Abyssinian Conquest: The Illustrated History of the Second Italo-Ethiopian War 1935–1936

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    Abyssinian Conquest: The Illustrated History of the Second Italo-Ethiopian War 1935–1936

    79.00

    Philip Jowett

    Questo volume contiene una narrazione concisa dell’invasione dell’Italia fascista in Abissinia, attraverso 600 illustrazioni a colori e bianco e nero, inclusa una descrizione dettagliata di entrambi gli eserciti. Nel 1935, l’Italia di Benito Mussolini invase l’Abissinia (oggi Etiopia), all’epoca uno dei due soli stati indipendenti in Africa. L’Italia invase per la prima volta l’Etiopia nel 1895 con poca preparazione e risultati negativi. Nel 1935, l’Italia conquistò il paese africano, costringendo all’esilio l’imperatore etiope. La vittoria venne ufficializzata nel 1936. Quest’opera integra una concisa storia narrativa del conflitto, inclusa una copertura dettagliata di entrambi gli eserciti.

    Rilegato, 22 x 28,5 cm. pag. 318 riccamente illustrato con circa 600 foto in b/n e alcune a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2023 da Schiffer

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    Africa orientale italiana WW2 – Foto inedite

    20.00

    Dopo i primi dieci volumi di cui otto dedicati allo sbarco in Sicilia e due alla guerra in Libia, non poteva mancare l’Africa Orientale Italiana. Circa 150 foto, quasi tutte inedite e a piena pagina illustrano splendidamente il libro. Le fotografie provengono in buona parte dalla Collezione di Alessandro Fontanesi che compare anche in copertina. Tra gli argomenti trattati segnaliamo i Forti italiani in Eritrea, iIl 10° Squadrone Carri Veloci, meravigliose foto di CV33 anche lanciafiamme a Dire Daua, le ferrovie in Africa Orientale, gli aerei de “La Disperata”, Ascari, stupende foto di Autoblindo in Abissinia, la storia del geniere Mario de Paoli, Forti italiani in Etiopia e Somalia, l’arrivo a Mogadiscio, le fantastiche foto dei Volontari Universitari, e la conclusione anche critica sulle motivazioni della guerra. I modellisti appassionati del periodo non potranno farne a meno.

    Brossura, 16,5 x 23 cm. pag. 128 completamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2016 da Edizioni Ardite

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    Africa orientale italiana WW2 – Foto inedite. Giacomo Mirabella in Etiopia

    20.00

    Giacomo Mirabella è un autiere appassionato di fotografia che ci presenta la sua esperienza in Eritrea ed Etiopia durante l’avanzata italiana attraverso incredibili fotografie. Ritrae di tutto, dai Caproni della famosa Squadriglia “La Disperata” e gli IMAM Ro.1 ai relitti di due aerei etiopi; carri armati veloci C.V.33, auto e camion italiani di varie tipologie e reparti di ascari. Quello che colpisce è la meticolosità con cui riporta nelle didascalie data e luogo attraverso cui possiamo ripercorrere con lui quei giorni, attraversando paesaggi fantastici ed incontrando soldati e preti abissini ma anche donne e bambini che vivono nei villaggi di capanne tra Quoram, Mai Ceu, il Lago Ascianghi, Cobbò e Ualdià.

    Brossura, 16 x 23 cm. pag. 172 completamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2020 da Edizioni Ardite

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    Amhara – Cronache della Pattuglia Astrale

    20.00

    Etiopia 1936: la sedicente Pattuglia Astrale, malassortita e malequipaggiata unità di ricognizione composta dal comandante Paolo Caccia Dominioni e da alcuni ascari ha il compito di esplorare il territorio e di precedere una delle colonne avanzanti in Abissinia; un compito cui il comandante, forte dei suoi trascorsi africani e della conoscenza dell’arabo, è perfettamente adatto. Ma dopo pochi giorni, la pattuglia viene dirottata a fare da battistrada alla colonna Starace, mirabile impresa propagandistica del delfino del regime. Lo scorno del comandante della pattuglia è tale che lo svolgersi delle imprese belliche passa in sottofondo, lasciando il posto alla narrazione del viaggio, a volte surreale e condita spesso dall’imperturbabile sarcasmo caratteristico dell’autore, ma mitigata in parte dal racconto dell’abnegazione e degli sforzi sovrumani dei combattenti italiani e indigeni nel penetrare con una colonna motorizzata gli inaccessibili territori degli altopiani etiopici, a contatto con nemici pericolosi e una natura decisamente ostile.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 172 con illustrazioni b/n e 4 tavole a colori

    Stampato nel 2017 da Libreria Militare

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    Ascari, Dubat e bande irregolari. Somalia 1891-1941

    24.00

    Jacopo Romano

    Questo volume nasce dalla ricerca tra archivi e biblioteche fatta in molti anni e analizza le truppe coloniali che gli italiani reclutarono in Somalia o che, anche se di altra provenienza, vennero impiegate nella colonia. Il testo affronta il colonialismo in Somalia dai suoi inizi nella fine dell’Ottocento fino alla caduta dell’Africa Orientale Italiana nel corso della Seconda guerra mondiale, mostrando le specificità e le evoluzioni di reparti, composti da somali e non solo, che combatterono con gli italiani. Viene dato spazio in particolare ai Dubat, reparti somali costituiti in epoca fascista, molto celebrati dagli ufficiali e dai testi dell’epoca.

