La storia negata – Musica e musicisti nell’era fascista

Fascismo

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    La storia negata – Musica e musicisti nell’era fascista

    25.00

    Un periodo della nostra storia recente alterato e in parte cancellato da pregiudiziali ideologiche. Un rinascimento musicale capace di far confluire la musica italiana nel grande alveo della Tradizione europea. Decenni di cautele, sospetti e omissioni hanno impedito ai grandi compositori del Ventennio fascista il diventare parte corrente del repertorio concertistico. Una grave frattura si è incistata dentro la linea evolutiva del nostro Novecento, rendendolo vulnerabile alla demagogia e ad uno sperimentalismo elitario e talora orientato alla pura propaganda politica. La storia negata è un ripensamento critico di questa epoca così vicina a noi, ma per certi aspetti inaccessibile come una civiltà sepolta. Compositori, direttori d’orchestra, musicologi, istituzioni sinfoniche e liriche: tutto il complesso e vivacissimo fermento creativo alimentato da un Regime che voleva sdoganare l’Italia dalla sua immagine internazionale: “una terra di mandolinisti”, rivive in una prospettiva del tutto ripensata, nell’intento di far tornare le poetiche di questa età mercuriale un fermento vivo del nostro mondo musicale. L’attuale momento critico, per la nostra cultura, è determinato in gran parte proprio da questa massiccia rimozione del rinascimento italiano fiorito nei primi decenni del Novecento.

    Rilegato, 16 x 22 cm. pag. 200

    Stampato nel 2016 da Zecchini

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    La Svastica e l’Arcangelo – Nazionalismo ed antisemitismo in Romania tra le due guerre mondiali

    15.00

    In questo volume viene illustrato il composito mondo della cultura nazionale romena tra le due guerre mondiali: autori, testi,sigle importanti per comprendere la storia di questo paese europeo così vicino alla cultura italiana. Il volume è arricchito da un’Appendice che presenta per la prima volta in italiano i testi giovanili del fondatore della Guardia di Ferro, Corneliu Z. Codreanu.

    Brossura, pag. 138

    Stampato nel 2000 da Il Cerchio

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    La tentazione fascista

    25.00

    Romantici, sognatori, illusi, traditi. Con le etichette più disparate, la critica contemporanea ha cercato di definire l’atteggiamento di quegli intellettuali che nel confuso turbine di passioni che avvolgeva l’Europa fra le due guerre cercarono di rovare, nei nuovi valori che i regimi di Hitler e Mussolini pretendevano di incarnare, un’alternativa alla decadenza. Lontano dalle passioni di parte e dall’eredità dei pregiudizi, in questo suo volume che Renzo De Felice ha definito, nell’Intervista sua fascismo, “il più bel libro mai scritto su quel tema difficile e irto di trabocchetti che è il discorso sull’ideologia fascista”, l’Autore riesamina il caso di questi uomini di pensiero – Hamsun, Pound, Drieu La Rochelle, Céline, Junger, Benn, Brasillach, de Chateaubriant – nell’ottica, volutamente priva di riserve morali, della “tentazione”. Potevano, uomini educati a una concezione tragica ed eroica dell’esistenza, toccati dal relativismo morale nietzschiano, in rivolta contro lo spirito borghese del tempo, sottrarsi al fascino epocale di quel progetto di trasgressione dei valori meramente sociali e secolari che prometteva, nello sforzo colossale e solenne di una nazionalizzazione delle masse, cattedrali di luce e imperi per un nuovo millennio? Riscrivendo con acutezza la storia di un progetto incompiuto, il libro ricrea, in un giuoco di suggestioni estetiche, letterarie, storiche, l’atmosfera di un’epoca e indaga, con sincera spregiudicatezza, le radici di una concezione del mondo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 308

    Stampato nel 2015 da Settimo Sigillo

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    La terza via fascista – Il mito del corporativismo

    28.00

    Il fenomeno fascista si è configurato negli anni tra le due guerre come una “terza via”, distinta e contrapposta rispetto a liberalismo e socialismo. Della soluzione fascista quale fu percepita o vissuta in quel tempo, il corporativismo è uno degli elementi più importanti, in quanto tendeva a dare risposta a quello che pareva uno degli interrogativi più drammatici dell’epoca, e che dopo la crisi del 1929 apparve di portata esplosiva: l’assetto complessivo di una società che non poteva più fondarsi sugli automatismi della “mano libera” della dottrina tradizionale e che guardava con timore alla soluzione collettivistica che prendeva corpo nell’Unione Sovietica dei piani quinquennali.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 316

    Stampato nel 2006 da Carocci

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    La valle della giovinezza – Storia dell’ultimo «Campo Dux» e dei ragazzi di Salò in Val d’Astico nell’estate 1944

    22.00

    Nell’estate del 1944 la Val d’Astico si trasformò nella “Valle della giovinezza”. Qui infatti fu organizzato l’ultimo Campo Dux, al quale parteciparono migliaia di uomini, e fra questi moltissimi giovani, per addestrarsi alle armi, in vista dell’impiego nei reparti della Guardia Nazionale Repubblicana. Un fenomeno volontaristico di proporzioni nazionali, finora ignorato dalla storiografia, qui analizzato anche allo scopo di conoscere l’universo morale e politico che ispirò i partecipanti alla Repubblica Sociale Italiana.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 336 illustrato con circa 52 foto b/n e 8 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato da Cierre nel 2011

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    La Vita italiana 1913-1938 Indici

    18.00

    Nel gennaio 1913 La Vita Italiana all’Estero nacque con questo programma: «La rivista seconderà quel salutare movimento dello spirito pubblico verso i problemi di politica estera, coloniale e di emigrazione, e vuole essere una voce libera che, facendo opera di divulgazione, diventerà lume alle correnti della pubblica opinione e alle tendenze della vita collettiva». nel 1914, assunto titolo più comprensivo, La vita Italiana estese il metodo della libera discussione a tutti i problemi politici e sociali, ponendo l’arma della polemica al servizio della verità e delle aspirazioni nazionali…

