La guerra fredda in 100 mappe. 1947-90. Un conflitto globale e multiforme

geopolitica

Visualizzazione di 97-139 di 139 risultati

  • 0 out of 5

    La guerra fredda in 100 mappe. 1947-90. Un conflitto globale e multiforme

    20.00

    Sabine Dullin – Stanislav Jeannesson – Jeremie Tamiatto

    I tormentati decenni del Novecento che seguirono la Seconda guerra mondiale presentati ai lettori non solo per il tramite della ricostruzione storica, ma anche attraverso modelli visivi contemporanei. L’utilizzo di grafici e mappe illustra con vigore ed efficacia la complessità di un mondo diviso, di una fase storica contrassegnata da tensioni e rigidità, con crisi improvvise e dirompenti. Lo scontro di ideologie è declinato sullo scacchiere geopolitico in una panoramica minuziosa in cinque parti: il conflitto tra Occidente capitalista e Oriente comunista, alcuni contesti particolari della scena globale (dalla Cina a Cuba), crisi e contestazioni all’interno dei blocchi, le battaglie culturali e la conclusione di questa complessa fase storica. Un racconto che, mediante cartografie e infografiche, restituisce agli appassionati di storia le vicende che hanno contrassegnato il recente passato e i cui effetti sono ancora presenti nello scenario attuale.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La guerra tiepida. Il conflitto ucraino e il futuro dei rapporti tra Russia e Occidente

    22.00

    Enrico Casini – Andrea Manciulli

    Molti analisti hanno teorizzato un ritorno a una sorta di ‘nuova Guerra fredda’. Noi siamo persuasi che quel genere di contesto politico e strategico basato su un confronto bipolare statico e simmetrico non sarà ripetibile. Invece, in futuro, il confronto geopolitico globale potrebbe essere caratterizzato, in un sistema sempre più multipolare, da un moltiplicarsi di conflitti ibridi, locali e asimmetrici, da una competizione agguerrita per l’egemonia e da una crescente centralità assunta dalle dimensioni informativa e cibernetica. Questa competizione tra potenze potrebbe rendere il ‘clima’ molto più caldo e instabile di quanto registrato in passato.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La mano invisibile. Come il Partito Comunista Cinese sta rimodellando il mondo

    20.00

    Clive Hamilton – Mareike Ohlberg

    Il Partito Comunista Cinese è determinato a rimodellare il mondo a sua immagine e somiglianza. Il partito non è interessato alla democrazia. Esso ha un solo obiettivo: vincere quella che considera una feroce guerra ideologica contro l’Occidente. Ai suoi occhi il mondo si divide in due: coloro che possono essere conquistati e i nemici.. Attraverso il suo enorme potere economico e le sue operazioni segrete “di influenza”, la Cina sta lentamente ma inesorabilmente indebolendo le istituzioni globali, prendendo di mira in modo aggressivo le singole imprese e minacciando la libertà di espressione nei campi delle arti, della cultura e del mondo accademico. Allo stesso tempo, i servizi di sicurezza occidentali sono sempre più preoccupati per le incursioni cinesi nella nostra infrastruttura di telecomunicazioni. La mano invisibile, frutto di anni di lavoro meticoloso, è il primo testo a gettare finalmente luce sul programma di sovversione globale portato avanti dal Partito Comunista Cinese e sulla serissima minaccia che questo rappresenta per la democrazia.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La morte della Repubblica – Gli Stati Uniti d’Europa

    18.00

    Marco Mori

    “Siamo forse giunti all’ultimo passo, quello definitivo, quello irreversibile. Le fondamenta della Repubblica come è stata ideata dai padri costituenti, stanno per essere rimosse a favore di una nuova entità statuale: gli Stati Uniti d’Europa. Marco Mori ripercorre, in questo suo lavoro, le tappe che hanno condotto alla destrutturazione sistematica della Costituzione italiana e lo fa attraverso una ricostruzione non dei contesti e degli eventi che l’hanno permessa, creando un clima di generalizzato ricatto verso i popoli europei. Una analisi giuridica, ma alla portata di tutti, una disamina complessiva di un disegno che, se letto nel suo insieme, darà al lettore una inquietante consapevolezza: l’austerità che, tradotta in lingua corrente, significa povertà, paura del futuro, cancellazione dei diritti sul lavoro, delle garanzie sociali e tanto altro, è stata utilizzata come strumento di pressione affinché i popoli subiscano, quasi come una liberazione, l’atto finale, ovvero la cancellazione dello Stato in favore di una nuova entità giuridica costruita con i presupposti ideologici del liberismo più estremo e pensata da e a beneficio di una ristretta cerchia di speculatori internazionali”. Con la prefazione di Simone Di Stefano.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 242

    Stampato nel 2018 da Altaforte Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    La Mossa del Drago. Strategia Politico-Militare e Guerra di Intelligence nella Cina del XXI Secolo

    29.00

    Nicola Cristadoro

    La riforma dell’Esercito Popolare di Liberazione con lo slancio nella corsa verso lo Spazio e la guerra portata nella dimensione cyber; la rivolta di Hong Kong e il riaccendersi delle contese territoriali con l’India, il Giappone e Taiwan; i problemi interni in Tibet e nello Xinjang mai attenuatisi, la conquista pacifica di vaste aree dell’Africa e dell’America Latina, il deterioramento dei rapporti con gli Stati Uniti, la Nuova Via della Seta aperta in direzione dell’Europa e, infine, la pandemia di covid-19 partita da Wuhan, forse l’evento più devastante della storia contemporanea, non solo per l’impatto sanitario, ma anche economico a livello globale… Tutte situazioni che si sono verificate in un lasso di tempo estremamente breve, con ripercussioni che perdurano tuttora su scala mondiale. Un disegno strategico accurato e profondamente radicato nella ultra-millenaria cultura cinese, che la classe dirigente del PCC e il Presidente Xi Jinping perseguono con freddezza e determinazione, sfruttando schemi consolidati e un apparato intelligence diffuso in modo capillare e sempre più all’avanguardia in tutte le sue discipline: dalla HUMINT all’OSINT, dalla SIGINT, al cyber- espionage. In tale contesto l’Occidente è a un bivio: affrontare il Drago o subirne l’impeto?

