Collezionismo. I 100 anni dell’elmetto italiano 1915-2015. Storia del copricapo nazionale da combattimento

Giovanni Cecini

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    Collezionismo. I 100 anni dell’elmetto italiano 1915-2015. Storia del copricapo nazionale da combattimento

    90.00

    Giovanni Cecini

    Sono passati cento anni da quando i primi soldati italiani indossarono nelle trincee del fronte alpino i pionieristici copricapi metallici da combattimento. Partendo da tale specifica esperienza, questo equipaggiamento del militare è divenuto con gli anni così importante e così rappresentativo, da trasformarsi quasi nell’emblema stesso del combattente. Nel corso dei decenni la funzione dell’elmetto ha cambiato solo parzialmente il suo ruolo. Dal ritorno a un tipo di guerra con armi “medioevali” nelle trincee, mentre nei lustri successivi il suo uso si è indirizzato verso funzioni più tecniche, facendo tesoro delle nuove esperienze del personale paracadutista o di quello impegnato nelle trasmissioni.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 364 riccamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel da Ufficio Storico Stato maggiore della Difesa

    Condizioni del libro: nuovo

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    Generali in trincea – Comandanti eroici italiani nella Prima Guerra Mondiale

    Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €12.00.

    Giovanni Cecini            Prezzo di listino  20.00 (sconto 40%)

    La Prima Guerra Mondiale massificò gli eserciti e le società, rese statici i combattimenti e squilibrò il rapporto tra difesa e offesa nei combattimenti. In questo completo sconvolgimento tattico e strategico, non potevano mancare persino casi in cui generali conducessero dalla trincea le proprie truppe nel bel mezzo della battaglia. Attraverso venti biografie, questo volume narra le vicende di coloro che tra i generali italiani, con il proprio eroismo meritarono la medaglia d’oro al valor militare.

    Brossura, 14,5 x 20,5 cm. pag. 242 con 20 foto b/n

    Stampato nel 2017 da Chillemi

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    I soldati ebrei di Mussolini – I militari israeliti nel periodo fascista

    17.00

    Tra il 1848 e il 1938 la partecipazione dei cittadini di religione ebraica alle forze armate italiane fu attiva e decisiva sia in pace sia in guerra. Prendendo parte con valore a tutte le battaglie risorgimentali e a tutti i conflitti successivi, essi dimostrarono un forte senso d’identità con i destini della Patria e del regime fascista. Durante il Risorgimento il re Carlo Alberto concesse piena uguaglianza, integrazione ed emancipazione alla minoranza ebraica. Il patriottismo e il militarismo fecero il resto, sostituendo l’appartenenza religiosa, creando un’identità nazionale solida e annullando qualsiasi differenza tra cristiani e israeliti. La situazione imperturbata si protrasse anche in periodo fascista: alcuni collaboratori di spicco di Mussolini erano ebrei e il consenso non mancò, come non si esaurì il continuo affluire dei giovani israeliti in divisa. Con la guerra di Etiopia, la sterzata totalitaria e l’avvicinamento alla Germania nazionalsocialista, la politica mussoliniana cambiò rotta puntando alla progressiva discriminazione e persecuzione degli ebrei italiani, militari compresi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 278

    Stampato nel 2008 da Mursia

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    La Battaglia di Anzio e Nettuno. 22 gennaio-4 giugno 1944

    12.00

    Giovanni Cecini

    Nell’ultimo trimestre del 1943 la Campagna d’Italia mostrava già segni di marginalità all’interno dell’economia dei fronti terrestri degli Alleati nella via, che avrebbe dovuto portarla a Berlino. Nonostante ciò, fu Winston Churchill a voler puntare sul cosiddetto “ventre molle” dell’Europa.  Seguendo questa vocazione, l’idea di aggirare il ridotto di Montecassino e l’aspro scenario appenninico rappresentava un’operazione dagli sviluppi molto interessanti, salvo non dimostrarsi incisiva in tal senso, come poi disgraziatamente per gli Alleati fu. Questa è la sintesi di quel che accadde nel primo semestre del 1944, fino alla liberazione di Roma, quando il fronte italiano copriva ancora le prime pagine dei giornali internazionali.

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