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 64. In allegato Cd

    Stampato nel 2016 da Effepi

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    La vittoria del 1934 – I Campionati Mondiali di Calcio nella politica del Regime

    16.00

    Il 10 giugno 1934, nella coreografica cornice dello stadio del Partito Nazionale Fascista, la selezione italiana di football sconfigge sul terreno di gioco la rappresentativa cecoslovacca, laureandosi per la prima volta campione del mondo nello sport fin da allora più seguito dagli italiani. Sul pennone dello stadio romano, campeggia la bandiera nera del Partito Unico, mentre gli altoparlanti diffondono le note di Giovinezza, amplificate dal coro unanime dei cinquantamila spettatori presenti. In tale atmosfera di entusiasmo collettivo, Benito Mussolini si affaccia dalla tribuna nell’atto di raccogliere platealmente, davanti a una nutrita schiera di fotografi giunti da ogni parte del mondo, l’esplicito saluto romano degli azzurri schierati al centro del campo. Il Mondiale di calcio diventa una prospettiva da cui analizzare le dinamiche della stabilizzazione totalitaria e le ricadute interne al regime. Il calcio è, a un tempo, uno strumento di propaganda, un veicolo di consenso, una risorsa di politica estera da utilizzare nel confronto e nella dialettica con gli altri Paesi, di volta in volta potenziali alleati o nemici, in una sorta di simbolica anticipazione delle contese politiche. A far da contorno all’investimento politico del regime sull’evento è poi il racconto, in chiave epica ed enfatica, delle vicende calcistiche da parte delle grandi firme del giornalismo sportivo del tempo, degli inviati della radio, degli illustratori dei manifesti murali, significativi strumenti di comunicazione, a vario titolo arruolati dai vertici politici dello sport fascista nella costruzione di un rapporto di mobilitazione con un pubblico numeroso e partecipe.

    Brossura 13,5 x 20,5 cm. pag. 229

    Stampato nel 2014 da Solfanelli

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    Le «signore del fascio» – L’associazionismo femminile fascista nel ravennate (1919-1945)

    15.00

    La prima ricerca organica sull’associazionismo femminile fascista della provincia di Ravenna. Ricostruendo il panorama delle organizzazioni di massa del regime, l’autrice ne delinea la vicenda storica e il diverso radicamento nel territorio ravennate, esaminando il ruolo in esse ricoperto dalle donne e soffermandosi in particolare sulle associazioni femminili, Massaie rurali, Sezioni operaie e lavoranti a domicilio e Fasci femminili, analizzate sulla scorta di fonti in gran parte inedite.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 134

    Stampato nel 2008 da Longo Editore

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    Le ali del potere – La propaganda aeronautica nell’Italia fascista

    24.00

    Sulla base di un ampio campione di fonti, questo libro scandaglia il tema del fascismo alato, indagando il legame precoce tra fascisti e ambienti aviatori e evidenziando come il regime di Mussolini si configurasse come un caso originale di uso politico e ideologico dell’aeronautica. Con l’identificazione mitica tra aviazione e fascismo, tra arte del pilotaggio e arte di governo, con la valorizzazione delle esperienze aviatorie del Duce, con il ricorso alla retorica dannunziana e alla polemologia futurista per esaltare le imprese delle ali italiane, gli artefici della propaganda svilupparono un culto patriottico dell’aviazione che svolse una funzione pedagogica centrale nella politica fascista. La storia di questo culto arricchisce la conoscenza della natura rituale e scenografica del fascismo, nonché della sua permanente oscillazione tra la propensione a irreggimentare le masse con l’organizzazione capillare di manifestazioni aeree rivolte al pubblico – e la promozione dell’eroismo aristocratico – con la glorificazione di piloti quali Francesco Baracca o Francesco De Pinedo.
    Cartonato con sovracopertina 15,5 x 23,5 cm. pag. 340

    Stampato nel 2010 da Utet

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    Le arti e il fascismo – Italia anni trenta

    5.00

    Negli anni Trenta, in Italia, il sistema delle arti deve confrontarsi con il regime fascista e le sue esigenze di controllo e propaganda, ma al tempo stesso diventa terreno di confronto fra artisti e tendenze. Una scena artistica vivace e combattiva, con fautori del classico e delle avanguardie, astrattisti ed espressionisti, cantori dei trionfi dell’impero e minimalisti crepuscolari. Un clima comunque fervido, che attraversa pittura, scultura, architettura, design, arti minori e anche i nuovi media del tempo: cinema, riviste, comunicazione pubblicitaria. Un sistema che il regime, in parte, cerca di ingabbiare in logiche corporative e che invece riceve visibilità in manifestazioni come Biennale, Triennale, Quadriennale.

    Brossura, 21 x 28,5 cm. pag. 50 completamente illustrato b/n e colori

    Stampato nel 2015 da Giunti

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    Le Camicie Nere 1935-1945

    15.00

    Poco dopo la sua ascesa al potere nell’ottobre 1922, Mussolini trasformò le “Squadre d’azione” del partito fascista nella Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. I suoi reparti combattenti – i battaglioni delle Camicie Nere – furono organizzati nel 1928 e sarebbero quindi entrati in azione nelle guerre combattute dal fascismo sia in Africa sia in Europa. Le Camicie Nere combatterono contro i Senussiti in Libia, in Etiopia e – non ufficialmente – per Francisco Franco in Spagna: molti di loro caddero in queste guerre. Quando l’Italia entrò nel Secondo conflitto mondiale con la dichiarazione di guerra alla Francia e alla Gran Bretagna, le legioni di Camicie Nere combatterono sul fronte orientale, in Grecia, in Jugoslavia e in Africa settentrionale. Dopo la resa dell’Italia, numerosi, tra loro, si unirono ai tedeschi per continuare a combattere, soprattutto contro i partigiani, sia nei territori della Jugoslavia sia in Italia – sino alla fine della guerra. Questa nuova storia dei reparti combattenti delle Camicie Nere fornisce dettagli sulle vicende di tali formazioni, paramilitari prima e combattenti poi, dall’ascesa al potere di Mussolini alla fine della Seconda guerra mondiale.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 132 con circa 67 foto b/n + 8 tavole a colori

