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I sardi della Brigata Reggio. Storia del 46° Reggimento Fanteria nella guerra del 1915-1918
€24.00Nicola Oliva
Durante la guerra del 1915-1918 furono diverse le unità del Regio Esercito in cui gli effetti di un reclutamento «semi-territoriale» furono evidenti. Tra gli esempi più importanti rientra la Brigata Reggio, che attinse i propri uomini prevalentemente dai distretti militari sardi. Le sue vicende belliche, svoltesi perlopiù in un settore considerato d’importanza “secondaria”, quello dolomitico, sono state piuttosto trascurate dalla storiografia. Tutto ciò ha contribuito alla relegazione dell’unità sarda in uno sfondo indistinto della memoria collettiva isolana, relegazione accentuata da una massiccia opera di propaganda che esaltò le virtù della Brigata Sassari (diretta filiazione della Reggio), diventata soggetto unico nella narrazione del coinvolgimento dei sardi nella Grande Guerra. Nonostante la più volte rimarcata «straordinarietà» dei combattenti sardi, la Reggio non ebbe particolare visibilità, anzi, fu considerata alla stregua di qualsiasi altra brigata. Il suo impiego si ebbe soprattutto in impervie zone d’alta quota, con condizioni climatiche proibitive, a cui si aggiunse la tenace resistenza avversaria. Una situazione simile causò perdite piuttosto elevate. Malgrado le difficoltà notevoli, non mancarono episodi di valore sia umano, sia militare, così come le manifestazioni più tipiche di debolezza, talvolta pienamente comprensibili in tale contesto. Si è cercato qui di ripercorrere le vicende vissute dai Reggimenti «Bianco-verdi», in particolare del 46°, caratterizzate da tanti episodi che, con luci e ombre, sono parte integrante della storia della Sardegna.
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La Sardegna nuragica
€20.00In Sardegna è durata più di 200 anni anche con i suoi risvolti umoristici la diatriba circa la “funzione” o “destinazione” dei nuraghi. Che cos’erano questi antichi monumenti sardi, che hanno dato il nome alla civiltà nuragica, la quale è stata la prima “civiltà” dell’Italia? Templi, tombe, abitazioni, torri di segnalazione, fortezze, case fortificate, forni fusori, edifici trionfali, edifici per evitare le zanzare? Pubblicato per la prima volta nel 1977 dal professor Massimo Pittau dell’Università di sassari, il presente volume rimane a distanza di anni, uno dei più completi sull’argomento.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 303 con circa 141 illustrazioni e foto b/n
Stampato nel 2013 da Edizioni della Torre
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Shardana e Sardegna – I popoli del mare, gli alleati del Nordafrica e la fine dei Grandi Regni (XV-XII secolo a.C.)
€60.00Al di là dell’incidenza di cause collaterali, crisi economiche, sociali etc., intorno alla fine del XIII e gli inizi del XII secolo a.C., i “Popoli del Mare” con la collaborazione dei popoli nordafricani, spazzarono via l’impero ittita, quello egizio e il regno di Micene, aprendo la strada a nuovi orizzonti, ad una nuova epoca nel Mediterraneo. Fin dall’Ottocento si cerca di dare una risposta soddisfacente alla domanda chi erano e quali tracce lasciarono queste genti marinare. Attraverso l’esame comparato degli elementi archeologici, dei testi antichi egizi e levantini e dei dati della letteratura classica, il nodo di questa problematica viene individuato dall’autore nell’identificazione degli Shardana, il primo popolo delle Isole in mezzo al Grande Verde (il Mediterraneo) a comparire nei testi egizi, con i Sardi protagonisti nell’Età del Bronzo della grande civiltà dei nuraghi.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 1024 illustrato
Stampato nel da Edizioni della Torre
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Storia della Brigata Sassari
€18.90Due medaglie d’oro alle bandiere. Cinque citazioni sul bollettino di guerra. Nove decorati con la medaglia d’oro, quattrocentocinque con quella d’argento. Già nei primi sei mesi della Grande Guerra “gli intrepidi sardi della Brigata Sassari” (come li definisce il bollettino di Cadorna) entrano nella leggenda. Questo libro, frutto di una lunga ricerca attraverso la documentazione d’archivio, ci mostra la “guerra dei sardi” attraverso i diari storici dei Reggimenti e della Brigata, ma anche le testimonianze orali e gli articoli apparsi sulla stampa dell’epoca. Nella lettura del testo, si intravedono anche le peculiarità e le diversità degli uomini di questo reparto, e si colgono i primi segni di quel risveglio autonomistico che caratterizzerà l’esperienza dei reduci nel dopoguerra.
Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 479
Stampato nel 2006 da Edizioni Della Torre
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Storia della Brigata Sassari. Nella «guerra dei sardi» la nascita di un mito
€26.00Giuseppina Fois
Due medaglie d’oro alle bandiere. Cinque citazioni sul Bollettino di guerra. Nove decorati con la medaglia d’oro, quattrocentocinque con quella d’argento. Già nei primi mesi della Grande Guerra «gli intrepidi sardi della Brigata Sassari» (come li definisce il Bollettino di Cadorna) entrano nella leggenda. In questo libro, frutto d’una lunga, originale ricerca, è stata presentata per la prima volta la documentazione della «guerra dei sardi»: anzitutto i Diari storici, redatti giorno per giorno al fronte dai Comandi di reggimento e di Brigata, pieni di inediti particolari non solo sulle battaglie della «Sassari» ma anche sulla vita quotidiana della trincea; e poi la memorialistica scritta, le testimonianze orali, gli articoli apparsi sulla stampa dell’epoca, le poesie popolari sulle gesta dei sardi al fronte.