Isonzofront – Marzo-luglio 1916

28.00

Ciò che succede qui sull’Isonzo non ha precedenti nella storia”. Sono le parole con le quali il Generale Svetozar Boroevic´ – comandante della Isonzo Armee – accoglie la giovane scrittrice viennese offrendole una sorta di viatico morale che l’autrice fa proprio senza remore. Giunta sul fronte dell’Isonzo nel marzo 1916, vi rimane fino all’estate dello stesso anno, e documenta la durezza delle condizioni di vita nella città più contesa, Gorizia, disegna episodi cruenti nelle retrovie alternando ai toni enfatici, finanche retorici, momenti di schietto realismo. lo stile della giornalista, anche se di parte, ci consegna una testimonianza di altissimo valore storiografico, arricchita, in questa edizione, dalle tavole a colori di Ferdinand Pamberger, vero contraltare visivo alle sue osservazioni scritte. Incrollabilmente fiduciosa nella vittoria finale delle forze austro-ungariche, la giornalista – una delle prime reporter di guerra in assoluto al mondo – lascerà Gorizia solo un mese prima della conquista del Sabotino e della presa della città (9 agosto 1916), vero snodo nella contesa fra i due eserciti sul fronte dell’Isonzo e allo stesso tempo presagio del crollo definitivo della monarchia danubiana. Il mito della Grande Guerra, tra luci e ombre, cominciava a formarsi anche così.

Brossura, 17 x 24 cm. pag. 255 con circa 35 illustrazioni b/n e 34 illustrazioni a colori

Stampato nel 2014 da Libreria Editrice Goriziana

Esaurito

Descrizione

Alice Schalek

Ciò che succede qui sull’Isonzo non ha precedenti nella storia”. Sono le parole con le quali il Generale Svetozar Boroevic´ – comandante della Isonzo Armee – accoglie la giovane scrittrice viennese offrendole una sorta di viatico morale che l’autrice fa proprio senza remore. Giunta sul fronte dell’Isonzo nel marzo 1916, vi rimane fino all’estate dello stesso anno, e documenta la durezza delle condizioni di vita nella città più contesa, Gorizia, disegna episodi cruenti nelle retrovie alternando ai toni enfatici, finanche retorici, momenti di schietto realismo. lo stile della giornalista, anche se di parte, ci consegna una testimonianza di altissimo valore storiografico, arricchita, in questa edizione, dalle tavole a colori di Ferdinand Pamberger, vero contraltare visivo alle sue osservazioni scritte. Incrollabilmente fiduciosa nella vittoria finale delle forze austro-ungariche, la giornalista – una delle prime reporter di guerra in assoluto al mondo – lascerà Gorizia solo un mese prima della conquista del Sabotino e della presa della città (9 agosto 1916), vero snodo nella contesa fra i due eserciti sul fronte dell’Isonzo e allo stesso tempo presagio del crollo definitivo della monarchia danubiana. Il mito della Grande Guerra, tra luci e ombre, cominciava a formarsi anche così.

Brossura, 17 x 24 cm. pag. 255 con circa 35 illustrazioni b/n e 34 illustrazioni a colori

Stampato nel 2014 da Libreria Editrice Goriziana

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