lutti immensi; La seconda vide la sua costruzione prima rallentata e poi bloccata definitivamente. Il ribellismo diffuso in ampi territori e implacabile nel tempo fu la causa prima del fallimento della colonizzazione demografica, il progetto mussoliniano di fare di quelle terre il contenitore del surplus di manodopera esistente in patria. Gli italiani, infatti, potevano vivere con una certa tranquillità solo nei centri urbani fortemente presidiati. Il resto dell’impero, tranne l’Eritrea e la Somalia, presentava per i nostri coloni un alto tasso di pericolosità. I connazionali, militari e civili, caduti durante l’occupazione saranno molti di più dei morti causati dal conflitto. L’altro tema, la resistenza italiana contro gli inglesi accesasi dopo la sconfitta, nella sua ampia trattazione, è una pagina inedita della storiografia italiana. Finora, era rimasta avvolta nella nebbia che solo gli scritti autobiografici di alcuni protagonisti avevano cercato di diradare, senza, peraltro, riuscirci per l’eccessiva enfasi contenuta nelle loro memorie, l’esagerazione nella valutazione degli episodi di cui furono protagonisti e l’assenza di una visione complessiva del fenomeno.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 374 illustrato con 8 cartine e numerose foto b/n

    Stampato nel 2016 da Solfanelli

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    Storia della guerra dall’antichità al Novecento

    18.00

    Uno studio dell’evento di maggior portata della storia, che accompagna da sempre l’umanità. La storia di questo immane e terribile fenomeno viene raccontata dalle origini in Occidente, partendo dai primi storici greci e latini, per proseguire nella sua evoluzione fino alla tragica alba del Novecento, quando, con la Grande guerra, sarebbe per sempre cambiata la concezione del conflitto, grazie alle novità introdotte dal progresso della tecnica.

    Brossuara, 14 x 21 cm. pag. 190

    Stampato nel 2018 da Oaks

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    Studenti soldati – Sulla strada di Harar

    16.00

    Carlo Schreiner

    “Nel licenziare con ritardo queste bozze (sono in marcia da più di un mese con un battaglione indigeno) il mio orgoglio di italiano mi fa esultare perché posso compiere questo – primo passo – nella veste del soldato, e nuovamente in quella di soldato d’Africa. I nostri ardenti propositi non sono rimasti soltanto nei cuori ma essenzialmente sono testimoniati da questo auspicato e promesso ritorno. L’Africa ci ha riabbracciati ed ha ripreso il suo incantamento”. Da una nota introduttiva dell’autore.

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    The German Colonial Troops From 1889 to 1918. History Uniforms Equipment

    115.00

    Jurgen Kraus – Thomas Muller

    Il volume tratta la storia dell’ambizione coloniale tedesca, iniziando con i primi tentativi di colonizzazione per poi concentrarsi sugli anni tra il 1884, con la costituzione del primo protettorato – e il 1919 – con la firma del trattato di Versailles. Descrive i motivi che portarono alla ricerca di “un posto al sole”, l’iniziale riluttanza del cancelliere Bismarck e l’organizzazione della sicurezza nei protettorati. Questa sezione introduttiva termina con le campagne e le operazioni militari che precedettero la Prima Guerra Mondiale e gli accadimenti del 1914-18. La seconda parte illustra le uniformi e l’equipaggiamento dei fucilieri (Schutztruppen): inizialmente basate sulle prime uniformi indossate dal 1889 nell’Africa orientale e sudoccidentale, l’uniforme universale di questo corpo entrò in vigore nel 1896. Insieme all’uniforme grigia, ne includeva una color sabbia o bianco-tropicale che meglio si adattava al clima dei protettorati. Nel 1913, finalmente, fu introdotta l’uniforme grigio-verde. Tutti i complementi come gli elmetti, i copricapo, le tuniche e le cartucciere sono descritti dettagliatamente. Alcune sezioni sono inoltre dedicate all’uniforme tropicale del soldato africano e alle uniformi ed equipaggiamento del corpo di spedizione dell’Asia orientale.

    Rilegato, 25 x 29,5 cm. pag. 600 con circa 1000 foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 Verlag Militaria

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    Ual Ual Somalia 1934

    22.00

    “I superstiti di quel manipolo che difese i 359 pozzi d’acqua dalla bestiale furia dei barbari eviratori, i quali alle numerose colpe aggiunsero quella di prestar fede alle blandizie di falsi amici, sono in parte eroicamente caduti nel selvaggio Ogaden; gli altri combattono sui fronti Nord e Sud dell’Africa Orientale. hanno una sola certezza: la vittoria; un solo desiderio: essere degni dei compagni del giorno di Ual Ual.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 184 + 20 di illustrazioni b/n

    Stampato nel 2009 da Effepi

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    Un posto al sole. La colonizzazione demografica in A.O.I.