    Stampato nel 2011 da Libreria Editrice Goriziana

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    Le Camicie nere in Africa. 1923-1943

    26.00

    Niccolò Lucarelli

    Dalle prime operazioni in Cirenaica nel 1923, passando per l’Etiopia e terminando in Tunisia nel maggio del 1943, le vicende legate all’impiego delle Camicie Nere nelle colonie italiane sono ricostruite attraverso le testimonianze dei protagonisti, i bollettini militari, i diari storici dei vari comandi e gli articoli di stampa. Niccolò Lucarelli ripercorre i fatti d’armi sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista del contesto politico, senza tralasciare quello psicologico e morale; per quest’ultima ragione viene lasciato spazio sia alle voci di quelle Camicie Nere fino all’ultimo convinte della necessità della guerra, sia di quelle che proprio in Africa ebbero i primi dubbi sulla giustezza dell’impresa coloniale e del fascismo tutto.

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    Le configurazioni del fascismo (1922 – 1923)

    13.00

    Secondo Pareto l’Italia post-1918 è ricca di forze centrifughe (le leghe rosse, il sindacato dei ferrovieri e dei tramvieri) e di forze centripete (plutocrati e borghesia produttiva) e rileva che ogni gruppo organizzato vuole impadronirsi del potere centrale, mentre le tendenze centrifughe sono meramente tattiche. Egli configura il fascismo come una forza politica di restasurazione del potere centrale tutt’altro che invisa alla plutocrazia, ma ricca, al proprio interno, di tendenze socializzatrici. In definitiva il fascismo al potere avrebbe configurato una sorta di governo di salute pubblica, nel quadro di una politica di riforme sociali condotta dall’alto. Edizione critica a cura di Francesco Ingravalle.

    Brossura 14,5 x 21,5 pag. 129

    Stampato nel 2012 da Ar

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    Le crepuscule du fascisme – Histoire de la République sociale italienne de 1943 a 1945

    Il prezzo originale era: €28.00.Il prezzo attuale è: €16.80.

    Il 15 settembre 1943, Benito Mussolini decreta la nascita della Repubblica Sociale Italiana nel bel mezzo di una guerra che agli occhi dei più pareva già persa. Questo governo fascista di stampo socializzante, è in realtà era un ritorno alle origini, al combattentismo. La sua costituzione conteneva un programma, politico, economico e sociale noto come “socializzazione” che potè essere messo in pratica solo in parte a causa dell’andamento della guerra. La guerra civile che caratterizzò questi due anni, fu tragico di conseguenze, lasciando degli strascichi fino ai nostri giorni. Notevole l’inserto fotografico a colori.

    Brossura, 15 x 21,5 cm. pag. 133 + 48 pagine fuori testo con foto b/n e a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 1998 da Editions Godefroy de Bouillon.

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    Le mie avventure in Messico

    18.00

    Degrelle, giovane esponente dell’Azione Cattolica belga, rimase favorevolmente colpito dall’integrità dei “Cristeros” messicani, che si preparavano a lottare e a morire nel nome del Cristo. Degrelle rimase inpressionato riguardo i 12.000 cattolici che in Messico avevano trovato la morte in atroci circostanze, torturati, bruciati vivi, impiccati da una barbarie rivoluzionaria e anticlericale. Volle allinearsi, assumere la difesa di quel popolo e si mise in cammino. Aveva preso la decisione di partire per il Messico per portare appoggio morale e umano ai Cristeros.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 136 con 64 illustrazioni e disegni b/n

    Stampato nel 2008 da Novantico

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    Le militi dell’idea – Storia delle organizzazioni femminili del Partito Nazionale Fascista

    33.00

    Questo lavoro intende fornire un contributo allo studio di una delle più importanti operazioni politico-culturali attuate nell’Italia interbellica. Proponendo una dettagliata ricostruzione dell’incessante opera di divulgazione della figura femminile svolta dal Partito Nazionale Fascista, viene compiuta una rivisitazione della storiografia relativa agli strumenti e ai modi con cui il fascismo cercò di mobilitare le donne in favore del partito e della nazione, focalizzando l’attenzione soprattutto sulle esponenti dei ceti medi che aderirono al Fasci femminili.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag 278

    Stampato nel 2002 da Olschki

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    Le origini del Fascismo

    15.00

    Dal 1908 al 1933 l’Italia e’ attraversata da un vento rinnovatore che segno’ scadenze cruciali per il destino degli italiani. Fu Alfredo Oriani nel 1908 ad aprire il discorso sul cambiamento di rotta della storia d’Italia. Creò un clima di attesa che annunciava una “rivolta ideale”, fino ad intravedere la possibilità di un grande destino per la nazione. Ed ecco che sulla scena della storia d’Italia compare l’uomo nuovo, il Mussolini socialista, interventista, decisore che diventerà il capo del fascismo. In Mussolini c’è la sintesi del sindacalismo rivoluzionario e del realismo machiavelliano, dell’utopismo dannunziano e della concretezza dello Stato corporativo, della rivoluzione restauratrice di Giovanni Gentile e della destra storica e del conservatorismo verticale del primo Croce. Alla pratica del trasformismo Mussolini propone l’etica della politica e una cultura che costruisce il Nuovo Stato.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 251

    Stampato nel 2005 da Controcorrente

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    Le penne dell’Arcangelo – Intellettuali e guardia di ferro

    8.50

    Eliade, Cioran, Ionescu, Noica: che cosa accomuna uno studioso di storia delle religioni, un filosofo, un drammaturgo e un professore? La terra, certo – la Romania carica di anni storia; il tempo – un ventesimo secolo già tormentato che ancora non sa immaginare una guerra tremenda e una pace ancora più devastante; ma sopratutto l’idea – la “Guardia di Ferro” istituita da Corneliu Zelea Codreanu, il Capitano delle “Camicie Verdi” che seppe regalare un senso e un onore apiù di una generazione.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 108

