Descrizione
Warren T. Treadgold
L’impero bizantino era strutturato per poter combattere in qualsiasi momento, e, spessissimo ha dovuto farlo per poter assicurare la continuazione dell’impero. Durante gran parte della storia bizantina, le sue province erano distretti militari chiamati temi e la proclamazione degli imperatori era spesso decisa per acclamazione dall’esercito e non per eredità. L’esercito rovesciò una ventina di governanti, e cercò di cacciarne molti di più. Era un organismo di grandi dimensioni che spesso aveva mano anche nelle scelte politiche, ma nel complesso svolse egreggiamente il proprio ruolo. Infatti nel corso di otto secoli, nonostante la perdita di un numero sorprendente di battaglie, l’esercito riuscì a preservare se stesso e Bisanzio. In considerazione della sua importanza nella storia bizantina, è sorprendente che questo volume sia il primo libro specifico sull’esercito bizantino. L’autore ripercorre l’impatto dell’esercito nello stato bizantino e nella società, dalla riorganizzazione dell’esercito sotto Diocleziano (284-305) fino alla sua disintegrazione in seguito alla battaglia di Manzikert (1071). Egli suggerisce soluzioni per alcune importanti questioni irrisolte della storia militare bizantina: la dimensione dell’esercito, come era organizzato, il ruolo della cavalleria, quanto costava alle casse dello stato e perché, dopo essere sopravvissuto a tanti disastri, fu quasi sul punto di scomparire in un XI secolo non particolarmente disastroso.
Brossura, 15 x 23 cm. pag. 284. Ampio apparato di note e tabelle.
Testo in lingua inglese
Stampato nel 1998 da Stanford University Press
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