Hommes et Ouvrages de la Ligne Maginot Tome 1

Alleati

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    Hommes et Ouvrages de la Ligne Maginot Tome 1

    45.00

    Grazie alla collaborazione di eminenti specialisti e alla possibilità di accedere al maggior numero possibile di archivi ha visto la stampa quest’opera, magnificamente illustrata, dedicata alla linea fortificata costruita agli inizi degli anni ’30, al confine tra la Francia e la Germania – la Linea Maginot, capolavoro di inutilità per certuni o massimo errore strategico per altri, che resta peraltro una delle più imponenti vestigia architettoniche dell’epoca – che avvicinando l’argomento sotto il doppio aspetto degli uomini e delle opere si propone di rispondere a tutti i quesiti di storici e appassionati di storia. Questo primo volume oltre a seguire nel dettaglio il cammino intellettuale e pratico della costruzione prende in esame tutte le truppe della fortezza, cioè la fanteria della Fortezza del Nord-Est, nei minimi dettagli, con le loro specifiche uniformi, le insegne, gli emblemi e i gagliardetti.

    Rilegato con sovracopertina, 22,5 x 30,5 cm. pag. 192 interamente illustrato con foto e disegni b/n e colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2000 da Histoire & Collections

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    Hommes et Ouvrages de la Ligne Maginot Tome 3

    48.00

    Grazie alla collaborazione di eminenti specialisti e alla possibilità di accedere al maggior numero possibile di archivi ha visto la stampa quest’opera, magnificamente illustrata, dedicata alla linea fortificata costruita agli inizi degli anni ’30, al confine tra la Francia e la Germania – la Linea Maginot, capolavoro di inutilità per certuni o massimo errore strategico per altri, che resta peraltro una delle più imponenti vestigia architettoniche dell’epoca – che avvicinando l’argomento sotto il doppio aspetto degli uomini e delle opere si propone di rispondere a tutti i quesiti di storici e appassionati di storia. Questo terzo volume, dopo una introduzione sullo stato della linea al momento della dichiarazione della guerra, presenta l’inventario dettagliato di tutte le fortificazioni del Nord e dell’Est , e si occupa dell’attacco tedesco del 10 maggio 1940 e le sei settimane del Blitzkrieg. Una straordinaria profusione di immagini in bianco e nero – con più di 500 fotografie d’epoca – e a colori: carte e piani, insegne metalliche, uniformi e gagliardetti degli equipaggi, mostrano nel dettaglio una importante pagina di storia.

    Rilegato con sovracopertina, 22,5 x 30,5 cm. pag. 248 interamente illustrato con foto b/n e disegni a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2003 da Histoire & Collections

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    I 184 bimbi di Gorla. Un crimine degli americani

    13.00

    Giulio Vignoli

    I 184 bambini di Gorla e gli altri piccini uccisi non avevano un colore politico e in questo libro l’autore cerca di risvegliare le coscienze, per ricordare le grida strazianti dei bambini coperti dalle macerie che non si salvarono, i lamenti dei piccoli che si spensero pian piano come le loro preghiere; le grida, le urla dei genitori, i piccoli cadaveri allineati, gli occhi sbarrati per l’orrore delle madri. Il compito di questo libro è far sì che la tragedia di Gorla diventi patrimonio dell’intera Nazione, come lo sono stati gli eccidi di Porzùs, di Sant’Anna di Stazzema, di Marzabotto e tanti altri che attendono ancora giustizia.

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    I 900 giorni – L’epopea dell’assedio di Leningrado

    23.00

    l destino di Leningrado, la città più bella dell’Urss, la più fervida di vita intellettuale, fu segnato nell’estate del 1941, quando i generali sovietici e lo stesso Stalin sottovalutarono il pericolo di un’offensiva della Germania nazista. Intrappolata nella stretta dell’Operazione Barbarossa, Leningrado venne accerchiata dalle armate tedesche nel settembre del 1941. Per ventotto mesi, fino alla sua liberazione, nel gennaio del 1944, la città fu stretta nel più terribile assedio di tutti i tempi, in cui perirono quasi metà dei suoi abitanti. Una storia eroica e terribile, per lungo tempo avvolta nell’oscurità e nascosta dalla censura stalinista, che Harrison E. Salisbury per primo ha ricostruito attingendo a testimonianze, diari, memorie e archivi, in una ricerca durata venticinque anni. Nelle pagine dei “900 giorni” scorre l’eroica difesa dell’Armata Rossa e di folle di volontari male equipaggiati; la pressione costante delle divisioni del Terzo Reich; gli episodi di coraggio e abnegazione, quelli di vigliaccheria; le morti per la fame, il gelo e i bombardamenti; gli sforzi di scrittori e artisti per tenere viva l’anima della città; i controlli feroci dell’apparato poliziesco; le disperate strategie dei generali per spezzare l’assedio e tenere aperta l’unica via per i rifornimenti, attraverso la superficie gelata del lago Ladoga.
    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 610

    Stampato nel 2014 da Il Saggiatore

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    I cetnici nella Seconda Guerra Mondiale – Dalla resistenza alla collaborazione con l’esercito italiano

    18.00

    Questa pagina poco nota di storia, italiana e jugoslava, ricostruita soprattutto con materiale documentario degli archivi dello Stato Maggiore dell’Esercito e del Ministero degli Esteri, oltre a farci conoscere il percorso di un movimento che nasce per combattere i croati e gli occupanti italo-tedeschi e poi finisce per collaborare con entrambi pagando pesantemente il prezzo dell’alleanza con la parte sconfitta, aiuta a comprendere le tante e profonde ragioni per cui i popoli della Jugoslavia si sono massacrati, senza esclusione di colpi, non solo nel secondo conflitto mondiale, che in quel Paese fu la guerra di tutti contro tutti, ma anche in tempi a noi più vicini.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 350 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2017 da Goriziana

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    I generali del deserto – 1940-1943 I signori della guerra d’Africa

    12.00

    Uno studioso di storia militare racconta la guerra d’Africa (1940-43) vista dalla parte dei vincitori. Ne scaturisce una rievocazione che è anche un atto d’accusa: perché generali come O’Connor, Cunningham, Ritchie, Auchinleck e Montgomery – che disponevano di mezzi molto potenti – impiegarono ben tre anni a sconfiggere la male armata Afrikakorps italotedesca di Rommel e dovettero attendere l’intervento deciso degli americani?

