Descrizione
S. Erik Norling
L’Autore racconta le ultime fasi dell’immane conflitto svoltosi nell’Europa Orientale, focalizzando l’impegno di Léon Degrelle e dei suoi Belgi nello strenuo tentativo di arginare l’Armata Rossa. Ne rimarrà in vita una percentuale bassissima. Eppure nel maggio 1945, a Berlino ormai assediata, ultimo baluardo dell’Europa dei popoli, tra coloro ancora in grado di combattere troveremo alcuni Belgi della “Vallonie” insieme ai francesi della “Charlemagne” e ad altri volontari europei: volontà mai doma nel difendere, con la capitale tedesca, l’identico ideale di sogno europeo. Norling ci enumera le decorazioni guadagnate sul campo da quei volontari: sono una quantità impressionante, considerando quanto i tedeschi fossero attenti a distribuire tali riconoscimenti. Lo stesso Degrelle, che era partito come soldato semplice, salirà sino ai gradi più alti di comando, impressionando i vertici germanici per l’efficienza e l’energia evidenziate in ogni fase del conflitto. Il ritorno in patria dei superstiti volontari belgi fu segnato dalle vendette. Il nuovo governo insediatosi nel Paese sotto l’egida anglo-americana volle dimostrare anche qui come si possa coniugare un umiliante asservimento con la perfidia vile. L’ultima vittima salì al capestro nel 1949. In questo clima avvelenato, era scontato che le maggiori attenzioni dei detentori si rivolgessero contro Léon Degrelle. E mentre lui riusciva fortunosamente a riparare in Spagna, la sua famiglia ne scontava le pretese colpe: la madre morirà in reclusione, il padre poco dopo la lunga detenzione. Un fratello, innocuo farmacista, era stato ucciso in precedenza dai partigiani.
Brossura, 13 x 21,5 cm. pag. 292 illustrato con numerose foto e cartine b/n
Stampato nel 2018 da Novantico
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