     

    Quick view
  • 0 out of 5

    La NATO verso il 2030. Continuità e discontinuità nelle relazioni transatlantiche dopo il nuovo concetto strategico

    19.00

    Gabriele Natalizia – Lorenzo Termine

    Il volume prende spunto dai mutamenti intervenuti nel contesto politico-strategico col quale la NATO si confronta – segnato dalla sfida revisionista della Federazione Russa e della Repubblica Popolare Cinese, così come dall’instabilità del Fianco sud – per studiare le relazioni transatlantiche. Dopo una parte dedicata al «problema» costituito dalle alleanze per Washington e alle implicazioni legate all’asimmetria dei rapporti di potere all’interno dell’Alleanza Atlantica, i singoli capitoli ricostruiscono le soluzioni adottate per fronteggiare le minacce alla sicurezza degli alleati nel Concetto strategico 2022.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La quarta teoria politica

    28.00

    La Quarta Teoria Politica si può dire costituisca la principale opera teoria del filosofo e saggista Aleksandr Gel’evic Dugin, esponente di spicco del neo-eurasiatismo. Non si presenta tanto come un sistema filosofico o un’ideologia preconfezionata, quanto come un contributo alla critica contemporanea al liberalismo. In questo senso, è già diventato un classico tradotto e diffuso in più lingue. Dugin postula la sua “quarta teoria” distinguendola dalle tre principali ideologie della modernità – il liberalismo, il comunismo e il fascismo – sostenendo la necessità di un loro superamento per opporsi al neo-liberalismo egemone nella postmodernità. Egli invita a riscoprire valori come la giustizia sociale, la comunità di popolo, la libertà della persona nell’ottica di un nuovo progetto culturale. Il filosofo russo propone così la riscoperta di un nuovo soggetto politico, il concetto heideggeriano di Dasein (Esserci). Il risultato è un’opera fondamentale per chi sia interessato a forgiare nuovi strumenti teorici di lotta e resistenza.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 402

    Stampato nel 2022 da Aspis

     

    Quick view
  • 0 out of 5

    La questione di Taiwan e la riunificazione pacifica della Cina

    16.00

    Marco Costa – Andrea Turi – Stefano Vernole

    La collocazione geopolitica di Taiwan conserva un’importanza vitale in relazione alle vie essenziali del traffico marittimo, attraverso cui vengono trasportati greggio e altre materie prime verso la Repubblica Popolare Cinese: in caso di conflitto, per gli USA diverrebbe essenziale tagliare o rallentare le forniture di petrolio a Pechino. Taiwan possiede inoltre una posizione geografica strategica globale sulla rotta commerciale marittima che collega l’Asia orientale al Sud-est asiatico e al Canale di Suez. L’amputazione di Taiwan rappresenta per la Cina una “ferita aperta” e la sua riunificazione alla madrepatria segnerebbe la conclusione definitiva della guerra civile sfociata nella nascita della Repubblica Popolare Cinese; questa è la ragione per cui la diplomazia di Pechino l’ha definita “una linea rossa” nei suoi rapporti con Washington.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La rosa geopolitica. Economia, strategia e cultura nelle relazioni internazionali

    15.00

    Mirko Mussetti

    In tempi di pandemia, nuove minacce terroristiche e scontri economici globali, il termine «geopolitica» è soggetto a ripetute rivisitazioni e, in molti casi, anche a utilizzi impropri. Come orientarsi? Un utile strumento giunge da Mirko Mussetti, analista di geopolitica e geostrategia, che in questo saggio rimette ordine nello studio della disciplina, partendo da un’analisi delle sue branche – geoeconomia, geostrategia e geocultura – e di come la mancanza di politiche incisive in questi ambiti sia alla base dell’attuale declino delle nazioni. Prefazione di Lucio Caracciolo.

    Quick view
  • 0 out of 5

    La strategia del canguro

    Il prezzo originale era: €13.00.Il prezzo attuale è: €7.80.

    Charlotte Balssa                                  Prezzo di listino  13.00 (sconto 40%)

    Agli occhi degli Europei, l’Australia rimane un Paese lontano, un luogo quasi d’esilio. I problemi strategici dell’Asia-Pacifico sono sempre infatti stati presi poco in considerazione dai mass-media nostrani. Tuttavia, diversi avvenimenti, come la crescita della Potenza cinese e la crisi nucleare coreana, hanno riacceso l’interesse del Mondo occidentale. La fine degli Anni 2000 ha visto il ritiro delle truppe americane e dei loro alleati dal Medio Oriente con la fine della guerra contro il “terrorismo”. Gli Stati Uniti hanno, da quel momento in poi, cominciato a riassestare i loro obiettivi strategici verso l’Asia per far fronte ad una Repubblica Popolare Cinese che sempre più afferma la propria influenza in una regione che considera sua. Dal 2011 però Washington, ricordandosi di essere anch’essa una “Potenza del Pacifico”, ha iniziato a portare avanti una politica più attiva nell’area, non intendendo permettere alla Cina di mettere a rischio i suoi interessi. È in tale contesto che l’Australia si è impegnata a ridefinire la sua strategia geopolitica ed a voler affermare il suo ruolo di Potenza regionale.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 167

    Stampato nel 2015 da Fuoco Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    La tragedia delle grandi potenze

    29.00

    Nel grande scacchiere della politica internazionale, ogni volta che una potenza ambisce all’egemonia regionale le altre si coalizzano per contrastarla. La guerra è uno degli esiti più probabili del bilanciamento dei poteri globali e gli Stati devono essere sempre pronti a combatterla. È questa la tragedia delle grandi potenze raccontata da John Mearsheimer che, con questo studio, si è affermato come uno dei più autorevoli politologi al mondo. Il realismo offensivo qui elaborato è a sua volta uno dei modelli teorici più accreditati nello studio e nella comprensione delle dinamiche in atto nelle relazioni tra Stati. In questo saggio, considerato tra i grandi classici sui temi della politica internazionale, Mearsheimer usa gli strumenti dello storico e del politologo per consegnare una profonda riflessione sull’inevitabilità della guerra, resa evidente dal perdurare e dall’inasprirsi dei conflitti nel trentennio seguito alla caduta del Muro di Berlino e alla fine della Guerra fredda. La presente edizione è arricchita da un nuovo capitolo sull’ascesa della Cina, precedentemente inedito in italiano, in cui l’autore si interroga sulle possibilità che essa avvenga senza conflitti.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 528

