Roman Military Architecture on the Frontiers – Armies and Their Architecture in Late Antiquity

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L’esercito romano era una delle organizzazioni più stupefacenti nel mondo antico, e gran parte del successo dell’impero romano può essere attribuito ai suoi soldati. Resti archeologici e testi antichi forniscono testimonianze dettagliate che hanno permesso agli studiosi di comprendere e ricostruire l’organizzazione e le attività dell’esercito. Questo interesse ha tradizionalmente lavorato in tandem con lo studio delle frontiere romane. Storicamente, il periodo imperiale, e in particolare l’emergere delle frontiere, è stato al centro di molte ricerche. Gli ultimi decenni hanno portato un crescente interesse non solo verso l’esercito romano, ma anche riguardo la tarda antichità on generale. Lo scopo di questo volume tende a dimostrare che, mentre gli studiosi classici alle prese con le ricerche sull’esercito tardo romano propendono per le scoperte supportate da un ricco corpus di iscrizioni inerenti magari installazioni militari facilmente identificabili, la nuova tipologia di ricerca, sta rivelando delle dinamiche, meno prevedibili, che si adeguano a un mondo che cambia, sia in termini di minacce esterne, sia verso le proprie strutture interne. Il dinamismo e l’ingegnosità dell’esercito tardo romano fornisce una boccata d’aria fresca dopo l’uniformità soffocante dei suoi antenati. L’esercito tardo romano era un elemento vitale e influente nel tardo impero, e dopo il suo sviluppo attraverso il 3° secolo, è stato formalmente riorganizzato sotto Diocleziano e Costantino in due grandi forze: i Limitanei stanziati nelle vicinanze delle frontiere, mentre i Comitatensi rappresentavano le truppe mobili schierate più all’interno per poter intervenire a secondo delle necessità.

Rilegato, 21,5 x 28 cm. pag. 208 con numerose illustrazioni b/n e colori

Testo in lingua inglese

Stampato nel 2015 da Oxbow Books

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Descrizione

Rob Collins – Matt Symonds – Meike Weber

L’esercito romano era una delle organizzazioni più stupefacenti nel mondo antico, e gran parte del successo dell’impero romano può essere attribuito ai suoi soldati. Resti archeologici e testi antichi forniscono testimonianze dettagliate che hanno permesso agli studiosi di comprendere e ricostruire l’organizzazione e le attività dell’esercito. Questo interesse ha tradizionalmente lavorato in tandem con lo studio delle frontiere romane. Storicamente, il periodo imperiale, e in particolare l’emergere delle frontiere, è stato al centro di molte ricerche. Gli ultimi decenni hanno portato un crescente interesse non solo verso l’esercito romano, ma anche riguardo la tarda antichità on generale. Lo scopo di questo volume tende a dimostrare che, mentre gli studiosi classici alle prese con le ricerche sull’esercito tardo romano propendono per le scoperte supportate da un ricco corpus di iscrizioni inerenti magari installazioni militari facilmente identificabili, la nuova tipologia di ricerca, sta rivelando delle dinamiche, meno prevedibili, che si adeguano a un mondo che cambia, sia in termini di minacce esterne, sia verso le proprie strutture interne. Il dinamismo e l’ingegnosità dell’esercito tardo romano fornisce una boccata d’aria fresca dopo l’uniformità soffocante dei suoi antenati. L’esercito tardo romano era un elemento vitale e influente nel tardo impero, e dopo il suo sviluppo attraverso il 3° secolo, è stato formalmente riorganizzato sotto Diocleziano e Costantino in due grandi forze: i Limitanei stanziati nelle vicinanze delle frontiere, mentre i Comitatensi rappresentavano le truppe mobili schierate più all’interno per poter intervenire a secondo delle necessità.

Rilegato, 21,5 x 28 cm. pag. 208 con numerose illustrazioni b/n e colori

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Stampato nel 2015 da Oxbow Books

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