L’Istituto internazionale per la cinematografia educativa

Fascismo

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    L’Istituto internazionale per la cinematografia educativa

    28.00

    Il 5 novembre 1928 fu inaugurato a Roma l’Istituto internazionale per la cinematografia educativa, organismo creato da Benito Mussolini e istituzionalmente inquadrato nella Società delle Nazioni, con l’obiettivo di favorire la produzione, la diffusione e lo scambio dei film educativi fra i di-versi paesi, ai fini della conoscenza reciproca e della collaborazione fra i popoli. È la storia ricca e movimentata della formidabile attività dispiegata dell’Istituto nel corso dei suoi sei anni di esistenza, e altresì degli inevitabili dilemmi ideologici determinati dai suoi stretti rapporti con il governo fascista italiano, che si propone di ripercorrere questo volume

    Brossura, 15 x 24 cm. pag. 447

    Stampato nel 2019 da Anicia

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    L’Italia farà da sé – Propaganda moda e società negli anni dell’autarchia

    20.00

    Nel 1935 l’Italia fascista reagisce alle sanzioni economiche deliberate dalla Società delle Nazioni in risposta all’aggressione italiana all’Etiopia, imprimendo una nuova formidabile accelerazione alla macchina della propaganda autarchica. A ottanta anni di distanza, in un contesto drammatico di prolungata crisi economica e istituzionale, di svuotamento progressivo delle democrazie e di difficile tenuta di un’idea dell'”Europa dei popoli”, il volume – catalogo della mostra tenutasi al Palazzo Ducale di Genova tra il dicembre 2014 e il febbraio 2015 – propone una riflessione su un passato forse troppo velocemente rimosso.

    Brossura, 22 x22 cm. pag. 152 completamente illustrato a colori

    Stampato nel 2015 da Il Canneto

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    L’Italia repubblicana e l’eredità del fascismo

    18.08

    Il volume, che raccoglie e riorganizza una serie di saggi apparsi nell’ultimo quindicennio, affronta due problemi storici di centrale importanza: i problemi e le contraddizioni dell’ultimo cinquantennio e l’eredità istituzionale, politica, economica e culturale della dittatura fascista. A mano a mano che emergono con maggior chiarezza i problemi irrisolti del nostro paese (arretratezza dello Stato e del sistema politico, eccesso di centralismo e scarse autonomie locali, distacco tra la società civile e la classe politica di governo come di opposizione, eccessiva dipendenza dei mezzi di comunicazione dalle forze politiche) diventa sempre più evidente il peso che il passato continua a esercitare sull’Italia di oggi. Analisi a senso unico, l’autore scorda che i fatti a cui fa riferimento, sono avvenuti sett’antanni fa….. In questo lasso di tempo si può cambiare, come hanno fatto altri paesi, altrimenti tiriamo in ballo alche il centralismo borbonico…

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 284

    Stampato nel 2001 da Edizioni dell’Orso

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    L’ombra del duce. Il fascismo italiano in Germania

    34.00

    Wolfgang Schieder

    Il fascismo italiano, secondo Wolfgang Schieder da intendersi come modello di riferimento necessario all’interpretazione di tutti gli altri movimenti fascisti nati in Europa nella prima metà del secolo scorso, è indagato nel presente volume seguendo un approccio comparativo e transnazionale. Gli undici saggi qui raccolti si soffermano dapprima sulla figura di Benito Mussolini e sulla nascita del fascismo italiano per poi analizzare le modalità con cui questo venne percepito e accolto in Germania, grazie anche al determinante aiuto di mediatori come Giuseppe Renzetti, Erwin von Beckerath e Carl Schmitt. Di particolare interesse, secondo l’analisi di Schieder, è infatti il modo in cui Hitler guardò al fascismo durante la sua ascesa al potere e come il nazionalsocialismo tedesco, dopo il 1933, una volta evolutosi in regime dittatoriale, si distinse, nonostante le tante similitudini di carattere strutturale, dal suo modello italiano.

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    L’ultima guardia del Duce

    10.00

    Documenti, fotografie, articoli, ricordi. Alcuni fedelissimi (e amici di Donna Rachele e famiglia) commemorano le vicende attorno alla restituzione della salma del Duce ai familiari e il giorno della sua tumulazione a Predappio il 31 agosto 1957.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80 riccamente illustrato con foto a colori e b/n

    Stampato da Sarasota

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    L’ultima raffica

    Il prezzo originale era: €14.00.Il prezzo attuale è: €9.80.

    Questo è il racconto, tormentato e commovente, di una pagina di storia della guerra civile. È la cronaca romanzata dell’eroica resistenza degli ultimi fascisti: un pugno di giovani volontari delle brigate nere, tra i quattordici e i diciannove anni, chiamati a presidiare un casolare tra le montagne del nord Italia. Una storia di coraggio e di abnegazione che lascia ammutoliti, dove la vita e la morte si mescolano al senso dell’onore e al rispetto della parola data, all’amor di patria e alla spartana volontà di donare se stessi. Un romanzo scomodo, ma vero: la narrazione di un’altra Italia capace di sforzi straordinari e di sacrifici olimpici, di fedeltà assolute e di esempi offerti con la naturale spontaneità della trincea, fino all’ultimo respiro. L’epilogo di un’epoca che si materializza nella lotta del sangue contro l’oro e dello spirito contro la materia, nella cristallina certezza che “se ci restasse di vita un sol minuto, noi lo vivremmo per un’eternità”. Prefazione di Maurizio Rossi.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 242