    Stampato nel 1994 da Società Editrice Barbarossa

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    Le radici del Fascismo – Una storia da riscrivere

    18.10

    Le vicende del XX secolo si presentano come una partita a tre per il dominio del mondo. Il Fascismo, una delle tre forze, ha giocato questa partita sullo stesso piano delle liberal-democrazie, oggi vittoriose anche sul comunismo. Il fascismo non è un fuorilegge della storia, ma una delle sue forze costitutive. Negare il Fascimo come protagonista della storia recente, sarebbe come per un cattolico negare l’esenza del protestantesimo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 239

    Stampato nel 1998 da Settimo Sigillo

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    Le riviste dei GUF e l’arte contemporanea 1926-1945 – Un’antologia ragionata

    25.00

    Nata entro un più ampio progetto di ricognizione di articoli sull’arte contemporanea in riviste italiane della prima metà del Novecento, questa antologia “ragionata” fa conoscere la consistenza del contributo al dibattito critico sull’arte contemporanea in Italia offerto dalle numerosissime riviste dei Guf (Gruppi universitari fascisti), pubblicate in centri fra metà degli anni venti e metà dei quaranta. Le correnti che riscuotono l’attenzione degli universitari sono l’astrattismo, il futurismo, il “Novecento” e il dibattito sull’architettura razionale. Per ciascuna delle trentadue riviste dei Guf qui raccolte ogni capitolo si apre con una parte introduttiva dedicata alla rivista, cui segue un regesto degli articoli su arte, architettura, scenografia e teorizzazione estetica in essa comparsi, assieme alla segnalazione delle illustrazioni pubblicate; infine, il cuore di ogni capitolo, l'”Antologia”, che propone una scelta di testi selezionati in base all’importanza del tema o della notorietà dell’autore. Chiude il libro un indispensabile indice analitico di nomi, correnti artistiche, esposizioni, gallerie, collezioni, istituzioni e riviste.

    Brossura 17 x 24 cm. pag.382 con diverse illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Silvana Editoriale

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    Le spie del Duce (1939-43) – Lettere e documenti segreti sulla campagna di Russia

    20.00

    I documenti dell’OVRA ritrovati negli scantinati del Viminale – e per molto tempo tenuti segreti – accertano un tentativo di pace separata tra URSS, Germania e Italia che rovescia completamente l’interpretazione storica di alcuni episodi cruciali della Seconda Guerra Mondiale. Con la sapienza dello storico, Aldo Giannuli offre in queste pagine una lettura organica della vasta documentazione composta da lettere e rapporti confidenziali inviati dall’OVRA al duce in persona. Mentre la propaganda italo-tedesca pronosticava un’imminente vittoria a est, Mussolini era puntualmente informato dalle sue spie sia del disastro che andava maturando in Russia, sia gioco poco chiaro attuato dai tedeschi per tentare di uscire dal pantano. Riaccendendo la luce su una tragedia militare e umana, il libro di Giannuli svela una complessa vicenda di diplomazie riparate all’ombra dei rapporti confidenziali che, in realtà, mascheravano scambi di informazioni e offerte di tregua, manovre disinformative e segnali di disponibilità lanciati dai servizi segreti di Germania, Inghilterra, URSS, ma anche di Svezia, Turchia, Vaticano, Polonia, Spagna.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 285

    Stampato nel 2018 da Mimesis

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    Le storture del male assoluto – I «crimini» fascisti che hanno fatto grande l’Italia

    15.00

    E’ incredibile quello che il Regime di Mussolini fu in grado di fare in soli 18 anni. Facendo un giro nelle città si possono vedere le diverse e caratteristiche opere realizzate durante il ventennio, senza dimenticare l’immensa mole di leggi e di normative che – nonostante una guerra persa e il radicale ostracismo imposto dalla “restaurazione democratica” – riuscì a influenzare l’attuale Costituzione e addirittura, nella stragrande maggioranza, a sopravvivere all’esistenza stessa del regime fascista, continuando a organizzare e regolamentare la vita dei cittadini fino a pochissimi anni fa, vale a dire a partire dagli anni 1992-93. Questo libro mette in luce queste informazioni censurate per permettere di giudicare fino a che punto il Regime debba essere infamato come “male assoluto”.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 130 con circa 27 foto b/n

    Stampato nel 2011 da Herald

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    Le tre prove legionarie

    Il prezzo originale era: €18.00.Il prezzo attuale è: €10.80.

    Faust Bradescu           Prezzo di listino: 18.00 (sconto 40%)

    La Legione dell’Arcangelo Michele ha incarnato nella maniera più pura gli ideali che hanno caratterizzato i partiti nazionalisti e fascisti nel secolo scorso e che ieri, oggi e per sempre, ogni uomo di Militia del Fronte della Tradizione sente propri. A oltre settant’anni dalle rivoluzioni nazionali, i problemi sociali, politici e spirituali dell’Europa non solo non sono stati risolti, ma anzi appaiono drammaticamente riacutizzati; allo stesso modo, la soluzione degli stessi rimane quella indicata dal Capitano Corneliu Codreanu e dai suoi Legionari: l’Uomo Nuovo. Occorre, come ci ricorda Bradescu, non pensare all’uomo come un individuo, un’astrazione, un numero, come fanno il comunismo e il liberismo, ma considerarlo come il vero protagonista della rinascita nazionale.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 128

    Stampato nel 2008 da Novantico

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    Leandro Arpinati – Un fascista anomalo

    32.00

    Anarchico, interventista, fascista della prima ora, amico, conterraneo e spalla di Mussolini, Leandro Arpinati (1892-1945) è stato una delle figure principali, e dal destino più insolito, nel regime fascista. Capo dello squadrismo bolognese, vicesegretario del partito e podestà di Bologna, poi sottosegretario (cioè di fatto ministro) agli Interni, Arpinati terminò bruscamente la sua carriera quando, nel 1933, fu rimosso e spedito al confino. Estromesso dai palazzi del potere, finì isolato, ma non dimenticato, nella sua tenuta alle porte di Bologna. Dopo l’8 settembre 1943 rifiutò l’offerta di tornare a collaborare col duce, e anzi ebbe contatti con la Resistenza. Ma il suo nome era troppo legato al fascismo e il 22 aprile 1945, poche decine di minuti dopo l’arrivo degli Alleati, un commando partigiano lo giustiziava. Queste pagine ne ripercorrono la complessa vicenda umana e politica, di cui restituiscono le molteplici ombre.