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    Aviazione – Guerra aerea sull’Etiopia 1935-1939

    39.00

    L’Etiopia fu uno dei due grandi conflitti in cui la Regia Aeronautica italiana ebbe un ruolo fondamentale, prima dell’inizio del secondo conflitto mondiale. In Italia negli anni trenta, l’arma area ebbe un notevole sviluppo (fino alla Guerra di spagna). In Etiopia le squadriglie italiane venero impiegate in diversi ambiti, ma in particolar modo nel ruolo da ricognizione e in missioni di bombardamento. Costituiva un’utilissimo vantaggio, visto il vasto territorio operativo etiope e le difficoltà di collegamento. Il testo di Roberto Gentilli è particolareggiato ed esaustivo, ed è accompagnato da molte decine di fotografie d’epoca, cartine e tabelle riepilogative.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 222 con numerose foto b/n

    Stampato nel 1992 da EDAI

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    Bande e Gruppi Irregolari della Libia 1911-1943

    24.00

    Gabriele Zorzetto

    Questa ricerca illustra una panoramica dei numerosi reparti irregolari costituiti sotto varie forme nelle colonie libiche durante il trentennio di presenza italiana: dalle prime bande a piedi per il controllo del territorio di recente conquista, alle bande a cavallo che operarono con le colonne mobili durante le lunghe operazioni di occupazione dell’interno; dalle formazioni di irregolari senussiti organizzati in campi armati gestiti da ufficiali italiani, fino alle unità cammellate che garantirono la sicurezza del Fezzan durante la Seconda guerra mondiale.

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    Bande Regolari e Irregolari nella campagna A.O. (1935/36) – Appunti di uniformologia – Quaderno n.1

    20.00

    Nel 1935/36, in occasione del conflitto italo-etiopico, vennero mobilitati dal Regio Esercito Italiano circa novantamila militari nativi dell’Eritrea e della Somalia: una percentuale non indifferente di essi si trovava inquadrata nelle Bande. Foto e figurini e documenti (Museo dell’Araba Fenice in Parma) corredano e costituiscono l’interesse di questo primo quaderno d’appunti che pur limitandosi al periodo della Campagna militare vera e propria e non volendo pretendere di esaurire l’argomento contiene pur sempre numerosi elementi inediti di sicura importanza.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 86 con numerose foto e documenti b/n e colori

    Stampato nel 2019 da Museo dell’Araba Fenice Parma

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    Bugie Coloniali II. Il colonialismo italiano tra cancel culture, censure e falsi miti

    17.00

    Alberto Alpozzi

    Scopo di questo libro è indagare gli aspetti taciuti e dimostrare come molti testi siano stati fabbricati su leggende, fantasie e fake-news. Il lavoro svolto si basa sulla ricerca e rielaborazione di documenti mai presi in considerazione e soprattutto sulla verifica di quelli impiegati per note pubblicazioni.  Sarà sconcertante, soprattutto in epoca della cosiddetta cancel culture, scoprire come non sia stato il fascismo ad inventare le guerre, il razzismo e la distruzione. Non esistono testi definitivi, soprattutto quando è stato ampiamente dimostrato come molti di questi abbiano sistematicamente e ripetutamente falsificato e omesso prove e testimonianze con l’unico obiettivo di alterare la storia. «Chi ha meriti riconosce anche i meriti altrui.

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    Bugie Coloniali III. La storia coloniale italiana tra omissioni, negazioni e mistificazioni

    18.00

    Alberto Alpozzi

    La storia degli italiani in Africa è stata ribaltata totalmente non per mezzo di ricerche, ma grazie alla rimozione forzata degli eventi e di tutti quegli elementi che avrebbero fornito i nuclei portanti e i fondamenti della colonizzazione. Con questo nuovo libro si porta alla luce una parte di quanto è stato occultato: migliaia di chilometri di strade e ferrovie per creare commerci, agricoltura moderna, bonifiche e deserti resi fertili, nuove e moderne città. I fatti presentati non sono mai apparsi come argomenti di discussione nell’ambito delle pubblicazioni di storia coloniale, nemmeno per essere confutati, così da scongiurare la minaccia che i documenti potessero dimostrare lo sviluppo realizzato dagli italiani nelle colonie. Le eccellenze sono state bandite da un conformismo settario e militante che ha negato chiunque abbia segnato la storia con grandi opere, riforme e progresso per creare l’unica nazione al mondo che si compiace del riconoscimento dei propri errori e guarda con angoscia al proprio passato.

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    Bugie coloniali. Leggende, fantasie e fake news sul colonialismo italiano

    16.00

    Alberto Alpozzi

    Questo libro, frutto di un meticoloso lavoro di ricerca, presentando fonti verificabili e documenti pubblici chiarisce alcuni dei principali dubbi sulla storia degli italiani in Africa. Le colonie furono conquistate, invase o acquisite legalmente? L’Italia abolì davvero la schiavitù nelle sue colonie? I lavoratori indigeni godevano di contratti oppure erano sottoposti a lavoro coatto? Lo sfruttamento delle risorse delle colonie dissanguò quei territori? Gli indigeni potevano frequentare le scuole? Usi, costumi e religioni locali vennero soppressi? Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui si forniscono risposte documentate e supportate da un ricco apparato iconografico. L’approfondita indagine negli archivi fornisce nuovi elementi di analisi e spunti di riflessione per completare un quadro storico ancora molto controverso.

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    Cavalleria libica 1911-1943. Uniformi e insegne

    20.00

    Gabriele Zorzetto

    Il lavoro prende in esame le uniformi in uso alla Cavalleria Libica dalle origini di questa specialità, ovvero già durante il conflitto italo-turco, fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando vennero disciolti gli ultimi reparti ancora in attività. In Libia i reparti montati, a differenza delle altre colonie, trovarono fin da subito solide ragioni d’impiego, sia per le caratteristiche del territorio che per la tradizionale abilità nell’impiego del cavallo da parte delle popolazioni arabo-berbere. Gli Squadroni Savari e i Gruppi Spahis ricoprirono, negli anni intercorsi dalle prime occupazioni fino alla cattura del suo maggiore esponente Omar el Muchtar (portata a termine nel 1931 dal 7º Squadrone Savari della Cirenaica), un ruolo operativo di primo piano, distinguendosi in numerosissimi combattimenti. Forte di questa tradizione, la Cavalleria Libica prese parte anche alla campagna etiopica, con un Raggruppamento Spahis che venne aggregato al II Corpo d’Armata operante sul fronte eritreo, e con un Plotone di Savari. Con il completamento della rioccupazione integrale della Libia, negli anni Trenta i reparti di cavalleria vennero gradualmente ridotti di numero e negli organici, trovando l’ultimo impiego in attività di ricognizione e di sorveglianza delle regioni dell’interno, durante la Seconda Guerra Mondiale.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 92 interamente ill con tavole uniformologiche a colori, foto d’epoca b/n e documenti d’epoca