    Stampato nel 2017 da Passaggio al Bosco

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    L’ultimo comandante delle camicie nere – Enzo Emilio Galbiati

    17.00

    Enzo Emilio Galbiati, capo di Stato Maggiore della Milizia, partecipa per la prima volta al Gran Consiglio nella seduta del 24 luglio 1943, la lunga notte in cui si decideranno le sorti del fascismo e di Mussolini. Caduto Mussolini, tutti si chiesero che cosa avrebbero fatto il partito e la Milizia. Galbiati diede ordine alle Camicie Nere di non reagire. Una decisione sofferta, dettata dalla volontà di non scatenare una guerra fratricida, che peserà successivamente nei rapporti con Mussolini a Salò e che gli sarà rinfacciata dai neofascisti nel dopoguerra. Nato a Monza, ardito nella Grande Guerra, fascista della prima ora, aderì alla Milizia e ne salì tutti i gradi fino a diventarne, di fatto, l’ultimo comandante generale, dopo aver combattuto in Africa Orientale, sul fronte alpino e su quello greco-albanese. Una biografia che completa il grande mosaico dei protagonisti del Regime e delle complesse vicende politiche e militari del Ventennio fascista.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 178 + 8 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2016 da Mursia

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    L’Universale. Contributi per un’atmosfera

    Il prezzo originale era: €18.00.Il prezzo attuale è: €11.70.

    Berto Ricci       prezzo di listino: 18.00 (sc. 35%)

    Una selezione di articoli tratti da una delle più trasgressive riviste dell’avanguardia italiana degli anni Trenta, a cui collaborarono anche Montanelli, Pellizzi, Diano Brocchi e Romano Bilenchi. Invitò gli intellettuali italiani alla «lotta ferma e serena contro il barocco ambiente dei cerebratucoli camorristi» e contro il parassitismo di «quella classe di ricchi oziosi che sta assente dalla lotta economica».

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 212

    Stampato nel 2019 da Oaks

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    L’arte pubblicitaria del Fascismo. Le Reclame nelle Riviste Italiane durante il Ventennio

    25.00

    Paolo Alberto Del Bianco – Davide Rossi

    Il presente volume, interamente illustrato a colori (i manifesti originariamente in b/n risultano seppiati) vuole essere un viaggio attraverso le reclama pubblicate sulle riviste del ventennio, illustrate da artisti come Depero, Boccasile, Seneca, Bucci e tanti altri. Uno strumento che ci riporta agli albori della pubblicità, molto utile per i collezionisti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 230 completamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2020 da Edizioni Studio Del Bianco

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    La “Legione Straniera” di Mussolini

    22.00

    Tra le pagine poco note della partecipazione italiana alla II G.M. c’è quella relativa ai volontari stranieri che, inquadrati in vario modo nelle Forze Armate, combatterono per la causa del fascismo e dell’Asse, ma non solo. Per gli arabi e gli indiani si trattò di passare dalla condizione di prigionieri a quella di membri del primo nucleo dell’esercito di liberazione dei propri paesi. Nel caso dei serbi ortodossi, schierarsi al fianco del Regio Esercito fu, dopo lo smenbramento della Jugoslavia, una scelta imposta dalla neccessità di difendersi dalla politica persecutoria dei croati cattolici. Se per i cosacchi, i croati e gli sloveni determinante fu la scelta ideologica nella lotta al comunismo, per i dalmati e i maltesi combattere sotto il tricolore significava scrivere con il sangue un’altra pagina di storia per l’Italia. Per la prima volta, sulla base di una vasta documentazione, viene raccontata la storia della “Legione Straniera” di Mussolini.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 372

    Stampato nel 2008 da Mursia

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    La carta del Carnaro. Stato, diritti di libertà e corporativismo

    18.00

    Leonardo Tosoni

    Benché sia sempre stata pacificamente riconosciuta una certa importanza storico-giuridica alla Carta del Carnaro, a questa valutazione non sono corrisposti, almeno nella prima metà di secolo seguente alla sua promulgazione, studi scientifici e approfondimenti accademici capaci di indagare fino in fondo gli aspetti maggiormente rappresentativi di questo documento costituzionale. Tra le ragioni a cui si deve questo stato di cose, vanno anzitutto considerate le complesse vicende che investirono la politica italiana – ma forse sarebbe più corretto dire la politica europea – nel corso del Novecento.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 198

    Stampato nel 2021 da Libreria Europa

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    La conquista dello Stato. Giornale di battaglia e di Informazione Politica

    22.00

    Ramiro Ledesma Ramos

    Quella di Ramiro Ledesma Ramos (1905-1936) è, con tutta probabilità, una delle figure maggiormente dimenticate e trascurate dalla storia contemporanea spagnola. Dalla mente del giovane filosofo nacque il settimanale La Conquista del Estado, la cui attività durò dal 14 marzo 1931 (un mese prima della proclamazione della II Repubblica spagnola) sino al 24 ottobre dello stesso anno. Per la prima volta viene tradotta in italiano un’antologia degli articoli da lui scritti in questa importante rivista. Qui vi sono i semi, le idee e i motti che successivamente daranno vita alle organizzazioni e ai partiti fascisti che conosciamo.

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    La costruzione dell’impero fascista

    17.00

    Nell’Italia fascista l’espansione territoriale nel continente africano assunse un carattere differente rispetto all’epoca liberale: non più mera conquista, ma elemento necessario all’edificazione di un impero. Il presente volume è un tentativo di comprendere gli aspetti peculiari del colonialismo fascista e di evidenziare i possibili lasciti culturali nella società italiana. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 230

    Stampato nel 2012 da Aracne Edizioni

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    La cultura fascista

    12.00

    Edizione anastatica del testo stampato da La Libreria dello Stato – anno XIV E.F. Il volume fu utilizzato, a suo tempo, per i “corsi di preparazione politica”.

