Mercenari – Gli italiani in Congo 1960

Mursia

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    Mercenari – Gli italiani in Congo 1960

    15.00

    Giovani, ribelli, coraggiosi: negli anni ’60 del secolo scorso lasciarono la famiglia e l’Italia per raggiungere l’Africa nera. Destinazione: l’ex Congo belga. Erano mercenari, professionisti della guerra che, seguendo i loro ideali si sono trovati a combattere in un paese straniero. Per la loro condizione di “soldati di ventura” l’opinione pubblica li ha sempre marchiati con l’appellativo di “Les affreux”, ovvero gli orrendi, i terribili, e le loro azioni, seppur volte a salvaguardare la vita della popolazione civile, passarono in secondo piano rispetto all’immeritata fama di militari sanguinari e senza scrupoli. L’autore ci spiega chi erano veramente i mercenari che combatterono agli ordini di Bob Denard e del Maggiore Jean Schramme, senza ipocrisia e senza peli sulla lingua, dando spazio e voce ai diretti interesati.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 176

    Stampato nel 2009 da Mursia

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    Missione non attaccare! 1943 – «Finzi» e «Da Vinci». L’operazione più pericolosa compiuta da due sommergibili

    17.00

    «Era il 22 gennaio 1943: quello stesso giorno compivo 28 anni. E di una cosa, più di ogni altra ero fiero: di essere il più giovane comandante dei sommergibili italiani che operavano in Atlantico.» La prima missione del giovane comandante del sommergibile atlantico Finzi in quella che avrebbe dovuto essere una silenziosa azione di appoggio e rifornimento a favore di un altro sommergibile, il Da Vinci, per consentirgli di allungare il suo raggio d’azione e andare a colpire laddove il nemico non si sarebbe mai aspettato. L’ordine tassativo era quello di non attaccare e di non farsi intercettare per non sprecare siluri e armamenti. Ma le cose non andarono come pianificato, il Finzi rifornì il Da Vinci, ma attaccò anche con successo tre piroscafi nemici e compì quella che Enzo Grossi, comandante superiore di Betasom definì «una delle più belle missioni fatte in Atlantico». Un avvincente diario che documenta una pagina di guerra negli abissi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 156 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2018 da Mursia

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    Morire per il Grappa – Monte Asolone 1917-1918

    17.00

    «Erano seri, silenti, ma dai volti dei soldati traspariva una fierezza grave, una sicurezza orgogliosa: ognuno sentiva la grandezza del mandato che la Patria affidava, in quel momento del supremo pericolo, ai primi difensori del Grappa.» Dopo Caporetto, l’esercito italiano si attestò su due importanti capisaldi difensivi: una montagna, il Grappa, e un fiume, il Piave. La battaglia sul massiccio del Grappa ebbe diversi punti focali, ma i combattimenti che si sono svolti per dodici mesi sull’Asolone fanno di questa montagna la più martoriata tra tutte. Questa cima era per i comandi imperiali il trampolino di lancio per scendere nella pianura veneta, per i comandi italiani l’ultima linea difensiva montana da proteggere a qualsiasi costo. Attraverso importanti documenti e testimonianze, Paolo Volpato ricostruisce i combattimenti che si sono consumati nel settore dell’Asolone tra il 1917 e il 1918: trincea dopo trincea, si addentra lungo i sentieri e i prati ancora oggi segnati dai colpi delle due artiglierie, coinvolte in una guerra che ha modificato per sempre le sorti di un intero continente e la vita di migliaia di uomini. (Con inserto fotografico).

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 199 con foto b/n fuori testo

    Stampato nel 2017 da Mursia

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    Mussolini-Churchill – Il carteggio. Indagine su uno dei grandi misteri del Novecento

    16.00

    Che cosa è rimasto del carteggio Mussolini-Churchill? È realmente esistito? Questo testo ricostruisce cinquant’anni di ricerche, di testimonianze, di carte presunte e di fatti relativi ad esso. Un’indagine sviscerata dall’analisi di documenti d’archivio, giornali e testi, accadimenti ancora vivi nella memoria storica. Diverse le piste seguite, diversi i racconti dei protagonisti, diversi gli stessi protagonisti spesso nascosti dietro una falsa identità. E diversi sono anche i volti e gli stati d’animo di coloro che hanno posseduto o avrebbero posseduto questo materiale scottante. Un vero e proprio rompicapo che ancora oggi affascina e appassiona numerosi studiosi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 198

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    Natale di sangue – D’Annunzio a Fiume

    14.00

    Gabriele D’Annunzio entrò in Fiume alla testa di qualche migliaio di volontari provenienti da varie Armi dell’Esercito. La folla accompagnò la sua entrata con grida gioiose e lancio di fiori. Così ebbe inizio “l’Impresa di Fiume” e per sedici mesi il “poeta-soldato” regnò come Comandante sulla piccola città dalmata contesa tra l’Italia e il nascente Stato jugoslavo. Per la nuova piccola repubblica fu redatto anche uno Statuto moderno e illuminato, che attirò in città tutte le avanguardie artistiche e letterarie d’Europa e favorì una vita sociale estremamente libera: erano ammessi il divorzio, il diritto di voto alle donne, e libere erano anche le relazioni sessuali e la circolazione di droghe. Ma la vigilia di Natale del 1920 il governo di Giolitti diede ordine alle truppe regolari di attaccare la città. I volontari fiumani si difesero con rabbia, e morti e feriti furono numerosi da entrambe le parti: fu un Natale di sangue. Attraverso testimonianze e memorie, in questo libro viene ricostruita la vita di Fiume in quel breve lasso di tempo in cui fu il centro dell’interesse politico-culturale d’Europa. Eroica, retorica, goliardica, superficiale, culturalmente all’avanguardia, libertina e illecita, l’Impresa di Fiume lasciò una grande eredità al fascismo sul piano propagandistico e d’immagine.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 191

    Stampato nel 2010 da Mursia

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    Nell’inferno degli U-Boot