    Rilegato, 15,5 x 21 cm. pag. 496 + 16 pagine fuori testo con 28 foto a colori

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    Legionari d’Africa

    59.00

    Fernando Gori

    Raro volume stampato nel 1932 da Nuova Europa Libreria Editrice. Il volume ripercorre le azioni delle Camicie Nere in Africa, in particolare nel contesto dell’Africa orientale italiana. Si descrivono azioni ed eventi a molti oramai sconosciuti ma che hanno rappesentato per quella, ormai lontana generazione di italiani, un’epopea di orgoglio e di rivalsa politica e sociale nei confronti delle grandi potenze coloniali di Francia e Inghilterra.

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    Legione Decima. Fra l’anno XII dell’età fascista e l’anno 58 A.C. (Romanzo)

    10.00

    Alfredo Panzini

    Come raccontare lo scontro tra Giulio Cesare, simbolo della romanità, e lo suebo (o svevo) Ariovisto, quintessenza della germanità? Alfredo Panzini lo fa creando una cornice “italiana” in cui allo scontro tra i due avversari del passato fa da contraltare nel presente (il 1933) l’incontro tra due mondi altrettanto contrapposti, rappresentati dal giovane avanguardista Ambrogino e dall’anziano professor Antonio, chiuso nei propri studi e avulso dalla società. Il racconto storico delle conquiste in Gallia di Giulio Cesare, grazie alle capacità affabulatorie dello studioso, affascina il ragazzo, che giorno dopo giorno fa uscire l’altro dalla solitudine e, testimone delle sue sventure, si spinge addirittura a impegnare la propria motocicletta per evitare il sequestro dell’antica spinetta, unico bene di valore rimasto nella modesta casa del vecchio. E così il lettore viene a conoscere, in questo romanzo breve ma accattivante, tanti dettagli sullo spirito di Roma, sull’animo di Cesare, sull’essenza romanità che forse gli erano sfuggiti quando aveva liquidato, studiandole magari di controvoglia, le vicende del “De bello gallico”: è probabilmente il modo più bello di imparare la storia (quella del passato remoto e quella del passato più recente).

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 134

    Stampato nel 2021 da Solfanelli

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    Léon Degrelle e l’avvenire di Rex

    Il prezzo originale era: €9.00.Il prezzo attuale è: €5.40.

    Robert Brasillach      prezzo di listino: 9.00 (sc. 40%)

    Il poeta e l’uomo d’azione, quasi coetanei – Degrelle era nato il 15 giugno 1906; Brasillach il 31 marzo del 1909 – Il primo indossando l’uniforme delle Waffen-SS sul fronte dell’Est; il secondo armato della potenza evocativa della parola. Entrambi, però, uniti dall’amore per la giovinezza, intesa quale amicizia e gioia di vivere e, senza dubbio e fino all’ultimo, intesa quale fierezza e speranza. Brasillach venne fucilato dai suoi compatrioti a guerra finita, Degrelle riuscì a passare in Spagna partendo dalla Norvegia con un ultimo aereo disponibile e vi si stabilì per il resto della sua vita.

    Brossura 13,5 x 21 cm. pag. 126

    Stampato nel 1997 da Il Cinabro

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    Lettere studentesche dal carcere – Vacaresti. 9 ottobre 1923 – 30 marzo 1924

    11.00

    Corneliu Zelea Codreanu

    Buttate giù durante la sua più significativa esperienza di detenzione dopo quella del 1938 che l’avrebbe condotto al martirio, le Lettere Studentesche dal carcere possono considerarsi il primo rudimentale manifesto politico di un giovanissimo Codreanu. La concisa raccolta esprime, insieme al sentimento di malinconia e di dolore per la condizione di prigionieri, un’inesauribile amore per il popolo romeno e di astio per i nemici della Patria. E’ a Vacaresti che Codreanu e i suoi scelgono per la prima volta di affidare le proprie gesta all’Arcangelo Michele, gettando le basi per la fondazione del mito della Legione.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 78

    Stampato nel 2019 da Libreria Europa

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    Lo stato corporativo

    8.00

    Questo lavoro di Bruno Biagi sullo Stato Corporativo, rappresenta un tentativo di superare la classica dicotomia tra capitale e lavoro, atraverso l’analisi della specificità dell’idea corporativa, della quale vengono passati in rassegna i principali fondamenti giuridici ed economici.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 49

    Stampato nel 1999 da Ars

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    Lo stato sociale nel “ventennio”

    17.00

    Questo saggio ha lo scopo dichiarato di far conoscere quello che venne fatto nel Ventennio nel campo del Lavoro e della Legislazione sociale al fine di tutelare la persona e la dignità non solo dei lavoratori nei vari settori produttivi, ma anche delle donne, dei fanciulli, dei disoccupati, dei portatori di handicap e di tantissime famiglie in stato di povertà. Lo studio, che si basa esclusivamente su testi storici e le Gazzette Ufficiali dell’epoca, non si limita ad essere un’esposizione di norme e principi giuridici, ma evidenzia anche come nel Ventennio nasce una nuova rivoluzionaria concezione del lavoro, come in pochi anni il concetto economico-materialistico del lavoro e del rapporto capitale-lavoro mutino radicalmente assumendo connotati impensabili. Allo scopo di rendere più completa la lettura, le varie norme esaminate sono state sinteticamente inquadrate nel loro contesto storico-economico e inoltre sono stati inseriti molti curiosi avvenimenti verificatesi in quel breve volgere di anni.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 272