    Brossura, 15 x 22,5 cm. pag. 501 con 25 mappe

    Stampato nel 2001 da Rizzoli

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    I goumiers in Italia – Lazio 1944: realtà e leggenda dei più famigerati combattenti della campagna d’Italia

    29.00

    Nella Seconda Guerra Mondiale, Goumiers e Tabor, i marocchini del Corps Expéditionnaire Francais d’Italie, lasciarono un ricordo tremendo nelle menti e nelle carni della gente di Ciociaria, Lazio e Bassa Toscana, per la loro ferocia in combattimento e lo stupro usato come arma di repressione e offesa, offuscando quelli parimenti terribili dei combattimenti sulla Linea Gustav (comunque combattimenti tra truppe regolari). L’autore, con documenti e fotografie, ripercorre comunque l’intera vicenda bellica in Italia di questi soldati berberi con djellaba e bournus, capaci di impressionare (negativamente) sia i militari Tedeschi che Alleati. A oltre 70 anni dalla fine del conflitto, non è mai arrivata dai “cugini” francesi, una sola parola di scusa per quei terribili e barbari episodi…..

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 217 con foto e cartine b/n

    Stampato nel 2018 da Soldiershop

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    I grandi condottieri della Seconda Guerra Mondiale – Da Rommel a Patton, da Guderian a Zukov, le imprese, le vittorie e le sconfitte degli uomini che hanno scritto la storia

    14.90

    I principali capi militari delle potenze protagoniste della Seconda Guerra Mondiale: ecco chi sono i protagonisti di questo libro. Le loro decisioni, così come le loro incertezze, il loro genio o i loro errori più clamorosi hanno fatalmente segnato le sorti del conflitto dalle cui ceneri è emerso il mondo come lo conosciamo ancora oggi. Per ognuno è stato tracciato un profilo che ricostruisce sia gli aspetti biografici che quelli professionali. E che spiega dal punto di vista tecnico i “segreti” dell’arte militare alla base di molte delle imprese leggendarie di questi grandi comandanti: il lavoro di pianificazione da cui scaturì il “miracolo di Bastogne” di Patton, la preparazione e la competenza di Eisenhower nel guidare grandi e complesse armate “multinazionali” e “interforze” in Europa, o il “comando dal fronte” di Rommel in Francia e Africa settentrionale.

    Brossura, 16 x 23 cm. pag. 1584

    Stampato nel 2020 da Newton & Compton

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    I gruppi di combattimento – Studi, fonti, memorie (1944-1945). Atti del Convengo (Firenze, 15 aprile 2005)

    21.60

    La storia dei rapporti fra militari e Resistenza all’origine della Repubblica italiana del dopoguerra è un tema rilevante, su cui è stata fatta e di recente si è tornati a fare retorica. Gli attori del volume sono sostanzialmente quattro: gli stessi protagonisti, ormai nella veste di reduci rammemoranti o memorialisti; le forze armate; gli storici, nella loro veste di professionisti dello studio del passato; la retorica pubblica, riflesso del clima politico, nella sua funzione riattualizzatrice non disinteressata del passato. Una particolare attenzione viene posta sul lavoro degli storici, ma ciò che emerge dal volume è che, pur rimanendo un tema sottoposto a un uso strumentale da parte della politica, la storia del rapporto fra militari regolari e Resistenza irregolare, quale fu concretamente e storicamente delineato fra 1943 e 1945, rimane un campo di studio in molti settori tuttora da arare.

    Brossura 15 x 22 cm. pag. 238

    Stampato nel 2006 da Carocci

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    I guardiani del potere – Eunuchi templari carabinieri e altri corpi scelti

    16.00

    Nella storia tutte le forme di potere (clan, imperi, istituzioni religiose o politiche) si sono dotate di un corpo scelto di propri guardiani che ne garantiscono la difesa e la perpetuazione. Accade però che le finalità istituzionali cedano il passo a quelle di casta, che il prestigio guadagnato con la fedeltà di molti sia compromesso dai crimini di pochi, fattisi esperti di ricatto, corruzione, trame politiche e d’alcova. Tutti i “guardiani”, militari e non militari – siano essi eunuchi, pretoriani, giannizzeri, carabinieri, hackers – hanno capito che per mantenere il controllo sul potere non è necessario assumerlo direttamente: basta infiltrarsi e brigare tra la sfera pubblica e quella privata, tra sicurezza interna ed esterna, governo centrale e amministrazione locale, ideologia e prassi, etica e abuso. Ma non è detto che funzioni per sempre.

    Brossura, 12,5 x 20 cm. pag. 248

    Stampato nel 2014 da Il Mulino

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    I Nisei in guerra – La partecipazione dei nippoamericani alla campagna d’Italia 1944-1945

    15.00

    Pearl harbour, 7 dicembre 1941. Il Giappone attacca gli Stati Uniti spingendo la potenza nordamericana ad entrare in guerra. In quel giorno inizia anche la storia della segregazione e dell’internamento di 120.000 americani di origine nipponica. Il governo americano con il Presidente Roosevelt fa costruire 10 campi di ricollocazione per gli “stranieri nemici”. Tra quei reticolati nasce lo spirito di combattimento dei giovani “Nisei” verso la bandiera a stelle e striscioe. Viene così costituito il 100° battaglione e il 442° reggimento di fanteria americana composti da soldati di origine giapponese. Giunti in Italia nel giugno del 1944, combatterono a Cassino, Anzio, Livorno e Firenze. A ottobre furono spostati in Francia e poi a partire dal marzo del 1945 tornarono in Italia per sfondare la Linea Gotica nel settore tirrenico. Con 18. 143 decorazioni individuali, quella dei “Nisei”, è stata l’unità più decorata della II G.M.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 229

    Stampato nel 2010 da Prospettiva

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    I nove giorni di Dunkerque – Dall’avanzata tedesca all’operazione Dynamo

    22.00

    Se è vero che la storia non si scrive con i “se” e con i “ma”, è vero anche che a Dunkerque la sorte giocò un ruolo decisivo, influenzando il corso degli eventi in modo più che mai determinante. Cosa sarebbe accaduto se le forze corazzate tedesche, capitanate dagli abili condottieri Guderian e Rommel, non avessero subito un’improvvisa battuta d’arresto durante la loro avanzata? Pur conservando tutta la vivacità e il pathos della cronaca, il volume di David Divine offre un’accurata ricostruzione delle operazioni terrestri, iniziate con l’irruzione delle armate tedesche attraverso il territorio belga e olandese e terminate con l’arroccamento delle forze britanniche e francesi nel quadrilatero di Dunkerque, e una descrizione particolareggiata dell'”operazione Dynamo”, ovvero del reimbarco delle forze stesse sulla miriade di unità navali che l’ammiraglio Ramsay e i suoi collaboratori con abilità organizzativa e capacità d’improvvisazione riuscirono a raccogliere in poco più di una settimana. Dai porti in rovina e in presenza di un agguerrito nemico, queste disparate unità riuscirono a recuperare, nei “nove giorni di Dunkerque”, quasi 340.000 uomini.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 341 con alcune mappe b/n