    Stampato nel 2019 da Luiss

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le aree montane come frontiere – Spazi d’interazione e connettività

    46.00

    Negli ultimi anni, nei settori degli studi storici e archeologici vi è stata una crescita dell’attenzione nei confronti di alcuni ambiti d’indagine finora poco studiati o non adeguatamente affrontati, tra quali i vannoannoverati i cosiddetti ambienti marginali. Alla base di tale impulso sono senz’altro da individuare interessi e fattori di piena attualità, influenzati dalle condizioni socio-politiche e connessi alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale, ma vi è anche l’acquisita consapevolezza del ruolo e del peso economico e sociale che tali aree, talvolta marginali solo se considerate alla luce di una prospettiva moderna, hanno rivestito nelle diverse epoche della storia. In particolare, in uno spazio come quello circummediterraneo, dominato da catene montuose e rilievi, spesso aspri, che si affacciano direttamente sul mare, è un dato di fatto significativo che le areemontane comincino a ricevere da parte degli studiosi un’attenzione adeguata alla loro importanza. Esse, infatti, hanno svolto un ruolo fondamentale per la vita dell’uomo a partire dalla più remota antichità, contribuendo a definire con la propria presenza le forme di distribuzione delle popolazioni, le modalità dell’insediamento antropico e dello sfruttamento delle risorse, lo sviluppo di peculiari direttrici di comunicazione. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 672

    Stampato nel 2013 da Aracne

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le frontiere incandescenti dell’Eurasia

    25.00

    Leonid Savin

    Il  libro è un’analisi geopolitica di vari processi in corso nell’Eurasia che, allo stesso tempo, sono tutti uniti da una caratteristica comune: il potenziale di conflitto o una fase già attualizzata in varie forme. A differenza delle guerre classiche, che si verificavano regolarmente in diversi luoghi del continente (e le guerre stesse sono un compagno costante della società umana), considereremo qui una variante diversa, che può essere estesa nel tempo e nello spazio. La continuità della formula di Halford Mackinder si nota in questo: chi controlla l’Europa orientale possiede l’Heartland. Chi controlla l’Heartland controlla l’Isola Mondo (Eurasia e Africa) e chi controlla l’Isola Mondo controlla il mondo. Anche la correzione di Nicholas Spykman sulla maggiore importanza del Rimland, cioè della zona costiera, per il controllo dell’Isola del Mondo, non elimina la tensione geopolitica. Dopo tutto, la posta in gioco è l’Eurasia, e sull’Eurasia si sta ora svolgendo una seria battaglia dalle molte dimensioni.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Le guerre contemporanee in 100 mappe

    20.00

    Un vero e proprio giro del mondo geopolitico, alla ricerca delle guerre e del conflitti contemporanei, di cui vengono presentati tutti gli aspetti, dagli obiettivi strategici ed economici alle armi impiegate passando per le nuove economie di guerra. È messa in evidenza la comparsa di nuovi soggetti, oltre alle tradizionali potenze militari, con il ruolo crescente dei conflitti asimmetrici che mescolano combattenti Irregolari e brigate Internazionali, che affrontano gli eserciti regolari, e, sempre più, in mezzo a queste tragedie, le società vittime e talvolta responsabili di massacri di massa (Rwanda ieri, Repubblica Centrafricana oggi). Ogni continente è passato in rassegna, con l’obiettivo di stabilire confronti, di analizzare il passato e di mettere in evidenza le nuove tendenze: Cina, Asia orientale, continente africano, mondo arabo e turco iraniano sono alcuni degli scenari da cui partire per una visione prospettica sulle guerre di domani, passando dalle questioni della sicurezza dei trasporti marittimi a quelle delle risorse e dei cambiamenti climatici, dei nuovi strumenti tecnici (robot, droni) e delle conquiste della cibernetica.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 192 illustrato

    Stampato nel 2016 da Goriziana

    Quick view
  • 0 out of 5

    Lo spazio interiore del mondo – Geofilosofia dell’Eurasia

    12.00

    La modernità ha mutato la relazione tra terra e mare nell’altra, mare contro terra, creando così quelle condizioni che hanno permesso all’Economico di scorporarsi dall’ampio ventaglio di istituzioni culturali, sociali e politiche in cui esso prima era “incastrato”. Tuttavia, il primato della funzione politico-strategica ricompare inevitabilmente nell’analisi che intercetta anche il mercato come espressione di una particolare volontà politica. Questo libro intende non solo (di)mostrare la necessità della funzione egemone ed equilibratrice della politica (ossia del “Politico-katechon), ma anche, se conflitto e “squilibrio” sono inevitabili, la necessità di passare dal problema geopolitico e sociale a quello metapolitico e geofilosofico di uno spazio differenziato. La riconquista di un legame tra terra, abitazione e lavoro, che permetta un universale riconoscimento delle differenze (prodotte da quel legame), trova dunque nell’Eurasia l’antagonista di quella “Grande Isola” d’oltreoceano che è il centro propulsore del capitalismo e dello sradicamento.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 120

    Stampato nel 2013 da Anteo edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    Mussolini e il «grande impero» – L’espansionismo italiano nel miraggio della pace vittoriosa (1940-1942)