    Brossura 13 x 18 cm., pagg. 108

    Stampato nel 2016 da Soccorso Sociale

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    La difesa della razza – Politica, ideologia e immagine del razza

    34.00

    Ben nota ma poco conosciuta, la rivista fascista “La Difesa della Razza” (uscita con cadenza quindicinale dal 1938 al 1943 sotto gli auspici del Ministero della Cultura Popolare) giocò un ruolo rilevante nella definizione del “problema razziale” in Italia e nella diffusione della “propaganda razziale” nel ventennio fascista. In questa prima vera ricostruzione storiografica, Francesco Cassata ricompone la vicenda politica e intellettuale del periodico fascista: i cospicui finanziamenti che lo sostennero (provenienti dal mondo bancario, industriale e assicurativo), le variazioni della linea editoriale, il suo linguaggio e i suoi contenuti, la veste grafica (aggressiva e non convenzionale), l’impatto sull’opinione pubblica.

    Rilegato, 16 x22 cm. pag. XVI + 413

    Stampato nel 2008 da Einaudi

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    La difesa della razza. 1938. Studi incrociati

    22.00

    Stefania Labruzzo  (a cura di)

    Se il 1936, con l’Asse Roma-Berlino, e il 1939, con il Patto d’Acciaio, furono teatro di un deciso avvicinamento politico-militare tra l’Italia fascista e la Germania nazionalsocialista, è indubbiamente nel 1938, con l’emanazione delle leggi razziali da parte di Benito Mussolini, che entrambe le nazioni raggiunsero una perfetta intesa sul piano ideologico. Differentemente dal popolo tedesco, quello italiano, che, fino a tre anni prima – all’apertura delle ostilità con l’Etiopia – poteva ingenuamente intonare “Pupetta mora, africanina. Saprai baciare alla garibaldina”, veniva a trovarsi impreparato di fronte a una realtà pressoché sconosciuta: la purezza della razza. È a questa tangibile mancanza di conoscenza, a questa forte lacuna etico-culturale-identitaria che il regime fascista sentì la necessità pressante di porre rimedio.

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    La dottrina del fascismo e i documenti ufficiali dal 1919 al 1945

    12.00

    “La dottrina del fascismo”, può essere ritenuta il fondamento culturale di quell’azione che – attraverso la lotta – portò il fascismo stesso a compiere la rivoluzione. Per nulla dogmatica o accademica, la dottrina racchiude gli orientamenti filosofici, gli istinti vitali e gli slanci sociali di un fenomeno – quello fascista – che fu politico e spirituale al tempo stesso: la sintesi tra il pensiero e l’azione, la fede fanatica nel capo e nell’idea, il dono sacrale e incondizionato di sé, l’affermazione di avanguardie rivoluzionarie e consapevoli, la volontà di edificare una patria coesa e sovrana. E ancora: il richiamo alla tradizione della civiltà romana, il legame identitario con la terra dei padri, la dimensione verticale dell’esistenza, la centralità di uno Stato che oltrepassa il meccanismo burocratico, il primato del sangue sull’oro e dello spirito sulla materia, la concezione organica del popolo quale comunità nazionale. Il testo, arricchito dal saggio introduttivo di Luca Leonello Rimbotti, racchiude la famosa opera di Benito Mussolini, un intervento di Giovanni Gentile e anche un’ampia selezione di documenti ufficiali prodotti tra il 1919 e il 1945: dal Manifesto dei Fasci di Combattimento al Programma del Partito Nazionale Fascista, dalla Carta del Lavoro al Manifesto di Verona, dal Decreto per la socializzazione delle imprese al Decalogo dell’Italiano nuovo, redatto da Niccolò Giani per la Scuola di Mistica Fascista.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 184

    Stampato nel 2019 da Passaggio al bosco

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    La dottrina del fascismo e il suo posto nella storia del pensiero politico

    15.00

    Alfredo Rocco

    “Di quel complesso fenomeno politico e sociale, che si chiama fascismo, il quale, sorto in Italia, non più di sei anni or sono, ha riempito di sé tutta la vita italiana, e, oltrepassando le frontiere, ha avuto, dove più, dove meno, risonanza in ogni parte del mondo, molto si è discusso, molto si discute ancora”.

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    La filosofia della forza

    7.00

    Il giovane Mussolini, in questo scritto, sintetizza, con parole ispirate e vigore di pensiero, alcuni temi fondamentali della filosofia di Nietzsche.

