Appunti per comprendere il secolo

All'Insegna del Veltro

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    Appunti per comprendere il secolo

    18.00

    Pierre Drieu La Rochelle

    “Ecco un testo di Drieu La Rochelle, scritto in un’epoca di crisi, che sarebbe bene prendere in considerazione. La nozione di decadenza, che ha così grande rilievo nella sua opera ed ha avuto tanto peso nella sua vita, in questo libro è messa in prospettiva: il movimento della nostra storia viene analizzato dal Medio Evo fino all’epoca attuale. Secondo Drieu, la separazione dell’anima e del corpo si trova all’origine di quell’indebolimento complessivo che è la decadenza. Il punto di riferimento è il mondo greco; il Medio Evo è l’età della costruzione; poi la Francia e l’Europa esauriscono le loro forze. Il disprezzo del corpo è l’errore fatale. Questa nuova edizione italiana, preceduta da un saggio introduttivo di Attilio Cucchi sulla “rivoluzione del corpo”, è impreziosita da un apparato iconografico dovuto a Cristina Gregolin, che riproduce le statue degli atleti presenti nello Stadio dei Marmi del Foro Mussolini

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    Bologna: la pista israeliana

    14.00

    Luca Tadolini

    Basandosi su alcuni notevoli indizi, nonché sulle esplosive dichiarazioni di Ilich Ramírez Sánchez (Carlos) e di esponenti del mondo politico (il senatore Rino Formica) e giudiziario (il giudice Carlo Mastelloni) e considerando il contesto internazionale dell’epoca, Luca Tadolini propone per la strage di Bologna l’ipotesi di una pista israeliana, L’esplosivo trasportato da uomini di Carlos per colpire un obiettivo sionista (una scuola ebraica, secondo l’Agence Télégraphique Juive) sarebbe stato fatto “brillare” dai servizi speciali di Tel Aviv, i quali avrebbero così conseguito lo scopo di punire l’Italia, rea di non osteggiare l’attività dei gruppi palestinesi sul suo territorio.

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    Brasil potencia. I governi militari del Brasile fra volontà di potenza ed egemonia USA (1964 – 1985)

    24.00

    Luca Tadolini

    Dal 31 Marzo 1964 al 15 Marzo 1985 il Brasile fu governato dai militari. I generali avevano preso il comando di una nazione di dimensioni continentali, facendone, mentre era in corso la Guerra Fredda, un baluardo anticomunista. La sudditanza nei confronti dell’alleato nordamericano fece del Brasile un paradigma del militarismo al servizio degli Stati Uniti. Paradossalmente e in maniera inaspettata, i vertici militari brasiliani si rivelarono seguaci di una visione geopolitica che prevedeva per il Brasile un destino di nazione egemone sul continente sudamericano e uno status di potenza mondiale. Brasil potência, il loro obiettivo, non veniva proclamato alle adunate e la loro strategia ebbe definizioni pacate, quali Pragmatismo responsabile e Universalismo.

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    Caste e razze

    12.00

    E’ possibile fare ricorso alle nozioni dell’alchimia per affrontare il tema della razza al di fuori della prospettiva materialistico-biologica dei razzisti moderni e, parimenti, al di fuori dell’altra prospettiva anti-tradizionale rappresentata dall’individualismo astratto e falso di marca illuministica? Sembra di si, il saggio bipartito di Shuon sul “senso delle razze”, stabilisce delle corrispondenze analogiche tra le grandi famiglie dell’umanità e i quattro elementi che determinano il mondo terrestre.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 72

    Stampato nel 1979 da Edizioni all’Insegna del veltro

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    Communists – L’accordo fra il PCI e lo spionaggio Usa (1943 – 1945)

    26.00

    Avvalendosi dei documenti dell’OSS declassificati dopo la caduta del muro di Berlino ed incrociandone i dati con la storiografia resistenziale, l’A. ricostruisce un aspetto dell’invasione angloamericana dell’Italia che la mitologia partigiana e la retorica della “Liberazione” hanno sempre cercato di occultare: la stretta collaborazione che negli anni 1943-1945 mise i comunisti italiani al servizio degli americani. In esecuzione di un accordo stipulato tra i capi dello spionaggio americano e i vertici del PCI, quest’ultimo fornì all’invasore militanti scelti, i quali vennero organizzati e coordinati da agenti appartenenti al Partito Comunista degli USA.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 260 alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Edizioni all’insegna del Veltro

