Descrizione
Alistair Horne
Quasi un milione di morti. Il campo di battaglia con la maggiore densità di morti per metro quadrato. La follia del massacro quotidiano che dura dieci mesi. Ma la battaglia di Verdun non fu soltanto questo. Alistair Horne ha ricostruito i fatti, esaminato le premesse, tratto le conclusioni: Verdun come “centro della clessidra”, come punto di coagulo di un’epoca. In quel campo non solo si decidono i destini di Francia e Germania. La volontà di rivalsa della nazione latina sconfitta nel 1870, e dall’altra parte la nazione tedesca fiera della “Grande Berta”, del suo primato in Europa. Il prezzo della gloria si rivelò troppo alto per i soldati degli opposti fronti; non per i generali, che Horne ci fa sfilare davanti agli occhi in una specie di danza macabra: ottusità, fanatismo, impreparazione, cieco idealismo, prussiana o gallica durezza, incapacità di esprimersi altrimenti che attraverso ordini senza appello o inesorabili scartoffie. Horne descrive “la tempesta d’acciaio” in tutti i suoi aspetti: dal punto di vista del fante che attende l’ordine di attaccare, del generale ambizioso, del politico preoccupato delle ripercussioni interne.
Rilegato, 16 x 21,5 cm. pag. 482 + 16 pagine fuori testo con 22 foto b/n
Stampato nel 1968 da Mondadori
Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina
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