Il corpo del nemico ucciso – Violenza e morte nella guerra contemporanea

Il tempo non è denaro - Credito sociale contro speculazione finanziariaArditismo - Gabriele D'Annunzio a cinquant'anni dalla morte

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Tra il 1900 e il 1993 sono state censite 54 guerre, l’autore rilegge questo secolo di orrori incentrando la sua analisi a partire dalle vittime. I corpi diventano la principale fonte storiografica e avvicinano lo storico alla comprensione più compiuta della realtà della guerra, di cui i morti rappresentano il concreto prodotto finale. Dalle teste mozzate dei boxer in Cina alla guerra in Iraq, l’autore si sofferma sulle guerre principali e più sanguinose, mettendo in evidenza tratti comuni e vicende storico-militari anche molto distanti l’una dall’altra, ma accomunate dal grado di violenza sui corpi.

Rilegato, 14,5 x 22,5 cm. pag. 302 con 13 foto b/n

Stampato nel 2006 da Einaudi

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Giovanni De Luna

Tra il 1900 e il 1993 sono state censite 54 guerre, l’autore rilegge questo secolo di orrori incentrando la sua analisi a partire dalle vittime. I corpi diventano la principale fonte storiografica e avvicinano lo storico alla comprensione più compiuta della realtà della guerra, di cui i morti rappresentano il concreto prodotto finale. Dalle teste mozzate dei boxer in Cina alla guerra in Iraq, l’autore si sofferma sulle guerre principali e più sanguinose, mettendo in evidenza tratti comuni e vicende storico-militari anche molto distanti l’una dall’altra, ma accomunate dal grado di violenza sui corpi.

Rilegato, 14,5 x 22,5 cm. pag. 302 con 13 foto b/n

Stampato nel 2006 da Einaudi

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