Fascismo – Ettore Muti. Gim dagli occhi verdi

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Ettore Muti, nato Muty (Ravenna, 22 maggio 1902 – Fregene, 24 agosto 1943), fu allo stesso tempo un militare, aviatore e politico italiano. Convinto fascista fin dagli esordi del movimento, partecipò alle iniziative delle squadre d’azione, ricoprì numerose cariche tra cui quella di segretario del Partito Nazionale Fascista dall’ottobre 1939 fino al 28 ottobre 1940. Era soprannominato “Gim dagli occhi verdi”. A 13 anni non ancora compiuti Ettore Muti fu espulso da tutte le scuole del Regno per aver colpito a pugni un insegnante. Non si scompose molto per questa sanzione e a 14 anni fuggì di casa per arruolarsi come volontario nella Prima Guerra Mondiale, ma i carabinieri lo respinsero. L’anno seguente ritentò e, dopo aver falsificato la sua data di nascita nei documenti, riuscì ad entrare: dapprima nel 6º reggimento di Fanteria della Brigata “Aosta”, poi negli Arditi. Al fronte si distinse per l’audacia e le imprese spericolate. Nel 1919 partecipò con entusiasmo all’Impresa di Fiume. I combattimenti veri e propri non erano molti e ciò gli permise di compiere numerose imprese spericolate che, come la particolarità della vicenda fiumana dimostra nel suo complesso, hanno talvolta più del goliardico che del militaresco. Gabriele D’Annunzio coniò per lui l’appellativo di “Gim dagli occhi verdi”. Dopo l’desione al Partito Nazionale Fascista, durante la guerra d’Etiopia fu al comando della 15ª Squadriglia da bombardamento Caproni “La Disperata” con Galeazzo Ciano (di cui diventerà amico), Roberto Farinacci e Alessandro Pavolini. Partecipa con la sua squadriglia alla guerra di Spagna e con l’inizio della II G. M. alla campagna d’Albania. In seguito viene nominato segretario del Partito Nazionale Fascista, ma il ruolo gli andava stretto e tornò a pilotare durante la battaglia d’Inghilterra. Uomo d’azione, incapace di compromessi, rimase ucciso in circostanze ancora poco chiare circa un mese dopo la caduta del fascismo, avvenuta il 25 luglio 1943, ad opera di un drappello di c

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Arceli Ansaldo

Ettore Muti, nato Muty (Ravenna, 22 maggio 1902 – Fregene, 24 agosto 1943), fu allo stesso tempo un militare, aviatore e politico italiano. Convinto fascista fin dagli esordi del movimento, partecipò alle iniziative delle squadre d’azione, ricoprì numerose cariche tra cui quella di segretario del Partito Nazionale Fascista dall’ottobre 1939 fino al 28 ottobre 1940. Era soprannominato “Gim dagli occhi verdi”. A 13 anni non ancora compiuti Ettore Muti fu espulso da tutte le scuole del Regno per aver colpito a pugni un insegnante. Non si scompose molto per questa sanzione e a 14 anni fuggì di casa per arruolarsi come volontario nella Prima Guerra Mondiale, ma i carabinieri lo respinsero. L’anno seguente ritentò e, dopo aver falsificato la sua data di nascita nei documenti, riuscì ad entrare: dapprima nel 6º reggimento di Fanteria della Brigata “Aosta”, poi negli Arditi. Al fronte si distinse per l’audacia e le imprese spericolate. Nel 1919 partecipò con entusiasmo all’Impresa di Fiume. I combattimenti veri e propri non erano molti e ciò gli permise di compiere numerose imprese spericolate che, come la particolarità della vicenda fiumana dimostra nel suo complesso, hanno talvolta più del goliardico che del militaresco. Gabriele D’Annunzio coniò per lui l’appellativo di “Gim dagli occhi verdi”. Dopo l’desione al Partito Nazionale Fascista, durante la guerra d’Etiopia fu al comando della 15ª Squadriglia da bombardamento Caproni “La Disperata” con Galeazzo Ciano (di cui diventerà amico), Roberto Farinacci e Alessandro Pavolini. Partecipa con la sua squadriglia alla guerra di Spagna e con l’inizio della II G. M. alla campagna d’Albania. In seguito viene nominato segretario del Partito Nazionale Fascista, ma il ruolo gli andava stretto e tornò a pilotare durante la battaglia d’Inghilterra. Uomo d’azione, incapace di compromessi, rimase ucciso in circostanze ancora poco chiare circa un mese dopo la caduta del fascismo, avvenuta il 25 luglio 1943, ad opera di un drappello di carabinieri, probabilmente inviati dal maresciallo Badoglio.

Brossura, 19 x 24 cm. pag. 158 con numerose foto b/n

Stampato nel 1995 da Lithoprint

Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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