Geometria dell’architettura militare – Francesco I d’Este e la Cittadella di Modena

Amelio Fara

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    Geometria dell’architettura militare – Francesco I d’Este e la Cittadella di Modena

    22.00

    Francesco I d’Este architetto. Architetto, poiché artefice nodale della Cittadella di Modena, in grado di riformulare la dialettica progettuale tra il principe del Rinascimento e l’ingegnere-architetto. Impresa tra le più significanti del Seicento europeo, la vicenda modenese palesa la centralità di Francesco e la sostanziale subalternità degli ingegneri militari in essa coinvolti. Disegni e documenti d’archivio inediti sulla Cittadella riaffermano l’essenza dell’architettura militare, pura struttura geometrica aliena dai canonici ordini classici. Cittadella che, come il Palazzo Ducale, diviene riferimento primario nell’ampliamento modenese attuato all’interno della linea magistrale cinquecentesca della quale il Seicento preservava l’angolo rientrante di Jacopo Seghizzi. Quanto inoltre emerge dall’ampia appendice documentale dove i progetti di Antonio e Francesco Vacchi, Carlo di Castellamonte, Nicolino Candido, Gasparo Vigarani, suggerendo nuove angolazioni interpretative, interagiscono con i testi di trattatisti quali Francesco de’ Marchi, Pompeo Robutti, Raimondo Montecuccoli, Guarino Guarini, Luigi Ferdinando Marsili

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 214 con oltre 150 disegni e planimetrie

    Stampato nel 2012 da Pontecorboli Editore

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    Giuseppe Ignazio Bertola (1676-1755) – Il disegno e la lingua dell’architettura militare

    32.00

    Ricca di zone d’ombra per la scarsa attenzione critica sinora dedicatagli, l’opera del più importante ingegnere e architetto militare, e non solo, del Settecento sabaudo, Giuseppe Ignazio Bertola, attendeva ancora un recupero storico complessivo. Bertola è infatti tra altro autore della cittadella di Alessandria, della piazza da guerra di Fenestrelle, di forticazioni alla Brunetta, Verrua, Demonte, Exilles, di ponti nella Savoia. Inoltre, del palazzo dei cistercensi della Consolata d’Asti realizzato nella contrada di Dora Grossa a Torino, nonché, a Cuneo, della ranata interazione icnograca di ovali a connotare la chiesa di Santa Croce.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 353 con oltre 40 tra illustrazioni e disegni b/n

    Stampato nel 2015 da Pontecorboli Editore

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    L’arte della scienza – Architettura e cultura militare a Torino e nello Stato Sabaudo (1673-1859)

    40.00

    Il volume delinea, attraverso fonti inedite, la storia dell’architettura e della cultura militare sabauda dal piano di ingrandimento orientale di Torino del 1673 al piano di difesa della stessa capitale del regno elaborato da Luigi Federico Menabrea nel 1859. In una complessa articolazione documentale e attraverso inesplorate angolazioni interpretative agiscono architetti quali Amedeo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Giuseppe Ignazio Bertola, Antonio Maria Felice Devincenti. Undici le appendici tecniche.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. XII + 272 con 64 tavole fuori testo

    Stampato nel 2014 da Olschki

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    Luigi Federico Menabrea (1809-1896) – Scienza, ingegneria e architettura militare dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia

    26.00

    Scienziato, ingegnere, architetto militare, statista, Luigi Federico Menabrea (1809-1896) è una figura poliedrica e nodale nella transizione dal Regno di Sardegna allo Stato unitario italiano. Aiutante di campo del re Vittorio Emanuele II, presidente del Consiglio dei Ministri, continuatore dell’opera di Camillo di Cavour, il suo nome si lega, nel campo della scienza delle costruzioni, al principio di elasticità o del minimo lavoro elastico e si coniuga all’insegnamento e all’architettura.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. XI + 218 con 3 illustrazioni nel testo e 94 fuori testo di cui 20 a colori

    Stampato nel 2011 da Olschki

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    Napoleone architetto nelle città della guerra in Italia

    182.00

    In questo studio viene delineata la contrapposizione, emersa alla fine del ‘700, fra l’utopia della città priva di fortificazioni, immaginata da Wolfgang Goethe, e la città di Napoleone inserita nell’organizzazione urbanistica-territtoriale-difensiva del “Camp Retranché”, in cui assumono una determinante consistenza archittettonica la linea delle mura urbane, i forti distaccati sul territtorio, gli edifici miltari distribuiti nelle piazze principali. Nel particolare contesto italiano le città fortificate seguivano un asse strategico padano, realizzato attraverso pause e incrementi progettuali conseguenti alla variabilità della situazione strategica. Questo magnifico testo è completato da 108 pagine di iconografie in b/n e a colori, disegni e mappe.

    Rilegato, 22 x 31 cm. pag. 352 con circa 220 illustrazioni suori testo di cui 29 a colori

    Stampato nel 2007 da Leo S. Olschki

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