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    D’Annunzio, la massoneria e le barricate di Parma

    18.00

    Franco Morini

    Nell’estate 1922, il capitolo “possibilità di una rivoluzione fascista con D’Annunzio” era chiuso. Il mito dannunziano, pur non del tutto tramontato, aveva subito un notevole processo di invecchiamento. Ma la propensione per la solitudine, tipica in D’Annunzio dai giorni della Versiliana a quelli della Capponcina, a quelli delle Lande, a quelli della casetta rossa veneziana, assegnava un valore perenne all’ignoto del quale ogni sua decisione si ovattava. La sua irraggiungibilità si trasformava quasi sempre nell’immaginazione di una più che fatale indispensabilità della piazza. Gli arditi che difendevano “Il Popolo d’Italia”, unica centrale della rivoluzione, avevano militato nelle sue disperate compagnie corsare. Gli avversari del Fascismo avevano anch’essi una loro città contro la cui comunalistica indipendenza nulla aveva potuto lo Stato nell’aprile, nel maggio, nel giugno 1908: Parma. Contro Parma, nulla avevano potuto le sperimentate milizie di Balbo in questo stesso 1922. Il Comandante era troppo fine politico per non valutare i pericoli che il rivoluzionarismo tipo Parma avrebbe introdotto in una situazione nazionale la cui incertezza poteva essere annullata soltanto dalla rivoluzione fascista che si stava conducendo a maturazione. Di qui, il sostanziale favore che il Comandante non poteva non riservare a favore dell’intervento contro i rivoluzionari.

    Brossura, 13 x 19 cm. pag. 122

    Stampato nel 2023 da All’Insegna del Veltro

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    Esplorazioni e Disamine – Gli Scritti di Bibliografia Fascista Vol 1° – 2°

    35.00

    Julius Evola

    Fra il marzo 1934 e il marzo 1943, quindi lungo l’arco esatto di dieci anni cruciali per la storia d’Italia, si colloca la collaborazione di Evola a “Bibliografia Fascista”, la rassegna mensile della Confederazione Fascista dei Professionisti e Artisti che usciva a Roma sin dal 1926 sotto la direzione prima di Alessandro Pavolini e poi di Cornelio Di Marzio. Si tratta in tutto di cinquanta fra articoli e saggi lunghi o brevi e di recensioni di libri. Tuttavia, come ricorda l’editore in una breve nota introduttiva, questi scritti evoliani di “Bibliografia Fascista” potrebbero essere ricondotti essenzialmente a tre filoni tematici: 1) quello “storico” (mondo antico e medievale); 2) lo studio delle dottrine e sistemi politici del ’900; 3) tematiche e figure della “Rivoluzione Conservatrice”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag 277 + 272 2 volumi.

    stampato nel 1995 da Edizioni al”Insegna del Veltro

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    Fascismo o fascismi?

    18.00

    Il saggio ricostruisce il percorso socialista di Mussolini nel quadro organico delle dispute e delle contraddizioni della II Internazionale, in particolare per quanto concerne quell’interpretazione determinista del materialismo storico che generava l’immobilismo politico. In tale contensto la scelta interventista si configura come un tentativo di scuotere le forze socialiste e porle sul terreno dell’iniziativa politica concreta. Dopo la guerra Mussolini e i suoi collaboratori tengono a battesimo il fascismo, che improvvisamente nel 1921 diventa un movimento di massa indisciplinato e violento. Mussolini cerca di governarlo, di correggerne gli sbandamenti e farze sostanzialmente una socialdemocrazia nazionalista, ma venne obbligato dalla forte presenza conservatrice a costruire gradualmente un regime di massa autoritario e conservatore. Tuttavia restavano ambienti fascisti che non avevano rinunciato ad una rivoluzione sociale e spirituale antiborghese che presero sempre più consistenza ma vennero bloccati dalla politica estera. Nel complesso il fascismo fu la sintesi di elementi diversi e contradditori.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 201

