Ricordi di un Hobbit

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Sono trascorsi quindici anni dalla partenza di Frodo e Gandalf dai Porti Grigi, salpati sulle navi degli Elfi verso il Vero Occidente. Un ciclo si chiude, ma sarà ancora lunga l’attesa prima che se ne apra un altro. Sam Gangee è sindaco di Hobbiville e la figlia adolescente Elanor gli pone domande come spesso si fa agli anziani per scoprire la loro giovinezza, il mondo che hanno conosciuto, le avventure che hanno vissuto, tutte cose di cui non amano parlare. I figli non vanno delusi e Sam risponde ripercorrendo con l’emozione più che con la ragione i pericoli che ha corso, i mostri che ha incontrato, le meraviglie che ha visto, le sofferenze che ha patito. È con un pianto, più che con un grido, che volge al termine l’Età di Mezzo. Il mondo si trasforma: ma i fiori sono sempre gli stessi, sempre la stessa è la voce del vento nella foresta, le stelle brillano sempre nel cielo come gemme d’argento. Si chiude la Terza Era, declinano gli dèi e gli eroi, e sorge l’uomo, solo con la nuda spada nel suo pugno.

Brossura, 11 x 16,5 cm. pag. 56 + 8 pagine fuori testo con foto a colori

Stampato nel 2015 da Tabula Fati

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Descrizione

Gianfranco de Turris e Sebastiano Fusco

Sono trascorsi quindici anni dalla partenza di Frodo e Gandalf dai Porti Grigi, salpati sulle navi degli Elfi verso il Vero Occidente. Un ciclo si chiude, ma sarà ancora lunga l’attesa prima che se ne apra un altro. Sam Gangee è sindaco di Hobbiville e la figlia adolescente Elanor gli pone domande come spesso si fa agli anziani per scoprire la loro giovinezza, il mondo che hanno conosciuto, le avventure che hanno vissuto, tutte cose di cui non amano parlare. I figli non vanno delusi e Sam risponde ripercorrendo con l’emozione più che con la ragione i pericoli che ha corso, i mostri che ha incontrato, le meraviglie che ha visto, le sofferenze che ha patito. È con un pianto, più che con un grido, che volge al termine l’Età di Mezzo. Il mondo si trasforma: ma i fiori sono sempre gli stessi, sempre la stessa è la voce del vento nella foresta, le stelle brillano sempre nel cielo come gemme d’argento. Si chiude la Terza Era, declinano gli dèi e gli eroi, e sorge l’uomo, solo con la nuda spada nel suo pugno.

Brossura, 11 x 16,5 cm. pag. 56 + 8 pagine fuori testo con foto a colori

Stampato nel 2015 da Tabula Fati

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