Descrizione
Angiolo De Witt
Per l’autore, Angiolo De Witt, ufficiale dell’esercito piemontese, catapultato nel vivo della guerra al brigantaggio, nel Sud non è tutto negativo: a Napoli sorprende “la vita gaia”, Castropignano è “un angolo di Svizzera”, tra i meridionali c’è gente “un poco troppo pigra”, ma “di buona indole”. L’avventura d el tenente De Witt comincia con l’ordine di scortare da Dogliani a Campobasso seicento “sbandati”, ex militari borbonici internati per un “trattamento di correzione e idoneità al servizio”, provenienti da San Maurizio Canavese. Alcuni di questi avevano fatto l’esperienza nella terribile fortezza di Fenestrelle e sicuramente avevano accettato di entrare nell’esercito sabaudo rientrando nel Mezzogiorno non solo tornare a casa. Il lavoro risente certamente della esuberante retorica patriottarda, ma sicuramente è molto onesto e talvolta pure velatamente critico.
Brossura, pag. 320
Stampato nel 2007 da Capone
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