    17.00

    «Da poppa a prua i colpi nemici producevano una grande devastazione. La tolda del sommergibile era già tutta lacerata. I serbatoi d’aria compressa, che arrivavano fino alla pressione di 150 atmosfere, scoppiavano con grande fragore. Un vero inferno dappertutto.» Edgard von Spiegel, comandante di sottomarino della Marina imperiale tedesca, è stato uno dei leggendari corsari degli abissi impegnati contro il blocco navale inglese imposto alla Germania. Dopo una lunga serie di vittorie, il 30 aprile 1917 cade nell’imboscata di una nave civetta britannica. Il sottomarino è perduto, von Spiegel, salvato dagli inglesi, è internato in un campo per ufficiali. Attraverso i racconti che fa ai suoi compagni di prigionia, il lettore rivive non solo l’epopea pionieristica dei sommergibili, ma anche la vita di un mondo militare di regole, di onore e rispetto per il quale non ci sarà più posto nella Germania sconfitta. Tra duelli sottomarini e colpi di scena, un diario che è più avvincente di un romanzo di guerra.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 200 con 4 foto b/n

    Stampato nel 2017 da Mursia

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    Niccolò Giani e la scuola di mistica fascista 1930-1943

    19.00

    La Scuola di Mistica fascista, che nacque a Milano nel 1930 su iniziativa di Niccolò Giani, con l’obiettivo di creare, educare e rendere operativa la futura classe dirigente che avrebbe condotto alla rinascita dell’Italia, fu fino al 1940 una sorta di laboratorio di idee, poco connesso con la politica. In occasione però del suo decennale venne alla ribalta e aggregò un gran numero di intellettuali e studiosi, da Julius Evola a Berto Ricci. Ripercorrendo la storia della Scuola, le sue radici filosofiche e le conseguenze sul piano politico, emerge la vicenda personale del fondatore, che in nome dei suoi ideali cadde sul fronte greco-albanese il 14 marzo 1941.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 272 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2009 da Mursia

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    Nicola Bombacci – Un comunista a Salò

    19.00

    «Con la barba di Bombacci-ci farem gli spazzolini-per lucidare le scarpe-di Benito Mussolini», avevano cantato nel 1921-’22 gli squadristi fascisti. A distanza di poco più di un ventennio, il 25 aprile 1945, l’ex deputato socialista e comunista Nicola Bombacci si sarebbe trovato, non certo casualmente, da solo al fianco del “vecchio compagno romagnolo” Mussolini, per essere poi fucilato, a Dongo, insieme ad alcuni ex gerarchi fascisti. La biografia di un personaggio molto più lineare e meno contraddittorio di quanto possa a prima vista apparire, sul quale, dopo il 28 aprile 1945, è scesa una strana coltre di silenzio, quasi si trattasse di un morto “scomodo” per tutti: per i vecchi compagni socialisti e comunisti, che lo avrebbero bollato come “supertraditore”, così come per gli “eredi spirituali” di coloro al cui fianco era caduto, gridando: “Viva il socialismo!”.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 270

    Stampato da Mursia nel 2008

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    Obiettivo Biscari – 9-14 luglio 1943: dal ponte Dirillo all’aeroporto 504

    17.00

    9-14 luglio 1943: sei giorni di guerra infuocarono il territorio siciliano da Gela a Vittoria durante l’Operazione Husky. Protagonisti sono i paracadutisti della “All American”, i fanti americani della “Big Red One” e della Thunderbird, i granatieri corazzati tedeschi della “Goering”, i costieri italiani della XVIII Brigata. Grazie a documenti e testimonianze dirette dei sopravvissuti, sono narrate le stragi dell’aeroporto di Biscari e di Comiso, la strage di Vittoria in cui persero la vita il podestà di Acate e i suoi congiunti, la battaglia dell’altura Biazzo in cui un gruppo di paracadutisti americani ricacciò indietro un’intera colonna della Divisione “Goering”, la battaglia per l’aeroporto di Biscari in cui si consumò la tristemente nota strage di prigionieri italo-tedeschi. Per molto tempo la storiografia ufficiale ha rappresentato lo sbarco in Sicilia come una sorta di passeggiata degli Alleati attraverso ali di popolazione festante che accoglieva i liberatori. Ma fu davvero una festante liberazione? E, soprattutto, fu davvero una passeggiata?

    Brossura, 14 x 21 pagg. 283 + 12 pagine fuori testo con 16 foto b/n e 5 cartine

    Stampato nel 2013 da Mursia

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    Obiettivo: Italia – I bombardamenti aerei delle citta’ italiane dal 1940 al 1945

    21.00

    Nella notte dell’11 giugno 1940, a poco più di ventiquattro ore dalla dichiarazione di guerra dell’Italia alle potenze occidentali, piccole formazioni di bombardieri della RAF, partite dall’Inghilterra, attaccarono Torino e Genova. Era la prima incursione aerea cui veniva sottoposta l’Italia nella Seconda guerra mondiale e, sebbene risultasse quasi innocua, era una chiara dimostrazione delle intenzioni del nemico. Nell’ottobre-novembre del ’42 e nel ’43, fino all’8 settembre, le città del triangolo industriale del Nord Italia – Genova, Milano, Torino – furono oggetto di terrificanti bombardamenti, mentre quelle delle isole e del Sud, con Napoli in testa, subivano quasi quotidianamente massicce incursioni. Erano necessari per gli Alleati i bombardamenti delle città italiane? Quale scopo si prefiggevano? Che cosa volevano colpire? In Obiettivo: Italia l’Autore risponde esaurientemente a tali domande e descrive, giorno per giorno, le azioni dei bombardieri inglesi e americani, illustrandone la tecnica d’attacco, gli aerei impiegati e i risultati raggiunti.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 277 + 32 pagine fuori testo con 67 foto b/n

    Stampato nel 2011 da Mursia

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    Ordine di Kesselring – Arretrare combattendo. La battaglia d’inseguimento a Nord di Roma. Giugno 1944