    Stampato nel 2016 da Res Gestae

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    I partigiani di Tito 1941-1945

    18.00

    Vuksic Velimir

    Le forze partigiane al comando di Josip Broz Tito furono una costante spina nel fianco delle divisioni della Wehrmacht nei Balcani, spingendo queste ultime a condurre molte operazioni antiguerriglia. Utilizzando materiale originale di primaria importanza, straordinarie foto d’epoca e resoconti personali, il libro esamina un argomento noto ma su cui poco si è scritto, facendo conoscere al lettore lo sviluppo, l’addestramento, le armi, la tattica e le esperienze di combattimento della formidabile forza partigiana di Tito e gli eventi di questo sanguinoso teatro di operazioni della Seconda Guerra Mondiale.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 132 con numerose foto b/n e 8 tavole a colori

    Stampato nel 2017 da Goriziana

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    I polacchi davanti a Berlino – La Germania alla luce della propaganda di guerra polacca

    15.00

    La propaganda polacca ha sempre avuto come obiettivo quello di ottenere l’approvazione generale per la politica ufficiale, mediante frasi magniloquenti. Ma anche, usando abilmente le debolezze del carattere nazionale polacco, è riuscita a incanalare dei caratteri facilmente eccitabili fino a una condizione di entusiasmo collettivo irrazionale.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80 illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Effepi

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    I ponti di Cismon del Grappa – Operazione «Blockade». I bombardamenti alleati da novembre 1944 a aprile 1945

    18.00

    La “guerra dei ponti” fu l’essenza dell’operazione alleata “Blockade” condotta dal novembre 1944 fino al termine del conflitto dalle armate aeree americane, inglesi e del Commomwealth facenti parte della 12ª Air Force americana e l’ex-Desert Air Force che assunsero l’improbo compito di bloccare le due principali linee ferroviarie, e quelle minori a esse collegate, che conducevano al Reich: Brennero e Tarvisio. Cismon del Grappa entra nel pieno contesto di queste vicende; con la sua linea di collegamento a quella del Brennero fu, a causa del “ponte di ferro”, un obiettivo bellico di prima grandezza e fonte di grande sofferenza per la sua popolazione.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 128, completamente illustrato b/n

    Stampato nel 2014 da Aviani & Aviani

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    I prigionieri tedeschi in mano statunitense in Germania (1945-1947)

    24.00

    Sulla copertina di questo succinto, ma accurato, lavoro, spicca la copertina di un pamphlet del War Department statunitense del novembre 1944. È una guida dal titolo What about the German Prisoner. Indirizzata a tutti i comandanti dei campi di prigionieri tedeschi in Germania nelle mani degli Alleati, forniva istruzioni relative all’identificazione dei prigionieri. Divideva questi ultimi in cinque categorie: opportunisti, antinazisti, non nazisti, soldati di professione, veri nazionalsocialisti. La guida si chiudeva con un chiaro avvertimento: “Occorre ricordare che i più giovani elementi nazionalsocialisti costituiranno il problema più difficile”. Il libro è costituito di sette svelti capitoli. Essi trascorrono dalla questione dell’enorme massa (circa sette milioni) di Displaced Persons, cioè dall’emergenza profughi, che diventa immediatamente una priorità per i comandi alleati e in particolare per gli statunitensi, a quella dei prigionieri nella difficile transizione della resa incondizionata, al controverso e mutevole atteggiamento statunitense verso la Germania e i tedeschi, alla realtà dei campi. Grazie alla ricca documentazione inedita raccolta, l’autrice fornisce interessanti elementi conoscitivi anzitutto proprio sul complesso “incontro fra Americani e Tedeschi (…) foriero di situazioni imprevedibili, che spesso sfuggono al controllo della alte gerarchie dell’esercito”, collocato com’è all’intersezione fra le direttive della propaganda di guerra e la realtà quotidiana del rapporto fra i due popoli in armi, mediato e ridefinito dal contatto diretto fra i militari statunitensi e le donne e i bambini tedeschi. Distingue con chiarezza, mediante le carte della Croce Rossa, fra i campi-transito del Reno, i più duri e tormentati, nei quali prevale una logica “punitiva da tutti i punti di vista” e “le difficilissime condizioni di vita dei prigionieri (…) sembrerebbero una conseguenza di una gestione sbrigativa e frettolosa, per non dire negligente”, e quelli per

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    I rapporti fra alleati e italiani nella cobelligeranza

    14.00

    Il libro descrive i non facili rapporti che, dal settembre 1943 al maggio 1945, intercorsero fra i vertici dell’Esercito Italiano e le Autorità alleate. Il lavoro che è corredato da una notevole appendice documentaria proveniente da fonti diverse, consente di ripercorrere quelle vicende in tutti i risvolti, anche psicologici. Vi figura un quadro completo del consistente apporto dato agli Alleati dal neocostituito Esercito del Sud, con l’indicazione delle perdite subite, da cui non furono esenti le stesse Unità Ausiliarie. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 18 x 25 cm. pag. 432 + 8 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1986 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    I segreti della guerra d’Africa

    15.00

    Dal diario del Maresciallo Bastico: «Rommel era un personaggio consapevole delle proprie qualità, dotato di grande ascendente sulle truppe, ma del tutto ignaro dei propri difetti. L’eccessiva fortuna e la fiducia di Hitler fecero lievitare a dismisura il suo orgoglio e finirono per isolarlo entro i limiti di un carattere spigoloso e sprezzante».

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 276 con diverse foto b/n

    Stampato nel 2005 da Mursia

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    I soldati di Anders – L’odissea dei militari polacchi dalla prigionia in Siberia alla battaglia di Montecassino

    16.00

    In un testo struggente, ricco di pathos, un giovane polacco di Wilno raccoglie le sue memorie di guerra, dall’arruolamento in Polonia a fine agosto 1939, fino all’arrivo a Bologna nell’aprile del 1945. Fatto prigioniero dall’esercito russo, l’autore descrive il lungo viaggio verso l’inferno siberiano e i quattordici mesi di prigionia. Nella fredda e desolata taiga la fatica (ben dodici ore di lavoro al giorno), il dolore, la paura, assalgono lui e i suoi compagni, come morsi di lupi affamati. L’entrata in guerra dell’URSS contro la Germania di Hitler cambia le sorti dei prigionieri polacchi. Formata una nuova Armata sotto il comando del generale Anders, i soldati attraversano l’Asia centrale, il Medio Oriente e dal porto di Alessandria raggiungono l’Italia. Qui sono protagonisti della sanguinosa battaglia di Montecassino. Successivamente l’Armata prosegue il suo lungo cammino e, sfondata la Linea Gotica, arriva a Bologna, dove la coglie la notizia che le truppe tedesche si sono arrese agli alleati.

