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Cara mamma ti scrivo – Le cartoline dei soldati della Grande Guerra
€14.00Pochi lo sanno, ma una delle necessità irrinunciabili del fante italiano fu comunicare per posta con i suoi familiari. La scrittura divenne all’improvviso l’unico linguaggio degli affetti, l’unico legame con un universo emotivo lontanissimo, non solo per lo spazio, ma anche per il vissuto, per il tempo. Un popolo che solo raramente era uscito dal cascinale, dal villaggio, si trova catapultato in una bolgia infernale piena di agguati, pericoli, sofferenze e limitazioni, con un addestramento molto sbrigativo. Dal 1915 al 1918 si muovono complessivamente tre miliardi e quattrocentomila corrispondenze! Il popolo italiano impara a scrivere, e a leggere. La cartolina postale diventa uno dei maggiori strumenti di comunicazione e di propaganda patriottica, ma anche di creazione grafica sia di disegnatori poco noti sia di artisti come Carlo Carrà, Giorgio De Chirico, Michele Cascella, Gino Severini, Umberto Boccioni, Mario Sironi e Anselmo Bucci, per citarne solo alcuni. E dall’altra parte del fronte i Kriegsmaler, pittori organizzati all’interno del Kriegspressquartier. Artisti celebri quali Egon Schiele, Oskar Kokoschka.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 130 interamente illustrate con circa 160 riproduzioni di cartoline a colori
Stampato nel 2006 da Gaspari
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Il cuore di rincalzo. Il rinato Esercito Italiano nella guerra di Liberazione 1943-1945
€24.00Italo Cati
Era il 17 aprile del 1945 quando il generale Kirkmann, comandante dell’VIII Corpo Britannico chiese al generale Morigi comandante del Gruppo di Combattimento “Folgore” di attaccare nella zona di Grizzano. Due giorni dopo i paracadutisti italiani del reggimento “Nembo” comandati dal tenente colonnello Izzo attaccarono e conquistarono le postazioni tenute dai paracadutisti tedeschi: i famosi “Diavoli verdi” di Cassino. La strada per Bologna era finalmente aperta e la Linea Gotica era caduta. In quell’occasione il generale Morigi pronunciò la celebre frase rivolgendosi a Kirkmann: “Sappiamo che siete stati battuti… Allora facciamo all’italiana” si mise una mano sul petto e gridando disse: “Il cuore… il cuore è il nostro rincalzo… Faremo da soli…”. Un urlo si levò dai rifugi italiani: “Ora e sempre Nembo!”. In questo saggio la storia del Regio Esercito dall’ armistizio dell’8 settembre 1943 a Monte Lungo, con le azioni del 1° Raggruppamento motorizzato (26 dicembre 1943). Poi la formazione del Corpo Italiano di Liberazione in azione tra il marzo e il settembre 1944.
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Soldati nella steppa. L’esercito dell’Armata Rossa Sovietica contrapposto ai soldati italiani nei cruenti combattimenti della campagna di Russia (1941 – 1943)
€20.00Italo Cati
Attraverso l’analisi tecnica e tattica del Regio Esercito Italiano, dell’Armata Rossa e delle unità militari tedesche, questo saggio ricostruisce le vicende dell’Operazione Barbarossa. Tra il 1941 e il 1943 sul fronte Russo si fronteggiarono divisioni di fanteria, corazzate, alpine, unità specialistiche, del genio, che dovettero impiegare ogni risorsa per attaccare e contrattaccare. Dai comandanti alle uniformi, dagli aiuti esterni alle deficienze strutturali, dalle dottrine di impiego fino alle catene di comando “politiche”, tutto questo è stato studiato offrendo per la prima volta un quadro d’insieme sulla Campagna di Russia. L’autore, per meglio aiutare il lettore e lo studioso nello studio e nella lettura dell’opera, ha inserito episodi inediti con protagonisti italiani e sovietici.