    35.00

    Quando la vittoria sembrava a portata di mano e l’Italia sul punto di guadagnare un facile, quanto imprevisto, successo militare, nei vari ministeri del governo di Mussolini si iniziò a pensare a come tradurlo in termini territoriali. Fu nell’estate del 1940 che presero fattezze ben definite i progetti di espansione territoriale e coloniale del fascismo in Africa e nel vicino-medio Oriente: oltre alle tradizionali rivendicazioni irredentistiche come Corsica, Nizza, Dalmazia e Malta, le amministrazioni militari e politiche misero sulla carta un piano di integrale sostituzione italiana nei vari possedimenti africani-asiatici inglesi; non solo, ma si mirava pure a non pochi possedimenti francesi, sì da ridimensionare notevolmente anche l’impero di Parigi. Si trattava di un programma molto ambizioso, anche ben oltre le effettive potenzialità italiane, che tirava in ballo una serie di problematiche rilevanti, quanto forse troppo impegnative. Non solo occorreva definire con esattezza i rapporti con l’alleato tedesco, ma si doveva realizzare una nuova politica economica, commerciale e monetaria: si trattava poi di precisare i nuovi “spazi vitali”, i contorni istituzionali e ideologici della “nuova Europa”, e infine persino nuove politiche sociali e razziali. Insomma, la corsa alla ridefinizione delle carte geografiche doveva essere supportata da un gigantesco impianto teorico che desse giustificazione ideologica e dottrinaria a questo nuovo ordine geopolitico e territoriale. Anche l’intero mondo scientifico e accademico venne mobilitato, e molti intellettuali parvero invero disposti a credere alle possibilità di realizzare seriamente un nuovo grande impero di Roma.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 334

    Stampato nel 2016 da Edizioni dell’Orso

    Quick view
  • 0 out of 5

    Nel segno del Sol Levante – I difficili rapporti tra Germania Italia e Giappone

    16.00

    Patto anti-Comintern e Patto Tripartito furono gli eventi politico-militari che fecero affiancare le potenze dell’asse all’Impero del Mikado. Non senza momenti di crisi, come quello provocato dall’accordo Ribbentropp-Molotov all’insaputa di Tokio e di Roma. L’aggressione giapponese alla Cina e l’avanzata in Indocina accelerarono la rottura con gli Stati Uniti che culminò con Pearl Harbor. Incerti i collegamenti tedeschi e italiani con “l’Alleato lontano” prima con i mercantili violatori di blocco poi con i sommergibili.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 175 alcune foto e cartine b/n

    Stampato nel 2014 da IBN

    Quick view
  • 0 out of 5

    Nella testa dello zar. I segreti di Vladimir Putin

    15.00

    Emanuel Pietrobon

    Di Vladimir Putin si è scritto e si è detto tanto senza che si capisse effettivamente qualcosa di lui. È rimasto sempre un enigma, un uomo avvolto da un manto impenetrabile di mistero. Questo lo ha reso imprevedibile. Impossibile da decifrare, e dunque impossibile da capire, oggi viene accusato di voler restaurare l’Impero sovietico. Eppure , almeno fino a qualche anno fa, era considerato dai più in Occidente come un liberal-conservatore che sognava di aderire all’Alleanza Atlantica e di avvicinare la Russia all’Unione europea. La domanda è: cosa è cambiato dal 1999 al 2022? La risposta, la troverete in questo libro

    Quick view
  • 0 out of 5

    Obiettivo Ucraina. Genesi storica e geopolitica dell’operazione militare speciale

    20.00

    Daniele Perra

     La storia non si riduce agli eventi degli ultimi sei mesi; la geografia non si può combattere con le sanzioni economiche. Essa, infatti, alla pari di quella politica (reale) che ritorna ciclicamente sfidando le tendenze alla sua totale neutralizzazione, è più forte dei muri e delle barriere (virtuali e non) con le quali si cerca di arginarla. La storia della Russia degli ultimi tre secoli è un continuo alternarsi di periodi di apertura e chiusura nei confronti dell’Europa occidentale. Alcuni imposti, altri voluti, altri ancora prodotto dei processi storici, tali istanti, scanditi dalla bussola delle tendenze geopolitiche, dall’eterna lotta per il controllo/contenimento della massa continentale eurasiatica tra potenze talassocratiche e potenze telluriche, non sono in alcun modo riusciti ad intaccare in modo definitivo un dato geografico-spaziale incontrovertibile: non esiste un confine tra Europa e Russia.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Orbis Maritimus – La geografia imperiale e la grande strategia marittima di Roma

    30.00

    .Lineamenti del quadro geopolitico scaturito dalla pax augusta e dei provvedimenti a valenza strategica adottati dai Romani nel campo navale e marittimo, su scala “globale”, a partire da Augusto e per tutta l’epoca alto-imperiale, a beneficio della sicurezza, della potenza e del prestigio dell’Impero. Una lettura fondamentale per compendere appieno le dinamiche politiche, economiche e militari che stavano alla base delle decisioni operative poste in essere dai vertici imperiali dell’Impero.

    Brossura, 17 x 24 cm. 320 con circa 64 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2019 da Acies Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    Ordine multipolare. Geopolitica e cultura della crisi

    20.00

    AA.VV.

    Se la dissoluzione dell’Unione Sovietica ha segnato la fine del mondo bipolare, i tragici conflitti in corso e la irreversibile crisi degli equilibri geopolitici declinati dalla globalizzazione liberista segnano la fine del mondo unipolare a guida statunitense. Emerge un nuovo mondo multipolare che sancisce tra l’altro il venir meno dell’illusoria «fine della storia» in un persuasivo mercato autoregolato «fuori dalla storia». L’ordine multipolare apre una prospettiva pluralistica in un nuovo equilibrio dinamico e complementare di «grandi spazi», di entità continentali in cui convivono Popoli e diversità culturali sulla base dell’appartenenza ad una specifica civiltà: africana, amerindia, araba, cinese, europea, indiana, russa, ecc. Gli autori di quest’opera collettanea analizzano aspetti geopolitici, economici e culturali relativi alle diverse regioni e zone di influenza a stormo sull’intero planisfero: Russia, Stati Uniti, Cina, Africa, Medio Oriente, Europa.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 310

    Stampato nel 2024 da Diana Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    Ordine politico e scontro di civiltà

    39.00

    La statura di un autore si misura, oltre che sull’originalità del suo lavoro, sulla sua capacità di imporre temi, argomenti e proposte con cui dovranno confrontarsi sia gli studiosi sia l’opinione pubblica. Su queste basi Huntington può certamente essere annoverato tra i pensatori che più hanno contribuito a orientare la discussione sui grandi temi politici dell’epoca contemporanea. Il volume offre una panoramica esaustiva delle aree di interesse esplorate da Huntington: lo sviluppo politico; il ruolo politico dei militari; la politica negli Stati Uniti; la democratizzazione; le civiltà e l’ordine politico internazionale.