    Brossura, 12 x 17 cm. pag. 42

    Stampato nel 2006 da Edizioni di Ar

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    La Francia di Vichy – Una cultura dell’autorità

    28.00

    Ormai da alcuni anni i contributi più validi e stimolanti per la conoscenza della realtà di Vichy vengono da studiosi non francesi. Col presente lavoro, Maurizio Serra affronta uno degli aspetti fondamentali e più controversi di tale realtà. Quello della cultura, non limitandosi però agli anni di Vichy, ma risalendo agli anni Trenta e anche più indietro, così da tracciare un convincente profilo della tradizione antirepubblicana e poter poi vedere come le diverse componenti di questa tradizione abbiamo giocato e si siano atteggiate nel 1940-44. Ne è uscito un libro che farà a lungo testo e che al tempo stesso si inserisce autorevolmente nel dibattito in corso sul “fenomeno fascista” e sui caratteri del “fascismo” francese.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 294

    Stampato nel 2011 da Le Lettere

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    La genesi e il martirio del Movimento Legionario romeno

    11.00

    La genesi del Movimento Legionario romeno va ricercata nella crisi spirituale, politica e sociale che da lungo tempo logorava la società di allora, con specifiche manifestazioni proprio in quei paesi dell’Europa sud-orientale ad economia agro-pastorale. Fenomeno storico ben definito, esso però prese corpo solamente all’indomani della I G.M. , configurandosi come reazione della comunità nazionale al nichilismo russo che nella rivoluzione bolscevica dell’autunno 1917 aveva trovato la sua espressione più violenta. Il libro racconta la genesi del Movimento Legionario romeno sotto la guida del suo Capitano e l’annientamento nel sangue di un tentativo unico di conciliare lotta politica e ricerca spirituale.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 160

    Stampato nel 1998 da Il Cinabro

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    La grande invasione

    15.00

    Lucien Rebatet

    Il 29 maggio 1943, la rivista settimanale “Film”, diretta da Nino Doletti, pubblica un articolo di Lucien Rebatet. Il titolo è: “La Grande Invasione”. Si tratta di un primo intervento, al quale ne seguiranno altri tre. Gli articoli sono la traduzione, quasi integrale, di quattro capitoli di un pampleth antisemita di Rebatet, uscito nel 1941 in Francia. la trasposizione in lingua italiana è curata da Enrico Fulchignoni, soggetista, sceneggiatore, documentarista e regista, uomo eclettico ed originale della cultura cinematografica di epoca fascista.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 130

    Stamato nel 2022 da Ardente

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    La guardia di ferro

    15.00

    Lorenzo Baracchi Tua

    Con la prefazione di S.E. Mihai Manoilescu, viene presentata questa istampa anastatatica (44 – 200) di un libro sulla Guardia di Ferro, stampata da Goliardia Fascista nel 1938.

    Brossura, 12,5 x 19,5 cm. pag.124 diverse foto b/n

    Stampato nel 2018 da Centro Librario Occidente

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    La Legione. Quindicinale dei combattenti

    39.00

    AA.VV.

    Numero speciale della Rivista “La Legione” edita nel  1957. La monongrafia riunisce i numeri 19, 20 e 21 ed è datato 9 novembre 1957. La peculiarità di questa monografia è che, al suo interno presenta tre pagini spiegabili, ognuna composta da 4 fogli formato A4 che riporano delle adunate del Partito Nazionale Fascista, poco prima dell’inizio del swecondo conflitto mondiale.

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    La legislazione razziale del Fascismo – Leggi decreti circolari e ordinanze antiebraiche :1938-1945

    36.00

    Le leggi razziali del fascismo hanno colpito una comunità che, nel panorama europeo di allora, era tra le più integrate e che, anche in considerazione della sua esigua consistenza numerica, rappresentava un ben piccolo problema. L’esclusione se pur per pocchi anni, dalla compagine nazionale ha sortito l’effetto, presumibilmente latente da sempre, di cancellare alcuni secoli di convivenza tavolta difficile, spesso pacifica e di radicalizzare a tal punto i comportamenti di questa comunità che neppure l’abolizione di dette norme ha potuto ricondurla (nell’intimo non all’apparenza) nell’alveo nazionale.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 224

    Stampato nel 2007 da Effepi

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    La marcia su Roma

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.75.

    Mario Bussoni         Prezzo di listino  15.00 (sconto 35%)

    Celebrata dal regime come coronamento della Rivoluzione Fascista, la Marcia su Roma è stata un colpo di stato o un’azzardo fortunoso? Questa guida ricostruisce con rigore la dinamica degli eventi, partendo dal 24 ottobre 1922, quando, nel corso del raduno delle camicie nere a Napoli, Mussolini afferma “O ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma”. Il volume, dopo un’accurata ricostruzione storica, ripercorre i luoghi della Marcia: Napoli, dove viene abbracciato il piano d’azione, poi Milano, sede del Popolo d’Italia, Perugia, sede del quartier generale fascista, e infine il raduno delle squadre a Ferrara, Cremona, Civitavecchia e Firenze, confluite poi a Foligno, Tivoli, Monterotondo e Santa marinella, in attesa di entrare a Roma.

    Brossura, pag. 126, completamente illustrato in b/n e colori

    Stampato da Mattioli nel 2012

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    La marcia su Roma

    25.00

    Questo libro è la riproduzione anastatica dell’Album ricordo agli abbonati de “IL POPOLO D’ITALIA” nel XIV annuale della sua fondazione (15 Novembre 1938 – Anno VII e.f.), volume a tiratura limitata. Grazie a una bellissima selezione di immagini viene ricostruito quello che è stato lo spirito rivoluzionario della Marcia su Roma. Le fotografie ci permettono di rivivere quei momenti attraverso gli occhi di chi vi prese parte.

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    La marcia su Roma. Racconti squadristi di lotta e Rivoluzione

    18.00

    Giacinto Reale

    Che cosa fu la Rivoluzione fascista? Quali furono gli eventi che ne favorirono l’affermazione? Il presente testo vuole essere un contributo appassionato alla comprensione di un’atmosfera. Il quadriennio che precede la Marcia su Roma rappresentò una stagione turbolenta e straordinaria: dai giorni “di attesa e di marciapiede” alla creazione delle prime “squadre”; dal culto eroico del sacrificio al “me ne frego” impresso sulle bende delle ferite. Questo libro rappresenta un viaggio straordinario nella quotidianità di una stagione incendiaria, con un occhio di riguardo ai suoi più celebri protagonisti. Un fronte di lotta nel quale convissero l’ardore dell’arditismo e il pragmatismo mussoliniano, lo spirito antiborghese e il retaggio nazionalista, lo slancio aristocratico e la forte vocazione social.