    Stampato nel 2013 da Edizioni all’insegna del Veltro

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    Grande spazio spazio vitale popolo guida

    10.00

    Ferenc Szálasi indica i fattori fondamentali per l’instaurazione del nuovo ordinamento mondiale: grande spazio (nagytér), spazio vitale (élettér), popolo guida (vezet?nép) Grande spazio è un territorio in grado di “assicurare il fabbisogno morale, spirituale e materiale ai popoli riuniti in nazioni ed alle famiglie che vivono in questi popoli”; spazio vitale è il “territorio in cui la nazione trae origine dalla comune, vitale armonia politica, economica e sociale dei popoli che abitano il territorio stesso”.

    Brossura, 13 x 19,5 cm. pag. 66

    Stampato nel 2017 da Edizioni All’Insegna del Veltro

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    I danni del Fascismo

    12.00

    Amedeo Bordiga, che nel 1921 fu uno dei fondatori del Partito Comunista in Italia, era solito dire che il danno peggiore causato dal fascismo era stato… l’antifascismo. I danni causati dal fascismo documentati in questo libro sono di altra natura. Ad esempio: Tutela del lavoro di donne e fanciulli, assicurazione di invalidità e vecchiaia; Riduzione dell’orario di lavoro a 8 ore giornaliere; Emanazione della carta sul lavoro; Istituzione dell’INAIL; Istituzione dell’IMPS; Istituzione degli assegni familiari ecc., ecc.

    Brossura 13 x 19,5 cm. pag. 80 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2006 dalle Edizioni All’Insegna del Veltro

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    Il Caucaso dall’Imam Samil a Ramzan Kadyrov

    24.00

    Daniele Perra

    Questo libro affronta la storia e la geopolitica del Caucaso russo alla luce del particolare legame che continua a tenere unite fra loro Mosca ed una regione che, in quanto “limes”, rimane sottoposta ad attacchi e tentativi di destabilizzazione. Il testo si suddivide in due parti: la prima si concentra sulla storia della regione caucasica dall’antichità fino ai nostri giorni; la seconda, invece, è dedicata alla storia ed alla geopolitica della Cecenia, alla penetrazione dell’Islam nell’area ed alla particolare relazione che esso ha instaurato con l’Adat (la legge consuetudinaria locale). Tutto ciò senza tralasciare la rilevanza geopolitica dei conflitti divampati negli anni ‘90 del secolo scorso e la ricostruzione della regione all’interno dello spazio russo.

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    Il fenomeno legionario

    10.00

    Questo saggio, che parrebbe piuttosto esiguo, raccoglie invece quattro conferenze che il filosofo romeno Nae Ionescu tenne nel maggio 1938 nel campo di concentramento di Miercurea Ciue, dove si trovavano rinchiusi dirigenti e militanti del Movimento legionario. Una Introduzione e un discorso di Papanace, un breve articolo di Nae Ionescu apparso su un giornale legionario, nonché due saggi introduttivi di Don Stanca e di Gabriel Stanescu.

    Brossura 12 x 19 cm. pag. 101

    Stampato nel 1998 dalle Edizioni All’Insegna del Veltro

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    Il mondo fatto a pezzi

    15.00

    L’ultimo lavoro di François Thual, Il mondo fatto a pezzi, riveste una notevole rilevanza per chiunque abbia un qualche interesse nell’ambito della geopolitica. Questo per una serie di ragioni. Innanzitutto perché delinea con estrema chiarezza e fondatezza di argomenti gli scenari geopolitici attuali nel panorama internazionale. In secondo luogo perché conferma ancora una volta, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, la validità del metodo geopolitico come chiave di lettura dei conflitti attuali, passati e futuri.