    Brossura, pag. 424

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

    Quick view
  • 0 out of 5

    Ordo pluriversalis. La fine della pax americana e la nascita del mondo multipolare

    25.00

    Leonid Savin

    “Ordo Pluriversalis” è uno studio a più livelli della struttura policentrica del sistema politico globale, policentrismo che è andato approfondendosi e complicandosi in seguito all’esponenziale crescita cinese, all’intesa sino-russa e al maggior interventismo di Mosca nell’Europa orientale e nel Vicino oriente. In esso Leonid Savin rimette quindi in discussione i fondamenti della statualità, delle religioni, dell’economia, dell’orizzonte di senso dei popoli e delle civiltà, nonché delle varie concezioni di spazio, tempo, sovranità e nazionalità attualmente dominanti. Inoltre, l’Autore analizza criticamente i molteplici approcci ai problemi di sicurezza in modo da offrire una esauriente valutazione della crisi del paradigma neoliberale e globalista, nonché dei possibili scenari mondiali futuri ed alternativi rispetto a quello non più sostenibile del sistema attuale.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Patria senza mare. Perché il mare nostrum non è più nostro. Una storia dell’Italia marittima

    25.00

    Marco Valle

    “Patria senza mare” è un’opera unica e innovativa che racconta la storia d’Italia “dal mare” seguendo marinai, mercanti, armatori, sognatori e visionari dall’alba delle Repubbliche marinare ad oggi. Lo splendore di Amalfi, Pisa, Venezia e Genova, la vittoria di Lepanto, l’imporsi — tra il Seicento e l’Ottocento — di Livorno, Trieste e Napoli… E ancora, le visioni marittime di Camillo Benso di Cavour e il navalismo letterario di Salgari e d’Annunzio, la luminosa stagione dei transatlantici, i due grandi conflitti del Novecento e le prove durissime della nostra Marina, la ricostruzione postbellica e le parabole parallele dei Costa e di Achille Lauro…

    Quick view
  • 0 out of 5

    Pensiero armato. Gli scritti di Terracciano in “Orion” Vol 2

    28.00

    Sono passati gli anni, rispetto ad alcune previsioni contenute in questi editoriali di “Orion”, si possono fare alcune osservazioni. Il Mondialismo inteso come “governo mondiale politico” non ha realizzato il suo obbiettivo. Ciò che invece ha realizzato un pieno successo è stato il complesso “commerciale-economico-finanziario” che chiamiamo “globalizzazione”, conseguita di pari passo con la “sterilizzazione” della potenzialità islamica che negli anni ’80-’90 era legittimo pensare potesse avere un ruolo da giocare per arginare la conversione dei valori. Nelle pagine di “Orion” il mondialismo è presentato come un’ideologia, un progetto, una tendenza parte integrante di progetti variamente formulati da diverse organizzazioni tra di loro alleate e concorrenti al tempo stesso; si afferma che il Governo Mondiale è un progetto perseguito e non realizzato; che comunque queste organizzazioni hanno un potere enorme e controllano diversi Paesi attraverso mezzadri insediati nei governi, attraverso l’alta finanza, il sistema bancario, il sistema creditizio, l’infiltrazione in organismi come l’Onu, il Gatt, l’Unicef etc.; esse controllano inoltre la totalità dei mezzi di informazione e cercano di agire in modo discreto per plasmare menti e condizionare caratteri; lavora per lo sfruttamento intensivo del Terzo Mondo; lavora attraverso il controllo geopolitico, geofinanziario, geoenergetico; lavora per distruggere culture e popoli, per omologare, omogeneizzare, appiattire, uniformare.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 392

    Stampato nel 2020 da A.G.A.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Potere blu. Geopolitica dell’acqua nel Mediterraneo

    18.00

    Francesco Anghelone

    L’aumento demografico e la crescente industrializzazione di alcune aree del mondo,  hanno trasformato l’accesso all’acqua in una delle questioni internazionali più calde. Gestire bacini idrici in un mondo in cui i cambiamenti climatici riducono sempre più la disponibilità globale di “oro blu” significa amministrare non solo risorse reali e quantificabili ma detenere un grande potere politico e sociale. Questo testo analizza tre casi di studio relativi all’area del Mediterraneo allargato (Israele, Egitto e i paesi del Golfo Persico), storicamente interessata da importanti fenomeni di stress idrico, fornendo uno sguardo d’insieme sulle relative dinamiche nazionali e internazionali e sul modo in cui i tre paesi utilizzano, gestiscono e valorizzano le risorse idriche per fini che vanno oltre il mero sostentamento delle popolazioni.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Prigionieri nel nostro mare – Il Mediterraneo, gli inglesi e la non belligeranza del Duce (1939-1940)

    20.00

    L’avventura italiana nel secondo conflitto mondiale cominciò il 10 giugno 1940. L’alleato tedesco vi era già impegnato da nove mesi, cioè da quando aveva invaso la Polonia, il 1° settembre 1939, causando l’intervento di Francia e Gran Bretagna. Perché, dunque, Mussolini, che il 22 maggio 1939 aveva firmato con Hitler un’alleanza militare, nota come Patto d’acciaio, non aveva immediatamente incrociato le armi? Questo volume cerca di chiarire i motivi per cui il “Duce”, prima, scelse la strada della non belligeranza, poi, dopo molte incertezze, optò per scendere in campo al fianco del “Führer”. Il volume, basato su una corposa documentazione archivistica e su un’ampia bibliografia, italiana e straniera, ruota attorno all’evoluzione dei non lineari rapporti tra Roma e Berlino, da un lato, e Roma e Londra, dall’altro.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 244

    Stampato nel 2013 da Edizioni dell’Orso

    Quick view
  • 0 out of 5

    Prospettive geopolitiche – Studi analisi e considerazioni

    15.00

    Dal sommario:

    Prospettive geopolitiche
    La geopolitica: una teologia secolarizzata?
    La geopolitica delle lingue
    La Russia e l’Europa
    Migrazioni
    Il cordone sanitario atlantico
    La geopolitica del sovranismo
    La nuova via della seta

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 84

    Stampato nel 2019 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    QdG – Italia e Serbia passato presente e futuro di un amicizia

    Il prezzo originale era: €19.00.Il prezzo attuale è: €11.40.