    30.00

    Pur se la colonizzazione demografica ha rappresentato l’elemento distintivo del colonialismo fascista, l’argomento è stato poco interessato dalla ricerca storica. Questo corposo saggio cerca di colmare questa lacuna attraverso una ricerca di tutto il materiale disponibile nei principali archivi italiani. Questa documentazione è stata messa a confronto con gli articoli pubblicati nelle tante riviste coloniali dell’epoca. Si scontrano due diverse realtà, da una parte l’aspetto propagandistico che aveva creato speranze che si rivelarono illusioni e dall’altra la verità che emerge dalle testimonianze dei coloni che pagarono il prezzo più alto di questa avventura. Parte integrante del saggio è l’ampia appendice che comprende,, tra l’altro, i quadri riassuntivi degli elementi essenziali della colonizzazione demografica e un’ampia iconografia sia fotografica che documentale.

    Brossura con sovracopertina 17 x 24 pag.436 di cui più di 200 di fotografie e documenti

    Stampato nel 2012 da Solfanelli

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    Uniformi & Armi Speciale Africa

    25.00

    Sommario: Il posto al sole; Soldati d’Africa; Vestiti come le dune; Sotto il sole africano; L’elmo color sabbia; Le giornate della fede; Lame abissine; Un capolavoro d’ingegneria; La grande proletaria; Pro Patria et Libia; Tessere coloniali; Vetterli T.A.; Una pistola sotto le palme; Cartoline dalla quarta sponda; Alla conquista del deserto; Una lunga serie di primati; La sahariana del Duce; Un generale in Africa; La colonna Pascolini; Memorie tornate a casa; La cintura di lana; Il ritorno.

    Brossura 21 x 30 cm. pag. 144 interamente illustrate b/n e colori

    Stampato nel 2011 da Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Uniformi e Insegne degli Zaptie’. Le colonie dell’Africa Orientale

    24.00

    Gabriele Zorzetto

    Questo lavoro passa in rassegna, pur senza pretese di esaustività, le uniformi che contraddistinsero gli zaptiè nativi dei territori dell’Africa Orientale durante i cinquantotto anni del loro servizio a fianco dei carabinieri. Ricco corredo iconografico a colori e in bianco e nero . Il corpo, costituito nella pen’ultima decade del 1800 in Eritrea, per affiancare i reparti dei Reali carabinieri, partecipando a numerosi fatti d’arme. Furono anche costituiti reparti con personale somalo che, assieme a quelli eritrei, raggiunsero i 5.000 elementi, partecipando alla campagna italo-etiopica del 1936-37. Durante il secondo conflitto mondiale, l’Arma operò con 5 Gruppi mobilitati che comprendevano numerosi elementi locali.

    Brossura, 29,5 x 21 cm. pag. 116 interamente illustrato  con tavole uniformologiche a col, foto d’epoca b/n e mappe e documenti d’epoca

    Stampato nel 2022 da Museo dell’Araba Fenice

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    Uniformi e insegne dei Reparti Meharisti e Sahariani della Libia 1913-1943

    24.00

    Gabriele Zorzetto

    Nell’immaginario collettivo le “truppe cammellate” rappresentano tuttora senz’altro uno degli elementi più iconici di tutta l’esperienza coloniale italiana. Questa ricerca, oltre ad analizzare le uniformi, i colori e quant’altro costituiva il particolare equipaggiamento dei meharisti (e dei mehara), si propone di fare un’opera di riordino della materia, passando in rassegna anche le vicende organiche che, dalla costituzione dei primi reparti meharisti avvenuta nel 1913, portarono una dozzina di anni dopo alla formazione di un vero e proprio corpo sahariano forte di alcune migliaia di uomini, che si rese indiscusso protagonista delle operazioni di occupazione del Fezzan e dell’oasi di Cufra.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 114 interamente ill con tavole uniformologiche a colori, foto d’epoca b/n e documenti d’epoca

    Stampato nel 2022 da Museo dell’Araba Fenice

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    Uniformi e insegne delle truppe coloniali italiane vol. 1 Eritrea e Somalia 1885 1934

    80.00

    Primo volume di una nuova edizione, in nuova veste, dell’omonima opera da tempo esaurita, notevolmente ampliata in seguito alla grande quantità di informazioni emerse nel corso di mai interrotte ricerche, ora sviluppata in più volumi, è dedicato alle uniformi dell’Eritrea e della Somalia dalle origini di quelle colonie al 1934. L’opera prende in considerazione tutti gli aspetti uniformo logici riguardanti il personale indigeno sottoposto alla gestione del Governo Italiano e comprende, oltre ai reparti militari indigeni, anche le categorie militarizzate, quelle esclusivamente civili e le scuole per nativi. Con la scorta di altri stralci di ricerche, nonché delle Memorie e dei Diari storici delle varie unità, sono stati inoltre approfonditi cenni storici dei singoli corpi o reparti. Notevole è l’apparato iconografico che comprende sia immagini d’epoca che ricostruzioni a colori di figurini e gagliardetti, per le quali è stata fatta una approfondita analisi sulle fonti.