    19.00

    Raffaele Moncada

    La battaglia d’inseguimento a nord di Roma Giugno 1944. «Il tempo sembrò fermarsi e quei pochi istanti si dilatarono in un’eternità. Il tedesco comprese che era finita. Percepì, come attutito e sordo, il crepitio della mitragliatrice di bordo dell’aereo. Attese la bomba e con essa la fine.» L’offensiva alleata della primavera del 1944 visse il suo momento di gloria con la conquista di Roma (4 giugno). Il comandante del gruppo d’armate tedesche che difendevano la Penisola, Albert Kesselring, contava sull’effetto ritardatore che avrebbe esercitato la soddisfazione per l’occupazione della capitale. E, infatti, le truppe alleate, sfinite dalla logorante stagione di Cassino e di Anzio, iniziarono la battaglia d’inseguimento con una certa esitazione. Il feldmaresciallo tedesco concentrò le sue attenzioni sulla 14a armata, che appariva più debole anche a causa del terreno, che offriva maggiori possibilità agli inseguitori. Raffaele Moncada ricostruisce non solo le decisioni strategiche e operative di quella delicatissima fase della Campagna d’Italia ma anche i combattimenti condotti fino al livello di unità minori. Emergono così i diversi stili di guerra: la flessibilità tattica e la relativa autonomia decisionale dei comandanti tedeschi, l’attitudine americana a evitare il sacrificio degli uomini e la determinazione dei francesi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 386 con alcune cartine + 10 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Mursia

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    Paracadutismo – Folgore e si moriva. Diario di un paracadutista

    26.00

    23 ottobre 1942. El Alamein. Le forze britanniche dell’8ª armata comandata dal generale Montgomery, dopo un massiccio bombardamento d’artiglieria, iniziarono l’attacco contro le linee italo-tedesche che si difesero strenuamente fino al 4 novembre, quando il Feldmaresciallo Rommel fu costretto a ordinare la ritirata. Fra i reparti che si distinsero per coraggio e spirito di sacrificio c’era la divisione paracadutisti “Folgore”. Questo libro è il diario-cronaca scritto da un paracadutista del IX battaglione del 3° reggimento schierato nel settore meridionale del fronte contro un avversario che aveva una superiorità schiacciante in uomini e mezzi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 206 + 8 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1978 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    Paracadutisti – Assalto dal cielo. Storie delle truppe aviotrasportate 1939-1945

    29.00

    Il libro di Arena descrive compiutamente tutte le operazioni aviotrasportate della Seconda Guerra Mondiale, dalle più modeste per importanza bellica, alle più imponenti per obbiettivi strategici e per l’impiego di effettivi. Si tratta di una vastissima raccolta di testimonianze, completa di notizie, dati tecnici e statistiche: una piccola enciclopedia su tutto quanto riguarda le aviotruppe negli anni più drammatici ed eclatanti del loro impiego: dalla conquista del forte Eben-Emael, alla sanguinosa presa di Creta, dallo sfortunato tentativo anglo-americano in Sicilia, alla gigantesca operazione Marcket Garden in Olanda e all’utilizzo delle truppe aviotrasportate durante lo sbarco di Normandia.

    Rilegato, 14,5 x 21,5 cm. pag. 396 + 24 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1975 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni con sovracopertina. pagine leggermente ingiallite

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    Pilota da caccia

    15.00

    Pilota d’aliante a diciotto anni, Paravicini passa dai biplani degli aeroclub ai monoplani da caccia impegnati sul deserto nordafricano, poi nel cielo di Napoli a difendere il capoluogo campano dai bombardieri americani e infine in Sardegna. La guerra, per lui e per molti altri, non finisce con l’armistizio dell’8 settembre 1943. «Ognuno faccia il suo dovere e conservi il suo posto con responsabilità, ne va sempre di mezzo la vita del pilota, mentre voi state a terra», dice in quei giorni al personale della sua squadriglia. Riprende a volare con le nuove insegne, le coccarde tricolori dell’aeronautica cobelligerante, schierata con gli Alleati. Paravicini va in missione sulla costa jugoslava e sull’Albania con la massima determinazione: spesso sono voli di ricognizione, altri d’interdizione sotto il tiro preciso della contraerea tedesca.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 150 + 8 di foto b/n

    Stampato da Mursia nel 2007

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    Prigioniero in Kenia -1941-1945

    14.00

    Mentre in Africa Settentrionale le divisioni italo-tedesche, circondate dalle forze anglo-americane in Tunisia, sono ormai vicine alla resa, il maggiore Mario di Castri, fatto prigioniero nel 1941 dagli inglesi nell’Africa Orientale, inizia a scrivere le sue memorie cercando di sopravvivere alle ore lente del campo di concentramento, ignaro di quanto sta accadendo sugli altri fronti di guerra. I rapporti umani con gli altri ufficiali, le buone letture e i ricordi sono l’unico carburante per andare avanti e scordare la guerra e la sconfitta. Nella sua baracca con il tetto di lamiera, fra vecchie divise stese al sole, l’ufficiale ricorda gli anni passati al collegio della Nunziatella a Napoli, riporta alla mente la partenza come volontario per la Grande Guerra, la campagna d’Etiopia, la sua vita in colonia, gli amici cari e la breve e sfortunata battaglia di Somalia. La storia della prigionia di un pluridecorato ufficiale italiano raccontata da un punto di vista particolare: quello di un diario ricostruito sulla base di documenti, racconti e ricordi, che si intrecciano per dare vita a una testimonianza in cui prevale l’aspetto umano rispetto a quello operativo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 165

    Stampato nel 2011 da Mursia

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    Prima Guerra Mondiale – 1917. Lo sfondamento dell’Isonzo

    22.00

    Il generale tedesco, autore di questo libro, è stato il protagonista, l’artefice e il “cervello” delle operazioni che portarono allo sfondamento dell’Isonzo. Rigore ed estrema cura delle descrizioni del contesto bellico sono sorretti da una narrazione fluida e avvincente. Ma l’interesse per il lettore italiano nasce soprattutto perchè queste pagine fanno conoscere la testimonianza della controparte che in quel momento viveva i giorni del trionfo.