    Supplemento a Geopolitica, Vol. II – anno 2013      Prezzo di listino  19.00 (sconto 40%)

    Sommario: Italia – Serbia. Dalla cooperazione all’integrazione regionale; Serbia: una priorità per la politica estera italiana; Serbia e Italia insieme per rafforzare cooperazione e sviluppo; La cooperazione tra Serbia e Italia nella prospettiva dell’integrazione europea di Belgrado; Eurointegrazione, Kosovo e Metohija, cooperazione: la priorità della politica estera serba; Italia e serbia partner strategici; Il ruolo dell’Italia nell’integrazione europea della regione balcanica; Cenni sulla legislazione serba in materia di investimenti esteri; La cooperazione economica tra Serbia e Italia; Italia e Serbia: esempio di una proficua collaborazione che perdura da oltre un secolo; Nazione serba e tradizione cristiana. Storia, liturgia, etnografia; “La notte più splendente del sole” veglia pasquale a Kovilj; La Serbia e i suoi rapporti nella regione. Il quadro storico e le relazioni con l’Italia; Gli Est e gli Ovest della Serbia; Identità e destino della Serbia. Immagini della Serbia in Italia e in Europa al di là del cliché del balcanismo; L’iniziativa della Regione Umbria in Serbia; Friuli Venezia Giulia e Serbia: un rapporto plurisecolare.

    Brossura, 15,5 x 23,5 cm. pag. 184 con alcune cartine

    Pubblicato nel 2013 da Avatar

    Quick view
  • 0 out of 5

    Russia, il ritorno sugli oceani – La politica marittima di Putin

    15.00

    Dopo gli anni del duro ridimensionamento post-sovietico, coinciso con l’era politica di Boris Eltsin, durante i quali la Russia ha rinunciato a pattugliare i mari lasciando buona parte della propria flotta al suo destino, con l’arrivo di Vladimir Putin si è registrata una netta inversione di tendenza. Passati i primi anni di rodaggio, durante i quali il paese ha mirato soprattutto a riconsolidarsi al proprio interno, la Russia ha così cominciato nuovamente ad investire sulle proprie flotte e a puntare su tecnologie sempre più avanzate e raffinate, che non temono il confronto degli avversari. In questo libro l’autore, Alessandro Lattanzio, ci descrive questo lungo percorso di rilancio e di ritorno della Russia sui mari, elencandoci le nuove dotazioni ed unità navali e sommergibilistiche, e le avanzate tecnologie militari a loro disposizione, e fornendoci anche tangibili dimostrazioni dell’ormai concreta riaffermazione della superpotenza russa sui mari, per esempio raccontandoci il ruolo della sua Marina nell’intricato conflitto siriano.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 148

    Stampato nel 2017 da Anteo Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    Sconfitta mondiale – Capitalismo e marxismo verso la globalizzazione

    45.00

    E’ senz’altro un libro scomodo e controcorrente. La prima edizione in lingua spagnola è del 1953, da allora ha avuto oltre cinquanta edizioni. Si tratta di una analisi delle ragioni e delle origini, spesso occulte, della Seconda Guerra Mondiale realizzata analizzando fonti soprattutto inglesi e americane. L’autore va anche oltre evidenziando le conseguenze attuali della guerra che ha coinvolto l’intero mondo. I tentativi di Hitler di ottenere una pace, prima e durante il conflitto, con l’Inghilterra sono al centro della narrazione come lo è peraltro l’impressionante mole di notizie sullo scontro titanico tra Terzo Reich e Bolscevismo russo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 582 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2016 da Settimo Sigillo

    Quick view
  • 0 out of 5

    Sfide geoeconomiche – La conquista dello spazio economico nel mondo contemporaneo

    15.00

    A inizio anni ’90, la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell’URSS vennero celebrati da molti politologi come l’avvio di una nuova epoca di collaborazione internazionale. Il tempo ha purtroppo disatteso le aspettative ottimistiche di coloro che vedevano nel nuovo millennio un’era di pace: la fine della guerra fredda, lungi dall’aver portato alla fine dei conflitti, ne ha piuttosto sancito la riallocazione dalla sfera politica a quella economica. Il presente saggio, sulla base degli schemi analitici elaborati dagli studiosi raccolti attorno all'”École de guerre économique”, fornisce una lettura circa l’attuale competizione fra gli Stati mettendo in luce soprattutto il ruolo che hanno oggi le strategie comunicative. Prefazione di Carlo Jean. Introduzione di Arduino

    Brossura, 14 x 20 cm. pag. 314

    Stampato nel 2018 da Fuoco Edizioni

    Quick view
  • 0 out of 5

    Stato e Impero da Berlino a Pechino. L’influenza del pensiero di Carl Schmitt nella Cina contemporanea

    20.00

    Daniele Perra

    La teoria del partigiano conduce al concetto del politico, ovvero alla questione concernente il vero nemico ed il nuovo nomos della terra”. Così scriveva Carl Schmitt al termine del suo celebre saggio del 1963 “Teoria del partigiano”. A distanza di oltre cinquant’anni dalla pubblicazione del testo schmittiano, Liu Xiaofeng, intellettuale riconducibile alla corrente cosiddetta “neoautoritaria”, in un articolo dall’emblematico titolo “La civiltà europea del libero spazio e la Cina moderna: una lettura moderna del Der Nomos der Erde di Carl Schmitt”, ha sostenuto la tesi che per Pechino, tentare di costruire il proprio nomos della terra, avrebbe significato ingaggiare inevitabilmente uno scontro tra le virtù tradizionali della civiltà cinese ed il sistema globale americanocentrico. Quest’opera si propone, attraverso lo studio approfondito della suddetta corrente neoautoritaria, non solo di determinare la reale influenza del pensiero schmittiano nella Cina contemporanea, ma anche di interpretare l’evoluzione della geopolitica del Dragone alla luce dei contributi dei più importanti pensatori cinesi odierni

