Attilio Tamaro: il diario di un italiano (1911-1949)

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    Attilio Tamaro: il diario di un italiano (1911-1949)

    49.00

    Gianni Scipione Rossi

    Triestino di origine istriana, giornalista, storico, diplomatico, Attilio Tamaro (1884 -1956) è stato uno dei massimi protagonisti dell’irredentismo giuliano. Autore prolifico di saggi storici e politici, ha lasciato inedito il suo diario privato, che si sviluppa dalla Trieste austroungarica del 1911 alla guerra vinta, attraversa il fascismo per superare la fine del regime e affacciarsi nella guerra civile e nella ricostruzione. Un grande e intenso affresco – privo di filtri – su quasi quarant’anni di storia italiana ed europea. Di cultura nazional-patriottica, monarchico, volontario nella Grande Guerra, teorico del nazionalismo, aderì al fascismo nel 1922. Contrario all’antisemitismo, fu espulso dal Pnf nel 1943, non aderì alla Rsi e da neo-irredentista tornò a difendere l’italianità di Trieste e delle terre adriatiche. Nel diario le sue analisi, i retroscena politici e gli incontri con centinaia di persone, da Giolitti a Salandra, da D’Annunzio a Mussolini, da Grandi a Federzoni, da Balbo a Bottai. E ancora, intellettuali, politici e diplomatici incrociati nel suo peregrinare tra Trieste, Roma, i Balcani, Vienna, Parigi, Londra, Fiume, Amburgo, Helsinki, Mosca, Leningrado e Berna

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    Combattenti senza onore. Le atrocità dei partigiani slavi

    30.00

    Gianfranco Stella

    Foibe, annegamenti in mare e fucilazioni boschive erano le tre metodiche di eliminazione praticate dagli slavi contro gli italiani. Questo saggio costituisce un’alternativa al pensiero dominante marxista espresso sui fatti avvenuti negli anni Quaranta nel Friuli-Venezia Giulia. La cosiddetta pulizia etnica fu un ingenuo tentativo di sterminio e la questione nazionale un violento tentativo di predominio demografico in un contesto pseudo-rivoluzionario.

    Rilegato, 15,5 x 23 cm. pag.  478 + 46 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2021 In Proprio

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    Dall’Italia al cielo. Ritratti di istriani, fiumani, giuliani e dalmati

    18.00

    Cristina Di Giorgi

    Questo libro è dedicato a uomini e donne che, nella loro vita, hanno fatto di tutto per dare corpo alle loro aspirazioni. E lo hanno fatto molto spesso a prezzo di enormi sacrifici. Uomini e donne che hanno saputo e voluto dimostrare che si può credere in un sogno e farlo diventare realtà. Ognuno di loro si è impegnato, ha studiato, ha lavorato. Ha creduto. Ed è riuscito nel suo intento nonostante le difficoltà. Alcuni, nati e cresciuti in tempi lontani, hanno compiuto grandi imprese e sono riusciti a scrivere il loro nome sul grande libro della storia d’Italia realizzandosi nell’ambito professionale che avevano scelto. Altri hanno fatto questo stesso percorso con un segno nel cuore, più o meno nascosto, più o meno riconoscibile, più o meno consapevolmente percepito: quello provocato dall’essere stati costretti, insieme alle loro famiglie, a subire l’allontanamento forzato dai luoghi natii. Tutti hanno in comune una cosa: sono nati nei luoghi italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.

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    Frontiere contese a Nord Est. L’Alto Adriatico. le foibe e l’esodo giuliano-dalmata

    13.00

    Claudio Vercelli

    La storia dell’Alto Adriatico tra Ottocento e Novecento. Il nazionalismo italiano, l’irredentismo e il «fascismo di confine», tra ideologia, squadrismo e suprematismo etnico. La «bonifica etnica» dei territori italianizzati tra le due guerre. Le politiche di occupazione italiana in Slovenia e i rapporti con la Croazia nel secondo conflitto mondiale: il trattamento delle minoranze, il destino degli ebrei, i crimini di guerra italiani. L’occupazione tedesca della «Zona di Operazioni Litorale Adriatico»; la risiera di San Sabba, le deportazioni e i crimini contro i civili. Il dramma troppo a lungo dimenticato dell’infoibamento: le foibe come tragica realtà e come simbolo. L’esodo degli italiani: pulizia etnica o che cos’altro? E poi la lunga fine: il trattato di pace e le sue ripercussioni, il territorio libero di Trieste, il Memorandum di Londra. Tutta la storia delle frontiere a Nordest. Approfondimenti, un ricco apparato iconografico e una cartografia realizzata ad hoc per capire tempi e luoghi di questa tormentata vicenda. Un libro per informarsi senza pregiudizi. Per ricordare.