    Brossura, 12,3 x 20 cm. pag. 200

    Stampato nel 2016 da Filo Spinato

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    I vinti della liberazione – Epurazioni, esecuzioni, eliminazioni sommarie in Europa dopo la Seconda guerra mondiale

    28.00

    Cosa accadde in Europa Occidentale al termine della Seconda guerra mondiale? Lo scrittore Paul Sérant riapre una pagina di storia dimenticata, allo scopo di riportare l’attenzione sull’epurazione avvenuta in Europa Occidentale e sulla repressione politica che fu messa in atto in diverse nazioni al termine del conflitto più sanguinoso che l’umanità abbia mai conosciuto. Attraverso una precisa ricostruzione dei fatti, Sérant ricorda che la fine di una guerra non coincide mai con la firma di un trattato o con una data stampata su un libro di storia.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 408

    Stampato nel 2016 da Oaks Editrice

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    Il blocco di Malta e l’esigenza C.3. Nel contesto della guerra in Mediterraneo Gennaio – Agosto 1942

    44.00

    Francesco Mattesini

    Negli anni precedenti l’inizio della Seconda guerra mondiale l’importanza strategica di Malta era stata considerata dalle Regie Forze Armate italiane, e la sua conquista era ritenuta necessaria nel caso di un conflitto con la coalizione franco-britannica. Ma nessuno studio fu realizzato per un’invasione dell’isola da affidare alla Regia Marina.  Nell’estate del 1941 i britannici con aerei e sommergibili che partivano da Malta causarono pesanti perdite ai convogli italiani. Il nuovo Capo del Comando Supremo, generale Ugo Cavallero, rispolverò quindi il progetto di sbarco. E in ottobre il generale Mario Roatta – Capo di Stato Maggiore dell’Esercito – fu ufficialmente incaricato di approntare i piani per l’invasione di Malta, denominando il progetto Operazione “C.3”. Da questo momento i piani di sbarco, alla cui stesura contribuirono anche i tedeschi  furono sempre più perfezionati, fino a stabilire che l’operazione “C.3” (“Hercules” per i tedeschi), a cui dovevano partecipare quattro divisioni da sbarco e tre di paracadutisti e truppe aviotrasportate, con l’appoggio di tutte le forze aeree italiane e tedesche e di tutta la Marina italiana, si sarebbe dovuta realizzare per la fine del mese di giugno. Fu poi spostata al mese di agosto per la necessità di impiegarne parte delle forze in appoggio all’offensiva del generale Erwin Rommel contro Tobruk e per l’avanzata in Egitto.

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    Il Brasile in guerra – La Forca Expedicionaria Brasileira in Italia (1944-1945)

    16.00

    La partecipazione del Brasile alla Seconda Guerra Mondiale appartiene alla sezione della memoria storica rimossa. Eppure nell’estate del 1944 giunsero in Italia, sul fronte della Linea Gotica, 25.000 soldati che formarono la Forza di Spedizione Brasiliana conosciuta come FEB (Força Expedicionária Brasileira). Dopo innumerevoli difficoltà di preparazione – l’esercito del paese sudamericano seguiva tecnica e tattica legate alla scuola di guerra francese – i brasiliani entrarono in linea di combattimento nella zona di Vecchiano a Pisa alla fine del mese di agosto del 1944. Dopo aver occupato Massarosa e Camaiore, e aver tenuto un buon comportamento nella fase di inseguimento delle truppe tedesche in ritirata, i soldati al comando del maresciallo Mascarenhas de Moraes furono spostati in Valle del Serchio. Qui, dopo aver superato Borgo a Mozzano, liberarono Barga e Gallicano trovando per la prima volta le rigide posizioni della linea tedesca. Spostati nel settore centrale degli Appennini subirono la dura sconfitta di Monte Castello, che superarono solo a febbraio, quando il corpo di spedizione, dopo aver ricevuto un adeguato e completo addestramento, riuscì ad avanzare catturando più di ventimila prigionieri a Fornovo.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 147

    Stampato nel 2014 da Carocci

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    Il calderone delle streghe. La battaglia della sacca di Cherkassy

    36.00

    Gunther Jahnke – Bernd Lerch

    Lo studio sulla Sacca di Cherkassy è un’analisi operazionale e tattica. Vi sono descritte la sequenza degli avvenimenti e lo sviluppo della situazione militare del fronte tedesco a sud di Cherkassy dal 28 gennaio al 17 febbraio 1944. Viene anche data un’ampia panoramica del quadro generale di ciò che avvenne tra la fine del 1943 e l’inizio del 1944 sul fronte dell’Heeresgruppe Süd, per assicurare una migliore comprensione del contesto della battaglia, che si distinse per drammaticità e svolgimento tattico dal resto degli eventi del fronte orientale. L’opera si sforza di dare una rappresentazione fattuale e quanto più esauriente possibile, grazie alla consultazione di una vasta mole di documenti d’archivio e fonti secondarie tedesche e sovietiche, diari di guerra delle unità coinvolte e testimonianze dirette di veterani. In appendice, numerose fotografie rare e inedite della battaglia, e la riproduzione delle mappe originali tedesche delle operazioni nella sacca.

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    Il colpo di coda di Hitler – Storia della battaglia delle Ardenne

    25.00

    La ricostruzione della più grande battaglia della Seconda guerra mondiale consumatasi nell’Europa occidentale: l’offensiva delle Ardenne, l’episodio militare che più di ogni altra operazione ha suscitato l’interesse di storici e studiosi. In un’attenta analisi, non incentrata esclusivamente sui problemi tattici e strategici, Nobécourt getta luce sugli spinosi rapporti angloamericani e dimostra come l’ultima vittoria di Hitler abbia influito non solo sulle conversazioni di Yalta, ma anche su drammatici eventi futuri, come la crisi di Berlino e la spartizione delle due Germanie.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 408 con varie mappe b/n

    Stampato nel 2018 da Res Gestae

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    Il continente selvaggio – L’Europa alla fine della seconda guerra mondiale

