La guerra privata del tenente Guillet – La resistenza italiana in Eritrea durante la Seconda Guerra Mondiale

Corbaccio

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    La guerra privata del tenente Guillet – La resistenza italiana in Eritrea durante la Seconda Guerra Mondiale

    20.00

    Questo libro è una medaglia su cui sono ritratti due volti. Il primo è quello del suo protagonista: Amedeo Guillet, ufficiale di cavalleria, comandante di un Gruppo Bande a cavallo che fece contro gli inglesi, durante la seconda guerra mondiale, una sorta di guerra di corsa fra le colline e le pianure desertiche dell’Eritrea. Dopo la resa dell’esercito italiano in Africa Orientale, Guillet continuò a combattere. Vestito come un arabo, si mise alla testa di una banda composta da guerriglieri eritrei, etiopici e arabi. Dopo mesi di guerriglia dovette nascondersi a Massaua a lavorare come acquaiolo sino al giorno in cui riusci ad attraversare il Mar Rosso per raggiungere lo Yemen neutrale. L’altro volto inciso sulla medaglia è quello del suo nemico, Vittorio Dan Segre, politologo, giornalista, professore a Haifa e a Stanford, uno dei maggiori esperti di questioni mediorientali. Nel 1938, all’età di 16 anni, emigrò in Palestina. Guillet e Segre s’incontrarono a Napoli nel 1944, combattendo ora dalla stessa parte, ma si conoscono dal giorno in cui Segre studiava nell’esercito britannico sui rapporti dell’Intelligence Service le spericolate azioni di un ufficiale piemontese. Da questa lunga amicizia è nata una biografia in cui Segre, per disegnare il ritratto di Guillet, ha utilizzato soprattutto fonti “nemiche”: i rapporti e i ricordi degli ufficiali inglesi che lo combatterono in Etiopia e in Eritrea.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 230 + 8 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2020 da Corbaccio

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    Lettere dei soldati della Wehrmacht

    22.00

    La selezione di lettere scritte dai soldati tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale conservate nel Museo della Comunicazione di Berlino ha uno straordinario valore storico, perché rappresenta una testimonianza immediata del conflitto da parte di chi l’ha quotidianamente vissuto, su tutti i fronti, dall’invasione della Polonia fino alla caduta di Berlino. Se le lettere scritte durante la campagna di Francia del 1940 o all’inizio dell’operazione Barbarossa sono in genere piene di speranza nei confronti della nuova Grande Germania incarnata nel Terzo Reich, quelle successive, scritte durante l’assedio di Stalingrado e lo sbarco alleato in Normandia, si fanno via via più pessimiste. Una pagina dopo l’altra, il lettore assiste alle disillusioni dei soldati, alla stanchezza di fronte alla brutalità della guerra, al degrado delle condizioni fisiche e psichiche. Ma poiché questi uomini sono gli alfieri del nazionalsocialismo in guerra, leggiamo anche la fede esaltata nei confronti della Germania hitleriana. Attraverso lettere scritte ai famigliari, comprendiamo cosa veramente pensavano e credevano i soldati dell’esercito tedesco.

    Rilegato, 14,5 x 21 cm. pag. 350

    Stampato nel 2015 da Corbaccio

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    Nazionalsocialismo – Figli di Hitler

    9.00

    Questo libro è la storia di una generazione che non ebbe scelta ma, come raccontarono in seguito molti di loro, accolse in maniera positiva quanto offriva loro il nazionalsocialismo. Migliaia di bambini e ragazzi furono inquadrati nella Jungvolk da quando avevano 10 anni, e nella Hitlerjugend dai 14, poi iscritti al partito e reclutati per il servizio obbligatorio di lavoro e infine arruolati nella Wermacht. Ovviamente, non tutti reagirono nello stesso modo alla condizione della guerra: vi furono gli entusiasti, gli indifferenti e anche un piccolissimo gruppo di ribelli. L’autore ne ha intervistati più di mille che hanno trovato il coraggio di ricordare solo ora.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 356