    Stampato nel 2020 da Museo dell’Araba Fenice

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    Cheren 1 febbraio – 27 marzo 1941

    22.00

    La battaglia di Cheren in Africa Orientale nel 1941 tenne avvinta per 57 giorni l’opinione pubblica italiana ed estera. La narrazione delle sue fasi, condotta con tutta la possibile obbiettività, sulla sorta di una precisa e diretta documentazione, vuole raggiungere un solo scopo: l’esaltazione dell’alto valore e dello spirito di sacrificio e di abnegazione del soldato italiano e della profondà fedeltà alla Madre Patria degli ascari.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 222 con 14 cartine + 12 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Effepi

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    Cheren. La fine dell’Impero

    20.00

    Quando si parla della caduta dell’Impero coloniale francese viene subito alla mente Dien Bien Phu, la vallata dove per 56 giorni si decisero le sorti dell’Indocina francese. Anche l’Italia, 13 anni prima, dal 31 gennaio al 27 marzo 1941, ha avuto in una località dell’Eritrea chiamata Cheren la sua Dien Bien Phu, una battaglia durata stranamente anch’essa 56 giorni che tederminò la caduta dell’Impero coloniale italiano. I combattenti fecero prodigi di valore, ma i loro superiori non capirono l’importanza della posta in gioco e non inviarono le forze che avrebbero potuto contribuire alla vittoria.

    Cartonato 17,5 x 24,5 cm. pag. 156 con molte illustrazioni b/n

    Stampato nel 2010 da Chiaramonte

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    Col cuore oltre l’ostacolo. Storia e colori della cavalleria coloniale italiana in Africa orientale 1885-1941

    55.00

    Angelo Chemello

    L’epopea della Cavalleria coloniale italiana in Africa Orientale viene raccontata con dovizia di particolari da chi ha raccolto oltre 50 testimonianze dirette, inserendole in un carnet di 600 immagini, di cui 390 foto d’epoca in bianco/nero, 180 a colori con armi, uniformi, medaglie, cartoline e 17 manichini originali completi, 50 mappe con i movimenti dei reparti specifici, ed un prezioso elenco di 600 cavalieri in servizio coloniale. La trattazione del testo, suddivide i 60 anni della Cavalleria coloniale italiana in Africa Orientale in tre periodi principali: l’Eritrea 1885-1934, la Campagna di Abissinia 1935-36, l’AOI 1936-1941. In ogni periodo vengono descritti i singoli reparti cioè i Gruppi Squadroni e le Bande a cavallo, con i relativi organici, i fatti d’arme e le dotazioni specifiche. Quest’opera, che gode del patrocinio della Presidenza dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, è giunta alle stampe dopo oltre quarant’anni di ricerche e si afferma quale indiscusso riferimento per tutti i cultori della Cavalleria e della storia coloniale italiana, nonché per i modellisti, i fumettisti e gli scenografi

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 364 illustrato con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2021 da Munari

    SOLO 2 COPIE DISPONIBILI

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    Coloniale – Cartoline coloniali. Catalogo per immagini

    65.00

    In quest’opera si è voluto raccogliere e catalogare il maggior numero possibile di cartoline intestate a reparti coloniali di colore, con esclusione quindi delle truppe nazionali in servizio oltremare; la trattazione è suddivisa in due parti principali: l’Africa Orientale (Eritrea, Somalia e, dal 1936, Impero d’Etiopia) e la Libia; queste due parti sono a loro volta ripartite in capitoli per Armi, Corpi e Servizi delle Forze Armate; in ogni capitolo l’elenco segue un ordinamento numerico o logico dei reparti. Sono state inserite nelle rispettive sezioni anche alcune cartoline di reparti di colore costituiti nell’ambito dell’Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia, edite all’inizio degli anni Cinquanta.

    Brossura, pag. 176 con 300 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2007 da Studioemme

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    Coloniale – Medaglie coloniali. Catalogo per immagini

    55.00

    L’opera si propone di censire il maggior numero possibile di medaglie intestate o dedicate ai reparti di colore operanti nelle Colonie italiane d’Africa; la trattazione è stata suddivisa in due parti principali: l’Africa Orientale (Eritrea, Somalia e, dal 1936, Impero d’Etiopia) e la Libia; queste due parti sono a loro volta ripartite in capitoli per Armi, Corpi e Servizi delle Forze Armate. Una tavola conclusiva raccoglie le medaglie realizzate nell’ambito dell’Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia, tra il 1950 e il 1960. Ogni esemplare catalogato è raffigurato con immagini a colori e in scala reale, estendendo in molti casi l’esposizione anche alle varianti di metallo di cui è stato possibile reperire una immagine (oro, argento e bronzo).

    Brossura 24 x 24 cm. pag. 150 con 281 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2009 da Studioemme

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    Coloniale. Con le colonne celeri dal Mareb allo Scioa

    49.00

    Cesco Tinaselli

    Il volume di Cesco Tomaselli, non è la riproposizione delle sue corrispondenze dal Tigrai ma, è uno scritto completamente nuovo, che ripercorre il cammino dell’impresa etiopica sulla traccia degli appunti presi a suo tempo e facendo ricorso ai ricordi ancora, a quel tempo, recenti. L’impresa fu un’avventura epocale per l’Italia. Benito Mussolini aveva l’obbiettivo di conquistare tutta l’Etiopia, nonostante circa 50 stati si fossero dichiarati contrari e solidali con la stessa Etiopia. Lo stato africano venne conquistato nell’arco di un’anno circa e questo avvenimento, epocale per la nazione italiana, portò alla Fondazione dell’Impero.

