Descrizione
Victor Davis Hanson
La Seconda Guerra Mondiale ha causato circa sessanta milioni di morti. Dall’invasione della Polonia fino alla resa ufficiale del Giappone, passando per l’assedio di Leningrado, i bombardamenti sulle città tedesche e l’apocalisse di Hiroshima e Nagasaki, ogni giorno in media hanno perso la vita ventisettemila persone. Ma com’è stato possibile che Paesi non troppo diversi per cultura, tradizione militare e sviluppo economico si siano trovati nella condizione di sacrificare milioni di vite, mobilitando risorse e tecnologie per produrre micidiali strumenti di morte e distruzione? Come mai un conflitto iniziato in Europa ha avuto una escalation letale, che l’ha portato ad assumere una dimensione globale? A oltre settant’anni di distanza, sembra ancora difficile rispondere in maniera soddisfacente a queste domande. In questo libro Hanson cerca di dare il proprio contributo a un dibattito che non è soltanto storiografico, ma anche e soprattutto morale.
Rilegato, 17 x 24 cm. pag. 774 con vari inserti fotografici b/n
Stampato nel 2019 da Mondadori
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