    Brossura, 13 x 19,5 cm. pag. 126

    Stampato nel 2008 da Edizioni all’Insegna del Veltro

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    Jean Thiriart il geopolitico militante

    18.00

    Yannick Sauveur

    Questa biografia di Yannick Sauveur ambisce a mettere in luce l’opera di un uomo ingiustamente misconosciuto. Spirito visionario, rivoluzionario inclassificabile, “giacobino della très Grande Europe”, Thiriart rimane un pensatore di grande attualità in un mondo soggetto a cambiamenti radicali.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 175 con varie foto b/n

    Stampato nel 2021 da All’Insegna del Veltro

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    Julius Evola sul fronte dell’Est

    10.00

    Questo volumetto riporta in capitoli differenti la cronaca, o pesunta cronaca, di alcuni viaggi che Julius Evola compì a Praga, in Romania ed in Ungheria, e analizza l’influenza che il barone ebbe modo di esercitare sulle personalità di quei paesi. In appendice il rapporto tra Evola e l’aristocrazia magiara – una lettera di Evola a Mircea Eliade, una a Vasile Lovinescu e una recensione di Eliade su Evola.

    Brossura 12 x 19 cm. pag. 104

    Stampato nel 1998 dalle Edizioni all’Insegna del Veltro

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    L’Europa come rivoluzione – Pensiero e azione di Jean Thiriart

    15.00

    Definito “rivoluzionario iunclassificabile” o “geopolitico militante” Thiriart era sicuramente un europeista radicale. L’obiettivo di tutta la sua arttività politica ed intellettuale fu quello di contribuire alla nascita di un’Europa unita, sovrana e indipendente, ovvero un’Europa politica. In questo saggio, che si basa sugli scitti principali di Thiriart, viene analizzato il pensiero politico e geopolitico di quello che rimane, al momento attuale un personaggio tanto controverso quanto poco consciuto.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 112

    Stampato nel 2020 da ll’Insegna del Veltro

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    L’impero del cuore del mondo

    12.00

    Questo studio evidenzia gli aspetti geografici, storici, culturali, politici ed economici connessi al carattere “tellurocratico” della principale potenza eurasiatica. L’Autore ripercorre le tappe cruciali attraverso cui il padre della geopolitca, Halford MacKinder, è giunto ad individuare nella regione centrale della Russia il “cuore della Terra”, il cui controllo consentirebbe alle potenze marittime di esercitare un dominio incontrastato sull’intero pianeta.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 125 con circa 54 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da Edizioni all’insegna del Veltro

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    L’impero Euro-sovietico da Valdivostok a Dublino

    25.00

    L’Empire Euro-soviétique de Vladivostok à Dublin, scritto nel 1984-’85, non vide mai la luce durante la vita di Thiriart. Perché pubblicare oggi questo libro, il cui titolo basta a rivelare l’anacronismo dell’argomento? È necessario sottolineare tutto quello che ci separa dagli anni Ottanta? La caduta del muro di Berlino (novembre 1989), la dissoluzione dell’URSS (dicembre 1991), la funesta parentesi di El’cin (1991-1999), le guerre della NATO e più in generale lo sconvolgimento a livello planetario hanno radicalmente modificato le cose. Tuttavia, al di là della testimonianza storica, non sarà inutile interrogarsi circa l’attualità retrospettiva degli scritti di Thiriart alla luce delle tensioni e degli sconvolgimenti in corso. A ben riflettere, infatti, il nemico russo ha rimpiazzato (dal punto di vista della strategia americana) il nemico sovietico; l’Europa è sempre il medesimo nano politico e, sempre più a rimorchio degli USA, si distingue per la sua assenza sulla scena internazionale.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 268

    Stampato nel 2018 da Edizioni All’insegna del Veltro

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    La non-umanità dei Gojim nel Talmud e nella letteratura Rabbinica

    20.00

    Gian Pio Mattogno

    La letteratura rabbinica (Talmud, Tosefta, Midrash, Zohar, codici e commentari) contiene una quantità di prescrizioni ostili ai gojim (i non ebrei), descritti come idolatri spregevoli, dissoluti, empi ed impuri, che è lecito e doveroso discriminare, ingannare, derubare e perfino asservire e annientare.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 148