    Rilegato, 14,5 x 22 cm. pag. 416 con alcune cartine e illustrazioni b/n

    Stampato nel da Mursia

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Prima Guerra Mondiale – 1918: il Piave. L’ultima offensiva della duplice monarchia

    18.00

    Il valore storico del presente testo non deriva soltanto dalla disamina imparziale di quell’ultimo sforzo compiuto dall’esercito austro-ungarico nell’inutile tentativo si sconfiggere una volta per sempre il suo tradizionale nemico. L’autore, infatti, pone in giusta luce le responsabilità dei comandanti e i numerosi problemi di condotta delle operazioni, inserendoli nel quadro più ampio della grave crisi in cui versava l’Austria-Ungheria alla vigilia della battaglia e delle conseguenze politico-militari del grave insuccesso subito. È sembrato inoltre utile completare lo studio del Fiala con una descrizione particolareggiata dei singoli combattimenti, quale risulta dalla Relazione Ufficiale edita dallo Stato maggiore austriaco del 1938. Sarà così possibile conoscere precedenti, fatti d’arme e ripercussioni di quella grande battaglia attraverso la lettura dei due testi, entrambi avvincenti per contenuto e sobrietà di stile.

    Rilegato, 14,5 x 22 cm. pag. 360 con 4 cartine b/n

    Stampato nel 1987 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Prima Guerra Mondiale – Dal Monte Nero a Caporetto. Le dodici battaglie dell’Isonzo

    17.00

    Dall’occupazione del Monte Nero alla ritirata di Caporetto: per ventinove mesi, divisioni su divisioni vennero fatte affluire sul fronte isontino dove si svolse una delle più immani carneficine della storia del Novecento. Su un tratto lungo circa 70 chilometri, dove era impossibile qualsiasi azione manovrata, gli eserciti italiano e austro-ungarico si affrontarono in una serie interminabile di attacchi e contrattacchi frontali di una ferocia inaudita, uomo contro uomo, per strappare all’avversario poche decine di metri di terreno o qualche posizione poi risultata indifendibile. Weber dà una testimonianza significativa del coraggio e dello spirito di sacrificio dei soldati italiani.

    Rilegato, 14 x 21,5 cm. pag. 394 + 20 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1967 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni con sovracopertina. Pagine leggermente ingiallite.

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    Prima Guerra Mondiale – Gente di trincea. La grande guerra sul Carso e sull’Isonzo

    13.00

    Gente di trincea ovvero soldati e civili coinvolti nel Primo conflitto mondiale, immenso crogiolo di grandezze e sofferenze in cui nazioni, eserciti e popolazioni riversarono ogni risorsa. La trincea è quella del fronte dell’Isonzo e del Carso, luoghi che nella storia e nella memoria collettiva riassumono la tragedia di questa guerra, vissuta da alcuni milioni di soldati e sopportata nelle retrovie da un numero quasi corrispondente di civili alternativamente occupati e invasi nel corso dei primi trenta mesi delle ostilità.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 386 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1994 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    Prima Guerra Mondiale – La fine di un esercito. Tappe della disfatta

    20.00

    La Grande Guerra raccontata dall’altra parte delle linee, quella dei nemici austriaci. A descrivere le carneficine degli attacchi in massa, il terrore dei bombardamenti e l’inferno della trincea è un tenente d’artiglieria che in quei lunghi mesi visse le fasi alterne del conflitto su tutti i settori del fronte italiano. Un’opera di grande valore storico che, nello stesso tempo, rispecchia gli effetti emotivi di un’esperienza sconvolgente, fatta di sudore e sangue, coraggio e rassegnazione. Dagli altopiani dell’Isonzo al Pasubio, da Caporetto all’ultima offensiva sul Piave del giugno 1918, la dimensione autobiografica si dilata per coinvolgere il destino di centinaia di migliaia di uomini. Tutti uguali nell’orrore, tutti vittime del fuoco che brucia le nazioni.

    Rilegato, 15 x 21,5 cm. pag. 349 con 24 pagine fuori testo con illustrazioni b/n

    Stampato nel 1982 da Mursia

    Condizioni del libro: usato con sovracopertina in ottime condizioni

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    Quelli della “San Marco” – Sul fronte dell’Abetone gennaio-aprile 1945

    19.30

    Daniele Amicarella

    I marò, i fanti di marina della divisione “San Marco” della Repubblica Sociale Italiana, arrivarono sul fronte appenninico il 25 gennaio 1945, a tre mesi dalla fine della Seconda guerra mondiale. Erano stati addestrati in Germania, molti di loro avevano tra i 17 e i 20 anni e si erano arruolati per difendere Roma dagli Alleati. Quando rientrarono in Italia, la Città Eterna era già stata persa e i loro avversari divennero i soldati americani e i partigiani schierati lungo la Linea Gotica. La storia delle operazioni belliche in cui fu coinvolto il III Battaglione del 5° Reggimento schierato sul fronte dell’Abetone è ricostruita partendo da quanto rimane oggi delle postazioni fortificate, delle granate e delle trincee visibili lungo i sentieri di montagna dell’Appennino tosco-emiliano esplorati attentamente dall’autore, con l’aiuto di alcuni reduci. Il paesaggio è molto cambiato, ma sotto le folte chiome dei boschi vi sono ancora testimonianze dei combattimenti che si svolsero nel gelido inverno 1944-45.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 272 + 8 di foto b/n

    Stampato nel 2005 da Mursia

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    R.S,I./Seconda Guerra Mondiale – Prigionieri nel Texas

    20.00

    Il libro di Tumiati è meritevole perchè mentre esistono molti libri sui campi di prigionia tedeschi, russi e britannici, poco o niente è stato scritto sui prigionieri di guerra italiani – più di cinquantamila – finiti negli Stati Uniti in mani americane. Un secondo motivo sta nel fatto che nello sperduto campo di concentramento di Hereford nel Texas, in un paesaggio da film western, erano stati raccolti tutti i prigionieri che si erano rifiutati di collaborare con gli Alleati. Quali motivi, quali ideali li spingevano a preferire il reticolato alla semilibertà o alla libertà assoluta che venivano concesse ai collaboratori?