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    La mia guerra – Diario dal fronte

    20.00

    Il 4 novembre del 1918 si chiudeva la grande guerra d’Italia. A cent’anni dalla vittoria, riemerge il diario di un soldato che, di lì a pochi anni, avrebbe segnato la storia italiana: Benito Mussolini. In una forma inedita, il diario del futuro capo del fascismo è stato trasformato per la prima volta in un fumetto storico. Le pagine dal fronte di Mussolini prendono vita, mostrandosi in una forma inedita capace di soffermarsi tanto sulla spettacolarità delle scene alpine di guerra quanto sugli aspetti più umani e psicologici della vita in trincea. La sceneggiatura del fumetto muove, innanzitutto, proprio dalle riflessioni più profonde di un Mussolini pre-fascista che, nelle trincee di ghiaccio e di fuoco della grande guerra, porta a definitivo compimento la propria formazione umana e politica.

    Brossura, 19 x 27 cm. pag. 172 riccamente illustrato con disegni b/n

    Stampato nel 2018 da Ferrogallico

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    La Milizia Nazionale Forestale 1926-1945. Storia uniformi e immagini

    145.00

    Dal 1926 alla fine del Secondo Conflitto Mondiale, la responsabilità tecnica della gestione delle foreste pubbliche fu affidata alla Milizia Nazionale Forestale, che in seguito alla soppressione del Corpo Reale delle Foreste, era stata chiamata a far parte delle Forze Armate dello Stato. Non si può quindi ignorare un periodo così significativo della nostra storia, che è stato segnato da avvenimenti epocali durante i quali i forestali hanno svolto il loro servizio in codizioni disagevoli e con senso del dovere e hanno partecipato agli eventi bellici con grande valore. La meticolosa ricerca condotta dagli autori si prefigge di colmare una lacuna della storiografia inerente la forestale e l’analisi delle fonti, consente di far emergere gli aspetti salienti delle realizzazioni compiute, delle tecniche adottate e anche della struttura, dei compiti, dell’organizzazione dei servizi, dell’impiego del personale e delle uniformi dell’epoca. L’apparato iconografoco è stupendo: circa 210 fotografie in b/n e seppiate, che propongono uomini in armi, cartine e oggettistica varia; 190 illustrazioni a colori con uniformi, copricapi, oggettistica, cartoline e cartine, e ancora 45 tavole uniformologiche a colori che riproducono uniformi e mostrine; 15 pagine a colori di memorabilia e cartoline e 13 pagine che riportano un album fotografico di un appartenente alla Milizia.

    Rilegato con custodia rigida 23 x 33 cm. pag. 238 interamente illustrate con immagini b/n e colori + 64 tavole a colori + 13 pagine di album fotografico b/n

    Stampato nel 2005 da Editori Associati per la Comunicazione

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    La MIlizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale nella riconquisa ta della Libia (1923-1931)

    20.00

    Dopo la vittoriosa campagna in A.O.I. del 1935-36 fiorirono decine di volumi dedicati all’operato della M.V.S.N. Non goderono invece di altrettanta attenzione le camicie nere che vennero inviate in Libia negli anni ’20 per partecipare, con gli uomini del Regio Esercito, alle operazioni per la riconquista del territorio, perso durante la Grande Guerra. La storia di quei reparti della M.V.S.N. è infatti poco conosciuta, nonostante le migliaia di uomini che vi militarono fossero stati impegnati, per quasi dieci anni, in un conflitto “sporco”. Un conflitto caratterizzato dalla non chiara distinzione fra le parti in lotta e la popolazione civile, dalle peculiari modalità degli scontri, condotti dagli arabi prevalentemente con azioni di guerriglia e dagli italiani con rastrellamenti e rappresaglie, e dolorosamente segnato da una ferocia spesso elevatissima, dimostrata da entrambe le parti. Fu, forse, proprio per questo che poche notizie giunsero sino a noi. Quest’opera tenta di delineare, senza pregiudizi ideologici, il più chiaramente possibile e secondo un criterio – in linea di massima – cronologico, l’azione svolta in Libia tra il 1923 (anno di arrivo in colonia delle prime legioni) e il 1931 (anno della cattura di Omar El Muktar e della fine della rivolta) dalla Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, in campo sia militare che civile.