    Stampato nel 2011 da Edizioni all’Insegna del Veltro

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    Nazionalpatriottici

    15.00

    Poco si conosce della variante politica del Romanticismo tedesco. Kolberg, Wartburg, Arndt, Jahn, Korner, le Burschenschaften, le Turnerschaften sono nomi di città, scrittori, combattenti, organizzazioni di studenti, ignoti ai più (in Italia). Questo saggio presenta scrittori, personaggi, episodi, momenti non secondari della storia della Germania a cavallo tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX, tutte realtà che presiedettero alla nascita del sentimento nazionale tedesco dopo che il suo orgoglio era stato calpestato a Jena dalle armate napoleoniche, orgoglio riscattato sui campi di Lipsia proprio due secoli or sono. Questa indagine getta una nuova luce sul pangermanesimo e aiuta a comprendere l’attuale rinascita della cultura identitaria come tentativo di risposta al disordine del mondialismo e della globalizzazione.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 183 con circa 25 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2013 da Edizioni all’insegna del Veltro

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    Serbia, trincea d’Europa

    10.00

    Dopo mesi di martellante propaganda angloamericana (…) cade più che acconcio questo libretto, pubblicato sotto forma di intervista, con il quale Dragos Kalajic, ben noto studioso jugoslavo ed amico dell’Italia, tenta di dare una spiegazione, naturalmente dal punto di vista serbo, non soltanto degli avvenimenti che si sono dipanati in tempi recenti, ma anche delle premesse di ordine storico (…) Ma la parte più significativa e, diremmo, importante del volumetto è il punto nel quale Kalajic sollecita la costituzione di una Europa forte e libera, cui aspirerebbero, al momento, la “vera sinistra” e la “vera destra” europee. È questa un’analisi forse non troppo convincente, che però ha il pregio di porre sul tappeto, comunque, il problema della collocazione del Vecchio Continente fuori dall’orbita e dalla dominazione anglosassone. L’opera dello studioso e patriota serbo, pur nella sua brevità, non è facile a sintetizzarsi, per cui ne consigliamo vivamente la lettura a quanti volessero ampliare il proprio panorama culturale e storico sui Balcani. Segnaliamo anche la vasta, approfondita, interessantissima prefazione di Claudio Mutti, i cui argomenti e le cui conclusioni condividiamo appieno

    Brossura, 12 x 19,5 cm. pag. 102

    Stampato nel 1999 dalle Edizioni All’Insegna del Veltro

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    Somnium Scipionis

    10.00

    Il resoconto del sogno di Scipione l’Emiliano, in cui l’azione politica riceve la sua più alta celebrazione, è quasi tutto quello che ci resta del libro VI° del “De re publica”. Se il titolo del trattato ciceroniano riecheggia quello della “Politeia” platonica, nella parte di esso che ci è stata trasmessa col nome di “Somnium Scipionis” sono evidenti gli elementi di derivazione platonica e pitagorica: il valore attribuito ai sogni, la concezione del corpo come carcere dell’anima, la dottrina dell’armonia delle sfere celesti e dei loro influssi, l’aritmosofia, la concezione della Via Lattea quale sede delle anime beate. D’altronde, quelle che vengono qui indicate come le caratteristiche fondamentali dello Stato romano – ossia la concordia degli ordini sociali e l’equilibrio istituzionale tra i principi di auctoritas, potestas e libertas -costituiscono la traduzione dei principi pitagorici nell’ambito di una comunità politica ispirata agli ideali di jus e justitia.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 66

    Stampato nel 2013 da Edizioni all’insegna del Veltro

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    Visione del mondo, scienza ed economia

    16.00

    Che tra la visione del mondo e l’economia, nella loro rispettiva configurazione, debbano esserci strette relazioni, risulta evidente fin da principio, né mai, in nessun momento, ciò è stato posto in dubbio, quando si è riflettuto su questi due concetti. Queste relazioni assursero a problema centrale della concezione della storia nel corso del XIX secolo, allorché – soprattutto per influsso del marxismo – si diffuse la concezione secondo cui vi sarebbe una necessaria relazione tra visione del mondo ed economia, nel senso che l’economia e le sue forme storiche semplicemente determinerebbero la visione del mondo; l’economia, in una regolarità immanente e autonomamente determinata nel processo storico, sarebbe l’unica realtà, mentre tutto il resto nell’esistenza umana sarebbe solo una funzione del fattore economico.

    Brossura, 13,3 x 19,5 cm. pag. 96

    Stampato nel 2018 da Edizioni all’Insegna del Veltro

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