Brescia capitale della Repubblica Sociale Italiana – I notiziari della Guardia Nazionale Repubblicana

Unicopli

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    Brescia capitale della Repubblica Sociale Italiana – I notiziari della Guardia Nazionale Repubblicana

    30.00

    Sulle sponde del lago di Garda si giocano a partire dal settembre 1943 le sorti della disperata scommessa lanciata dagli ultimi irriducibili propugnatori del fascismo. Opera un apparato politico, militare, amministrativo, giudiziario che governa un territorio più vasto della sola provincia di Brescia, ma che qui ha il suo insediamento principale. Il volume, grazie all’esplorazione di un ampio spettro di fonti archivistiche, in larga parte inedite, offre un nuovo quadro della vita provinciale nei fatidici 600 giorni della Repubblica di Salò. Sino a oggi le ricostruzioni del periodo avevano seguito in prevalenza le tracce riconducibili a chi aveva combattuto il fascismo repubblicano. La ricerca ha riservato uno spazio privilegiato ai Notiziari della Guardia nazionale repubblicana (riportati in appendice). Si tratta, infatti, di una fonte cruciale che permette, seppure attraverso la lente deformata dall’occhiuta vigilanza esercitata sistematicamente dall’autorità saloina, una conoscenza più dettagliata e articolata della vita provinciale.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 427

    Stampato nel 2019 da Unicopli

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    Città sotto le bombe – Per una storia delle vittime civili di guerra (1940-1945)

    20.00

    Quella della Seconda Guerra Mondiale è una storia, anche, dell’adozione di nuove armi, di nuove tecniche e strategie di guerra, quindi nuove vittime. I bombardamenti aerei, già fuggevolmente apparsi nella grande guerra e poi attentamente pianificati nel ventennio successivo, rappresentarono nel secondo conflitto mondiale uno dei mezzi ritenuti maggiormente decisivi tanto da militari quanto da politici. Il regime fascista non fece eccezione ed anzi fece non poco assegnamento, pianificando le proprie guerre, sulla guerra dall’aria. Purtroppo il regime non fece altrettanta attenzione a preparare il Paese ad una sua difesa dagli attacchi aerei avversari. Avvenne così che, sia nel 1940-1943 sia poi nel 1943-1945, la Penisola e in special modo le città italiane si trovarono impreparate a difendersi dagli attacchi aerei. E le vittime di questi attacchi aerei furono in gran parte civili.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 264

    Stampato nel 2018 da Unicopli

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    Guerra e disabilità – Mutilati e invalidi italiani e primo conflitto mondiale

    30.00

    L’enfasi retorica sulla guerra combattuta, sul conflitto vinto, persino sui morti in battaglia visti come vite sacrificate per il trionfo ha troppo spesso lasciato da parte molte altre storie: storie che pure ci dicono molto della guerra, dei suoi meccanismi e dei suoi fi ni. È successo così per chi dal conflitto è tornato, non morendoci, ma subendo irreversibili ed evidenti disabilità. Di questi combattenti, di questi cittadini, spesso ci si è dimenticati. La vicenda dei mutilati della prima guerra mondiale, tornati a casa dal fronte con il corpo o l’animo fortemente segnati, è una conferma di questa regola. Riutilizzati dopo il conflitto fino a che potevano essere utili per le più pesanti retoriche di guerra, i mutilati sono poi stati lasciati alle loro difficoltà, al dolore degli individui e delle loro famiglie, con alcuni sostegni ma al fondo senza quel supporto che pure la loro tragica esperienza aveva loro intitolato. Gli autori di questo volume ripercorrono la soggettività dei mutilati all’interno di una società postbellica che sembrava glorificarli ma di fatto li escludeva con i suoi pregiudizi e le sue prevenzioni.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 275

    Stampato nel 2016 da Unicopli

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    I sommergibili del Fascismo – Politica navale strategia e uomini tra le due guerre mondiali

    19.00

    Alla vigilia della Seconda Guerra mondiale, l’Italia fascista disponeva della flotta subacquea più grande al mondo. La Regia Marina italiana riteneva che i sommergibili avrebbero potuto rappresentare l’arma vincente nello svantaggioso confronto navale con le potenze occidentali che la politica del regime andava profilando all’orizzonte. Sulla base di un’ampia ricerca archivistica su documentazione inedita e nella scia della nuova storiografia navale internazionale, il volume ricostruisce le vicende politiche, militari ed economiche che portarono alla decisione di costruire una così imponente flotta di sommergibili. Attraverso le vicende della costruzione e della pianificazione dei sommergibili, la storia della Marina fra il 1919 e il 1940 viene raccontata e intrecciata con quella più generale del ventennio tra le due guerre.

    Brossura, 12 x 20,5 cm. pag. 290

    Stampato nel 2014 da Edizioni Unicopli

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    La legione Parini – Gli italiani all’estero e la Guerra d’Etiopia (1935-1936)

    25.00

    La Legione Parini era un’unità militare creata da Piero Parini (1894-1993), direttore della Segretaria Generale dei fasci all’estero, per combattere nella guerra d’Etiopia. La Legione raggruppava migliaia di fascisti italiani che vivevano in Europa, nelle Americhe e in Medio Oriente ed fu inquadrata nella 6a Divisione CCNN Tevere. Questo libro ricostruisce la storia della Legione durante la campagna d’Africa e in particolare la storia dei legionari e loro origini geografi che, sociali e culturali. Particolare enfasi viene data alla memoria circa la Legione costruita dalla macchina di propaganda fascista e alla storia delle diverse comunità italiane da dove i legionari partirono per arruolarsi e combattere in una guerra lontana, cercando di capire le loro motivazioni.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. 330 con circa 13 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da Unicopli

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    Superare Caporetto – L’esercito e gli italiani nella svolta del 1917

    25.00

    La sconfitta di Caporetto fu un momento di cesura importante, per molti versi di svolta, nella storia della Grande Guerra condotta dall’Italia. Quanto accadde nei giorni e nelle settimane successive alla notte tra il 23 e il 24 ottobre 1917 ebbe effetti dirompenti non solo sul piano strettamente militare e strategico, ma anche sul versante del fronte interno, della sua mobilitazione, della storia politica del primo conflitto mondiale: l’occupazione dei territori invasi determinò l’odissea di migliaia di civili profughi costretti ad abbandonare le proprie case; il controllo statale sull’economia e sulla società conobbe un’ulteriore estensione; il problema del consenso all’interno della popolazione e tra le fila dei soldati venne posto al centro della riflessione dei rinnovati vertici dell’esecutivo nazionale e dello Stato Maggiore dell’esercito; sul piano delle forze armate la sua riorganizzazione venne realizzata tentando di superare il precedente modello coercitivo, e si passò da una strategia bellica offensiva ad una difensiva. Il libro intende offrire uno sguardo ampio e inedito sugli effetti che quella sconfitta ebbe non solo sull’esercito e sul corso della guerra nazionale.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 258

    Stampato nel 2017 da Unicopli

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