    Rilegato, 14 x 21 cm. pag. 204

    Stampato nel 1985 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    R.S.I. – Coltano 1945. Un campo di concentramento dimenticato

    20.00

    Nella primavera del 1945 gli americani allestirono in Toscana, alcuni campi dove rinchiudere soprattutto prigionieri di guerra tedeschi e italiani della RSI. In questo libro uno dei protagonisti di quegli eventi racconta il dramma di chi fu “ospite” a Coltano, vicino a Pisa, ricostruendo la storia dimenticata di un vero e proprio lager dove gli americani sino alla fine di agosto, e poi gli stessi italiani, tennero segregate in condizioni molto dure più di 30.000 persone. L’autore descrive inoltre la propria esperienza, tenta un bilancio delle vittime morte per la fame, i maltrattamenti e le malattie. Una ricerca storica resa difficile dall’omertà dei vincitori democratici che, rivela una delle pagine più buie dell’immediato dopoguerra. Edizione originale del 1995.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 180 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1995 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    R.S.I. – Guerra senza bandiere

    18.00

    Questo volume raccoglie le memorie di Edgardo Sogno, combattente della “guerra di liberazione” che le cronache della resistenza ricordano con il nome di “Franchi”. E’ il nome che verrà assunto anche dalla vasta organizzazione partigiana da lui comandata. Nel volume l’autore spiega le motivazioni che lo portarono a combattere contro il Fascismo e il Nazionalsocialismo, al di fuori di ogni ideologia politica.

    Rilegato, 14,8 x 21,8 cm. pag. 456 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1970 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina.

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    R.S.I. – La mia guerra. Con la 36ª brigata nera fino al carcere

    8.00

    L’autore ci narra i dieci sanguinosi mesi che con la 36ª Brigata Nera lo portarono dal fronte dell’Arno pisano, attraverso mezza Italia, fino alla disfatta dell’aprile 1945 sul Lago di Como. Il racconto continua poi, con le vicende che attraverso altri mesi di prigionia nelle carceri di San Giorgio in Lucca e di Santa Teresa in Firenze, dopo due processi lo condussero, diciannovenne, a “riveder le stelle”.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 166

    Stampato nel 1998 da Mursia

    Condizioni del libro: vecchia edizione, usata in buone condizioni

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    R.S.I. – Le soldatesse di Mussolini. Con il memoriale inedito di Piera Gatteschi Fondelli generale delle ausiliarie della RSI

    15.00

    I più famosi giornalisti e storici che negli ultimi sessant’anni hanno dedicato le loro fatiche ai drammatrici diciotto mesi della R.S.I., hanno stranamente omesso di parlare delle ausiliarie. Le ausiliarie in numero di circa seimila, furono vere e proprie soldatesse volontarie, inquadrate nell’esercito della R.S.I, con tanto di divise, mostrine e gradi. Non uccisero mai perche era loro vietato di portare armi, in conpenso furono uccise, sia durante sia dopo la fine della guerra civile. Non di rado in maniera crudele. Questo libro colma dunque una lacuna. E lo fa nella maniera più classica: dando la parola al comandante del SAF (Servizio Ausiliario Femminile), Generale di Brigata Piera Gatteschi Fondelli (1902-1985), l’unico generale donna della storia d’Italia, che nel 1922 partecipò alla marcia su Roma, alla testa di venti squadriste.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 142 + 16 pagine con foto b/n

    Stampato nel 1995 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    R.S.I. – Salò-Berlino: l’alleanza difficile. La Repubblica Sociale Italiana nei documenti segreti del Terzo Reich

    14.00

    All’indomani dell’8 settembre 1943 e della fuga del re e di Badoglio al Sud, Mussolini liberato dai Tedeschi, costituiva la repubblica Sociale Italiana, dando vita alla breve e tormentata vita del fascismo repubblicano. Le problematiche interne di tipo economico, industriale, sociale, finirono per mettere in discussione l’autorità e il carisma del Duce. A ciò si aggiunsero, poi, i continui contrasti con le autorità del Terzo Reich in Italia. L’argomento di questo libro sono proprio i “difficili” rapporti (diplomatici, politici e militari) tra R.S.I. e Terzo Reich. Il presente studio, che è ben lontano dal presumere di fornire un’immagine esaustiva dei 600 giorni di Salò, si propone di dare impulso a ulteriori indagini e ricerche. Per questo è stata scelta la forma di una raccolta di documenti, ordinandoli per argomento, alcuni dei quali tratti dalla preziosa serie degli Akten zur deutschen Auswartigen Politik 1918-1945. Altri documenti sono tratti dagli Archivi di Bonn, Monaco, Coblenza e Friburgo. In questi documenti è interessante osservare come i tedeschi effettuassero confronti fra Salò e Vichy.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 346

    Stampato nel 1992 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    R.S.I./Decima Mas – Decima flottiglia nostra… I mezzi d’assalto della marina italiana al sud e al nord dopo l’armistizio

    22.00

    L’autore, che fece parte della X Flottiglia MAS, ne ripercorre oggi la vera storia (aggiornata con notizie e documenti che sono riaffiorati negli ultimi vent’anni trascorsi dalla prima edizione), fino alla sua spaccatura fra Sud e Nord all’indomani dell’8 settembre, con un’attenzione particolare ai mezzi d’assalto. Sono descritte in queste pagine le vicende di quei piccolissimi mezzi che si gettarono freddamente contro le colossali forze da sbarco alleate solo per dimostrare che il marinaio italiano si considerava completamente estraneo ad una resa senza condizioni e senza combattimento. Gli alleati compresero quei giovani marinai e, alla fine del conflitto, resero loro l’onore delle armi.

