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1848-1849 cento svizzeri per i forti di Venezia – La ‘Compagnia cacciatori svizzeri’ alle battaglie del Risorgimento veneziano
€20.00Tra il 22 marzo del 1848 e il 22 agosto del 1849, Venezia e la sua travagliatissima rinata Repubblica guidata da Daniele Manin diventano il luogo simbolo, in un’Italia non ancora unita, della lotta per l’indipendenza e la libertà. Corpi di eserciti regolari e truppe di volontari arrivano da ogni parte d’Italia e d’Europa per difendere la città e tra questi anche una compagnia di svizzeri arruolata rocambolescamente dalla Repubblica proprio mentre il governo federale svizzero poneva fine alla pratica del servizio militare all’estero.
Brossura, 22 x 28 cm. pag. 102 con decine di stampe e illustrazioni b/n
Stampato nel 2010 da Biblion
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Cefalonia e Itaca al tempo della Serenissima – Documentazione e cartografia in biblioteche venete
€32.00Cefalonia e Itaca sono due delle sette isole maggiori dell’arcipelago delle isole Ionie, il cosiddetto “Eptaneso”, a occidente della penisola greca a sud del Mare Adriatico, posizione strategica per la sicurezza delle vie di navigazione e l’accesso al Golfo di Venezia. La storia e la rappresentazione delle due isole sotto il dominio Veneziano vengono trattati attraverso resoconti storici e memorialistici pubblicati nella loro forma originaria, che rappresentano un documento interessante sulla realtà di quelle isole nei secoli passati, sugli usi e costumi dei loro abitanti, sulle vicende che vi ebbero luogo, sui rapporti delle loro popolazioni con i rappresentanti della Serenissima. Si offre un ricco regesto dei documenti riguardanti le due isole nelle maggiori biblioteche del Veneto. L’apparato iconografico e cartografico a colori, da manoscritti, libri e carte antiche, completa il volume.
Rilegato, 22 x 28 cm. pag. 175 con numerose mappe e illustrazioni a colori e b/n
Stampato nel 2015 da Biblion
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Dalla Serenissima all’aquila bicipite – Le basi navali e gli arsenali di Venezia Pola e Cattaro durante la grande guerra
€20.00Venezia, Pola e Cattaro; tre porti; tre basi marittime; tre arsenali; tre imponenti “Piazze di Difesa” circondate da linee di forti e di batterie costiere. Situate ai lati opposti dell’Adriatico, per secoli tutte e tre parti e cuore del sistema marittimo commerciale e militare della Serenissima, le tre località, ammainato nel 1797 il gonfalone di San Marco, torneranno nel 1814 a condividere una sorte comune sotto una stessa bandiera, divenuta quella giallo nera con l’aquila bicipite degli Asburgo, e le loro navi continueranno a condividere le stesse acque con una comune insegna; quella della marina austriaca. Ma sarà solo un breve periodo, interrotto definitivamente nel 1866 quando il Veneto viene annesso all’Italia. A questo punto le acque dell’Adriatico diventano, forse per la prima volta, in tutta la loro lunghezza, un confine e da una parte e dall’altra ci si attrezza per difenderlo o per superarlo. Oggi quei confini ancora presenti si stanno sfumando e da una parte e dall’altra si è di nuovo aperta una corsa parallela al recupero e alla valorizzazione di un patrimonio architettonico che vuole questa volta ricordare e non affermare, parlare di pace e non di guerra. Per questa ragione ci è sembrato importante raccontare la storia parallela delle tre basi navali e dei rispettivi arsenali di Venezia, Pola e Cattaro.
Rilegato, 21,5 x 28 cm. pag. 106 illustrato
Stampato nel 2012 da Biblion
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Fascismo repubblicano e violenza. Repressione e governo locale delle federazioni del PFR (1943-1945)
€25.00Jacopo Calussi
Nel presente volume vengono descritti, utilizzando documenti italiani e incartamenti dell’esercito statunitense, la condotta e il ruolo delle dirigenze e dei membri del Partito Fascista Repubblicano nel corso della breve vita della Repubblica Sociale Italiana. Il PFR viene analizzato in relazione a uno degli aspetti fondamentali dei “600 giorni” di Salò: quello della repressione dell’antifascismo e della difesa dell’ordine pubblico, durante la guerra civile e di Liberazione. Il PFR divenne uno dei protagonisti del caotico sistema di polizie saloine, in parziale continuità col ruolo che aveva ricoperto nel Ventennio. Le conseguenze di questa libertà di manovra si concretizzarono in una crescente radicalizzazione dello scontro fratricida, con esiti drammatici per la popolazione italiana.
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Luoghi e memorie della Grande Guerra
€20.00Musei, cimiteri militari, grandi sacrari, forti e fortificazioni, ripensati come luoghi della memoria, rappresentano le “cicatrici” che ricordano nel paesaggio il trauma del 1915-18. Attraverso un’accurata descrizione dei segni lasciati dalla Grande Guerra, Giorgio Cassone descrive i luoghi che, da quegli anni fino a oggi, gli italiani hanno associato simbolicamente e materialmente a quell’esperienza.
Brossura, 13 x 19 cm. pag. 346 con alcune illustrazioni e 6 mappe
Stampato nel 2015 da Biblion
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Sui campi di Borgogna – I volontari garibaldini nelle Argonne (1914-1915)
€18.00Dal dicembre 1914 al gennaio 1915 circa duemila volontari italiani combatterono sul fronte occidentale, inquadrati nella Legione Straniera francese nella guerra contro le armate tedesche. Si trattava del “Primo reggimento di marcia del Quarto straniero”, chiamato da tutti “Legione Garibaldina”, guidata da Peppino Garibaldi e dai suoi fratelli, nipoti dell’Eroe dei Due Mondi, combattendo con entusiasmo nella foresta delle Argonne. Provenivano da tutte le regioni italiane e dall’emigrazione ed erano animati da tante speranze: spingere l’Italia a una guerra che avrebbe perfezionato l’unità del Paese e combattere contro chi era considerato oppressore dei diritti dei popoli. Ma ci fu anche chi, in ambito repubblicano, aveva sognato una guerra rivoluzionaria, per porre fine anche al regno dei Savoia. Tutto si trasformò in un’icona nelle settimane precedenti all’ingresso in guerra dell’Italia, al termine sarebbe rimasto il mito, ripreso poi da più fronti nel primo dopoguerra. Di fatto resta consegnata alla storia un’impresa entusiasta, forse incosciente e ingenua, sconclusionata e incoerente, ma anche eroica e appassionata. L’impresa degli ultimi italiani in camicia rossa.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 175
Stampato nel 2015 da Biblion