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Fascismo e riforme istituzionali
€20.00Il dibattito sul parlamentarismo e sulla sua funzionalità, particolarmente vivace nell’ultima fase dello Stato liberale, ruotò attorno a temi tornati ora di attualità: monocameralismo, bicameralismo, ruolo del Senato, sistemi elettorali e via dicendo. Al dibattito, che interessò tutte le forze politiche dell’epoca, prese parte anche il fascismo. Le discussioni sulla riforma costituzionale proseguirono pur dopo la conquista del potere e accompagnarono l’intera storia del regime mettendo in evidenza come, all’interno del fascismo, coesistessero tendenze contrastanti i cui poli estremi erano, da una parte, la volontà di eversione e sovvertimento del sistema parlamentare e, dall’altra, l’aspirazione a inserire il nuovo edificio istituzionale nel solco della tradizione conservatrice. Il volume ricostruisce i termini del dibattito e le trasformazioni istituzionali fino alla istituzione della Camera dei Fasci e delle Corporazioni.
Brossura, 15 x 22,5 cm. pag. 184
Stampato nel 2013 da Le Lettere
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Fascisti in Sud America
€18.00I fascisti italiani in Sud America sono stati una componente importante delle società d’oltreoceano tra gli anni Venti e Trenta. La loro storia inizia presto. Già dopo il primo conflitto mondiale in Argentina e in Brasile erano presenti vaste collettività italiane. Il Perù, pur con una collettività più ridotta ma economicamente importante, rivestiva una posizione chiave nel confronto fra diversi imperialismi per lo sfruttamento di materie prime. A questi tre paesi è dedicata un’analisi ravvicinata, che riguarda i meccanismi di creazione del consenso al fascismo tra gli italiani emigrati nonché il rapporto tra fascismo italiano, movimenti fascisti autoctoni e governi autoritari locali. La Seconda Guerra Mondiale segnò, in certo senso, la sorte dei fascisti d’oltreoceano. All’orgoglio patriottico seguì l’umiliazione della sconfitta. Ma essi non scomparvero, né persero prestigio.
Brossura 17 x 24 cm. pag. 264
Stampato nel 2005 da Le Lettere
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Il fascismo e i partiti politici italiani. Testimonianze del 1921-1923
€32.50Questa raccolta comprende testi redatti e pubblicati in un brevissimo arco di tempo compreso fra il 1921 e il 1923, quando cioè il fascismo non era ancora giunto al potere o, se vi era giunto, non aveva ancora definito i suoi caratteri e i suoi propositi in maniera inequivocabile. Sono testi che esemplificano gli orientamenti politico-culturali del paese. La raccolta è funzionale all’approccio metodologico adottato da De Felice per la ricerca storiografica: leggere scritti coevi, e di parti politiche diverse, per capire, al di là delle schematizzazioni ideologiche, che cosa il fascismo sia stato o abbia voluto essere e in qual modo esso sia stato percepito, all’epoca, dai suoi sostenitori e dai suoi avversari. Curata dal maggiore storico del fascismo, Renzo De Felice, che vi ha premesso anche un articolato studio introduttivo, questa raccolta consente la lettura di saggi significativi ma di reperimento assai difficile ed è preziosa per capire non soltanto la natura del fascismo, ma anche l’atteggiamento che verso di esso assunsero, all’inizio, gruppi politici, stampa e singoli esponenti della vita culturale italiana.
Brossura, 15 x 22,5 cm. pag. 410
Stampato nel 2005 da Le Lettere
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Il mito di Mussolini
€35.00Un bilancio, critico ed esaustivo, di come Mussolini e la sua vicenda umana e politica siano state viste e “mitizzate”, in positivo e in negativo, dalla letteratura e dalla storiografia. Un testo che ripercorre le tappe principali della biografia del più grande uomo politico italiano del ‘900, attraverso le discussioni e le polemiche. Un’opera originale e importante, scritta da uno studioso francese specialista di storia italiana ed europea, che completa le biografie dedicate a Mussolini.
Brossura 15 x 22,5 cm. pag. 308
Stampato nel 2009 da Le Lettere
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Il passo dei repubblichini
€8.00Questa cronaca dei primi tre anni del dopoguerra italiano è una scanzonata ricostruzione, giocata anche sul filo di una sottile ironia, delle vicende, in molti casi tragicomiche, nelle quali furono coinvolti molti dei reduci del fascismo repubblicano, i cosiddetti “repubblichini”, i “fascisti senza Mussolini”, ridotti in uno stato di semiclandestinità. Questi “neofascisti” cominciarono a organizzarsi in gruppuscoli vagheggiando “a volte colpi di stato”, a volte manifestazioni di forza, azioni dimostrative, e impegnandosi in “svariate” attività, attentamente controllate dalla polizia.