    25.00

    La Seconda guerra mondiale lascia un’Europa nel caos. Un continente devastato, città intere rase al suolo, più di 35 milioni di morti. Ma la distruzione non è solo fisica: è anche, sociale, politica, morale. Legge e ordine sono praticamente inesistenti. Istituzioni per noi oggi scontate, come governo e polizia, sono sparite o disperatamente compromesse. Non ci sono scuole né giornali. Non ci sono trasporti, né possibilità di comunicare. Non ci sono banche, ma tanto il denaro non ha più alcun valore. Non ci sono negozi, perché nessuno ha alcunché da vendere. Non c’è cibo. Non sembra essere nemmeno chiaro ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. La gente ruba tutto quel che vuole. Uomini in armi vagano per le strade minacciando chiunque intralci il cammino. Non c’è vergogna. Non c’è moralità. C’è solo sopravvivenza. Per le generazioni attuali è difficile figurarsi un mondo del genere, eppure ci sono ancora centinaia di migliaia di persone che hanno sperimentato proprio questo, e non in angoli sperduti del globo, ma nel cuore di quella che per decenni è stata considerata come una delle più stabili e sviluppate regioni della terra.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. VIII + 498 + 16 pagine fuori testo con 29 foto b/n

    Stampato nel 2913 da Laterza

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    Il disastro di Tobruk. La pianificazione delle operazioni britanniche Daffodil e Agreement

    17.55

    Francesco Mattesini       Prezzo di listino  27.00 (sconto 35%)

    L’operazione Agreement fu lanciata dagli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale nella notte tra il 13 ed il 14 settembre 1942 per colpire le basi aeronavali ed i depositi dell’Asse in nord Africa. Essa s’inquadrava in una più complessa serie di altre operazioni, battezzata “Big Party”, intesa a provocare scompiglio, panico, disservizi e distruzioni delle organizzazioni logistiche dell’Asse, mediante azioni in profondità di guastatori, destinati ad agire contro aeroporti, centri logistici e le linee di comunicazioni terrestri della Cirenaica, fra Tobruk e Bengasi. Di tutte queste missioni la più importante fu L’operazione “Daffodil” che comportava un attacco dal mare su Tobruk, coordinato con l’azione di una colonna mobile terrestre proveniente dal deserto su camionette. L’impresa fu un vero fallimento e si risolse in una cocente sconfitta degli inglesi e dei loro alleati.

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    Il dossier segreto dei crimini francesi Vol 1. Le Marocchinate. La’ dove tutto ebbe inizio

    25.00

    Emiliano Ciotti

    Questo volume vuole raccontare, con documenti alla mano, le “gesta eroiche” della Francia contro una nazione ferita mortalmente dalla guerra, l’Italia. Un odio antico del popolo francese contro quello italiano che sotto l’impulso della “pugnalata alla schiena” del 1940 ha generato un’ondata di nazionalismo esaltato, trasformandolo fisicamente in torture ed uccisioni contro chi era colpevole di essere italiano in terra francese. Nel “dossier della vergogna”, una sintesi di oltre 1800 pagine della relazione che la Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano trasmise nel 1945 alla Commissione Alleata, vengono svelate le torture ai danni dei prigionieri, confermando ancor di più come i francesi si siano accaniti contro il popolo italiano tutto, militari e civili inermi, per vendicare l’attacco alla Francia del giugno del 1940.

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    Il fuoco e l’oscurità – Dresda 1945

    27.00

    Il 13 febbraio 1945 alle 22.03, 244 bombardieri britannici e 9 marcatori sganciarono sulla città tedesca di Dresda qualcosa come 880 tonnellate di bombe esplosive e incendiarie. All’inizio del giorno seguente, i bombardieri americani finirono ciò che era rimasto. Nel giro di quattordici ore, la città fu così completamente distrutta in uno degli attacchi più devastanti della Seconda Guerra Mondiale. A raccontare, in questo libro monumentale, quella drammatica notte e i giorni che seguirono sono i sopravvissuti, miracolosamente scampati alla tempesta di fuoco che incenerì palazzi storici, ridusse in macerie strade e abitazioni, e uccise, secondo le stime, 25.000 persone. Accanto ai loro tragici ricordi, i diari e le lettere di quanti, rischiando a propria volta la vita, ubbidirono all’ordine di radere al suolo la città, in un’azione che turbò a lungo le loro coscienze. Ancora oggi, a settantacinque anni di distanza, Dresda è rimasta il simbolo dell’oscenità della guerra e il suo nome associato all’annientamento, come già per Hiroshima e Nagasaki. Nel corso dei decenni, del carattere morale – o immorale – sia del comportamento della città sotto il Terzo Reich sia della decisione di distruggerla con il fuoco s’è discusso con rabbia, rimorso e dolore in gradi variabili. Dibattiti che fanno ancora parte del paesaggio: a Dresda il passato è nel presente. Per quanto la città sia stata infatti miracolosamente ricostruita, e i restauri scrupolosi fin nei minimi dettagli, è ancora in qualche modo possibile scorgerne le rovine. Ma le toccanti pagine di Sinclair McKay non parlano soltanto di un’indicibile catastrofe, restituiscono anche la vita della città prima e dopo l’attacco, il lungo periodo di ricostruzione e recupero, e soprattutto il racconto di come tante vite spezzate siano riuscite a rigenerarsi.

    Rilegato, 16 x 24,5 cm. pag. 440 + 24 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2020 da Mondadori

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    Il giorno dell’invasione. 10 luglio 1943 lo sbarco in Sicilia

    19.00

    Domenico Anfora

    10 luglio 1943, la più grande flotta d’invasione riunita fino a quel momento era in vista delle coste meridionali della Sicilia. Un contingente di quasi mezzo milione di uomini, protetto dai cannoni navali e da una flotta aerea che dominava il cielo, si apprestava a sbarcare, rimettendo piede in Europa. Per l’Italia fascista era la resa dei conti dopo tre anni di guerra su vari fronti. Gli ufficiali e i soldati italiani, dai punti d’osservazione costiera, dalle trincee e dai capisaldi che presidiavano, osservavano attoniti quella immensa flotta che oscurava il mare e capirono che la guerra si stava concludendo tragicamente, non prima di aver consumato le loro vite. Attraverso gli occhi di quegli uomini si narra quel giorno che decise il corso della guerra.

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    Il giudaismo internazionale e le origini della Seconda Guerra Momdiale

    35.00

    Il primo dogma storiografico imposto dai vincitori dopo il 1945 fu quello della responsabilità della Germania nazionalsocialista nello scatenamento della Seconda Guerra Mondiale, ben confezionato nel processo farsa di Norimberga e poi ripreso pappagallescamente da tutti gli storici e pubblicisti. La pubblicistica dei vincitori, infatti, non è altro che la trasposizione sul piano storiografico e giornalistico dei capi d’imputazione presentati a Norimberga a carico dei vinti. Attribuendo ai soli tedeschi la responsabilità del conflitto assolveva i vincitori da ogni colpa, distoglieva lo sguardo dai veri responsabili e rendeva più accettabile il dominio mondiale delle oligarchie ebraico-capitalistiche uscite vincitrici dal conflitto.