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    Istria ’45-’46. Diario di prigionia

    14.00

    Ermanno Mattioli

    Il racconto di Ermanno Mattioli è una cronaca fedele di quell’anno terribile, trascorso da deportato, senza esasperazioni né aggiunta di commenti personali. È la Storia raccontata da una persona semplice abituata ad insegnare ai propri alunni la correttezza e l’amore verso il prossimo, anche quando esso si presenta sottoforma di torturatore

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    Italia irredentista!

    12.00

    AA.VV.

    Come ormai da tradizione, Le Frecce consegnano ai propri lettori, durante il periodo di febbraio, opere e scritti testimonianti la storia, la cultura e le tradizioni del Nord-Est d’Italia. Nelle pagine del libro troverete l’abnegazione per la causa, il martirio come elevazione eroica ma anche l’amore per le terre irredente nelle gesta di Guglielmo Oberdan e Nazario Sauro, così come nelle inchieste giornalistiche di Scipio Slataper all’interno della città di Trieste.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 120 con varie foto b/n

    Stampato nel 2021 da Le Frecce

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    Italia o morte

    15.00

    Gabriele D’Annunzio

    Fra gli scritti dei mesi precedenti all’impresa fiumana, questo è il più attuale, denso e significativo. “Il nemico è penetrato nell’intima carne d’Italia; perché l’Italia non è in quelli che di lei vivono trafficandola e falsandola senza pudore ma in quelli che per lei sola vivono e per lei sola patiscono e per lei sola sono pronti a morire.”

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    Italiani in zona B. Istria: ricordi di famiglia tra fascismo, resistenza ed esodo 1920-1960

    15.00

    Marco Coslovich

    La Zona A (Trieste) e la Zona B (Pola) furono istituite nel 1945 da Tito e dal generale britannico Harold Alexander. Con la pace di Parigi del 1947 le due zone furono ridimensionate e solo con il trattato di Osimo del 1975 furono definitivamente eliminate. Gli italiani della ex Zona B persero anche l’ultimo contatto con la madrepatria. Marco Coslovich, nato a Cittanova, situata lungo il confine estremo della Zona B, racconta la storia della sua e di tante altre famiglie italiane che si snoda lungo i confini orientali nel Novecento. Guerra mondiale, repressione fascista, deportazioni naziste, lotta di liberazione, persecuzione comunista ed esodo costituiscono la terribile cornice che vede gli italiani dell’Istria e della Dalmazia vittime e combattenti.

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    L’Istria e le sue foibe – Storia e tragedia senza la parola fine. Vol. 1°

    16.00

    In questo volume l’autore racconta la storia dell’Istria tra gli anni 1943-45, quando fu teatro dello scontro devastante fra le forze jugoslave che combattevano per annetterla alla nuova Jugoslavia comunista di Tito, e i pochi che tentarono di contrastare quell’obiettivo. Le vicende di Pisino, di Vines, di Gallignana, di Cregli, di Carnizza e tutte le altre località decritte con ricchezza di dettagli e di informazioni, con un linguaggio rispettoso delle vittime, sono la testimonianza del martirio che è stato inflitto dagli occupanti a queste popolazioni. Il volume comincia con lo studio del termine foiba e termina con numeri: quelli delle vittime.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 268 con circa 15 tra cartine e riproduzione di documenti

    Stampato nel 1999 da Settimo Sigillo

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    L’Istria Tradita – Storia e Tragedia Senza la Parola Fine. Vol. 2°

    20.00

    Questo volume è la continuazione di quello precedente, sottotitolato “Storia e tragedia senza la parola fine”, una tragedia che ha coinvolto la nostra terra nell’immediato dopoguerra e che ha coinciso con la seconda occupazione slava dopo quella del 1943.. La guerra c’è stata per tutti. ma per gli Istriani dopo non c’è stato il sollievo: c’è stata invece un’altra guerra, riservata solo agli Istriani di immutata fede italiana, che annovera i suoi morti e i suoi dolori, ed ha avuto inizio proprio quando il resto del mondo festeggiava la liberazione e la pace.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 302

    Stampato nel 1999 da Settimo Sigillo

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    La carta del Carnaro. Stato, diritti di libertà e corporativismo