    Cartonato, 21,5 x 30,5 cm. pag. 310 interamente illustrato con foto b/n e tavole a colori

    Stampato nel 2011 dalle Edizioni Museo dell’Araba Fenice

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    Uniforms of the German Colonial Troops 1884-1918

    89.00

    Per proteggere i possedimenti coloniali tedeschi in Africa e Cin,, dal 1884 al 1918, vennero assegnate diverse forze: Schutztruppen, Polizetruppen, Kaiserliche Marine, Kaiserliche Marine-Infanterie, Ostasiatische Expedition Korps. Questa bella opera, completamente illustrata con fotografie originali e dettagliati disegni sia in bianco e nero che, soprattutto, a colori di importanti artisti del 19mo e 20mo secolo, mostra quelle non comuni uniformi con tutti i particolari, le insegne, le mostrine e l’equipaggiamento.

    Cartonato con sovracopertina 28,5 x 22,5 cm. pag. 188 interamente illustrate con foto b/n e disegni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2009 da schiffer

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    VI battaglione libico. Diario della campagna d’Etiopia (1936-1937)

    29.00

    Carmelo Sirianni, nato in Calabria nel 1906, partecipa da ragazzo alle formazioni giovanili nazionaliste. Intraprende la carriera militare come ufficiale medico e, all’inizio del 1936, parte per la campagna di Etiopia al seguito di un battaglione di ascari libici. L’iniziale entusiasmo per la missione che il fascismo ha indicato agli italiani si scontra presto con le problematiche della guerra. Il diario che Sirianni tiene per quasi due anni, rimasto sepolto fino ad oggi, lontano dalla retorica e dalla pesante carica ideologica che caratterizza la gran parte delle memorie etiopiche pubblicate in quello scorcio degli anni Trenta, è un racconto vivido di quella esperienza.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 355 con un inserto di 32 pagine con foto b/n

    Stampato nel 2017 da Viella

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    Vincere. The Italian Royal Army’s Counterinsurgency Operations in Africa 1922-1940

    49.00

    Federica Saini Fasanotti

    Basato su una ricerca durata 10 anni negli archivi italiani e su soppraluoghi sui campi di battaglia, il presente volume, esamina un argomento poco conosciuto: le operazioni di controinsurrezione condotte dal Regio Esercito Italiano in Libia ed Etiopia dal 1922 al 1941. Le forze italiane hanno affrontato le popolazioni locali mentre conducevano la controinsurrezione (COIN) in quello che era, per loro, un nuovo teatro di guerra. In Libia, la ribellione venne debellata repressa nell’arco di dieci anni, a un prezzo decisamente alto per le popolazioni locali. In Etiopia, dove le operazioni COIN furono interrotte dalla Seconda Guerra Mondiale, i dati disponibili suggeriscono che le azioni militari, accompagnate da una politica più responsabile nei confronti della popolazione, avrebbero alla fine sconfitto l’insurrezione. L’uso della forza aerea in Etiopia fece un’enorme differenza e le sue lezioni furono apprese molto prima dell’esperienza francese in Algeria. Gli italiani hanno condotto operazioni di controinsurrezione per oltre 20 anni in due teatri geograficamente separati e in due ambienti operativi molto diversi. Si può imparare molto, anche applicando certe teorie nelle situazioni conflittuali attuali, prendendo spunto da queste due diverse esperienze operative.

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    XLV Battaglione Coloniale 1936-1938. Storia, immagini, uniformi

    24.00

    Gabriele Zorzetto

    Questo lavoro, risultato di diversi anni di ricerche, narra le vicende di uno dei reparti coloniali che trovarono maggior impegno nelle operazioni di repressione della resistenza etiopica tra il 1936 e il 1938, periodo a cui è limitata la narrazione. Il XLV Battaglione Coloniale, formato all’inizio del 1936 con elementi eritrei musulmani, dopo aver preso parte alla campagna etiopica nell’Ogaden, partecipò alle operazioni tra i monti del Cercer, alla cattura di Ras Immiru nelle foreste del Galla Sidama, e ai cruenti combattimenti nel Marabetiè contro le formazioni di Abebe Aregai. Nel maggio 1937 fu altresì il reparto incaricato dell’esecuzione dell’eccidio di Debra Libanos: un tragico e noto evento di cui si presentano qui, per la prima volta, le uniche fotografie conosciute. Il testo è corredato da circa 200 fotografie dell’epoca, oltre che da numerose cartine e approfondimenti uniformologici.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 156 interamente illustrato con foto d’epoca b/n (tra cui le inedite delle fucilazioni di Debra Libanos) e documenti d’epoca

    Stampato nel 2020 da Museo dell’Araba Fenice

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