    Quick view
  • 0 out of 5

    Stato mondiale o nomos della terra – Carl Schmitt tra universo e pluriverso

    13.00

    A distanza ormai di quasi sessanta anni dalle pagine dedicate da Schmitt al Nomos della terra, la “grande antitesi della politica mondiale” tra pluriverso e universo, lungi dall’aver trovato soluzione, è divenuta, semmai, di ancor più scottante attualità con il sopraggiungere dell’età globale. Pur con tutti i suoi limiti intrinseci, la teoria schmittiana dei grandi spazi ha l’indubbio merito di porre l’accento sulla necessità di pensare a un pluriverso in grado di contrastare le spinte universalistiche della potenza imperiale di turno, oltre a smascherare il carattere ideologico dell’attuale “umanitarismo”. Tuttavia, oltre l’antitesi schmittiana tra universo e pluriverso, se davvero si vuole fugare lo spettro di un Impero universale o quello, altrettanto minaccioso, di una guerra civile mondiale, nell’epoca della globalizzazione universo e pluriverso non sono i termini di un’alternativa, ma vanno pensati insieme.

    Brossura, 12 x 18 cm. pag. 140

    Stampato nel 2009 da Diabasis

    Quick view
  • 0 out of 5

    Stato, grande spazio, nomos

    60.00

    Molto tempo prima che venisse coniato il semplicistico termine di “globalizzazione”, Carl Schmitt aveva visto, con lucidità profetica, come “l’universalismo dell’egemonia anglo-americana” fosse destinato a cancellare ogni distinzione e pluralità spaziale in un “mondo unitario” totalmente amministrato dalla tecnica e dalle strategie economiche transnazionali, e soggetto a una sorta di ‘polizia internazionale’. Un mondo spazialmente neutro, senza partizioni e senza contrasti – dunque senza politica. Per Schmitt non il migliore, ma il peggiore dei mondi possibili, sradicato dai suoi fondamenti tellurici. Fedele alla ‘justissima tellus’, Schmitt persegue invece l’idea che non possa esservi ‘Ordnung’ (ordinamento) mondiale senza ‘Ortung’ (localizzazione), cioè senza un’adeguata, differenziata suddivisione dello spazio terrestre. Una suddivisione che superi però l’angustia territoriale dei vecchi Stati nazionali chiusi, per approdare al ‘principio dei grandi spazi’: l’unico in grado di creare un nuovo ‘jus gentium’, al cui centro ideale dovrebbe tornare a porsi l’antica terra d’Europa, autentico ‘katechon’ di fronte all’Anticristo dell’uniformazione planetaria nel segno di un unico “signore del mondo”. Certo è che la prospettiva di Schmitt, già delineata ottant’anni fa, appare oggi più attuale che mai, e il suo pensiero si conferma come essenziale per la lettura della nostra epoca.

    Rilegato, 15 x 22,8 cm. pag. 528

    Stampato nel 2015 da Adelphi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Storia militare della geografia

    70.00

    AA.VV.

    Geografia e Storia Militare, rappresentano un binomio quansi inscindibile, dal momento che le guerre per secoli si sono combattute, e ancora si combattono, sulla terra e sul mare e, da poco più di un secolo anche nel e dal cielo. Si potrebbe quindi affermare (nonostante il parere contrario di molti) che la Geografia sia, per sua propria natura, legata alla guerra e alle sue inevitabili conseguenze: carestie, morte e, ovviamente, stravolgimenti politici, sociali ed economici. Il volume è stato realizzato con contributi di 25 esperti del settore.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 540 con varie illustrazioni b/n

    Stampato nel 2020 da Società Italiana di Storia Militare

    Contributi in lingua spagnola, italiana e inglese

    Quick view
  • 0 out of 5

    Talassocrazia. I fondamenti della geopolitica anglo-statunitense

    18.00

    Marco Ghisetti

    Questo libro vuole individuare  i fondamenti della geopolitica anglo-statunitense, ovvero i concetti, le prospettive, le politiche e finanche le speranze, i desideri e i timori che fondano il discorso geopolitico di Stati Uniti, Regno Unito e del potere marittimo contemporaneo. Attraverso una indagine e citazione dei testi originali e della letteratura accademica, il presente lavoro individua tali fondamenti nelle opere di Alfred Mahan, Halford Mackinder e Nicholas Spykman, ovvero in coloro che hanno tracciato la via seguita sia dagli autori che dagli Stati che si sono contesi e si contendono tuttora una delle componenti essenziali nella lotta per l’egemonia mondiale: il dominio sugli oceani.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 200 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2021 da Anteo

    Quick view
  • 0 out of 5

    Teoria del mondo multipolare

    25.00

    La parola chiave è multipolarità, in tutti i sensi: geopolitica, culturale, valoriale, economica, ecc. Solo un nuovo “ordine mondiale multipolare” che al pensiero unico, all’uniformità globale e all’unipolarismo americanocentrico contrapponga l’idea di un’umanità costituita da diversi poli decisionali sovrani corrispondenti alle molte civiltà che la caratterizzano, ciascuno dotato di un peculiare sistema valoriale conforme alle proprie radici storiche e culturali, potrà garantire il rispetto delle identità, delle tradizioni e dell’autodeterminazione dei popoli, nella convinzione che molteplicità e diversità siano da intendersi come una ricchezza e un tesoro da preservare, non come un motivo di inevitabile conflitto da eliminare. Saggio introduttivo di Giuseppe Marro.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 328

    Stampato nel 2019 da AGA

    Quick view
  • 0 out of 5

    Terra e mare

    10.00

    In un abbagliante interccio di interpretazione storica e teoria politica, mitografia e teologia, filosofia ed esoterismo, il grande giurista si inoltra così in un affascinante territorio al confine tra speculazione e immaginazione, dove la ricerca dell’elementare si spinge alle soglie dell’escatologia. Con pochi tratti Schmitt ripercorre millenni di storia, svelandone la trama invisibile, fino ad approdare all’evento decisivo: quella rivoluzione spaziale planetaria da cui è nato il nomos dell’Europa moderna.