    18.00

    Leonardo Tosoni

    Benché sia sempre stata pacificamente riconosciuta una certa importanza storico-giuridica alla Carta del Carnaro, a questa valutazione non sono corrisposti, almeno nella prima metà di secolo seguente alla sua promulgazione, studi scientifici e approfondimenti accademici capaci di indagare fino in fondo gli aspetti maggiormente rappresentativi di questo documento costituzionale. Tra le ragioni a cui si deve questo stato di cose, vanno anzitutto considerate le complesse vicende che investirono la politica italiana – ma forse sarebbe più corretto dire la politica europea – nel corso del Novecento.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 198

    Stampato nel 2021 da Libreria Europa

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    La Costituzione secondo D’Annunzio

    20.00

    Giuseppe De Vergottini

    A cento anni dalla proclamazione della carta del carnaro, analisi della Costituzione anticipatrice di quelle decisioni costituenti che interverranno soltanto al termine del successivo secondo conflitto e che si ripercuotono tutt’ora nella vita quotidiana.

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    La sola ragione di vivere. D’Annunzio, la Carta del Carnaro e l’Esercito Liberatore

    15.00

    F. Carlesi – E. Grego

    Cento anni fa, l’impresa di Fiume sconvolgeva il mondo. Furono sedici mesi d’eresia, di laboratori politici, di festa e – soprattutto – d’italianità. Tutto fu ambito, tutto fu tentato. Di quella esperienza incredibile, oltre alla memoria, rimane viva la sua Costituzione: quella Carta del Carnaro da più parti definita “la più bella costituzione del mondo”, scritta dal sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris e resa poesia da Gabriele D’Annunzio. Meno noto – ma altrettanto interessante – è l’Ordinamento dell’Esercito Liberatore, con la sua meravigliosa e sconosciuta introduzione dal titolo “La fiamma intelligente”. Oltre a questi testi – capaci di restituire l’esatta fotografia di una stagione rivoluzionaria senza precedenti – è presente il discorso della “Riconciliazione”, pronunciato da D’Annunzio il 2 gennaio 1921 presso il cimitero di Cosala, dopo il Natale di Sangue e la fine dell’impresa fiumana. Il libro presenta inoltre alcuni saggi critici, scritti per l’occasione da esperti dell’argomento e accompagnati da fotografie.

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    Nino Benvenuti – Il mio esodo dall’Istria

    15.00

    .L’autobiografia a fumetti di Nino Benvenuti, uno dei più grandi pugili italiani, è il racconto di un ragazzo e del suo sogno, ma, anche, di un dramma… Il dramma degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia costretti all’esodo, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per sfuggire alle terribili violenze, agli omicidi, agli infoibamenti scatenati dalle truppe comuniste jugoslave di Tito. Nino Benvenuti, istriano, è il simbolo del riscatto: la sua indimenticabile conquista della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma 1960 rappresenta una vittoria per sé e per la sua gente. “Ci sono storie che non si possono dimenticare. La mia è una di quelle. Di un popolo intero. Cacciato, umiliato, calpestato, strappato dalla propria terra senza che nessuno, dico nessuno, abbia alzato un dito per difenderlo. Di un popolo dimenticato, la cui storia è stata oscurata per anni, cancellata dai libri di storia, negata. A chi per oltre mezzo secolo ha negato le migliaia di morti, le violenze, le foibe. A chi, ancora oggi, nega. Io non ho mai dimenticato. Chi sono, da dove vengo, le mie origini. Mi chiamo Nino, Nino Benvenuti. Questa è la mia storia”.

    Brossura, 19 x 27 cm. pag. 112 riccamente illustrato b/n

    Stampato nel 2020 da Ferrogallico

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    Norma Cossetto. Rosa d’Italia

    20.00

    Comitato Dieci Febbraio

    Norma Cossetto, violentata e infoibata a ventitré anni per la sola colpa d’essere italiana, è il simbolo della tragedia dell’italianità dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. La sua sembrerebbe solo una storia di violenza come tante avvenute durante la seconda guerra mondiale eppure, dopo oltre settant’anni, sono molte le città che le dedicano strade, giardini e targhe e parlano di lei un film, un fumetto e almeno uno spettacolo teatrale. Questo libro, tra storia, racconti, testimonianze inedite ed emozioni, raccoglie le voci di chi la porta nel cuore e che, nel suo nome, prova a riattaccare al grande libro della storia d’Italia le pagine strappate con le vicende degli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia infoibati o costretti, per rimanere italiani, all’esodo.