    Brossura 14 x 21 pag. 260

    Stampato nel 2012 da Effepi

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    Il grande esperimento. Sicilia 1943 i primi giorni dell’AMGOT. Dai piani per i civil affairs al governo militare alleato

    22.00

    Sergio Distefano

    Nell’estate del 1943 la Sicilia occupata dalle truppe alleate vide la nascita del primo governo militare interalleato della storia. L’obiettivo dell’amministrazione militare era di stabilizzare il territorio dopo i combattimenti e soccorrere la popolazione, contribuendo al riavvio delle attività civili e favorendo la transizione verso la democrazia. Questa missione fu affidata all’AMGOT (Allied military Government of occupied territory) che venne impiegato in Italia, durante la campagna in Europa in Germania e Austria; e successivamente in Giappone. In Sicilia l’AMGOT ebbe il suo battesimo del fuoco. Un test su un prototipo organizzativo ancora da perfezionare nella struttura, negli organici e negli strumenti di governo. Un grande esperimento creato alla vigilia dell’operazione Husky, un’istituzione militare dedicata agli affari civili costituita da personale statunitense, britannico e canadese. Si trattava di personale proveniente dai ranghi militari e dalla società civile che portava esperienze e competenze che furono asservite alla causa alleata. Questi uomini furono nominati civil affairs officers, costituendo la spina dorsale dell’attività di governo.

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    Il gruppo di combattimento Cremona 1943-1945

    18.00

    Il volume tratta dell’esperienza vissuta da un gruppo di soldati dell’Esercito Italiano dall’8 settembre 1943 (di stanza in Corsica) alla fine della Seconda guerra mondiale. I 5 Gruppi di Combattimento italiani furono creati con le forze Alleate e, di questi, il “Cremona” si trovò a combattere con l’VIII Armata britannica e la 28ª brigata Gordini, liberando le città di Alfonsine e Fusignano. A Camerlona si trova il cimitero militare del Gruppo. La particolarità del Gruppo di combattimento “Cremona” è la forte percentuale di volontari ex partigiani che si unirono all’esercito per combattere contro i tedeschi. Il libro è diviso in cinque capitoli: La guerra e le azioni militari, I rapporti con gli Alleati, I rapporti con i partigiani, I rapporti con la popolazione; La propaganda e la stampa. Seguono le interviste, volantini propagandistici dell’epoca, documenti dello SME, alcune pagine di diari di sergenti e capitani in linea, alcune prime pagine del giornale del Gruppo di combattimento “La Spiga”; grazie al beneplacito dello Stato Maggiore dell’Esercito il libro è corredato da numerose fotografie.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 176 con circa 56 foto b/n, 6 cartine, varie riproduzioni di documenti, 5 foto a colori e 2 tavole a colori

    Stampato nel 2008 da Bacchilega

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    Il laboratorio del Gulag – Le origini del sistema concentrazionario sovietico

    26.00

    Costruito sulla scorta di una vasta documentazione originale, resa in gran parte accessibile dall’apertura degli archivi dell’ex Unione Sovietica, e con l’ausilio di molte testimonianze inedite di prigionieri sopravvissuti e dei loro familiari, questo libro di Francine-Dominique Liechtenhan è un contributo di eccezionale valore alla conoscenza della verità e un omaggio alla memoria delle vittime del comunismo, ancora oggi dolorosamente neglette, in Russia come in Occidente.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 310

    Stampato nel 2019 da Lindau

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    Il libro nero dell’impero britannico

    15.00

    “Al culmine della sua estensione territoriale si diceva che sull’Impero britannico ‘il sole non tramonta mai’: il motivo, secondo una facezia popolare irlandese, era che “Dio non si fida degli inglesi al buio”. In effetti, la dominazione britannica è stata ovunque sinonimo di tirannia, razzismo ed eccidi; per dirla con il cartista Ernest Jones ‘il sole non tramonta mai, ma il sangue giammai si asciuga’. Eppure, ancora oggi, esponenti politici esibiscono il proprio orgoglio per il ruolo giocato dall’Impero nel diffondere la cultura e la civiltà, convinti che sia venuta “l’ora di smettere di scusarsi”. Tuttavia, una seria discussione pubblica su quanto avvenuto nelle colonie non c’è mai stata: ci si dimentica delle vittime, e i nomi e le date dei massacri perpetrati restano sconosciuti alla stragrande maggioranza dei britannici (e non solo). John Newsinger fa breccia in questo silenzio collettivo, adottando un punto di vista ‘dal basso’, lontano dall’idea per cui uno stato liberale si sarebbe incaricato di diffondere libertà e tolleranza. Dalla tratta degli schiavi nelle Indie Occidentali alle guerre dell’oppio in Cina, dalla carestia nel Bengala alla sanguinosa soppressione dei moti nazionali in Kenya e Malesia, la storia è ben diversa da quella che ci hanno raccontato finora.”

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 388

    Stampato nel 2014 da 21 Editore

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    Il massacro di Nemmersdorf. I fatti e le menzogne

    22.00

    AA.VV.

    Nell’ottobre del 1944 un reparto corazzato sovietico entra nel villaggio di Nemmersdorf. Esasperato o meno dalla resistenza incontrata, decide di concedersi una sorta di “riposo del guerriero” e pertanto si diletta stuprando e uccidendo 72 persone. Le truppe sovietiche si fermano solo poche ore e vengono ben presto scacciate da un contrattacco tedesco.

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    Il memorandum McCollum – La via democratica alla guerra ossia l’arte di farsi attaccare

    18.00

    ll Memorandum McCollum ci consente di vedere, nella realtà, la genesi, lo sviluppo e l’inasprimento di una politica volta a costringere il Giappone a compiere il primo passo… I democratici e pacifici americani, così vilmente sorpresi nel loro sereno e ingenuo sonno domenicale alle Hawaii… avevano a Pearl Harbor e nell’arcipelago truppe e mezzi tutt’altro che limitati o simbolici e già questo dimostra quanto poco fossero “pacifici”… La Marina disponeva di 3 portarei, 9 corazzate, 20 incrociatori, 55 caccia, 29 sommergibili, 2 divisioni anfibie oltre a molte decine di mezzi ausiliari; l’Aeronautica poteva contare su 188 caccia, 86 bombardieri, 20 ricognitori e 71 idrovolanti e l’Esercito era in grado di schierare quasi 43.000 uomini. Decisamente non una sine cura!