    Stampato nel 2010 da I libri de Il Borghese

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    Lo Stato-partito del fascismo – Genesi evoluzione e crisi 1919-1943

    40.00

    Frutto di un’accurata indagine svolta prevalentemente su fonti primarie (fonti archivistiche e a stampa, atti parlamentari, letteratura coeva, memorialistica), questo volume ricostruisce e interpreta la vicenda storica del fascismo seguendo la genesi, l’evoluzione e la crisi dello Stato-partito. Già dal 1923, infatti, si poté assistere a una progressiva compenetrazione e subordinazione del partito allo Stato, che però non riuscì nello scopo di realizzare pienamente l’unità del regime. Poco alla volta il sistema politico fascista assunse una configurazione tale da attivare una doppia dinamica: da un lato si evidenziò un dualismo fra la “patria fascista” e la nazione di tutti gli altri italiani, dall’altro, si concretizzò un ulteriore dualismo all’interno dello stesso Stato-partito, fra prefetti e federali in periferia e sottosegretari all’Interno e segretari generali del Pnf al centro. Il divario tra la comunità fascista e la nazione si accrebbe sia nel corso della segreteria Starace, sia durante la guerra, accentuando il contrasto tra prefetti e federali, che lo stesso Mussolini individuò tra i fattori di crisi del regime.

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 628

    Stampato nel 2009 da Il Mulino

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    Logica della corporazione

    10.00

    Il tema dei rapporti tra sindacato e corporazione è affrontato dall’autore sia in chiave storica, sia sotto il profilo dell’analisi di specifici contenuti politico-programmatici. Di particolare interesse risulta la parte sull’avvenire della corporazione e sul superamento, attraverso essa, della tradizionale antitesi tra capitale e lavoro.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 102

    Stampato nel 1999 da Ars

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    Lorenzo Viani e l’anarco-fascismo. Cronache rivoluzionarie di una cultura totale

    24.00

    Luca Leonello Rimbotti

    Dai loro casolari, gli intellettuali militanti della grande provincia osservavano il mondo e agivano di conseguenza. Lorenzo Viani, pittore e scrittore viareggino a lungo dimenticato, fu il protagonista dell’espressionismo pittorico italiano e scrisse ottimi romanzi in vernacolo. Amico di D’Annunzio e di Puccini, di Marinetti e Nomellini, ma anche di Italo Balbo e Carlo Scorza, il suo nome è ancora poco noto al grande pubblico. Lunga è la schiera degli intellettuali – da Malaparte a Papini, da Rosai a Cicognani, da Soffici a Maccari, da Roccatagliata Ceccardi a Giuliotti, a Paolieri, Sanminiatelli, Krimer, Tozzi, Conti, Cozzani e molti altri – che insieme a Viani si batterono per la sana provincia “strapaesana”. Imboccarono tutti la via dello schieramento politico, in un’epoca di contrapposizioni frontali: la loro opera, tuttavia, è stata spesso ignorata o manipolata. In questo saggio  si parla del Viani anarco-fascista e mussoliniano, dei molti anarchici che confluirono nel Fascismo, e dei tanti “provinciali” in rivolta che lavorarono alla rivoluzione italiana, coltivando un amore mistico per la propria “piccola Patria”.

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    LUX n. 13 – Roberto Farinacci. Dallo squadrismo alla R.S.I.

    8.50

    Storica collana della Novantico Editore che ha sancito l’inizio dell’attività editoriale, incentrata sul periodo 1922-1945 in Italia, caratterizzato dal Fascismo e dalla Repubblica Sociale Italiana: fatti, personaggi, avvenimenti, storie militari e monografie sono gli argomenti trattati. Ogni volumetto è costituito da 70/80 pagine ottimamente illustrate con fotografie in b/n e a colori. La presente monografia si occupa in particolare di Roberto Farinacci.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80 con 36 illustrazioni b/n

    Stampato nel 1999 da Novantico

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    LUX n. 14 – I Legionari di Imperia – Storia della 33ª legione M.V.S.N. “A. Gandolfo”

    10.00

    Storica collana della Novantico Editore che ha sancito l’inizio dell’attività editoriale, incentrata sul periodo 1922-1945 in Italia, caratterizzato dal Fascismo e dalla Repubblica Sociale Italiana: fatti, personaggi, avvenimenti, storie militari e monografie sono gli argomenti trattati. Ogni volumetto è costituito da 70/80 pagine ottimamente illustrate con fotografie in b/n e a colori. La presente monografia si occupa in particolare della 33ª Legine M.V.S.N. di Imperia.

    Brossura, 17 x 24,5 cm. pag. 96 con circa 115 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2002 da Novantico

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    LUX n. 8 – Ettore Muti. Eroe e martire

    8.00

    Storica collana della Novantico Editore che ha sancito l’inizio dell’attività editoriale, incentrata sul periodo 1922-1945 in Italia, caratterizzato dal Fascismo e dalla Repubblica Sociale Italiana: fatti, personaggi, avvenimenti, storie militari e monografie sono gli argomenti trattati. Ogni volumetto è costituito da 70/80 pagine ottimamente illustrate con fotografie in b/n e a colori. La presente monografia si occupa in particolare di Ettore Muti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80 illustrato con 39 foto b/n e riproduzione di documenti e 2 foto a colori a colori

    Stampato nel 1997 da Novantico

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    LUX n. 9 – Le giornate milanesi del Duce .16, 17, 18, 19 dicembre 1944-XXIII

    8.00

    Storica collana della Novantico Editore che ha sancito l’inizio dell’attività editoriale, incentrata sul periodo 1922-1945 in Italia, caratterizzato dal Fascismo e dalla Repubblica Sociale Italiana: fatti, personaggi, avvenimenti, storie militari e monografie sono gli argomenti trattati. Ogni volumetto è costituito da 70/80 pagine ottimamente illustrate con fotografie in b/n e a colori. La presente monografia si occupa in particolare della storica visita di Mussolini a Milano nelle giornate del 16, 17, 18, 19 dicembre 1944.

