Descrizione
Leonardo Malatesta
Dagli anni ’80 del secolo scorso, il forte Dossaccio di Oga è stato riscoperto. Dopo la fine della sua storia militare, quando nel 1958 l’ultimo custode lasciò la struttura oramai disarmata, senza i cannoni in cupola, rimase alla mercé dei vandali e all’oblio del tempo. Per opera della Comunità Montana Alta Valtellina, il forte, pur rimanendo di proprietà demaniale, fu restaurato e aperto al pubblico. Con ciò iniziò ad esserci un certo interesse verso quella struttura, di cui molti cittadini conoscevano l’esistenza, ma pochi l’avevano visitata. Con l’uscita, nel 1984, di un articolo dell’ingegner Stefano Zazzi sul forte, anche gli studiosi iniziarono ad interessarsi alla sua storia. A distanza di oltre cento anni dalla costruzione, il forte risulta completamente integro, unico nel suo genere, con delle particolarità come le cupole corazzate da 120 mm, le cupole per mitragliatrici retrattili e il ponte scorrevole all’ingresso. Nel 2014 il Dossaccio è stato acquistato dal Comune di Valdisotto che intende farne uno degli elementi principali per far conoscere sempre di più le bellezze storiche dell’intero territorio comunale.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 517 . appendice con oltre 60 pagine di foto a colori
Stampato nel 2017 da Macchione
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