    Brosuura, 14 x 21 cm. pag. 122

    Stampato nel 2018 da Effepi

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    Il mistero della Missione giapponese – Valli del Pasubio giugno 1944: la soluzione di uno degli episodi piu’ enigmatici della guerra nell’Italia occupata dai tedeschi

    20.00

    Cosa ci fanno due giapponesi nel vortice della guerra civile italiana? Chi è l’affascinante signora bionda che li accompagna? Quali segreti militari nascondono i tre, catturati dai partigiani della temuta “Valanga” che opera ai piedi del monte Pasubio? E ancora: chi è il misterioso Colonnello che si mette alla ricerca della donna? Cosa celano il suo passato, l’amicizia con la principessa Maria Josè di Savoia, i suoi contatti con i partigiani del Piemonte? Gli autori aprono uno squarcio sui poco conosciuti rapporti tra Fascismo e Sol Levante, sulla drammatica lotta tra partigiani e tedeschi che incendiò le montagne fra Veneto e Alpenvorland. Tra agguati e regolamenti di conti, rastrellamenti e rappresaglie, il tempo restituisce oggi intatto uno scenario di incredibile complessità. E finalmente, a sessant’anni dai fatti, la soluzione del mistero della Missione giapponese.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 456 con circa 69 foto b/n

    Stampato nel 2005 da Cierre Edizioni

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    Il modello americano di Hitler – Gli Stati Uniti, la Germania nazista e le leggi razziali

    20.00

    .Il nazionalsocialismo trionfava in Germania mentre negli Stati Uniti erano in vigore le Jim Crow laws. Le norme americane che regolavano l’oppressione razziale furono in qualche modo di ispirazione per la classe dirigente tedesca del terzo Reich? La disturbante risposta è: sì. Ecco l’esito di questa dettagliata indagine sull’impatto americano nei confronti delle leggi di Norimberga, il nucleo della legislazione anti-ebraica del regime hitleriano. Confutando chi nega l’esistenza di legami tra il razzismo americano e tedesco, Whitman dimostra il rilevante e significativo interesse dei Tedeschi per le politiche razziali degli Stati Uniti. Le leggi di Norimberga furono concepite in un’atmosfera di notevole attenzione rispetto ai precedenti offerti dalla legislazione statunitense, del resto già enunciata nelle lodi espresse nel Mein Kampf da Hilter. Ma se la segregazione implicata nel pacchetto Jim Crow era un aspetto apprezzato dagli ideologhi germanici, non fu il più importante. Piuttosto, le norme sulla cittadinanza americana e il divieto di matrimoni inter-razziali furono le maggiori derivazioni dal modello americano. Ironicamente, alcune delle pratiche americane che i Tedeschi rifiutarono erano considerate non troppo morbide, ma troppo crudeli.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 180

    Stampato nel 2019 da Goriziana

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    Il nemico è alle porte – L’assedio di Stalingrado raccontato da un tiratore scelto dell’Armata Rossa

    18.00

    Vassili era solo un ragazzo quando, nei boschi degli Urali, impara a usare un fucile per difendersi dai lupi. Giovanissimo, non avrebbe mai immaginato che quella stessa arma gli sarebbe servita ad avere la meglio su uomini che combattevano contro il suo paese. Accade per le strade lastricate di sangue di Stalingrado, nel pieno della seconda guerra mondiale, mentre il mondo intero si trova davanti a un bivio. il giovane Vassili stringe tra le braccia il suo fucile di precisione: Ora dopo ora, il fucile di Vassili – formidabile tiratore scelto – spara e colpisce, fino a diventare un vero e proprio incubo per l’esercito tedesco. Peccato che la traduzione di questo eccellente volume, abbia una connotazione fortemente politicizzata.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 275

    Stampato nel 2018 da Red Star Press

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    Il nemico fidato – La guerra di sterminio in URSS e l’occupazione alpina sull’Alto Don

    28.00

    Questo saggio – prima indagine sistematica sui documenti desecretati dagli archivi locali e federali russi – svela la condotta della Wehrmacht e la prassi d’occupazione dell’ARMIR al fronte russo. La ricerca sul campo nelle regioni del Don occupate dal Corpo Alpino conferma le memorie dei veterani italiani. Centinaia di riscontri d’archivio russi documentano che lo stereotipo del “buon italiano” e del “cattivo tedesco” appare sorprendentemente conforme alla realtà. Il volume conclude la trilogia dedicata all’ARMIR e alla disfatta italiana in Russia, rendendo onore ai soldati italiani.

    Brossura, 16 x 23,5 cm. pag. 447 illustrato con alcuni documenti, 7 cartine e circa 30 foto b/n

    Stampato nel 2013 da Panorama Editrice

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    Il patto Hitler-Stalin 1939 – 1941

    30.00

    Come si giunse al patto tedesco-sovietico di non aggressione dell’agosto 1939 e in quale modo si verificò la rottura Hitler-Stalin? Quale motivo spinse Hitler ad aggredire l’URSS, affrontando tutti i rischi di un’impresa del genere e proprio nel momento in cui sembrava che la vittoria tedesca sulla Gran Bretagna fosse solo una questione di tempo? L’aggressione fu un gesto inconsulto o fu determinata dal timore di un intervento di Stalin a fianco degli inglesi e dalla volontà di premunirsene? Il libro di Philipp Fabry, basato sull’esame di un’immensa quantità di documenti segreti, risponde a tutti questi enigmi storici, accendendo una luce di spietata consapevolezza su alcune fra le pagine più tragiche della storia contemporanea e dimostrando come Stalin e Molotov si dimostrarono superiori ai rivali tedeschi per abilità diplomatica e calcolo strategico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 678

    Stampato nel 2019 da Res Gestae

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    Il pipistrello bomba – E altri assurdi progetti militari (per fortuna) mai realizzati

    23.00

    Si può ridere e contemporaneamente imparare? Le due cose non sono necessariamente antitetiche e questo libro di Vince Houghton ne è la prova. Ridere, si ride parecchio, anche in maniera sguaiata, perché le storie raccontate in queste pagine sono assolutamente irresistibili. Però mentre si ride si riesce anche a pensare, perché queste pagine non sono di finzione, raccontano cose incredibilmente vere, e proprio questo aumenta il loro carico esplosivo di comicità. Pensavamo che Il dottor Stranamore di Stanley Kubrick fosse frutto della fantasia di un regista geniale, invece Houghton ci dimostra che la storia è del tutto plausibile, anzi, forse è persino un po’ edulcorata. Nella realtà è successo anche di peggio. “Il pipistrello bomba” parla di missioni segrete, di piani tattici, di armi innovative e di tutto ciò che le migliori menti di un paese in guerra sono riuscite a concepire nel disperato tentativo di difendere la propria nazione. La scrittura non può che essere ironica, dato il tenore quasi lisergico di certe invenzioni, ma dalla lettura di queste pagine esce anche uno spaccato di storia militare della Seconda Guerra Mondiale e delle Guerra fredda che lascia a bocca aperta.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 288