    Rilegato, 17,5 x 24,5 cm. pag. 266 con  con cinquantotto illustrazioni e cinque documenti e schizzi fuori testo.

    Stampato nel 1936 da Mondadori

    Condizioni del libro: usato, segni del tempo. Non è presente la sovracopertina

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    Coloniale. Le uniformi coloniali libiche 1912-1942

    49.00

    Piero Crociani – Andrea Viotti

    Rarissimo lavoro di due specialisti in campo uniformologico, Piero Crociani e Andrea Viotti, pubblicato da La Roccia Edizioni nel lontano 1980. Il volume molto ben illustrato (anche se solo in b/n) presenta le uniformi coloniali libiche dal 1912 al 1942. Ad una prima parte, prettamente storica, fa segito quella delle tavole in b/n che mostrano le uniformi e gli equipaggiamenti di questi reparti. Le didascali delle immagini e delle tavole, sono bilingue, italiano/inglese.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 60 con diverse illustrazioni b/n e 32 pagine di tavole uniformologiche, sempre in b/n

    Stampato nel 1980 da La Roccia

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Coloniale. Soldati d’Africa vol. 1: 1886-1895

    59.00

    Un’opera unica nel suo genere, di sicuro interesse per gli storici ma indispensabile per gli studiosi di uniformi militari italiane per l’enorme quantità di dettagli, figurini completi e informazioni in gran parte inedite, sulla nascita e lo sviluppo dell’abbigliamento coloniale. Questo primo volume inizia la trattazione con gli albori della presenza italiana in Africa: dalla prima spedizione nel Mar rosso nel 1885 ai fatti di Dogali nel 1887, l’ascesa del Nrgus Menelik nel 1889 e la crisi successiva con i dervisci; si passa alle battaglie di Agodar II (1893) e la presa di Cassala nel 1894 per arrivare alla mobilitazione del Negus contro l’Italia e l seguente sconfitta dell’Amba Alagi. Si arriva infine alla battaglia di adua ed al trattato di pace. L’aparato iconografico è imponente: 30 fotografie d’epoca, 11 tra cartine e planimetrie, 19 tavole a colori di soldati in uniforme, 18 foto di cimeli d’epoca, quasi 200 dettagli uniformlogici a colori e più di 230 profili biografici.

    Rilegato, pag. 214 con alcune foto b/n + 56 tavole a colori di Carlo Riccardi

    Stampato nel 2002 da Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Coloniale. Soldati d’Africa vol. 2: 1897-1913

    59.00

    Un’opera unica nel suo genere, di sicuro interesse per gli storici ma indispensabile per gli studiosi di uniformi militari italiane per l’enorme quantità di dettagli, figurini completi e informazioni in gran parte inedite sulla nascita e lo sviluppo dell’abbigliamento coloniale. Questo secondo volume tratta le vicende coloniali italiane in Eritrea e Somalia nel periodo che va dal 1897al 1912 e la campagna di Libia a partire dal 1911 con la guerra con la Turchia e l’occupazione di Tripoli e Bengasi, il proseguo delle operazioni nei due anni successivi fino al trattato di pace con la Turchia nel 1913 con l’occupazione della parte restante del territtorio libico. La parte iconografica è costituita da 16 tavole uniformogiche a colori, un centinaio di foto e cartine in b/n, fotografie di cimeli appartenenti a collezioni private e infine circa 7000 nomi di soldati italiani decorati per la guerra Itali-Turca con descritto il tipo di decorazione.

    Rilegato, pag.256 con molte foto b/n + 24 tavole a colori di Carlo Riccardi

    Stampato nel 2004 da Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Coloniale. Soldati d’Africa vol. 4: 1930-1939

    59.00

    Renzo Catellani – Gian Carlo Stella

    Un’opera unica nel suo genere, di sicuro interesse per gli storici ma indispensabile agli studiosi di uniformi militari italiane per l’enorme quantità di dettagli, tavole uniformologiche e informazioni in gran parte inedite sulla nascita e lo sviluppo dell’abbigliamento coloniale. Questo quarto volume, prende in esame un periodo particolarmente denso di avvenimenti tra i quali, importantissima, la campagna per la conquista dell’Impero. Gli autori hanno voluto evidenziare il ruolo di migliaia di italiani che combatterono in questo teatro. In quet’ottica è importante l’elenco, con un sintetico profilo bibbliografico, di olre 1200 caduti nella campagna del 1935-36. Imponente l’apparato iconografico in buona parte inedito, costituito da 233 fotografie riprodotte in bicromia e 72 tavole a colori di uniformi, fregi e distintivi.

    Rilegato 21 x 28 cm. pag. 328 con 218 foto b/n + 72 tavole a colorin

    Stampato nel 2008 da Ermanno Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Coloniale. Soldati d’Africa vol. 5: 1940-1943

    59.00

    Renzo Catellani – Gian Luca Stella

    Finalmente disponibile l’ultimo volume della collana, che contiene la storia degli anni del tramonto della nostra avventura coloniale, conclusasi in Tunisia nel 1943. E’ un argomento che, organicamente, non è mai stato pubblicato e rappresenta sicuramente una pietra miliare sia nell’analisi degli eventi militari che, soprattutto, nello studio delle uniformi e dei distintivi dei militari italiani del Regio Esercito e dei Regi corpi di truppe coloniali. Il libro contiene, come al solito, molte note mai pubblicate in precedenza, sia nel campo storico che in quello più tecnico dello studio uniformologico, oltre a decine di fotografie inedite, ben 64 pagine a colori contenenti figurini ad opera di Piero Compagni, rarissime fotografie d’epoca e foto attuali di cimeli custoditi nelle più importanti raccolte italiane. In questo volume è contenuto l’indice dei nomi citati in tutti e cinque i volumi che costituiscono l’opera completa.