    Brossura, 14,2 x 21 cm. pag. 358 con 6 cartine + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1986 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    R.S.I./Decima Mas – Decima marinai! Decima comandante! La fanteria di marina 1943-45

    20.00

    La Xª Flottiglia Mas all’ 8 di settembre del 1943 non si sciolse e non si arrese a nessuno, mantenendo il tricolore sul pennone della caserma del Muggiano (SP). Nei giorni e nei mesi che seguirono, quella bandiera indico’ la strada a parecchie migliaia di italiani gia’ combattenti o giovanissimi che non avevano ancora prestato servizio di leva. Uomini che non accettavano la resa senza condizioni e il ribaltamento di fronte. Il primo intendimento fu quello di continuare l’ attivita’ nei mezzi d’ assalto – che era propria del reparto – e che fu presto affiancata dalle squadriglie dei Mas, delle vedette antisommergibile, delle motosiluranti e dei sommergibili tascabili. Ma il numero di volontari che accorrevano da tutte le parti impose soluzioni nuove per l’impiego di questi uomini. Furono costituiti battaglioni delle varie specialita’ e gruppi d’artiglieria che si impegnarono dovunque la loro presenza fosse richiesta.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 247 + 16 pagine fuori testo con circa 40 foto b/n

    Stampato nel 1988 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    R.S.I./Decima Mas – Junio Valerio Borghese e la Xª Flottiglia MAS – Dall’8 settembre 1943 al 26 aprile 1945

    20.00

    A cinquant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alcuni appartenenti all’Associazione Combattenti Decima Flottiglia Mas della RSI, in accordo con i figli di Borghese e con quanti hanno messo a disposizione i documenti in loro possesso, hanno voluto ricordare la figura del loro Comandante pubblicando i suoi scritti, selezionati e commentati, che riguardano il periodo compreso tra l’8 settembre 1943 e il 26 aprile 1945. Borghese, comandante profondamente rispettato dai suoi uomini, sul piano politico è considerato una figura molto controversa della storia d’Italia e questo volume aiuta a capirne la personalità, le idee e le scelte.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 254 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1995 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    Renato Ricci – Fascista integrale

    14.00

    La biografia del gerarca che “inventò” i Balilla, un irriducibile che non abbandonò mai l’idea fascista e Mussolini. «Tutti noi subivamo il fascino di Mussolini e anche quando ce ne distaccammo fu con profonde lacerazioni interiori… Ma Ricci… Ricci era un fedele diverso, strano: era come quei preti che quando parlano della Madonna si illuminano». Così veniva descritto Renato Ricci, gerarca fascista di origine carrarese che meglio di chiunque altro incarnò l’ala idealista del regime. Deputato nel 1924, presidente dell’Opera Nazionale Balilla dal 1926 al 1937 e ministro delle Corporazioni dal 1939 al 1943, dopo l’8 settembre aderì senza esitazioni alla Repubblica di Salò e divenne comandante della Guardia Nazionale Repubblicana. Amico di D’Annunzio e di Ciano, fu però lui a firmare l’ordine di fucilazione del genero di Mussolini, estremo atto di fedeltà al Duce. Arrestato nel giugno del 1945, rimase in carcere fino al 1950. Morì a Roma nel 1956.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 168

    Stampato nel 2004 da Mursia

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    Resa senza condizioni – L’operazione Sunrise

    16.00

    «Con il successo delle trattative le nostre forze in Italia sarebbero probabilmente le prime a occupare Trieste che, da diverse segnalazioni ricevute qui, costituisce ora per i russi un obiettivo più importante persino di Berlino» (Allen Dulles, 18 aprile 1945). Paragonabili a un’avvincente spy story, quelle trattative vennero condotte tra Karl Wolff, comandante delle SS in Italia, e Allen Dulles, responsabile dei servizi d’informazione americani di Berna, tramite il barone italiano Luigi Parrilli, il maggiore Max Waibel, dei servizi di intelligence svizzeri, e il pedagogo Max Husmann di Zurigo. L’operazione Sunrise fu molto avversata da Mosca: la fine anticipata del conflitto avrebbe fatto avanzare le truppe alleate in Italia ancora più a est, sottraendo territori al controllo comunista. Trieste e le coste settentrionali dell’Adriatico non sarebbero cadute in mano a Tito e i confini del dopoguerra sarebbero stati tracciati in modo meno penalizzante per l’Italia. I capi delle SS non si facevano illusioni sulla loro sorte personale, nel caso di una sconfitta ormai inevitabile. Wolff e i suoi collaboratori con le trattative Sunrise cercavano, e in parte ottennero, una via d’uscita dalla trappola in cui si trovavano.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 215

    Stampato nel 2013 da Mursia

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    Ring Road – Sei mesi con gli alpini in Afghanistan

    17.00

    La Ring Road è un anello d’asfalto che corre attraverso il territorio dell’Afghanistan: quasi tremila chilometri che collegano tutte le regioni e le città di un Paese lacerato da trent’anni di conflitti. Sulla Ring Road operano anche gli alpini italiani, in una delle missioni più complesse alle quali abbiano partecipato le nostre Forze Armate. Questo è il diario di un maggiore della brigata “Taurinense” per sei mesi di stanza nella regione di Herat. Ventisei settimane durante le quali l’Autore ha raccolto sul campo notizie, dichiarazioni, racconti e dati, per mettere in luce lati positivi, limiti e difficoltà della presenza italiana nell’Afghanistan Occidentale. Un diario che senza retorica racconta problemi, contraddizioni ma anche opportunità dell’Afghanistan di oggi, e che aiuta a conoscere meglio la quotidianità degli italiani in divisa che ogni giorno lavorano per “lasciare un Afghanistan migliore di quello che hanno trovato”.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 128 + 32 di foto a colori

    Stampato nel 2011 da Mursia

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    Sciacalli addosso al SIM