    Ristampa anastatica

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80 illustrato con circa 59 foto b/n

    Stampato nel 1997 da Novantico

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    M.V.S.N. 1923-1943 Vol 1. Legioni e Battaglioni CC.NN. Insegne, medaglie, distintivi e cartoline

    85.00

    Guido Tarlao

    Il primo di una serie di volumi enciclopedici dedicati all’organizzazione, dislocazione ed organica delle Legioni ordinarie della M.V.S.N. e dei Battaglioni di CC.NN. in tutta la Penisola, dal 1923 fino all’Armistizio dell’8 settembre 1943. Questo primo volume prende in esame la storia, l’organizzazione, le insegne, i distintivi e le cartoline delle Legioni e dei Battaglioni, nel periodo storico compreso tra il 1923 e il 1943. Il volume (altri due sono già in lavorazione) si presenta come uno strumento, sicuramente utile ai collezionisti ma anche agli storici che vogliono approfondire, senza utilizzare decine e decine di testi diversi, la tematica della Milizia Volontaria di Sicurezza Nazionale che oltre ad operare con numerosi reparti nel territtorio nazionale, fu presente su tutti i fronti bellici del secondo conflitto mondiale dove ebbe a cimentarsi l’esercito italiano, comprese le Colonie.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 566 illustrato con 1000 tra foto d’epoca b/n e colori di labari, gagliardetti, medaglie, distintivi e cartoline

    Stampato nel 2024 da Athena Books

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    M.V.S.N. La storia e le uniformi dell’esercito in camicia nera

    49.00

    Carlo Rastrelli

    La M.V.S.N. fu un vero e proprio esercito, su base volontaria, divenendo la quarta Forza Armata dello Stato. Oggi è di fatto un esercito. Pesano su questa “damnatio memoriae” la connotazione politica della Milizia, definita la “Guardia armata della Rivoluzione”. Ad oltre settant’anni da quegli avvenimenti, sopite le esasperazioni e le strumentalizzazione di parte, alla Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale dev’essere giustamente riconosciuto un proprio ruolo nella storia militare italiana testimoniato dagli oltre 14000 suoi caduti, da 20 ordini militari di Savoia e da 37 ricompense al valore ai labari di legioni di CC.NN., oltre a 90 medaglie d’oro, 1232 d’argento, 2421 di bronzo e da 3658 croci di guerra al valor militare meritate dalle camicie nere in Libia, in Africa orientale, in Spagna e sui fronti del secondo conflitto mondiale

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    M.V.S.N. La storia e le uniformi dell’esercito in camicia nera –Vol. 2

    32.00

    Carlo Rastrelli

    In modo completo e organico, vengono finalmente raccolti in questo volume tutti i Regolamenti ufficiali sulle uniformi della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.). Per la prima volta, oltre a quelli noti del 1923, del 1931, del 1935 e del 1941, viene infatti qui pubblicato dal Comando Generale della Milizia di Mussolini nel luglio del 1938 per meglio puntualizzare a tutti gli ufficiali in camicia nera le varie tipologie di uniformi, la loro composizione e le prescrizioni specifiche per l’uso.

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    Marcello Gallian. La battaglia antiborghese di un fascista anarchico

    25.00

    Biografia dello scrittore, esponente della cosiddetta “sinistra fascista”. La vicenda politica e letteraria di Gallian contribuisce a chiarire alcuni aspetti dell’antiborghesia insita nel fascismo. Fascista irriducibile antiborghese e anarchico, Gallian, si è trovato, nel dopoguerra, a pagare con la miseria e l’emarginazione i suoi trascorsi politici.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 188

    Stampato nel 1984 da Bonacci

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    Marciare su Roma – Atti del Convegno di Studi Storici del Comitato Pro 90° Anniversario della Marcia su Roma

    25.00

    Il libro coordinato da Pietro Cappellari in qualità di Responsabile culturale del Comitato Pro 90° Anniversario della Marcia su Roma, presenta al lettore un innovativo quadro generale del periodo 1919-1922 accompagnato da approfondimenti regionali specifici affidati a studiosi del territorio di riferimento. La Marcia su Roma, infatti, non fu quell’atto insurrezionale concretizzatosi nel giro di pochi giorni ma, in realtà, una lunga marcia per la conquista del potere iniziata da Benito Mussolini in quel lontano 23 Marzo 1919 quando, con pochi reduci di guerra e rivoluzionari di sinistra, fondò a Milano i Fasci Italiani di Combattimento. Il volume passa, quindi, in rassegna il Biennio Rosso, la reazione antisocialista degli squadristi, il “nuovo” fascismo che macina consensi nella società italiana, tra la borghesia, come tra il proletariato.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 582

    Stampato nel 2013 da Herald Editore

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    Margherita Sarfatti. La donna che inventò Mussolini

    30.00

    Roberto Festorazzi

    L’opera di Roberto Festorazzi si basa su una duplice, importantissima e inedita documentazione d’archivio reperita dall’autore. Il primo fondamentale documento è un memoriale autobiografico, retrospettivo e autocritico, che Margherita Sarfatti redasse, in lingua inglese, nel 1943-44, intitolato My Fault. Scritto con intenti polemici verso il fascismo e il suo Capo da colei che con il fortunatissimo Dux aveva creato il mito del Dittatore buono, il memoriale, per volontà della stessa autrice, non fu mai dato alle stampe.  La seconda importante fonte documentaria è il dossier ‘tedesco’ del barone Werner von der Schulenburg, che fornisce le prove del ruolo svolto da Margherita Sarfatti, nella seconda metà del 1933, dietro le quinte della scena internazionale, per favorire una successione a Hitler alla cancelleria di Berlino.