    Cartonato 21,5 x 28 cm. pag. 312 di cui 64 a colori con 80 foto e 25 mappe

    Stampato nel 2012 da Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Colonie ed ex colonie italiane 1940 – 1960- Un approccio storico collezionistico

    30.00

    Il libro segue un percorso storico collezionistico che va dal 1940 al1960 per quelle che furono le colonie italiane in Africa, senza dimenticare i nostri unici altri possedimenti, quelli in Cina. Vi sono tre periodi distinti dal punto di vista storico negli anni di nostro interesse. Gli anni di guerra, 1940-1943, i cui eventi militari sono stati ampiamente trattati nella letteratura post-bellica. Gli anni delle occupazioni inglese e francese meno noti, che terminano in generale agli inizi degli anni ’50. Il ritorno dell’Italia in Africa, non più come potenza di conquista, ma come paese su mandato delle Nazioni Unite per l’amministrazione fiduciaria della Somalia negli anni dal 1950 al 1960; è questo il primo caso del ruolo che poi l’Italia rinnovò in numerose occasioni, a partire dal Libano all’inizio degli anni ’80, e che continua ancora oggi sotto l’egida non solo delle Nazioni Unite, ma anche della NATO, dell’EU e delle diverse coalizioni di varia natura…. Gli aspetti storici non possono, dal nostro punto di vista, essere disgiunti dalla associata simbologia, e precisamente dai distintivi, medaglie, fregi e quant’altro caratterizzi e distingua le forze combattenti e di presidio. È questo un argomento molto vasto e trattato in letteratura solo parzialmente, anche se con crescente interesse. Pertanto abbiamo selezionato nel libro oggetti singolari e sovente meno noti, non solo delle forze italiane, ma anche delle nazioni “nemiche” e di occupazione. Ciò al fine di portare all’attenzione del lettore tutto ciò che può suscitare un rinnovato interesse collezionistico in quanto collegato agli eventi delle nostre colonie ed ex colonie.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 194 quasi completamente illustrato con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2018 da Herald

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    Dubat. Gli Arditi somali all’alba dell’impero fascista

    25.00

    Alberto Alpozzi

    I dubat, bande armate di confine, furono un corpo militare coloniale d’élite formato dai migliori uomini dei clan somali di tradizione guerriera. Ammirati e temuti per le loro imprese al fianco dell’Italia segnarono la storia della Somalia. Vennero istituiti nel 1924 dal Quadrumviro Cesare Maria de Vecchi, governatore della Somalia italiana, per proteggere gli incerti confini dalle razzie abissine e per sequestrare le armi da fuoco che rendevano instabili e insicuri i protettorati nel nord. dubat narrando l’epopea che portò per la prima volta alla pace e all’unificazione di genti e territori conosciuti oggi come Somalia, un tempo divisi tra clan rivali in costante lotta per la supremazia. Attraverso la voce dei protagonisti ci ritroviamo a vivere nella più lontana colonia italiana seguendo in diretta le operazioni militari. A parlare sono i telegrammi, le relazioni militari e ministeriali, i diari personali, le lettere private e i giornalisti dell’epoca. Centinaia di immagini fotografi che inedite completano il quadro storico minuziosamente ricostruito giorno per giorno. Sul volume e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 254 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Eclettica

    Condizioni del libro: nuovo

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    Gli alpini. Dalla fondazione del corpo alle missioni di pace internazionali

    16.00

    Giovanni Punzo

    Fondate nel 1872, dopo il Risorgimento, le truppe alpine da più di un secolo e mezzo rappresentano un capitolo unico ed eccezionale della storia d’Italia. Costitute originariamente per la difesa dei confini e la guerra tra le cime e le valli, ben presto si trovarono a combattere in Africa, prima in Etiopia e poi in Libia, e nelle trincee ad alta quota della Prima guerra mondiale, nel cui fango innevato nacque il loro mito. Le Penne nere si distinsero poi in Etiopia, tra 1935 e 1936, e durante la Seconda Guerra Mondiale si sacrificarono nei Balcani e soprattutto sul Don, tra le steppe russe, in cui ancora oggi risuona la loro memoria. Oggi impegnati nelle missioni all’estero, il reclutamento degli alpini dalle regioni delle Alpi progressivamente si è esteso ad ampi settori del Paese: non solo quindi genti di montagna, ma anche uomini delle pianure e delle città, che hanno contribuito a narrare e portare in alto i valori del corpo in tutti gli aspetti della vita nazionale. Il forte senso identitario e un radicato “spirito di corpo”, sotto forme diverse, proseguono tuttora l’impegno a favore della comunità, anche tra coloro i quali non vestono più l’uniforme. Ripercorrendo le tappe dell’audace storia degli alpini non si incontrano dunque solo cruenti e drammatici episodi bellici, ma anche vicende e protagonisti legati al racconto dell’Italia intera.

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    Gli ascari della Cirenaica – Le imprese della 1ª compagnia ascari del capitano Dho e i combattimenti del 1912-1914

    16.00

    Si narra delle gesta del capitano Dho e di un gruppo di ufficiali bersaglieri che riuscirono a far nascere dal nulla un reparto di fanteria libica e a condurlo in audaci azioni militari alla vigilia della Grande Guerra.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 142 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2019 da Gaspari

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    Gli ascari in Libia 1912-1934. Repertorio dei battaglioni eritrei nelle campagne di guerra in Libia

    20.00

    Vito Zita

    La partecipazione degli ascari prima alla guerra italo-turca e poi alle campagne di Libia per la riconquista della Tripolitania e della Cirenaica copre un arco temporale di circa 23 anni. L’impiego delle truppe indigene nacque prima da una necessità ma si trasformò ben presto in uno strumento militare indispensabile per la loro specificità di truppe leggere, adatte ad una guerra di movimento come quella combattuta nel deserto. Il reclutamento dei reparti era organizzato dapprima in turni semestrali che in seguito divennero annuali, raccogliendo i volontari da tutte le province del Corno d’Africa. Insieme agli italiani diedero prova di valore e sacrificio e a loro vennero riconosciute numerose decorazioni al valore, in molti casi alla memoria. Il libro presenta in modo organico il repertorio di tutti i battaglioni di fanteria eritrei che si sono alternati in Libia e non sono state trascurate le vicende belliche dei reparti costituiti da militari somali e libici, la lista ufficiale dei decorati, i luoghi delle battaglie e un ricco apparato iconografico di oltre 70 immagini d’epoca.