    22.00

    Caso unico nella storia, i nostri reggitori dell’epoca hanno permesso che venissero messi in piazza il funzionamento e l’attività di un proprio organo informativo militare, un Servizio che dovrebbe essere, sempre e ovunque, segreto. In questo memoriale il generale Mario Roatta dà la sua versione sul processo avviato nel 1944 dall'”Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo” che lo vide alla sbarra per l’omicidio dei fratelli Rosselli e altre azioni di natura “terroristica” compiuti dal S.I.M., l’intelligence militare, durante la sua direzione. La difesa di Roatta, dapprima condannato all’ergastolo e poi assolto dalla Cassazione, è un importante documento storico che consente di ripercorrere non solo le attività e l’organizzazione del Servizio Informazioni Militari negli anni precedenti il Secondo conflitto mondiale, ma anche di comprendere il clima da resa dei conti in cui si svolse il processo. La prima parte del testo è dedicata alla spiegazione dell’organizzazione del S.I.M. che, scrive, “non si occupava di questioni politiche”. La seconda, invece, si apre con l’arresto del generale e porta il lettore nel vivo dei mesi cruciali del processo, alternando le cronache del dibattimento – dove l’accusa era sostenuta da Mario Berlinguer – con il racconto della detenzione e della fuga sulla quale commenta l’autore: “infinite cretinerie sono state scritte”. E nella terza parte spiega com’è andata.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 432

    Stampato nel 2018 da Mursia

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    Seconda Guerra Mondiale – Batterie semoventi alzo zero. Quelli di El Alamein

    22.00

    Scritto dal comandante della 1ª batteria del DLIV gruppo semoventi in forza al 3° reggimento “Duca d’Aosta” della divisione corazzata “Littorio”, che partecipò con il suo reparto a tutte le varie fasi delle offensive e controffensive e in particolare alla battaglia finale di El Alamein, questo racconto di guerra è la storia vera di un piccolo reparto di artiglieri carristi, un racconto di cose e giorni lontani in un punto del deserto senza fine. Frutto di testimonianze e di una attenta opera di ricerca e di documentazione, é il drammatico racconto delle ultime battaglie combattute nel deserto egiziano tra le forze italo-tedesche e quelle britanniche, un’impresa disperata vissuta da un gruppo di giovanissimi soldati.

    Brossura, 14 x 21,5 cm. pag. 378 + 20 pagine fuori testo con 32 foto b/n, 8 disegn ia colori e 2 mappe

    Stampato nel 1968 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni, pagine leggermente ingiallite sui bordi.

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    Seconda Guerra Mondiale – Centomila gavette di ghiaccio

    45.00

    «In questa storia la guerra è vista, per così dire, dalla parte dei morti, che non hanno conti da rendere e posizioni da sostenere; perciò il libro, per quanto possibile, non rispecchia passioni o impegni contingenti: il suo significato prorompe direttamente dai fatti vissuti e narrati.» Partendo dalla propria esperienza personale e raccontando la partecipazione della Divisione alpina “Julia” alla Seconda Guerra Mondiale – dalla campagna d’Albania alla ritirata di Russia – l’autore costruisce un’opera narrativa di straordinario valore, che esalta il senso della dignità dell’uomo nonostante la tragedia della guerra. Protagonisti della vicenda non sono singoli individui ma l’azione corale dell’intera divisione, tanto che l’autore stesso preferisce mimetizzarsi dietro il nome inventato di Italo Serri piuttosto che narrare in prima persona. Questa edizione speciale, fuori collana, è del 1969.

    Rilegato, 19 x 24 cm. pag. 370 con numerose foto b/n

    Stampato nel 1969 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Seconda Guerra Mondiale – Dal fronte jugoslavo alla val d’Ossola. Cronache di guerriglia e guerra civile 1941-1945

    14.00

    Cronache di guerriglia e guerra civile 1941-1945 di Ajmone Finestra. Un ufficiale del battaglione bersaglieri “Zara” in Bosnia-Erzegovina racconta le vicende dell’esercito italiano impegnato nei Balcani, nel 1941-43, a contenere le tensioni scatenatesi fra le diverse etnie presenti all’indomani della proclamazione dello Stato indipendente di Croazia, nell’aprile del 1941. Alla luce dei documenti militari e attraverso la descrizione di luoghi, imboscate e combattimenti, l’Autore propone poi il resoconto della sua partecipazione, una volta tornato in Italia, con il battaglione M d’assalto “Venezia Giulia”, alla dura guerriglia contro i partigiani nel Cusio-Verbano e in Val d’Ossola. Prima edizione Mursia.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 294 con 5 cartine + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1995 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    Seconda Guerra Mondiale – Fronte d’Africa: c’ero anch’io

    18.00

    In questo volume sono raccolte le testimonianze di chi partecipò alle battaglie nei deserti africani. Un’antologia di esperienze vissute che mette in luce non solo dettagli importanti delle battaglie in Africa settentrionale, ma propone al lettore una galleria di ritratti di soldati che in prima persona narrano speranze e illusioni della tragedia di una guerra, sicuramente, mal condotta.

    Rilegato, 14 x 21 cm. pag. 704 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1979 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Seconda Guerra Mondiale – Fronte greco-albanese: c’ero anch’io

    15.00

    Il volume di Giulio Bedeschi porta il lettore sul fronte greco-albanese, dove le divisioni italiane dovettero versare un forte contributo di sangue durante il periodo del conflitto con l’esercito greco, rinforzato da truppe inglesi. In questo frangente, vennero alla luce, molte mancanze riguardo l’equipaggiamento dei soldati italiani e la scarsa preparazione degli ufficiali superiori.

    Rilegato, 14 x 22 cm. pag. 684 + 32 pagine con foto b/n

    Stampato nel 1977 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina

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    Seconda Guerra Mondiale – Fronte jugoslavo-balcanico: c’ero anch’io

    18.00

    La serie di testimonianze di ex combattenti della Seconda Guerra Mondiale dal titolo generale «c’ero anch’io» si arricchisce di questo volume, riguardante lo scacchiere operativo dalmata, jugoslavo, montenegrino, albanese, greco, dal 1941 a tutto il 1943.

