Fascismo. Marte in Orbace. Guerra e milizia nella concezione fascista della nazione

Antonio Sema

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    Fascismo. Marte in Orbace. Guerra e milizia nella concezione fascista della nazione

    39.00

    Virgilio Ilari – Antonio Sema

    Il volume prova a delineare le linee guida riguardo i rapporti intercorsi tra forze armate e Fascismo, nel ventennio in cui quest’ultimo ha gestito il potere politico italiano. Il presente lavoro si avvale delle collaborazioni di alcuni studiosi, tra cui Virgilio Ilari che, ai tempi in cui fu redatto il libro, era titolare della cattedra di Storia delle Istituzioni Militari all’Università Cattolica di Milano. I contributi al presente saggio, sono i seguenti: “1914-1934 Guerra e politica secondo B. Mussolini, di Antonio Sema”; “La politicizzazione della cultura militare, di V. Ilari”; “Pensiero militare e fascistizzazione delle FFAA, di A. Sema”; “Il giudizio postbellico sulla fascistizzazione dell’esercito, di V. Ilari”; “L’intervento fascista nella guerra civile spagnola, di V. Ilari”; “Il Partito armato del fascismo: la Milizia dallo squadrismo alla RSI”; “Il ruolo istituzionale delle FFAA della RSI e il problema della loro “apoliticità”, di V. Ilari”.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 510 con alcune foto b/n

    Stampato nel 1988 da Casa Editrice Nuove Ricerche

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    La Grande Guerra sul fronte dell’Isonzo

    24.00

    Quando, nel 1997, uscì il primo volume di La Grande guerra sul fronte dell’Isonzo, il testo fu accolto con attenzione ma anche con un certo freddo distacco: non si trattava del consueto contributo di storia militare, anzi di “histoire du battaille”, fatto di minuziosi riferimenti, di dettagliati ragguagli tecnici, ma di un più complesso ed organico discorso di rivisitazione dell’intero approccio metodologico alle dodici battaglie dell’Isonzo. Certo, molto era già stato scritto e diversi autori si erano impegnati su un argomento che poteva sembrare, a prima vista, già largamente esaurito ed assolto, ma l’approccio problematico di Sema era del tutto nuovo. Lo studio di Sema non si fermava alla mera valutazione delle tattiche adottate dalle rispettive forze in campo, quanto egli preferiva operare una comparazione delle medesime prendendo in esame i diversi aspetti che una guerra di carattere totalizzante aveva messo in campo, quali propaganda, uso delle popolazioni civili, intelligence e controspionaggio, adozione di nuove armi, costruzione di uno spirito identitario nei combattenti, soprattutto tra i combattenti sloveni che nelle trincee del Carso e dell’Isonzo scopriranno, per la prima volta, una Patria da difendere che non era più l’Impero austro-ungarico ma la propria terra. Questa era la maggiore novità, assieme ad una revisione di giudizio sulle ultime operazioni militari italiane nella tarda estate del ’17 – l’unico esercito dell’Intesa che ancora combatte, avanza e conquista – e sulla battaglia di Caporetto, letta finemente attraverso la storiografia militare austriaca e tedesca.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 672 di cui 253 con foto b/n

    Stampato nel 2014 da Goriziana

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