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    Guerra chimica in Etiopia 1935-1936

    29.00

    Pierluigi  di Colloredo Mels

     Le armi chimiche, iprite e fosgene vennero usate tanto sul Fronte Nord che sul Fronte Sud, per un totale di 132 azioni di Sbarramento C (C per chimico), che costituirono il 2,7 % dell’attività bellica della Regia Aeronautica, e una volta con l’artiglieria nel corso della battaglia dell’Amba Aradam, con il tiro di proietti ad arsina. Tuttavia, l’uso dei gas non fu distruttivo e determinante per le sorti della guerra come spesso oggi preteso, per motivi tecnici e ambientali che verranno analizzati nel presente lavoro.  Questo studio si propone un’analisi il più possibile obbiettiva  sulla base della documentazione d’archivio e dei diari storici delle unità aeree, oltre che dall’analisi della storiografia postbellica, inquadrandoli nel contesto del conflitto italo-etiopico e nella dottrina tattica del primo dopoguerra.

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    I caschi coloniali italiani 1889-1943 – Evoluzione e classificazione

    50.00

    Illustratissima monografia dedicata ai caschi coloniali in dotazione al Regio Esercito tra il 1889 e il 1943. Il volume, di grosso formato e rilegato, analizza tutta la produzione italiana destinata alle truppe che operavano nei vari teatri di guerra africani. Le immagini a colori mostrano, oltre i caschi nella loro interezza, i particolari degli stessi, i fregi, i distintivi di reparto e di appartenenza di cui erano dotati. Utilizzati dalla maggioranza dei soldati (almeno fino ad un certo periodo storico) che operaroni nei cosiddetti Contesti Operativi d’Oltremare, rappresentano, ancora oggi, l’emblema ed il simbolo dell’epopea coloniale che contraddistinse un periodo storica che va dagli ultimi decenni dell’ottocento, fino alla Seconda Guerra Mondiale. Volume particolarmente indicato per i collezionisti di militaria italiana e in particolare del periodo coloniale. Su questo particolare argomento, è l’unico lavoro, in lingua italiana, disponibile attualmente sul mercato.

    Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 300 completamente illustrato a colori

    Stampato nel 2019 da Imago

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    I pilastri del Romano Impero. Le camicie nere in Africa Orientale 1936-1936

    28.00

    Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels

    La Conquista dell’Impero segnò il battesimo del fuoco della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Per la prima volta grandi unità di Camicie Nere furono impiegate organicamente in combattimento, a sottolineare il significato politico che il Regime voleva dare alla guerra. Questo libro inquadra l’impiego delle unità della MVSN nel quadro degli avvenimenti militari della guerra d’Etiopia del 1935-1936. Il maggior momento di gloria delle Camicie Nere, ed il più propagandato, fu la cosiddetta Prima Battaglia del Tembien, che vide il maggior sforzo offensivo etiopico, con le forze abissine in procinto di aprirsi la strada di Macallè. Solo la resistenza di Passo Uarieu riuscì ad arginare prima, ed a respingere poi, la minaccia. Il presente studio analizza quindi la conquista dell’Amba Uork, la battaglia dello Scirè, la presa dell’Amba Aradam, Mai Ceu e la caduta di Addis Abeba, senza trascurare l’impiego della M.V.S.N. sul fronte somalo, la Coorte della Milizia Forestale, e le Milizie Speciali in Africa Orientale. Nelle appendici sono riportati brani delle lettere del Capomanipolo Medico Luigi Chiavellati, Medaglia d’Oro alla memoria, il memoriale segreto sulla battaglia preparato per Mussolini dal sottosegretario alla Guerra Generale Baistrocchi, il diario del Centurione Romolo Galassi, caduto sull’Amba Uork, gli organigrammi e le motivazioni delle decorazioni a reparti ed a combattenti della M.V.S.N. per gli eventi trattati. Il testo è integrato da rare e inedite fotografie di CC.NN. in azione, mappe e tavole a colori che ritraggono i luoghi dei combattimenti.

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    I prigionieri del sole. Vita dei concessionari di Genale. Romanzo coloniale

    16.00

    Dante Saccani

    Quali erano le condizioni di vita dei primi coloni italiani? Fu davvero un paradiso artificiale come raccontava la propaganda dell’epoca oppure un inferno? Gli indigeni erano tutelati da un contratto oppure erano schiavizzati come la letteratura anti-coloniale ha raccontato? La Somalia fu depredata delle sue risorse oppure i suoi deserti vennero resi fertili dagli italiani? A tutti questi interrogativi risponde il romanzo di Dante Saccani in una versione inedita, curata da Alberto Alpozzi. Alla sua prima apparizione nel 1939 il testo subì diverse revisioni. Tutte le volgarità e gli incontri con le sciarmutte vennero eliminati. In questa versione, Alpozzi restituisce il romanzo nella sua originalità senza censure e lo completa con tre capitoli inediti.