    Rilegato, 14 x 21,4 cm. pag. 790 + 48 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1985 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Seconda Guerra Mondiale – I dannati di Vlassov Il dramma dei russi antisovietici nella Seconda guerra mondiale

    22.00

    Durante il conflitto in Europa, circa 3 milioni di Russi affiancarono le Forze Armate di Hitler. Dal Caucaso ai Paesi Baltici, dall’Ucraina alle pianure attraversate dal Don e dal Volga, si schierarono con i tedeschi e presero le armi per battersi contro l’Armata Rossa. Quando fu evidente la sconfitta della Germania, masse di militari e di civili provenienti dai territtori occupati ad Est della Wermacht preferirono seguire l’alleato in ritirata e rifugiarsi in Occidente piuttosto che tornare sotto il giogo di Stalin. Gli angloamericani, cedendo alle pressioni di Mosca, consegnarono tutti i russi anticomunisti, contro la loro volontà e con cinismo, nelle mani del boia sivietico. Una pagina oscura e tragica, in particolare il libro tra l’altro tratta dell’Armata del Generale Russo Vlassov, ancora oggi poco conosciuta.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 268 + 8 pagine fuori testo con 12 foto b/n

    Stampato nel 1991 da Mursia

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    Seconda Guerra Mondiale – I disertori. Le scelte dei militari italiani sul fronte jugoslavo prima dell’8 settembre

    13.00

    Il volume, con una spiccata partecipazione politica dell’autore, analizza (un tantino a senso unico) le vicende dei militari italiani nel contesto balcanico, prima dell’8 settembre.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 302 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1980 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    Seconda Guerra Mondiale – Il battaglione degli straccioni : i militari italiani nelle brigate jugoslave: 1943-1945

    24.00

    Questa riportata nel volume, è una delle prime storie riguardante quegli uomini: singoli, piccoli gruppi, squadre e plotoni, spesso senza nome e senza bandiera, che in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943, combatterono nell’esercito partigiano di Tito, disseminati nel vasto scacchiere della penisola balcanica: dalla Grecia al Montenegro, dalla Slovenia alla Croazia, dalla Macedonia, alla Serbia e alla Dalmazia. In alcune circostanze, si scontrarono con altri Italiani che avevano fatto la scelta opposta, quella di continuare a combattere (nonostante tutto) a fianco dei Tedeschi.

    Rilegato, 14 x 21,5 cm. pag. 356 + 24 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina

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    Seconda Guerra Mondiale – L’8 settembre fuori d’Italia

    24.00

    L’Autore, con spiccata sensibilità di uomo e di storico, ha colto nella sua prospettiva di fondo, il problema psicologico delle centinaia di migliaia di uomini, dai comandanti d’armata ai soldati semplici, che la sera dell’8 settembre 1943 improvvisamente appresero dalla radio l’annuncio dell’armistizio. L’indagine è focalizzata particolarmente sul contesto balcanico, dove all’epoca erano stanziate la maggior parte delle truppe italiane che operavano fuori dal territtorio nazionale (persi i territtori africani restavano reparti in Corsica, nel sud della Francia, e aliquote sparse anche in altri paesi ma, di poca consistenza numerica). L’analisi dell’Autore è senz’altro valida, anche se tende a sottovalutare quella percentuale di nostri soldati che invece di essere fatti prigionieri dai tedeschi o, optare per la collaborazione con le resistenze locali, scelsero (con motivazioni assolutamente diverse) di continuare a combattere con l’alleato germanico.

    Rilegato, 14,5 x 21,5 cm. pag. 463

    Stampato nel 1969 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina

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    Seconda Guerra Mondiale – La guerra più lunga. Albania 1943-1948

    14.00

    Bruno Spampanato

    Questo libro di Bruno Spampanato stampato nel 1932 in una tiratura numerata, cerca di analizzare la relazione tra Popolo e Regime fascista, attraverso una serie di problematiche e, che vanno dai principi della vita politica, all’ingresso nel nuovo secolo (XX), dalla crisi europea alle spiegazioni stesse del fascismo, Dalla problematica di Dio e della vita religiosa in Italia, ai rapporti con la santa Sede, dalla funzione dello stato al ruolo dei popoli liberi, e molto altro ancora.

    Brossura, 13,5 x 19,5 cm. pag. 224

    Stampato nel 1932 da Licinio Cappelli Editore

    Condizioni del libro: usatoin ottime condizioni

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    Seconda Guerra Mondiale – Nikolajewka: c’ero anch’io

    15.00

    Dopo la pubblicazione di Centomila gavette di ghiaccio, Giulio Bedeschi ricevette centinaia di testimonianze di reduci che gli affidarono le loro storie e i loro ricordi. Bedeschi raccolse e catalogò questa enorme mole di testimonianze e diede vita alla collana “C’ero anch’io”, un’opera senza precedenti nella letteratura italiana. Straordinaria per il valore storico e l’intensità emotiva è certamente la raccolta di memorie sulla battaglia di Nikolajewka: oltre duecento alpini italiani hanno ricostruito la loro esperienza di guerra durante il terribile inverno russo del 1942-43. In queste pagine non c’è retorica bellica ma ci sono piuttosto la grande dignità e la memoria viva di uomini che non vogliono essere glorificati, ma chiedono solo che il loro sacrificio e quello dei commilitoni morti in Russia non venga mai dimenticato.

    Rilegato, 14 x 21,5 cm. pag. 678 + 40 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1972 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Seconda Guerra Mondiale – Norimberga Processo al Terzo Reich. 20 novembre 45 – 1 ottobre 46

    15.00

    Dagli ultimi mesi del 1945 alla notte tra il 15 e il 16 ottobre 1946, Giuseppe Mayda segue le varie tappe che porteranno alle condanne pronunciate dal Tribunale militare internazionale: la caccia ai gerarchi del nazionalsocialismo in fuga per tutta l’Europa; gli arresti e le incarcerazioni dei ventidue imputati; l’apertura del processo, la parola all’accusa, alla difesa e ai numerosi testimoni. Con una narrazione sviluppata attraverso i dialoghi di giudici, avvocati e imputati, il libro restituisce l’atmosfera di quei mesi nel palazzo di Giustizia e nelle sue celle. Il volume segue una linea nettamente colpevolista, tralasciando molte questioni che riguardavano gli stessi Alleati.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 290

    Stampato nel 1996 da Mursia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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