Finanzieri di mare a Trieste – Dall’aquila asburgica al tricolore italiano 1829-2016

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La storia dei “Finanzieri di mare a Trieste” propone come punto di partenza il porto cittadino, spaziando allo stesso tempo nel Litorale Austriaco poi Venezia Giulia e l’Istria, per poi riapprodare sulle rive della città. Il volume, infatti, non si limita alla sola presenza italiana nel contesto storico successivo al 1919, ma – e ciò avviene per la prima volta – è stato operato un collegamento tra due epoche. Da un lato si trovano i Finanzieri-marinai della “Imperial Regia Guardia di Finanza” austro-ungarica, mentre dall’altro lato le Fiamme Gialle di mare del Regno d’Italia: le stesse che erediteranno dai colleghi austriaci, nel 1918-1919, un dispositivo navale di tutto rispetto, grazie al quale fu possibile dar vita alla prima “Flottiglia Costiera” della Guardia di Finanza. I Finanzieri di mare della “Trieste Asburgica” furono i veri precursori di quell’innovazione tecnologica e professionale che dal ’19 in poi caratterizzerà l’agire delle Fiamme Gialle triestine. Furono proprio queste eredità che consentirono alla “Flottiglia” di poter emergere certamente ad esempio più degno e concreto di come fosse progredita, a partire dai primi anni ’20, la “Marineria di Finanza” italiana, le cui origini risalgono al lontano 1816, ricorrendo quest’anno il Bicentenario. Il volume prosegue con l’evoluzione del servizio navale del Corpo in parallelo alla storia del Novecento triestino: gli eventi della Seconda Guerra Mondiale, il dramma dell’occupazione Jugoslava, l’amministrazione Anglo-Americana e quella del Territorio Libero di Trieste, il ritorno di Trieste all’Italia nel 1954, fino a giungere ai giorni nostri.

Brossura, 23 x 21 cm. pag. 336 illustrato con circa 350 foto

Stampato nel 2016 da Itinera

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Federico Sancimino – Gerardo Severino

La storia dei “Finanzieri di mare a Trieste” propone come punto di partenza il porto cittadino, spaziando allo stesso tempo nel Litorale Austriaco poi Venezia Giulia e l’Istria, per poi riapprodare sulle rive della città. Il volume, infatti, non si limita alla sola presenza italiana nel contesto storico successivo al 1919, ma – e ciò avviene per la prima volta – è stato operato un collegamento tra due epoche. Da un lato si trovano i Finanzieri-marinai della “Imperial Regia Guardia di Finanza” austro-ungarica, mentre dall’altro lato le Fiamme Gialle di mare del Regno d’Italia: le stesse che erediteranno dai colleghi austriaci, nel 1918-1919, un dispositivo navale di tutto rispetto, grazie al quale fu possibile dar vita alla prima “Flottiglia Costiera” della Guardia di Finanza. I Finanzieri di mare della “Trieste Asburgica” furono i veri precursori di quell’innovazione tecnologica e professionale che dal ’19 in poi caratterizzerà l’agire delle Fiamme Gialle triestine. Furono proprio queste eredità che consentirono alla “Flottiglia” di poter emergere certamente ad esempio più degno e concreto di come fosse progredita, a partire dai primi anni ’20, la “Marineria di Finanza” italiana, le cui origini risalgono al lontano 1816, ricorrendo quest’anno il Bicentenario. Il volume prosegue con l’evoluzione del servizio navale del Corpo in parallelo alla storia del Novecento triestino: gli eventi della Seconda Guerra Mondiale, il dramma dell’occupazione Jugoslava, l’amministrazione Anglo-Americana e quella del Territorio Libero di Trieste, il ritorno di Trieste all’Italia nel 1954, fino a giungere ai giorni nostri.

Brossura, 23 x 21 cm. pag. 336 illustrato con circa 350 foto

Stampato nel 2016 da Itinera

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