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    Pola Istria Fiume 1943-1945. L’agonia di un lembo d’Italia e la tragedia delle foibe

    22.00

    Gaetano La Perna

    Questo lavoro vuol essere un contributo serio e documentato perché la storia di quelle regioni, di quelle genti, di quegli anni così travagliati possa essere riscritta con onestà e obiettività e possa così venir conosciuta e tramandata alle future generazioni”. Venezia Giulia, Istria e Dalmazia 1943-Croazia, Bosnia, Serbia 1993: migliaia di persone uccise, centinaia di migliaia cacciate dalle loro case, vittime tutte di un nazionalismo cieco e ottuso. L’Italia chiede giustizia per i suoi morti innocenti e reclama che si faccia chiarezza su questa pagina della nostra storia. In questo testo sono ripercorse le vicende che dal 1943 al 1945 portarono all’abbandono di terre sulla cui italianità non è possibile nessun dubbio.

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    Pola. Città perduta. L’agonia, l’esodo (1945-47)

    25.00

    Roberto Spazzali

    Questo volume narra una storia dolorosa e finora poco conosciuta. L’esodo della popolazione di Pola. È la vicenda tormentata di una città che al termine del secondo conflitto mondiale dovette essere ceduta alla Jugoslavia. E cominciò la fuga degli esuli. Tra il gennaio e il marzo 1947, 27.256 persone abbandonarono la città. Più del doppio di profughi avevano già lasciato l’Istria, Fiume e la Dalmazia nei mesi precedenti. Fu un impegno e uno sforzo straordinario a cui concorsero le istituzioni pubbliche, le autorità religiose, i militari di leva e migliaia di anonimi italiani che si prodigarono per senso del dovere e in nome del ricordo del sacrificio della generazione della Grande guerra. Ma ci furono anche ritardi, disservizi, campanilismi, disinteresse, ipocrisie, rancori, furti e truffe. In queste pagine si affollano personaggi celebri e gente del popolo, appaiono eroi noti e sconosciuti di un lembo di terra che fu italiano.

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    Sono scesi i Lupi dai Monti

    17.00

    Piero Tarticchio

    «Il lupo è sempre stato considerato creatura del demonio, incarnazione del male e della cattiveria. La sua immagine è associata all’indole dell’uomo il quale, nel corso della storia, ha dato esempio di ferocia e di malvagità oltre ogni limite dell’immaginazione.» I massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata hanno segnato un capitolo doloroso della storia italiana del XX secolo. All’interno di questa terribile cornice, Piero Tarticchio racconta in prima persona la sua vita, quella di suo padre infoibato dai partigiani di Tito nel 1945, e di come fu costretto a diventare adulto a 11 anni. In una scrittura, ora romanzesca ora diaristica, i ricordi personali scorrono e si ricompongono intorno al racconto corale del popolo istriano. Uno spaccato di Storia tenuto sottotraccia per cinquantasette anni e qui esposto come un affresco avvincente e coinvolgente nel quale l’aAutore illustra, con emozione e forza, l’odissea di quanti hanno subito le conseguenze di una tragedia non ancora del tutto condivisa

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    Una vita per Pola. Storia di una famiglia istriana

    15.00

    Stefano Zecchi

    L’adattamento a fumetti di “Quando ci batteva forte il cuore”, il romanzo di Stefano Zecchi dedicato all’esodo istriano. «Ho scritto un romanzo che oggi si può leggere anche in questo graphic novel, semplice, diretto, immediato nella sua scelta di campo e per la verità che vuole raccontare. La storia di una famiglia “normale” nella tragedia di quel tempo, quando Pola stava per essere consegnata a Tito e stava per diventare una città jugoslava dopo millenni di civiltà romana, italiana. Ho voluto raccontare i martirii e le torture subiti dagli italiani, attraverso le vicende di un padre, una madre, un piccolo figlio che abitavano a Pola.

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    Verità infoibate. Le vittime, i carnefici, i silenzi della politica

    15.00

    Fausto Biloslavo – Matteo Carnieletto

    Tante verità sono state infoibate per astio ideologico, opportunismo politico, paura di andare controcorrente o totale disinteresse. Questo libro riporta alla luce pagine buie e sanguinose del nostro passato sulla tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo, rimaste nascoste per troppo tempo.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 236

    Stampato nel 2021 da Signs Publishing

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