    Stampato nel 2002 da Corbaccio

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Romanzi – Kondor

    14.00

    Nome in codice: “Branco di lupi”. La più addestrata e micidiale unità delle Special Forces. Vanno dovunque, purché dovunque sia l’inferno. Ed è proprio là che stanno andando. Per la Grande Repubblica Islamica, nuova superpotenza, è “la guerra sacra”; per le Federazioni Nordamericana e Europea è “la guerra dell’energia per il controllo del petrolio”. Obiettivo dei Lupi è annientare un’inespugnabile centrale nucleare nemica. Un solo problema: è la missione sbagliata, diretta nel posto sbagliato, al comando dell’uomo sbagliato. Per i Lupi è l’inizio di un incubo apocalittico.

    Rilegato, 14 x 21 cm. pag. 572

    Stampato nel 1977 da Corbaccio

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Seconda Guerra Mondiale – Da El Alamein a Bologna. La guerra di uno storico in uniforme

    15.00

    Christopher Seton-Watson durante la Seconda Guerra Mondiale, gira in lungo e i n largo l’Europa e il Mediterraneo. Fu in Grecia durante la sfortunata campagna inglese contro le forze tedesche, fu ad El Alamein con Montgomery contro Rommel e gli italiani della “Folgore”, fu in Tunisia durante l’ultimo scontro in terra d’Africa contro le forze italo-tedesche, risalì l’Italia meridionale e combattè lungo gli Appennini e finì la sua guerra a Bologna nel 1945. Una guerra come tante altre se il giovane soldato inglese non avesse avuto nel suo zaino la penna dello storico.

    Rilegato, 14,5 x 21 cm. pag. 235 con circa 5 foto b/n e 5 mappe

    Stampato nel 1994 da Corbaccio

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Seconda Guerra mondiale – Il silenzio di Stalin. I primi dieci tragici giorni dell’Operazione Barbarossa

    20.00

    La reazione di Stalin all’improvvisa invasione tedesca nel giugno del 1941 è uno dei capitoli più discussi e controversi della storia contemporanea. Secondo alcuni, il dittatore fu colto di sorpresa, precipitò in una crisi depressiva e fu per dieci giorni del tutto incapace di dirigere la resistenza del paese contro il micidiale attacco congiunto della Wehrmacht e della Luftwaffe. Secondo altri, Stalin sapeva che la guerra sarebbe scoppiata e si preparava a farla lui stesso nel 1942, non appena le forze sovietiche fossero state pronte a prendere l’iniziativa. Ma i suoi piani furono sconvolti dalla mossa d’anticipo di Hitler e l’unica difesa possibile, in quelle circostanze, fu quella di contenere, con qualche misura di ripiego, l’avanzata del nemico. Oggi, grazie alle ricerche di Constantin Pleshakov negli archivi sovietici, il quadro è più chiaro. Stalin preparava la guerra per il 1942 e fu effettivamente sconcertato da un evento che non aveva previsto; per 48 ore si assentò dal Cremino e stentò poi, per qualche tempo, a regolare il passo delle sue decisioni sui tempi di un’operazione travolgente che permise ai Tedeschi di penetrare per 550 chilometri nel territorio dell’Urss. Da quel momento il paese, sia pure con grande lentezza cominciò a dare segni di ripresa.

    Rilgato, 14 x 21 cm. pag. 368

    Stampato nel 2007 da Corbaccio

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracoperta

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    Seconda Guerra Mondiale – La guerra in Italia 1943 – 1945

    14.00

    Questo libro è una sintesi di uno dei periodi più tragici della storia d’Italia. Vi si ritrova il racconto degli eventi storici che segnarono la vita degli italiani dal ’43 al ’45, cioè dalla caduta di Mussolini fino alla guerra civile, conclusa nel maggio 1945. Lamb, che partecipò alla campagna d’Italia come ufficiale della VIII Armata, ha ricostruito le fasi di quella “odissea nazionale”, vista in maniera contrastante a seconda di chi la racconta.

    Rilegato, 14 x 21 cm. pag. 412 + 12 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1996 da Corbaccio

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni. Piccolo strappo nella sovracopertina

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