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    Immagini delle campagne coloniali – Eritrea – Etiopia (1885 – 1896)

    33.00

    Il volume tratta il periodo della prima penetrazione italiana in territorio africano, dal 1885, anno del lo sbarco a Massaua, al 1896, anno della disfatta di Adua, attraverso 260 fotografie scattate allora dai più importanti fotografi operanti in Eritrea e in Abissinia. L’opera comprende una sel zione di immagini tratte dall’archivio fotografico dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e raccolte fotografiche private che mostrano in maniera e saustiva l’operato del l’Esercito Italiano all’inizio della Campagna d’Africa. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 21 x 29,5 cm. pag. 267 con circa 270 foto b/n

    Stampato nel 2005 da Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito

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    Immagini delle campagne coloniali – La guerra italo-turca 1911-1912

    36.00

    ​​​​La guerra italo-turca, combattuta negli anni 1911-1912 per il possesso della Libia, è stata, per molti aspetti, un evento “innovativo” e, pertanto, estremamente significativo nella storia d’Italia. In questo conflitto inediti strumenti bellici trovarono il loro battesimo del fuoco. Ed anche la fotografia muove i suoi primi passi, assumendo un ruolo importantissimo quale sostituto dei disegni e delle incisioni. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 21 x 29,5 cm. pag. 232 illustrato con circa 236 foto b/n

    Stampato nel 2000 da Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito

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    Kai Bandera. Una banda irregolare. Etiopia 1936-1941

    18.00

    Ettore Formento

    Etiopia 1937: a un anno dalla proclamazione dell’impero gli italiani controllano solo Addis Abeba e pochi centri. Spadroneggiano ribelli e predoni, è tempo di massacri e saccheggi. I soldati «nazionali» partono e il controllo del territorio è affidato a bande di irregolari etiopi, ognuna al comando di un italiano. Ettore Formento ha venticinque anni: un ufficiale ragazzo, solo in un Paese immenso. Gli affidano la «Kai Bandera», cinquecento guerrieri raccolti dietro una semplice insegna: la loro rossa (Kai) bandiera (Bandera). Deve diventare etiope tra etiopi. Agire da eroe è l’unico modo per farsi seguire; ci riuscirà così bene da meritarsi questo complimento: «Tu morto, tutta Bandera morta». Per due anni conduce la banda attraverso altipiani maledetti, fiumi incantati, distese aride e selve oscure: terre di splendide donne e sanguinari combattenti capaci però di pietà cavalleresca; sono drammi e risate, amori e tradimenti. Crolla l’Africa Orientale Italiana e quelli della «Kai Bandera» sono fra gli ultimi a cedere.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 302 + 6 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2024 da Mursia

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    L’Aeronautica Italiana nelle guerre coloniali. Africa orientale Italiana 1936-40. Dalla proclamazione dell’Impero alla Seconda Guerra Mondiale

    25.00

    Resoconto dell’operato della Regia Aeronautica in Etiopia, inserito nell’ambito più ampio della guerra di occupazione italiana. Grazie alla vasta documentazione, l’opera rende accessibili senza pregiudizi gli eventi controversi di quegli anni. Il lavoro è illustrato con molte decine di foto d’epoca b/n e alcune cartine. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 22 x 28 cm. pag. 237 illustrato con foto e cartine b/n

    Stampato nel 2000 da Ufficio Storico Aeronautica militare

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    La 16ª Legione CC.NN. Como, la Campagna d’Etiopia, la guerra di Grecia

    20.00

    Leonardo Malatesta

    Tra il febbraio e l’aprile del 1923 a Como, dopo il Congresso provinciale dei fasci, nacque la 16a Legione “Alpina” Camicie Nere della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. L’unità venne impiegata durante la Campagna d’Etiopia e poi sul fronte greco-albanese, durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo saggio ricostruisce dettagliatamente le vicende della Legione grazie al fondo del 1° Seniore Ferdinando Vanini comandante dell’unità. Corposa e ben documentata una parte dedicata alle esercitazioni che i legionari tennero tra le valli e le vette alpine, mettendo in luce il volenteroso spirito fascista, ma anche le troppe mancanze, sia in termini di armamento, così come di vettovagliamento, di risorse primarie, di adeguati mezzi di trasporto.

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    La Domenica del Corriere nella Guerra di Libia – 1911-1913. Alpini nel deserto

    14.80

    Le copertine a colori della Domenica del Corriere di Achille Beltrame per la Guerra di Libia (1011-1913) rappresentarono per la prima volta alla massa di cittadini, oramai alfabetizzati, il senso di un’Italia in grande crescita. Esse diventarono lo storyboard d’eccezione che scandì ogni settimana le diverse fasi del conflitto. Il libro, che è di fatto il catalogo della mostra “Alpini nel deserto. La guerra di Libia 10911 – 1913” oltre alle copertine della DdC è illustrato anche da innumerevoli fotografie originali in b/n e alcune cartine.

    Brossura, 21 x 29,5 pag. 95 completamente illustrato con circa 53 foto b/nb/n e 91 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2013 da Gaspari

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    La guerra italo-etiopica 1935-1936

    12.00

    Agile collana di monografie dedicata alla storia militare, l’uniformologia, il modellismo e il wargame. Si prendono in esame avvenimenti, eserciti, personaggi, armi, battaglie e tattiche di guerra, per questa ragione ogni monografia è ampiamente illustrata con fotografie e disegni in bianco e nero e quasi sempre una sezione centrale a colori, raffigurante uniformi e distintivi. Il punto di forza della serie è che prende in esame tutti i periodi storici, così da accontentare un notevole numero di appassionati.

    Brossura 21 x 29,5 cm. pag. 49 con 100 illustrazioni b/n + 16 tavole a colori

    Stampato da Chillemi

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    La nascita delle truppe coloniali italiane

    24.90

    Vito Zita

    Il libro narra, con ampia documentazione d’archivio e un ricco apparato iconografico, la nascita e l’evoluzione delle truppe indigene che combatterono a fianco degli italiani in Africa. A partire dal 1885 si fece ricorso ai basci buzuk per poi giungere nel 1888 alla costituzione, sulla base di reclutamento volontario, dei quattro battaglioni regolari composti da ascari inseriti nell’organico del Regio Esercito con Regio decreto del 30 giugno 1889 n. 6215, che istituì il Corpo di Truppe indigene per i presidi d’Africa. L’autore scandaglia in modo sistematico le origini delle truppe coloniali italiane, ne sottolinea l’estrema importanza e ne segue sviluppo, struttura, simboli e impiego operativo. Il più grande merito è indiscutibilmente quello di scostare una pietra dalla tomba dell’oblio che per decenni è calato sulla storia delle nostre truppe coloniali.

