Novecento. Fascismo, America e arte in Margherita Sarfatti

Claudio Siniscalchi

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    Novecento. Fascismo, America e arte in Margherita Sarfatti

    13.00

    Claudio Siniscalchi

    Novecento non è solo il secolo nel quale Margherita Sarfatti è vissuta. È anche il movimento artistico al quale ha dato il nome: uno stile estetico capace di saldare due tendenze apparentemente in contraddizione: lo spirito modernista proprio dell’avanguardia futurista e il ritorno all’ordine classico affermatosi in Italia nei secondi anni Venti e nel decennio successivo. Margherita Sarfatti è stata uno degli esponenti di primo piano della rivoluzione conservatrice italiana. Partita dal femminismo di inizio secolo, successivamente attratta dal modernismo cattolico, dal socialismo, dal nazionalismo e dall’interventismo, è approdata al fascismo, mantenendo sempre una posizione autonoma, per nulla provinciale e di altissimo livello intellettuale.

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    Novecento. Fascismo, America e arte in Margherita Sarfatti

    6.50

    Claudio Siniscalchi                Prezzo di copertina: 13.00 8sconto 50%)

    Novecento non è solo il secolo nel quale Margherita Sarfatti è vissuta. È anche il movimento artistico al quale ha dato il nome: uno stile estetico capace di saldare due tendenze apparentemente in contraddizione: lo spirito modernista proprio dell’avanguardia futurista e il ritorno all’ordine classico affermatosi in Italia nei secondi anni Venti e nel decennio successivo. Margherita Sarfatti è stata uno degli esponenti di primo piano della rivoluzione conservatrice italiana. Partita dal femminismo di inizio secolo, successivamente attratta dal modernismo cattolico, dal socialismo, dal nazionalismo e dall’interventismo, è approdata al fascismo, mantenendo sempre una posizione autonoma, per nulla provinciale e di altissimo livello intellettuale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 136

    Stampato nel 2022 da Altaforte

    Condizioni del libro: piccola imperfezione in alto nella quarta di copertina

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    Senza romanticismo. Robert Brasilliach, il cinema e la fine della Francia

    22.00

    Claudio Siniscalchi

    Vita, politica e cinema. È questa la chiave per comprendere la ricca produzione di Robert Brasillach, “collaborazionista” fucilato nel 1945 e autore di una tra le più brillanti Storie del Cinema di tutti i tempi, ad oggi inedita in italiano. Rapide come fotogrammi, le pagine di Claudio Siniscalchi evocano uomini e luoghi, dalla Russia di Ejzenstejn all’America di Charlie Chaplin, dalla Rive Gauche alla guerra civile spagnola. A fare da sfondo c’è la fine della Francia e dell’Europa, in un inesorabile conto alla rovescia, prima della tragedia finale

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    Un rivoluzionario decadente. Vita maledetta di Lucien Rebatet

    20.00

    Claudio Siniscalchi

    Raramente un intellettuale, da vivo come da morto, ha coalizzato un odio così costante»: le parole di Robert Belot, biografo di Lucien Rebatet, sintetizzano la caratteristica principale di questo autore francese, frettolosamente liquidato come”collaborazionista”, che fu in realtà scrittore elegante, critico cinematografico raffinato e indiscusso protagonista della vita culturale francese degli anni Trenta e Quaranta.

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