    Brossura pag. 149

    Stampato nel 2002 da Adelphi

    Quick view
  • 0 out of 5

    The Practice of Strategy. A Global History

    100.00

    AA.VV.

    Questa importante raccolta spazia nel tempo e nello spazio per valutare come la strategia è stata concepita e implementata, concentrandosi sugli attori militari e politici piuttosto che sui teorici. Le definizioni di strategia sono inevitabilmente costruite culturalmente e quindi specifiche nel luogo e nel tempo. Tuttavia, allo stesso tempo, è pertinente vedere la strategia come una visione generale di ciò che uno stato, un’organizzazione o, addirittura, un individuo desidera ottenere, insieme all’insieme di obiettivi progettati per renderlo possibile. L’attenzione qui è sulla comprensione e sull’attività militare e politica a livello statale, e il contributo getta molta luce sia su casi specifici che sulla situazione più generale. Introduzione e conclusioni di Jeremy Black. Capitoli di Giovanni Brizzi, Isabelle Duyvesteyn, Immacolata Eramo, John France, Béatrice Heuser, Virgilio Ilari, Andrew Lambert, Xiaobing Li, Peter Lorge, Pratyay Nath, T. G. Otte, Alexander Querengasser, Roger Reese, Kaushik Roy, Vladimir Shirogorov, David Stone, Christopher Storrs, Ulf Sundberg, Michael Taylor, Claudio Vacanti, Ken Weisbrode. DISPONIBILITA’ LIMITATA A POCHE COPIE

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 548 con alcune illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2023 da Società Italiana di Storia Militare

    Quick view
  • 0 out of 5

    Un paese pericoloso – Le radici storiche di uno stato criminale: gli USA

    28.00

    Nel 1999, con Un Paese pericoloso, la vicenda degli Stati Uniti esce dal romanzo, vale dire dallo stereotipo e dal fumetto, più o meno spettacolare, consegnatoci da oltre 50 anni di colonialismo mass-mediologico, per essere restituita alla ricerca storica. Grazie a questa rilettura profonda, spregiudicata e ancora straordinariamente efficace, ci vengono mostrati gli archetipi psicologici che hanno dato vita al popolo americano; il ruolo decisivo svolto in questo processo dalla riforma protestante e dal modello antropologico di una sua espressione radicale, il Puritanesimo; il senso devastante del “fondamentalismo americano”, cioè l’atavica predisposizione a voler imporre al resto del mondo il proprio modello politico, economico, sociale e culturale sulla pelle di innumerevoli vittime in ogni angolo del pianeta; le manipolazioni della verità storica (portate a trionfale compimento nella Guerra del Golfo e poi in quella contro la Jugoslavia, per non parlare dei casi più recenti come il rovesciamento di Gheddafi in Libia, la guerra eterodiretta in Siria e le attuali tensioni con la Corea del Nord) applicate attraverso geniali meccanismi propagandistici come l’insospettabile industria del cinema di Hollywood. Per tutti questi motivi, si è ritenuto opportuno riproporre oggi questo testo fondamentale per comprendere il senso e la portata di una nazione che si è da sempre posta come obiettivo l’egemonia mondiale, senza arretrare di fronte a niente, lucidamente e freddamente determinata al perseguimento dei propri scopi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 416

    Stampato nel 2017 da Aga

    Quick view
  • 0 out of 5

    Unipolarismo vs multipolarismo. Una visione geopolitica non asservita

    10.00

    Salvo Ardizzone

    Quello tra unipolarismo e multipolarismo  è uno dei grandi temi del nostro tempo. L’ordine mondiale venutosi a creare dopo la fine della Guerra Fredda è oggi messo in discussione dall’emergere di piccole e grandi potenze che cercano nuovi spazi e diverse prospettive. Dall’analisi critica del potere statunitense alla “gabbia” dei meccanismi della UE, passando per la resistenza islamica medio-orientale, per le linee di faglia del fronte russo e per le ambizioni del gigante cinese: un viaggio nei limiti della società liberale e della prassi liberista, ma anche nella storia contemporanea, nel ruolo degli organismi internazionali, nelle scelte strategiche, nelle arterie energetiche, nelle prospettive economiche e nelle dottrine politiche.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Visioni asburgiche del Mediterraneo – La Sicilia nell’equilibrio metternichiano (1812-1824)

    25.00

    Nell’epoca precedente e successiva al Congresso di Vienna l’Impero d’Austria fu tra i principali artefici del nuovo equilibrio europeo, compresa la dimensione mediterranea. Il volume trae spunto dalle vicende politiche e diplomatiche relative alla Sicilia di quegli anni per affrontare, sulla scorta di un ricco apparato documentario di fonte austriaca, il progetto, coltivato dalla casa asburgica e soprattutto dal principe Metternich, di affermare un ruolo di potenza euro-mediterranea. La questione siciliana tra il 1812 e il 1824 risulta infatti un elemento non secondario nella visione e negli atteggiamenti delle élìtes asburgiche in merito all’intesa con la Gran Bretagna, alle forme del predominio in Italia e alla tutela contrastata nei confronti del Regno delle Due Sicilie. La diplomazia viennese, pur senza riuscire a porvi rimedio comprese ben presto che i limiti del governo del Regno borbonico e la sua divisione in due nazioni poco amalgamate avrebbero potuto costituire il punto debole del sistema egemonico austriaco nella penisola italiana. La tematica costituzionale, il tipo di forma monarchica prediletta e i moti del 1820-21 diventano in tale contesto la chiave di lettura della continua oscillazione tra riformismo e repressione che accompagna il passaggio dall’età napoleonica all’età della “restaurazione”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 272

    Stampato nel 2019 da Artemide

    Quick view