British Cruiser Warfare – The Lessons of the Early War, 1939-1941

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Gli incrociatori erano un po le navi tuttofare della Marina da guerra britannica, inpiegati in una grande varietà di ruoli, erano più piccoli e spendibili delle grandi navi da battaglia, e vennero utilizzati in situazioni in cui le navi di linea risultavano essere troppo vulnerabili, pur fornendo un supporto pesante di fuoco e una grande capacità antiaerea. Come la quasi totalità del naviglio militare, risultò essere vulnerabile all’arma aerea e, per questo motivo gli incrociatori furono adattati per affrontare la nuova minaccia, come nella campagna norvegese e più tardi nel Mediterraneo, in parte attraverso l’introduzione di nuove tecnologie – in particolare il radar – ma anche codificando l’esperienza duramente conquistata dagli stessi equipaggi Questo libro molto originale analizza i primi anni del conflitto quando furono apprese le lezioni più dure, descrivendo inizialmente ogni azione e i suoi risultati, e quindi riassumendo nei singoli capitoli le conclusioni che furono tratte dall’esperienza bellica iniziale. Queste tematiche includono i ruoli principali come artiglieria contro-nave, bombardamento costiero, tattiche antiaeree e coordinamento di altre unità, ma comprendono anche tecnologie come radar, aviazione, forze navali e affrontano anche altre questioni umane come l’organizzazione di bordo, il controllo dei danni, l’impatto delle condizioni meteorologiche sul morale degli equipaggi. Viene valutata anche l’importanza della guerra elettronica, dell’intelligence e dei codici cifrati, e si conclude con un confronto tra le prestazioni degli incrociatori britannici e dei loro avversari italiani e tedeschi.

Rilegato, 22 x 26 cm. pag. 320 illustrato

Testo in lingua inglese

Stampato nel 2019 da Pen & Sword

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Alan Raven

Gli incrociatori erano un po le navi tuttofare della Marina da guerra britannica, inpiegati in una grande varietà di ruoli, erano più piccoli e spendibili delle grandi navi da battaglia, e vennero utilizzati in situazioni in cui le navi di linea risultavano essere troppo vulnerabili, pur fornendo un supporto pesante di fuoco e una grande capacità antiaerea. Come la quasi totalità del naviglio militare, risultò essere vulnerabile all’arma aerea e, per questo motivo gli incrociatori furono adattati per affrontare la nuova minaccia, come nella campagna norvegese e più tardi nel Mediterraneo, in parte attraverso l’introduzione di nuove tecnologie – in particolare il radar – ma anche codificando l’esperienza duramente conquistata dagli stessi equipaggi Questo libro molto originale analizza i primi anni del conflitto quando furono apprese le lezioni più dure, descrivendo inizialmente ogni azione e i suoi risultati, e quindi riassumendo nei singoli capitoli le conclusioni che furono tratte dall’esperienza bellica iniziale. Queste tematiche includono i ruoli principali come artiglieria contro-nave, bombardamento costiero, tattiche antiaeree e coordinamento di altre unità, ma comprendono anche tecnologie come radar, aviazione, forze navali e affrontano anche altre questioni umane come l’organizzazione di bordo, il controllo dei danni, l’impatto delle condizioni meteorologiche sul morale degli equipaggi. Viene valutata anche l’importanza della guerra elettronica, dell’intelligence e dei codici cifrati, e si conclude con un confronto tra le prestazioni degli incrociatori britannici e dei loro avversari italiani e tedeschi.

Rilegato, 22 x 26 cm. pag. 320 illustrato

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Stampato nel 2019 da Pen & Sword

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