    Stampato nel 2019 da Bollati Boringhieri

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    Il prezzo del giuramento – SS-Sturmbataillon Charlemagne durante la battaglia di Berlino 1945

    28.00

    Un resoconto dei volontari della Waffen SS francesi nella battaglia di Berlino nel 1945, contenente testimonianze oculari e molte informazioni aggiuntive, pubblicato per la prima volta in italiano. La Brigata francese, divenuta divisione della Waffen SS, è stata una discendente diretta della “Legione dei Volontari francesi contro il Bolscevismo”. Dopo sanguinose battaglie nell’estate del 1944 nel sud della Polonia, vicino a Sanok e Mielec, fu mandata nelle retrovie per un periodo di riposo e per essere ricostituita. Dopo alcuni mesi, considerata la situazione critica delle truppe germaniche in Pomerania, nel febbraio del 1945, la neonata 33ª Divisione volontari granatieri “Charlemagne”, fu schierata nella città di Hammerstein. Dopo molte battaglie contro una forza nemica schiacciante, l’unità fu travolta in una ritirata caotica, che causò cambiamenti irreparabili nella sua organizzazione e infine il suo scioglimento. Della divisione decimata, solo poche centinaia di uomini raggiunsero il punto di incontro a Neustrelitz. Alcuni di quelli, che scelsero di non deporre le armi, formarono un Battaglione d’assalto di volontari SS, che condusse la battaglia finale tra le rovine della capitale del Terzo Reich. Nonostante le gravi perdite subite, i francesi lottarono fino alla fine contro le sovverchianti forze sovietiche sia in termini di uomini che di mezzi; dotati di armi di piccolo calibro e Panzerfaust, trasformarono Berlino in un cimitero di carri armati nemici, i cui attacchi vennero fermamente respinti dai Panzerjäger (mezzi semoventi corazzati caccia carri n.d.T.), per molti giorni e numerose notti. Nonostante le disperate circostanze, rimasero fedeli al loro giuramento, fino al tragico finale. La loro parte nella Battaglia di Berlino rimane una leggenda per gli storici della Seconda Guerra Mondiale.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 283 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Novantico

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    Il prezzo della disfatta – Massacri e saccheggi nell’Europa liberata

    32.00

    Questo libro, che per taluni potrebbe sembrare blasfemo, non solo mette in dubbio il mito del senso dell’onore e della giustizia degli anglo-franco-americani, del loro profondo amore per l’umanità, ma ricorda le democratiche angherie, i democratici furti, i democratici stupri, le democratiche deportazioni, tutti ampiamente dimostrati e di libero accesso, purchè si voglia sapere. Il volume è accompagnato da una importante appendice fotografica.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 190 + 38 pagine fuori testo con foto e illustrazioni foto b/n

    Stampato nel 2008 da Effepi

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    Il rovescio della medaglia – Crimini dei vincitori

    25.00

    Il testo analizza una serie di crimini documentati da inequivocabili immagini accompagnate da serie testimonianze. Senza insistere su giudizi morali questo lavoro intende semplicemente informare segnalando, a chi non li conosce, aspetti di varie realtà che sono state manipolate o sottaciute in ossequio alla convenienza politica o allo spirito di rivalsa.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 160 con circa 328 illustrazioni b/n

    Stampato da Novantico

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    Il secondo corpo polacco in Romagna – Forlì Brisighella Faenza Castelbolognese Fiume Senio Imola

    18.00

    Il libro illustra il percorso fatto dal 2° Corpo polacco attraverso la Romagna dalla fine di ottobre del 1944, quando entra in linea nell’alto forlivese, fino all’offensiva finale dell’aprile del ’45, quando i polacchi entrano a Bologna. Il percorso è illustrato con 185 fotografie. Nell’introduzione c’è una breve storia del 2° Corpo, costituito con i prigionieri polacchi presi dall’Armata Rossa nel settembre del 1939 quando invase il paese e con i civili che vivevano nei territori polacchi che l’Unione Sovietica rivendicava. Il libro è completato da alcune pagine a colori che riportano distintivi, medaglie e documenti d’epoca.

    Rilegato, 20,5 x 29,5 cm. pag. 143 completamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2006 da Bacchilega

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    Il solstizio di giugno

    10.40

    Henry de Montherlant              Prezzo di listino: 16.00 (sconto 35%)

    Il 14 giugno 1940, le truppe tedesche entrano a Parigi e sfilano vittoriose sugli Champs Elysées. Pochi giorni dopo, in occasione del solstizio d’estate, il vessillo con la croce uncinata sventola su Notre-Dame. Come per incanto, la festività pagana torna ad assumere un potente significato ancestrale. Agli occhi di Henry de Montherlant, atterrito dalla sconfitta francese e abbagliato dalla potenza germanica, il trionfo “astronomico” del sole rappresenta la rivincita della “ruota solare” sulla Croce. La spiritualità indoeuropea – improvvisamente – sembra prevalere sulla cristianità, per mano di un popolo “al quale spetta ora il compito di distruggere la morale borghese ed ecclesiastica dalle rive dell’Atlantico fino ai più lontani confini della Russia”. Nella luce sfolgorante del solstizio di giugno, anche il tragico destino di una patria umiliata pare confondersi in una misteriosa corrispondenza di segni cosmici ed eventi umani. È questo lo sfondo di un classico che è stato definito – a ragione – “il più discusso libro della letteratura della Collaborazione”.

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    Il volo di Pjatakov – La collaborazione tattica tra Trotskij e i nazisti

    28.00

    Proprio da inoppugnabili fonti e documenti di matrice antistalinista, a partire dagli archivi Trotskij di Harvard, sono emerse di recente una serie di clamorose rivelazioni che comprovano in modo sicuro la collaborazione diretta tra i nazionalsocialismo al potere e Trotskij. In particolare, e contro le teorie ancora dominanti sull’assenza di mezzi e opportunità, risulta ormai certo che nel dicembre 1935 G. L. Pjatakov, allora vicecommissario per l’industria pesante sovietica, volò con l’aiuto dei fascisti tedeschi da Berlino in Norvegia per incontrarsi clandestinamente con Trotskij, con il quale ebbe un drammatico confronto proprio sulla questione dell’alleanza tattica con la Germania nazionalsocialista. Andrebbero pertanto riscritti in buona parte i libri di storia sugli anni trenta e quaranta dello scorso secolo, con evidenti riflessi e ricadute anche sulla politica della sinistra contemporanea.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 596

    Stampato nel 2017 da PGreco

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