Brossura, 11,5 x 17 cm. pag. 96
Stampato nel 2006 da Le Lettere
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Il sogno dell’egemonia – L’Italia, la questione jogoslava e l’Europa centrale
€16.50Obiettivo di questo volume è delineare un’analisi del ruolo dell’Italia in Europa centrale negli anni fra le due guerre mondiali. La fine dell’Impero asburgico, la crisi interna russa e l’indebolimento della Germania crearono un vuoto di potere in Europa vantaggioso per l’Italia. Il 1918 inaugurò così un’epoca di crescente influenza italiana in tutta la regione centro-europea. Al cuore della politica italiana verso l’Europa centrale vi fu il rapporto con i popoli slavi del sud che vivono nei territori fra il Danubio e il Mar Adriatico. Le difficoltà nel creare un rapporto di collaborazione con lo Stato jugoslavo unitario indebolirono fortemente le ambizioni egemoniche dell’Italia nell’area danubiana ed in quella adriatica. A partire dagli anni Trenta emerse l’inquietante presenza della Germania nazionalsocialista, capace di dare vita ad un’azione di penetrazione politica ed economica che la trasformò in pochi anni in Potenza egemone dell’Europa centrale. L’alleanza fra Italia fascista e Germania nazionalsocialista segnò quindi il paradossale declino e ridimensionamento dell’influenza italiana nei territori danubiani e balcanici.
Brossura, 15 x 22,5 cm. pag. 134
Stampato nel 2010 da Le Lettere
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Italiani di Dalmazia – Dal Risorgimento alla Grande Guerra vol. 1
€22.00Questo libro ricostruisce i momenti più significativi della storia degli italiani di Dalmazia durante gli ultimi decenni della dominazione asburgica e analizza il sorgere e consolidarsi di un rapporto politico fra minoranza italiana dalmata e Italia liberale negli anni precedenti lo scoppio della prima guerra mondiale. Sul piano politico la maggior parte dei dalmati italiani si riconobbe nel movimento liberale autonomista, al punto che scrivere la storia della minoranza italiana negli ultimi decenni della Dalmazia asburgica significa studiare le vicende di questo partito che, sorto nel 1860 in nome di un ideale regionalista di “nazione dalmatica”, divenne poi il movimento difensore degli italiani di Dalmazia. L’importanza strategica dell’assetto dell’Adriatico orientale, il divampare delle lotte nazionali in Dalmazia e l’aggravarsi delle condizioni di vita degli italiani in Austria spinsero il governo di Roma a intervenire direttamente nella vita politica dalmata, sostenendo finanziariamente il partito autonomo-italiano: verso la fine dell’Ottocento si crearono così legami politici fra gli italiani di Dalmazia e il governo di Roma, che il successivo scoppio della prima guerra mondiale tramutò in alleanza con l’obiettivo di assicurare l’unione di una parte della Dalmazia allo Stato italiano.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 334
Stampato nel 2004 da Le Lettere
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La calda estate del 1943
€9.50Eugenio Dollmann, colonnello delle SS e uomo di fiducia di Heinrich Himmler, fu un punto di riferimento della società culturale, politica e diplomatica italiana e tedesca e tramite dei loro rapporti. Nei giorni frenetici e drammatici che precedettero e seguirono la caduta del fascismo, quest’uomo fu testimone e, in qualche caso, protagonista della fine del regime. Personalità amletica, ambigua, divisa tra spregiudicatezza politica e slanci di generosità, Dollmann aveva il gusto del potere e il piacere dell’intrigo inteso come strumento per la conquista e l’esercizio del potere.
Brossura 11,5 x 17 cm. pag. 126
Stampato nel 2012 da Le Lettere
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La Francia di Vichy – Una cultura dell’autorità
€28.00Ormai da alcuni anni i contributi più validi e stimolanti per la conoscenza della realtà di Vichy vengono da studiosi non francesi. Col presente lavoro, Maurizio Serra affronta uno degli aspetti fondamentali e più controversi di tale realtà. Quello della cultura, non limitandosi però agli anni di Vichy, ma risalendo agli anni Trenta e anche più indietro, così da tracciare un convincente profilo della tradizione antirepubblicana e poter poi vedere come le diverse componenti di questa tradizione abbiamo giocato e si siano atteggiate nel 1940-44. Ne è uscito un libro che farà a lungo testo e che al tempo stesso si inserisce autorevolmente nel dibattito in corso sul “fenomeno fascista” e sui caratteri del “fascismo” francese.
Brossura 17 x 24 cm. pag. 294
Stampato nel 2011 da Le Lettere
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Mussolini e l’Europa – La politica estera fascista
€24.00Pubblicato alla fine del 1945 con lo pseudonimo di Mario Donosti questo volume è stato il primo tentativo di ricostruzione storica della politica estera del fascismo scritto con un equilibrio che ne ha reso le conclusioni ancora valide a distanza di tanti decenni. Particolarmente attenta è l’analisi del periodo 1938-1943 , durante il quale l’autore poté seguire direttamente dal Gabinetto del Ministro, genesi e svolgimento degli eventi internazionali. Secondo l’autore, la politica estera di Mussolini si giostrò in un’alternanza “di gesti bellicosi e di conati di pace” e si avviò lentamente ma inesorabilmente verso “l’autoincapsulamento” e “l’impotenza diplomatica”: fu la risultante di una profonda contraddizione fra il desiderio mussoliniano di voler svolgere una funzione importante in campo internazionale e lo “spirito antinternazionalista” del fascismo con la sua ripugnanza nei confronti di ogni forma di collaborazione internazionale. Questa politica estera finì per acquistare una connotazione sempre più ideologica proclive a soluzioni conflittuali.
Brossura, 15 x 22,5 cm. pag. 268
Stampato nel 2009 da Le Lettere