    Brossura 16 x 24 cm. pag. 192 con circa 100 foto b/n

    Stampato nel 2011 da Marvia

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    La morte dei fascisti

    19.00

    Da Pericle a Ezra Pound, dalla Divina Commedia a Tommaso Filippo Marinetti, da Giovanni Gentile a Louis-Ferdinand Célin, una storia delle idee del XX secolo del tutto originale in cui Giano Accame passa in rassegna il rapporto concettuale e simbolico del fascismo con la morte, che la moderna società liberale ha rimosso, avendo perso il vero senso della vita, che non esclude il suo sacrificio per valori più alti come quello di Patria. Attraverso la letterattura, la filosofia e gli eventi storici, questo saggio, profondo e articolato, a cui l’autore ha lavorato letteralmente fino all’ultimo, analizza il valore della morte, spogliandola di ogni aspetto morboso per ricostruirne la concezione naturale e anti-individualistica che ne fa un fatto sociale serenamente accettato.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 342 + 6 pagine fuori testo con 12 foto b/n

    Stampato nel 2010 da Mursia

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    La natura del duce. Una storia ambientale del fascismo

    24.00

    Marco Armiero  – Roberta Biasillo

    La natura del duce esplora le ecologie politiche fasciste, ovvero le pratiche e le narrative attraverso cui il regime ha costruito ecologie, tanto immaginarie quanto materiali, funzionali al suo progetto politico. Il libro non insegue dunque il fantasma di un Mussolini verde, magari contando quanti parchi nazionali siano stati creati durante il regime o quanti alberi piantumati. Diversamente da quanto affermato dalla storiografia internazionale, gli autori non credono che il fascismo si sia disinteressato della natura; piuttosto ne ha fatto un uso attento, tuttavia lontano da idee di cura e conservazione dell’ambiente. Il libro muove da un’analisi della figura di Mussolini e del suo rapporto con la natura per spaziare su alcuni aspetti cruciali della trasformazione fascista dell’ambiente.

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    La nostra sfida alle stelle. Futuristi in politica

    15.00

    Emilio Gentile

    Ilmanifesto di fondazione del futurismo, pubblicato su “Le Figaro” il 20 febbraio 1909 (quest’anno ne ricorre il centenario), si concludeva con le parole: “La nostra sfida alle stelle”. Quel grido vitalistico incarna bene l’entusiasmo tragico del futurismo per la modernità, percepita come un’epoca di lotta e di espansione della potenza dell’uomo, lanciato alla “conquista del divino”. Movimento prevalentemente artistico, il futurismo aveva l’ambizione di realizzare una rivoluzione totale che investisse ogni aspetto della vita dall’arte al costume – per creare l’italiano nuovo e, diversamente da altre avanguardie del primo Novecento, ebbe da subito una vocazione politica decisamente orientata in senso nazionalista. I futuristi esaltavano la violenza e la “guerra come igiene del mondo”; furono accesamente interventisti; nel 1918 fondarono un partito e un anno più tardi, con Mussolini, diedero vita ai Fasci di combattimento; parteciparono con D’Annunzio all’avventura di Fiume; simpatizzarono per il bolscevismo; si proponevano di abbattere la monarchia e scacciare il papa dall’Italia.

    Brossura14 x 21 cm. pag. 147 + 9 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2009 da Laterza

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    La palestra del Littorio

    32.00

    L’Accademia di educazione fisica della Farnesina, fondata nel 1928, avrebbe dovuto svolgere una funzione essenziale: formare gli insegnanti di educazione fisica delle scuole medie dell’Italia fascista e gli istruttori ginnico-sportivi dell’organizzazione giovanile del regime. Ma le necessità contingenti portarono i fascisti a compiere delle scelte diverse. Attraverso una serie di progetti, in parte realizzati e in parte rimasti sulla carta, la Farnesina assunse, tra l’altro, il ruolo di istituto per la formazione della dirigenza maschile delle organizzazioni giovanili fasciste. L’esperimento totalitario, messo in atto per due decenni dall’Onb e dalla Gil, per creare l'”italiano nuovo” e per indurre i giovani ad assumere dei modelli di comportamento pienamente rispondenti alla cultura fascista non fu un aspetto marginale e accessorio del sistema mussoliniano. Fu un esperimento serio di cui l’Accademia della Farnesina, come mostra chiaramente il presente lavoro, rappresentò una delle punte di diamante. La fine del regime travolse l’Accademia. La Farnesina, centro liturgico e cuore ideale del progetto pedagogico fascista, venne dimenticata, come se non fosse mai esistita. Il presente volume vuole ripercorrerne le vicende dal prologo all’epilogo.

    Brossura 14 x 22 cm. pag. 273

    Stampato nel 2009 da Franco Angeli

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    La paternità nell’Italia fascista

    27.00

    Martina Salvante

    Il regime fascista tentò di compenetrare la famiglia italiana e i suoi componenti al fine di plasmare una collettività che ne condividesse – o subisse – l’ideologia, le ambizioni e i metodi. Tale disegno fu perseguito con strumenti diversi, dall’uso della propaganda alla promulgazione di forme di assistenza sociale, dalla condanna di ogni opposizione alla promozione di comportamenti conformi all’ideale fascista.

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    La politica estera del regime fascista dal 1930 al 1940

    19.90

    Mario Ragionieri

    La politica estera italiana fra le due guerre (in particolare il decennio che precedette l’intervento nella seconda guerra mondiale) è uno dei nodi più stimolanti e al tempo stesso più dolorosi nella storia del nostro Novecento. In realtà, la politica estera mussoliniana è estremamente complessa, e questa bella sintesi di Mario Ragionieri, ricca più di fatti che di teorie, più di documenti che di speculazioni ideologiche, ne costituisce una conferma.