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    La prima guerra italo-abissina, 1882-1896

    24.00

    Renato Scuterini

    Premesse alla guerra furono i tentativi di espansione italiana in Africa operati a cominciare dal 1869 con l’acquisto della baia di Assab. Nel 1889 a Giovanni IV succedette Menelik II. Fu il nuovo re etiope che firmò il trattato di Uccialli con l’Italia, in cui l’Etiopia riconosceva all’Italia le sue conquiste in Eritrea, che nel 1890 veniva proclamata colonia e sottoposta all’autorità di un governatore. Tuttavia, la differente interpretazione delle clausole del trattato portarono alle ostilità nel 1895 con la guerra d’Abissinia. L’esercito italiano venne sconfitto più volte e Crispi dovette rinunciare, con il trattato di Addis Abeba del 1896, al protettorato sull’Etiopia, ottenendo il riconoscimento del possesso della sola Eritrea.

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    La riconquista della Libia 1922-1932

    25.00

    “I nostri gruppi mobili erano sempre alle calcagna dei ribelli e, nella seconda decade di settembre del 1931, il Door del Muctar era finalmente stretto in una maglia di ferro. Lo stesso Omar el Muctar veniva catturato il 13 settembre. Abdul Hamid el Abbar, il bellicoso capo degli Auaghir, si affrettava a riparare in Egitto. Osman esc Sciami, il borioso capo della cavalleria ribelle, si consegnava avvilito e male in arnese ad un nostro presidio; lo stesso Yusuf bu Rahil cadeva con tre compagni mentre tentavano di sconfinare. dopo diciannove anni, la ribellione in Cirenaica era finita”. Corrado Zoli

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 226 + 11 di foto b/n

    Stampato nel 2009 da Effepi

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    La rivolta dei Sepoy – Il Forte Rosso di Dehli India 1857

    26.00

    Questo avvincente e documentato saggio ricostruisce la Rivolta Indiana del 1857, che da ammutinamento dei Sepoy (i militari indigeni dell’India, musulmani e indù, sotto il governo britannico) di alcune guarnigioni, crebbe fino a diventare una aperta ribellione civile contro l’Impero britannico e la Compagnia delle Indie Orientali in diverse regioni dell’India. Passo dopo passo, vengono spiegati gli avvenimenti della notte del 10 maggio 1857, inizio della Rivolta, quando gli ufficiali inglesi e le loro famiglie si ritrovarono assediati, e dei tragici accadimenti e delle battaglie successive. L’assedio di Delhi e del Forte rosso mise in scena personaggi da quel momento entrati nella storia: il vecchio Imperatore Moghul Bahadur, i Generali Hewitt e Roberts, il Generale Nicholson e i suoi cavalieri afgani e pashtun, Lord Napier; figure legendarie che, in seguito, ispirarono anche Rudyard Kipling per i suoi libri.

    Brossura, 17 x 24 pagg. 269 con circa 32 illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 2013 da Italia Storica

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    Le bande autocarrate dei Carabinieri reali in Africa Orientale italiana. Immagini e storia (febbraio-luglio 1936)

    16.00

    Alberto Galazzetti

    In questo volume si ricostruisce l’attività del “Raggruppamento Bande Autocarrate CC.RR.” attraverso l’album fotografico inedito di un brigadiere in forza alla IV Banda Autocarrata, decorato con medaglia di bronzo al valor militare per lo scontro di Gunu Gadu. Quale preziosa integrazione sono anche pubblicate decine di foto conservate nell’archivio del Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, la maggior parte delle quali inedite. In Appendice è riportato l’organigramma completo di tutte le Bande e l’elenco dei carabinieri ad esse appartenenti decorati al valor militare con le relative motivazioni.

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    Le Camicie nere in Africa. 1923-1943

    26.00

    Niccolò Lucarelli

    Dalle prime operazioni in Cirenaica nel 1923, passando per l’Etiopia e terminando in Tunisia nel maggio del 1943, le vicende legate all’impiego delle Camicie Nere nelle colonie italiane sono ricostruite attraverso le testimonianze dei protagonisti, i bollettini militari, i diari storici dei vari comandi e gli articoli di stampa. Niccolò Lucarelli ripercorre i fatti d’armi sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista del contesto politico, senza tralasciare quello psicologico e morale; per quest’ultima ragione viene lasciato spazio sia alle voci di quelle Camicie Nere fino all’ultimo convinte della necessità della guerra, sia di quelle che proprio in Africa ebbero i primi dubbi sulla giustezza dell’impresa coloniale e del fascismo tutto.

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    Legionari d’Africa

    59.00

    Fernando Gori

    Raro volume stampato nel 1932 da Nuova Europa Libreria Editrice. Il volume ripercorre le azioni delle Camicie Nere in Africa, in particolare nel contesto dell’Africa orientale italiana. Si descrivono azioni ed eventi a molti oramai sconosciuti ma che hanno rappesentato per quella, ormai lontana generazione di italiani, un’epopea di orgoglio e di rivalsa politica e sociale nei confronti delle grandi potenze coloniali di Francia e Inghilterra.

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    Libia WW2 1911/1940. Foto inedite Vol. 6

    20.00

    Lorenzo Bovi

    Si parte con alcune stupende immagini scattate dai tedeschi a Caserta e poi con una impressionante serie di scatti reperiti da Alessandro Fontanesi al bellissimo forte (ridotta) italiano di Faidia. Ancora foto al castello turco di Ghegab, ad Agedabia, a Gambut con Rossi Matteo e a Bir Dufan. Un interessante articolo sui carri armati M 13/40 a Beda Fomm, sul forte di Mechili, sugli Autocannoni da 90/53 sempre con splendide fotografie inedite. Si chiude quindi con le bellissime foto ai due monumenti ai confini della Libia, con gli Alianti tedeschi DFS 230 in Africa e col Centro rurale “Umberto Maddalena” ed il carro armato Vickers Mk VI.

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