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    Mario Gioda. Armare i cervelli e temprare gli spiriti

    22.00

    Luca Bonanno

    Luca Bonanno ricostruisce tutta la vita di Mario Gioda dalla nascita ai primi lavori come tipografo, dalla Grande Guerra all’approdo nelle file del Fascismo e l’elezione a deputato del 1924, fino ad arrivare alla sua morte pochi mesi dopo. Ma non stiamo parlando di una mera scansione della vita. L’autore ci fa viaggiare nella vita del Gioda, il Gioda politico partendo dal suo pensiero socialista per poi abbracciare l’ideale anarchico. Con lo scoppio della Grande Guerra si sposta su posizioni interventiste, diventando amico fraterno di Mussolini. Logico sbocco è la presenza in piazza San Sepolcro alla fondazione dei Fasci di Combattimento, e la fondazione pochi giorni dopo del Fascio di Torino. Tra tutte le diverse pubblicazioni inerenti il fascismo e i suoi uomini, nessuno aveva mai trattato Mario Gioda, caduto nell’oblio, nel dimenticatoio dalla storiografia ufficiale. Mario Gioda un uomo nato e morto in povertà, che non dava importanza al ruolo, a cui bastava solo “la stima del capo di Milano, l’affetto della sua gente, e soprattutto, la libertà di poter scrivere ed esprimere sempre e comunque le proprie convinzioni

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    Mario Sironi. Disegni, progetti e bozzetti per Il Popolo d’Italia. Mario Sironi e le illustrazioni per Il Popolo d’Italia 1921-1940.

    70.00

    In questo significativo nucleo totalmente inedito di ben 120 disegni, ritroviamo un Mario Sironi “vignettista”: vere e proprie istantanee pubblicate negli anni del fascismo sul quotidiano di regime, “il Popolo d’Italia”, il giornale fondato da Benito Mussolini. Intorno al giornale ruotavano, un insieme di altre pubblicazioni che costituivano la rete editoriale principale del fascismo: testate direttamente dipendenti dal quotidiano, come il settimanale “Domando la Parola! Il Lunedì del Popolo d’Italia”, poi trasformato in “La Rivista Illustrata del Popolo d’Italia”, l'”Almanacco enciclopedico del Popolo d’Italia”, e infine “Gerarchia”. Un bozzetto per “La penna dei ragazzi” (poi “Anno XII”) che si trova nel gruppo sembra esulare dallo stretto giro del “Popolo”, ma la direzione di Vittorio Mussolini, figlio del Duce, lo riconduce all’ambito strettamente mussoliniano, e probabilmente Sironi si trovò ad elaborarlo direttamente nella sede del quotidiano. Inoltre, troviamo un significativo nucleo di disegni eseguiti per i bassorilievi destinati alla facciata e all’atrio della nuova sede del “Popolo d’Italia” che l’architetto Muzio aveva progettato nel 1938.

    Brossura, 25 x 30 cm. pag. 132,  completamente illustrato a colori e b/n

    Stampato nel 2016 da Manfredi Edizioni

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    Massoneria e Fascismo – Dall’intesa cordiale alla distruzione delle Logge: come nasce una «guerra di religione»

    25.00

    Nel 1925 Benito Mussolini fa approvare una legge che mette al bando la massoneria. Gramsci accuserà il Duce di violerla indebolire per farci poi un compromesso, ma le logge continueranno a essere distrutte e i suoi membri perseguitati. All’inzio si assistette ad una quasi unità d’intenti tra fascismo e massoneria, uniti dal nazionalismo e dall’anticlericalismo, poi la situazione precipita. Il fascismo movimento si trasforma in “Regime” e Mussolini vuole imporre liturgie e simboli fino a farlo diventare una sorta di religione di stato e, quest’intento mal si concilia con la massoneria che custodisce gli ideali del risorgimento e che rappresenta un ostacolo alla mistica del nuovo “Stato Fascista”. Il libro è arrichito da un’ampia sezione documentaria, atti parlamentari, leggi e articoli.

    Rilegato, 14 x 21 cm. pag. 302

    Stampato nel 2008 da Castelvecchi

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    Memorie di un Giovane Fascista –

    22.00

    Fra le tante verità, incontrovertibili, che emergono da questo Memoriale spicca il cameratismo, schietto, spontaneo, per altro sempre artatamente misconosciuto, che, nel corso del conflitto, ha affratellato italiani e tedeschi, accomunati in una lotta, condotta fino allo spasimo, per un’idea che ha sorretto ed esaltato quei combattenti che si sono, sino all’ultimo, opposti al perverso dilagare delle orde nemiche, che hanno prevaricato l’Europa…nA memoria delle nostre cruente origini, di tanti trascorsi, di sacrifici, di dedizione alla Nostra Causa, e, soprattutto quale vaticinio del futuro delle Genti, valga la profezia: «Noi siamo l’alba che non avrà tramonto»

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 124 con 6 pagine di illustrazioni a colori e 10 in b/n

    Stampato nel 2016 da Effepi

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    Memorie di un sardofascista

    25.00

    Paolo Pili

    Poco più che una meteora, Paolo Pili entrò e uscì dall’orizzonte politico del fascismo, che aveva cercato invano di “sardizzare”, come gli altri suoi compagni che lo avevano seguito portando come “dote” gli ideali del combattentismo nato con la Grande Guerra e diventato movimento politico con la nascita del Partito Sardo d’Azione. Pili fu il secondo direttore del PSdA nel 1922 e per tre anni fu poi segretario del Partito Nazionale Fascista nella provincia di Cagliari. Fu messo ai margini dopo tre anni dal Fascismo diventato regime. La sua esperienza di organizzatore di contadini e allevatori, i rapporti con gli esponenti politici, amici e avversari, trovano spazio in queste memorie, che Mario Cubeddu ha curato, arricchendo la seconda parte del volume con un saggio biografico.

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