    Brossura, 14 x 21,5 cm. pag. 972

    Stampato nel 2019 da Porto Seguro

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    La resistenza fascista – Fascisti e agenti speciali dietro le linee

    25.00

    Un libro che tratta di un pezzo di storia negata: la resistenza fascista agli angloamericani nel Sud Italia invaso. L’autore ha raccolto numerose testimonianze di quelli che, considerando gli Alleati invasori e non liberatori, continuarono a combatterli nel Meridione d’Italia anche dopo l’8 settembre. Il punto di forza del libro è costituito proprio da queste testimonianze che, assieme ad alcuni documenti inediti provenienti dal National Archives di washington, costituiscono un vero e proprio elemento di novità sull’argomento,

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 290 illustrato con 16 foto b/n

    Stampato nel 2005 da Ma.Ro

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    La Risiera di San Sabba di Trieste

    13.00

    Sulla risiera di San Sabba a Trieste sono state proposte delle interpretazioni che, a dir poco, alterano la lettura obbiettiva che emerge da dati, scritti, documenti, che da diversi decenni sono a disposizione di storici e ricercatori. Prima fra tutte la vulgata che la struttura sia stata adibita dai tedeschi, a campo di sterminio di oppositori, quali che fossero. I dati emersi fin ora sono discordanti, troppo discordanti per essere veritieri. Per questo l’autore li ha analizzati indipendentemente dalle fonti, per mettere in evidenza punti fermi e incontrovertibili.

    Brossur,a 15 x 21 cm. pag. 111 con 7 foto b/n

    Stampato nel 2009 da Settimo Sigillo

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    La rivoluzione conservatrice alle origini del fascismo – Papini, Prezzolini, Soffici e la Rivolta dello Spirito

    Il prezzo originale era: €17.00.Il prezzo attuale è: €11.05.

    Manlio Triggiani      prezzo di listino: 17.00 (sc. 35%)

    Antologia di scritti di autori che hanno avuto una notevole importanza per la cultura italiana: hanno rivoluzionato il panorama culturale nazionale contribuendo a cambiare la percezione che i giovani avevano della realtà del loro tempo. Lasciarono un segno che solamente una cultura senza punti di riferimento tende oggi a non considerare, a non conoscere, a far dimenticare. Ma l’opera di questi intellettuali resta una delle imprese maggiori della storia del giornalismo e della cultura letteraria e politica d’Italia.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 230

    Stampato nel 2015 da Pagine

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    La rivoluzione fascista

    19.00

    Nuova edizione che, oltre a salvare l’impostazione della prima edizione del 1996 curata da Attilio Cucchi e Gastone Galante, viene completata da una seconda parte con nuovi testi. Lo scrittore toscano, esempio di una disciplina militante esemplare, di un’intransigenza incarnata, di una coerenza scintillante, lascia ai posteri il messaggio di una libertà saldata alla responsabilità, di un coraggio delle proprie idee unito ad un rigore esistenziale con pochi eguali. Tornare a leggerlo offre un metro di misura di ciò che è grandezza e genialità. Oltre ai testi di Berto Ricci saggi di Julius Evola, Roberto Farinacci, Beppe Niccolai.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 196

    Stampato nel 2014 da AGA

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    La rivoluzione fascista toscana e i suoi caduti

    22.00

    Brossura, 14,7 x 21 cm. pag. 304

    «Erano anime pure e ardimentose, pronte al sacrificio senza nulla chiedere e anticipavano nello spirito e nel carattere la nuova Italia fascista – Io so quanto la rivoluzione del 1922 deve alla grande riscossa toscana del 1921 – Le giovani camicie nere cadute hanno fatto della Toscana una regione dove il fascismo è sempre vigile – Noi ricordiamo i nostri morti e marciamo più rapidamente innanzi – Questo è il loro ordine». Un messaggio di Mussolini, inviato alla Federazione fiorentina il 2 marzo del 1931, in occasione della commemorazione degli squadristi della città, insieme alla formula del giuramento fascista, «Nel nome di Dio e dell’Italia, giuro di consacrarmi tutto e per sempre al bene d’Italia», incisa su una lapide, accoglie il 27 ottobre del 1934 nella cripta di Santa Croce i corpi di trentasette «martiri» di Firenze, caduti per la causa fascista prima della marcia su Roma o in seguito alle ferite riportate negli scontri. Questa è la loro storia.
    ristampa anastatica

    Stampato nel 2021 da Adler

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    La rivoluzione in camicia nera – Dalle origini al 25 luglio 1943

    12.00

    Che cosa è stato il fascismo? Reazione o rivoluzione? In realtà un fenomeno articolato e complesso. Contro il regime autoritario e conservatore edificato negli anni Venti dal nazionalista Alfredo Rocco, resiste e si sviluppa il fascismo delle origini (facente capo a Giuseppe Bottai ma per alcuni versi allo stesso Mussolini), rivoluzionario e totalitario, deciso a seppellire la”civiltà borghese” e a fondare la “nuova civiltà fascista”, una “terza via” alternativa tanto al liberal-capitalismo quanto al comunismo. Paolo Buchignani ricostruisce in modo organico la travagliata vicenda del fascismo rivoluzionario fino alla sconfitta finale. Un esito che nulla toglie all’importanza e alla particolarità del “fenomeno”in camicia nera, tanto intransigente e totalitario quanto vitale, progettuale, proiettato nel futuro e, di conseguenza, capace digarantire al Duce (cui attribuisce la sua stessa volontà rivoluzionaria) il consenso delle classi lavoratrici e popolari, dei giovani, degli intellettuali.

    Brossura, 13,5 x 20 cm. pag. 458

    Stampato nel 2007 da Mondadori

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    La Rivoluzione nella Rivoluzione – cronostoria della dottrina sociale fascista : il nuovo ordinamento economico produttivo repubblicano : verso un nuovo modello socio-economico naz

    17.50

    Questo libro è un’analisi storico-economica della “Socializzazione”. Dal “Disegno di un nuovo ordinamento dello Stato Libero di Fiume”, alla “Carta del lavoro”, ai “Diciotto punti di Verona”. E’ anche una critica spietata al sistema capitalistico e un tentativo di congegnare un sistema economico-produttivo a misura d’uomo che realizza all’interno della comunità organica la massima armonia spirituale ed il miglio uso delle risposte.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 223

    Stampato nel 1997 da Settimo Sigillo

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    La Roma di Mussolini – La più completa ricostruzione delle trasformazioni della città durante il regime fascista

    12.00

    Nella documentazione degli anni Venti e Trenta sullo sviluppo urbanistico di Roma l’aggettivo che ricorre con frequenza è “moderno”. Negli studi specialistici, negli articoli per il grande pubblico, nelle riflessioni di architetti e urbanisti dell’epoca, la trasformazione della capitale – così come dell’Italia intera – era correlata agli sviluppi di cui la società e la vita quotidiana avrebbero conosciuto gli effetti più profondi nei decenni a venire. Ma è davvero esistita un’architettura fascista? Stando agli edifici realizzati nello stesso periodo fuori dall’Italia e alle testimonianze degli architetti razionalisti, bisogna rispondere di no. Durante il regime venne concesso spazio tanto alla tradizione quanto al rinnovamento. Nell’ex foro Mussolini trovano posto il richiamo al classico dello Stadio dei Marmi e la sperimentazione formale della Casa delle armi. Le costruzioni dell’E42 non sono così poi dissimili dal monumentalismo semplificato, in auge in Francia, in Unione Sovietica o negli Stati Uniti. Gli architetti che diedero vita alla Roma mussoliniana lavorarono con successo anche per la Roma antifascista. Si tratta di un continuum di idee, progetti e personaggi che ha origine ben prima dell’avvento del fascismo e che proseguirà nei decenni successivi. Dopo oltre settant’anni questo volume monumentale affronta in modo documentato e con il necessario distacco un campo di ricerca che spesso ha visto scontrarsi visioni contrapposte.

    Brossura, 17 x 23 cm. pag. 454 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da

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    La salma nascosta – Mussolini dopo piazzale Loreto da Cerro Maggiore a Predappio (1946-1957)

    15.00

    Il libro in questione a leggerlo sembrerebbe un giallo, se non fosse invece la cronaca e la storia di quanto rimase di Benito Mussolini, all’indomani della cosidetta “liberazione”. Sepellito nel cimitero milanese di Musocco, poi trasfugato da tre nostalgici, nascosto in varie località e quindi recuperato dalle forze dell’ordine, prima di “scomparire” un’altra volta. Per undici anni, tra il 1946 e il 1957, la Repubblica Italiana lo celò infatti a nemici e nostalgici, utilizzando il convento dei Frati cappucini di Cerro Maggiore, in provincia di Milano. Dalle vicende emergono anche i tratti della società italiana nel dopoguerra, con le speranze, le ansie e le credulità del periodo.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 188 illustrato con circa 47 foto b/n

    Stampato nel 2007 da Vaccari

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    La scoperta dell’Italia – Il fascismo raccontato dai corrispondenti americani

    20.00

    L’Italia di inizio Novecento si rivelò per i corrispondenti americani, colti alla sprovvista dal suo grande fermento politico, un enigma difficile da decifrare e narrare ai lettori d’oltreoceano. Già profondamente scossi dalle lotte sociali del Biennio Rosso, ai loro occhi veri e propri moti eversivi di derivazione russa, di fronte al sorgere del movimento mussoliniano ebbero reazioni diverse: alcuni, abbandonandosi a illusioni e pregiudizi, azzardarono audaci analogie tra il capo del fascismo e i protagonisti dell’epopea a stelle e strisce; altri si avventurarono in analisi fondate su un immaginario carattere italico, frutto di conoscenze superficiali e stereotipi. Di fatto, fino a metà degli anni trenta Mussolini godette di grande popolarità presso la stampa americana. Gli inviati che giungevano numerosi a Roma per intervistarlo scrivevano articoli apologetici sul giovane dittatore, ne esaltavano l’iperattivismo e la ferrea volontà nell’imporre regole a un popolo che, in fondo, consideravano anarchico. Alcuni credettero addirittura di aver trovato nel fascismo la quadratura del cerchio: una seria riforma del capitalismo con l’aggiunta di elementi di umanitarismo sociale.

    Brossura, 14,7 x 21 cm. pag. 494

    Stampato nel 2017 da Marsilio

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    La sinistra fascista – Storia di un progetto mancato

    14.00

    Questo volume porta alla luce la più inquieta fra le diverse e non di rado conflittuali anime del fascismo: la cosiddetta sinistra fascista. Parlato identifica i tratti salienti del mosaico di idee, valori e umori che ne costituisce l’identità, seguendo il “fiume carsico” della sinistra fascista oltre la fine del Ventennio, fin dentro gli anni Settanta. Un forte spirito antiborghese e anticapitalistico, un’idea della politica come rivoluzione, l’obiettivo di una democrazia popolare totalitaria di radice rousseauiana caratterizzano questo fascismo che ha le sue origini nel sindacalismo rivoluzionario d’anteguerra, e il suo habitat nelle strutture sindacali e nelle organizzazioni giovanili universitarie. Con la Seconda Guerra Mondiale i fascisti di sinistra scelsero spesso sponde opposte: alcuni rimasero fedeli al proprio essere fascisti, altri al proprio essere rivoluzionari ed entrarono nel partito comunista, dove occuparono anche posti di prestigio.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 404

    Stampato nel 2008 da Il Mulino

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